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Corso di Laurea in Ingegneria Informatica

ultima cifra del numero di matricola da 5 a 9

Teoria dei Circuiti (B)


(prof. D. Desideri)

Lezione 13

Teoremi dei generatori equivalenti

13.1 Teorema di Thevenin

Teorema di Thevenin o del generatore di tensione equivalente


Dimostrazione.
Si considera la rete e si valuta il suo comportamento tensione-
corrente.
Si considera una generica condizione di lavoro, aggiungendo alla
porta AB un bipolo C generico, con l’ipotesi di unicità della
soluzione.
Ci sarà alla porta una V* e una I*: si valuta I*
la relazione fra V* e I*. A
Si applica il teorema di sostituzione (vale, +
−+
nell’ipotesi di unicità della soluzione della V* C
rete modificata) e si sostituisce il bipolo C −
con un GIC che, con lo stesso riferimento di B
I*, ha corrente impressa J=I*. 2
13.1 Teorema di Thevenin

Teorema di Thevenin o del generatore di tensione equivalente


I* I* J=I*
A A
+ + J
−+ − +
V* C V*
− −
B B
La nuova rete è lineare. Si applica il teorema di sovrapposizione degli
effetti per calcolare V*, azzerando prima J e poi, in un unico blocco,
tutti gli altri generatori.
I* J=I* I*’=0 I*’’
A A A
+ J + + J
−+ = − +
V* V*’=V0 + V*’’
− − −
B B
B 3

13.1 Teorema di Thevenin

Teorema di Thevenin o del generatore di tensione equivalente


I* J=I* I*’=0 I*’’
A A A
+ J + + J
−+ −+
V* = V*’=V0 + V*’’
− − −
B
B B
Con la sovrapposizione degli effetti si ottengono due reti.
Azzerando solo il GIC J, la rete a sinistra della porta AB è in
funzionamento a vuoto e quindi: V*’ = V0 ; I*’ = 0.
Azzerando tutti i GIT e i GIC della rete, escluso il GIC J, la rete a
sinistra della porta AB risulta pari ad una resistenza, la resistenza
interna Ri = Req (cioè la resistenza della rete a sinistra della porta
AB, azzerati tutti i GIT e i GIC). Quindi: V*’’ = − Req J (= − Req I*);
I*’’ = J (= I*). 4
13.1 Teorema di Thevenin

Teorema di Thevenin o del generatore di tensione equivalente


I* J=I* I*’=0 I*’’
A A A
+ J + + J
−+ −+
V* = V*’=V0 + V*’’
− − −
B
B B
Si ottiene così che:
V* = V*’ + V*’’ = V0 - Req I*;
I* = I*’ + I*’’ = 0 + I*.
La relazione trovata V* = V0 − Req I* nel generico punto di lavoro
(V*,I*) vale per qualunque punto di lavoro con gli stessi V0 e Req.
Pertanto la relazione tensione-corrente alla porta è:
V = V0 − Req I
cioè un GLT, di parametri V0 e Req, con il significato visto per essi. 5

13.2 Esercizio

Esercizio
Dati della rete a regime stazionario. +
‒ W +
R1 = R2 = R3 = 60 , R4 =120 , E R A
E1 = 300 V, E2 = 240 V, J1 = 2 A. + 1 2 ‒
− J 1 E2 +
1) Della rete a sinistra della porta AB: −
determinare il valore della resistenza R4
R1 R3
equivalente RABeq-sx e della tensione B
a vuoto VAB0-sx alla porta AB.
2) Considerando la rete nel suo
complesso, calcolare il valore PW
misurato dal wattmetro ideale. A
Soluzione. 1) RABeq-sx. Si prende la rete a R2
sinistra della porta AB e si azzerano E1 e J1. RABeq-sx
RABeq-sx è pari al parallelo fra R1 e la serie di R1 R3
B
R2 con R3: 𝑅 = = 40Ω . 6
13.2 Esercizio

Esercizio
Calcolo della tensione a vuoto A
E R +
VAB0-sx. Si prende la rete a + 1 2
sinistra della porta AB. Si − J1
calcola la tensione a vuoto, ad VAB0-sx
esempio con il metodo della R1 R3

sovrapposizione degli effetti. B

E1 R 2 A
Agisce E1. + +
Partitore di tensione resistivo: −
VAB0-sx’ = 𝐸 = 200 V VAB0-sx’
R1 R3

B 7

13.2 Esercizio

Esercizio
Agisce J1. Partitore di corrente resistivo: A +
𝑅 +𝑅 4 R2
𝐼∗ = J = 𝐴 J1 IR2*
(𝑅 +𝑅 ) + 𝑅 3
VAB0-sx’’
𝑅 2
𝐼∗ = J = 𝐴 R1 R3 IR3*
(𝑅 +𝑅 ) + 𝑅 3 ‒
B
e quindi:
VAB0-sx’’ = −𝑅 𝐼 ∗ + 𝑅 𝐼 ∗ = −40 𝑉
Si ottiene: VAB0-sx = VAB0-sx’ + VAB0-sx’’ = 160 V

8
13.2 Esercizio

Esercizio
Soluzione alternativa per il calcolo della tensione a vuoto VAB0-sx. Si
prende la rete a sinistra della porta AB e si calcola la tensione a
vuoto, ad esempio, con il metodo dei potenziali ai nodi. Si prenda il
nodo C come nodo di massa: 𝑉 = 0. Si ha:

𝐺 𝑉 −𝐺 𝑉 =𝐼 IE1 E1 R 2 A
+ +
𝐺 +𝐺 𝑉 −𝐺 𝑉 =0 − J1
𝐺 +𝐺 𝑉 −𝐺 𝑉 −𝐺 𝑉 =J C D VAB0-sx
𝑉 =𝐸 R1 R3

B
Si ha: 𝑉 = 300 V. Inserendo questo valore nella terza equazione e
mettendo i dati, la seconda e la terza equazione danno:
9

13.2 Esercizio

Esercizio

1 1 1 IE1 E1 R 2 A
+ 𝑉 − 𝑉 =0 + +
60 60 60 − J1
1 1 1 C D VAB0-sx
+ 𝑉 −5− 𝑉 =2 R1 R3
60 60 60 ‒
B

Risolvendo, si ha che 𝑉 =2𝑉 e quindi si ottiene: 𝑉 =140 𝑉.

Si era trovato che 𝑉 = 300 V.


Si ottiene: VAB0-sx = 𝑉 − 𝑉 = 160 V.

10
13.2 Esercizio

Esercizio
Si torna alla rete complessiva, con lo
schema del GLT equivalente alla rete a A IW
sinistra della porta AB. Per quanto +
RABeq-sx
riguarda il wattmetro ideale, il tratto di E2 +

circuito fra i morsetti amperometrici + V VW
equivale ad un cortocircuito, mentre − AB0-sx R4
quello fra i morsetti voltmetrici B ‒

equivale ad un circuito aperto.


Si ottiene la rete di figura: è un anello. In figura sono indicati i
riferimenti dei morsetti voltmetrici (VW) e amperometrici del
wattmetro (IW).
Si calcola la corrente di tale anello, con riferimento scelto a piacere:
ad esempio, orario.
11

13.2 Esercizio

Esercizio
A IW
Si prende tale corrente (I, indicata ‒
in figura) sui resistori e si RABeq-sx + VW
+ + E
convenzionano i resistori con la − 2
I +
convenzione degli utilizzatori e si VAB0-sx + R4
scrive la LKT per l’anello. −
B ‒ ‒
Si ottiene la relazione:
(𝑅 +𝑅 )𝐼 +𝐸 − 𝑉 =0
da cui I = − 0,5 A.
Si ottiene: 𝐼 = −𝐼 = 0,5 A
𝑉 = 𝑅 𝐼 + 𝐸 = 180 𝑉
Si ha quindi:
𝑃 = 𝑉 𝐼 = 90 W 12
13.3 Teorema di Norton

Teorema di Norton o del generatore di corrente equivalente


Si consideri una rete lineare come bipolo visto dai morsetti A e B. Se
la rete è in grado di funzionare in cortocircuito tra A e B, essa equivale
ad un generatore lineare di corrente, di parametri Jeq ed Geq, di seguito
specificati. I A I A
+
+
−+ V Jeq Geq V

B −
B
Jeq è pari alla corrente di cortocircuito (Icc)
della rete alla porta AB (Icc calcolata con I=Icc A
riferimento coordinato a quello di Jeq). Geq + I=Icc
Infatti per il GLC, con i riferimenti indicati, V=0
vale la relazione: I = Jeq− GeqV e quindi, J eq −
per V=0, cioè in cortocircuito, vale: Icc= Jeq. B 13

13.3 Teorema di Norton

Teorema di Norton o del generatore di corrente equivalente


I=0 A I=0 A
+ Geq +
−+ V0 V0
− Jeq −
B B

In condizioni di rete a vuoto, cioè di I=0 alla porta AB, la relazione


del GLC, I = Jeq - Geq V, con I = 0, fornisce la relazione:
V0 = Jeq / Geq= Icc / Geq

Pertanto: 𝐺 = = , con i riferimenti indicati per Icc e V0.

14
13.3 Teorema di Norton

Teorema di Norton o del generatore di corrente equivalente


Un altro modo per calcolare la Geq è il seguente. Geq è la
conduttanza interna Gi della rete lineare alla porta AB, quando tutti i
GIT e i GIC della rete lineare sono azzerati.
A

Geq=Gi

15

13.4 Osservazioni

Osservazioni
Esempio 1.
I A
Sia E  0. Non si può applicare il teorema di
+
Norton; non c’è lo schema equivalente GLC.
E −+ V
La condizione di funzionamento in
cortocircuito non è possibile. −
B
Esempio 2.
I A
Sia J  0. Non si può applicare il teorema di +
Thevenin; non c’è lo schema equivalente GLT.
La condizione di funzionamento a vuoto non è Jeq V
possibile. −
B
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13.5 Esercizio

Esercizio A
Dati della rete a regime
stazionario. E1
+ R3
R1 = R2 = R3 = R4 = 60 , − R2
E1 = 300 V, E2 = 60 V, J1 = 2 A, − R4
R1 J 1 J 2 E2 +
J2= 8 A.
Calcolare la tensione VAB.
Soluzione. B
La rete a sinistra della porta AB è costituita da lati tutti in
parallelo. Si suggerisce di utilizzare il teorema di Norton per
calcolare il GLC equivalente alla rete a sinistra della porta AB.

17

13.5 Esercizio

Esercizio
A
Si calcola la conduttanza interna Gi
della rete lineare a sinistra della
porta AB quando tutti i GIT e i GIC R3 Geq
R2
della rete lineare sono azzerati.
Si ottiene: R1
Gi = Geq = G1 + G2 + G3 = S;
B
Req = 1/Geq = 20 .
Si calcola la corrente di E1 I2 I3 I5 A
cortocircuito Icc=Jeq. Messi i + I4
R3 Icc
riferimenti di corrente sui lati in − R2
parallelo, si calcolano i loro R1 −
J1 J 2 E2 + B
valori. I1
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13.5 Esercizio

Esercizio
E1 I2 I3 I4 I5 A
-) Scrivendo la LKT sulla + Icc
R3
maglia identificata da E1, R1 e − R2
il cortocircuito: R1 −
J1 J 2 E2 + B
R1I1− E1 = 0 e quindi I1= E1/R1. I1
-) R2 è cortocircuitata e quindi I2= 0.
-) I3 = J1.
-) I4 = J2.
-) Scrivendo la LKT sulla maglia identificata da E2, R3 e il
cortocircuito:
R3I5− E2 = 0 e quindi I5= E2/R3.
Infine, con la LKC, si calcola Icc:
I1− I2− I3+ I4 − I5 − Icc=0 e quindi: Icc=I1− I2− I3+ I4 − I5 = 10 A.
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13.5 Esercizio

Esercizio
A IR4
Si ottiene così il GLC equivalente
+
alla rete a sinistra della porta AB, Jeq Geq VAB R4
con Jeq = Icc = 10 A e Geq = 1/20 S. −
La corrente IR4 si calcola con la B
formula del partitore di corrente
resistivo:
𝑅 5
𝐼 =J = 𝐴
𝑅 +𝑅 2

Si ottiene così:
𝑉 = R 𝐼 = 150 V

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13.6 Esercizio (risolto con Thevenin)

Esercizio (risolto con Thevenin)


A
Dati della rete a regime ‒ + ‒ A +
stazionario. R1 R
J E2 R 4 E3
R1 = R2 = R3 = 10 , 3
‒+ R7
R4 = R5 = R6 = 20 , ‒
R7 = 10 , J = 5 A, E1 + R
R2 5 R6 B
E1= 15 V, E2 = 5 V, E3 = 30 V.
1) Della rete a sinistra della porta AB, determinare:
-) il valore della resistenza equivalente alla porta AB (RABeq-sx);
-) il valore della tensione a vuoto alla porta AB con segno + della
tensione in A (VAB0-sx).
2) Si consideri la rete mostrata in figura nel suo complesso.
Determinare:
-) il valore della corrente (IA) misurata dall’amperometro ideale. 21

13.6 Esercizio (risolto con Thevenin)

Esercizio (risolto con Thevenin)


C A
Soluzione per il calcolo della ‒+ ‒ A +
R1 R
VAB0-sx e della RABeq-sx. J E2 R 4 E3
Si risolve il problema con due 3
‒+ R7
analisi successive. ‒
R
E1 +
R2 5 D R6 B

Prima si considera la porta CD e si applica il teorema di Thevenin


alla rete lineare a sinistra della porta CD. Si sostituisce la rete
lineare a sinistra della porta CD con il GLT equivalente ottenuto
applicando il teorema di Thevenin.
Poi si calcolano la VAB0-sx e la RABeq-sx.
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13.6 Esercizio (risolto con Thevenin)

Esercizio (risolto con Thevenin)


VJ + R1 C
+
Si calcola la tensione a vuoto J E2 IA1 R4
‒ R3
VCD0-sx, ad esempio con il metodo ‒+ VCD0-sx
delle correnti di anello. E1 +

R5
IA2
Con i riferimenti di figura, si ha: R 2 ‒
D

(𝑅 +𝑅 + 𝑅 )𝐼 − 𝑅 𝐼 = −𝐸 + 𝑉J
𝑅 + 𝑅 + 𝑅 𝐼 − 𝑅 𝐼 = −𝐸 + 𝐸
𝐼 =J

Si ottiene: IA1 = 5 A; IA2 = 1 A.


Infine, si calcola VCD0-sx = R4IA1+R5IA2= 120 V.
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13.6 Esercizio (risolto con Thevenin)

Esercizio (risolto con Thevenin)


C Per il calcolo della RCDeq-sx, si ha che RCDeq-sx
R1 R4 è pari alla serie di R4 con il parallelo fra R5 e
R3 RCDeq-sx la serie di R2 con R3. Si ha:
R5 RCDeq-sx = 𝑅 + = 30 .
R2 D

Si torna alla rete complessiva, C A


‒ + ‒ A +
con lo schema del GLT RCDeq-sx E3
equivalente alla rete a sinistra
della porta CD. Si ottiene la R7
VCD0-sx +‒
rete di figura. Si calcolano la D R6 B
VAB0-sx e la RABeq-sx.
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13.6 Esercizio (risolto con Thevenin)

Esercizio (risolto con Thevenin)


C I=0
Per il calcolo della tensione a ‒+ A
vuoto VAB0-sx, si osserva che a RCDeq-sx E3 +
vuoto, cioè per I = 0, sono nulle le
VAB0-sx
tensioni ai capi di R6 e di RCDeq-sx. VCD0-sx +‒
Si ha quindi che: D R6 ‒
VAB0-sx= E3+ VCD0-sx= 150 V. B

C
Per il calcolo della RABeq-sx, si A
azzerano E3 e VCD0-sx e si ha: RCDeq-sx
RABeq-sx= RCDeq-sx+R6 = 50 . RABeq-sx

D R6
B 25

13.6 Esercizio (risolto con Thevenin)

Esercizio (risolto con Thevenin)


Soluzione equivalente (molto A
‒+
simile) a quella mostrata. R1 R
J E2 R 4 E3
-) Calcolo della RABeq-sx. 3
Dalla rete di partenza, si prende ‒+

la rete a sinistra della porta AB. E1 + R
R2 5 R6 B

Si azzerano i GIT e i GIC. Si ha: A


R1 R
4
RABeq-sx = R4 + + R6 = 50 Ω. R3 RABeq-sx
R5
R2 R6
B 26
13.6 Esercizio (risolto con Thevenin)

Esercizio (risolto con Thevenin)


-) Calcolo della tensione a vuoto C I=0
‒+ A
VAB0-sx. R1 R
Si può iniziare l’analisi applicando J E2 R 4 E3 +
3
il teorema di Thevenin alla rete a ‒+ VAB0-sx
sinistra della porta CD. Si calcola E1 ‒ R5
+ R2 D R6 ‒
la tensione a vuoto VCD0-sx.
B
Procedendo nel modo già mostrato,
si ottiene: VCD0-sx = 120 V. C I=0
Avendo già calcolato la RABeq-sx, la ‒+ A
RCDeq-sx può essere lasciata solo RCDeq-sx E3 +
indicata, senza calcolarne il valore.
VAB0-sx
Si ottiene la rete di figura. Come VCD0-sx +‒
già mostrato, si ha: D R6 ‒
VAB0-sx= E3+VCD0-sx= 150 V. B 27

13.6 Esercizio (risolto con Thevenin)

Esercizio (risolto con Thevenin)


Calcolo della corrente IA misurata dall’amperometro ideale.
L’amperometro ideale equivale ad un cortocircuito e misura la corrente
(IA) con il riferimento dal + al -. Si torna alla rete complessiva, con lo
schema del GLT equivalente alla rete a sinistra della porta AB. Si
ottiene la rete di figura: è un anello. Si calcola la corrente di tale
anello, con riferimento scelto a piacere: ad esempio, orario.
Si prende tale corrente sui resistori e si
convenzionano i resistori con la IA
convenzione degli utilizzatori e si scrive ‒ A
RABeq-sx R7 +
la LKT per l’anello, utilizzando per le +
tensioni le equazioni dei bipoli. Si ha: I ‒
VAB0-sx +
(RABeq-sx + R7) I – VAB0-sx = 0, da cui −
I = 2,5 A e quindi: IA = ‒ I = ‒ 2,5 A. B
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