Sei sulla pagina 1di 1

positivismo giuridico 'positivo'" di Coleman e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Filosofia

del Diritto solo su Docsity! il diritto, per il giuspositivismo, è un prodotto convenzionale, la sua
esistenza ed il suo contenuto dipendono da determinati fatti sociali (social thesis) e dai
comportamenti/ 1. la questione dell’individuazione dei criteri per l'identificazione del diritto sono
definiti da fatti sociali suscettibili di essere descritti in modo autovalutativo atteggiamenti
convergenti dei partecipanti/alcuni di essi (giudici), e questi comportamenti ed atteggiamenti
convergenti sotto-determinano l’oggetto del diritto; il positivismo giuridico inclusivo adotta una
strategia che prevede la distinzione concettuale tra due livelli di discorso Coleman - “Positivismo
giuridico ‘negativo’ e positivismo giuridico ‘positivo’”’ esistono inoltre almeno due versioni di
positivismo giuridico inclusivo 2. una riflessione sul “contenuto” dei criteri di riconosciemnto; è
possibile che consistano nel soddisfare alcune esigenze morali a) [Coleman] assoluta compatibilità,
a livello concettuale, tra il positivismo giuridico e una norma di riconoscimento che preveda come
criterio necessario e sufficiente di individuazione del diritto la correttezza morale; una norma di
riconoscimento convenzionale che stabilisse che “le controversie debbono essere decise secondo
giustizia” sarebbe perfettamente ammissibile b) la conformità di una norma a valori o principi
morali può al massimo rappresentare una condizione meramente necessaria di validità giuridica; ciò
non significa che la conformità alla morale è necessariamente una condizione di validità giuridica,
ma che, qualora una norma di riconoscimento preveda, tra i criteri di validità, la conformità alla
morale/valori morali, quest’ultima può rappresentare una tra le condizioni di validità e non l’unica
condizione di validità secondo il giuspositivismo, mentre il diritto avrebbe natura convenzionale, la
morale no, il pericolo è di edulcorare il positivismo giuridico e di renderlo indistinguibile da ma la
recisa distinzione tra il contenuto e le concrete applicazioni di una convenzione concezioni del
diritto anti-giuspositiviste; la recisa distinzione tra il contenuto di una consente di ricostruire le
pratiche morali in termini convenzionalistici; tutti gli esseri umani regola di riconoscimento e le sue
concrete applicazioni è profondamente sospetta e che non siano amorali o consapevolmente
immorali, condividono il principio per cui si risolve nella banale osservazione secondo la quale
qualsiasi disaccordo pratico bisogna comportarsi bene/correttamente/giustamente (anche nel caso
della morale può essere tramutato in accordo a un livello superiore di astrattezza i limiti ed i difetti
di questa versione sono compendiati ed evidenziati in modo particolarmente efficace ricorrendo al
c.d. “argomento della differenza pratica”; uno dei compiti o delle funzioni delle norme individuate
attraverso i criteri della regola di riconoscimento è quello di guidare la condotta umana sembra
possibile ridurre quelle che appaiono come posizioni contrapposte, se non antitetiche, ad una
convenzione condivisa da tutti/quasi tutti) i limiti o difetti principali di questa versione del
positivismo giuridico sono due, ovvero 1) la recisa distinzione tra “contenuto” e “applicazioni
concrete” della regola di riconoscimento (trasforma il positivismo giuridico inclusivo in
convenzionalismo, nel senso di uan forma minore e molto asratta del diritto inteso come integrità),
2) il fatto che il positivismo giuridico inclusivo richiede che si sia disposti a sostenere la tesi per cui
il diritto non produce alcuna differenza pratica e le norme le norme giuridiche non sono ragioni per
l’azione secondo tale argomento “un principio che soddisfa una regola sociale di riconoscimento
semplicemente in virtù del suo contenuto morale non è in grado di guidare la condotta così come
guida la condotta una norma giuridica”; il limite di una regola di riconoscimento che preveda come
unico criterio di validità la conformità alla morale è quello di guidare la condotta in modo troppo
forte

Potrebbero piacerti anche