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Giona visse nell’VIII secolo a.C. ma l’autore del racconto è vissuto forse intorno al V sec. a. C. Nasce il dubbio sul
momento storico in cui è stato scritto perché Ninive, la città protagonista del racconto che aveva origini antichissime e
grande estensione urbanistica, venne conquistata nel 612 a. C. dai Babilonesi e dai Medi che la distrussero
completamente. Il testo è assai breve ed esce dai canoni dei libri profetici ; ha un importante contenuto morale. Citato
da Gesù, per annunziare la sua risurrezione e proporre ai suoi contemporanei, come esempio, la conversione degli
abitanti di Ninive (vedi Matteo 12,38-42), è diventato una specie di fiaba-leggenda nei secoli successivi.
La Bibbia parla di un profeta Giona, figlio di Amittai, vissuto al tempo di Geroboamo II, che fu re d'Israele dal 787 al
747 a.C. (vedi 2 Re 14,25). Tuttavia lo stile e il contenuto suggeriscono una data di composizione successiva all'esilio
babilonese. In quest'epoca gli Ebrei si trovano in stretto contatto con popolazioni pagane. Nel suo racconto didattico,
l'autore presenta ai suoi connazionali il dramma spirituale che nasce dal contrasto tra le difficoltà e i dubbi di un profeta
e Dio, il quale vuole la salvezza di ogni uomo perché è il Dio di tutti. Il libro di Giona è singolare rispetto agli altri libri
profetici perché comunica il suo messaggio raccontando un episodio che ha come protagonista il profeta stesso.
Schema - Giona disubbidisce al Signore 1,1 - 2,1 - La preghiera di Giona 2,2 - 2,11 - Giona va a Ninive
3,1 – 10 - L'ira di Giona e la benevolenza di Dio 4,1 – 11
La preghiera di Giona
2
Mentre era,nel pesce Giona pregò il Signore, Dio suo:
3
"Nella mia angoscia ti ho chiamato,
o Signore,
e tu mi hai risposto.
Dal profondo mondo dei morti
ho gridato aiuto
e tu mi hai sentito.
4
Mi hai gettato in fondo al mare,
l'acqua mi ha sommerso,
le tue onde sono passate su di me.
5
Pensavo di essere stato privato
1
della tua presenza
e di non vedere mai più
il tuo tempio santo.
6
L'acqua mi è salita fino alla gola,
il mare mi ha coperto completamente,
le alghe mi hanno avvolto la testa.
7
Sono sceso fino alle radici dei monti,
nella terra che imprigiona per sempre,
ma tu, Signore Dio mio,
mi farai uscire vivo dalla fossa.
8
Quando ho sentito venir meno la mia vita
ho pregato te, Signore,
e dal tuo tempio santo
tu mi hai sentito.
9
Quelli che adorano gli idoli
ti hanno abbandonato.
10
Ma io canterò lodi a te,
ti offrirò sacrifici
e farò quello che ho promesso.
Sei tu che salvi, o Signore!".
11
Poi il Signore diede un nuovo ordine e il pesce vomitò Giona sulla spiaggia.
2,5 c tempio santo: quello di Gerusalemme.
2,7 d terra che imprigiona per sempre: allusione al mondo dei morti (v. 3).