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Trasformatori di misura

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Scopi e funzioni
• con correnti di valore superiore alla decina di ampere:
diversi inconvenienti con una misura diretta: elevato
consumo, il forte carico termico (in particolare nelle
connessioni che producono anche campi magnetici
parassiti)
• con tensioni superiori a qualche centinaio di volt: ragioni
di sicurezza suggeriscono l'uso di apparecchi che isolino dal
circuito di misura i diversi strumenti, per garantire
l'incolumità degli operatori.

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Scopi e funzioni
• tensioni o correnti applicate agli strumenti che consentono
di utilizzare portate normalizzate
(es. 1 o 5 A per i circuiti amperometrici, 100 o 200 V per i
circuiti voltmetrici)
e quindi strumenti di serie.
• Ciò deriva dal fatto che le grandezze primarie e secondarie
di un trasformatore ideale,
con rapporto spire a = N1/N2, intercorrono le relazioni:
I2 =-a I1
V2=V1/a

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Scopi e funzioni
• Un trasformatore di corrente (o amperometrico o TA)
• avrà in generale un rapporto spire |a|< 1
• i due avvolgimenti dovranno esser presi con versi opposti,
per avere I 2 in fase con I1;
• esso viene collegato con il primario in serie al circuito su
cui si esegue la misura.
I1 N1

I2 =-a I1 I2
N2

V2=V1/a A

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Scopi e funzioni
• Un trasformatore di tensione (o voltmetrico, o TV)
• avrà in generale, a> 1;
• esso sarà collegato in derivazione fra i morsetti di cui si
vuol misurare la differenza di potenziale.

U2
U1 N1 N2 U

I2 =-a I1
V2=V1/a

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Scopi e funzioni
• I trasformatori di misura, avendo avvolgimenti fra loro
isolati,
• permettono di connettere variamente fra loro gli strumenti
collegati ai rispettivi secondari;
• è possibile vincolare il loro potenziale, con un
collegamento a terra, evitando che essi assumano, per
induzione elettrostatica, il potenziale che loro
competerebbe da una semplice ripartizione del potenziale
della linea, sulle capacità esistenti fra avvolgimenti e verso
terra.

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Richiami della teoria dei
trasformatori.
• Un trasformatore ideale è un doppio bipolo per le cui
tensioni e correnti valgono le relazioni
a = N1/N2
I2 =-a I1
V2=V1/a
• esso è perfettamente trasparente sia per le potenze attive
che per quelle reattive.
İ 1 İ 2
a

U2
U1

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Richiami della teoria dei
trasformatori.
Circuito equivalente
İ 1 R1 X1 İ 12 X2 R2 İ 2
İ 0 a

U̇ 1 X0 R0 Ė1 Ė2 U̇ 2

dove
• X1= 1 L1,
• X2= 2 L2
• X0= (1-1) L1,
• L1 e L2 sono i coefficienti di autoinduzione globali dei due
circuiti e 1 e 2 , i rispettivi coefficienti di dispersione.
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Richiami della teoria dei
trasformatori.
• Spostando il trasformatore ideale lungo un circuito e
riportando dal secondario al primario le tensioni nel
rapporto a, le correnti nel rapporto -1/a, e le impedenze nel
rapporto a2
si perviene al circuito equivalente
U̇ 12=a U̇ 2
X 12=a2 X 2 İ 1 R1 X1 X 12 R12 İ 12 İ 2
İ 0 a
2
R12=a R2
U̇ 1 X0 R0 Ė1 U̇ 12 U̇ 2
Ė=a Ė2
İ 12 =−İ 2 /a

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Richiami della teoria dei
trasformatori.
• Un trasformatore reale si avvicina tanto più a un
trasformatore ideale, per quanto riguarda il rapporto fra le
tensioni, quanto più U1 e U12 sono prossimi a E, cioè quanto
più Z1 e Z12 non sono percorsi da corrente (trasformatore a
vuoto).
U̇ 12=a U̇ 2
X 12=a2 X 2 İ 1 R1 X1 X 12 R12 İ 12 İ 2
İ 0 a
2
R12=a R2
U̇ 1 X0 R0 Ė1 U̇ 12 U̇ 2
Ė=a Ė2
İ 12 =−İ 2 /a

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Richiami della teoria dei
trasformatori.
• Un trasformatore reale si avvicina tanto più ad un
trasformatore ideale, per quanto riguarda il rapporto delle
correnti, quanto più grandi sono I1 e I12 rispetto alla I0
(trasformatore in cortocircuito).

U̇ 12=a U̇ 2
X 12=a2 X 2 İ 1 R1 X1 X 12 R12 İ 12 İ 2
İ 0 a
2
R12=a R2
U̇ 1 X0 R0 Ė1 U̇ 12 U̇ 2
Ė=a Ė2
İ 12 =−İ 2 /a

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Convenzioni per i TA e i TV
• Per ogni trasformatore di corrente (o di tensione) viene
indicato il valore di corrente (o tensione) nominale
primaria e il corrispondente valore della grandezza
secondaria (per es, 200/5 A; 10,000/100 V);
• il loro rapporto è il rapporto nominale del trasformatore
• prestazione, cioè il valore limite del carico secondario per
cui valgono le garanzie corrispondenti ad una determinata
classe di precisione; più valori di prestazione possono
essere dati per classi diverse.
• La prestazione si esprime in VA di potenza apparente, resa
al secondario, alla corrente (o tensione) nominale

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Convenzioni per i TA e i TV
Accuratezza
• suddivisione in classi, cui corrispondono determinati limiti
massimi per gli errori di rapporto e d'angolo:
Classe %  ctr impieghi
TV TA
0,1 ±0,1 ±0,15 ±0,15 campioni da laboratorio
0,2 ± 0,2 ±0,3 ±0,3 misure ind. precisione,
0,5 ±0,5 ±0,6 ±0,9 tarifficazione d'energia
1,0 ±1,0 ± 1,2 ±1,8
3,0 ± 3,0 - - misure industriali
5,0 ± 5,0 (solo TA),
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Convenzioni per i TA e i TV
I trasformatori operano in “classe” se:
a) per i TA: corrente primaria fra il 50 e il 120% della
nominale; dal 20% al 50% sono ammessi errori superiori ai
limiti sopra riportati.
Per i TV: tensione primaria fra 1'80 e il 120% della
nominale.
b) Carico, a cos = 0,8 induttivo, compreso fra il 100% e il
25% della prestazione.

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Convenzioni per i TA e i TV
• Con l'uso di moderna strumentazione elettronica?
(consumi estremamente piccoli).
necessità di inserire un carico che garantisca la prestazione
per non uscire dal campo dove è garantita la loro
precisione.
• Attenzione a non uscire dal campo operativo in cui è
garantita la precisione.
es. L'uso di TA a valori di corrente molto inferiori al valore
nominale, con strumenti di corrispondente portata. Il cui
consumo, riportato alla corrente nominale, può risultare
eccessivo.
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Calcolo degli errori nei TA
• trasformatore di corrente,
chiuso su un carico esterno
• riportando tutte le grandezze İ 0
all’avvolgimento primario
İ Ż 1 Ż 12 İ İ 12
1 12

İ 0
Ė1 İ 1
Ż 0 Ż 1 e Ė1
ϕ2
Ż 0 İ 0 = Ė=( Ż12+ Ż 1e ) İ 12= Ż 1t İ 12
jϕ 0
Ż 0 =Z 0 e ϕ0

Ż 1 t =Z 1 t e 2
O İ 0
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Calcolo degli errori nei TA
B ϑ
I 0 sin ϑ
• Nell'ipotesi che l'angolo  sia I 0 cosϑ
A C
sufficientemente piccolo, così da poter
confondere il tratto BC con un arco di İ 0
cerchio
İ12
I 12−I 1 OA−OC OA−OB I
η= = ≈ =− 0 cos ϑ
I1 OC OC I1 İ1
I
=− 0 cos ( ϕ0 −ϕ 2 )=−ρ cos ϑ
I1 ε
Ė1
ϕ2
BC I 0 I
ε= = sin ϑ= 0 sin ( ϕ 0 −ϕ 2 )=ρsin ϑ
OC I 1 I1
ϕ0
ϑ
O İ 0
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Calcolo degli errori nei TA
B ϑ
I 0 sin ϑ
I −I OA−OB I I 0 cosϑ
η= 12 1 = =− 0 cos ϑ A C
I1 OC I1
I
=− 0 cos ( ϕ0 −ϕ 2 )=−ρ cos ϑ
İ 0
I1
İ12
BC I 0 I0
ε= = sin ϑ= sin ( ϕ 0 −ϕ 2 )=ρsin ϑ
OC I 1 I1
İ1
• Sia l'errore di rapporto che quello
ε
d'angolo sono perciò funzioni di Ė1
ϕ2
I0
ρ= e ϑ ϕ0
I1
ϑ
O İ 0
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Calcolo degli errori nei TA
• Errori piccoli richiedono İ 1 Ż 1 Ż 12 İ 12
I 0 Z1 t İ 0
I 12≈I 1 ρ= ≈ Ė1
I 1 Z0 Ż 0 Ż 1 e

• errori piccoli → Z0 deve assorbire una potenza apparente


molto minore di quella richiesta come prestazione

circuito magnetico con bassa riluttanza (sezione elevata,


materiali di elevata permeabilità, piccola lunghezza)

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Calcolo degli errori nei TA
Per ridurre gli errori
• A parità di circuito magnetico
essendo I 0⋅N ∝ H ( campo magnetico nel nucleo)
per diminuire I0 e quindi 
si deve aumentare il numero di spire (ovviamente, sia al
primario che al secondario).
• amperspire alla corrente nominale
200-300 A spire per trasformatori di bassa precisione
1500-2000 A spire per trasformatori di migliore classe
• la precisione è condizionata soprattutto da fattori
economici (peso e qualità dei materiali impiegati).

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Calcolo degli errori nei TA
 influisce in modo opposto
 sull'errore di fase ε =ρsin ( ϕ 0−ϕ 2 ) =ρsin ϑ ϑ =ϕ 0 −ϕ 2
 sull’errore di rapporto η=−ρcos ( ϕ 0 −ϕ 2 )=−ρcos ϑ
• 0 è prossimo a 90° (solo per materiali
speciali ad alta permeabilità 50°-60°) İ12
• l'errore d'angolo risulta maggiore,
quando il carico totale secondario è İ1
ohmico (2= 0 ↑ );
Ė ε
• cresce invece l'errore di rapporto, 1
ϕ2
quando il carico è prevalentemente
induttivo (0 - 2 ↓).
ϕ0
ϑ
O İ 0
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Calcolo degli errori nei TA
Si preferisce rendere  prossimo a zero (Z2 induttiva)
• ridurre l'errore d'angolo;
• più elevato errore di rapporto, può essere compensato
costruendo il trasformatore con un rapporto spire
N1/N2 = a maggiore del valore corrispondente ai dati nominali (kn)

k n I 2−I 1
η=
I1

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Calcolo degli errori nei TA
Si preferisce rendere  prossimo a zero (Z2 induttiva)
• ridurre l'errore d'angolo;
• più elevato errore di rapporto, può essere compensato
costruendo il trasformatore con un rapporto spire
N1/N2 = a maggiore del valore corrispondente ai dati nominali (kn)

k n I 2−I 1 k n I 2−I 12+I 12−I 1


η= =
I1 I1

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Calcolo degli errori nei TA
Si preferisce rendere  prossimo a zero (Z2 induttiva)
• ridurre l'errore d'angolo;
• più elevato errore di rapporto, può essere compensato
costruendo il trasformatore con un rapporto spire
N1/N2 = a maggiore del valore corrispondente ai dati nominali (kn)
1
k n I 2− I 2
k n I 2−I 1 k n I 2−I 12+I 12−I 1 a I 12−I 1
η= = = +
I1 I1 I1 I1

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Calcolo degli errori nei TA
Si preferisce rendere  prossimo a zero (Z2 induttiva)
• ridurre l'errore d'angolo;
• più elevato errore di rapporto, può essere compensato
costruendo il trasformatore con un rapporto spire
N1/N2 = a maggiore del valore corrispondente ai dati nominali (kn)
1
k n I 2− I 2
k n I 2−I 1 k n I 2−I 12+I 12−I 1 a I 12−I 1
η= = = +
I1 I1 I1 I1
1
kn I 2 − I 2
a I 12−I 1
= +
kn I 2 I1
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Calcolo degli errori nei TA
Si preferisce rendere  prossimo a zero (Z2 induttiva)
• ridurre l'errore d'angolo;
• più elevato errore di rapporto, può essere compensato
costruendo il trasformatore con un rapporto spire
N1/N2 = a maggiore del valore corrispondente ai dati nominali (kn)
1
k n I 2− I 2
k n I 2−I 1 k n I 2−I 12+I 12−I 1 a I 12−I 1
η= = = +
I1 I1 I1 I1
1 1
kn I 2 − I 2 k n−
a I 12 −I 1 a
= + = −ρcos ϑ
kn I 2 I1 kn
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Calcolo degli errori nei TA
Si preferisce rendere  prossimo a zero (Z2 induttiva)
• ridurre l'errore d'angolo;
• più elevato errore di rapporto, può essere compensato
costruendo il trasformatore con un rapporto spire
N1/N2 = a maggiore del valore corrispondente ai dati nominali (kn)
1
k n I 2− I 2
k n I 2−I 1 k n I 2−I 12+I 12−I 1 a I 12−I 1
η= = = +
I1 I1 I1 I1
1 1
kn I 2 − I 2 k n− compensa
a I 12 −I 1 a
= + = −ρcos ϑ
kn I 2 I1 kn
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Calcolo degli errori nei TA
Si preferisce rendere  prossimo a zero (Z2 induttiva)
• ridurre l'errore d'angolo;
• più elevato errore di rapporto, può essere compensato
costruendo il trasformatore con un rapporto spire
N1/N2 = a maggiore del valore corrispondente ai dati nominali (kn)

• La correzione facile nel caso di trasformatori con molte


amperspire (es. in un TA con 1000 As, al secondario da 5 A, ogni
spira rappresenta lo 0,5 %)
• è più difficile con poche amperspire => concatenamenti parziali

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Caratteristiche costruttive dei TA
• La qualità dei trasformatori di corrente: realizzazione di un
circuito magnetico di bassa riluttanza:
• Costruzioni a nucleo toroidale o rettangolare a giunti intercalati.
• Opera nella zona di miglior permeabilità (0,5-0,8 T).
• Uso di leghe ad alta permeabilità ridurre le dimensioni a parità
di caratteristiche.
• La reattanza di dispersione primaria non ha nessun effetto sugli
errori del trasformatore, influenza solamente la caduta di
tensione sul primario (cioè il consumo)

Ampio spazio per l'isolamento tra gli avvolgimenti a


disposizione.

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Caratteristiche costruttive dei TA
• più prese, per modificare il numero delle spire primarie,
più rapporti di trasformazione, senza alterare le
caratteristiche di precisione
• se la corrente è sufficientemente elevata, un solo
passaggio del conduttore primario (TA a sbarra passante)
La posizione della sbarra non influisce sul valore del
coefficiente di mutua induzione e sul coefficiente di
dispersione secondario se l'avvolgimento secondario è
uniformemente distribuito su un nucleo toroidale

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Caratteristiche costruttive dei TA
Il trasformatore, collegato in serie su una linea elettrica,
• deve essere in grado di sopportare, sia dal punto di vista
termico che da quello dinamico le sovracorrenti che si
manifestano sulla linea, in particolare quelle dovute ai
cortocircuiti.
• deve inoltre essere in grado di sopportare le tensioni, di
esercizio e transitorie, che si possono presentare fra il
primario, che è a potenziale di linea, e il secondario, che è
a terra.

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Caratteristiche costruttive dei TA
• Il TA può presentare una notevole f.e.m. al secondario,
quando questo venga accidentalmente aperto; tutta la
corrente primaria diviene infatti magnetizzante (non
interrompere il circuito secondario, durante il
funzionamento, per es. per l'inserzione di strumenti)
si usano protezioni o dispositivi di cortocircuito.
• Al crescere della frequenza di esercizio,
errori più piccoli, perché si riduce I0
nucleo può essere costituito da materiali sinterizzati a
basse perdite
nuove cause di errore: capacità fra spire e fra avvolgimenti.

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Calcolo degli errori nei TV
• I TV funzionano a tensione pressoché costante, si può
considerare costante l'Impedenza magnetizzante
• Modello lineare

Ż 1 Ż 12 Ż e İ12

U̇ 1 Ż 0 Ė1 U̇ 12 Ė Ż 0 U̇ 12

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Calcolo degli errori nei TV
Poiché è sempre Z1 <<Z0
• le cadute di tensione da vuoto a carico si possono calcolare
dal circuito semplificato come dovute all'impedenza serie
jϕ e
Ż e =Ż 1 + Ż12=Z e e
• percorsa dalla corrente
jϕ12
İ 12=I 12 e
Ż e İ12
|U˙12|−| Ė|
ηc =−
U1
Ė1≈U̇ 1 Ė1 Ż 0 U̇ 12 εc =∠ ( U˙12− Ė )

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Calcolo degli errori nei TV arco di cerchio?

Gli errori da vuoto a carico sono Ż e İ 12


ϑc
≈|U˙12|−| Ė| ϕe
se  è piccolo İ12
U̇ 12
Ė1
|U˙12|−| Ė 1| Z I
ηc =− ≈− e 12 cos ( ϕ 12−ϕ e ) =−ρc cos ϑc
U1 U1 ε
Z e I 12
˙
εc =∠ ( U 12− Ė1 )≈ sin ( ϕ12−ϕ e )= ρc sin ϑ c
U1
Ż e İ 12
Ė1≈U̇ 1 ϕ 12
O
ϕe İ12
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Calcolo degli errori nei TV arco di cerchio?

Ż 1 I˙0
≈|U˙12|−|U̇ 1|
ϑ0
• A vuoto U12 coincide con la f.e.m. E ϕ1 ˙
I0
• differisce da U1 per la caduta provocata dalla
corrente magnetizzante nell'impedenza Z1 U̇ 12 U̇ 1
• Si devono aggiungere gli errori a vuoto: ε0
|U̇ 12|−|U̇ 1 |
η0=−
U1 Ż 1 Ż 12
Z1 I 0
≈− cos ( ϕ0 −ϕ1 )=−ρ0 cos ϑ 0
U1 Ż 1 I˙0
ε 0 =∠ (U̇ 12−U̇ 1 ) Ż 0 Ė1 = U˙12 ϕ0
U̇ 1
Z1 I 0
≈ sin (ϕ 0 −ϕ1 )=ρ0 sin ϑ 0 ϕ1 I˙0
U1 O

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Calcolo degli errori nei TV
• Come per i TA, si può compensare in parte l‘errore di
rapporto assumendo un rapporto spire
N1/N2 = a minore del rapporto nominale kn

k n −a
introducendo quindi un errore voluto η'= >0
kn

• L'errore complessivo è dato dalla somma degli errori (per la


supposta linearità) compensa

η= η ' + η0 +η c
ε=ε 0 +ε c

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Calcolo degli errori nei TV
• Per ottenere dei valori piccoli per i parametri
Z1 I 0 Z e I 12
ρ0 = ρc =
U1 U1
è necessario costruire il trasformatore con
 basse impedenze serie (Z1 e Z12 ↓)
 elevata impedenza a vuoto (I0 ↓)

• anche per i TV il problema della precisione è legato a fattori


economici.
• Per le alte tensioni (al di sopra del 50 kV) il costo e le dimensioni
imposte dall'isolamento possono risultare predominanti rispetto alle
esigenze imposte dalla classe del TV

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Caratteristiche costruttive per i TV
• Corrente capacitiva nell'avvolgimento primario ad alta
tensione (capacità verso il nucleo e verso la massa)
• Questa corrente compensa parzialmente la corrente
magnetizzante e quindi l'errore a vuoto del trasformatore.
• Disuniformità nella distribuzione della tensione lungo
l'avvolgimento primario al crescere della frequenza:
a qualche centinaio di Hz l'errore del TV può risultare
molto elevato.

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Caratteristiche costruttive per i TV
• Se si verifica un cortocircuito ai morsetti secondari, il
trasformatore di tensione risulta percorso da una corrente
molto elevata rispetto alla nominale
• un TV con errori dello 0,2% può avere una corrente di c.c.
pari a circa 500 volte la nominale
• vengono perciò talvolta predisposte delle protezioni
(fusibili) sulla bassa o sull'alta tensione.

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