DIAGNOSTICA VESTIBOLARE VIDEOOCULOGRAFICA: LA QUANTIFICAZIONE DEL DANNO VESTIBOLARE NEI TRAUMATISMI CRANIO-CERVICALI
Dr. Enrico ARMATO
U.O. ORL USL 13 REGIONE VENETO FATTORI LIMITANTI Quali sono i FATTORI che condizionano l’esecuzione e la fedeltà di una valutazione diagnostica vestibolare in campo medicolegale? FATTORI LIMITANTI Lo studio del sistema dell’equilibrio è decisamente complesso, indagando una funzione elaborata dall’integrazione neurologica di numerosi sottosistemi (labirintico, visivo, propriocettivo) FATTORI LIMITANTI È esperienza comune come purtroppo venga preferita da gran parte degli specialisti otoiatri la velocità di esecuzione rispetto all’accuratezza della medesima FATTORI LIMITANTI Non si può non sottolineare la pesante influenza del censurabile comportamento sia di taluni specialisti che hanno inflazionato il mercato con referti del tutto inappropiati ed inaffidabili, sia di quei periziandi esageratori e/o simulatori FATTORI LIMITANTI Questi fattori, potenziandosi a vicenda, conducono a valutazioni otoneurologiche incomplete e scarsamente attendibili, attendibili con l’identificazione di alterazioni funzionali limitate numericamente e non specifiche qualitativamente NUOVO APPROCCIO È nata perciò con il tempo l’esigenza di un NUOVO APPROCCIO METODOLOGICO E DI INDAGINE che possa illuminare la attuale diagnostica vestibolare e organizzare le basi per una più obiettiva quantificazione del danno biologico VIDEONISTAGMOGRAFIA Il nuovo approccio di indagine si basa sull’introduzione del più recente metodo strumentale di rilevazione dei movimenti oculari: la VIDEONISTAGMOGRAFIA (VNG) COMPUTERIZZATA VIDEONISTAGMOGRAFIA Videocamere ad infrarossi rilevano i movimenti oculari volontari e riflessi, mentre un programma applicativo dedicato consente un’analisi numerica del segnale acquisito e restituisce per ciascuna prova un insieme di parametri fisici che descrivono in modo rigoroso e quantitativo i fenomeni registrati VIDEONISTAGMOGRAFIA Essa elimina radicalmente una delle maggiori fonti di imprecisione e di errore che hanno fin ad oggi afflitto questo tipo di valutazione: la soggettività dell’esaminatore (perito percipiente), in particolar modo di quello che esegue valutazioni vestibolometriche con il solo ausilio dei propri occhi VIDEONISTAGMOGRAFIA Nei confronti dell’ElettroNistagmoGrafia (ENG), (ENG) la modalità di registrazione dei movimenti oculari che la VideoNistagmoGrafia ha sostituito, si è realizzato un importante progresso per cui le indagini vestibolari sono diventate: VIDEONISTAGMOGRAFIA più rapide (non si devono eseguire continue calibrazioni) più precise (non ci sono derive del segnale di posizione dell’occhio da instabilità del potenziale corneo-retinico, per la polarizzazione degli elettrodi e per la costante di tempo adottata nella registrazione) VIDEONISTAGMOGRAFIA più confortevoli (non si devono applicare elettrodi sulla cute e non è necessario un costante oscuramento dell’ambiente) più complete (consente, per la prima volta, l’analisi dei movimenti torsionali e migliora la leggibilità di quelli verticali) PROTOCOLLO DIAGNOSTICO ANAMNESI VIDEONISTAGMOGRAFIA * Esame Obiettivo * Prove caloriche bitermiche * Prove rotoacceleratorie * Prove visuooculomotorie PROTOCOLLO DIAGNOSTICO ESAME AUDIOMETRICO TONALE POTENZIALI EVOCATI ACUSTICI STABILOMETRIA STATICA APPROCCIO METODOLOGICO PUNTI DI FORZA Tutte le misurazioni si incentrano sulla velocità della fase lenta del nistagmo: è quest’ultima la vera risposta dell’apparato vestibolare a stimoli termici, acceleratori e visivi APPROCCIO METODOLOGICO La frequenza del nistagmo cessa definitivamente di essere il parametro guida della funzione vestibolare, eliminando tutte quelle alchimie topodiagnostiche che ad essa si correlavano APPROCCIO METODOLOGICO Solo l’utilizzo delle stimolazioni bitermiche consente di ricavare tre parametri fondamentali ed irrinunciabili che sono la reflettività assoluta, il deficit vestibolare di lato (la ripartizione tra lato Dx e Sin della reflettività totale misurata alle prove rotatorie) e la preponderanza direzionale APPROCCIO METODOLOGICO L’esecuzione di stimolazioni monotermiche è assolutamente da proscrivere in quanto esse non consentono il calcolo di nessuno dei parametri sopra indicati e non hanno, perciò, alcuna potenzialità topodiagnostica APPROCCIO METODOLOGICO L’utilizzo delle stimolazioni rotatorie permette di calcolare la reflettività totale (la somma dell’azione congiunta dei due emisistemi vestibolari) e di misurare l’interazione visuovestibolare (il processo di integrazione tra informazioni visive e vestibolari che si realizza a livello delle strutture nervose troncocerebellari) APPROCCIO METODOLOGICO Il loro mancato utilizzo non consente una corretta valutazione dello scompenso dinamico del sistema vestibolare, cui è direttamente proporzionale la sintomatologia lamentata dal paziente, e non permette il rilievo di un’importante quota dei disturbi centrali delle vie vestibuooculomotorie APPROCCIO METODOLOGICO Le prove visuooculomotorie sono universalmente riconosciute come lo strumento più idoneo per una corretta e sicura diagnosi di centralità della patologia vestibolooculomotoria APPROCCIO METODOLOGICO La stabilometria statica computerizzata e le stimolazioni rotatorie consentono, infine, di valutare numericamente l’interferenza della propriocezione cervicale sul sistema posturale e sull’oculomotricità riflessa CARATTERISTICHE DEL NUOVO APPROCCIO INTERESSE MEDICO-LEGALE l’obiettività perché i risultati di tutti i tests sono parametri numerici ricavati da un’analisi computerizzata delle registrazioni dei movimenti oculari la riproducibilità perché i protocolli di esame sono rigidamente standardizzati CARATTERISTICHE DEL NUOVO APPROCCIO la globalità perché indaga la risposta del labirinto a diverse frequenze di stimolazione grazie all’utilizzo simultaneo dei tests termici e di quelli rotatori la capacità di monitorizzare precisamente lo status del paziente in relazione all’esecuzione di terapie mediche e/o riabilitative FINALITÀ DEL NUOVO APPROCCIO ESPLORAZIONE FUNZIONALE &TOPODIAGNOSI SIST. VESTIBOLOOCULOM. PERIF. * I due emisistemi sono bilanciati tra loro? * La reflettività totale è nei limiti di norma? * In quale proporzione è ripartita la reflettività totale tra i due emisistemi vestibolari? FINALITÀ DEL NUOVO APPROCCIO SIST. VESTIBOLOOCULOM. CENTR. * L’interazione visuovestibolare è corretta? * Le vie centrali dell’oculomotricità sono indenni? * Sono presenti ulteriori segni riferibili ad un’alterazione centrale? FINALITÀ DEL NUOVO APPROCCIO SIST. VESTIBOLOSPIN. E POSTURALE * Il test di Romberg è positivo? * Le informazioni propriocettive cervicali e/o stomatognatiche alterano la postura? CONCLUSIONI In CONCLUSIONE : in un momento di tanto profonda turbativa nella materia legislativa specifica, la VideoNistagmoGrafia si pone come l’unica metodica sicuramente in grado di fornire risposte scientificamente corrette, misurabili e riproducibili CONCLUSIONI
…si la magie du verbe
est parfois puissante sur les comportements humains, elle n’a cependant aucun pouvoir sur la realité des choses… Erik Ulmer