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- correnti di conduzione: associate a conduttori metallici, gli elettroni si muovono sotto l’effetto di un
campo elettrico
- correnti di convezione: le cariche si spostano per effetto del movimento del mezzo in cui si trovano
d Qusc Q∫ ¿
¿>i ( t )= =−d ¿
dt dt
dQ
In regime stazionario =0 quindi la corrente attraverso una superficie chiusa è 0 => il campo di corrente
dt
è solenoidale (la sua divergenza è nulla)
Conduttori filiformi (sezione trascurabile): J è uniforme su tutta la sezione e tangente all’asse del filo
- i a ( t )=ib ( t )=i(t)
- u(t) è una differenza di potenziale
Per una porta elettrica, la sua potenza associata è il prodotto tra tensione e corrente di porta
dL ( t ) dL ( t ) dq ( t )
p (t)= = =u ( t ) i ( t ) [W] = [V][A]
dt dq dt
Per calcolare la potenza bisogna fissare il riferimento:
- J solenoidale ed E conservativo
Bipolo passivo:
Resistore ideale
- u(t)=Ri(t) , i(t)=Gu(t)
- G=1/R [S]
- Lineare, inerte, simmetrico, passivo
- Controllato in corrente (U=RI) o in tensione (I=GU)
- Effetto Joule: un conduttore percorso da corrente produce calore ∆ Q=R I 2 ∆ t , P=R I 2
L
- R=ρ (ρ=resistività,L=lunghezza,S=sezione)
S
- Resistività in funzione della temperatura
Cortocircuito
- u(t)=0
- Lineare, inerte, simmetrico, passivo
- Controllato in corrente dato che U=0 è fissato
Circuito aperto
- i(t)=0
- Lineare, inerte, simmetrico, passivo
- Controllato in tensione dato che I=0 è fissato
Interruttore ideale
Diodo ideale
Induttore ideale
di ( t )
- u ( t )=L
dt
- Induttanza L [H]
- In regime stazionario corrisponde ad un cortocircuito
Condensatore ideale
du (t )
- i (t )=C
dt
- Capacità C [F]
- In regime stazionario corrisponde ad un circuito aperto
- In un circuito, essendoci calore disperso Q>0 (ad esempio per la presenza di resistori) e non
variando l’energia interna per il primo principio della termodinamica il generatore deve compiere
lavoro
- Non esiste solo il campo elettrico conservativo, c’è una forza specifica generatrice
- U=E
- Lineare, non simmetrico, attivo
- Controllato in corrente (U è fissata)
- Se spento si comporta come un cortocircuito
- I=J
- Lineare, non simmetrico, attivo
- Controllato in tensione (I è fissata)
- Se spento si comporta come un circuito aperto
- per qualsiasi insieme di taglio τ la somma algebrica delle correnti dei lati tagliati dalla superficie è
uguale a zero
∑ α h ih (t)=0
h ∈τ
- la somma delle tensioni dei lati relativi a una maglia M è uguale a zero
∑ β h uh (t )=0
h∈ M
- n-1 equazioni LKC, una per ogni lato di albero o una per nodo considerando tutti i nodi tranne uno
- l-n+1 equazioni LKT, una per ogni lato di coalbero o una per ogni anello
- serie: hanno solo un morsetto in comune in un nodo in cui non c’è nessun altro collegamento
- serie diretta: hanno riferimenti concordi di tensione e corrente
- le caratteristiche esterne si sommano se c’è la tensione sull’asse delle
ordinate
- non possono essere connessi in serie GIC con J diverse
n
- serie di resistori ideali: R s=∑ Rk
k=1
Rk
partitore di tensione: uk ( t )= u s (t)
o
∑ Rh
h
tensione si ripartisce proporzionalmente
alla resistenza
- lineare
- non inerte (U=E a vuoto)
- non simmetrico
- controllato in corrente o in tensione
- lineare
- non inerte (I=J a vuoto)
- non simmetrico
- controllato in corrente o in tensione
Teorema di sostituzione
- Se un circuito elettrico ha soluzione unica la soluzione della rete non cambia sostituendo il bipolo in
un lato con un GIT con tensione impressa uguale a quella presente sul lato o GIC con corrente
impressa uguale a quella del lato
- se il circuito è lineare e ammette soluzione unica allora la tensione e la corrente su un lato sono la
somma degli effetti di ciascun GIT e GIC spegnendo gli altri
- h: indice di lato
- Er : effetto dovuto solo al r-esimo generatore di tensione
- Js : effetto dovuto solo al s-esimo generatore di corrente
- il singolo effetto è proporzionale alla causa che lo produce per la linearità della rete
o i coefficienti di proporzionalità sono detti coefficienti di rete
Correnti di anello
- usa correnti cicliche che soddisfano automaticamente le n-1 LKC, se ne considera una per ciascuna
delle m=L-n+1 maglie
- tutti i generatori devono essere di tensione
- si considerano tutte le correnti cicliche orientate nello stesso senso (orario o antiorario)
- RAkk: autoresistenza di anello k
- RAkh: mutua resistenza tra gli anelli k e h
- EAk: fem di anello k (positiva se la corrente va da – a +)
- se in un lato c’è un GIC si usa il teorema di sostituzione e si aggiunge un’equazione
Potenziali ai nodi
- usa come incognite tensioni sui bipoli che soddisfano automaticamente le L-n+1
LKT
- si assegna il potenziale 0 a un nodo arbitrario, detto nodo di massa, e si calcolano
gli altri potenziali in base a questo riferimento
- trovati i potenziali, le tensioni si calcolano come differenze di potenziale
- tutti i generatori devono essere di corrente
- GNkk: autoconduttanza di nodo k
- GNkh: conduttanza tra i nodi k e h
- JNk: corrente impressa al nodo k (+ se entrante)
- se in un lato c’è un GIT si usa il teorema di sostituzione e si aggiunge un’equazione
- individuo una superficie di taglio da cui escono solo 2 conduttori (definendo una porta elettrica)
- semplifico la parte di rete contenuta dalla superficie
Teorema di Thevenin
- data una rete costituita da due sottoreti di cui almeno una lineare L
connesse alla porta ab se la rete ha soluzione unica (ipotesi del teorema
di sostituzione) allora L si può sostutuire con un generatore lineare di
tensione
U 0 , ab
- Eeq =U 0 ,ab, Req =Ri= U0,ab tensione a vuoto , Icc corrente di
I cc
cortocircuito
Dimostrazione
Teorema di Norton
- data una rete costituita da due sottoreti di cui almeno una lineare L connesse alla
porta ab se la rete ha soluzione unica (ipotesi del teorema di sostituzione) allora L
si può sostutuire con un generatore lineare di corrente
I cc
- J eq =I cc, Geq =Gi= U0,ab tensione a vuoto , Icc corrente di cortocircuito
U 0 , ab
- Si può dimostrare grazie a Thevenin, trasformando il generatore lineare di tensione in
quello lineare di corrente equivalente
Punto di lavoro
- componenti a 4 morsetti
o a 2 a 2 formano coppie
coppia 1-1’ primaria, 2-2’ secondaria
' '
- per la LKC vale I 1=I 1 e I 2=I 2
- esempi di doppi bipoli: transistor, trasformatori, giratori, generatori pilotati, amplificatori
operazionali
- valori indipendenti i1 e i2
- valori indipendenti v1 e v2
- valori indipendenti v1 e i2
- valori indipendenti v2 e i1
I parametri delle matrici R, G, h e g sono funzioni di trasferimento: rapporti tra un effetto e la sua causa
Collegamento in cascata di DB
' ' '
T eq=T a T b
Serie di DB
Req =Ra + Rb
Parallelo di DB
Collegamento ibrido di DB
H eq =H a + H b
- DB inerte passivo: con le porte convenzionate entrambe da utilizzatore, per ogni combinazione di
corrente e tensione nelle due porte la potenza (assorbita) è positiva
- attivo: esiste almeno una combinazione di corrente e tensione per cui la potenza assorbita è
negativa
Reciprocità
- un DB è reciproco se vale:
o R12=R21
o G 12=G 21
o h12=−h21
o g12=−g21
o AD−BC=1
o A' D ' −B ' C ' =1
- applicando una corrente fissata a ciascuna delle porte, sull’altra si ottiene la stessa tensione a vuoto
- applicando una tensione fissata a ciascuna delle porte, sull’altra si ottiene la stessa corrente di
cortocircuito
- il guadagno di corrente di cortocircuito in una direzione è uguale al guadagno di tensione a vuoto
nella direzione opposta cambiato di segno
Simmetria
- passivo
- se n=1 simmetrico: invertendo le porte tensioni e correnti restano uguali
- se |n|>1 amplifica, quindi |v1|>|v2| e |i1|<|i2|
- se alla porta 2 è collegata una resistenza R alla porta 1 si vede una resistenza da n2 R
o v 1=n v 2=n (−R i 2 )=n ( −R (−n i 1 ) )=n2 R i 1
Generatore pilotato
- generatore ideale di corrente o tensione il cui valore dipende da una grandezza dell’altro lato
- alla porta 1 è connesso un cortocircuito o un circuito aperto in cui la grandezza non nulla è detta
grandezza di comando
- alla porta 2 è connesso un generatore ideale con grandezza impressa dipendente da quella di
comando
GTPT ideale
v 2=e 2=k α v 1
GTPC ideale
v 2=e 2=k r i 1
GCPT ideale
i 2= j 2=k g v 1
GCPC ideale
i 2= j 2=k β i 1
- T: periodo [s]
- n: intero qualsiasi
- t: istante temporale [s]
Sinusoidi:
1
- valore medio: A0 =
T T
∫ a ( t ) dt 0
1
- valore medio modulo: Am = ∫ ¿ a ( t )∨dt 0.636 AM
T T
- valore efficace: A=
√
1
∫
T T
A
a2 ( t ) dt AM /√ 2
- AM: ampiezza
- ωt+α: fase istantanea [rad]
- α: fase iniziale [rad]
- ω: pulsazione angolare [rad/s]
- f=1/T: frequenza [Hz]
- t0=-α/ω: istante iniziale [s] istante in cui a(t)=0
Sinusoidi isofrequenziali: a ( t )= A M sen ( ωt+ α ) b ( t )=BM sen(ωt + β )
- non ha senso
S: Sω →C
A M jα
a ( t )= A M sen ( ωt+ α ) → A=S [ a ( t ) ] = e =A e jα
√2
S-1: C → Sω
Somma tra due fasori somma delle sinusoidi (per LKC, LKT)
Prodotto per uno scalare reale prodotto per uno scalare della sinusoide (resistore R)
A A j (α −β ) jφ
- Ȯ= = e =O e
B B
- A=Ȯ B operatore complesso: Ȯ opera su B producendo A
- non è un fasore
- se O ha dimensione fisica, A e B hanno dimensioni diverse
Impedenza
Ammettenza
jβ
−1 I Ie I jφ '
- Ẏ = Ż = = jα
= e , φ ' =−φ
U Ue U
Resistore ideale
di(t )
- u ( t )=L
dt
- (
u L ( t )=ωL I M sen ωt + β +
π
2)=U M sin (ωt + α )
π π
- α =β + =¿ φ= =¿ cos ( φ )=0 , sin ( φ )=1
2 2
1 1
- Ż= jωL= j X L , Ẏ = =− j = j BL
jωL ωL
o X L =ωL reattanza induttiva
−1
o BL = suscettanza induttiva
ωL
- P=0, Q=UI
1 2 1 2 2
- energia immagazzinata W L ( t )= Li ( t ) con massimo W Lmax = L I M =L I
2 2
Condensatore ideale
du (t )
- i (t )=C
dt
π
- i (t )=ωC U M sen (ωt +α + )=I M sen (ωt + β)
2
−π
- φ= =¿ cos ( φ )=0 , sin ( φ )=−1
2
1
- Ż=− j = j X C , Ẏ = jωC = j B C
ωC
−1
o XC= reattanza capacitiva
ωL
o BC =ωC suscettanza capacitiva
- P=0, Q=-UI
1 2
- energia immagazzinata W C ( t )= C u (t ) con massimo
2
1 2 2
W Cmax = C U M =C U
2
Generatori ideali in AC
Serie di impedenze
- Ż s= Ż 1+ …+ Ż n
Ż k
- partitore di tensione U k = Us
∑ Ż k
k
Parallelo di ammettenze
- Ẏ s =Ẏ 1 +…+ Ẏ n
Ẏ k
- partitore di corrente I k = Ip
∑ Ẏ k
k
Rete simbolica
- se una rete ha soluzione unica, la sua soluzione non cambia sostituendo a un lato h avente tensione
U h /corrente I h con un generatore ideale simbolico di tensione/corrente con grandezza impressa
E=U h / J=I h
Correnti di anello
Potenziali ai nodi
Teorema di Thevenin
- una rete simbolica alla porta ab è equivalente ad un generatore lineare simbolico di corrente
I cc
avente corrente simbolica J eq =I cce ammettenza Ẏ eq =Ẏ i=
U 0 , ab
−1
- serie di resistenza R, induttore X L =ωL e condensatore X C =
ωC
1
- impedenza Ż S=R+ j ( X L + X C ) =R+ j(ωL− )
ωC
√ ( ) √ ( )
2 2 2
o modulo: Z s ( ω )= R2 + ωL− 1 = R+
2 ω LC−1 ha
ωC ωC
1
valore minimo per ω 0= quando la parte immaginaria
√ LC
ha contributo nullo (XC=-XL)
2
fase: φ s ( ω )=arctan (
ω LC−1 vale 0 per ω=ω
o ) 0
ωCR
o per ω <ω 0 prevale il comportamento ohmico-capacitivo, per
ω >ω 0 ohmico-induttivo
- fattore di merito del circuito
|X L ( ω0 )|=|X C ( ω0 )|= 1
Q 0=
o
R R
L
R C √
è un indice della selettività del circuito
- per ω=ω 0 la serie LC si comporta come un cortocircuito
o il circuito equivale al solo resistore
o tensione e corrente sono in fase
o tensione su induttore e condensatore: U L =U C =Q 0 U s
−1
- parallelo di resistenza R, induttore X L =ωL e condensatore X C =
ωC
- ammettenza Ẏ p=
1
R
−j
1
+ (
1
XL XC
=G+ j(ωC−
1
ωL
) )
√ ( ) √ ( )
2 2 2
o modulo: Y p ( ω )= G 2+ ωC − 1 = G +
2 ω LC−1 ha
ωL ωL
1
valore minimo per ω 0= quando la parte immaginaria
√ LC
ha contributo nullo (BC =-BL)
( )
2
ω LC−1
o fase: φ ' p ( ω )=arctan =−φ p vale 0 per ω=ω 0
ωLG
o per ω <ω 0 prevale il comportamento ohmico-induttivo, per ω >ω 0 ohmico-capacitivo
Condensatore
- il lavoro elettrico entrante nella fase di carica viene completamente restituito nella fase di scarica
senza dissipazione
1 2
o a questo lavoro corrisponde l’energia immagazzinata W C (t)= C u (t ) [J]
2
o è un bipolo passivo
o la tensione definisce lo stato energetico del condensatore: è la sua variabile di stato
- in regime stazionario si comporta come un circuito aperto
o ha energia immagazzinata costante, al contrario di un circuito aperto ideale che non
immagazzina energia
Induttore
- il lavoro elettrico entrante nella fase di carica viene completamente restituito nella fase di scarica
senza dissipazione
1 2
o a questo lavoro corrisponde l’energia immagazzinata W L (t)= Li (t) [J]
2
o è un bipolo passivo
o la corrente definisce lo stato energetico dell’induttore: è la sua variabile di stato
- in regime stazionario si comporta come un cortocircuito
o ha energia immagazzinata costante, al contrario di un cortocircuito ideale che non
immagazzina energia
- regime variabile quasi-stazionario: tensioni e correnti sono funzioni qualsiasi del tempo
- è presente un interruttore che apre o chiude nell’istante critico o un generatore che imprime
grandezze con andamento qualsiasi
- tripolo
- all’istante t=t* commuta da A in B
- ideale: il tempo di commutazione è nullo
- tempovariante
- passivo
Istante critico: istante in cui si apre o chiude almeno un interruttore o si accende/spegne almeno un
generatore
- t<0:
i (t )=0 perché il condensatore è un circuito aperto,
quindi la tensione su R è nulla, quindi per LKT la tensione su C
è nulla (il condensatore è inizialmente scarico)
- per la continuità della variabile di stato uC ¿
- t>0:
d uC ( t )
E=uR ( t ) +uC ( t ) ( LKT )=i R ( t ) R+uC ( Ohm )=i C ( t ) R+uC ( t )( LKC )=RC +uC ( t )( C )
dt
d uC ( t )
o RC +uC ( t )=E
dt
du du −1
- RC =E−u=¿ = =¿ ∫ ¿
dt u−E RC u ¿¿
−t d uC (t ) E −t
- uC ¿ quindi u ( t )=E(1−e RC ) e i C ( t )=C = e RC
C dt R
- costante di tempo T=RC : trascorso un tempo di circa 4÷5 T tensioni e correnti sono distanti di
meno dell’1% dal loro valore a regime e il transitorio si può considerare concluso
Scarica del condensatore
Carica dell’induttore
d iL ( t )
E=uR ( t ) +u L ( t ) ( LKT )=i R ( t ) R+u L ( Ohm )=Ri L ( t ) +u L ( t )( LKC )=Ri L ( t ) + L ( L)
dt
d iL (t )
o Ri L ( t )+ L =E
dt
di L di E di −R
L =E−Ri=¿− =i− =¿ = =¿ ∫ ¿
- dt R dt R E L
i− i ¿¿
R
−R −R
d i (t)
i L ¿ quindi i L ( t )= E (1−e L ) e u L ( t )=L L =E e L
t t
-
R dt
- costante di tempo T=L/R : trascorso un tempo di circa 4÷5 T tensioni e correnti sono distanti di
meno dell’1% dal loro valore a regime e il transitorio si può considerare concluso
Scarica dell’induttore
1 R
√ L
C
o = => R> R cr caso sovrasmorzato, R=R cr caso criticamente smorzato, R< R cr
ω0 T Rcr
caso sottosmorzato
Caso sovrasmorzato
Caso criticamente
smorzato
- i grafici hanno
la stessa forma del caso sovrasmorzato
- la dipendenza è solo da T
Caso sottosmorzato
Proprietà delle reti in regime variabile
- condensatore in parallelo al
carico
- costante di tempo RC >> T periodo di e(t)
o la tensione durante la scarica del condensatore ha l’andamento di una retta
−t
t
o v R ( t )=E e RC =E (1− )
RC
ET
- ripple: ampiezza dell’oscillazione della tensione V R=
2 RC