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21/09
Semiotica si occupa di tutto ciò che è dotato di senso e scommette sulla sua intelligibilità. Ciò che è dotato
di senso è individuato e studiato dalla semiotica in quanto testo. In semiotica non c’è posto per l’ineffabile,
questo non vuol dire che la semiotica non analizzi la vaghezza e ambiguità intrinseca e strategica di certi
testi.
TESTO
Etimologia: dal latino textum, texere. La nozione di testi contiene in sé i concetti di tessuto, trama,
intreccio.
Eco: catena di enunciati legati da vincoli di coerenza sia gruppi di enunciati emessi contemporaneamente,
sulla base di più sistemi semiotici.
Floch: testo è tutto ciò circoscritto da limiti che lo definiscono come una totalità relativamente autonoma e
rendono possibile la sua organizzazione strutturale
22/09
27/09
Isotopia figurativo-tematica: fa da ponte rispetto alle isotopie più astratte, quelle più propriamente
tematiche, ed è legata all’uso di aggettivi che esprimono in parte i concetti astratti, in parte qualità
percepibili).
29/09
- Più pubblicità su diversi media sviluppano lo stesso concept, la campagna deve essere coerente
(isotopie) e coesa (elementi visivi che sul piano del significante ce la fanno riconoscere come la
stessa)
- Annuncio stampa: pubblicità compare sulla stampa periodica o quotidiana
- Radiocomunicato se pubblicità è trasmessa per radio
- Telecomunicato o spot o commercial se è trasmessa in tv o al cinema
- Annunci-stampa: visual (immagine), headline (titolo). Visual e headline sono i principali responsabili
del significato complessivo di un annuncio e della sua efficacia complessiva
Bodycopy: è un testo più lungo
Logotipo o logo: nome dell’azione graficizzato, cioè scritto con caratteri particolari
(lettering) e graficamente studiato
Marchio: la componente grafica di una marca (spesso un’immagine),
riconoscibile ma non pronunciabile (ma anche la somma di logotipo e componente
grafica)
Baseline: breve affermazione scritta in corpo minore della headline ma maggiore
del body copy: sviluppa, conclude e razionalizza la headline, e spesso è comune nei
diversi pezzi di una campagna
Pay-off o tag-line: breve affermazione scritta in corpo minore della headline ma
maggiore del body copy, che definisce l’azienda
05/10
Alcuni elementi possono mancare, non possono mancare una struttura grafica e il logotipo, la struttura
grafica stabilisce gerarchie di senso tra immagini e parole: permette di costruire comunicazioni seriali e
identificabili attraverso la presenza di elementi ricorrenti
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SIGNIFICANTE
- componente plastica
in un testo visivo il livello plastico è l’organizzazione di linee colori spazi indipendentemente dal
fatto che vi si possano riconoscere o meno figure del mondo naturale
organizzazione topologica di un testo visivo= organizzazione dello spazio
organizzazione eidetica di un testo visivo= organizzazione delle linee
organizzazione cromatica di un testo visivo= organizzazione dei colori e chiaroscuri
- componente figurativa
si distinguono quelle che Greimas chiama figure del mondo naturale, che sono gli oggetti
dell’esperienza ordinaria in quanto: percepiti con i 5 sensi, nominati da qualche lingua, dotati di
significato dalla cultura cui la lingua appartiene
scopo di individuare unità pertinenti del piano dell’espressione dei testi visivi che fossero più
piccole e più generali delle figure del mondo (unità minime analoghe alle unità minime delle lingue
naturali che sono i fonemi)
gradualità del livello figurativo
o assenza di figuratività: testo visivo astratto
o bassa densità figurativa: rappresentazione piuttosto astratta, ma alcune figure sono
riconoscibili
o media e alta densità figurativa: sempre più figure del mondo naturale sono riconoscibili
o testo iconico
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Simbolismo
Un formante plastico (elemento plastico con significato) può rimandare a un contenuto in due modi:
I sistemi di significazione in cui il piano dell’espressione è organizzato parallelamente al piano del contenuto
(con una corrispondenza uno a uno fra unità del piano dell’espressione e unità del piano del contenuto)
sono detti conformi, monoplanari o simbolici
Sono conformi i sistemi più elementari di significazione: le luci delle mobili quando si svolta ad esempio, i
colori dei semafori…
Alcune correlazioni simboliche tipiche (stereotipate, molto comuni): rosso = aggressività, pericolo,
passione; verde =natura, invidia; azzurro =purezza, cielo
- Livello topologico
o non ci sono cornici e l’annuncio occupa tutto lo spazio
o scritta è in secondo piano
o due parti dell’annuncio sono autonome per la disposizione delle immagini, prodotto è
presente in entrambe
o divisione mediata dallo sfondo dorato comune che lega le due figure e ne permette il
confronto
o ordine di lettura da sx a dx contrastato dal fatto che occhio è attratto dal volto
o dimensione irrealistica del profumo suggerisce un’ambientazione mitica confermata dal
colore dorato
- livello eidetico
o prevalgono le linee curve, morbide ma nette (contorni figure, capelli ragazza, fasci di luce
sullo sfondo)
o numerose rime tra profumo e ragazza (forma complessiva della boccetta richiama la forma
del corpo e del viso, collier richiama le scanalature dorate del collo del profumo)
o confezione del profumo liscia senza scritte è simile al corpo nudo della ragazza
- livello cromatico
o oro rimanda a dimensione di preziosità, quasi sacra, divina ed è ovunque
o giochi di luce bianca che permettono una nuova rima
o pelle della modella è più dorata vicino al profumo
le rime eidetiche e quelle cromatiche ci permettono di identificare il profumo con la modella come
fossero una cosa sola. Annuncio mette in atto similitudine talmente visiva da suggerirci una
identificazione
Cosa vedo?
- Annuncio stampa occupa due pagine, unite da uno sfondo comune dorato
- Boccetta
- Ragazza
- Ecc.
Associazioni enciclopediche: colore dorato è quello del metallo prezioso, oro rimanda per convenzione
simbolica alla dimensione del sacro, divino. Anello al collo della modella ricordano quelli indossati dalle
donne di certe tribù birmane. Boccetta del profumo panciuta, posizione di una madre che tiene in grembo il
figlio.
Isotopie
Isotopia tematica del sacro (livello plastico-cromatico da colore oro, parola j’adore e absolu
Concept
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Interpretazione complessiva: femminilità completa, preziosa come l’oro, materna morbida accogliente,
sacra da adorare.
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II PARTE
STORYTELLING
Libro facoltativo per esame: Alessandro Perissinotto, raccontare. Strategie e tecniche di storytelling
Il successo dell’etichetta storytelling negli USA risale alla metà degli anni 90.
Dal 1995 si parla di narrative storytelling: vitalità dell’idea del raccontare -> potenza del raccontare, forza
del cinema hollywoodiano, istituzionalizzazione nelle università, fin dagli anni sessanta, dei corsi di scrittura,
così estranei alla nozione romantica di “ispirazione”.
└ festival di storytelling ogni ottobre, a partire dalla creazione, nel 1972 in Tennensee
└ la crescita astronomica del potere culturale e patrimoniale delle multinazionali può essere
sostenibilmente ricondotta ad un’idea apparentemente innocua concepita da teorici del management a
metà degli anni 80 secondo la quale grandi aziende devono produrre principalmente marchi e non prodotti.
10 anni più tardi non si parla più di marchi ma storie.
Rischi e problemi:
Marketing qualitativo (comprensione delle motivazioni e delle emozioni dei clienti target, indaga sul
perché): 90 settori (social media marketing ad esempio), diverso da marketing che si studia in facoltà come
economia ad esempio (marketing quantitativo, che si fonda principalmente sull’acquisizione di
informazioni, indaga sul cosa)
06/12
Opposizione fondamentale:
valori d’uso, pratici, utilitari = sono i valori pratici, di tutti i gg (eseguire certi compiti ordinari) che orientano
programmi narrativi secondari d’uso
Lato sx valori d’uso, lato dx valori di base; alto a sx valorizzazione pratica, basso a sx valorizzazione critica,
alto a dx valorizzazione utopica, basso a dx valorizzazione ludico-estetica
Pubblicità macchine
Opposizione fondamentale
del linguaggio
13/12
Analisi narrativa:
quali sono state le azioni principali e secondarie di questi protagonisti? In termini semionarrativi PN di base
e d’uso
isotopie tematico-figurative
assiologia di fondo
un processo può essere descritto nel suo aspetto durativo o in momenti puntuali, di incidenza:
DURATIVO VS PUNTUALE
Si può considerare il momento puntuale di inizio di un processo, e allora si considera il suo aspetto
incoativo o il momento puntuale della sua fine, cioè il suo aspetto terminativo:
INCOATIVO VS TERMINATIVO
I processi possono essere descritti come ripetuti nel tempo oppure fatti singoli:
INTERATIVO VS SINGOLATIVO
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