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ELETTRONICA 2

07/03/2016

In questo quadrante stiamo guardando due configurazioni tensione tensione e corrente tensione dobbiamo vederne
ancora due : amplificatore di corrente e di transammettenza. Questo quadro rappresenta qualcosa di specifico che fa
riferimento alla controreazione applicata, seguendo questo schema, in modo canonico; quindi il blocco amplificatore è
rappresentato da una rete due porte e la rete beta è rappresentata da una rete due porte. La controreazione è una cosa
molto più generale di questo schema esiste un quadripolo che è l'amplificatore e un quadripolo della rete beta poi,
scegliendo serie parallelo ,parallelo serie, vado a spostarmi su questa tabella. Ci sono dei casi più complicati, sofisticati:
l'ultimo schema che abbiamo visto che è quello che prevede la coppia differenziale, l'emettitore comune e la rete beta;
lo abbiamo trattato come una rete due porte due porte; ma perche due porte due porte? L'amplificatore è fatto così:

La rete beta è fatta così contando bene stiamo guardando tre porte ed è un'approssimazione dire che l'amplificatore che
stiamo trattando è un amplificatore rappresentato da una rete due porte perchè non è una rete due porte;
Riferendoci all'esempio dell'amplificatore di tensione precedentemente visto quanto mi aspetto di avere qui?? 0.9 0.99
0.999? Avrò qualcosa che dipendendo dal guadagno di anello tende a 0.99Vi; il segnale desiderato è 0.01 inteso come
modo differenziale che produce l'uscita però c'è una spuria che è praticamente 1 Volt. C'è 1 volt di modo comune vuol
dire che la corrente che vedo entrare qui è la somma di due contributi; un contributo legato a Vid e un contributo magari
piccolo per la presenza di questo resistore che degenera il guardagno rispetto al segnale di modo comune nella copppia
differenziale per il modo comune, Da questa parte le cose vanno allo stesso modo per il modo comune vanno
all'opposto per il modo differenziale; quindi qui ho una certa corrente e qui una corrente che non è uguale diversa!; se
questo qui è il modo comune il modo comune è ovviamente coerente se questo è il modo differenziale deve essere
opposto quindi il modulo di questa corrente è diversa da questa perchè qui le correnti si sommano qui le correnti si
sottraggono; quindi vuol dire che non è una porta
anche nel caso che abbiamo trattato come due porte interconnesso con una rete beta due porte a cui l'analisi a livello
superiore ci fa capire che non è due porte ma tre porte più due: tre per l'ampli e due per beta.
Se vi dico Bal-un vi dice qualcosa?
È un acronimo inglese che sta per unbalanced and balanced ed è tipicamente un oggetto a radiofrequenza i primi bal-un
sono stati fatti a trasformatore; potete considerare un affare fatto così:
Che praticamente serve per trasformare un segnale riferito a massa in un segnale sbilanciato e viceversa.
Ce ne sono tanti di bal-un ed è un componente fondamentale per le tecnologie a microonde e a radiofrequenza; qual'è il
limite di questo bal-un? Essendo basato su un trasformatore funziona a partire da una certa frequenza di taglio inferiore,
cioè non funzione dalla continua, se a me servisse come concetto un bal-un che coprisse la continua non lo posso fare
con queste tencniche; ho bisogno di un bal-un attivo a transistor.
! 1

+
Vi Vi
-

Qui entriamo con Vi e qui usciamo anche con Vi come altezza di picco differenziale però deve essere bilanciata rispetto
a massa.vi viene in mente una qualche cella che può realizzare questa funzione di trasferimento a bal-un e che non sia
limitata in frequenza??
Buffer di tensione no perchè single-ended ioi voglio due uscite una che valga più una che valga meno.
Phase Splitter

Di fatto è un emettitore comune un po' particolare perchè Rc è uguale a Re quindi vedo un trasferimento a collettore
comune che gudagna uno poi vedo un emettitore comune degenerato che guadagna -1, perchè se R sopra e R sotto sono
uguali la controreazione mi impone lo stesso guadagno. Il circuito prende il nome di phase splitter.
Questo non è un buon bal-un, Perchè?? Qui vedo un impedenza R da questa parte vedo 1/gm e perciò il circuito ha R01
diversa da R02 (componenti fittizi) perciò non è un buon bal-un.
Per realizzare questa funzione si rientra nel capitolo coppie differenziali;
L'uscita è differenziale , l'ingresso com'è?? Calcoliamo Vid e Vic per quella configurazione applicando la definizione:
Vid=Vb1-Vb2 e Vic è la media fra le due. Il modo comune è dato da Vi/2.
Il collega dice siccome sotto c'è un generatore ideale il modo comune anche se c'è non viene amplificato, vero, però il
simbolo Ib rappresenta un transistor che ci fa vedere un po' di r0 e un po' di capacità.
L'impedenza che vediamo qui quanto vale? Vale Cmi parallelo r0. Quando passiamo dall'idealità a un modello ideale
non dobbiamo solo mettere un po' di resistenza ma anche un po' di capacità che di fatto riduce la retroazione sul segnale
di modo comune. Questa è una possibile sintesi del generatore di coda se io metto un tranistor avrò come minimo questi
due contributi; nell'analisi di piccolo segnale devo togliere questo Ib.
Funziona bene come Bal-un questo circuito? Riesce a eliminare i sengali di modo comune?
Per il sengale di modo comune questo punto lo possiamo considerare a ground quindi il circuito è molto semplice e se
guardiamo il circuito a frequenza zero il trasferimento è molto semplice perchè si riconduce a questo schema qua :
Quando guardiamo il modo comune lo schema diventa un po' più complicato

E rientriamo nel caso fatto nell'ultima lezione cioè il guadagno di transconduttanza eventualmente moltiplicata per la
resistenza di carico. Quindi in generale questo circuito farà meglio da bal-un a frequenza zero e peggio mano a mano
che sale la frequenza per questa capacità Cs.
Noi vogliamo avere il bal-un e vogliamo che le uscite siano in controfase ma lo sarano quando l'ingresso di modo
comune è trascurabile rispetto all'ingresso differenziale; siccome in questo caso vediamo un ingresso di modo comune
di 1 volt devo stare attento che quel segnale di modo comune non venga propagato all'uscita ed è propagato verso
l'uscita con questo guadagno.

Avere un bal-un significa non avere un modo comune.


Mi interessa farlo funzionare meglio... Se noi rimaniamo su questa struttura non ci sono molte soluzioni devo aumentare
Rs e diminuire Cs. La capacità di rigettare segnali di modo comune è totalmente scaricata sul generatore, se il
generatore funziona meglio funziona meglio, la coppia differenziale rispetto al modo.
Vediamo se si può viceversa modificare una cella differenziale per farla funzionare meglio:
Sposto il ragionamento sul piccolo segnale per il momento poi vedremo le implementazioni; se metto Vi abbiamo detto
che da calcoli Vic = Vi/2 perchè è la semisomma tra Vi e zero. Il modo comune vale Vi/2; se io ho Vi/2 di modo
comune che ingresso ho su questo nodo? Metto Vi/2 sto considerando il segnale di modo comune, mi sposto dalle basi
dell'emettitore e vedo Vi/2 perchè nel trasferimento modo comune nodo comune di emettitore la coppia differenziale è
un buffer quindi ho lo stesso trasferimento Vi/2 ma Vi(1-x)/2.
L'idea è: riusciamo ad usare costruttivamente questo sengale per migliorare il funzionamento della coppia differenziale
come Bal-un? La risposta è SI.
Io penso di leggere quella tensione, di amplificarla con un amplificatore invertente, iniettarla nel secondo ingresso,
produco un secondo segnale uguale e opposto a quello che ho in ingresso. Non metto un amplificatore che guadagna -1,
poi con quell'amplificatore piloto la seconda uscita. Otteniamo così una maglia di reazione e sarà quest'ultima a
portarmi il secondo ingresso uguale all'ingresso principale.
Affidare alla retroazione ,che lo farà grazie al meccanismo robusto della controreazione, quindi non metto un
amplificatore che guadagna -1, ma lo faccio fare alla retroazione, io non ho specificato quanto guadagna ma guadagna
molto, idealmente infinito e perciò vuol dire che faccio lavorare la controreazione. Qui [B1] ho Vi qui[B2] non posso
avereVi ma avrò Vi-a (attenuazione da determinare), così facendo il mio segnale di modo differenziale tende a 2Vi e il
segnale di modo comune tende a zero e quindi spegne la controreazione. In quello schema il segnale di modo comune
gioca il ruolo di segnale di errore quindi viene portato a zero mano a mano che aumentiamo moduliamo il guadagno ad
anello aperto.
Ritornando al discorso di inizio lezione dell'interconnessione di un amplificatore 2-porte 2-porte qui le porte sono tante
perchè l'amplificatore ne ha dal punto di vista della funzione di trasferimento 2 +2 più 1 ausiliaria che non prende parte
alla funazione di trasferimento ingresso-uscito. Già ho 5 porte poi questo ne ha 2 perciò ci troviamo in un paradigma
totalmente diverso dal 2-porte 2-porte.
L'analisi la limiteremo all porta di ingresso della coppia differenziale e perciò ci limiteremo a un 3+2 porte: 3 della
coppia differenziale e 2 dell'amplificatore ausiliare.
Il ragionamento è che se noi sappiamo quant'è questa tensione e questa tensione il resto lo sappiamo perchè una coppia
differenziale ci limitiamo a studiare il circuito qui in questa interfaccia sapendo Vid e Vic sapremo quant'è la risposta
della coppia differenziale. Ci limitamo a studiare il trasfemiento Vb2/Vb1 però a ciclo chiuso. Come si può scrivere la
struttura a blocchi?

L'amplificatore si sostiene dal punto di vista di questo loop da un segnale di modo comune, quindi nel vostro schema a
blocchi ad un certo punto dovreste mettere un segnale che sia riconducibile al modo comune;

'(* ! '(* + '()!


1 ',%-- ! '() !
2
$% ! $& !
! !
'() !

(Il blocco contenente Ac è un buffer di tensione)


Quersto blocco è un blocco ovviamente fittizio che mi serve per dire che se ho Vb1/Vb2 per avere il modo comune
devo dividere per 2, a livello di schemi a blocchi devo mettere un blocchetto che vale 0.5; questa funzione di
trasferimento Ac è la funz di trasferimento di buffer di un collettore comune. Quest'ultimo blocco Av è il guadagno in
tensione del amplificatore ausiliario e arriva sull'uscita.
Domanda “Il segno meno ci va nella retroazione?” A livello simbolico lo schema a blocchi è così e purtroppo c'è un
segno più perchè per calcolare il modo comune non devo fare la diff tra Vb1 e Vb2 ma devo fare la somma; quindi lo
schema è dal punto vista formale uno schema in retroazione positiva, quindi l'eq che scriveremo non sarà la solita
A/A+beta;
Cerchiamo di capire se siamo in controrazione, al di là dei segni, o in reazione positiva. Quando facciamo i nostri
calcoli facciamo riferimento a circuiti elettrici che possono avere guadagni invertenti e guadagni non invertenti per cui
alla fine non è che guardando A o beta o guardando un comparatore capiamo il segno della controreazione dobbiamo
guardare il guadagno ad anello complessivamente ; nel transimpedenza noi sintetizziamo un guadagno invertente, la
rete beta della transimpedenza offre un guadagno invertente pari a -1/Rf. Per cui non è il singolo blocchetto a stabilire
se la reazione è una controreazione o una reazione positiva dobbiamo guardare il prodotto dei segni, blocco A, blocco
beta e comparatore. Questo vale sempre e anche in questo caso.
Dobbiamo porci il problema di capire se il circuito agisca in controreazione o in reazione positiva .
Ricordando che Av è invertente, ed esplicitando il segno, le cose si semplificano.
Dimentichiamo per un attimo la formula e ricordiamo che Av è invertnte e tentiamo di capire se siamo o no in
controreazione.
Se aumento il guadagno ad anello, cala o aumenta il segnale d'errore, cioè di modo comune?
Se io metto in ingresso 100mV poi considero guadagno ad anello 10 guadagno ad anello 20. il segnale d'errore ,che è il
modo comune residuo, aumenta o diminuisce aumentando il guadagno ad anello? Questo ci dirà se siamo in reazione
positiva o negativa. In questo caso siamo in reazione negativa: perchè in questa lista vi ho indicato che il blocco
guadagna -Av e se esplicito il segno posso mettere un meno qui e un meno qui, e perciò il meno mi fa tornare da un
reazione positiva ad una negativa. Perciò formalmente noi siamo costretti ad usare questo formalismo che ritorna ad
essere quello della coontroreazione non appena tengo conto del segno di Av.
Calcolare queste tre funzioni di trasferimento Vb2/Vb1 , Vic/Vb1 , Vid/ Vb1.

L'unica che va calcolata sarà Vb2/Vb1 e le altre si otterranno per combinazione lineare.

$/ $0 '(* '()
'() =
2
'() $/ $0 '(*
'() + $/ $& = −
2 2
1 $/ $0 '(*
'() (1 + $/ $& ) = −
2 2
$/ $0 1
'() $0
=− 2 =− 2
'(* 1 1
1 + $/ $& 1 + $0
2 2

Siccome Ac=1 numericamente T=Av/2 e contribuirà con poli e zeri ma non nel guadagno. Quando ricordo che T è
invertente perchè lo è Av.
Se T tende a infinito il guadagno tendo a -1 quindi Vb2 uguale e opposto a Vb1, ovviamente questo 1 mi fa capire che il
guadagno è un po' minore perchè c'è un attenuazione che corrisponde al segnale di errore.
Adesso calcoliamo modo comune su Vi e modo differenziale su Vi partendo da Vb2/
Vb1:

1
45 = $
2 &
',/ 1 '(* + '() '(* '() '(* 45 '(* 1 1 1
= = 1+ = 1− 5
= 5
=
', ', 2 2', '(* 2', 1+4 2', 1 + 4 2 1 + 45

Quando scrivo Vic è pari alla somma di (Vi+Vb2)/2 e facendo un po' di passaggi arrivo ad avere 1/2(1/bT') vuol dire
che il modo comune non vale più ½ ma vale 1/T cioè migliorano le forze sul modo comune per il guadagno ad anello.
Stesso ragionamento per il modo differenziale:

',6 '(* − '() '() 45 1 + 24 5


= =1− =1− − =
', ', ', 1 + 45 1 + 45

Per T grande il rapporto tra il differenziale e l'ingresso tende a 2 piuttosto che tendere a 1. Questi passaggi esauriscono
l'analisi a livello di blocchi.
Dobbiamo capire se il sistema è un po' più complicato rispetto alla prima scelta; riflettiamo sulla difficoltà, che
potremmo incontrare ora, nel definire il valore di Ac e Av. Se dovessimo fare i calcoli di che cosa avremmo bisogno?
Cosa dovremmo mettere qui?
NO operazionale perchè abbassa la frequenza.
SI un emettitore comune; concettualmente quel blocchetto sarà un emettitore comune. Sarà ancora così semplice trovare
Ac e Av?
Se ci spostiamo dalla visione a blocchi ragionando dal punto di vista circuitale:
Io ho bisogno per fare i colcoli in maniera semplice, devo conoscere Ac e Av perciò devo capire come estrarre Ac e Av
dalla vista circuitale. Chi è Ac e chi è Av??

Ac: è il guadagno tra il modo comune e questo nodo qui.


Il problema è, vi metto in evidenza un piccolo paradosso di questo circuito, non si vede bene su quel nodo ma sull'altro
perchè quel nodo è un nodo sordo perchè rispetto al modo comune il collettore comune mostra una bassa impedenza
quindi sente poco la presenza di Q3 se l'amplificatore invertente fosse un emettitore comune. Sull'altro nodo B2 la
musica è completamente diversa perchè non ho nè bassa nè alta impedenza però ho una resistenza e quant'è questa
impedenza su B2?Siamo a maglia chiusa.
Non dovete dire in una coppia differenziale quant'è l'impedenza al nodo ma dobbiamo pensare a questo caso.
Bisogna calcolare questa impedenza mentre il circuito sta funzionando e non considerando B1 fisso.
L'impedenza in considerazione si sviluppa mentre il circuito sta funzionando:
A causa della funzione a buffer quasi qualunque livello di impedenza in ingresso, su Q3, viene neutralizzato da 1/gm
della base;
Il paradosso è che per capire quant'è questa impedenza ho bisogno di sapere il guadagno ad anello perchè non so quant'è
la soppressione del modo differenziale. Ma se non ho il guadagano ad anello non posso calcolare l'impedenza.
L'impedenza che vedo lì tende a rpigreco ma solo nel limite in cui Vb1 e Vb2 sono unguali e opposti; tende a rpigreco
in realtà un quota parte di corrente a questo nodo è legata al modo differenziale e una quota parte al modo comune. Non
posso dire quant'è l'impedenza qui perchè essa stabilisce il guadagno.
Una soluzione può essere quella di caso peggiore:
l'impedenza peggiore che è quella che carica di più è quella di modo differenziale assumiamo che quel nodo sia caricato
con il parallelo tra la rp del 2 e la Rc2; stiamo sottostimando poco il valore del blocco R. Quindi senza fare calcoli mi
metto nella situazione più stressante dell'amplificatore d'errore confondo l'impedenza effettiva offerta dalla porta 2
dell'amplificatore con quella differenziale che è chiede più corrente ossia la più piccola.
Siccome l'amplificatore tende a produrre sul secondo ingresso un segnale uguale e opposto a quello del primo ingresso
posso dire che il nodo comune di emettitore tende a zero ma se quello tende a zero ma allora se tende a zero vuol dire
che l'impedenza che vedo sul secondo ingresso è quella di modo differenziale.
Un esercizio... la domanda è come sostituiamo il blocchetto Av con un qualche cosa? Qui ho messo un emettitore
comune ho fatto i calcoli come se fosse autopolarizzato e assolutamente non lo è e funziona male.
L'emettitore comune lo abbiamo anche visto nei nostri ragionamenti e non ha possibilità di gestire un segnale ampio in
ingresso perhè con 200 mv passa da interdizione a saturazione quindi se invertiamo la transcaratteristica dell'emettitore
comune ci troviamo una cosa con poca dinamica in ingresso. Se avessi 1V non riesco ad accendere Q3 e la maglia mi
chiede 0.7+0.7 più di un volt. Se avessi 2 volt non andrebbero bene perchè qui ho 0.7+0.7 e sarebbe solamente
sovrasaturata. Metto un amplificatore invertente e nel momento in cui deve essere un emettitore comune o qualcosa che
vi assomiglia non funziona tanto bene.
Cosa mettereste al posto del blocchettino Beta in questo caso specifico per fare un amplificatore invertente? (non mi
dite l'operazionale)
Se lo Degenero?(Domanda)
Si è vero ha più dinamica ma meno guadagno.

Solo un richiamo a una possibile connessione a emettitore comune con carico attivo perchè è migliore? Quanto vale il
guadagno?
Nel caso passivo era gmRc||ro=gmRc<<ro in questo caso Av=gmro/2
Questo richiede il transisto pnp e ad alta frequenza hanno solo dispositvi a canale n perchè sono più veloci. Riusciamo a
simulare qualche cosa che fornise corrente a potenziale più basso ma lo fa solo con tranisto n e non con transistor p?
Voglio avere un transistor n caricato da qualche cosa che si comporta come un generatore p ma senza transistor p.

Quindi il transistor che è rimasto lì è l'emettitore comune tutto il resto sarà il generatore di corrente.
Cerchiamo di capire come funziona:
Un trucco per individuare la controreazione può essere supporre che il guadagno ad anello sia elevato e perciò avere
segnale di errore, una volta capito qual'e, circa nullo.
Dobbiamo ragionare sul Q4 che lavora bene quando riceve una corrente costante quindi vuol dire che una variazione di
Q4 non comporta l'alterazione del resto del circuito. Perciò vogliamo che Ie3 fosse uguale ad un certo valore. Modo
molto intuitivo:

metto una resistenza variabile al posto di Q4 e il ragionamento continua a valere. Per cui supponiamo di partire da un
valore che vada bene per la statica del generatore e lo incrementiamo cercando di seguire un percorso di causa effetto
all'interno del circuito per capire il circuito come reagisce ai cambiamenti. Supponiamo di partire da un K e che esso
mantenga il circuito in equilibrio. Essendoci Q1 Q2, la coppia differenziale, ci possiamo aspettare una situazione di
equilibrio ottimale Vb1=Vb2 e perciò con la resistenza fissata si abbia Vid=0.
Supponiamo ora che questa resistenza la modifichiamo e cerchiamo di capire quando la portiamo a 900 o 1k:
Riduco la resistenza e aumenta la corrente di emettitore che è circa quella di collettore aumenta la caduta di potenziale
perciò questo punto scende. Il guadagno com'è invertente o non invertente?
Sarà non inverntente.
Supponiamo che il guadagno ad anello tende a infinito cosa non vera possiamo dire che in presenza di variazioni di
resistenza questo punto tende a rimanere ancorato al potenziale Vb1 ma perciò vuol dire che questa corrente è costante.

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