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Lezione 19
t
2
19.1 Sfasamento: intervallo di valori
Induttore ideale
Un induttore ideale è un bipolo che con la convenzione degli
utilizzatori verifica la relazione (con L > 0):
di(t) +
v t =L conv. util.
dt v(t) i(t)
Siano i t = 2 I sen ωt + β → I̅ = Ie -
v t = 2 V sen ωt + α → V = Ve
Dalla relazione dell’induttore, con la convenzione degli utilizzatori:
di(t) π
v t =L = 2 ωLI sen ωt + β + = 2 V sen ωt + α
dt 2
π
Si ha: V = ωLI ; φ=α−β= conv. util.
2
Con i fasori:
V = Ve = ωLIe ( ) = jωLI̅ conv. util. 4
19.2 Induttore ideale
Induttore ideale
La tensione è dunque in quadratura in anticipo 𝑉
sulla corrente, con la convenzione degli π/2 𝐼̅
utilizzatori.
Si definisce reattanza induttiva il parametro:
X = ωL > 0
La reattanza induttiva si misura in ohm (Ω).
Vale, con la convenzione degli utilizzatori, la relazione:
V = jωLI̅ = jX I̅
Si definisce suscettanza induttiva il parametro:
1 1
B =− =− <0
X ωL
La suscettanza induttiva è negativa. Si misura in siemens (S).
5
Induttore ideale
Da V = jX I̅ , si ha, con la convenzione degli utilizzatori:
1 1
I̅ = V=j − V = jB V
jX X
Potenze Ṡ = V I̅∗ conv. util.
Ṡ = jωLI̅ I̅∗ = jωLI = 0 + jX I = P + jQ
Si ha: P =0 W
V
Q =X I = = −B V ≥ 0 VAR
X
V
S = Ṡ = VI = X I = VA
X
π
∠Ṡ =φ . . = rad
2 6
19.2 Induttore ideale
Induttore ideale
Il fattore di potenza, con la convenzione degli utilizzatori, è pari a
cosφ = 0.
Si ricava inoltre che:
1
Q = X I = ωLI = ω LI = ωW
2
dove WLM è il valore massimo dell’energia induttiva.
Infatti, l’energia induttiva:
WL(t)= Li t = L I sen ωt + β = W sen ωt + β
Condensatore ideale
Un condensatore ideale è un bipolo che con la convenzione degli
utilizzatori verifica la relazione (con C > 0):
dv(t) +
i t =C conv. util. v(t)
dt i(t)
Siano C
i t = 2 I sen ωt + β → I̅ = Ie -
v t = 2 V sen ωt + α → V = Ve
Dalla relazione del condensatore, con la convenzione degli utilizzatori:
dv(t) π
i t =C = 2 ωC V sen ωt + α + = 2 I sen ωt + β
dt 2
π
Si ha: I = ωCV φ =α−β =− conv. util.
2
Con i fasori:
I̅ = Ie = ωCVe ( ) = jωCV conv. util. 8
19.3 Condensatore ideale
Condensatore ideale
𝐼̅
La corrente è dunque in quadratura in anticipo
sulla tensione, con la convenzione degli π/2 𝑉
utilizzatori.
Si definisce reattanza capacitiva il parametro:
1
X =− <0
ωC
La reattanza capacitiva si misura in ohm (Ω).
Vale, con la convenzione degli utilizzatori, la relazione:
1 1
V= I̅ = j − I̅ = jX V
jωC ωC
1
Si definisce suscettanza capacitiva il parametro: B = − = ωC > 0
X
La suscettanza capacitiva è positiva. Si misura in siemens (S). 9
Condensatore ideale
Vale V = jX I̅ , con la convenzione degli utilizzatori.
Vale I̅ = jωCV = jB V, con la convenzione degli utilizzatori.
Potenze
Ṡ = V I̅∗ conv. util.
Ṡ = jX I̅ I̅∗ = jX I = 0 + jX I = P + jQ
Si ha: P =0 W
V
Q =X I = = −B V ≤ 0 VAR
X
S = Ṡ = VI = −X I VA
π
∠Ṡ =φ . . =− rad
2
10
19.3 Condensatore ideale
Condensatore ideale
Il fattore di potenza, con la convenzione degli utilizzatori, è pari a
cosφ = 0.
Si ricava inoltre che:
1
Q = ωCV = ω CV = ωW
2
dove W è il valore massimo dell’energia capacitiva.
Infatti, l’energia capacitiva:
WC(t)= Cv t = C V sen ωt + α = W sen ωt + α
11
12
19.4 Operazioni sui fasori
19.6 Impedenza
Impedenza
Si definisce impedenza di un bipolo lineare I̅
passivo, in regime sinusoidale, convenzionato
da utilizzatore, l’operatore complesso: + −
V V
Ż =
I̅
Si ottiene:
V Ve V V
Ż = = = e( ) = e
I̅ Ie I I
e quindi: V
Ż = Z = Ω ; ∠Ż = φ (rad)
I
Con la formula di Eulero, si ottiene l’impedenza in forma cartesiana:
V
Ż = e = Ze = Zcosφ + jZsenφ = Z + jZ
I
con: Z = Zcosφ (Ω)
Z = Zsenφ (Ω) 20
19.6 Impedenza
Impedenza
Vale la condizione di passività: Pentr ≥ 0, cioè (per un bipolo che non
ha per sua relazione V=0 o I=0 cioè non ha sempre nullo il valore
efficace della tensione o della corrente) − ≤ φ . . ≤ .
19.6 Impedenza
Impedenza
Nei casi dei bipoli ideali passivi già visti, con la convenzione degli
utilizzatori, si hanno le seguenti impedenze.
1) Resistore ideale passivo (con R>0): Ż = R = R + j0 = Re
2) Induttore ideale (con XL=ωL>0): Ż = jX = 0 + jX = X e
3) Condensatore ideale (con XC= − <0):
Ż = jX = 0 + jX = X e
La potenza complessa entrante (convenzione degli utilizzatori) in un
bipolo lineare passivo di impedenza 𝑍̇ è:
Ṡ = V I ̅∗ = Ż I̅ I̅∗ = Ż I = Z + jZ I = P + jQ
conv. util.
Da cui: P = Z I = Zcosφ I ≥ 0
Q = Z I = Zsenφ I ⋛ 0
S = ZI ≥ 0 22
19.7 Ammettenza
Ammettenza
Si definisce ammettenza di un bipolo lineare
passivo, in regime sinusoidale, convenzionato I̅
da utilizzatore, l’operatore complesso
I̅ + −
Ẏ = V
V
È il reciproco dell’impedenza: Ẏ = ̇ . Si ottiene:
I̅ Ie I I
Ẏ = = = e( ) = e
V Ve V V
I 1
e quindi: Ẏ = Y = = S ; ∠Ẏ = −φ = −∠Ż (rad)
V Z
Con la formula di Eulero, si ottiene l’ammettenza in forma cartesiana:
I
Ẏ = e = Ye = Ycosφ + j(−Ysenφ) = Y + jY
V cosφ senφ
con: Y = Ycosφ = S ; Y = −Ysenφ = − S 23
Z Z
19.7 Ammettenza
Ammettenza
Vale la condizione di passività: Pentr ≥ 0, cioè (per un bipolo che non
ha per sua relazione V=0 o I=0 cioè non ha sempre nullo il valore
efficace della tensione o della corrente) − ≤ φ . . ≤ .
Ammettenza
Nei casi dei bipoli ideali passivi già visti, con la convenzione degli
utilizzatori, si hanno le seguenti ammettenze.
1) Resistore ideale passivo (con G>0):
1
Ẏ = = G + j0 = Ge (con G = >0)
R
2) Induttore ideale:
1 1
Ẏ = =0+j − = 0 + jB = B e (con BL=− <0)
jX X
3) Condensatore ideale:
1 1
Ẏ = = 0+j − = 0 + jB = B e (con BC=ωC >0)
jX X
25
±𝑖 𝑡 = 0
±I̅ = 0 = 0 + j0