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Corso di Laurea in Ingegneria Informatica

ultima cifra del numero di matricola da 5 a 9

Teoria dei Circuiti (B)


(prof. D. Desideri)

Lezione 21

Metodi e teoremi della rete simbolica

21.1 Metodo delle correnti di anello

Metodo delle correnti di anello


Si analizza una rete simbolica formata da generatori ideali simbolici di
tensione e impedenze e avente grafo piano connesso. Si orientano le m
correnti di anello simboliche tutte in modo concorde. Per ogni anello:
𝑍̇ 𝐼 ̅ − 𝑍̇ 𝐼 ̅ = 𝐸

𝑍̇ (autoimpedenza di anello) è la somma delle impedenze dei lati


dell’anello h; 𝑍̇ (mutua impedenza tra anelli) è l’impedenza del lato
comune agli anelli h e k; 𝐸 (f.e.m. simbolica di anello) è la somma
algebrica delle f.e.m. simboliche dei generatori ideali simbolici di
tensione presenti sull’anello h (la somma algebrica si calcola nel modo
visto a regime stazionario per la f.e.m. di anello).
Se sono presenti lati costituiti solamente da generatori ideali
simbolici di corrente, si procede nel modo visto a regime stazionario,
con riferimento al lato anomalo nell’applicazione del metodo. 2
21.2 Metodo dei potenziali ai nodi

Metodo dei potenziali ai nodi


Si analizza una rete simbolica formata da generatori ideali simbolici di
corrente e impedenze. Si sceglie il nodo di massa (nodo n) a potenziale
simbolico nullo (𝑉 = 0). Sui nodi diversi dal nodo di massa:
𝑌̇ 𝑉 − 𝑌̇ 𝑉 = J̅

𝑌̇ (autoammettenza di nodo) è la somma delle ammettenze dei lati


collegati al nodo h; 𝑌̇ (mutua ammettenza tra nodi) è la ammettenza
fra i nodi h e k; J̅ (corrente impressa simbolica di nodo) è la somma
algebrica delle correnti impresse simboliche dei generatori ideali
simbolici di corrente collegati al nodo h (la somma algebrica si calcola
nel modo visto a regime stazionario per la corrente impressa di nodo).
Se sono presenti lati costituiti solamente da generatori ideali simbolici
di tensione, si procede nel modo visto a regime stazionario, con
riferimento al lato anomalo nell’applicazione del metodo. 3

21.3 Esercizio

Esercizio
Si considera la rete già analizzata con R +
la sovrapposizione degli effetti (è +W−
differente rispetto al caso precedente + e(t) −
– C j(t)
lo strumento di misura). Dati della
rete a regime sinusoidale: R = 10 ,
C=100 μF, ω = 1000 rad/s, E = 100 V,
J = 5 2 A, 𝑒 𝑡 = 2𝐸𝑐𝑜𝑠 𝜔𝑡 + 𝑉; j 𝑡 = 2J𝑠𝑒𝑛 𝜔𝑡 + 𝐴
Determinare, con il metodo delle correnti di anello e con il metodo dei
potenziali ai nodi, il valore PW misurato dal wattmetro ideale a valore
medio e la potenza reattiva QC entrante nel condensatore ideale.
Soluzione. Rete simbolica.
𝑒 𝑡 = 2𝐸𝑠𝑒𝑛 𝜔𝑡 + 𝜋 𝑍̇ 𝐼 ̅ +
E + 𝑉 𝑍̇ J̅
𝐸 = −100; J̅ = 5 1 + 𝑗 ; –
𝑍̇ = 10; 𝑍̇ = −𝑗10 − 4
21.3 Esercizio

Esercizio
Metodo delle correnti di anello. 𝑍̇ 𝐼̅
(𝑍̇ + 𝑍̇ )𝐼 ̅ − 𝑍̇ 𝐼 ̅ = 𝐸 + 𝑍̇ +
𝑍̇ 𝐼 ̅ − 𝑍̇ 𝐼 ̅ = −𝑉J + 𝐸 𝐼̅ 𝐼̅ 𝑉J J̅
– 𝑉
𝐼 ̅ = −J̅ − –

𝐼 ̅ + 𝑗10𝐼 ̅ = −100
10 − 𝑗10 𝐸 = −100; J̅ = 5 1 + 𝑗 ;
−𝑗10𝐼 ̅+ 𝑗10𝐼 ̅ = −𝑉J 𝑍̇ = 10; 𝑍̇ = −𝑗10
𝐼̅
= −5(1 + 𝑗)
𝐼 ̅ = −5 1 + 𝑗 . Inserendo questo valore nella prima relazione:
10 − 𝑗10 𝐼 ̅ = (−𝑗10) −5 1 + 𝑗 − 100 = 50 −3 + 𝑗 . Quindi:
50 −3 + 𝑗 −3 + 𝑗 1 + 𝑗 −4 − 𝑗2
𝐼̅ = =5 =5 = −5 2 + 𝑗
10(1 − 𝑗) (1 − 𝑗) 1 + 𝑗 2 5

21.3 Esercizio

Esercizio
𝑍̇ 𝐼̅
Infine, si utilizza la + 𝑍̇ +
relazione del sistema: + 𝐸 𝐼̅ 𝐼̅ 𝑉J J̅
– 𝑉
−j10I̅ + j10I̅ = −VJ . − –

Con 𝐼 ̅ = −5 1 + 𝑗 e 𝐼 ̅ = −5 2 + 𝑗 , si ottiene:
𝑉J = j10 −5 1 + 𝑗 − j10 −5 2 + 𝑗 = j50 −1 − j + 2 + j = j50
Si ha: 𝑉J = 𝑉 = 𝑗50; 𝐼 ̅ = 𝐼 ̅ = −10 − 𝑗5
Ṡ = V I̅∗ = 𝑗50 −10 + j5 = −250 − j500
P = Re Ṡ = −250 W
Si ha: 𝑉 = 𝑉 = 𝑉 = 50; Q = = −250 VAR
6
21.3 Esercizio

Esercizio
Metodo dei potenziali ai nodi. Al nodo C si assegna potenziale
simbolico nullo: 𝑉 = 0. Si scrive: A 𝐼̅ B
𝑍̇
𝑌̇ 𝑉 − 𝑌̇ 𝑉 = J̅
𝑌̇ + 𝑌̇ 𝑉 − 𝑌̇ 𝑉 = J̅ 𝐸 + +
J̅ 𝑍̇ J̅
𝑉 =E – 𝑉
C

𝑉 𝑉
− = J̅ 𝐸 = −100; J̅ = 5 1 + 𝑗 ;
10 10
1 𝑗 1 1 𝑗
+ 𝑉 − 𝑉 =5 1+𝑗 𝑌̇ = ; 𝑌̇ =
10 10 10 10 10
𝑉 = −100
𝑉 = −100
1+𝑗 −1 + 𝑗 (1 − 𝑗)
𝑉 = −5 + 𝑗5 ; 𝑉 = 50 = 25 𝑗2 = 𝑗50
10 1 + 𝑗 (1 − 𝑗) 7

21.3 Esercizio

Esercizio
𝑉 𝑉 −100 𝑗50 A 𝑍̇ 𝐼̅ B
J̅ = − = − =
10 10 10 10
= −10 − 𝑗5 𝐸 + +
– J̅ 𝑉 𝑍̇ J̅
𝐼 ̅ = J̅ = −10 − 𝑗5 C

𝑉 = 𝑉 = 𝑗50
Si prosegue quindi nel modo già mostrato.

8
21.4 Proprietà (Teorema) di sostituzione simbolica

Proprietà (Teorema) di sostituzione simbolica


Si analizza una rete simbolica formata da generatori ideali simbolici
di tensione, generatori ideali simbolici di corrente e impedenze. Si fa
l’ipotesi che la soluzione esiste ed è unica.
Si considera il generico lato h della rete
simbolica. Siano 𝑉 e 𝐼̅ R
+
rispettivamente il fasore della tensione 𝐸 + 𝑉
e della corrente di tale lato. Si considera −
̅ R −
la sostituzione di tale lato con un 𝐼 + S
generatore ideale simbolico di tensione h 𝑉
con f.e.m. simbolica 𝐸 = 𝑉 (con lo − 𝐼̅ R
stesso riferimento) oppure con un S
generatore ideale simbolico di corrente J̅
con corrente impressa simbolica J̅ = 𝐼 ̅
S 9
(con lo stesso riferimento).

21.4 Proprietà (Teorema) di sostituzione simbolica

Proprietà (Teorema) di sostituzione simbolica


In altre parole, si analizza la sostituzione del bipolo h con un
generatore ideale simbolico che impone il valore della soluzione in
tensione o in corrente del lato h. Si osserva che la soluzione della rete
originale soddisfa anche le equazioni della rete modificata. Pertanto
se la rete così modificata ammette soluzione unica, questa soluzione
coincide con quella della rete originale.
Esempio
Si considera il caso di un’impedenza A
cortocircuitata. 𝑍̇
B
Procedendo allo stesso modo di quanto fatto in
regime stazionario, si ottiene che si può A
sostituire l’impedenza con un circuito aperto
(come fatto nella figura qui a lato). B
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21.5 Teorema di Thevenin simbolico

Teorema di Thevenin simbolico


Si considera una rete simbolica, formata da generatori ideali simbolici
di tensione, generatori ideali simbolici di corrente e impedenze,
accessibile solo dalla porta AB. Si considera come un bipolo visto dai
morsetti A e B. Se la rete è in grado di funzionare a vuoto tra A e B,
essa equivale ad un generatore lineare simbolico di tensione, di
parametri 𝐸 eq ed 𝑍̇eq, di seguito specificati.

𝐼̅ A 𝐼̅ A
+ 𝑍̇eq +
−+ 𝑉 𝑉
+
− 𝐸 eq− −
B B

11

21.5 Teorema di Thevenin simbolico

Teorema di Thevenin simbolico


Con i riferimenti indicati a lato per la ̅ 0
𝐼=
̅ 0) alla porta 𝑍̇eq A +
condizione a vuoto (cioè di 𝐼 =
+ 𝑉0
AB: 𝑉 = 𝐸 B −
𝐸 eq −
Con i riferimenti indicati a lato per la 𝐼=̅ 𝐼 cc
̅
condizione di cortocircuito (cioè di 𝑉 =0) A+
𝑍̇eq
̅
alla porta AB: 𝐼 = ̇ = ̇ 𝑉=0
+
𝐸 − B−
Pertanto con i riferimenti indicati: 𝑍̇ = ̅ . eq

Altro modo per calcolare 𝑍̇ . Ѐ l’impedenza


A
interna 𝑍̇ della rete simbolica alla porta AB,
cioè l’impedenza risultante alla porta AB 𝑍̇eq=𝑍̇i
quando tutti i generatori ideali simbolici di B
tensione e di corrente sono azzerati. 12
21.6 Teorema di Norton simbolico

Teorema di Norton simbolico


Si considera una rete simbolica, formata da generatori ideali simbolici
di tensione, generatori ideali simbolici di corrente e impedenze,
accessibile solo dalla porta AB. Si considera come un bipolo visto dai
morsetti A e B. Se la rete è in grado di funzionare in cortocircuito tra
A e B, essa equivale ad un generatore lineare simbolico di corrente, di
parametri J̅eq ed 𝑌̇eq, di seguito specificati.

𝐼̅ 𝐼̅
A + A +
−+ 𝑉 J̅eq 𝑌̇eq 𝑉
B − B −

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21.6 Teorema di Norton simbolico

Teorema di Norton simbolico ̅ 𝐼 cc


̅
𝐼=
Con i riferimenti indicati a lato per la A +
𝑌̇eq
condizione di cortocircuito (cioè di 𝑉 =0)
𝑉 =0
alla porta AB: I̅ = J̅ J̅ eq B−
Con i riferimenti indicati a lato per la ̅ 0
𝐼=
condizione a vuoto (cioè di 𝐼 =̅ 0) alla porta A +
𝑌̇eq
J I 𝑉0
AB: 𝑉 = ̇ = ̇
I J̅eq B−
Pertanto con i riferimenti indicati: 𝑌̇ = .
Altro modo per calcolare 𝑌̇ . Ѐ l’ammettenza
interna 𝑌̇ della rete simbolica alla porta AB, A
cioè l’ammettenza risultante alla porta AB 𝑌̇eq=𝑌̇i
quando tutti i generatori ideali simbolici di
B
tensione e di corrente sono azzerati. 14
21.7 Osservazioni

Osservazioni
Esempio 1.
Sia 𝐸  0. Non si può applicare il teorema di
Norton simbolico; non c’è lo schema 𝐼̅ A
equivalente generatore lineare simbolico di +
corrente. 𝐸 −+ 𝑉
La condizione di funzionamento in −
B
cortocircuito non è possibile.
Esempio 2. 𝐼̅ A
Sia J̅  0. Non si può applicare il teorema di +
Thevenin simbolico; non c’è lo schema
J̅ 𝑉
equivalente generatore lineare simbolico di
tensione. −
La condizione di funzionamento a vuoto non è B
possibile. 15

21.8 Esercizio

Esercizio
Dati della rete a regime sinusoidale. A
C1= 20 μF, C2= 40 μF, L = 150 mH, A C C2 R2
1
ω = 500 rad/s, R1 = 50 , R2 = 50 , 𝑍̇ j(t)
R1
E = 100 V, J = 4 A, e(t) –+
B
𝑒 𝑡 = 2𝐸𝑠𝑒𝑛 𝜔𝑡 𝑉,
j 𝑡 = 2J𝑠𝑒𝑛 𝜔𝑡 𝐴
1) Della rete simbolica associata alla rete a destra della porta AB
(racchiusa nel riquadro tratteggiato) determinare: il valore
dell’impedenza equivalente alla porta AB (𝑍̇ABeq_dx) e il fasore della
tensione a vuoto alla porta AB con segno + della tensione in A
(𝑉 AB0_dx).
2) Si considera la rete di figura nel suo complesso. Determinare il
valore IA misurato dall’amperometro ideale a valore efficace. 16
21.8 Esercizio

Esercizio
Soluzione. Rete simbolica.
𝐸 = 𝐸𝑒 = 100 ; J̅ = J𝑒 = 4 ;
𝑍̇ = 𝑅 = 50; 𝑍̇ = 𝑅 = 50; 𝑍̇ = 𝑗𝜔𝐿 = 𝑗75;
1 1
𝑍̇ = −𝑗 = −𝑗100 ; 𝑍̇ = −𝑗 = −𝑗50
𝜔𝐶 𝜔𝐶
L’amperometro ideale a valore
efficace equivale ad un
cortocircuito. Misura il valore A 𝑍̇ 𝑍̇ 𝑍̇
efficace della corrente del lato dove 𝑍̇ 𝑍̇ J̅
è inserito: pertanto è lo stesso E –+
B
scegliere per tale corrente un
riferimento o il suo opposto.
17

21.8 Esercizio

Esercizio
̇
Calcolo della 𝑍 ABeq_dx. Si prende la
rete a destra della porta AB e si
azzerano i generatori ideali simbolici A 𝑍̇ 𝑍̇ 𝑍̇
di tensione e di corrente. Si ottiene: 𝑍̇
𝑍̇ABeq_dx = 𝑍̇C1 +
̇ ̇
= 25(1‒j5) B
̇ ̇

Per il calcolo del fasore della tensione a


vuoto (VAB0_dx), si risolve il problema
con due analisi successive. Come A 𝑍̇ C 𝑍̇ 𝑍̇
prima analisi, si applica il teorema di 𝑍̇ 𝑍̇ J̅
Thevenin in forma simbolica alla rete a E –+
B B
destra della porta CB.
18
21.8 Esercizio

Esercizio
Si calcola il fasore della tensione a
C 𝑍̇ 𝑍̇
vuoto VCB0_dx. Si utilizza il metodo della
sovrapposizione degli effetti. Si ottiene 𝑍̇ J̅
E –+
(con riferimento + in C per il fasore B
della tensione a vuoto):
𝑍̇ 𝑍̇ 𝑍̇
VCB0_dx = 𝐸 + J̅ = 50(3‒j)
𝑍̇ + 𝑍̇ 𝑍̇ + 𝑍̇
Avendo già calcolato la 𝑍̇ _ , si
può lasciare la 𝑍 ̇ _ solo A 𝑍̇ C 𝑍̇
_
indicata, senza calcolarne il valore. 𝑍̇
Si ottiene la rete di figura. 𝑉 +
B B
_ –
19

21.8 Esercizio

Esercizio 𝐼 ̅ =0
Si calcola il fasore della tensione a
vuoto VAB0_dx, considerando la parte a A 𝑍̇ C 𝑍̇
destra della porta AB. A vuoto, cioè per _
𝐼 ̅ = 0, sono nulle le tensioni ai capi di 𝑉 +
𝑍̇ e 𝑍̇ e quindi si ha: B B
_ –
_
VAB0_dx = VCB0_dx = 50 (3‒j)
Considerando la rete nel suo complesso e 𝐼̅
applicando il teorema di Thevenin
A 𝑍̇
simbolico alla rete a destra della porta AB, _
̅
si ottiene la rete indicata a lato. Si calcola 𝐼 : 𝑍̇
𝑉 _ +
VAB0_dx B –
̅𝐼 = = 2(1 + 𝑗)
𝑍̇ _ + 𝑍̇
L’amperometro ideale a valore efficace misura: IA = 𝐼 ̅ = 2 2. 20
21.9 Esercizio proposto

Esercizio proposto
Dati della rete a regime C1 + R
sinusoidale. +W−
C1= 100 μF, C2= 400 μF,
L + e(t) − C j(t)
L = 60 mH, R = 25 , – 2

ω = 100 rad/s, E = 100 V, J = 4 A


𝑒 𝑡 = 2𝐸𝑠𝑒𝑛 𝜔𝑡 𝑉 ; j 𝑡 = 2J𝑠𝑒𝑛 𝜔𝑡 𝐴
Determinare: il valore PW misurato dal wattmetro ideale a valore
medio.
Soluzione. Rete simbolica.
𝐸 = 𝐸𝑒 = 100 ; J̅ = J𝑒 = 4 ;
+ 𝑍̇ 𝑍̇
𝑍̇ = 𝑅 = 25; 𝑍̇ = 𝑗𝜔𝐿 = 𝑗6; + 𝑍̇ 𝐼 ̅
𝑍̇ – 𝑉
𝑍̇ = −𝑗 = −𝑗100 ; E J̅

𝑍̇ = −𝑗 = −𝑗25 21

21.9 Esercizio proposto

Esercizio proposto
Si applica il teorema di Thevenin simbolico alla rete a sinistra della
porta AB (racchiusa nel riquadro tratteggiato di sinistra) e alla rete a
destra della porta AB (racchiusa nel riquadro tratteggiato di destra).
𝐼̅
̇ A + 𝑍̇
𝑍̇ + 𝑍 𝑉 J̅

E B − 𝑍̇

Si ottiene (con riferimento + in A per il fasore della tensione a vuoto


sia per la rete a sinistra di AB che per la rete a destra di AB):
VAB0_sx = 𝐸 = 100; 𝑍̇ _ = 𝑍̇ = −𝑗100.
VAB0_dx = Ż J̅ = −j100; Ż _ = Ż = −j25.
22
21.9 Esercizio proposto

Esercizio proposto
Si ottiene la rete seguente.
𝑍̇ _ 𝐼̅ 𝑍̇ _

+ A
𝑉 _ + 𝑉 𝐼̅ + 𝑉
– – _

− B

Si ha: 𝑍̇ _ + 𝑍̇ _ 𝐼 ̅ + VAB0_dx ‒ VAB0_sx = 0


VAB0_sx − VAB0_dx 4
𝐼̅ = = −1 + 𝑗 = 𝐼 ̅ .
𝑍̇ _ +𝑍
̇ _ 5
Si ha: 𝑉 = 𝑍̇ ̅
_ 𝐼 + VAB0_dx = 20(1‒j4)
𝑆̇ = 𝑉 𝐼 ∗̅ = 20 1 − 𝑗4 (0,8) −1 − 𝑗 = 16(−5 + 𝑗3)
𝑃 = 𝑅𝑒 𝑆̇ = −80 𝑊 23

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