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(07/12/2017 E 12/12/2017)
È fondamentale sapere la codifica utilizzata dal convertitore, perché non tutti i convertitori la effettuano
allo stesso modo. Si può utilizzare il codice binario naturale, il codice Gray (entrambi senza segno), il
complemento a 2 (con segno) ecc. L’oscilloscopio utilizza il codice binario naturale con quantizzazione
bipolare.
Vout=Cod*Q – Vref.
Il codice utilizzato da un
dispositivo è indicato nel
datasheet.
CONVERTITORE IDEALE
Un ADC ideale dovrebbe avere un elevato numero di bit ed allo stesso tempo una elevata
frequenza di campionamento. Nella realtà questo non è possibile;
Esistono differenti architetture di ADC che permettono di realizzare differenti compromessi tra
frequenza di campionamento e risoluzione.
SE:
ALTRIMENTI: Vout=0
È un tipo di architettura che effettua in modo basilare la conversione. Se gli si fornisce una tensione di
riferimento valuta se la tensione in ingresso è maggiore o minore di essa. Questo dispositivo lavora solo
negli stati di saturazione. Rispetto all’amplificatore classico non ha il difetto di avere tempi di recupero
elevati per tornare al suo normale modo di utilizzo. Inoltre i comparatori danno una probabilità di avere un
fenomeno di isteresi (Fenomeno fisico per cui una grandezza, che è funzione di una o più grandezze, a un
dato istante ha un valore che dipende non solo dai valori di queste in quell'istante, ma anche da quelli che
esse hanno assunto in istanti precedenti) che crea ritardi. Infatti il segnale in ingresso è vicino alla tensione
di riferimento, quindi prima di poter cambiare stato dovrò discostarmi molto dallo stato precedente. C’è
tuttavia un trade-off poiché si deve allargare e restringere la dimensione di tale isteresi per bilanciare
stabilità e sensibilità.
Sono presenti due comparatori, il primo compara il segnale d’ingresso con il segnale della rampa, mentre
l’altro compara quest’ultimo con lo zero (massa), questo per sapere quando avviene il passaggio dallo zero.
La logica di controllo va ad abilitare un gate in funzione della transizione, poiché è collegato anche ad un
clock effettuo un conteggio sincronizzato con il generatore di rampa.
Il sincronizzatore resetta il conteggio e fa partire la rampa analogica. Supponiamo che in ingresso ci sia un
segnale minore di quello della rampa, cioè:
A t ≥ t2 la rampa diventa minore di zero e sarà il secondo comparatore a scattare ( 01) ed il conteggio
sarà fermato. Per sapere l’escursione di tempo T ON basta sapere la pendenza della rampa.
Se la tensione in ingresso è invece negativa, il conteggio partirà alla prima transizione di uno dei due
comparatori mentre alla seconda si fermerà. L’informazione relativa al segno sarà fornita dalla logica di
controllo:
VIN = -k*TON
VIN= k*TCLK*NCLK=Q*NCLK
Per poter avere l’uscita devo necessariamente attendere fino al passaggio per lo zero, inoltre il caso
peggiore si ha con la tensione negativa dove il tempo di attesa aumenta al crescere del fondoscala. Si fa in
modo che gli intervalli di tempo siano costanti prendendo l’intervallo temporale maggiore, questo perché
vogliamo che i campioni siano distanziati temporalmente dallo stesso valore. Il clock appena viene
alimentato si avvia, mentre il sincronizzatore non è detto che parta da una salita, quindi si potrebbe anche
avere un intervallo non valutato.
Caratteristiche tecniche
• semplicità di realizzazione
– stabilità dell’oscillatore
• reiezione al rumore bassa, rispetto ai normali voltmetri ad integrazione, pertanto del rumore sovrapposto
al segnale potrebbe provocare commutazioni spurie dei comparatori ed il risultato della misura potrebbe
essere affetto da errore.
Questo tipo di architettura risolve i problemi della rampa analogica effettuando una ricerca sequenziale
Anche in questo caso le problematiche, relative al tempo, sono le stesse. t1 è l’istante in cui si rileva che la
tensione di riferimento è maggiore di quella in ingresso, c’è
una transizione da 1 a 0 e il conteggio si ferma.
RAMPA AD INSEGUIMENTO
ALTRO ESEMPIO
Avremo:
Vin
Vin (t)= VF sin(2π*fIN*t)
Caratteristiche tecniche
• Accuratezza definita dal DAC
• economicità
CONVERTITORE AD APPROSSIMAZIONI SUCCESSIVE
• Clock
Questo convertitore una ricerca sequenziale. Inizia a cercare dividendo a metà, valutando se la Vin è
maggiore o minore della VF del campo di misura
considerato, escludendo la metà in cui è maggiore.
Va poi a suddividere di nuovo, reiterando e
implementando un albero di ricerca binario.
È un buon compromesso tra risoluzione e frequenza di campionamento. Inoltre devo fare sempre gli stessi
n confronti per qualsiasi valore di Vin
log2N=n N=2n
• Risoluzione da 8 a 18 bit
ARCHITETTURA FLASH
Il convertitore confronta ogni valore di tensione del partitore con quello d’ingresso. Se suppongo un
ingresso nullo, avrò sempre zero per tutti i comparatori perché è sempre
più piccolo del segnale di riferimento.
Tc= TCOMP+TCOD.
Nell’ADC Flash la frequenza di campionamento è molto elevata perché sono presenti solo i ritardi dei
comparatori e della rete di codifica e sono nell’ordine dei nanosecondi.
Resistenze e comparatori devono essere tutti uguali altrimenti variano i quanti. Purtroppo è impossibile
farli tutti uguali, si ha quindi una forte non linearità. Inoltre visto il numero elevato dei componenti si ha
una potenza elevata.
Questo ADC lavora ad alte frequenze, di conseguenza non sono trascurabili gli effetti parassitari. Se n è
elevato si ha una elevata capacità Cin (2^n capacità parassite in parallelo) e per via di Rs del generatore di
segnale si ha un filtro passa basso che limita la banda in ingresso.
ARCHITETTURA SUBRANGING
TcSR=2*Tc+TDAC è intrinsecamente più lento del precedente ma non necessita di 2 N resistenze e 2N-1
comparatori, limito l’incremento esponenziale delle capacità.
Per 8 bit avrò 16 resistenze e 15 comparatori contro le 256 resistenze e 255 comparatori dell’ADC flash.