Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Lezione 14
N-polo –
Doppi bipoli ideali inerti di ordine zero –
Generatori pilotati
1
14.1 N-polo
N-polo
Ha le seguenti due proprietà fondamentali:
1) i1(t) + i2(t) + …+ in(t) = 0 (tutte le correnti con riferimento uscente);
2) vhk(t) è una differenza di potenziale, con (h,k) una qualsiasi coppia
di morsetti (h≠k). 2 i2(t)
Si sceglie un generico terminale (ad esempio +
l’n-esimo) come terminale comune. Si è già v2n(t)
i (t) in-1(t)
introdotto che l’n-polo può essere visto come 1
Tripolo
E’ un n-polo con n = 3. Può essere visto i1(t) i2(t)
come un componente con due porte: ad 1 2
+ +
esempio, il terminale 3 è il terminale
comune. Ha due tensioni di porta (v13(t) e v13(t) v23(t)
‒ 3 ‒
v23(t)) e due correnti di porta (i1(t) e i2(t)).
In figura è presentato un tripolo collegato a due bipoli. Il tripolo è
visto come un doppio bipolo (evidenziato dal riquadro tratteggiato)
con i morsetti 1* e 2* cortocircuitati (collegati mediante cortocircuito
al morsetto 3). i1(t) i2(t)
Le tensioni e le
correnti di porta del Bipolo + 1 2 + Bipolo
v (t) v2(t)
doppio bipolo sono: n. 1 1
i (t) n. 2
‒ 1* 3 3 2* ‒
v1(t), v2(t) e i1(t), i2(t). 3
14.3 Quadripolo
Quadripolo
2
+ i2(t)
E’ un n-polo con n = 4. Può essere visto v24(t)
come un componente con tre porte: in i1(t) i3(t)
figura, il terminale 4 è il terminale 1 3
comune. Ha tre tensioni di porta (v14(t), + +
v24(t) e v34(t)) e tre correnti di porta (i1(t), v14(t) v34(t)
i2(t) e i3(t)). ‒ ‒
4 ‒
4
14.3 Quadripolo
Quadripolo
E’ di interesse nelle applicazioni il caso di figura: un quadripolo
collegato con due bipoli. Il quadripolo funziona da componente con
due porte. Sono significative le due correnti di porta e le due tensioni
di porta. Non si considerano (e di solito non interessano) le tensioni
esistenti fra un morsetto di una porta e un morsetto dell’altra porta.
i1(t) i2(t)
Bipolo + 1 2 + Bipolo
n. 1 v1(t) v2(t)
2* ‒ n. 2
‒ 1*
Doppi bipoli
Un doppio bipolo è un componente a due porte, ciascuna
caratterizzata da una tensione e da una corrente. Non si considerano (e
di solito non interessano) le tensioni esistenti fra un morsetto di una
porta e un morsetto dell’altra porta. In figura, una porta (porta 1) è
identificata dalla coppia di morsetti 1 e 1*; l’altra porta (porta 2) dalla
coppia di morsetti 2 e 2*. i (t) i2(t)
Un doppio bipolo, in generale, fissa due 1 1 2
+ +
relazioni di legame fra le quattro v1(t) v2(t)
grandezze delle due porte (cioè fra le due ‒ ‒
tensioni e le due correnti alle due porte). 1* 2*
Dato che ci sono due relazioni di legame, restano due gradi di libertà.
Due delle quattro grandezze sono quindi dette grandezze indipendenti;
tramite le due relazioni di legame si ottengono le altre due grandezze
(grandezze dipendenti). 6
14.4 Doppi bipoli
Doppi bipoli
Ci sono casi in cui si possono scegliere come grandezze indipendenti
due qualunque fra le quattro grandezze delle due porte: in questi casi
sono possibili sei scelte diverse.
Ad esempio, se si possono prendere come grandezze indipendenti le
correnti e quindi si possono esprimere le tensioni in funzione delle
correnti, si avrà (la dipendenza dal tempo delle tensioni e correnti di
porta si sottintende):
v = f i ,i
v = f i ,i
In alcune situazioni non è invece possibile scegliere come grandezze
indipendenti due qualunque fra le quattro grandezze delle due porte.
Di seguito, si considera il caso semplice ma importante di doppio
bipolo ideale inerte di ordine zero. 7
14.6 Rappresentazioni
14.6 Rappresentazioni
14.6 Rappresentazioni
14.6 Rappresentazioni
16
14.7 Precisazione sulle rappresentazioni
18
14.8 Generatori piotati (o controllati)