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SIGNIFICATO
CLINICO E
DIAGNOSTICO
relatori
E. ARMATO - E. FERRI
U.O.ORL – Dolo (VE)
RIFLESSI POSTURALI
SINERGIE POSTURALI
STRATEGIE POSTURALI
POSTURA - TONO MUSCULARE - GRAVITÀ
M. masticatori
M. estensori del capo
TEMPORALE
CORTECCIA
SISTEMA VISIVO
PARIETO-
SPAZIALE
Recettori della retina Senso della posizione e della
velocità del corpo Soglia
CANALI di percezione delle
SEMICIRCOLARI accelerazioni angolari
LABIRINTO
Accelerazioni angolari
INTEGRAZIONE
VEGETATIVI
CENTRALE SEGNALI DI CONFLITTO
CENRTI
OTOLITI
Accelerazioni lineari - NN. Vestibolari SENSORIALE
Forza di gravità - NN. Oculomotori Comparsa di cinetosi
- Cervelletto
- NN. Grigi
SISTEMA - Corteccia
PROPRIOCETTIVO COORDINAZIONE
- Centri Vegetativi
CEREBRALE
Recettori articolari OCCHIO-TESTA
TRONCO
Recettori muscolari Oculomotricità coniugata Rifl.
Recettori mm. oculari Visuo-Oculomotore Rifl.
Vestibolo-Oculomotore Rifl.
Cervico-Oculomotore Saccadi
SISTEMA TATTILE & Pursuit
Pressocettori della
pianta del piede CONTROLLO DELLA
MIDOLLO
SPINALE
POSTURA, DELL’EQUIL.
STATICO E DINAMICO
Rifl. Vestibolo-Spinali
FUNZIONI DELLA
STABILOMETRIA
• QUANTIFICARE LE OSCILLAZIONI
POSTURALI DEL PAZIENTE
• ANALIZZARE LA STRATEGIA
UTILIZZATA PER MANTENERE LA
POSIZIONE, QUANTIFICANDO IL
CONTRIBUTO DELLE VARIE COMPONENTI
DEL SISTEMA POSTURALE
Report of the Therapeutics and Technology Assessment
Subcommittee of the American Academy of Neurology
Neurology, 1993; 43: 1261-4
POSTUROGRAPHY
• È una metodica strumentale per quantificare
l’oscillazione del corpo durante la stazione eretta
• Non è dannosa se utilizzata correttamente
• La posturografia, sia statica che dinamica, non consente
però di eseguire una topodiagnosi di lesione del SNC né
di effettuare una specifica diagnosi di lesione o deficit di
altri apparati coinvolti
STABILOMETRIA STATICA
• È una metodica strumentale deputata alla valutazione
delle capacità di controllo posturale di un soggetto
immobile, in stazione eretta
• Quantifica le oscillazioni posturali del paziente e analizza
la strategia posturale utilizzata, specificando il contributo
delle differenti componenti del sistema
• Presupposti fondamentali sono quindi:
- l’immobilità del paziente
- un piano d’appoggio fisso
STABILOMETRIA DINAMICA
• È una metodica strumentale deputata
allo studio delle risposte posturali
secondarie ai movimenti del piano
d’appoggio
• Fornisce indicazioni sulle strategie
seguite dal paziente in condizioni
diverse dal mantenimento della sola
stazione eretta
• Permette di analizzare condizioni
complesse in cui vi è discordanza e/o
incoerenza tra i segnali propriocettivi e
i segnali esterocettivi
STABILOMETRIA
STATICA
Valuta soprattutto le
interferenze visive e
propriocettive
STABILOMETRIA
DINAMICA
Valuta soprattutto le
interferenze vestibolari
APPARECCHIATURE PER LA
STABILOMETRIA STATICA
• RILIEVI OTTICI
• SOLETTE MULTISENSORE
• PEDOBAROGRAFO
• PIATTAFORMA PER FORZE
VERTICALI
- CON DINAMOMETRO
- CON RILEVATORI
PIEZOELETTRICI
- A 4 RILEVATORI
- A 3 RILEVATORI
CARATTERISTICHE DI UN
SISTEMA STABILOMETRICO
• Sicurezza del paziente (superficie d’appoggio
sufficientemente larga, base d’appoggio rassicurante,
controllo dell’esaminatore, stato di vigilanza ottimale del
paziente, ambiente circostante con stimoli visivi e uditivi
adeguati e costanti)
• Riproducibilità
• Analisi multiparametrica delle oscillazioni
• Affidabilità e confrontabilità dei dati sia in senso
longitudinale (stesso soggetto nel tempo) che trasversale
(con altri soggetti)
I PARAMETRI DELLA VALUTAZIONE
STABILOMETRICA
• Le coordinate massime (X) ed (Y) del centro di
pressione (mm) ed il loro valor medio
• La velocità media degli spostamenti (mm/sec)
• La dispersione delle oscillazioni sul piano di
appoggio (superficie dell’ellisse, mm2)
• La lunghezza delle oscillazioni (mm)
• Lo spettrogramma di frequenza delle oscillazioni
(FFT) sugli assi (X) ed (Y)
• Lo stabilogramma
• Lo statokinesigramma
• LFS
• Funzione di intercorrelazione
I PARAMETRI DELLA
VALUTAZIONE STABILOMETRICA
ANALISI DI FOURIER (FFT)
L'oscillazione del centro di pressione, rilevato mediante la stabilometria statica, può essere
considerato come una funzione f(t) non periodica ma limitata al tempo t e quindi
analizzabile mediante la trasformata di Fourier.
Il soggetto sano posto sulla piattaforma stabilometrica da luogo ad una serie di oscillazioni
sul piano sagittale (antero-posteriore) asse (Y) e sul piano frontale (latero-laterale) asse
(X).
La funzione di queste oscillazioni è caratterizzata, nel dominio del tempo, da una ampiezza
che può assumere valori positivi e negativi rispetto ad un valore iniziale.
L'analisi spettrale di queste funzioni mediante la FFT rileva una frequenza fondamentale
intorno a 0.02÷0.04 Hz sia per la funzione di X che per quella di Y. Questa frequenza
fondamentale rappresenta l'offset del sistema posturale statico. È con questa frequenza
che il sistema rileva le afferenze visive, propriocettive, vestibolari, determina le dovute
correzioni posturali resettando le precedenti grandezze.
Il sistema posturale fine è in grado di controllare solamente le frequenze molto basse che
determinano il valore dello statokinesigramma.
I PARAMETRI DELLA
VALUTAZIONE STABILOMETRICA
ANALISI DI FOURIER (FFT)
STABILOGRAMMA
Lo statokinesigramma rappresenta lo
spostamento reale del centro di
pressione, detto gomitolo, in riferimento
all'appoggio plantare.
Grandezze legate direttamente allo
statokinesigramma sono i parametri:
superficie (precisione posturale)
posturale e
lunghezza (dispendio energetico).
energetico
I PARAMETRI DELLA VALUTAZIONE
STABILOMETRICA
LFS = LUNGHEZZA FUNZIONE DELLA SUPERFICIE
DI BASE
TEST
OCCHI CHIUSI
COMPLEMENTARI
TEST COMPLEMENTARI
SEGMENTARIO
VESTIBOLARE
(ARTI INFERIORI)
CERVICALE CORTICALE
OCULOMOTORIO
TEST COMPLEMENTARI
INTERFERENZA DEI SOTTOSISTEMI
COMPONENTE VESTIBOLARE
COMPONENTE VISIVA
COMPONENTE CERVICALE
COMPONENTE STOMATOGNATICA
ARTI INFERIORI
COMPONENTE CORTICALE
TESTS MULTIFATTORIALI