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Elettrotecnica: Complementi su bipoli, reti 2-porte e

topologia circuitale
Simone Fiori
s.fiori@univpm.it

Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione (DII)


Università Politecnica delle Marche

Simone Fiori – Elettrotecnica: Complementi su bipoli, reti 2-porte e topologia circuitale – p. 1/37
Argomenti

• Porta elettrica e reti 2-porte


• Reti 2-porte elementari
• Comportamento energetico delle reti 2-porte elementari
• Generatori controllati
• Teorema della conservazione della potenza istantanea
• Metodo di analisi su base maglie misto

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Porta elettrica e rete “2-porte”

Diamo le seguenti definizioni:


• Porta elettrica: Coppia di terminali sui quali scorre una
unica corrente. Tale corrente è detta corrente di porta
mentre la tensione tra i due terminali è detta tensione di
porta.
• Rete 2-porte: Un circuito accessibile da 4 terminali che si
comportano come 2 porte elettriche. Una rete 2-porte è
descritta da 4 variabili (2 tensioni di porta e 2 correnti di
porta).
• Generalizzazione: E’ possibile generalizzare questo
concetto introducendo reti N -porte descritte da 2N
variabili elettriche.

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Generalità sulle reti 2-porte

Una generica rete 2-porte si indica con il simbolo grafico:

i1 i2
+ +
v1 1 2 v2
− −

Il comportamento di una rete 2-porte è descritto da una coppia


di funzioni generatrici e dalle due equazioni di vincolo:
(
f1 (v1 , i1 , v2 , i2 , t) = 0,
f2 (v1 , i1 , v2 , i2 , t) = 0.

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Reti 2-porte “in configurazione sbilanciata”

In diversi casi di interesse pratico, i due terminali “−” delle due


porte sono collegati insieme e fungono da unico terminale “−”.
In questo caso, si usa il simbolo grafico:

i1 i2
+ 1 2 +
v1 v2


Il comportamento della rete 2-porte è identico, e la rete si dice
in configurazione sbilanciata.

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Potenza istantanea ed energia per reti 2-porte

La potenza istantanea associata ad una rete 2-porte è definita


come:
p(t) = v1 (t)i1 (t) + v2 (t)i2 (t).

L’energia associata ad una rete 2-porte è definita come:


Z t Z t
e(t) = p(τ )dτ = (v1 (τ )i1 (τ ) + v2 (τ )i2 (τ ))dτ,
−∞ −∞

con la convenzione e(−∞) = 0.

Una rete 2-porte si dice passiva se:

e(t) ≥ 0, ∀t.

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Reti 2-porte

Le reti 2-porte elementari sono:


• Giratore
• Trasformatore ideale
• Induttori mutuamente accoppiati (IMA)
• Nullore
• Rete 2-porte in configurazione “Z ” e “Y ”
Tutti i precedenti componenti sono lineari tempo-invarianti.

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Il 2-porte elementare “giratore”

Il simbolo grafico del giratore (dall’inglese gyrator) è:

i1 r i2
+ +
v1 v2
− −

Il giratore ha un parametro caratteristico, indicato con r, detto


rapporto di girazione, che si misura in Ohm.
Il comportamento del giratore è descritto dalle relazioni
costitutive: (
v1 (t) = −r · i2 (t),
v2 (t) = r · i1 (t).

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Applicazione: Il giratore come convertitore L ↔C
Consideriamo il seguente bipolo:
i1 r i2
+ +
v1 v2 C
− −

con r e C noti. Combinando le relazioni:


dv2
v1 = −ri2 , v2 = ri1 , i2 = −C ,
dt
si ottiene:

2 di1
v1 = r C (induttore di valore r2 C).
dt

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Comportamento energetico del giratore

La potenza istantanea scambiata da un giratore vale:

p = v1 i1 + v2 i2 = (−ri2 )i1 + (ri1 )i2 = 0.

Dunque, il bilancio istantaneo dell’energia scambiata dal


giratore è nullo.
L’energia istantanea scambiata da un giratore vale:
Z t
e(t) = p(τ )dτ = 0.
−∞

Dunque, il giratore è un 2-porte passivo.

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Il 2-porte elementare “nullore”

Il simbolo grafico del nullore è:


i0 i∞
+ +
v0 0 ∞ v∞
− −

Il comportamento del nullore è descritto dalle relazioni


costitutive: (
v0 (t) = 0,
i0 (t) = 0.

Il nullore non ha parametri e non vincola le variabili elettriche


della porta “∞”.

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Comportamento energetico del nullore

La potenza istantanea scambiata da un nullore vale:

p = v0 i0 + v∞ i∞ = v∞ i∞ .

Poiché non è possibile dire alcunché, a priori, sulla potenza


istantanea, il nullore può sia assorbire che erogare energia in
quantità arbitraria.
L’energia istantanea scambiata da un nullore vale:
Z t Z t
e(t) = p(τ )dτ = v∞ (τ )i∞ (τ )dτ S 0.
−∞ −∞

Poiché non è possibile dire alcunché, a priori, sul segno


dell’energia istantanea, il nullore è un 2-porte attivo.

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Il 2-porte elementare “trasformatore ideale”

Il simbolo grafico del trasformatore è:


i1 i2
+ 1:n +
v1 v2

− −
Il comportamento del trasformatore ideale è descritto dalle
relazioni costitutive:
(
v2 (t) = n · v1 (t),
i2 (t) = − n1 i1 (t).

Il parametro n è detto rapporto di trasformazione.

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Il trasformatore come riduttore di resistenza

Consideriamo il seguente bipolo:


i1 i2
+ 1:n +
v1 v2 R
− −
con n e R noti. Combinando le relazioni:
1
v2 = nv1 , i2 = − i1 , v2 = −Ri2 ,
n
si ottiene:
 
R R
v1 = 2 i1 resistore di valore 2 .
n n

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Comportamento energetico del trasformatore

La potenza istantanea scambiata da un trasformatore vale:


 
1
p = v1 i1 + v2 i2 = v1 i1 + (n · v1 ) − i1 = 0.
n

Dunque, il bilancio istantaneo dell’energia scambiata dal


trasformatore è nullo.
L’energia istantanea scambiata da un trasformatore vale:
Z t
e(t) = p(τ )dτ = 0.
−∞

Dunque, il trasformatore è un 2-porte passivo.

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Il 2-porte “induttori mutuamente accoppiati (IMA)”

Il simbolo grafico è:
i1 i2
+ M +

v1 L1 L2 v2

− −
Il comportamento degli induttori mutuamente accoppiati è
descritto dalle relazioni costitutive:
(
1 (t) 2 (t)
v1 (t) = L1 didt + M didt ,
1 (t) 2 (t)
v2 (t) = M didt + L2 didt .

I parametri L1 , L2 e M si misurano in Henry (H )a .


a
I parametri L1 ed L2 non possono essere contemporaneamente nulli.

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Comportamento energetico delgli IMA

La potenza istantanea scambiata dagli IMA vale:

p = v1 i1 + v2 i2
   
di1 di2 di1 di2
= L1 +M i1 + M + L2 i2
dt dt dt dt
 
di1 di2 di2 di1
= L1 i1 + L2 i2 + M i1 + i2
dt dt dt dt
S 0.

Poiché non è possibile dire alcunché, a priori, sulla potenza


istantanea, gli IMA possono sia assorbire che erogare energia
in quantità arbitraria.

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Comportamento energetico degli IMA (2)

L’energia istantanea scambiata dagli IMA vale:


Z t
e(t) = p(τ )dτ
−∞
Z t   
di1 di2 di2 di1
= L1 i1 + L2 i2 + M i1 + i2 dτ
−∞ dτ dτ dτ dτ
1 1
= L1 i1 (t) + L2 i22 (t) + M i1 (t)i2 (t).
2
2 2
Gli IMA costituiscono un 2-porte passivo se e solo se sono
verificate le seguenti condizioni:

 L1 ≥ 0,

L2 ≥ 0,
 |M | ≤ √L · L .

1 2

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Comportamento energetico degli IMA (3)

L’energia istantanea scambiata dagli IMA vale:

1 1
e(t) = L1 i1 (t) + L2 i22 (t) + M i1 (t)i2 (t).
2
2 2
Affinché la rete 2-porte risulti energeticamente passiva, è
necessario che e(t) ≥ 0 per ogni t ∈ R.
Dato che l’energia istantanea non dipende esplicitamente dal
tempo, conviene definire la funzione:

1 1
e(i1 , i2 ) = L1 i1 + L2 i22 + M i1 i2
2
2 2
e determinare per quali valori dei coefficienti L1 , L2 ed M
risulta e(i1 , i2 ) ≥ 0 per ogni (i1 , i2 ) ∈ R2 .

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Comportamento energetico degli IMA (4)

Per i1 = 0, la condizione di passività si scrive:

1
e(0, i2 ) = L2 i22 ≥ 0 ⇒ L2 ≥ 0 .
2
Per i2 = 0, la condizione di passività si scrive:

1
e(i1 , 0) = L1 i21 ≥ 0 ⇒ L1 ≥ 0 .
2
Per i1 6= 0 e i2 6= 0, se L1 6= 0a , conviene definire l’energia
normalizzata:
e(i1 , i2 )
ẽ(i1 , i2 ) = .
e(i1 , 0)
a
Se L1 = 0 si può usare una dimostrazione analoga con L2 6= 0.

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Comportamento energetico degli IMA (5)

L’energia normalizzata ha espressione:


1
2 L1 i+ 12 L2 i22 + M i1 i2
2
1
ẽ(i1 , i2 ) = 1 2
2 L1 i 1
 2  
L2 i2 2M i2
= 1+ + .
L1 i1 L1 i1

Dunque, l’energia normalizzata dipende solo dal rapporto


x = ii21 e si può scrivere:

L2 2 2M
ẽ(x) = x + x + 1.
L1 L1

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Comportamento energetico degli IMA (6)

Esempi di energia normalizzata:


12
IMA passivo
IMA non passivo

10

8
Energia normalizzata

−2
−10 −8 −6 −4 −2 0 2 4 6 8 10
x

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Comportamento energetico degli IMA (7)

La funzione ẽ(x) rappresenta una parabola nella variabile x. La


condizione ẽ(x) ≥ 0 per ogni x ∈ R si può visualizzare come: Il
valore minimo della funzione parabolica deve essere maggiore
di zero.
Per determinare il punto di minimo xm si impone la
condizione:

dẽ(x)
0 =
dx x=xm
L2 2M
= 2 xm +
L1 L1

la cui soluzione è xm = − LM2 .

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Comportamento energetico degli IMA (8)

Il valore minimo della funzione parabolica ẽ(x) è:


 2  
L2 M 2M M
ẽ(xm ) = − + − +1
L1 L2 L1 L2
M2
= 1− .
L1 L2

La condizione di passività ẽ(xm ) ≥ 0 fornisce, quindi:

M 2 ≤ L1 L2 .

Simone Fiori – Elettrotecnica: Complementi su bipoli, reti 2-porte e topologia circuitale – p. 24/37
Il 2-porte “in rappresentazione Z ”

Il simbolo grafico è:
i1 i2
+ +
v1 1 Z 2 v2
− −

Il comportamento della rete 2-porte “Z ” è descritto dalle


relazioni costitutive:
(
v1 (t) = Z11 i1 (t) + Z12 i2 (t),
v2 (t) = Z21 i1 (t) + Z22 i2 (t).

I 4 parametri Zkh si misurano in Ohm (Ω).

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Il 2-porte “in rappresentazione Y ”

Il simbolo grafico è:
i1 i2
+ +
v1 1 Y 2 v2
− −

Il comportamento della rete 2-porte “Y ” è descritto dalle


relazioni costitutive:
(
i1 (t) = Y11 v1 (t) + Y12 v2 (t),
i2 (t) = Y21 v1 (t) + Y22 v2 (t).

I 4 parametri Ykh si misurano in Siemens (S ).

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I generatori di corrente controllati (GCCT, GCCC)

Il simbolo grafico è:

i
+
hix oppure gvx v

• Generatore di corrente controllato in tensione (GCCT):


Relazione costitutiva: i(t) = g · vx (t). Il parametro g si dice
trans-conduttanza e si misura in Siemens. La tensione
vx (t) si trova tra due punti diversi del circuito.
• Generatore di corrente controllato in corrente (GCCC):
Relazione costitutiva: i(t) = h · ix (t). Il parametro h è
adimensionale. La corrente ix (t) scorre in un ramo diverso
del circuito.

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I generatori di tensione controllati (GTCT, GTCC)

Il simbolo grafico è:

i
++
rix oppure kvx v

• Generatore di tensione controllato in tensione (GTCT):


Relazione costitutiva: v(t) = k · vx (t). Il parametro k è
adimensionale. La tensione vx (t) si trova tra due punti
diversi del circuito.
• Generatore di tensione controllato in corrente (GTCC):
Relazione costitutiva: v(t) = r · ix (t). Il parametro r si dice
trans-resistenza e si misura in Ohm. La corrente ix (t)
scorre in un ramo diverso del circuito.

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Esempio: Circuito con generatori controllati

R1
+ v2 −
R2
+ gv2
vg ri3 R3
+ i3

Dati: R1 = 1Ω, R2 = 2Ω, R3 = 5Ω, vg = 14V , g = 21 S , r = 25 Ω.

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Proprietà dei generatori controllati

I generatori controllati sono componenti 2-porte attivi, poiché


non è possibile stabilire a priori il segno dell’energia istantanea
associata.
I generatori controllati sono componenti lineari
tempo-invarianti.

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Teorema di conservazione della potenza istantanea

In ogni circuito formato da porte elettriche:

ik
+
vk

la potenza istantanea totale si conserva, ovvero:


X
ptot (t) = vk (t)ik (t) = 0.
k

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Teorema di conservazione della potenza istantanea (2)

Stabilendo una struttura albero/coalbero arbitraria per il grafo


associato al circuito, la potenza istantanea totale si scrive:

ptot = VcT Ic + VaT Ia .

Dalle equazioni topologiche, Vc = −BVa e Ia = −AIc , quindi:

ptot = (−BVa )T Ic + VaT (−AIc )


= −VaT BT Ic − VaT AIc .

Dall’equazione topologica A = −BT , si ha:

ptot = VaT (−BT )Ic − VaT AIc = VaT AIc − VaT AIc = 0.

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Conservazione della potenza istantanea: Esempio

Si esamini il circuito in figura, dove: R1 = 2Ω, R2 = 1Ω,


vg = 4V , ig = 3A.
iR1
R1
− +
ig vx R2 vg
+ iR2 ix

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Conservazione della potenza istantanea: Esempio (2)

I valori trovati sono: iR1 = 3A, iR2 = 4A, ix = −1A, vx = −10V .


iR1
R1
− +
ig vx R2 vg
+ iR2 ix

Valori delle potenze istantanee: pgic = ig vx = −30W ,


pR1 = R1 i2R1 = 18W , pR2 = R2 i2R2 = 16W , pgit = vg ix = −4W .

Verifica conservazione della potenza istantanea:


pgic + pR1 + pR2 + pgit = −30 + 18 + 16 − 4 = 0.

Simone Fiori – Elettrotecnica: Complementi su bipoli, reti 2-porte e topologia circuitale – p. 34/37
Metodo di analisi su base maglie misto (1)

Il metodo di analisi su base maglie misto estende il metodo di


analisi su base maglie (o delle correnti fittizie di maglia) al caso
in cui il circuito da analizzare contenga bipoli diversi da
resistori e generatori indipendenti di tensione e contenga reti
2-porte (esclusi i componenti con memoria).
Esso consiste nel riguardare ciascuna porta elettrica diversa da
un resistore o da un generatore indipendente di tensione come
un generatore indipendente di tensione fittizio (ovvero con
tensione impressa incognita). Ciò dà luogo ad una incognita in
più ma anche ad una equazione in più.

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Metodo di analisi su base maglie misto (2)

Il sistema risolvente nel caso di analisi tramite metodo di


analisi su base maglie misto è lineare del tipo:

Ax = b,

dove A è la matrice dei coefficienti del sistema lineare


risolvente, b è il vettore dei termini noti e x è il vettore delle
incognite. Da notare che:
• Il vettore delle incognite può contenere
contemporaneamente sia incognite in tensione che
incognite in corrente.
• La matrice A non è, in generale, né simmetrica né
omogenea dimensionalmente.
• Il vettore b non è, in generale, omogeneo
dimensionalmente.

Simone Fiori – Elettrotecnica: Complementi su bipoli, reti 2-porte e topologia circuitale – p. 36/37
Metodo di analisi su base maglie misto (3)

Per determinare una tensione o una corrente in uno specifico


ramo del circuito occorre:
• Scrivere il sistema risolvente e determinare le incognite
fondamentali.
• Per determinare la tensione ai capi di un ramo del circuito
che non faccia parte delle incognite fondamentali, occorre
scrivere la LKT su una maglia qualsiasi (cioè, non
necessariamente una maglia fondamentale) che contenga
tale ramo.
• Per determinare la corrente su di un ramo del circuito che
non faccia parte delle incognite fondamentali, occorre
scrivere la LKC su un taglio qualsiasi (cioè, non
necessariamente un taglio fondamentale) che contenga
tale ramo.

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