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Misure di Potenza

A.A. 2015/2016
Definizioni
La potenza è definita come il lavoro compiuto per unità di
tempo.

Dimensionalmente, è espressa come joule/secondo, J/s.

In accordo a questa definizione generale, la potenza elettrica è il


lavoro elettrico o energia dissipata per unità di tempo, e
dimensionalmente, è data da:

dove
J = Joule s = Secondo C = Coulomb
V = Volt A = Ampere

Il prodotto tensione corrente da una quantità elettrica


equivalente alla potenza.
Misure di potenza su sistemi DC
I

S V
L
P

Posso conoscere un sistema elettrico se sono in grado di misurare


corrente, tensione e potenza

3
Misure di potenza su sistemi DC

Voltmetro a valle Voltmetro a monte

I I
A A

S V V L S V V L

P
P

In entrambe le configurazioni viene misurata una potenza maggiore di quella


assorbita dal carico; il relativo errore di misura viene generalmente indicato
come errore di inserzione o di consumo.

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Voltmetro a valle Voltmetro a monte
Im = IL
I m = I L + IV
Vm = VL + VA = VL + I L RA =
Vm = VL
Pm = Vm I m =  R 
= VL  `1 + A 
= VL (IV + I L ) =  RL 
Pm = Vm I m =
 IV 
= VL I L  + 1 =
  R 
 IL  = VL I L  `1 + A  =
 RL 
 RL 

= PL  + 1  R 
 RV  = PL  `1 + A 
 RL 
Im → IL
RV >> RL ⇒ Vm → VL
Pm → PL RA << RL ⇒
Pm → PL
Misure di potenza su sistemi AC
i(t)

S v(t) L
p(t)

p(t ) = v(t )i (t ) potenza istantanea.

T T
P = ∫ v (t )dt = ∫ v(t )i (t )dt
1 2 1 In circuiti alimentati da tensioni
periodiche è rilevante definire la
T 0 T 0 potenza media dissipata in un
periodo T (potenza attiva)
Misure di potenza su sistemi AC

Il caso più semplice riguarda un generatore sinusoidale che alimenta un carico


puramente resistivo. In questo caso, v(t) e i(t) sono in fase e p(t) è data da:

p(t ) = 2VI cos 2 (ωt ) = VI (1 − cos(2ωt ))

Se il carico è puramente reattivo:

p(t ) = 2VI sin (ωt ) cos(ωt ) = VI sin (2ωt )

i(t)

S v(t) L
p(t)
In generale:

Potenza attiva

P = VR I L = VL I L cos ϕ
PA = VL I L Potenza apparente

Q = VL I L sin ϕ Potenza reattiva

PA = P + Q2 2
V

A iL B

Metodo dei tre voltmetri


R

V V
S vL L

v AC = vL + RiL C

v 2
AC = v + R i + 2 RvL iL
2
L
2 2
L
T T T T
1 2 1 2 1 1
∫ v AC dt = ∫ vL dt + ∫ R iL dt + ∫ 2 RvL iL dt
2 2

T 0 T 0 T 0 T 0
2
VAC = VL2 + R 2 I L2 + 2 RPL Poiché il risultato è stato
ottenuto come differenza,
nascono problemi quando i
2
VAC − R 2 I L2 − VL2 VAC
2
− VAB
2
− VBC
2
tre termini hanno una
PL = = somma quasi nulla, in
2R 2R quanto l’errore relativo
tende all’infinito.
Wattmetri basati su moltiplicatori

I wattmetri elettronici possono essere suddivisi in due


categorie a seconda se le operazioni di moltiplicazione e di
media siano effettuate in maniera discreta o continua.

Nei metodi “continui”, le moltiplicazioni sono effettuate da


moltiplicatori analogici.

Nei metodi “discreti”, wattmetri a campionamento prelevano


contemporaneamente campioni delle forme d’onda di tensione
e corrente, li digitalizzano ed effettuano quindi le operazioni
necessarie utilizzando tecniche digitali.
Wattmetri basati su moltiplicatori analogici
Wattmetri basati su moltiplicatori analogici Wattmetri ad effetto Hall

vH = RH i (t )B(t )
T
P = ∫ v x (t )ix (t )dt
1
T 0
T
= ab ∫ i (t )B(t )dt = ab VH / RH
0

F = −qv × B
v x (t ) = ai (t )
p1

ix (t ) = bB(t )
h1 h2

p2
Wattmetri basati su moltiplicatori analogici Wattmetri ad effetto Hall

Fino al GHz, è possibile un arrangiamento alternativo in cui la corrente del carico IL


scorre direttamente nella piastrina di Hall, fungendo da corrente di polarizzazione,
ed il campo magnetico è generato dalla tensione v.

In questo modo, per applicazioni a frequenza industriale, con tensione di ampiezza


costante e corrente variabile, l’influenza della temperatura è minore.

Con tale soluzione si possono raggiungere incertezze fino allo 0.1%.


Wattmetri a campionamento

N −1 N −1
p(k ) = ∑ v(k )i(k )
1 1
P=
N

k =0 N k =0

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