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ELETTROTECNICA
Produzione
Trasporto e
Vendita trasformazione
Distribuzione
Uso: aziendale
CENTRALI
LINEA AT DI DISTRIBUZIONE
CABINA PRIMARIA 132/15 kV
IDROELETTRICA 132 kV
TERMICA
STAZIONE DI
TRASFORMAZIONE
380 ÷ 132 kV
CABINA SECONDARIA
CLIENTI
Linee BT
LINEA 15 kV
Uso: aziendale
• Centrali idroelettriche
• Centrali termoelettriche (CV-CC)
• Centrali nucleari (Italia/estero)
• Centrali geotermoelettriche
• Centrali eoliche
• Centrali fotovoltaiche
Uso: aziendale
LINEE AAT e AT
Uso: aziendale
AAT/AT
AT/MT
Uso: aziendale
RETE DI DISTRIBUZIONE MT
Linee elettriche MT
LINEE IN CAVO
INTERRATO
LINEE AEREE
Uso: aziendale
CABINE SECONDARIE
Uso: aziendale
DEFINIZIONI
Corrente
Tensione
Uso: aziendale
LA CORRENTE ELETTRICA
Nei conduttori gli elettroni sono poco legati al nucleo e basta una piccola forza (fem)
per metterli in movimento :
q
I =
t
C Amperè A Amperometri / pinze A.
s = A kiloAmperè kA Inserimento ??
E se lo metto in parallelo ??
Uso: aziendale
TENSIONE ELETTRICA
Voltmetri
Inserimento ??
Se lo metto in serie ??
Uso: aziendale
ANALOGIA IDRAULICA :
ELETTRONI = ACQUA
CONDUTTORE = TUBAZIONE
CORRENTE = PORTATA
Serbatoio
(condensatore)
Portata Dislivello
(corrente) Acqua (carica elettrica) (Tensione)
Valvola
Tubazione (interruttore)
(conduttore)
Turbina
Pompa (Utilizzatore)
(Generatore)
Uso: aziendale
CORRENTE , TENSIONE
CONTINUA, ALTERNATA
Continua ( unidirezionale)
Applicazioni pratiche :
+
max
t
0
V
I
min
- T=20 ms
FREQUENZA
f = 50 Hz R
η
VALORE EFFICACE
VM = 2 ⋅ V
Picco 325 V 230 V
Uso: aziendale
Chimico (accumulatori)
Uso: aziendale
0,5 mA : SOGLIA DI
PERCEZIONE (2 mA
per CC)
10 mA : SOGLIA DI
RILASCIO
Zona 1 : no reazioni
Zona 2 a-b : no
reazioni ma percez.
RESISTENZA ELETTRICA
Da cosa dipende?
• Lunghezza
ρ⋅ L RESISTORE
• Sezione R= [Ω] 10 Ω
S
Uso: aziendale
RESISTENZA ELETTRICA
R
Uso: aziendale
ρ⋅L Ω ⋅ mm 2 35 ⋅10 −3 km
Soluzione : R= = 17,8 ⋅ 2
= 31,15mΩ
S km 20mm
Uso: aziendale
La corrente tende a disporsi sulla superficie esterna, quindi la parte interna del
conduttore partecipa meno alla conduzione (nei forni elettrici si realizza
l’alimentazione con tubi, anche per il raffreddam.)
I componenti (per ora resistenze) possono essere collegati tra loro seguendo tre diversi tipi
di collegamento:
• in serie ;
• in parallelo;
• a triangolo e a stella
COLLEGAMENTO IN SERIE
COLLEGAMENTO IN PARALLELO
I carichi si dicono collegati in parallelo quando sono sottoposti alla medesima tensione
Stessa tensione
C1 C2 C3 C4
Uso: aziendale
LA LEGGE DI OHM IN DC
V = tensione I = corrente
R = resistenza
V = R⋅I
Esprime il legame tra corrente e tensione in un circuito in DC
Il legame è lineare
9V 10 Ω Resistenza
+
- Amperometro
A SERIE
_ _ _ _
V = Z ⋅ I = (R + j ⋅ X ) ⋅ I = [R + j ⋅ ( X L + XC )]⋅ I
Le reattanze esprimono il comportamento fisico delle linee elettriche
Uso: aziendale
• per poter costruire macchine con potenza elevata ma di dimensioni più piccole
rispetto al caso monofase, soprattutto di rendimento maggiore e che sfruttano il
campo rotante (MAT) ;
• per poter ottenere con un unico sistema elettrico due diversi valori di tensione,
soprattutto utile per la distribuzione BT ;
Uso: aziendale
SISTEMA TRIFASE
GENERATORE
SINCRONO
O ALTERNATORE
Uso: aziendale
I carichi trifase
I1
I1
Z3 ZZ1 2
I0 NEUTRO
Z2
I2 Z2 Z3
Z1 I2
I3
I3
Tensione concatenata :
è quella tensione relativa a due dei tre morsetti principali di un dispositivo trifase il
collegamento delle cui fasi può essere qualsiasi
• Corrente di fase :
è la corrente che percorre una fase di un circuito trifase.
• Neutro ISOLATO
IM alta
IT alta
(e IM<IT)
Stessa
tipologia
di protezione
NEUTRO ISOLATO
MT
in passato
IM limitata
IT alta
Protezioni
diverse
(intensità e natura
della corrente)
MT oggi
una IL che cerca di compensare la IC
Comunque :
P =V ⋅I
Dove: P = potenza (Watt), V = tensione (Volt), I = corrente (Amperè)
Esempio: 2A
P = V ⋅ I = 12 ⋅ 2 = 24 W
Uso: aziendale
Potenza APPARENTE
monofase A =V ⋅I
Esempio:
Calcolare le potenze assorbite da un motore per trapano
alimentato dalla rete a 230 V che assorbe la corrente di 2 A, con
cosφ 0,8
Uso: aziendale
P = V ⋅ I ⋅ cos ϕ
Q = V ⋅ I ⋅ senϕ
Q = V ⋅ I ⋅ s en ϕ = 230 ⋅ 2 ⋅ 0,6 = 2 76 VAr
A =V ⋅I
A = V ⋅ I = 230 ⋅ 2 = 460 VA
Uso: aziendale
ATTIVA
P = 3 ⋅ V ⋅ I ⋅ cosϕ
REATTIVA
Q = 3 ⋅ V ⋅ I ⋅ senϕ
APPARENTE
A = 3 ⋅V⋅I
ENERGIA
P
E’ data dal prodotto tra la
potenza assorbita ed il
tempo di utilizzo ENERGIA = P x t
t
... si indica in genere con E, W
Carico ohmico-
induttivo
+ Linea di
trasmissione
dell’energia
-
0,7 < Cos φ < 0,9 : L’ENERGIA REATTIVA SI PAGA (no obbligo di rif.)
Energia
dissipata
Carico
+ Energia
Energia utilizzata
erogata
- Condensatore
Uso: aziendale
IL CORTO CIRCUITO
TERRA :
Termine per designare il terreno sia come luogo che come materiale conduttore e punto a
potenziale assunto convenzionalmente zero
TERRA DI RIFERIMENTO :
zona della superficie del terreno al di fuori dell’aerea di influenza di un dispersore, dove non si
hanno percettibili differenze di potenziale dovute a correnti di terra (abbastanza lontana dal
dispersore da non sentirne l’effetto)
CONDUTTORE DI TERRA :
Conduttore che collega i dispersori tra loro ed al collettore principale di terra
(elemento a cui si collegano i conduttori di protezione)
DISPERSORE :
Conduttore posato intenzionalmente in contatto con il terreno e collegato
all’impianto di terra
MASSE :
Parti conduttrici, appartenenti all’impianto elettrico, che nelle normali condizioni di
funzionamento non sono in tensione ma che possono andare in tensione a causa di cedimento
dell’isolamento e che possono essere toccate (es. carcassa di un motore, di una lavatrice)
Uso: aziendale
• MASSE ESTRANEE :
parti conduttrici non appartenenti all’impianto elettrico ma che, a causa del buon
collegamento col terreno, possono assumere il potenziale di terra (es. tubazione interrata)
Definizioni :
terra
Definizioni :
Si consideri una persona che tocca una massa collegata d un dispersore nel
momento in cui disperde :
REB è importante :
• quando è piccola (bagni, piscine
…) la tensione di contatto diventa
alta (partitore di V), al max pari
alla UE !
SISTEMI DI DISTRIBUZIONE BT
SI CLASSIFICANO IN BASE AL COLLEGAM. A TERRA DEL NEUTRO E DELLE MASSE
SISTEMI DI DISTRIBUZIONE BT
SISTEMA TT
TT
SISTEMI DI DISTRIBUZIONE BT
SISTEMA TN :
Neutro a terra in CS
Masse collegate al neutro mediante il TNC
conduttore di protezione (PE - giallo verde),
direttamente (TNC) o indirettamente (TNS)
Le funzione di N e PE
svolte da un unico
conduttore (PEN)
IL TRASFORMATORE
Che cosa è ?
AT / MT MT / BT
Il trasformatore : generalità
Il trasformatore
Il trasformatore
STELLA: i tre capi degli avvolgimenti omologhi sono collegati tra di loro (centro stella) mentre
gli altri tre sono collegati alla linea ;
TRIANGOLO: i tre avvolgimenti omologhi sono collegati in serie tra loro in modo da formare un
triangolo i cui vertici sono collegati alla linea ; magari
V2 / V1 = N1 / N2 = K
+ 5%
+ 2,5%
V1n
- 2,5%
- 5%
- 7, 5%
MT BT
Dorsale
Cabina primaria Cabina primaria
A B
Derivazione
Nodo
Dorsale: linea MT di collegamento tra due Cabine Primarie, Derivazione: Linea che si diparte da una dorsale
sezionata in punti opportuni rispetto al carico alimentato. Il per alimentare carichi isolati, genaralmente
punto di sezionamento può essere telecomandato. trasformazioni su palo.
Schemi di rete MT
I1 I2
Assetto di esercizio normale
Cabina primaria Cabina primaria
A B
T
IMS in cabina secondaria IV
M
o su palo S
I1 + I2 < ILT
Schemi di rete MT
Rete a un ordine
Schema tipico di una rete MT in cavo sotterraneo
(solo dorsali)
Schemi di rete MT
Cabina cliente
Cabina in Cabina in
Trasformatori
derivazione serie
MT/BT 50-630 kVA
(entra-esci)
esci)
Interruttori BT Interruttori BT
• Trasformatori:
» potenza An ≤ 630 kVA
» Collegamento triangolo – stella con neutro - Dyn11
» Isolamento in olio
» Raffreddamento ad aria a circolazione naturale
• Apparecchiature BT:
» Interruttori automatici magnetotermici a 4 poli (3F+N)
» Corrente nominale In ≤ 350 A (eccezionalmente 630 A)
» Potere di interruzione 10 o 16 kA
. .
. . .
. .
0,70 m
2,40 m .
. 0,90 m
Linea su isolatori sospesi
Mensole Boxer 1,20 m
14-27 m
Linea su isolatori rigidi
Traverse L o P
12 m
Cabina
prefabbricata
unificata
p
l
6
SA = Quadro servizi ausiliari
IM
UP = Unità Periferica di telecontrollo
B C-BT = basetta per concentratore C-BT
TM
Passanti MT (primario)
Passanti BT (secondario)
Nucleo magnetico
Avvolgimenti
Cassone di contenimento
liquido refrigerante
Cabine secondarie MT - BT
Uso: aziendale
Caratteristiche generali
Cabine secondarie MT - BT
Quadro BT;
Quadro servizi ausiliari (quadro, concentratore C-BT, Unità Periferica per
il telecontrollo, impianto di illuminazione) .
Uso: aziendale
Caratteristiche generali
Cabine secondarie MT - BT
Adempimenti amministrativi
(1)
Acquisizione del terreno Compravendita Compravendita Compravendita
Concessione edilizia
(art. 7 L.R. 10/97 Si Si No
art. 90 L.R. 03/99)
Struttura edile +
Anche solo struttura Anche solo struttura
Fornitura allestimento
edile edile
elettromeccanico
Collaudo
Si No No
(art. 7 L. 1086/71)
Legge 64/74 Si No No
1)
in alternativa può essere prevista la servitù inamovibile
Uso: aziendale
Cabine secondarie MT - BT Tipologia
Cabine unificate
Cabina
prefabbricata
Dimensioni interne
(lxpxh)
• Cabine Cliente:
11-35 Guida all’esecuzione delle cabine • a pannelli;
elettriche d’utente • in muratura;
• all’interno di edifici.
Cabina in elevazione
Schemi MT realizzabili:
con IMS per installazione a parete
≤ 6L+T (n° 4 linee aeree e n° 2
linee in cavo sotterraneo)
A A Cabina Box
Schemi MT realizzabili:
con scomparti aria ≤ 2L+T o 3L
con scomparti misti SF6/aria≤ 3L+T o 4L
con quadro in SF6 ≤ 4L+T o 5L
T = protezione trasformatore
L = sezionamento linea
Sez. A-A
PotenzaUso: aziendale
installabile
Cabine secondarie MT - BT
Schemi MT realizzabili:
con scomparti misti SF6/aria ≤ 3L+T o 4L
con quadro in SF6 ≤ 4L+T o 5L
T = protezione trasformatore
L = sezionamento linea
BT
Sez. A-A
PotenzaUso: aziendale
installabile
Cabine secondarie MT - BT
A A Cabina Minibox
Schemi MT realizzabili:
con quadro in SF6 (≤ 2L+T o 3L )
T = protezione trasformatore
L = sezionamento linea
MT BT
Sez. A-A
Uso: aziendale
Problematiche ambientali
Cabine secondarie MT - BT
In aree a bassa densità di carico, p.e. zone rurali, il raggio d’azione della cabina è
limitato dalla c.d.t e pertanto la sua collocazione deve essere il più possibile
baricentrica.
Uso: aziendale
Ubicazione del manufatto
Cabine secondarie MT - BT
CS
CS
Cabine secondarie MT - BT Schemi diUso:
collegamento
aziendale
Derivazione
collegamento in derivazione
Dorsale
Derivazione
Dorsale
Derivazione
Uso: aziendale
Cabine secondarie MT - BT Schemi elettrici
Cabina nodo
Sbarra MT IMS
IMS
IMS con fusibili
ST
Riparo di
protezione
Trasformatore
MT/BT
Dorsale Derivazione Dorsale Derivazione
Questa cabina
permette la
connessione
di n° 4 linee aeree
e n° 2 linee in
cavo
Uso: aziendale
Cabine secondarie MT - BT Schemi elettrici
Isolatori di supporto
Cartucce fusibili
Cabina in derivazione
ST
IMS
IMS
IMS
con fusibili
Riparo di
protezione
Trasformatore
MT/BT
Uso: aziendale
Cabine secondarie MT - BT Schemi elettrici
Cabina Box
ST ST ST
1 5 4 3 7
Scomparto I (a comando manuale) o IM
(motorizzato);
UP
Scomparto TM (protezione trasformatore)
BT BT
SA Telaio di supporto quadro BT
I-IM
Quadro BT
Interruttore tetrapolare automatico 400 V –
corrente nominale 125 ÷350 A
Collegamento quadro MT-trasformatore
RGDAT
IM
(cavi RG7H1R-12/20 kV 1x25 mm2)
Collegamento trasformatore -quadro BT (cavi
RG7R-0,6/1 kV 150 mm2)
RGDAT = Rivelatore di guasto direzionale
TM SA = Quadro servizi ausiliari
UP = Unità Periferica di telecontrollo
BC-BT = basetta per concentratore C-BT
2
Uso: aziendale
Cabine secondarie MT - BT Schemi elettrici
I I I I
IMS-ST IMS-ST IMS-ST IMS-ST1
t t t t
ST2
1 5 4 3 7
2
Uso: aziendale
Cabine secondarie MT - BT Schemi elettrici
I I I
IMS-ST IMS-ST IMS-ST1
t t t
ST2
7 2
100
6 Scomparto T (protezione trasformatore)
Telaio di supporto quadro BT
1 Quadro BT
T LE L-LE
Interruttore tetrapolare automatico 400 V –
corrente nominale 125 ÷350 A
RGDAT
Collegamento quadro MT-trasformatore
(cavi Al o Cu
Collegamento trasformatore -quadro BT
(cavi RG7R-0,6/1 kV 150 mm2)
RGDAT= Rivelatore di guasto direzionale
BT
3
SA = Quadro servizi ausiliari
UP
BT
5
Uso: aziendale
Cabine secondarie MT - BT Schemi elettrici
ST1
ST ST
ST2
Dorsale Dorsale
Uso: aziendale
Cabine secondarie MT - BT Schemi elettrici
1
messa a terra neutro BT
(collegamento al blocchetto)
2
B C-BT
Quadro BT
Interruttore tetrapolare automatico 400 V
2L+1T – corrente nominale 125 ÷350 A
2LE+1T
6
Collegamento quadro MT-trasformatore
3L+1T
3LE+1T (cavi RG7H1R-12/20 kV 1x25 mm2)
Collegamento trasformatore -quadro BT
(cavi RG7R-0,6/1 kV 150 mm2)
4 5 3
Uso: aziendale
Cabine secondarie MT - BT Schemi elettrici
IMS
ST1
ST
ST2
Uso: aziendale
Cabine secondarie MT - BT Schemi elettrici
Cavo MT -12/20 kV
Norme di riferimento
CEI 11-1
Impianti elettrici con tensione
superiore a 1 kV in corrente
alternata
Prescrizioni aziendali
secondarie MT/BT
Ingegneria
Roma - Giugno 2002
Uso: aziendale
Cabine secondarie MT - BT Impianto di terra
Dimensionamento
L’impianto deve essere dimensionato in modo tale che il passaggio della corrente
di guasto a terra IF non determini in nessun punto (all’interno e all’esterno)
tensioni di contatto UT superiori al valore massimo ammissibile UTP (valutato in
funzione del tempo di eliminazione del guasto).
Uso: aziendale
Cabine secondarie MT - BT Impianto di terra
Dimensionamento
Il tempo tF di permanenza della corrente (o tempo di eliminazione del guasto) è pari alla somma
dei tempi di permanenza della corrente durante il ciclo di richiusura automatica rapida, perchè il
ciclo si conclude entro 5 s dall’inizio del guasto.
Uso: aziendale
Cabine secondarie MT - BT Impianto di terra
Dimensionamento
Dimensionamento
(1) Nelle condizioni normali di esercizio di rete MT con i sezionamenti normali (generalmente, con le
due semisbarre a congiuntore aperto).
Uso: aziendale
Cabine secondarie MT - BT Impianto di terra
Dimensionamento
Per le reti esercite a neutro isolato deve essere calcolata, oltre che la
corrente di guasto attuale IF, la corrente di guasto prevista a 5 anni IF5:
Corrente di guasto a terra riferita alla configurazione di rete prevista a 5 anni, tenendo
conto delle modifiche pianificate alla rete
Dimensionamento
IF = IC2+IR2
(1) In queste reti, dove il tempo di permanenza del guasto a terra è > 1 s, il dimensionamento
termico dei conduttori di terra deve essere eseguito con la corrente di doppio guasto a terra
(12,5·0,85 kA).
Uso: aziendale
Cabine secondarie MT - BT Impianto di terra
Dimensionamento
IF
Impianto di terra di
resistenza RE
(1) Cabina il cui impianto di terra non è interconnesso con impianti di terra di altre cabine.
Uso: aziendale
Cabine secondarie MT - BT Impianto di terra
Dimensionamento
IF Schermo
Impianto di terra
Impianto di terra di
IRE (1- k) IF interconnesso
resistenza RE
Uso: aziendale
Cabine secondarie MT - BT Impianto di terra
Dimensionamento
IF
IRE RE R
La Norma CEI 11-1 considera i singoli impianti di terra interconnessi che fanno
parte di un impianto di terra globale intrinsecamente sicuri, consentendo di
evitare sia il progetto che la verifica finalizzati a garantire la sicurezza (rispetto
delle tensioni di contatto ammissibili),
Per questi impianti:
non è necessaria la misura della resistenza di terra o delle tensioni di
passo o contatto;
le verifiche di primo impianto e periodiche si limitano al controllo
dell’efficienza delle connessioni;
esclusivamente in quelli esposti alla corrosione le connessioni devono
essere ispezionabili o si deve procedere alla misura della resistenza di
terra RE.
Uso: aziendale
Cabine secondarie MT - BT Impianto di terra
300 m
Almeno 10 c.s.
in entra-esci 500 m
1000 m
Uso: aziendale
Cabine secondarie MT - BT Impianto di terra
Dimensionamento
UT = Re · k · IF = RE · IF
Dove:
• k = coefficiente di riduzione, pari a 1 se la cabina è isolata (cabina il cui
impianto di terra non è interconnesso con quello di altre cabine), mentre
assume valore compresi fra 0 e 1 negli altri casi;
• RE = resistenza di terra del dispersore;
• IF = corrente di guasto.
Uso: aziendale
Cabine secondarie MT - BT Impianto di terra
Dimensionamento
Dimensionamento
Dimensionamento
Dimensionamento
Dimensionamento
• tensioni di contatto
• potenziali trasferiti
Questa scelta dipende dal fatto che le suddette misure richiedono un notevole
impiego di risorse.
La condizione di progetto che allo stesso tempo evita la misura in sito del
rispetto di UTp risulta meno onerosa da realizzare, è strettamente collegata
alla situazione ambientale ed impiantistica della cabina e del suo impianto di
terra.
Uso: aziendale
Cabine secondarie MT - BT Impianto di terra
Dimensionamento
Cabina minibox
Cabina in edificio dispersore ad anello 4,5 x 4 m
dispersore interno
3,6 x 3 m
Uso: aziendale
Cabine secondarie MT - BT Impianto di terra
Dimensionamento
Tipo cabina/dispersore RE (Ω )
Dimensionamento
I valori delle tensioni totali di terra UE ammissibili sono quindi, se non si vuole
procedere alla verifica della tensione di passo e contatto:
Condizioni:
Rete con neutro isolato o con neutro a
terra mediante resistenza: Cabina MT/BT
UE ≤ 500 V
I limiti stabiliti garantiscono che, per guasto a terra MT in cabina, la tensione che sollecita i
componenti BT dell’utente alimentato con il sistema TT (utente con masse collegate ad una
terra indipendente da quella del neutro e con interruttore di protezione contro i guasti a terra
BT di tipo differenziale) è sicuramente inferiore alla tenuta dei componenti
Cabina MT/BT
x Utente BT
MT x
x x
x x
UE +230
UE
V
UE +230
UE
V
Uso: aziendale
Potenziali trasferiti
Cabine secondarie MT - BT
I tratti in corda di rame nuda interrati lungo il percorso dei cavi MT e/o BT, o
anche separatamente, per migliorare l’impianto di terra, fanno parte del
dispersore.
Il conduttore di neutro messo a terra in cabina non viene considerato dalle
norme tecniche Enel come conduttore che trasferisce potenziali, anche se è
messo a terra lungo il percorso delle linee BT
Uso: aziendale
Cabine secondarie MT - BT Potenziali trasferiti
UE ≤ UTP
Se è verificata questa condizione, il progetto è corretto e si devono collegare
gli schermi di tutti i tipi di cavi e anche le funi portanti dei cavi aerei
all’impianto di terra della cabina. i
Corda Cu 35mm2
a diretto contatto
con il terreno
Cavo
sotterraneo
Uso: aziendale
Cabine secondarie MT - BT Potenziali trasferiti
Soluzione per linea in cavo aereo La fune portante del cavo aereo
è messa a terra in tutti i sostegni
amarrato direttamente alla cabina
Interruzione continuità
fune portante
Cavo sotterraneo
Montanti linea AT
Di norma sono presenti due macchine
da 25 MVA, ma possono presentarsi
Congiuntore AT casi di una sola macchina oppure tre
Sbarra AT macchine di potenze diverse (16,
25(30), 40 (50), 63 MVA).
Il dimensionamento della cabina
Montanti TR AT primaria, di norma, prevede che
ciascuna macchina sia di riserva
all’altra potendo assumere tutto il
carico MT mediante la chiusura del
congiuntore sbarre MT.
Al quadro MT
1 /27
Uso: Aziendale\
Al quadro MT
2 /27
Uso: Aziendale\
TV capacitivo
Sul montante linea AT si ha un TV
capacitivo utilizzato sia per la misura
che per la protezione. Possono essere
impiegati come organi di
accoppiamento per impianti ad onde
convogliate.
I TA sono normalmente dotati di due
TA
nuclei separati per le protezioni e per
le misure.
sbarra AT di CP
4 /27
Uso: Aziendale\
Come L1
Come L1
Come L1
Come L1
5 /27 L1
Uso: Aziendale\
• Interruttori
Gli interruttori AT hanno potere di interruzione di 20 kA o di 31,5 kA (220 kV), il
comando può essere tripolare o unipolare e possono attuare cicli di richiusure
automatiche.
Gli interruttori MT di norma hanno potere di interruzione di 12,5 kA, il comando è
sempre tripolare e possono attuare cicli di richiusure automatiche
7 /27
Uso: Aziendale\
8 /27
Uso: Aziendale\
9 /27
Uso: Aziendale\
10 /27
• Scaricatori
Sono installati in prossimità delle macchine a protezione delle stesse dalle
sovratensioni, sia di origine interna che atmosferica
11 /27
• Trasformatori di misura
12 /27
• Trasformatori di misura - TA AT
13 /27
• I montanti sono in tubolare Al diam. 30/40 mm posti a 4,5 metri dal suolo
14 /27
15 /27
16 /27
17 /27
18 /27
20 /27
Uso: Aziendale\
Per motivi di affidabilità legati all'importanza dell'alimentazione a corrente continua, la cabina è stata
suddivisa in isole, prevedendo per ciascuna di esse un'alimentazione distinta dalle altre. In questo
modo per un guasto sui circuiti di alimentazione cc si delimita l'area disalimentata e si realizzano
comunque delle riserve al sistema protettivo:
per mancanza di cc sull'isola MT verde le protezioni di linea non saranno
operative, ma le protezioni del trasformatore AT/MT relativo interverranno di
riserva;
per mancanza di cc sull'isola linea AT le protezioni di linea non saranno
operative, ma interverranno di riserva le protezioni degli impianti AT allacciati.
per mancanza di cc sull'isola trasformatore, non essendo possibile realizzare
la riserva, si opera l'apertura degli interruttori primario e secondario, tramite
una bobina a mancanza di tensione tarata a 0,8·110 Vcc con ritardo 1”
21 /27
Uso: Aziendale\
22 /27
23 /27
25 /27
26 /27
27 /27
NON sono da mettere a terra i serramenti metallici del fabbricato MT, le parti
metalliche dei cunicoli della cavetteria BT e i grigliati delle vasche olio.
28 /27
Le funi di guardia e gli schermi dei cavi AT, in generale , vanno collegati all’impianto
di terra. Gli schermi dei cavi MT vanno collegati nel caso la CP sia con entra-esci
AT di tipo cavo-cavo. Le altri situazioni devono essere valutate a seconda dei
potenziali eventualmente trasferiti sulle cabine secondarie.
29 /27
Linee in cavo su
fune (varie)
Linea in cavo
cordato
Linea in cavo
su fune
Linea in cavo
cordato
Bozzello
Tirante
Tesatura su edificio
4 mm 6 mm
4 mm 6 mm
Gancio ad
occhiello aperto
per fissaggio a
muro con
tassello ad
espansione
Con elica
reggicavo
Esempi:
Con fascetta
reggicavo con
fibbia
Con fascetta
reggicavo con
fenditura
Esempi:
Esempi:
Esempi:
Scatola di
derivazione da
25 mmq.
Fune di acciaio
da 6 mmq.
Esempi:
Linea BT
passante
Palo e contro -
palo
2
Argomenti Cosa sono i DPI?
Figure ed obblighi
Normative sui DPI
3
? ?
DPI
?
Che cosa è un DPI?
?
nonchéogni
la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ognicomplemento
complementoooaccessorio
accessorio
4
DPI
Che cos’è la Valutazione dei Rischi?
prevenzione e diprotezione
- ad individuare le adeguate misure di prevenzione protezione;
Datoredidi Lavoro
La Valutazione dei Rischi è responsabilità del Datore
Lavoro
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DPI e valutazione dei rischi
eliminare il il
Per ogni attività considerare se sia possibile ELIMINARE rischio
rischio;
protezione
e misure di PROTEZIONE
dando sempre priorità alle misure di protezione collettiva
rispetto alle misure di protezione individuale
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DPI e valutazione dei rischi
In una determinata fase lavorativa si devono prevedere anche gli specifici DPI ,
per uno o più rischi, quando questi non possono essere evitati
o sufficientemente ridotti.
usodel
L’uso delDPI
DPI dopoaver
si rende necessario solo dopo avervalutato
valutatoed
edattuato
attuato
tutte le misure applicabili di prevenzione e protezione
DPIprotegge
il DPI protegge
daldal rischio
rischio residuo
residuo.
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Cadute dall'alto
Rischi lavorativi Urti, colpi, impatti, compressioni
(D.Lgs.81/08) MECCANICI Punture, tagli, abrasioni
Vibrazioni
FISICI
Calore, fiamme
TERMICI
Freddo
ELETTRICI
Ionizzanti
RISCHI RADIAZIONI
Non ionizzanti
RUMORE
BATTERIE
PATOGENE
Polveri, fibre
CHIMICI
Nebbie
FUNGHI
PRODUTTORI Immersioni
DI MICOSI LIQUIDI
Getti, schizzi
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DPI e valutazione dei rischi Enel Distribuzione -
ESEMPI
Scheda di Valutazione dei Rischi n. ____
Misure di Misure e dispositivi di protezione Utensili, attrezzature Livello
Pericolo Rischio
N prevenzione e mezzi d’opera di
Individuato associato Individuali (DPI) Collettivi
specifiche specifici Rischio
Apposite istruzioni e
informazioni
Pericolo generico Elmetto, guanti da lavoro,
Generico di offesa al comportamentali contenute
n derivante dalle comuni vestiario e calzature da / / 1
corpo nel testo informativo
attività operative lavoro di dotazione
aziendale “La sicurezza in
Enel”
Alle misure di protezione
adottate per il rischio
Non si rende necessaria
generico si aggiungono:
Condizioni climatiche o Malessere immediato o l’adozione di misure
n ulteriore adeguato vestiario / / 1
atmosferiche avverse differito specifiche per la riduzione
(giaccone e pantaloni
del rischio
impermeabili, giubbino
isotermico, ecc.)
Apposite istruzioni e
informazioni
comportamentali contenute
nel testo informativo
Spostamento con aziendale “La sicurezza in
n Incidente stradale / / / 2
automezzo Enel”.
Corso Enel “Guida sicura”
Norme del codice della
strada
Non si rende necessaria
Spostamento con Lesioni da vibrazioni l’adozione di misure
n / / / 2
automezzo meccaniche specifiche per la riduzione
del rischio
Apposite istruzioni e
informazioni Calzature da lavoro di
Terreno con asperità, Scivolamento e/o caduta comportamentali contenute dotazione.
n / Apposite racchette da neve 1
innevato o gelato a livello nel testo informativo
aziendale “La sicurezza in Scarponcini tipo trekking.
Enel”
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DPI e valutazione dei rischi Enel Distribuzione -
ESEMPI
Scheda di Valutazione dei Rischi n. ____
Misure di Misure e dispositivi di protezione Utensili, attrezzature Livello
Pericolo Rischio
N prevenzione e mezzi d’opera di
Individuato associato Individuali (DPI) Collettivi
specifiche specifici Rischio
Procedura del SGI per la Alle misure di protezione
Vicinanza e/o contatto Prevenzione del Rischio adottate per il rischio
con parti di installazioni Shock elettrico. Effetti Elettrico.Specifica generico si aggiungono, nei Dispositivo di messa in corto
n elettriche di Bassa relativi ad arco elettrico. qualificazione del personale. casi previsti dalla citata circuito, a neutro ed / 2
Tensione previste fuori Ustione procedura SGI: visiera, eventualmente a terra
Istruzioni di lavoro
tensione guanti isolanti e vestiario
Schede impiego attrezzi resistente all’arco elettrico
Procedura del SGI per la
Alle misure di protezione
Prevenzione del Rischio
Vicinanza e/o contatto adottate per il rischio Dispositivi di messa in corto
Elettrico
con parti di installazioni Shock elettrico. Effetti generico si aggiungono, nei circuito e a terra,
Specifica qualificazione del Fioretti isolanti unificati o
n elettriche di Media relativi ad arco elettrico. casi previsti dalla citata equipotenzialità e continuità. 2
personale normalizzati
Tensione previste fuori Ustione procedura SGI: visiera,
tensione guanti isolanti e tronchetti Tappeti isolanti
Istruzioni di lavoro
elettricamente isolanti
Schede impiego attrezzi
Procedura del SGI per la
Vicinanza e/o contatto Prevenzione del Rischio
con parti di installazioni Shock elettrico. Effetti Elettrico Sono sufficienti le misure di
Dispositivi di messa in corto Fioretti isolanti unificati o
n elettriche di Alta relativi ad arco elettrico. protezione adottate per il 2
Specifica qualificazione del circuito e a terra e continuità normalizzati
Tensione previste fuori Ustione rischio generico
personale
tensione
Schede impiego attrezzi
Vicinanza a parti di
Shock elettrico. Effetti Procedura del SGI per la
installazioni elettriche in
n relativi ad arco elettrico. Prevenzione del Rischio / Idonei ripari. / 2
tensione, estranee
Ustione Elettrico
all’attività
Continuo rinnovo, pur con la Resi disponibili tappi
Utilizzo attrezzature necessaria gradualità, delle auricolari monouso per
Lesioni da esposizioni al
n /apparecchiature che attrezzature privilegiando l’uso facoltativo durante / / 2
rumore
producono rumore quelle con più basso livello l’impiego di attrezzature con
di rumore Lex>80 dB(A)
Apposite istruzioni e
Alle misure di protezione
informazioni Ramponi, staffe, scale,
adottate per il rischio
comportamentali contenute trabattelli e autocestelli
Posizionamento in generico si aggiungono:
n Caduta dall’alto nel testo informativo / unificati o normalizzati, 2
elevazione aziendale “La sicurezza in dispositivi anticaduta complesso per la scalata di
Enel” cintura ed Imbracatura di sostegni a traliccio.
sicurezza
Istruzioni di lavoro
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Caratteristiche dei DPI
• essere fra di loro compatibili ed efficaci nel caso di uso simultaneo di più DPI
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Requisiti dei DPI
visibile
Ogni DPI
leggibile
deve essere marcato CE in modo
indelebile
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Nota Informativa dei DPI
2. Prestazioni
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Esempio Nota Informativa dei DPI (elmetto con visiera)
15
Quanti DPI esistono?
Indumenti di protezione
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DPI - obblighi
Il Datore di Lavoro :
- provvede affinché i DPI siano utilizzati esclusivamente per gli usi previsti
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DPI - obblighi
Il preposto :
- titolare del potere d’intervento in funzione del rispetto delle regole di sicurezza
- sovrintende e vigila che il personale sia provvisto dei necessari DPI in funzione
dell’attività svolta;
- in caso di persistenza della inosservanza del lavoratore (uso DPI, norme e disposizioni, ecc)
informa i superiori diretti
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DPI - obblighi
Obbligo di utilizzo
Obbligo di vigilanza
20
DPI di Enel Distribuzione
21
DPI di Enel Distribuzione
rischio generico di offesa al corpo:
• elmetto
• guanti da lavoro
22
DPI di Enel Distribuzione
rischio generico di offesa al corpo:
elmetto giubbetto
camicia NOTA:
guanti
giubbino e pantalone
sono gli stessi
della pagina
seguente (RAE )
pantalone
calzature 23
DPI di Enel Distribuzione
Rischio: Shock elettrico. Effetti relativi ad arco elettrico. Ustione.
misure di protezione adottate per il rischio generico +
• visiera
• vestiario Resistente
Arco Elettrico
(giubbetto lavoro RAE
+ pantalone lavoro RAE)
• guanti isolanti
NOTA:
per approfondimenti vedere :
- PRE 5.3.13 “utilizzo dei DPI nello svolgimento di attività su impianti elettrici”
24
- le specifiche istruzioni di lavoro e formazioni
DPI di Enel Distribuzione
Rischio: Shock elettrico. Effetti relativi ad arco elettrico. Ustione.
misure di protezione adottate per il rischio generico +
pantalone RAE
visiera
Giubbetto RAE
guanti isolanti
tronchetti isolanti
NOTA:
per approfondimenti vedere :
- PRE 5.3.13 “utilizzo dei DPI nello svolgimento di attività su impianti elettrici”
25
- le specifiche istruzioni di lavoro e formazioni
DPI di Enel Distribuzione
rischio malessere immediato o differito:
(per condizioni climatiche o atmosferiche avverse)
• maglia
maglia
• passamontagna
• berretto impermeabile
• berretto leggero
29
DPI di Enel Distribuzione
rischio malessere immediato o differito:
(per condizioni climatiche o atmosferiche avverse)
berretto leggero
berretto impermeabile
30
DPI di Enel Distribuzione
Rischio: punture, morsi ecc. (animali)
Rischio: ustioni (da uso attrezzi che producono calore)
Rischio: urto, schiacciamento e caduta di gravi (per mov. carichi con mezzi meccanici)
Rischio: patologie …. (da mov. manuale dei carichi)
Rischio: urto cose ferme (da Ristrettezza e/o scarsa luminosità dei locali )
Rischio: caduta dei gravi (da posizionamento al disotto dell’operatore in elevazione)
31
DPI di Enel Distribuzione
Rischio: Lesioni dalla proiezione di corpi contundenti e polvere
(da lavori su strutture in muratura o metalliche )
misure di protezione adottate per il rischio generico +
• occhiali o visiera
occhiali
visiera
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DPI di Enel Distribuzione
Rischio: Caduta dall’alto (da posizionamento in elevazione)
33
DPI di Enel Distribuzione
Rischio: Caduta dall’alto (da posizionamento in elevazione)
NOTA:
per approfondimenti vedere le specifiche
istruzioni di lavoro e formazioni
fettuccia d’ancoraggio (esempi) per lavori in elevazione 34
DPI di Enel Distribuzione
Rischio: Lesioni da esposizioni al rumore
(da Utilizzo attrezzature /apparecchiature che producono rumore)
misure di protezione adottate per il rischio generico +
NOTA:
per approfondimenti vedere le specifiche
istruzioni di lavoro e la formazione
35
per il rischio rumore
DPI di Enel Distribuzione
Rischio: Urto, taglio e schiacciamento da cose in moto
(da Maneggio di materiali, utensili attrezzi ed apparecchiature )
misure di protezione adottate per il rischio generico +
ove previsto, le eventuali ulteriori misure illustrate nelle specifiche Istruzioni di lavoro
Ad esempio, il metodo EM 1090 - sega portatile a catena, per legno, con motore a
scoppio (MOTOSEGA) prevede come DPI specifici all’utilizzo dell’attrezzo
• inserti auricolari
Ad esempio, il metodo EM 1090 - sega portatile a catena, per legno, con motore a
scoppio (MOTOSEGA) prevede come DPI specifici all’utilizzo dell’attrezzo
visiera
ghette di protezione x uso motosega
• visiera di protezione
• ghette di protezione
visiera
• inserti auricolari
40
DPI di Enel Distribuzione
Rischio: Inalazione, ingestione, o penetrazione cutanea
di sostanze chimiche pericolose (da Esposizione ad agenti chimici )
Rischio: Inalazione, ingestione, o penetrazione cutanea di sostanze pericolose che
possono provocare il cancro o produrre difetti genetici, o aumentarne la frequenza
(da Esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni )
• visiera di protezione
• guanti monouso in nitrile
• guanti di protezione contro prodotti chimici
• indumenti di protezione con sovrascarpe monouso
• maschera intera di protezione delle vie respiratorie
con adeguato filtro combinato
• stivali da lavoro in gomma o pvc/nitrile
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DPI di Enel Distribuzione
Rischio: Inalazione, ingestione, o penetrazione cutanea
di sostanze chimiche pericolose (da Esposizione ad agenti chimici )
Rischio: Inalazione, ingestione, o penetrazione cutanea di sostanze pericolose che
possono provocare il cancro o produrre difetti genetici, o aumentarne la frequenza
(da Esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni )
visiera
guanti di protezione
contro prodotti chimici
Maglia
Berretto leggero
Elenco che comprende
altri esempi…
Berretto pesante
Camicia da lavoro
DPI
DPI di di seconda
seconda categoria
categoria
(che non rientrano nelle altre due categorie)
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DPI
DPIDPI di categoria
terza terza categoria
(rischi di morte o di lesioni gravi o di carattere permanente)
rischio generico
rischio elettrico
rischio generico
rischio urto,
schiacciamento
DPI e caduta di gravi
rischio elettrico
rischio malessere
immediato o differito
DPI rischio … §
sostanze
chimiche
pericolose visiera
50
L’importanza dei DPI …
Cranio
Udito
Occhi
TESTA
MECCANICI
FISICI
Vie respiratorie
Volto
ELETTRICI
RISCHI
Testa
SUPERIORE
PARTE DEL CORPO
Mano
ARTO
RISCHI
RUMORE
Braccio (parti)
INFERIORE
Piede
CHIMICI
ARTO
Gamba (parti)
LIQUIDI
Pelle
RISCHI
Tronco/addome
VARIE
Apparato gastro-
intestinale
Corpo intero
… senza i DPI
51
L’importanza dei DPI …
Cranio
Udito
Occhi
TESTA
MECCANICI
FISICI
Vie respiratorie
Volto
ELETTRICI
RISCHI
Testa
SUPERIORE
PARTE DEL CORPO
Mano
ARTO
RISCHI
RUMORE
Braccio (parti)
INFERIORE
Piede
CHIMICI
ARTO
Gamba (parti)
LIQUIDI
Pelle
RISCHI
Tronco/addome
VARIE
Apparato gastro-
intestinale
Corpo intero
perché si illude …
53
CONCLUSIONI
Il DPI
dispositivo di protezione
individuale …
… ultimo anello
della catena della sicurezza
ci può
salvare
la vita !
54
Buon Lavoro,
naturalmente … in sicurezza!