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COVER TEST

di Mauro Faini e
Simone Santacatterina

L’esecuzione del Cover Test può avvenire secondo diverse


modalità, ma spesso alcune di queste non riescono a
rivelare appieno il potenziale di tale test. Nello svolgimento
della pratica optometrica il C.T. rappresenta il test più
importante per una indagine della qualità della visione
binoculare, che ne è l’aspetto preponderante, ma anche
della quantità.
Parole chiave:
L’età delle persone, qualunque sia, e la “semplicità”
cover test
monoculare, cover degli strumenti necessari
test scopertura,
cover test
alternante, per l’esecuzione, non ABSTRACT
Parks three step
test. rappresentano mai un There are different ways to perform
a Cover Test, but quite often some
limite. Le iniziali difficoltà of these do not succeed in disclo-
sing the true potential of this test.
nella rilevazione di tutti i In the daily practice of optometry
CT is the most significant test in
dati, sono presto superate investigating not only the quality
of binocular vision, which is its key
dalla pratica quotidiana sia feature, but also its measure.
The patients’ age, whatever it may
nella modalità soggettiva, be, and the simplicity of the neces-
sary instruments, never represent
sia nella modalità a limitation. The initial difficulties in
detecting all the required data, are
oggettiva. soon overcome in the daily practice
both in the subjective and in the
Una guida approfondita per objective testing.
Riv It Optom A detailed guide for a highly profes-

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vol.
n.3
una esecuzione altamente sional performance

LUG-SET 2008
pagg. 128-145 professionale.

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Introduzione al Keystone Aviator series è infinitamen-
Nel corso del peregrinare didattico abbia- te meno importante della loro capacità di
mo potuto notare come il cover test sia mantenere l’allineamento fusionale.....”
effettuato spesso con modalità tali da Il neofita non sarà in grado di rilevare subi-
non riuscire a cogliere appieno quanto il to tutto quanto è possibile investigare con
test potrebbe fornire, se eseguito in modo il cover test, ma se avrà la costanza di con-
appropriato. Nella letteratura stessa non tinuare e di approfondire le sue conoscen-
tutti gli autori hanno esposto identiche ze dei vari aspetti della visione binoculare,
modalità di esecuzione del cover test, ma riuscirà quanto prima a rilevare, o a sospet-
alcuni solo un’esecuzione semplificata che tare la presenza di qualunque tipo di ano-
pecca nella possibilità di cogliere appie- malia nell’uso congiunto dei due occhi.
no le sfumature della visione binoculare. Il cover test ha modalità di esecuzione
Alcuni autori considerano il cover test oggettiva e soggettiva di indagine ed è utile
con aspetto prevalentemente quantitativo privilegiare ora l’una ora l’altra, al fine di
e utilizzano mire con accomodazione con- ottenere un risultato che sia il più possibile
trollata e prismi. Altri ancora suggeriscono ricalcante la reale condizione della persona.
di effettuare dapprima la fase alternante e Il cover test si effettua a persone di tutte
successivamente quella cover-uncover. La le età, dato che non richiede l’uso di stru-
maggioranza degli autori non menziona la menti particolari ed è anche di veloce ese-
possibilità di effettuare la fase alternante cuzione.
soggettiva da lontano. Gli strumenti che si utilizzano sono:
Il cover test è, nell’armamentario dell’op- - 1 PALETTA OCCLUSORIA di colore ne-
tometrista, il test più importante per un’in- ro preferibilmente opaco, che funge da dis-
dagine della qualità della visione binocu- sociatore totale della funzione binoculare.
lare. Ogni test indaga in modo prevalente In caso di bambini piccoli è preferibile la
un’area, un’abilità privilegiando l’aspetto mano;
qualitativo o quello quantitativo, ma i due - 1 MIRA DI FISSAZIONE di vario gene-
aspetti sono intrinsecamente collegati fra re in base all’età del paziente. Da lontano
loro e anche se un test privilegia uno dei si usa di solito una mira proiettata su scher-
due è possibile estrapolare parzialmente mo della dimensione da 2 a 3 cm, oppure
l’altro dai dati raccolti. qualcosa di più interessante per i bambini.
Da vicino si usa preferibilmente una luce
puntiforme non abbagliante, che consente
COVERT TEST di ottenere i riflessi corneali, i quali favo-
riscono delle valutazioni più fini. Una mira
Il Cover Test rappresenta, secondo l’espe- utilizzabile per vicino con bambini piccoli
rienza degli autori, lo strumento più impor- è un campanellino, pupazzetti od altro di
tante per investigare oltre che qualitativa- interessante.
mente, che è l’aspetto preponderante, anche Il cover test si esegue da lontano e da vici-
quantitativamente lo stato della visione no, sia per una normale differenza delle
binoculare della persona in esame. condizioni eteroforiche alle due distanze
I. Greenwald (1979) ha fatto la seguente sia, talvolta, per presenza di visione bino-
considerazione sul cover test: culare ad una distanza e non ad un’altra. Il
“.... La cooperazione binoculare è proba- test si effettua con la compensazione abi-
bilmente meglio investigata con l’uso del tualmente portata dalla persona, se esisten-
cover test per osservare dei veri movimenti te; talvolta in pazienti portatori di compen-
fusionali di vergenza nello spazio libero. sazione si effettua con e senza di essa per
In sostanza la presenza di stereoacutezza valutare le diversità di comportamento. Riv It Optom

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non è la chiave determinante il successo od Si distinguono tre tipi diversi di cover test
il fallimento nella terapia dello strabismo. che si utilizzano di routine con pazienti n.3
La chiave è la stabilità della binocularità. normali, più un tipo di cover test con i pri- LUG-SET 2008
Quanta stereoacutezza mostrano i pazienti smi che si utilizza solamente con pazienti pagg. 128-145

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strabici per quantificare l’angolo di devia- Si invita il paziente a fissare la mira e si


zione oltre al Parks Three Step Test per occludono gli occhi alternativamente osser-
determinare il muscolo paretico in presen- vando il comportamento di quello rimasto
za di strabismo verticale. scoperto. Pratica clinica:
1. Si inizia occludendo un occhio, sup-
Cover Test Monolaterale. poniamo di iniziare con l’OD e si posso-
Con questa fase di cover test si investiga no osservare due differenti comportamenti
l’eventuale esistenza di uno strabismo, che dell’OS:
può essere orizzontale, verticale, ambedue – 1.1 L’OS non fa nessun movimento per
e con deviazioni elevate come a piccolo fissare la mira, indicando che prima di
angolo, che sono le più difficili da rileva- coprire l’OD quello sinistro era già alline-
re. ato alla stessa, fig. 1.

Fig. 1

– 1.2 L’OS fa un movimento per fissare la come l’insieme dei due.


mira, indicando che prima di coprire l’OD a) movimento temporo-nasale; l’OS si tro-
quello sinistro non era allineato. Il movi- vava in posizione deviata divergente ed
mento può essere orizzontale o verticale, adduce per prendere la fissazione, fig. 2.

Fig. 2

b) movimento naso-temporale; l’OS si tro-


vava in posizione deviata convergente ed
abduce per prendere la fissazione, fig. 3.

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n.3
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pagg. 128-145 Fig. 3

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2. Si toglie l’occlusione e si lascia ripren- coprire l’OS quello destro era già alli-
dere la normale fissazione con i due occhi neato alla mira. In base a quale fase con
aperti per almeno cinque secondi, prima di occlusione all’OD è associata, si presenta-
passare ad occludere l’altro occhio. no alcune diverse condizioni della visione
3. Si occlude l’OS ed osservando quello binoculare:
destro si possono notare i seguenti compor- a) se associata alla fase “1.1” precedente
tamenti. con nessun movimento dell’OS, significa
– 3.1 L’OD non fa nessun movimento per che il paziente non è strabico, fig. 4.
fissare la mira, indicando che prima di

Fig. 4

b) se associata alla fase “1.2.a” preceden- divergente all’OS, dato che ad occhi sco-
te con movimento dell’OS, significa che perti della fase 2 l’OD ha ripreso la norma-
il paziente ha uno strabismo monolaterale le fissazione, fig. 5.

Fig. 5

c) se associata alla fase “1.2.b” preceden- convergente all’OS, dato che ad occhi sco-
te con movimento dell’OS, significa che perti della fase 2 l’OD ha ripreso la norma-
il paziente ha uno strabismo monolaterale le fissazione, fig. 6.

Fig. 6

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Analogo ragionamento è possibile per le re l’OS quello destro non vi era allineato.
deviazioni verticali. Il movimento può essere verticale od oriz- n.3
– 3.2 L’OD effettua un movimento per fis- zontale, come l’insieme dei due. Si possono LUG-SET 2008
sare la mira, indicando che prima di copri- verificare le seguenti condizioni: pagg. 128-145

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a) se associata alla fase “1.1” precedente con movimento dell’OS, si tratta di uno
con nessun movimento dell’OS, si potreb- strabismo alternante, dato che nella fase
be trattare di uno strabismo monolaterale 1.2 con l’OD coperto quello sinistro ha
dell’OD, nelle diverse forme descritte per preso la fissazione e trattandosi di uno stra-
l’OS nelle fasi 1.2. Per ottenere conferma bismo alternante l’ha mantenuta anche una
alla supposizione, è necessario ripetere la volta tolta l’occlusione. In caso di dubbi
fase 1.1 con occlusione dell’OD, che deve tra strabismo monolaterale e alternante è
replicare lo stesso risultato, dopo avere sufficiente continuare la fase monolaterale.
lasciato gli occhi liberi per almeno cinque Esempio di strabismo convergente alter-
secondi. nante che riunisce le fasi “1.2.b, 2, 3.2”,
b) se associata alla fase “1.2” precedente fig. 7.

Fig. 7

4. Le figure precedenti mostrano casi di terale per escludere la presenza di qualun-


assenza di deviazioni manifeste ed altri que lieve movimento di allineamento alla
con presenza di deviazioni manifeste net- mira.
tamente ed esteticamente evidenti ed i loro Esempio di strabismo a piccolo angolo
comportamenti al test monolaterale. Esisto- all’OS, fig. 8,a,b,c,d.
no anche delle lievi deviazioni manifeste Si noti il riflesso corneale dell’OS diver-
ad angolo molto piccolo per nulla evidenti so da quello del destro della fase “a”;
esteticamente in condizioni normali, che nella fase “b” con occlusione dell’OD si
richiedono una particolare attenzione nel ha un lievissimo movimento di abduzione
test monolaterale per essere evidenziate. dell’OS con mutamento del riflesso cor-
Queste deviazioni a piccolo angolo presen- neale; nella fase “c” ad occlusione tolta
tano spesso dei test del I e II grado della l’OD prende la fissazione con ritorno degli
Riv It Optom fusione quasi normali e del III grado solo occhi nella posizione di “a”; nella fase “d”

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periferico, che rappresentano dei segnali di con occlusione dell’OS non avviene nes-
n.3 allarme per la presenza di normale visio- sun movimento. I riflessi corneali sono di
LUG-SET 2008 ne binoculare. Si presti sempre la massima aiuto nella valutazione di lievi movimenti
pagg. 128-145 attenzione nell’esecuzione del test monola- dell’occhio.

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Fig. 8

Cover Test di Scopertura.

E’ normalmente la tappa successiva alla Si possono verificare alcune condizioni:


fase monolaterale e consente l’osservazio- 1. Togliendo l’occlusore non si nota alcun
ne dell’occhio che prima era rimasto coper- movimento e, avendo già escluso con il test
to per almeno cinque secondi. Con questo monolaterale l’esistenza di strabismo, si è
test si investiga la presenza di eventuali in presenza di una persona ortoforica.
forie, la prontezza di compensazione delle 2. Togliendo l’occlusore si nota alterna-
stesse e la fluidità del movimento di recu- tivamente in ambedue gli occhi preceden-
pero della fusione. Il test di scopertura si temente occlusi un leggero movimento di
effettua solo dopo avere effettuato la fase recupero della fusione di pari entità, men-
monolaterale ad ambedue gli occhi ed avere tre l’occhio fissante non manifesta alcun
escluso la presenza di strabismo. movimento. Questo movimento consente
Il cover test di scopertura si effettua prima all’occhio appena scoperto di allinearsi
ad un occhio poi all’altro. Non è sufficien- alla mira e di passare dalla posizione etero-
te farlo solo davanti ad un occhio, poichè forica a quella di fissazione binoculare. Si
il comportamento dei due occhi può essere osserva l’entità del movimento dell’occhio
differente. L’autore consiglia di praticare il nell’allinearsi alla mira; è importante che
test di scopertura almeno due volte davan- il movimento sia rapido e fluido, affinché
ti ad ogni occhio e di osservare la prima la foria sia ben compensata e si abbia una
volta il comportamento dell’occhio prece- buona funzione binoculare. Questo con-
dentemente coperto e la seconda quello che trollo è importante quando si è in presenza
non era stato occluso, al fine di riuscire a di una foria elevata. Si possono notare due Riv It Optom

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rilevare tutte le possibili anomalie presen- condizioni:
ti nella funzione binoculare e correggere - a) movimento di recupero temporo-nasa- n.3
errori di interpretazione o distrazioni nella le, significa che l’occhio aveva raggiunto LUG-SET 2008
fase monoculare. una posizione eteroforica divergente e per pagg. 128-145

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riprendere la fissazione ha dovuto addurre;


in questo caso si tratta di exoforia, fig. 9.

Fig. 9

- b) movimento di recupero naso-tempora- riprendere la fissazione ha dovuto abdurre;


le, significa che l’occhio aveva raggiunto in questo caso si tratta di esoforia, fig. 10.
una posizione eteroforica convergente e per

Fig. 10

3. togliendo l’occlusione, si nota che l’oc- la specifica distanza.


chio precedentemente coperto rimane deviato 4. Riprendendo l’esempio della fase “4”
e con un riflesso corneale molto differente da del test monolaterale, se si effettua il test
quello della normale condizione binoculare. di scopertura davanti all’OS si può notare
In questo caso l’occhio aveva raggiunto una talvolta un leggero movimento naso-tem-
posizione eteroforica caratterizzata da una porale caratteristico dell’esoforia, mentre
deviazione elevata, solitamente divergente, e l’OD non manifesta movimento alcuno,
non riprende la fissazione finché non si invita fig. 11; se invece si effettua la scopertura
la persona a notare la diplopia, o addirittura all’OD si può notare un leggero movimen-
non si muove la mira luminosa per stimola- to all’OD di tipo naso-temporale, carat-
re la diplopia. Questa condizione è definita in teristico dell’esoforia, ed un movimento
modo diverso secondo l’estrazione dell’autore temporo-nasale determinato dal cambio di
come: fissazione dell’OS dalla fovea, della condi-
- forte foria scompensata; zione monoculare, ad un punto della retina
- tropia, intendendo con questo termine una nasale, della condizione binoculare.
Riv It Optom condizione binoculare anomala normal- Un simile comportamento al test di sco-

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mente non presente, ma che sopravviene pertura è caratteristico di uno strabismo
n.3 quando si interrompe la fusione per alcuni monolaterale a piccolo angolo dell’OS con
LUG-SET 2008 secondi; mentre lo strabismo è quella con- sospetto di corrispondenza retinica anoma-
pagg. 128-145 dizione di deviazione permanente per quel- la, fig. 12.

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Fig. 11

Fig. 12

I movimenti notati nell’occhio sempre scoper- perti entrambi gli occhi contemporaneamente.
to possono essere di natura fisiologica come, Si rompe in questo modo la fusione e si può
invece, evidenziare una condizione di anoma- evidenziare una deviazione latente, oppure
lia della visione binoculare. in caso di deviazione manifesta l’angolo può
Si tratta di un movimento di natura fisiologi- apparire maggiore in rapporto a quanto rileva-
ca, quello dell’occhio non coperto, che avvie- to nella fase monolaterale.
ne alla scopertura dell’altro occhio in caso di Il Cover Test alternante si utilizza per rilevare
exoforia elevata. In tale caso l’occhio sem- l’esistenza di un’eventuale foria e per effet-
pre scoperto effettua un movimento di ver- tuarne una quantificazione approssimata. Se
sione nella stessa direzione di quello appena nella fase monolaterale non si evidenzia stra-
scoperto per ritornare subito nella posizione bismo e nella fase alternante sono apprezzabili
originaria di allineamento, con movimento dei movimenti, significa che il paziente è ete-
di vergenza, in ossequio alle osservazioni di roforico. Nel caso si noti un movimento nella
Hering sulla pari innervazione in ambedue gli fase monolaterale, questo stesso movimento si
occhi; nelle forie di lieve e media entità non noterà nella fase alternante. Come già rileva-
si nota il movimento a causa della rapidità di to nel cover test di scopertura, si evidenzia di
esecuzione. quale foria si tratta dal tipo di movimento.
Si tratta di un movimento anomalo quello di Esistono tre modalità di esecuzione del cover
fig. 12, che si presenta di versione, alla scoper- test alternante:
tura dell’altro occhio, senza ritorno alla posi- - LENTO. Si lascia coperto un occhio per
zione iniziale di allineamento monoculare. almeno cinque secondi, dopo di che si passa
a coprire velocemente l’altro occhio mante- Riv It Optom

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Cover Test Alternante. nendolo coperto per almeno cinque secondi; il
movimento di alternanza si effettua per alcu- n.3
Si effettua coprendo alternativamente un ne volte consecutivamente. Di solito il tipo ad LUG-SET 2008
occhio dopo l’altro senza mai lasciare sco- esecuzione lenta si utilizza per lontano e verrà pagg. 128-145

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COVER TEST

discusso nei dettagli considerando quali fasi nare la fissazione e quello dominante rimane
di cover test si utilizzano alle varie distanze. allineato alla mira, mentre l’altro assume per
- NORMALE. Si alterna la copertura e la sco- tutta la durata del test la posizione eterofori-
pertura dei due occhi per diverse ripetizioni ca di riposo; questa modalità non ha interesse
con una cadenza di circa due secondi. A que- pratico ai fini dell’indagine della qualità della
sta cadenza si riescono ad apprezzare i movi- funzione binoculare.
menti degli occhi per assumere la fissazione Si raccomanda di evitare di muovere la paletta
della mira. occlusoria con movimenti orizzontali nelle sue
- VELOCE. Si alterna la copertura e la sco- escursioni, bensì di effettuare dei movimenti
pertura dei due occhi per diverse ripetizioni in verticali od obliqui, dato che questi ultimi non
modo molto rapido. Agendo in questo modo interferiscono con la valutazione dell’even-
i due occhi non hanno la possibilità di alter- tuale foria, che di solito è orizzontale.

Test monolaterale e di Test alternato


scopertura

Fig. 13

Si consiglia di non limitarsi a registrare la Park Three Step Test


semplice presenza di eteroforia, ma di effet-
tuare la registrazione con una valutazione dif- Nel caso di singolo muscolo paretico, che pro-
ferenziale di quantificazione. duce un disallineamento verticale si può utiliz-
Gli autori utilizzano la seguente quantifica- zare un cover test alternante in diverse posizio-
zione: ni della testa.
- X1 o S1: movimento appena percepibile, Per capire meglio il funzionamento di questo
corrispondente ad una deviazione fino a circa test bisogna ricordare che il controllo della
6 Δ; posizione verticale degli occhi, come di quello
- X2 o S2: movimento ben percepibile, cor- torsionale, può avvenire sia grazie ai muscoli
rispondente ad una deviazione da 6 a 12 retti superiore e inferiore sia ai muscoli obli-
Δcirca; qui.
- X3 oS3 è un valore molto raro: movimento A seconda della posizione degli occhi, ogni
Riv It Optom notevole, addirittura al limite delle possibilità muscolo ha un’azione primaria o seconda-

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di recuperare, corrispondente ad una deviazio- ria.
n.3 ne oltre le 12 Δ. Nella tabella seguente si riporta la funzione
LUG-SET 2008 L’esperienza insegna a valutare visivamente primaria dei muscoli extraoculari in funzione
pagg. 128-145 l’entità del movimento. della direzione di sguardo:

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Tab 1. Funzione primaria dei muscoli extraoculari in funzione della direzione
dello sguardo

Elevazione Depressione Rotazione Rotazione


interna esterna

Sguardo a Obliquo inferiore Obliquo superiore


destra sinistro sinistro
Retto superiore Retto inferiore
destro destro

Sguardo a Retto superiore Retto inferiore


sinistra sinistro sinistro
Obliquo Obliquo inferiore
superiore destro destro

Inclinazione Retto superiore Retto


testa destra destro superiore
Obliquo sinistro
superiore destro Obliquo
superiore
sinistro

Inclinazione Retto superiore Retto inferiore


testa sinistra sinistro destro
Obliquo Obliquo
superiore inferiore
sinistro destro

La conoscenza dell’azione primaria dei Il Parks Three Step Test viene eseguito in tre
muscoli permette di determinare quale di passi;
questi produce la deviazione verticale. 1. Determinare quale occhio ha ipertrofia (fig.
14 A)

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Fig. 14 A n.3
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pagg. 128-145

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COVER TEST

2. Determinare se l’ipertropia e maggiore con sguardo a sinistra (fig. 14 B) o destra (fig. 14


C)

Fig. 14 B

Fig. 14 C

3. Determinare se l’ipertropia è maggiore con testa inclinata a destra (fig. 14 D) oppure a


sinistra (fig. 14 E); questa fase è conosciuta anche come – Bielschowsky Test (12)

Fig. 14 D

Fig. 14 E

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pagg. 128-145

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I risultati che possiamo ottenere sono riportati in tabella 2:

Tab 2

Iper in posizione Iper aumenta con Iper aumenta con Muscolo paretico
primaria sguardo inclinazione

Destra Destra Destra Obliquo inferiore sinistro

Destra Destra Sinistra Retto inferiore destro

Destra Sinistra Destra Obliquo superiore destro

Destra Sinistra Sinistra Retto superiore sinistro

Sinistra Destra Destra Retto superiore destro

Sinistra Destra Sinistra Obliquo superiore sinistro

Sinistra Sinistra Destra Retto superiore sinistro

Sinistra Sinistra Sinistra Obliquo inferiore destro


Modificato da Griffin JR. Binocular Anomalies: procedures for vision therapy.
Chicago: Professional Press, INC. 1982:12

Nello specifico esempio riportato nelle Figure valutare solo il muscolo responsabile di stra-
A-B-C-D-E abbiamo: bismi non concomitanti verticali! (17)
1. iper occhio destro in posizione primaria
2. iper maggiore con sguardo a sinistra Cover Test con i Prismi
3. iper maggiore con testa inclinata su spalla
destra Si utilizza con i pazienti strabici e consente di
quindi leggendo in tabella il muscolo respon- misurare la deviazione esistente tra gli occhi;
sabile sará l’obliquo superiore destro. utilizzando il metodo alternato si misura la
Sottolineiamo che questo test permette di deviazione massima.

STRABISMO CONVERGENTE STRABISMO DIVERGENTE


PRISMA A BASE ESTERNA PRISMA A BASE INTERNA

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Fig. 15 pagg. 128-145

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COVER TEST

Si antepone all’occhio deviato la stecca di do l’occlusione fino all’annullamento del


prismi, oppure il prisma rotante di Risley, movimento di fissazione. In caso di inver-
con base orizzontale, se si tratta di una sione di movimento si riduce il potere pri-
deviazione orizzontale, o verticale, in caso smatico.
di deviazione verticale. Per gli strabismi Si può effettuare sia da lontano sia da vici-
orizzontali, che sono più comuni, si posi- no e la differenza tra i valori prismatici
ziona il prisma a base esterna in caso di rilevati indica, opportunamente calcolato,
strabismo convergente, oppure a base inter- il valore del rapporto AC/A.
na in caso di strabismo divergente, fig. 14. Esempio di test alternato con prismi a base
Si aumenta il potere prismatico alternan- esterna, fig. 16.

Fig. 16

Tutti i tipi di cover test si possono effettua- rio, valutate visivamente, per ottenere una
re, oltre che in posizione primaria, anche stima più reale della foria.
nelle altre otto posizioni secondarie per
rilevare delle eventuali incomitanze o per
esigenze visive particolari. Cover Test per Lontano

Si consiglia di effettuare per lontano le


Cover Test per Vicino. fasi del cover test monolaterale, quella
alternante lenta. Se si rileva la presenza di
Si utilizzano normalmente i tre tipi di foria, soprattutto se esoforia media od alta
cover test, monolaterale, di scopertura ed exoforia, eseguire la fase di scopertura per
alternante, come descritti per le distan- controllare il recupero della fusione.
ze prossime. La distanza di esecuzione Quando si effettua la fase alternante del
del cover test può variare da 20 a 40 cm cover test per lontano è difficile, per non
od oltre; se si pone la mira di fissazione dire impossibile, valutare obiettivamente la
molto vicina agli occhi del paziente, si ha presenza di una lieve foria. Si consideri che
il vantaggio di valutare meglio i movimen- a tale distanza si ha prevalenza di ortoforia
ti degli occhi, ma per contro la condizione oppure di lieve eteroforia. Si effettua, quin-
Riv It Optom eteroforica rilevata può discostarsi non di di, il test in maniera soggettiva richiedendo

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poco da quella reale della normale postu- al paziente di riferire se nota un movimento
n.3 ra della persona. Si consiglia di praticare od un cambio di posizione della mira nella
LUG-SET 2008 normalmente il cover test alla distanza di fase alternata del test.
pagg. 128-145 Harmon, o ad altre distanze se necessa- Come già accennato, il test si effettua

140
coprendo per almeno cinque secondi un quello sinistro, oppure “vedo la mira che
occhio e passando successivamente a si sposta a sinistra”, quando si porta l’oc-
coprire l’altro per altri cinque secondi, con clusione dall’OS a quello destro; si tratta
spostamento rapido della paletta occluso- di un movimento o cambio di posizione
ria per evitare un utilizzo binoculare degli della mira in zona omolaterale all’occhio
occhi; il tutto si esegue ripetutamente fino scoperto ed in questo caso il paziente è
ad ottenere le risposte richieste. esoforico.
Si possono ottenere diverse risposte. Il movimento o cambio di posizione della
1. Nessun movimento o cambio di posizio- mira in zona omolaterale all’occhio scoper-
ne della mira, indica ortoforia. to è una percezione fenomenica del pazien-
2. “Vedo la mira che si sposta a destra”, te e non un movimento reale della mira,
quando si porta l’occlusione dall’OD a come si può notare dalla fig. 17 a,b,c,d.

Fig. 17 A Fig. 17 B

La fig. ‘A’ mostra l’OD dietro l’occlusio- rispetto alla proiezione spaziale foveale
ne con allineamento di maggiore conver- precedente dell’OS, dando origine alla per-
genza, mentre quello sinistro è allineato cezione di movimento verso destra della
alla mira; spostando l’occlusione dall’OD mira. Ciò avviene perché non si lascia il
a quello sinistro, fig. ‘B’, la mira stimo- tempo al paziente di vedere con entrambi Riv It Optom

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la, in un primo momento, un punto retinico gli occhi contemporaneamente, altrimenti
nasale nei confronti della fovea dell’OD o percepirebbe due mire che si fondono in n.3
alla sinistra della fovea dell’occhio ciclo- una sola subito dopo. LUG-SET 2008
pico, che proietta l’immagine verso destra Nella fig. ‘C’ l’OD allinea la fovea alla pagg. 128-145

141
COVER TEST

mira ed il paziente non nota alcun movimento ‘D’, la mira stimola, in un primo momen-
della stessa; ognuno può sperimentare come, to, una porzione di retina nasale dell’OS o
con un occhio occluso, possa muovere l’altro alla destra della fovea dell’occhio ciclo-
in tutte le direzioni senza percepire movi- pico e il paziente percepisce la mira alla
mento alcuno dell’ambiente circostante. sua sinistra, o nota uno spostamento della
Spostando l’occlusione davanti all’OD, fig. mira a sinistra.

Fig. 17 C Fig. 17 D

3. “Vedo la mira che si sposta a destra”, perto ed in questo caso il paziente è exo-
quando si porta l’occlusione dall’OS a forico.
quello destro, oppure “vedo la mira che si Il movimento o cambio di posizione della
sposta a sinistra”, quando si porta l’occlu- mira in zona controlaterale è una percezio-
sione dall’OD a quello sinistro; si tratta di ne fenomenica del paziente e non un movi-
un movimento o cambio di posizione della mento reale della mira, come si può notare
mira in zona controlaterale all’occhio sco- dalla fig. 18 a,b,c,d.

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Fig. 18 A Fig. 18 B

Fig. 18 C Fig. 18 D Riv It Optom

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COVER TEST

Questo movimento fenomenico e non reale consentendo visione binoculare e rileva-


della mira è un movimento stroboscopico mento di eteroforie spesso inferiori a quelle
percepito dal paziente ed è stato studiato ottenibili con un’esecuzione di movimento
da M. Wertheimer (1912) () che lo ha defi- veloce dell’occlusore, evitando la possibi-
nito “Effetto phi”. Gli studi di Wertheimer lità di visione binoculare e prolungando i
sono serviti da base per tutte le successive tempi della dissociazione totale;
sperimentazioni effettuate da altri studiosi - movimenti sincinetici della mano che
sulla percezione del movimento. impugna la luce nel test per vicino indu-
L’esecuzione del Cover Test come qui cendo un movimento falso negli occhi;
esposta è, secondo gli autori, la migliore e - effettuazione di movimenti orizzonta-
quella che consente di raggiungere i risul- li dell’occlusore che possono interferire
tati più aderenti alla reale condizione della nella valutazione di eventuali deviazioni
persona esaminata. orizzontali, sia nella versione oggettiva sia
Durante corsi teorico-pratici si sono notate in quella soggettiva;
delle esecuzioni a volte approssimate, con - utilizzo di mire accomodative per rilevare
ottenimento di risultati imprecisi, come le entità di forie con utilizzo critico di foca-
seguenti: lizzazione degli occhi (3)(7)(15)(19); gli
- osservazione del comportamento dell’oc- autori non concordano con tali mire poiché
chio dietro l’occlusore nella fase monola- ritengono il cover test componente di una
terale, secondo il metodo Duane (4); può batteria di test preliminari con investiga-
essere indiscutibilmente un dato aggiunti- zione prevalente della qualità della visione
vo, ma non fondamentale e, inoltre, il suo binoculare (8)(9)(16) e, inoltre, tali mire
rilevamento comporta una posizione sensi- non corrispondono alle condizioni quoti-
bilmente angolata nei confronti del pazien- diane di utilizzo degli occhi.
te che rende più difficoltosa l’osservazione Vi sono i test al forottero con metodo Von
dell’occhio non occluso; l’osservazione Graefe per una quantificazione della foria
potrebbe essere agevolata utilizzando un con un utilizzo critico di accomodazione;
occlusore semitrasparente. - effettuazione nell’ordine delle fasi alter-
- effettuazione della fase monolaterale ad nante e cover-uncover (2)(18), mentre ha
un occhio unitamente a quella di scopertu- maggiore logica l’esclusione dapprima
ra (11), prima di completare la fase mono- della presenza di strabismo nelle sue varie
laterale ad ambedue gli occhi ed escludere forme con la fase monolaterale ad ambe-
la presenza di strabismo; due gli occhi, successivamente la ricerca di
- effettuazione della fase alternante nor- forie con le fasi scopertura e alternante;
male da lontano in versione oggettiva con - registrazioni su schede con semplice
risultato ortoforico anche in casi con pre- scrittura della deviazione senza un abboz-
senza di eteroforia lieve, che sarebbe stata zo di valutazione quantitativa, che ha l’in-
rilevata se la fase alternata fosse stata ese- conveniente di perdere la quantificazione
guita in versione lenta soggettiva; rilevata e di non poterla poi raffrontare a
- effettuazione a tutte le persone della fase risultati di esami futuri.
di scopertura da lontano; tale fase non con- Gli autori che espongono il test alternan-
sente di rilevare lievi eteroforie, mentre te anche in versione soggettiva tra quelli
diviene importante quando si hanno forie riportati in bibliografia (3)(4)(7)(9) sono
ben rilevabili al fine di valutare la qualità pochi; ancora meno sono quelli che men-
della visione binoculare nel recupero della zionano il movimento dell’occhio senza
fusione; occlusione nella fase di scopertura con
- effettuazione della fase alternante con riferimento alle osservazioni di Hering (7)
Riv It Optom movimento troppo lento dell’occlusore (9)

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