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A. Maffucci: Circuiti in evoluzione dinamica ver2.

1-2007

Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale

Esercitazioni di Elettrotecnica:
circuiti in evoluzione dinamica

Antonio Maffucci
maffucci@unicas.it

ver. 2.1 – ottobre 2007

2
A. Maffucci: Circuiti in evoluzione dinamica ver2.1-2007 A. Maffucci: Circuiti in evoluzione dinamica ver2.1-2007

1. Circuiti dinamici del primo ordine.


ES. 1.2 Nel seguente circuito all'istante t = 0 si apre l'interruttore A. Calcolare la tensione
sul condensatore per ogni istante.
ES. 1.1 Nel seguente circuito è assegnata la corrente nell’induttore all’istante t  0 .
Ricavare la corrente sull’induttore per t  0 , graficarne l’andamento e stimare la durata R
del transitorio. A
 t0
E1 + + E1  8 V , E 2  2 V
R1 iL E  220 V per t  0, v (t ) C E2
R  10 k, C  2 mF
E +
R2
L vL i L (0)  0.4 A, 
L  0.1 H , R1  1 k, R2  200 .

Per t  0 il circuito è in regime stazionario, quindi il condensatore si comporta come un circuito


aperto. Per tale ragione si ha:
Valutando l’equivalente di Norton ai capi
dell’induttore: v(t )  E 2  2 V .
iL
RR Per t  0 , applicando la LKT all'unica maglia e la caratteristica del condensatore si ottiene
Req  1 2  166.67  , I CC L vL
R1  R2 Req facilmente l'eq. differenziale di primo ordine nell'incognita v(t )
E dv dv v E1
I cc   0.22 A , Ri  v  E1 , iC ,    dove   RC .
R1 dt dt  
si ottiene la rete equivalente in figura, descritta dalle equazioni:
La radice dell’equazione caratteristica dell’omogenea associata è pari a   1 /   0.05 s 1 ,
v di quindi la soluzione generale si esprime nella forma:
iL  L  I cc , vL  L L ,
R dt
v(t )  Ke 0.05t  v P (t ) ,
dalle quali si ricava facilmente l’equazione differenziale nell’incognita i L (t )
dove v P (t ) è una soluzione particolare che si può valutare calcolando la soluzione di regime.
diL i L I cc L
  , dove   0.60 ms Poiché per t   si tende ad un regime stazionario, il condensatore si comporta come un
dt   Req circuito aperto ai capi del quale ci sarà
v P (t )  E1  8 V .
Risolvendo l’equazione caratteristica dell’omogenea associata
1 Resta da determinare la costante K, che si ottiene dalla condizione iniziale, ottenuta imponendo
 0    1 /   1.67  103 s 1 , la continuità della variabile di stato v(t )

3
v (0  )  v (0  )  2  K 8  K  6 ,
possiamo esprimere la soluzione generale nella forma: i L (t )  Ke 1.6710 t  i LP (t ) ,
0.05t
da cui v(t )  8  6e t  0.
dove i LP (t ) rappresenta il termine di regime stazionario. In tale condizione l’induttore è
equivalente ad un corto-circuito, per cui:
i LP (t )  I CC  0.22 A .
0.5
[A] ES. 1.3 Dato il seguente circuito, valutare la tensione v (t ) per t  0 .
0.45

0.4
La costante K si ottiene imponendo la continuità R1
0.35
 e(t )  50 V t0
della variabile di stato i L (t ) all’istante t  0 : 0.3
R2
e(t )
+ C v v (t  0)  10 V , C  1 mF
0.25

iL (0 )  0.4  iL (0 )  K  0.22  K  0.18 0.2


 R1  20 , R 2  24 .
3 0.15
da cui iL (t )  0.18e 1.6710 t  0.22 A per t  0, 0.1

il cui andamento nel tempo è graficato a lato. La 0.05 Risultato: v(t )  27.3  17.3e 91.7 t V .
durata del transitorio è stimata in 4  2.40 ms . 0
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
t/tau

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ES. 1.5 Il seguente circuito è a riposo fino a t  0 , istante in cui si chiude l'interruttore A.
ES. 1.4 Considerato il seguente circuito, che fino all’istante t = 0 lavora in regime Calcolare: a) la costante di tempo  del circuito;
stazionario, calcolare la corrente nell'induttore per ogni istante, graficare l’andamento e b) la tensione ai capi del condensatore per t  0 (tracciarne anche il grafico).
stimare la durata del transitorio. t 0 R1
i x (t ) 10 V t0
i y (t ) e( t )   A e(t )  10 cos(t )
R1 R2  10 V t0 R2
   100rad / s
R1  10  +
e(t ) + iL (t ) R1 e(t) R3 R1  20 , R2  5 
v (t ) C
R2  20 
L
 R3  10 , C  1 mF
L  2 mH

Per t  0 il circuito è in regime stazionario, quindi l'induttore si comporta come un corto circuito. a) Per calcolare la costante di tempo basta valutare la resistenza dell’equivalente di Thévenin
Per tale ragione, posto Ra  R1 //R2 si ha: visto ai capi del condensatore:
35
Ra 1 Req  ( R1 // R3 )  R2    τ  Req C  11.7 ms
i L (t )  e(t )  0.2 A t  0. 3
Ra  R1 R2
b) Per t  0 il circuito è a riposo, quindi vc (0  )  vc (0  )  0. Per t  0 , ricavando la tensione a
Per valutare la soluzione per t  0 si può procedere come nell’esercizio 1.1, valutando dapprima vuoto dell’equivalente di Thévenin visto ai capi del condensatore si ha:
l’equivalente di Norton ai capi dell’induttore:
e(t ) R3
R e( t ) V0 (t ) 
.
Req  R2  1 e I cc (t )  , R1  R3
2 R1  2 R2 Applicando le leggi di Kirchhoff al circuito ottenuto sostituendo ai capi di C il generatore
e quindi ricavare l’equazione differenziale nell’incognita i L (t ) equivalente di Thévenin si ricava l’equazione differenziale nell’incognita vc :

diL i L I cc L dv c vc V0
  , dove τ   80 s.   .
dt   Req dt  
La radice dell’equazione caratteristica dell’omogenea associata è pari a   1 /   85.5 s 1 ,
Alternativamente si possono ovviamente applicare le leggi di Kirchhoff alla rete di partenza: quindi la soluzione generale si esprime nella forma:
di L di L 1 e vc (t )  A exp(85.5t )  v cp (t ) ,
R1i x  R1i y  e , R1i y  R2 i L  L , i x  i y  i L , da cui  iL  .
dt dt  2L
dove vcp (t ) è la soluzione di regime sinusoidale, valutabile attraverso il metodo fasoriale. Posto:
La radice dell’equazione caratteristica dell’omogenea associata è   1 /   12.5  10 3 s 1 ,
j
quindi la soluzione generale si esprime nella E  10, Z1  R1  20,
Z 2  R2   5  10 j , Z 3  R3  10,
forma: [A]
C
e applicando ripetutamente la regola del partitore di tensione si ha, posto Z x  Z 2 // Z 3 :
0.25

3 0.2
i L (t )  Ke 12.510 t  i LP (t ) , 0.15 Z x V Z
 Vc  2 c  2.17e  j 0.86
2.5
V2  E [V]

Z  Z R  Z
0.1
dove i LP (t ) è la soluzione di regime stazionario: 0.05
x 1 2 c
2

1.5
i LP (t )  0.2 A . 0
da cui: v cp(t)  2.17 cos(100t  0.86) V 1
-0.05
Dalla condizione iniziale si ha: 0.5
Imponendo la continuità della corrente i L (t ) : -0.1

vc (0  )  0  A  2.17 cos(0.86) 
-0.15 0
A  -1.41
i L (0  )  i L (0  )  0.2  K  0.2  K  0.4 , -0.2 -0.5
-0.25
Quindi in definitiva si ottiene la tensione -1
12.5103 t
da cui: i L (t )  0.2  0.4e t  0. -1 0 1 2 3 4 5
t/tau
6 -1.5
vc (t )  1.41 exp(85.5t )  2.17 cos(100t  0.86) V t0
-2
Il transitorio si estinguerà in circa 4τ  0.32 ms. il cui andamento è tracciato nella figura a lato. -2.5
0 0.05 0.1 0.15 [s] 0.2

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ES. 1.6 Il seguente circuito è in regime stazionario fino a t  0 , istante in cui si apre di L i L I cc L
l'interruttore A. Calcolare la tensione ai capi dell’induttore in ogni istante e tracciarne il   , con   1 ms .
dt   Req
grafico.
L’omogenea associata fornisce un’equazione caratteristica avente radice   1 /   10 3 s 1 .
La soluzione assume quindi la forma:
R1 R3 iL
+
R2 i L (t )  Ke 1000t  i LP (t ) ,
E  220 V , L  0.1 H ,
E vL L R1  1 k, R2  R3  500 . dove i LP (t ) è la soluzione di regime stazionario, quindi assumendo L come corto circuito:
t 0
R1
i LP (t )  J  24 A.
4 R1  R2
Risultato: v L (t )  0 per t  0; v L (t )  88.5e 1.510 t V per t  0.
Resta da determinare la costante K, che si ottiene dalla condizione iniziale:
i L ( 0  )  i L (0  )  0  0  K  24  K  24 ,
ES. 1.7 Il seguente circuito è in regime stazionario fino a t  0 , istante in cui si chiude
l'interruttore. Calcolare la tensione sul condensatore in ogni istante e tracciarne da cui v(t )  R2 i L (t )  480(1  e 1000t
) per 0  t  T .
l’andamento.
Per t  T l'equazione differenziale sarà
t 0
di L i L
  0,
R1  dt 
E  220 V , C  1 F ,
+ vC
R2 C R3 R1  R3  1 k, R2  500 . e quindi tutta la soluzione coincide con la soluzione dell’omogenea

i L (t )  He 1000t , 350
[V]
 4103 t dove H è una costante arbitraria, determinata
Risultato: vC (t )  73.33 V per t  0; vC (t )  54.59  18.74e V per t  0. 300
imponendo la condizione iniziale per t  T 
250
i L (T  )  i L (T  ) 
200
ES. 1.8 La seguente rete dinamica è a riposo per t  0 . 24(1-e 1 )  He 1  H  41.24
a) Tracciare l’andamento della tensione ai capi di R2 per t  0 . 150
da cui
b) Calcolare l’energia dissipata da R2 nell’intervallo 0  t  5 ms . 100

i L (t ) v(t )  R2 i L (t )  825e 1000t V per t  T . 50


j (t )
L  J  40 A, T  1 ms L’andamento della soluzione è tracciato nel 0
0 1 2 3 4 5
j (t ) R1 R2 v(t ) J R1  30 , R2  20  grafico a lato. [ms]

- L  50 mH
0 T t Per calcolare l’energia dissipata da R2 nell’intervallo [0, t fin ] con t fin  5 ms , basta integrare la
potenza istantanea assorbita:
Essendo v(t )  R2 i L (t ) è opportune risolvere il problema nell’incognita i L (t ) , variabile di stato. t fin t t
v 2 (t ) T 2
v (t ) fin
v 2 (t ) T
480 2 (1  e 1000t ) 2 fin
825 2 e 2000t
Per t  0 il circuito è a riposo, quindi i L (t )  0 . WR2 (0, t fin )   dt   dt   dt   dt   dt
Per 0  t  T , valutando l’equivalente di Norton ai capi di L si ottiene: 0 R2 0 R2 T R2 0 20 T 20

R1 WR2 (0, t fin )  25.48 J


Req  R1  R2 e I cc (t )  J,
R1  R2
da cui l’equazione differenziale nell’incognita i L (t ) :

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ES. 1.9 La seguente rete rappresenta un semplice circuito di carica e scarica di un 2. Circuiti dinamici del secondo ordine.
condensatore. La carica avviene tra l'istante t  0 e l'istante t  T , intervallo in cui
l'interruttore A resta chiuso. Per t  T , invece, il condensatore C viene collegato al resto
della rete attraverso la chiusura dell'interruttore B. Supponendo la rete a riposo per t  0 ,
valutare: ES. 2.1 La seguente rete è in regime stazionario fino all’istante t  0 . Calcolare la tensione
a) la tensione sul condensatore v(t ) per 0  t  T ; sul condensatore in ogni istante, graficarne l’andamento e stimare la durata del transitorio.
b) l'energia massima Wmax erogabile da C per t  T ; i (t ) i R (t )
A R1  2 V per t  0
B e(t )  100sin(20t ) V R L e(t )  
A e(t ) +
C v (t ) R  2 V per t  0
t  0, T  t T R1  10 
chiuso  R  1, L  1 H , C  1 F
e(t ) +
v (t ) R2 C  10 mF
C
 aperto T 2s
aperto
0 T t
Per t  0 il circuito è in regime stazionario, quindi il condensatore si comporta come un circuito
Risultato: a) v(t )  40e 10t  44.7 sin(20t  1.11) V per 0  t  T ; aperto e l'induttore come un corto circuito. Per tale ragione:
b) Wmax  8.64 J ; R e(t )
v(t )  e(t )  1V , i (t )  1 A.
2R 2R
Per la continuità delle variabili di stato si avrà: v(0  )  v(0  )  1 V e i (0  )  i (0  )  1 A .
ES. 1.10 Nella seguente rete è nota la tensione ai capi del condensatore all’istante di
chiusura dell’interruttore t  0 . Valutare la corrente i(t) nel resistore R1 per t  0 L’evoluzione dinamico del circuito per t  0 sarà descritta dalle seguenti equazioni derivate
imponendo le leggi di Kirchhoff e le caratteristiche dei bipoli:
R1 R2
di v dv
Ri  L v  e, i C .
t0 e(t )  sin(100t ) V dt R dt
i (t )
v(t ) C e(t ) + R1  15 , R2  10 , Da tali equazioni si perviene al sistema delle equazioni di stato:
C  1 mF, v(0  )  1 V . di e  v Ri dv i v
    .
dt L L dt C CR
L’equazioni differenziale nell’incognita v(t ) sarà quindi
Risultato: i (t )  0.08e  t / 0.006  0.03 sin(100t  0.54) A
d 2v  1 R  dv 2 e
    v .
dt 2  RC L  dt LC LC
ES. 1.11 Nella seguente rete l’interruttore si chiude all’istante t  0 , istante in cui la
L’equazione caratteristica dell’omogenea associata è la seguente:
corrente circolante in L è nota. Calcolare:
a) il circuito equivalente di Thevenin ai capi di L per t > 0; 2  2  10 6   2  1012  0 ,
b) la corrente che circola nell’induttore per t > 0. e fornisce le radici 1,2    j  10 6 (1  j ) . La soluzione dell’omogenea associata può
R2 quindi essere espressa nella forma:
iL (t )
v0 (t )  e t [k1 cos( t )  k 2 sin( t )] .
t 0
E  10 V, i L (0)  2 A
L R1 + E
R1  5 , R2  4 , L  1 mH. A tale soluzione va aggiunta la soluzione di regime stazionario che, per effetto delle
considerazioni svolte precedentemente, sarà banalmente pari a: v p (t )  1 V . La soluzione
generale per t  0 assume quindi la forma:
Risultato: a) Req  2.22 , E 0  5.55 V
v(t )  e t [ k1 cos( t )  k 2 sin( t )]  1 .
b) i L (t )  2.5  4.5e t /  A, con   0.45 ms.

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Le costanti arbitrarie si determinano imponendo la continuità delle variabili di stato nell’istante ES. 2.3 Il seguente circuito è in regime stazionario fino a t  0 . Calcolare:
t  0 . Tale proprietà impone le seguenti condizioni iniziali su v(t ) e su v(t ) : a) il valore delle grandezze di stato all'istante t  0 
b) la corrente iL (t ) per t > 0
v(0  )  1  k1  1  k1  2
20 A t0
dv 1 v (0  )  k1 R j (t )  
 i (0  )    0  k1   k 2  k2    2. t0
dt 0 C  R   R
0 A
C iL (t )
j( t ) R2
La soluzione è, quindi: L L  10 H
106 t 6 6
v(t )  1  2e [cos(10 t )  sin(10 t )] V . C  5 F

1.5
L’andamento della tensione in ogni [V] a) Per t  0 il circuito è in regime stazionario, quindi il condensatore si comporta come un
istante di tempo è riportato nel grafico a circuito aperto e l'induttore come un corto circuito. Per tale ragione:
1
lato.
i L (t )  j (t ) / 2  10 A , vC (t )  j (t ) R / 2  20 V t  0.
0.5
La costante di tempo della rete è pari a  
Per la continuità delle variabili di stato si ha: vc (0 )  v c (0 )  20 V e i L (0  )  i L (0  )  10 A .
  1 /   1 s , mentre il periodo delle
delle oscillazioni naturali è pari a
0
b) Per t  0 il circuito è in evoluzione libera. Per ottenere le equazioni di stato si possono
T  2 /   6.28 s. imporre le equazioni di Kirchhoff e le caratteristiche, come fatto nell’esercizio 1.1. Un metodo
Durante il transitorio, quindi, è visibile
-0.5
più efficace consiste nella risoluzione preliminare del circuito resistivo associato.
meno di una oscillazione naturale Questo circuito può essere studiato applicando, ad esempio, il metodo dei potenziali nodali
completa.
-1
modificato. Considerando c come nodo di riferimento e osservando che il potenziale del nodo a è
pari a vc mentre quello del nodo b è pari a v L si ha:
-1.5
-1 0 1 2 3 4 5 6
a
t [us]
vC  v L vC
 iL , iL   iC  j  0 . iC
R R R
Le variabili non di stato saranno esprimibili come: vC + b R
j
_
ES. 2.2 Nella seguente rete sono assegnati i valori delle grandezze di stato all’istante t  0 . vC iL vL
Calcolare la tensione sul condensatore per t  0 . v L  vC  Ri L , iC  i L   j.
R c
Ricordando le caratteristiche dei bipoli dinamici, da
queste equazioni si ottengono immediatamente le equazioni di stato della rete:
v0   1 V, i0  0 A
R L  di L vC  Ri L dvC  i L  j vC
E  1 V per t  0  ,   .
e(t ) +
C v (t ) dt L dt C RC
R  1, L  1H , C  1F
 Ricavando vC dalla prima e sostituendola nella seconda si ottiene l'equazione differenziale:

d 2iL  1 R  di 2
   L  iL  0 ,
5 dt 2  RC L  dt LC
Risultato: vC (t )  e 510 t [cos(8.7  10 5 t )  0.57 sin(8.7  10 5 t )] V per t  0 .
la cui equazione caratteristica fornisce 1, 2    j  10 5 ( 1.5  1.3 j ) . La soluzione è, quindi:

i L (t )  exp(t )[k1 cos( t )  k 2 sin(t )] ,


dove le costanti k1 , k 2 vanno determinate imponendo le condizioni iniziali su i L e su di L / dt :

di L vC (0  )  Ri L (0  ) k1
i L (0  )  10  k1 ,   0  k1   k 2  k2    11.5 .
dt 0  L 
Pertanto la soluzione sarà: i L (t )  exp(1.5  10 5 t )[10 cos(1.3  10 5 t )  11.5sin(1.3  10 5 t )] t  0.

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ES. 2.4 Il seguente circuito è in regime sinusoidale fino t  0 , istante in cui il generatore si ES. 2.5 Con riferimento al seguente circuito, in regime stazionario per t  0 , calcolare la
spegne. Calcolare la corrente iL (t ) in ogni istante e tracciarne l’andamento. tensione vC (t ) e la potenza pC (t ) assorbita dal condensatore in ogni istante

10 cos(100t ) A t0 20 V t0


R e(t )  
R j (t )   R
R
0 A t0   20 V t0
C
iL (t ) R  0.5  e(t ) + vC (t ) R 1
j( t )
L  10 mH - L L  5 H
C L
C  50 mF C  5 F

Per t  0 il circuito è in regime sinusoidale, quindi si può ricorrere al metodo fasoriale, ponendo: Per t  0 il circuito è in regime stazionario, quindi il condensatore si comporta come un circuito
aperto e l'induttore come un corto circuito. Per tale ragione:
J  10, Z1  Z C  Z R  0.5  0.2 j , Z 2  Z L  Z R  0.5  j.
i L (t )  e(t ) / 2 R  10 A , vC (t )  e(t ) / 2  10 V t  0.
Per il partitore di corrente, la corrente dell'induttore sarà
 
Per la continuità delle variabili di stato si ha: vc (0 )  vc (0 )  10 V e i L (0  )  i L (0  )  10 A .
Z1
IL  J  2.07  3.66 j  4.21exp(1.06 j )  i L (t )  4.21cos(100t  1.06) A. Osserviamo che, essendo ic (t )  0 , si ha banalmente pc (t )  vc (t )ic (t )  0 .
Z1  Z 2

Per t  0 il circuito è forzato dal generatore e(t), a partire dalle condizioni iniziali individuate
Applicando la LKC si ricava: I C  J  I L  7.93  3.66 j , da cui la tensione: precedentemente. Risolvendo il circuito resistivo associato mostrato in figura:
VC  Z C I C  1.74 exp(1.14 j )  vC (t )  1.74 cos(100t  1.14) V . e  vC
iC   iL , v L  v C  Ri L
R R iC R
Per la continuità delle variabili di stato: vc (0  )  v c (0  )  0.73 V , i L (0  )  i L (0  )  2.07 A . 
si ottengono le equazioni di stato: 
Per t  0 il circuito è in evoluzione libera. Applicando la LKT all'unica maglia si ottiene: e(t ) + vC +
dvC e v i di L vC Ri L vL
di L   C  L ,   . -
vC  2 Ri L  L  0. dt RC RC C dt L L iL -
dt
Derivando tale equazione e sostituendovi la caratteristica di C si ottiene l'equazione differenziale Ricavando i L dalla prima e sostituendola nella seconda si ottiene l'equazione differenziale:
2
d iL 2 R di L 1 d 2 vc
  iL  0 ,  1 R  dv 2 1 de e
dt 2 L dt LC 2
   c  vc   .
dt  RC L  dt LC RC dt LC
la cui equazione caratteristica ammette le radici  1  72.4 e  1  27.6 . La soluzione si può
L'equazione caratteristica dell'omogenea associata fornisce: 1, 2    j  2  10 5 (1  j ) ,
esprimere, quindi, nella forma:
quindi la soluzione si può esprimere nella forma:
iL (t )  k1 exp(1t )  k2 exp( 2t ) , 4 [A]
vC (t )  e t [k1 cos( t )  k 2 sin( t )]  vCP (t ) ,
3
dove le costanti k1 , k 2 sono determinate dalle
2 dove vCP (t ) è una soluzione particolare che può essere scelta come la soluzione di regime a cui
condizioni iniziali su i L e su di L / dt :
1 il circuito tende per t   (regime stazionario):
i L (0  )  2.07  k1  k 2 , 0
vCP (t )  e(t ) / 2  10 V .
 
di L v (0 )  2 Ri L (0 ) -1
 C  280  1k1   2 k 2 . Le costanti k1 , k 2 vanno determinate imponendo le condizioni iniziali su vC e su dvC / dt :
dt 0 L -2

-3 vC (0  )  10  k1  10  k1  20;
Risolvendo tale sistema si ottengono: k1  4.98 ,
k 2  2.91 quindi per t  0 la soluzione è data da:
-4
dvc 1 v (0  )  e (0  ) 
-0.2 -0.1 0 0.1 0.2 [s] 0.3   i L (0  )  C   8  10  k1   k 2  k 2  20.
6
dt 0 C  R 
i L (t )  4.98 exp(72.4t )  2.91 exp(27.6t ) A. Andamento della soluzione in ogni istante.
La tensione sul condensatore per t  0 è, quindi:

13 14
A. Maffucci: Circuiti in evoluzione dinamica ver2.1-2007 A. Maffucci: Circuiti in evoluzione dinamica ver2.1-2007

Per la continuità delle variabili di stato si ha: vc (0  )  vc (0  )  1 V e i L (0  )  i L (0  )  3 A .


5 5
vC (t )  20e 210 t [cos( 2  10 5 t )  sin( 2  10 5 t )]  10  28.3e 210 t [cos( 2  10 5 t  0.79)]  10 V .
Il circuito da analizzare per t  0 è disegnato a lato.
La potenza assorbita per t  0 si può valutare in due modi: possiamo calcolare preliminarmente Dal circuito resistivo associato si ricavano le equazioni: i(t )
la corrente che circola nel condensatore: E  vC
i L  iC  , vC  v L , R  iL (t )
dv (t ) 5
R +
iC (t )  C C  40e 210 t sin(2  10 5 t  1.57) A , da cui: da cui è semplice ottenere le equazioni di stato della rete: E C v C (t ) L
dt 
5 5
pC (t )  vC (t )iC (t )  565e 410 t [sin( 4  10 5 t  2.36)  0.71]  400e 210 t sin( 2  10 5 t  1.57) W dvC E v i di L vC
  C - L,  ,
dt RC RC C dt L
Allo stesso risultato si perviene ricordando l’espressione dell’energia di un condensatore: Ricavando vC dalla seconda e sostituendola nella prima si ottiene l'equazione differenziale:

C dvC2 (t ) d 5 d 2iL 1 di L 1 E
p C (t )   2.5  10 6 [28.3e 210 t cos(2  10 5 t  0.79)  10] 2 .   iL  .
2 dt dt dt 2 RC dt LC RLC
Le radici dell'equazione caratteristica dell'omogenea associata sono: 1  1000,  2  500 ,
ES. 2.6 Il seguente circuito rappresenta un semplice sistema trasmettitore-canale-ricevitore. quindi la soluzione si può esprimere nella forma:
Calcolare la tensione sul ricevitore ( RU ) in ogni istante e tracciarne l’andamento. i L (t )  k1e 1000t  k 2 e 500t  i LP (t ) ,

eS (t ) dove i LP (t ) è una soluzione particolare che può essere scelta come la soluzione di regime a cui il
L  E  6 V , T  1ns circuito tende per t   (regime stazionario): i LP (t )  E / R  6 A. .
RS RU
+ v(t ) R S  RU  50  E
C Le costanti k1, k2 vanno determinate imponendo le condizioni iniziali su i L e su di L / dt :
eS (t )  L  2 nH , C  10 pF
0 di L 1
T t i L (0  )  3  k1  k 2  6;  vC (0  )  1000  1000k1  500 k 2 ,
dt 0 L
9 9
Risultato: v(t )  0 V per t  0 ; v (t )  3.74e 4.4510 t  0.74e 22.5510 t  3 V per 0  t  T ; da cui: k1  1, k 2  4 , e quindi la soluzione per t  0 è i L (t )  e 1000t  4e 500t  6 A .
9 9
v (t )  320e  4.4510 t  4.6  10 9 e  22.5510 t
per t  T .

ES. 2.8 La rete in figura è in regime stazionario per t  0 . Determinare:


ES. 2.7 La rete in figura è in regime stazionario fino t  0 , istante in cui si chiude a) le grandezze di stato all’istante t  0 
l'interruttore. Calcolare la corrente iL (t ) per t  0 . b) la corrente nel condensatore e la tensione nell’induttore all’istante t  0 
c) la tensione sul condensatore per t  0
d) la tensione sull’induttore per t  0
t0
E  2V R
iL (t ) R  1/ 3  iL (t ) 2 t0
R R j (t )  
iC (t )  2 sin(  t ) t 0
+ C L  1 mH
E L j (t ) R vC (t ) C v L (t )
C  2 mF L   106 rad/s, R  1
L  1 H, C  1 F

Risultato:
Il circuito da analizzare per t  0 è disegnato a lato.
Essendo in regime stazionario, il condensatore si comporta a) vC (0  )  1 V, i L (0  )  1 A
R  R
come un circuito aperto e l'induttore come un corto circuito: E +
vC (t ) iL (t ) b) iC (0  )  2 A, v L (0  )  0 V
6
 c) vC (t )  2.28e 10 t cos(10 6 t  0.90)  1.26 cos(10 6 t  0.32) V per t  0
i L (t )  E / 2 R  3 A , vC (t )  E / 2  1 V (t  0) . 6
d) vL (t )  3.22 cos(106 t  0.52)  e 10 t [3.23 sin(106 t  0.13)] V per t  0 .

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