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1 – 16/4/2015
Esercizio n.1
A
Con riferimento al circuito di figura:
1. determinare il punto di lavoro (corrente,tensione) dei diodi D1, R2
D2 nel caso in cui V1=8V. V1 R3
2. rappresentare graficamente la caratteristica di trasferimento
VAB(V1) per 0.5 ≤ V1 ≤ 10V. D2
3. scrivere la netlist SPICE necessaria per effettuare le D1
R1
simulazioni relative ai punti precedenti. V2
DATI: R1=1k, R2=1k, R3=1k,V2=1V, D1, D2: (VON=0.7V, B
RS=0, IS=1nA)
VDD
Esercizio R2 RD
Con riferimento al circuito di figura determinare il punto di lavoro
M1
(ID, VGS, VDS) di M1
DATI: VDD=10V, R1=2k,R2=2k, RD=1k,M1: (VTN=1V,
K’N=200A/V2, W=1m, L=1m) R1
Esercizio
Con riferimento al circuito in figura determinare l’intervallo di
valori di RL per cui la porzione di circuito entro il
tratteggio si comporta come un generatore di corrente ideale (IL)
rispetto al carico RL stesso.
ID
RD
Ipotizziamo M1 in saturazione (circuito equivalente in figura) Rth D
G M1
VDD
Il sistema di equazioni da risolvere diventa: ID,SAT
Vth IG S
RS
VGS Vth 5V
KN
I D I D , SAT VGS - VTN 2 1.6mA
2
VDS VDD RD I D 8.4V VGS - VTN = 4V ipotesi OK
I D 1.6mA
Q1 : VDS 8.4V
V 5V
GS
Soluzione
I valori di RL per cui il circuito si comporta da generatore ideale di corrente sono i valori per cui Q1
è in zona attiva diretta. Ipotizziamo quindi Q1 in zona attiva, e vediamo per quali valori di RL
l’ipotesi risulta vera. La zona attiva è caratterizzata da
I L F I B
VBE VBE ,ON
VBB VBE
IB 4.4mA
RB
I L F I B 440 mA
I B RL 0
<
VCB RL 0
<
La prima disequazione risulta vera per ogni valore di RL (IB non dipende da RL). Dobbiamo
quindi risolvere la seconda:
VCB = VC-VB 0
<
VCC − RL I L
< VCC VBB RBIB
VΒΒ − RBIB RL < 21.4Ω
IL
Elettronica I –6/7/2015
Esercizio
RS ii
RI
VSS
NOTA: si dimostrino tutte le equazioni utilizzate a partire dal modello di ampio segnale del transistor
VCC
Esercizio n.2
Con riferimento al circuito in figura, determinare il punto di lavoro (IB, IC, IE, VBE,
Q1
VBC) di Q1 utilizzando il modello di Ebers-Moll.
IEE
DATI: VCC=5V, VEE=-15V, IEE=100A, Q1: (IS=0.1fA, F=0.95, R=0.5).
VEE
Soluzione VDD
RD
In DC le capacità sono circuiti aperti. Identifichiamo correnti e nodi nel
circuito come in figura. D ID
G
Poichè è noto che M1 è polarizzato in saturazione, la rete è descritta dal
sistema di equazioni (IG=0)
RG S ID
0 VGS RS I D VSS (eq. maglia ingresso) RS
* VSS
VDD RDS I D VDS (eq. maglia uscita)
K
I D N VGS VTN 2 (curva IV di M1 in saturazione)
2
con
VDD
*
VDD - VSS 30V
RDS RD RS 10k
W
K N K N' 20.4 A/V 2
L
Sostituendo la prima nella terza si ottiene una equazione di secondo grado nella variabile incognita ID
aI D2 bI D c 0
con
RS2 K N
a 255A 1
2
b RS K N VSS VTN 1 1.97
c K N VSS VTN 920 μA
2
2
b 2 4ac 1.71
b 7.2mA
ID
2a 0.5mA
26.6V 0 soluzione non accettabile
VGS VTN I D RS VSS VTN
7V 0 soluzione possibile
VDS VDD
*
I D RDS 25V VGS VTN 7V soluzione OK
I D 0.5mA
Q1 : VDS 25V
V 7 V V 7.5V
GS TN
i D
gm 2 K N I D 1 VDS 143 A/V
vGS Q po int
1
i
ro D 1 VDS
v DS I D
Q po int
Esercizio
VCC
Con riferimento al circuito di figura
DATI: VCC=15V, RB=500k, RE=10k, RC=1k, RI=100, RL=10M, CAC→∞, Q1:{F=47, VBE,ON=0.6V}
Soluzione
da cui si ottiene
I B 14.7μA 0
ZONA ATTIVA DIRETTA
VBC 6.65V 0V
>
I C 690A
Il punto di lavoro è Q:
VCE 7.25V
Soluzione
1 1
i
I o
r B
C
1.76kΩ
v
oV
gm
BE Q point
T
o
Soluzione
A medie frequenze le capacità CAB, CAE possono essere considerate corto-circuiti. Il modello di
piccolo segnale della rete è riportato in figura (CAC→∞ può essere considerata un corto-circuito ad
ogni frequenza, mentre le capacità C→0 e C→0 possono essere considerate circuiti-aperti ad ogni
frequenza)
Per il calcolo della resistenza di ingresso colleghiamo un generatore di prova vx ai terminali di ingresso
e calcoliamo il rapporto tra vx e la corrente ix che il generatore deve erogare (figura a sinistra)
vx
RIN RB // RI ,B RI ,B r R*
ix
Per il calcolo della resistenza di uscita passiviamo l’ingresso (vi=0) e colleghiamo un generatore di
prova vx ai terminali di uscita (circuito a sinistra)
vx
RO R E // R*
ix
vo vb ib vo
AV
vi vi vb ib
v RIN
b
vi RIN RI
i 1 RIN (1 0 ) RE ,T
AV 0.9959
b
bv R I ,B R IN R I R I ,B
v (1 0 )ib RE ,T
o (1 0 ) RE ,T
ib ib
Esercizio VDD
RD RO
Con riferimento al circuito di figura: R2 ID CAD
RIN CAG vO
1. dimensionare l’amplificatore (R1, R2, RS, RD)
M1 iO
in modo che: RL
RI R1
|AV|=vo/vi=9
RS CS
RIN=130k vI
ID=1mA, VDS=10V (MOSFET M1 saturazione)
Esercizio n.2
RB
DATI: VEE=9V, RC=1k, RB=18k, Q1: (F=50, VEB,ON=0.7, VEC,SAT =0.1V ). RC
Soluzione
Dobbiamo usare i dati del problema per scrivere un sistema di equazioni per ottenere i valori dei
componenti richiesti.
Poichè è noto il punto di lavoro (ID-VDS) del transistor possiamo determinare innanzitutto
i parametri di piccolo segnale del transistor stesso, poichè essi influenzano le proprietà di
piccolo segnale dell’intero amplificatore tra cui Av, RIN che sono noti.
i D
gm 2 K N I D 1 V DS 1mA/V
vGS Q po int
1
i
ro D 1 V DS
v DS I D
Q po int
Le informazioni sul punto di lavoro (ID,VDS) ci permettono inoltre di scrivere le equazioni DC alle
maglie di ingresso e di uscita della rete
V DD VDS I D RS R D 1)
R1
VG VDD R R VGS RS I D 2)
1 2
KN
ID VGS VTN 2 VGS VTN 2 I D VTN 2 I D 3V
2 KN KN
ix
G D
vx RG ro RD RL
gmvgs
vx
RIN RG R1 // R2
ix
v gs v gs
m D
Le informazioni sul punto di lavoro (ID,VDS), sul guadagno AV e sulla resistenza di ingresso RIN ci
permettono di scrivere un sistema di equazioni che coinvolgono le variabili incognite (R1, R2, RS, RD)
V DD V DS I D RS RD 1)
VG VDD R1 VGS RS I D 2)
R1 R2
AV
RIN
RIN R I
g m R D*
RD* R D // RL 3)
R1 R2
R IN R 1 // R 2 4)
R1 R2
Le equazioni 1-2 sono relative al punto di lavoro, mentre le 3-4 sono relative al modello AC. Il
sistema di equazioni 1-4 può essere risolto nelle 4 incognite (R1, R2, RS, RD)
AV
dalla 3) AV g m RD* RD* 9kΩ RD* RD // RL RD 10kΩ
RIN RI gm
VDD VDS
dalla 1) RS RD 10kΩ
ID
R1
dalla 2) VG VDD VGS RS I D 13V
R1 R2
R1 V R2
dalla 4) RIN R2 R2 RIN DD 300kΩ R1 229.4kΩ
R1 R2 VG VDD
1
VG
VDD
Esercizio
Con riferimento al circuito di figura determinare il punto di lavoro M1
(ID, VGS, VDS) di M1. VIN
DATI: VIN = 2V, VDD=3V, RS=1k, M1: (VTN=1V, K’N=1mA/V2, RS
W=2m, L=1m)
Soluzione
VDD
Identifichiamo correnti e nodi nel circuito come in figura.
D ID
G
La rete è descritta dal sistema di equazioni: M1
VIN S
ID
VIN VGS RS I D (eq. maglia ingresso) RS
VDD VDS RS I D (eq. maglia uscita)
I f V ,V (curva IV di M1)
D DS GS
VDS = VDD-RSID
V V R I (eq. maglia ingresso)
IN GS S D
aI D2 bI D c 0
con
RS2 K N
a 10 3 A 1
2
b 1 RS K N VIN VTN 3
c K N VIN VTN 1mA
2
2
b 2 4ac 9 4 2.23
b 381 μA
ID
2a 2.6mA
I D 381μA
Q1 : VDS 2.62V
V 1.61V
GS
Elettronica I – prova di verifica n.2 – 20/5/2016
Esercizio
Con riferimento al circuito di figura
1. determinare i parametri del modello di piccolo
segnale di Q1 (gm, ro, r ) VCC
IC
2. determinare, nell’intervallo delle medie frequenze RC RO
(CAB→∞, CAC→∞, CE→∞), la resistenza di R2
CAB vO
ingresso (RIN), la resistenza di uscita (RO), il RIN
guadagno di tensione AV=vo/vi Q1 CAC iO
R1 RL
RI
RE CE
vI
DATI: VCC=11V, IC=1mA (zona attiva), R1=50k, R2=80k, RC=3k, RE=3k, RI=50
, RL=10k, CAB=1F, CAC=10F, CE=100nF, Q1:{F=100, VBE,ON=0.7V}
Soluzione
VC I C RC VCC 8V
Poichè Q1 è polarizzato in zona attiva diretta, i parametri del circuito di piccolo segnale sono (VA=∞):
o 100
F
iC IC
gm 38.6mA/V
v BE VT
Q po int
1 1
i
I
r0 C
C
v
V V
CE Q point
A CE
1 1
i
I o
r B
C
2.59kΩ
v
oV
gm
BE Q point
T
Soluzione
A medie frequenze le capacità CAB, CAC, CE possono essere considerate corto-circuiti, mentre le
capacità C e C possono essere considerate circuiti-aperti. Il modello di piccolo segnale della rete è
riportato in figura (R*B=R1//R2//r=2.39k).
ix
B C
vx R*B g v RC RL
m be
vx
RIN RB* 2.39kΩ
ix
Per il calcolo della resistenza di uscita passiviamo l’ingresso (vi=0) e colleghiamo un generatore di
prova vx ai terminali di uscita
In tale condizione vbe=0 e il generatore gmvbe risulta aperto. La resistenza di uscita è data dal
rapporto tra vx e la corrente ix che il generatore deve erogare
vx
RO RC 3kΩ
ix
Per il calcolo dei guadagni facciamo nuovamente
riferimento al circuito di piccolo segnale completo
RC* RC // RL 2.3kΩ
vo vbe vo
AV
vi vi vbe
vbe RB*
v
RB* RI
i
AV
RB*
RB RI
*
g m RC* 87 .25
vo g m vbe RC g R *
*
vbe vbe
m C
Soluzione p.3
Per il calcolo del limite inferiore di banda assumiamo che, nella banda di interesse, le capacità C e
C abbiano una impedenza talmente grande da poter essere considerati come dei circuiti aperti. In
tale situazione il modello equivalente AC della rete a medie-basse frequenze è
(RB=R1//R2=30.77k)
Stimiamo il limite inferiore di banda (fL) attraverso il metodo delle costanti di tempo in corto-
circuito
1 1 1 1
fL
2 RCAB C AB RCAC C AC RCE C E
dove RCAB, RCAC, RCE sono le resistenze viste da CAB, CAC e CE rispettivamente.
Per il calcolo di RCAB i) assumiamo che, nella banda di interesse, le capacità CAC e CE siano di
valore sufficientemente grande da poter essere sostituiti con dei corto-circuiti; ii) passiviamo il
Elettronica I - 6/6/2016
Esercizio
VDD
Con riferimento al circuito di figura
CAG ID
RIN
4. verificare che M1 sia polarizzato in saturazione M1 RO
CAS
5. determinare i parametri del modello di piccolo RI RG vO
segnale di M1a medie-basse frequenze (gm, ro) RS RL
vI VGG
6. determinare, nell’ intervallo delle medie
frequenze (CAG→∞, CAS→∞), la resistenza di
uscita (RO) e il guadagno di tensione AV=vo/vi.
VCC
Esercizio n.2
Poichè è già nota la corrente ID, la tensione VDS può essere calcolata
VDD
dall’equazione alla maglia di uscita:
VDS VDD I D RS 10 V D ID
G
M1
La tensione VGS può essere calcolata dall’equazione alla maglia di ingresso
(IG=0): RG S ID
I D 5mA
Il punto di lavoro completo risulta VGS 6 V
V 10 V
DS
Poichè risulta VDS=10V ≥ VGS-VTN=5V≥0, M1 si trova effettivamente in saturazione.
Soluzione
KN S
iD vGS VTN 2 1 v DS K N K N' W / L 363 .6 μA/V 2
2
i D
gm 2 K N I D 1 VDS 2mA/V
vGS Q po int
1
i
ro D 1 VDS 22kΩ
v DS I D
Q po int
Soluzione
A medie frequenze le capacità CAG, CAS possono essere considerate corto-circuiti. Il modello di
piccolo segnale della rete è riportato in figura a sinistra
Il circuito può essere semplificato (figura a destra) osservando che ro si trova sempre in parallelo a RS.
Per il calcolo della resistenza di uscita passiviamo l’ingresso (vi=0) e colleghiamo un generatore di
prova vx ai terminali di uscita (circuito a sinistra)
G D
gmvs gmvs
RI
S D
S
RG R* ix ix
vx
vx
RS //ro
Osserviamo che, poichè vg=0, il generatore gmvgs eroga verso il Drain gmvs.
vx
RO R S // ro // R *
ix
vx 1
ix g m vs g m v x R *
ix g m
1
RO R S // ro // 393
gm
Per il calcolo del guadagno AV facciamo nuovamente riferimento al circuito di piccolo segnale
completo (RS,T=RS//ro//RL=1.54k)
v o v g v gs vo
AV
vi vi v g v gs
vg RG
vi RG RI
v gs g m RS ,T
1 RG
v g v gs v s v gs g m v gs RS ,T AV
v g 1 g m RS ,T RG RI 1 g m RS ,T
v g v R
o m gs S ,T g m RS ,T
v gs v gs
RG non è nota direttamente dai dati del problema. Tuttavia è nota RIN, dalla quale possiamo ricavare
RG. Per il calcolo di RIN colleghiamo un generatore di prova vx ai terminali di ingresso e calcoliamo
il rapporto tra vx e la corrente ix che il generatore deve erogare
vx
R IN RG RG 800kΩ A V 0.76
i
x
Elettronica I – prova di verifica n.1 – 12/4/2017
Esercizio n.1
Con riferimento al circuito di figura: D1
A vIN
10 V
4. scrivere la netlist SPICE necessaria per effettuare le simulazioni relative ai punti precedenti
RD
VCC
Esercizio n.2
R2 RC
Con riferimento al circuito di figura, determinare il punto di lavoro
(IB, IC, IE, VBE, VBC) del transistor BJT Q1.
Q1
DATI: VCC = 12V, R1 = 18k, R2 = 36k, RC = 22k RE = 16k,
Q1: (F = 75, VBE,ON = 0.7V)
R1 RE
Soluzione Esercizio n. 1
IS
VGS VGG R S I S RD
VDS RD RS I S VSS
K
I S I S , SAT P VGS VTP 2
2
Sostituendo la prima nella terza si ottiene una equazione di secondo grado nella variabile incognita IS
aI S2 bI S c 0
con
a RS2 10 6 2
b 2RS VGG VTP 1 / K P 39.2 10 V
3
c VGG VTP 57.6V
2 2
b 1.7 mA
IS
2a 33.5mA
I S 1.7 mA
Q1 : V DS -11.6 V
V 6.9 V
GS
Soluzione Esercizio n. 2
R2 RC
Il circuito può essere ridisegnato come in figura (destra).
La parte di circuito a monte del tratteggio può essere
schematizzata con il suo equivalente di Thevenin Q1 VCC
ottenendo la rete semplificata VCC
IC R1 RE
RC
Rth C
B
Q1 VCC
Vth IB E
IE RE
dove
R1
Vth VCC 4V Rth R1 // R2 12kΩ
R1 R2
da cui si ottiene
Il punto di lavoro è
I B 2.69μA
I 202μA
C
Q : I E 204.7μA
V 4.29V
CE
VBC 3.26V
Esercizio
KN
iD vGS VTN 2 1 vDS K N K N' W / L 250 μA/V 2 S
2
la corrente ID è nota dai dati mentre VDS non è necessaria poichè =0. I parametri del modello sono
iD
gm 2 K N I D 1 VDS 0.5mA/V
vGS Q po int
1
i
ro D 1 VDS
v DS I D
Q po int
Soluzione p.2
vx
RIN RS // RI ,S
ix
Per il calcolo di RI,S poniamo il generatore di prova direttamente al terminale di source (figura a destra)
vx 1
i x g m v s g m v x RI , S
ix g m
RS
RIN RS // R I ,S 1.43kΩ
1 g m RS
Per il calcolo della resistenza di uscita passiviamo l’ingresso (ii=0), colleghiamo un generatore di
prova vx ai terminali di uscita (figura a sinistra), e calcoliamo il rapporto tra vx e la corrente ix che il
generatore deve erogare
vx
RO RD // RI , D
ix
Per il calcolo di RI,D poniamo il generatore di prova direttamente al terminale di Drain (figura a
destra) (R*S=RS//RI=4.76k)
vx
v s g m v s RS* v s 0 i x g m v s 0 R I , D
ix
RO R D // RI , D R D 25kΩ
RO
D vo
Per il calcolo dei guadagni facciamo nuovamente riferimento al
circuito di piccolo segnale completo io
gmvs RD
v o i s vo R*D RL
AR S
ii ii is RI,S
is RIN
is R *
*
S
ii RS RI ,S RS* RS ii
AR * RD* 140 RI
vo R * RS RI ,S
is D
io v A
AI o R 0 .7
ii R L ii RL
Esercizio n.1
VCC
1. Dimensionare l’amplificatore CE (R1, R2, RE1, IC
RE2, RC) in figura in modo che: RC RO
R2
|AV|=|vo/vi|=5 CAB vO
RIN
RO=10k Q1 CAC iO
IC=1mA, VCE=5V (zona attiva) R1 RL
RI
RE2
vI
RE1 CE
Esercizio n.2
D1
Con riferimento al circuito di figura: A
1. Determinare il punto di lavoro
(corrente,tensione) dei diodi D1, D2 e la d.d.p. V1 R2 R3
VAB.
R1 D2
2. scrivere la netlist SPICE necessaria per V2
effettuare la simulazione relativa al punto
B
precedente.
Dobbiamo usare i dati del problema e scrivere un sistema di equazioni per ottenere i valori dei
componenti richiesti.
Poichè è noto il punto di lavoro (IC-VCE) del transistor possiamo determinare innanzitutto i
parametri di piccolo segnale del transistor stesso poichè essi influenzano le proprietà di
piccolo segnale dell’intero amplificatore tra cui Av, RO che sono noti.
ο 100
F
iC IC
gm 38.6mA/V
v BE VT
Q po int
1 1
i
I
r0 C
C
v
V V
CE Q po int A CE
1 1
i
I
o
r B
C
2.59kΩ
v
oV
gm
BE Q po int
T
o
Procediamo adesso al calcolo simbolico di AV, RIN (necessaria al calcolo di AV) e RO a medie
frequenze che, essendo noti, possono essere legati ai valori da assegnare ai componenti circuitali.
A medie frequenze le capacità CAB, CAC, CE possono essere considerate corto-circuiti. Il modello di
piccolo segnale della rete è riportato in figura (RB=R1//R2)
RIN
vx
ix
RB // RI , B RB // r R* RI , B r R*
Il problema diventa quindi il calcolo di R* che può essere risolto ponendo un generatore di prova vx
ai capi di RE2 (R*C=RC//RL)
i x ib
vx
v x ie RE 2 0 1ib RE 2 0 1i x RE 2 R * R E 2 0 1
ix
RI , B r R *
RIN RB // RI , B
Per il calcolo della resistenza di uscita passiviamo l’ingresso (vi=0) e colleghiamo un generatore di
prova vx ai terminali di uscita
La resistenza di uscita è data dal rapporto tra vx e la corrente ix che il generatore deve erogare
vx
RO RC // RI ,C
ix
Per il calcolo di RI,C i) poniamo un generatore di prova vx tra C e massa; ii) semplifichiamo, con una
resistenza equivalente R*=(RI//RB)+r, la rete resistiva a monte dell’emettitore (semplificazione
possibile poichè ib resta nella porzione di circuito che contiene il generatore controllato)
ie 0 1ib
vx
v e ib R * ie R E 2 0 1ib R E 2 ib 0 i x 0 ib 0 R I ,C
ix
RO RC // R I ,C RC
Infine per il calcolo del guadagno facciamo nuovamente riferimento al circuito di piccolo segnale
completo (R*C=RC//RL)
v o vo vb v o
Av
v i vi v i vb
vb R IN
v R R 0 RC*
i IN I R IN
A R
vo 0 ib RC 0 RC
V
* *
RIN R I I ,B
vb ib R I , B RI ,B
Le informazioni sul punto di lavoro (IC,VCE), sul guadagno AV, e sulla resistenza di uscita RO ci
permettono di scrivere delle equazioni che coinvolgono le variabili incognite (R1, R2, RE1, RE2, RC)
1) RO RC
2) VCC VCE I C RC RE RE RE1 RE 2
F 1
3) VCC I V V
I B C R1 R2 CC F R1 R2 CC F
R1 R2 F IC 10 I C
4) VB VBE ,ON RE I C
F 1
5) RIN g m RC*
AV
RIN RI 1 g R
m E2
6) RIN RB // Ri ,B R1//R2 // r 1 g m RE 2
Le equazioni 2-4 sono relative al punto di lavoro, mentre le 1, 5, 6 sono relative al modello AC
discusso in precedenza. L’equazione 3 in particolare è la condizione per rendere il potenziale DC di
baseindipendente dall’esatto valore di F.
Il sistema di equazioni 1-6 può essere risolto nelle 6 incognite (R1, R2, RE1, RE2, RC , RIN).
VCC VCE
dalla 2) RE RC 10kΩ RE1 RE 2
IC
VCC F R1
dalla 3) R1 R2 250kΩ VB VCC
10I C R1 R2
R1
VB VBE ,ON R E I C 10.7 V VCC
R1 R2
dalla 4)
VB
R1 R1 R2 107 kΩ R2 143kΩ
VCC
RIN R // RI R1 // R2 //r 1 g m RE 2 // RI
dalla 6) IN 1
RIN RI RI RI RI R1 , R2 ,r
g m RC*
dalla 5) AV R E 2 1.8kΩ RE1 8.2kΩ
1 g m RE 2
Elettronica I - 05/03/2018
Esercizio
VDD
Con riferimento al circuito di figura:
RD
VGG
DATI: VDD = 3V, RG = 1M, RD = 1k,
M1: (VTN = 1V, K’N = 1mA/V2,W = 2m, L = 1m)
Esercizio n.2
1. determinare il punto di lavoro (IB, IC, IE, VEB, VCB) di Q1 con RL=50.
2. determinare l’intervallo di valori di RL per cui la porzione di circuito
entro il tratteggio si comporta come un generatore di corrente ideale (IL)
rispetto al carico RL stesso.
3. rappresentare graficamente IL(RL) per 10≤RL≤1k.
Poichè IG=0 VGS=VGG, ovvero la VGS risulta nota. Il sistema si riduce quindi all’equazione della
maglia di uscita e alla curva IV di M1 che è completamente definita dai due parametri VTN
e KN = K’NW/L = 2mA/V2.
VGG=0
VGG=2V
VGS-VTN=1V
VDS=VDD-RDID<VDD=3V
A causa della caduta su RD non possiamo sapere a priori quale sarà la regione di funzionamento. Se
ID fosse molto piccola, ovvero in zona lineare, risulterebbe VDS≈VDD>VGS-VTN contro l’ipotesi
stessa. E’ ragionevole ipotizzare che M1 sia in saturazione oppure in triodo con alta corrente.
Facciamo la prima ipotesi poichè, conoscendo a priori VGS, il conto risulta particolarmente agevole.
VDD
Ipotizziamo quindi M1 saturo (circuito equivalente riportato in
ID
figura) e calcoliamo la corrente di saturazione: RD
VGS VTN 2
D
2 103 1 RG M1
I D ,SAT K N 1mA G
ID,SAT
2 2
VGG IG S
I D I D ,SAT 1mA
Q1 : VDS 1V
V 2 V
GS
VGG=3V
VGS-VTN=2V
VDS=VDD-RDID<VDD=3V
I D ,SAT K N
VGS VTN 2
2 10 3 4
4mA
2 2
Dall’equazione alla maglia di uscita (o dall’analisi del circuito equivalente) otteniamo
VDS VDD RD I D,SAT 3 103 4 103 1V VGS VTN 2V Hp non verificata
Sostituendo la seconda equazione nella prima, si ottiene una equazione di secondo grado nella
variabile incognita VDS del tipo
2
aVDS bVDS c 0
con
RD K N 10 3 2 10 3
a 1V 1
2 2
b 1 RD K N VGS VTN 1 10 2 10 2 5
3 3
c V 3V
DD
b 2 4ac 25 12 3.6
VGG=10V
VGS-VTN=9V
VDS=VDD-RDID<VDD=3V
Poichè risulta VDS<VGS-VTN indipendentemente da ID siamo VDD
sicuramente in regione triodo. Poichè la differenza (VGS-VTN)-VDS è ID
di almeno 6V è ragionevole ipotizzare che M1 sia nella sottoregione RD
lineare (circuito equivalente riportato in figura). D
RG G M1
In tale regione il canale di M1 è modellizzabile come una resistenza RDS
di valore IG S
VGG
1 1
RDS 55.5
K N VGS VTN 2 10 3 9
e la VDS vale
RDS 55.5
VDS VDD 0.15V
RDS RD 55.5 1000
Per vedere se effettivamente M1 è in regione lineare dobbiamo confrontare VDS con (VGS-
VTN)/5=1.8V. Poichè risulta VDS≤(VGS-VTN)/5 l’ipotesi risulta corretta e il punto di lavoro di M1 è
Esercizio n.1
Esercizio
VEE
Q1
1. determinare il punto di lavoro (IB, IC, IE, VBE, VBC) di Q1.
2. scrivere la netlist SPICE necessaria per effettuare la simulazione relativaal
punto precedente.
RC
DATI: VEE=9V, VCC=-9V, RC=8.2k, Q1: (F=50, R=1, IS=1nA,VBE,ON=0.8, VCC
VBC,ON=0.7, VCE,SAT =0.1V )
Soluzione
VGS=VG-VS=VGG-VSS=-5V
VGS-VTP=-4V ≤0 M1 ON
VSS
I valori di RL per cui il circuito si comporta da generatore ideale di S
corrente sono i valori per cui M1 è in saturazione. G M1
Ipotizziamo quindi M1 in saturazione (circuito equivalente IS,SAT
D
in figura), e vediamo per quali valori di RL l’ipotesi risulta vera. VGG IS
RL
K N' W
I S ,SAT VGS VTP 2 1.6mA
2 L
VDS I S RL VSS
KN
iD vGS VTN 2 1 vDS K N K N' W / L 417 μA/V 2
2
i D
gm 2 K N I D 1 V DS 1mA/V
vGS Q po int
1
i
ro D 1 V DS 60 kΩ
v DS I D
Q po int
Soluzione p.2
A medie frequenze le capacità CAG, CAD, CS possono essere considerate corto-circuiti, mentre le
capacità CGS e CGD possono essere considerate circuiti-aperti. Il modello di piccolo segnale della
rete è riportato in figura (RG=R1//R2=73.6k).
ix
G D
vx RG ro RD RL
gmvgs
vx
RIN RG 73.6kΩ
ix
Per il calcolo della resistenza di uscita passiviamo l’ingresso (vi=0) e colleghiamo un generatore di
prova vx ai terminali di uscita
In tale condizione vgs=0 e il generatore gmvgs risulta aperto. La resistenza di uscita è data dal
rapporto tra vx e la corrente ix che il generatore deve erogare
vx
RO RD // rO 8.57kΩ
ix
Per il calcolo dei guadagni facciamo nuovamente
G D vo
riferimento al circuito di piccolo segnale completo
RI
R D* R D // rO // RL 7.9kΩ RG R*D
gmvgs
v o v gs v o vi
AV
vi vi v gs S
v gs RG
vi RG R I
AV
RG
g m R D* g m RD* 7.9
v o g m v gs R D g R * RG R I
* RG RI
v gs v gs
m D
io v A
AG o V 7.9 10 5 A/V
vi RL vi RL
Esercizio n.1
VCC
Con riferimento al circuito di figura
RC RO
1. determinare i parametri del modello di piccolo IC CAC
segnale di Q1 (gm , ro , r) vO
VDD
Esercizio n.2
RD
Con riferimento al circuito di figura: RG
B C
iC I
50 gm C 19.3mA/V FiB
F v BE VT
Q po int
1 1
i
I
iE
E
r0 C
C
v
V V
CE Q po int A CE
1 1
i
I
o
r B
C
2.59kΩ
v
oV
gm
BE Q po int
T
o
Soluzione p.1.2
A medie frequenze le capacità CAE, CAC, CB possono essere considerate corto-circuiti. Il modello di
piccolo segnale della rete è riportato in figura
vx
RIN RE // RI , E
ix
Per il calcolo di RI,E poniamo il generatore di prova direttamente al terminale di Emettitore (figura a
destra) (R*C=RC//RL=99)
i x ib 1 0 v r
R I , E x 50 .8
v x ib r ix 1 0
R IN R E // R I , E 50 Ω
Per il calcolo della resistenza di uscita passiviamo l’ingresso (ii=0), colleghiamo un generatore di
prova vx ai terminali di uscita (figura a sinistra), e calcoliamo il rapporto tra vx e la corrente ix che il
generatore deve erogare
vx
RO RO // RI ,C
ix
Per il calcolo di RI,C poniamo il generatore di prova direttamente al terminale di Collettore (figura a
destra) (R*E=RE//RI=9.9k)
vx
v e (1 0 )ib RE* ib r ib 0 i x 0 ib 0 RI , E
ix
RO RC // RI ,C RC 10 kΩ
Per il calcolo dei guadagni facciamo nuovamente riferimento al circuito di piccolo segnale
completo
vo ie vo
AR
ii ii ie
ie RE*
i
i RE* RI ,S RE*
AV RC* 96.5
vo o ib RC o RC R *
* * RE R I , E
*
ie ib (1 0 ) (1 0 ) 0 1
C
io v A
AI o R 0.965
ii RL ii RL
Soluzione p.2.1
VDD
Identifichiamo correnti e nodi nel circuito come in figura. ID
RD
La rete è descritta dal sistema di equazioni (IG=0) RG
D ID
VDS VGS (eq. maglia ingresso)
IG
G M1
VDD RD I D VDS (eq. maglia uscita) S
I f V ,V (curva IV di M1)
D DS GS
dove la curva IV di M1fè completamente definita dai due parametri VTN e KN=K’NW/L=200A/V2.
VDD
Ipotizziamo quindi M1 saturo (circuito equivalente riportato in figura). Il ID
sistema diventa RD
RG
D
M1
V V (eq. maglia ingresso) G ID,SAT
DS GS IG
S
VDD RD I D VDS (eq. maglia uscita)
I I V V 2
D , SAT K N
GS TN
D (curva IV di M1)
2
Risolvendo il sistema si ottiene una equazione di secondo grado nella variabile incognita
x = VGS-VTN del tipo:
ax 2 bx c 0
con
RD K N 5 10 3 2 10 4
a 0.5V 1
2 2
b 1
c V V 4V
TN DD
b 2 4ac 3
b 2V
x
2a - 4V
3V VTN Hp OK
VDS VGS x VTN
- 3V VTN non accettabile
Il punto di lavoro di M1 è