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Il movimento di Indipendenza dell’India è iniziato negli anni ‘20 da Ghandi, e alla fine della seconda guerra,

la Gran Bretagna non aveva i mezzi per mantenere il controllo del paese.

Tuttavia, anche se abbandonarono il controllo politico del paese, l’India rimase all’interno del
“Commonwealth” britannico (insieme di paesi, principalmente ex colonie britanniche, che collaborano per
lo sviluppo economico) quindi praticamente, l’India era comunque sotto controllo economico britannico.

L’India però, al suo interno, era divisa tra Indù (la maggioranza) e Musulmani, che erano una minoranza nel
paese. Appena l’India divenne un paese indipendente, ci fu un conflitto tra le due fazioni, e come
conseguenza a questo conflitto il paese si divise in due: l’unione indiana e il Pakistan; il fanatismo religioso
però non terminò con questa divisione, bensì terminò con l’assassinio di Ghandi (da parte di un indù, che gli
rimproverava di essere stato troppo tollerante nei confronti dei musulmani)

Il primo ministro dell’india fu Jawaharlal Nehru, che governò fino al 1964. Il suo obiettivo era di
modernizzare il paese. Per fare questo, il primo passo era la rimozione del sistema delle caste. Anche se la
costituzione indiana stabiliva l’uguaglianza dei cittadini, nella società reale c’erano ancora barriere tra i
membri di caste differenti, rendendo impossibile la mobilità sociale.

Anche se Nehru voleva modernizzare il paese, il suo lavoro fu reso praticamente impossibile dalla parte
conservatrice del paese

Dopo la Seconda guerra mondiale:

La Francia controllava l’indocina

I paesi bassi, l’indonesia

Gli stati uniti le filippine

Tuttavia, dopo la guerra, si era consolidato il principio di autodeterminazione dei popoli, sancito da Wilson;
quindi, i vari popoli (nella maggior parte dei casi, per motivo economico), iniziarono a reclamare
l’autogoverno

Nel 1946, nacque la Repubblica indipoendente delle Filippine; tuttavia, questa concessione da parte degli
stati uniti, era più formale che sostanziale, poiché i legami economici e politici erano troppo forti. Infatti, le
filippine erano un avamposto troppo importante (nel 1955 delle forze comuniste imbracciarono le armi per
spezzare i vincoli con Washington, ma questa rivolta fu repressa e il movimento insurrezionale fu
annientato)

Per stabilizzare la situazione, gli stati uniti crearono due alleanze: L’ANZUS 1951 (con Australia e Nuova
Zelanda) e la SEATO1954 (con Francia, australia, nuova zelanda, pakistan, thailandia e filippine)

La Birmania era stata dichiarata indipendente dal Giappone nel ’43, ma era ancora occupata dai giapponesi
– decide di allearsi con Gran Bretagna e Americani per liberarsi dell’oppressore, e quindi nel 1948, dopo 2
anni di guerra civile, fu dichiarata indipendente
In malesia, la situazione era diversa. Infatti, il paese era occupato dai giapponesi, ma c’era un esercito
popolare di resistenza finanziato dall’URSS. Alla fine del conflitto, i britannici ripresero il possesso della
malesia e disarmarono l’esercito, ma non neutralizzarono il partito comunista locale, che voleva
l’indipendenza e riforme democratiche. La bretagna era ostile a questo tipo di riforme, e fece qualsiasi cosa
per evitare che salisse al potere. Tuttavia, i comunisti iniziarono una guerriglia, che però venne sconfitta
grazie a delle riforme in favore della popolazione; nel 1955 le elezioni furono vinte da un politico
anticomunista, e due anni dopo la malesia fu dichiarata indipendente e rimase all’interno del
Commonwealth

I paesi Bassi non avevano nessuna intenzione di perdere la colonia in Indonesia; il paese era occupato dal
giappone, e dopo la guerra dichiara l’indipendenza (1950). Tuttavia, i paesi bassi non volevano perdere
questa colonia, e quindi diedero inizio ad una serie di ampagne militari per riprendere possesso del paese,
ma dopo 4 anni non avevano fatto nessun progresso, e quindi, la regina D’Olanda decise di riconoscere la
sovranità del paese

La fine della guerra fu un periodo di svolta anche per i paesi del medio oriente. Infatti, era nato un
movimento che intendeva riunire tutti i popoli arabi in una lotta per l’indipendenza; nel 1945 naque la lega
araba, che univa Egitto, Arabia Saudita, Yemen, Iraq, Giordania, Libano e Siria

Il Libano e la Siria furono i primi paesi a ottenere l’indipendenza, poiché la francia non aveva mezzi
economici e militari per amministrarli. Per i paesi come Algeria, Tunisia e Marocco fu più difficile ottenere
l’indipendenza, poiché i francesi erano stabiliti nella classe politica degli stati, soprattutto in Algeria, dove
c’erano così tanti abitanti francesi che il paese era territorio metropolitano francese.

In tunisia, la francia si scontrò con un leader Tunisino, Habib Bourghiba. Lui era stato imprigionato molte
volte negli anni 30 perché aveva rifiutato qualsiasi alleanza con il governo nazifascista. Dopo il conflitto, ci
furono dei negoziati tra i due paesi per l’indipendenza della tunisia, che finirono con il governo di Parigi che
fece arrestare nuovamente Bourghiba. Tuttavia, la situazione non si stabilizzò, e la Francia riconobbe
l’indipoendenza della tunisia nel 1956.

In Marocco, i gruppi nazionalisti si erano coalizzati con l’obiettivo di creare un unico fronte internazionale
per cacciare i francesi. Inizialmente, il governo francese propose una condivisione di sovranità tra i locali e i
francesi, ma nel 1956, si ritrovò costretto a concedere ufficialmente l’indipendenza al paese.

La sorte della libia, fu affidata all’ONU; nel 1949 fu istituita una commissione internazionale che avrebbe
amministrato temporaneamente il paese, fino a che nel 1951 il re Idris prese il controllo della Libia,
all’interno della quale però c’erano ancora molte base militari degli Stati Uniti e della Gran Bretagna
Nella contrapposizione dei 2 blocchi, l’egitto e l’iraq erano aree fondamentali

La Gran bretagna iniziò a trattare con l’egitto: le trattative però si bloccarono su 2 punti:
-la presenza delle truppe britanniche nel paese

-la volontà del re di essere anche sovrano del sudan.

Il regno unito non accettò nessuna di queste due cose, poiché riteneva inl canale di suez un punto vitale da
un punto di vista economico. Iniziarono degli scontri tra egiziani e britannici, e un gruppo di ufficiali ne
approfittò, destituendo il re nel 1952, trasformando l’egitto in una repubblica.

Il sudan divenne una zona amministrata internazionalmente, mentre le forze britanniche si dovettero
ritirare dal canale di Suez entro 2 anni, ritornandoci solamente in caso di guerra in egitto.

Il regno unito aveva firmato con l’Iraq un trattato nel 1930, che consentiva alle truppe inglesi di occupare il
paese e di controllarlo economicamente. Il nuovo accordo, firmato nel 1948, portava molti vantaggi al
governo inglese, e servì a confermare l’adesione dell’iraq al blocco occidentale; questo accordo però non
entrò in vigore per via delle proteste degli iraqeni. Il paese tuttavia, accettò di fare parte di un’unione anti-
sovietica, firmando il Patto di Baghdad nel 1955, insieme a Stati Uniti, Gran bretagna, Tuchia, Iran e
Pakistan.

La Persia riuscì invece a liberarsi del controllo Britannico nel 1921, quando fu realizzato un colpo di stato da
Reza Shah, che divenne uno “Scià”, cioè un sovrano. Dopo aver appoggiato la germania nella seconda guerra
mondiale, egli fu deposto, e il suo ruolo venne lasciato al figlio, Mohammad Reza Pahlavi.

Il maggior problema che egli dovette affrontare era la gestione del petrolio, che fu affidata al primo ministro
mossadeq, che nel 1951 attuò la nazionalizzazione del petrolio iraniano, che impediva alle altre nazioni
(principalmente la gran bretagna) di sfruttarlo. Massadeq inoltre limitò i poteri dello scià, realizza una
riforma agraria e introduce nuove tasse per i più ricchi. Questa serie di riforme non lasciò indifferenti gli
americani, che organizzarono un colpo di stato e nel 1953 Mossadeq fu costretto a cedere il potere di nuovo
a suo padre (reza pahlavi), il quale lo esercitò con metodi autoritari, e cercò di modernizzare il paese,
cambiando i valori e i costumi tipici iraniani con quelli occidentali.

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