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La dinastia Qing (1644 – 1912)

Nel 1636, Abahai proclamò a Mukden la fondazione della dinastia Qing. All'invasione Qing, i principi Ming
opposero soltanto una resistenza individuale e priva di coordinamento. Uno di loro, Zhu Yusong, a
Nanchino e altri due sulla costa sud-orientale furono sconfitti nel giro di pochi anni. La resistenza più
accanita fu opposta da Zhu Yulang, nipote di Wanli e principe di Gui. Egli fu proclamato imperatore a
Zhaojing nel Guangdong e il suo regno fu contraddistinto dal motto Yongli. Quando i Qing conquistarono il
Guangdong, egli fu abbandonato da tutti e dopo un ennesimo tentativo di riconquistare il potere, fu
costretto a rifugiarsi in Birmania, dove fu poi consegnato al generale Wu Sangui, che lo fece strangolare nel
1662. Il generale Wu Sangui era stato tra l'altro la figura chiave della conquista mancese. Durante la
conquista di Pechino da parte di Li Zicheng, egli preferì arrendersi agli eserciti di Gordon, piuttosto che a
quelli del ribelle. Wu Sangui si unì poi agli eserciti mancesi per sconfiggere Li Zicheng in seguito collaborò
all'insediamento della nuova dinastia. Wu Sangui si costituì una satrapia nello Yunnan e nel Guizhou,
mentre altre due satrapie vennero formate nel Guangdong da uno dei figli del generale Shang Kexi, che si
era posto al servizio dei manciù nel 1633, e nel Fujian dal nipote del generale Geng Jingzhong. Per molti
anni, la Cina del sud rimase così sotto il controllo di collaboratori cinesi dei manciù. Quando nel 1673, Shang
Kexi chiese di poter trascorrere gli ultimi anni della sua vita nella sua patria, il Liaodong, il governo incamerò
i feudi concessigli. Anche Wu Sangui nel 1667 aveva fatto la stessa richiesta, ma aveva conservato la sua
posizione. Dopo quanto accaduto a Shang Kexi, egli temette di perdere i suoi privilegi e si decise alla
ribellione, che fu poi nota come la rivolta dei tre feudatari. Egli proclamò una nuova dinastia Zhou e
riadottò tutti i costumi e i riti della corte Ming. Molti furono i generali cinesi che si unirono a lui.
Inizialmente, riportò qualche successo, ma nel 1677 la situazione peggiorò. L'anno successivo Wu Sangui
morì e il suo posto fu preso da suo nipote Wu Shifan che riuscì a resistere fino al 1681, anno in cui, perse
tutte le speranze, finì con il togliersi la vita.

L’ultimo territorio cinese che cadde nelle mani della nuova dinastia fu l'isola di Taiwan, dove la resistenza
anti-manciù fu tenuta viva da Zheng Chenggong (1624-1662) e dalla sua famiglia. Suo padre aveva fatto
fortuna come pirata e avventuriero ed era divenuto uno dei favoriti della corte rifugiata a Nanchino e lo
stesso era poi accaduto al figlio Zheng Chenggong, che ricevette il cognome imperiale Zhu, per cui fu anche
chiamato Guoxingye (signore dal cognome imperiale) che gli olandesi deformarono in Koxinga. Dal 1646 al
1658, egli controllò in gran parte anche la costa del Fujian e quando nel 1655 i Qing cercarono di impedire
le scorrerie lungo le coste sud-orientali, sottoponendo a restrizioni il commercio estero in modo da tagliare
i rifornimenti ai lealisti Ming, Koxinga reagì attaccando Nanchino, ma subì una grave sconfitta. Morì nel
1622, dopo aver occupato Taiwan, scacciandone gli olandesi. Ma, la morte di Zheng Chenggong non
provocò la fine del regime che egli aveva creato, in quanto gli successe il figlio, che nel 1670 fino a
concludere un trattato commerciale con gli inglesi, che però non fu mai messo in opera. Ma il regime di
Taiwan non seppe approfittare della rivolta dei tre feudatari quando le forze Qing erano impegnate a
sedare la rivolta e i Qing riuscirono ad occupare l'isola, nel 1683, grazie anche all'aiuto degli olandesi. Il
territorio di Taiwan in seguito fu amministrato come parte del Fujian. In Manciuria i Qing dovettero
affrontare un altro problema. Fin dal 1580, i russi avevano iniziato a spingersi sempre più attraverso la
Siberia, spinti dal traffico delle pellicce di zibellino e, dopo il 1643, pattuglie di cosacchi cominciarono a
compiere scorrerie discendendo l’Amur, combattendo contro le tribù locali e stabilendo basi fortificate a
Nerčinsk e ad Albazin. Questi avamposti nel bacino dell’Amur posero i russi in conflitto con l'impero Qing.
La preoccupazione dei Qing fu causata dal fatto che Ghantimur, un capo tribale, dopo ad aver partecipato
ad un attacco contro i russi, giurò loro fedeltà e ciò pose ai Qing il problema del mantenimento del
controllo sui capi, i territori e le vie strategiche dell'area dell’Amur. Dopo il consolidamento del loro potere
in Cina i manciù cominciarono ad estendere il loro controllo militare sulla regione dell’Amur e i russi furono
ben presto respinti dai loro avamposti. Di fronte a questa pressione, la corte russa decise di negoziare e a
tale proposito inviò nel 1686 a Nercinsk un ambasciatore, Golovin.

Dal 1619, i russi avevano tentato di stabilire relazioni diplomatiche su basi paritetiche con l'impero dei Ming
prima e dei Qing poi, ma le richieste di uguaglianza interstatale di tipo europeo ne aveva determinato il
fallimento. La missione di Golovin ebbe, invece, successo e si concluse con un trattato tra le due potenze.
Ciò fu dovuto alla particolare situazione del momento. Nello stesso periodo si stava verificando la rapida
ascesa degli zungari, tribù nomadi di etnia oirat, ed era interesse dell’imperatore Kangxi evitare
un'eventuale coalizione tra i russi e le tribù di confine. L'accordo fu raggiunto anche grazie alla mediazione
di due gesuiti, il portoghese Pereyra e il francese Gerbillon, che funsero da interpreti e da consiglieri
dell'imperatore. I gesuiti redassero il testo del Trattato di Nerčinsk (stipulato il 7-IX-1689) in latino, manciù,
cinese, mongolo e russo. Il trattato, che fu il primo stipulato tra la corte cinese e una potenza europea,
implicava l'eguaglianza dei due sovrani, bloccava l'avanzata russa nella regione dell'Amur, dava ai russi una
base per le relazioni commerciali, stabiliva che le due parti avrebbero concesso l'estradizione dei criminali e
dei disertori e permesso i contatti commerciali e i viaggi tra i due paesi alle persone munite di
salvacondotto. Inoltre, fu assegnata ai russi una sede diplomatico-commerciale permanente a Pechino e fu
loro consentito di costruire una Chiesa greco-ortodossa. Nel 1727 fu stretto fra la Russia e la Cina un altro
trattato (trattato di Kjachta) in cui si procedeva a una nuova determinazione dei confini stabiliti lungo
l’Amur. Inoltre, ai russi fu concesso di inviare ogni tre anni delle carovane ufficiali a Pechino e di continuare
a mantenere nella città la sede della missione religioso-diplomaticacommerciale. I rapporti sanciti con il
Trattato di Kjachta rimasero in vigore fino al XIX secolo, quando sotto lo zar Nicola I una nuova ondata di
imperialismo spinse i russi verso l’Asia Orientale.

Shunzhi 1644-1661

Nel 1643 dopo la morte di Abahai, ascese al trono suo figlio che all’epoca aveva sei anni, con il titolo di
regno Shunzhi e di cui fu reggente fino al 1651, Dorgon, quattordicesimo figlio di Nurhaci. Shunzhi fu in
stretti rapporti con i gesuiti, che dal 1601 facevano regolarmente parte della burocrazia cinese grazie
all’opera di Matteo Ricci, e fu particolarmente legato a padre Adam Schall, che Dorgon aveva riconfermato
nella carica di astronomo di corte e che lui chiamava “nonno”. Shunzhi permise, inoltre, che a Pechino
fosse edificata una chiesa cristiana (nantang), ma in seguito cadde sotto l’influenza degli eunuchi di corte e
si interessò maggiormente al buddhismo lamaista. Nel 1652 giunse, infatti, alla corte di Pechino su invito
dei Qing il quinto Dalai Lama tibetano. Egli apparteneva alla setta del cappello giallo o Gelug (modello di
virtù), che si era diffusa in Tibet nel XIII secolo come setta riformista della più antica setta del cappello
rosso. Scopo della setta era quello di restaurare la disciplina monastica del buddhismo tibetano, per cui
venne rafforzata la pratica del celibato, fu vietato l’uso di alcolici, venne imposto l’uso di uso di tuniche
gialle e vennero introdotte regole come le riunioni, le confessioni e i ritiri. Durante l’ultimo periodo Ming
questo movimento religioso riformista si era poi diffuso anche in Mongolia e furono proprio i mongoli
occidentali, che con un intervento in Tibet nel 1641-42, dispersero i seguaci della setta del cappello rosso
unificando il Paese sotto il loro controllo e innalzando al trono spirituale di Lhasa il quinto Dalai Lama. In
seguito egli riuscì a costituire un potere temporale in Tibet, riconosciuto sia da mongoli che dai manciù. A
Lhasa egli ricostruì il Potala, il cui stile architettonico fu poi imitato dagli imperatori Qing nella costruzione
del loro palazzo d’estate a Jehol.

Kangxi (1661 – 1722)

A Shunzhi (1638-1661), primo sovrano Qing a Pechino successe il suo terzo figlio Xuanye, noto come Kangxi,
dal motto del suo regno. Kangxi ascese al trono all’età di sette anni e regnò per sessantuno anni dal 1661 al
1722. Kangxi fu un sovrano che si potrebbe definire “illuminato” in quanto seppe ben uniformarsi alle
condizioni sociali esistenti nel mondo cinese e allo stesso tempo intrattenne rapporti continui con gli
europei, in particolar modo con i russi e i gesuiti. Questi ultimi, soprattutto, furono i suoi più fidati
consiglieri, anche se Kangxi cercò di limitare la loro sfera di influenza nell’ambito della capitale e solo in
quei campi in cui la loro attività non implicava problemi ideologici, come la matematica, l’astronomia e le
lingue. I gesuiti per poter mantenere a corte la loro posizione di cortigiani di alto rango si comportavano
con grande abilità e autocontrollo, eseguendo il “goudou” con assoluto servilismo, esponendo le loro
conoscenze con molto tatto, presentando doni, scegliendo gli amici tra le persone più influenti e
conservando inalterato il loro prestigio. Il successo iniziale ottenuto dai gesuiti in Cina fu dovuto soprattutto
all’atteggiamento conciliante adottato da Matteo Ricci (1582) verso gli usi e i costumi cinesi. Il sincretismo
tra cristianesimo e confucianesimo, operato da Ricci fu, dopo la sua morte, all’origine della cosiddetta
“controversia sui riti”, che coinvolse non solo i gesuiti, ma anche tutti gli ordini, le missioni in Cina e i loro
sostenitori in Europa e durò circa un secolo (16401742). Il problema di fondo consisteva nel sapere se si
dovesse considerare la nozione di Shangdi, il “signore dell’alto” dei classici, come il residuo di una
rivelazione avvenuta nell’antichità cinese, ma il cui ricordo fosse stato progressivamente cancellato, o se le
concezioni dei cinesi dovessero essere considerate come fondamentalmente atee e agnostiche e i loro culti
e cerimonie come eretiche. Il conflitto, però, si manifestò apertamente solo all’inizio del XVIII secolo,
quando la posizione dei gesuiti fu posta in forse sia dagli attacchi di cui vennero fatti oggetto in Europa sia
dall’opposizione loro manifestata dai letterati e dai funzionati cinesi, che vedevano minacciata da questi la
loro posizione a corte. Nel 1705, il Vaticano inviò in Cina monsignor Charles de Tournon con l’ordine di
proibire ai missionari la minima tolleranza verso le tradizioni cinesi: omaggi a Confucio e ai savi
dell’antichità, cerimonie in onore degli antenati, ecc. Tale irrigidimento dogmatico finì con il rovinare
l’opera compiuta dai gesuiti fino ad allora. Kangxi, che si era sempre mostrato ben disposto nei confronti
dei gesuiti che considerava al suo servizio, cambiò atteggiamento quando alcuni di essi presero a seguire le
direttive del Vaticano. Egli inviò persino un emissario al Papa affinché accettasse la posizione presa dai
gesuiti in Cina, ma il Papa oppose sempre un netto rifiuto. Quindi, Kangxi in qualità di patrono dei letterati e
protettore del confucianesimo, finì col condividere l’ostilità dei burocrati nei confronti del cristianesimo e
nel 1706 impose ai missionari, pena l’allontanamento, di proseguire nella pratica inaugurata da Matteo
Ricci e accettata dalla corte di Pechino per oltre un secolo. Kangxi divenne quindi il patrono degli
intellettuali, si circondò di eruditi, calligrafi e artisti che prestarono la loro opera sia nello studio di palazzo
che nel suo studio privato e, già nel 1679, aveva bandito un esame speciale per scegliere i compilatori della
storia dei Ming. Le opere che videro la luce in questo periodo portavano spesso prefazioni scritte di suo
pugno. Egli, però, non poté evitare che all’interno dell’alta burocrazia si formassero gruppi e fazioni, ma fu
abbastanza abile da evitare che un gruppo riuscisse a prevalere sull’altro, valendosi soprattutto del
censorato. Una volta conquistato l’impero cinese, i manciù si trovarono a fronteggiare il problema di
riuscire a mantenere il loro status e la loro identità in uno Stato che aveva sempre teso ad assimilare e
quindi a sinizzare tutte le popolazioni con cui era venuto a contatto. Ma nonostante tutto, neanche i manciù
seppero sottrarsi a questo processo, per cui nel 1668 Kangxi decise di chiudere all’immigrazione cinese la
Manciuria centro-settentrionale dove fu così mantenuta una base isolata dalla cultura e dalla vita cinese e
la “palizzata dei salici”, che andava da Shanhaiguan alla foce del fiume Yalu, indicò il limite degli
insediamenti cinesi. La chiusura del nord-est fu, però, dovuta anche a motivi economici, in quanto in questi
territori veniva raccolta la radice di ginseng molto richiesta dai cinesi e quindi sottoposta al monopolio di
Stato. Nel 1720 Kangxi intervenne in Tibet a seguito dei disordini scoppiati alla morte del sesto Dalai Lama e
all’occupazione di Lhasa da parte degli zungari che avevano posto sul trono un Dalai Lama fantoccio. La
spedizione di Kangxi era riuscita a scacciare gli zungari e a mettere sul trono il settimo legittimo Dalai Lama.
La morte di Kangxi, avvenuta nel 1722, fu accompagnata da circostanze poco chiare. Quindici dei suoi
numerosi figli aspiravano alla successione e, fra essi, l’imperatore aveva favorito Yindi (1688-1755). Chi,
però, ascese al trono e governò dal 1723 al 1735 col nome di Yongzheng, fu Yinzhen (1678-1735).

Perche l'autorafforzamento fallisce?

L'autorafforzamento fu considerato un fallimento. Lo slogan dell'autorafforzamento si comportava da base


filosofica per giustificare l'autorafforzamento --> trovare un fondamento filosofico per giustificare la
necessità della cina di prendere dall'occidente alcuni elementi di superiorità, come le conoscenze in campo
militare, allo scopo di rafforzarsi. Alla fine fallisce perchè si cerca di giustificare questo prendere le
conoscenze occidentali affermando però che la cultura tradizionale rimaneva al centro --> si concedeva un
posto alla cultura occidentale ma questo non avrebbe significato disconoscere quelli che erano i valori
cinesi --> questa è quindi una giustificazione all'autorafforzamento. Si tratta quindi di un controsenso--> gli
elementi presi dall'occidente cambiano la dottrina cinese, influenzandola. Per questa contraddizione
l'autorafforzamento fallisce.

Anche in campo militare però fu una delusione. La guerra sino-giapponese nasce per una contesa tra
giappone e cina sul controllo della corea che era ancora un regno chiuso che sia giappone e le altre potenze
facevano pressione sulla cina per aprirsi all'occidente. Con questa guerra possiamo vedere che il trattato di
Shimonoseki sarà un disastro per la Cina --> i piccoli tentativi di modernizzazione in campo militare
risulteranno un fallimento.

Un altro motivo del fallimento è quello che riguarda la popolazione cinese che non è pronta ad afffrontare
queste novità --> ferrovia, miniere di carbone etc.. la gente comune pensa che si possa danneggiare il
normale equilibrio.

Ci sono anche fattori politici: il gioverno cinese risulterà inadeguato ad affrontare la questione. Cisi non si
mostrerà contraria però non sostenne a sufficienza, insieme alla corte cinese, i cambiamenti di quel tempo.
Ci fu un tentativo di costruire una moderna flotta e quindi di aggiornare il settore della marina militare -->
furono istituiti dei fondi ma sembra che Cisi li uso per restaurare il Palazzo d'Estate.

Ancora, le Guandu shangben sono considerate da alcuni studiosi soltanto un tentativo per rafforzare la
tendenza al regionalismo --> accentramento di potere da parte di questi funzionari provinciali. Secondo
alcuni quindi in questo modo i funzionari erano interessati a costruire una base di potere personale
piuttusto aiutare la nazione.

Un altro motivo è la presenza occidentale e quindi la mancanza di capitali --> erano stati usati per le guerre
dell'oppio e tutti i risarcimenti che seguirono.

Guerra sino-giapponese 1894-1895

Trattato di Shimonoseki:

 Cina è costretta a riconoscere l'indipendenza del Giappone

 Cina è costretta a cedere le isole di Taiwan, isole Pescadores, Liaodong al Giappone (ciò provoca un
atmosfera di allarme perchè laCina inizia a perdere prestigio --> si indebita con le potenze
straniere)

Qui vediamo comparire il personaggio di Kang Youwei. Figlio di funzionari di Canton, aveva studiato i
classici. Si trovava a Pechino per sostenere l'esame finale quando venne a sapere l'esistenza di questo
trattato. A quel punto scrisse una petizione che includeva le firme di molti diplomatici --> si chiama
''Memoriale dei candidati agli esami''. Il sistema dei memoriali consisteva nell'invio da parte di funzionari
provinciali di comunicazioni direttamente all'imperatore --> si facevano presenti all'imperatore i problemi
locali. L'imperatore era tenuto a leggerli e a rispondere. Scrisse questa petizione in cui si chideva di
respingere questo trattato di Shimonoseki e di introdurre una serie di riforme ispirate all'occidente e quindi
di proseguire la guerra col Giappone. --> questo trattato inaugura il movimento di riforma che va dal 1895
al 1898. E' seguito da una serie di riunioni, è attiva la stampa etc.. Il memoriale possiamo definirlo
un'innovazione istituzionale perchè la corte Qing aveva proibito ai diplomati di manifestare publicamente le
loro opinioni politiche o di costituire delle associazioni, cosa che Kang Youwei farà. Lui organizzò la ''Società
per lo studio dell'autorafforzamento'' contravvendendo al divieto della corte Qing di esprimere
pubblicamente le loro opinioni. A lui si affianca un altro personaggio, Liang Qichao,che pubblica un giornale
''Notizie cinesi e straniere'' che era il giornale pubblicato da questa associazione che verrà soppressa.

Memoriale dei candidati agli esami

Nella petizione lui cita la necessità della Cina di istituire delle riforme che si ispirino all'occidente. C'era un
problema ideologico che ostacolava le riforme --> come la giustificazione dell'autorafforzamento. Ci si
chiedeva come fosse possibile coinciliare la tradizione cinese con la modernizzazione e le tecniche
occidentali. Molti cercavano nella tradizione cinese un modo per giustificare la modernizzazione. --> alcuni
funzionari sostenevano che la matematica occidentale in realtà aveva avuto origine nella Cina antica e che
quindi i cinese si riprendevano una cosa loro che avevano quindi perduto --> modo di giustificare la
modernizzazione. --> nella storia della cina si cercano quindi fattori di legittimazione
dell'autorafforzamento. Ciò lo fa anche Kang Youwei rintrepretando il confucianesimo. Ciò avviene
sostenendo il movimento del nuovo testo, o Jinwen. Questo si contrappone ai classici cinesi. Ci sono 2
versioni :

- la versione in grafia moderna è quella che si adotta nel periodo degli Han anteriori e sono quelli riscritti a
memoria dopo il rogo del libri di Qin Shi Huandi.

- la versione antica fa riferimento a quei testi che forse erano gli originari stessi che erano scampati al rogo
e che furono scoperti nel primo secolo a.C e diffusi durante il periodo degli Han posteriori. Era diventata la
versione ortodossa dei classici confuciani.

Kang Youwei sostiene il movimento del nuovo testo perchè secondo lui l'interpretazione di questa versione
parlava di un Confucio riformatore, che si era appellato all'autorità degli antichi per sostenere una riforma
delle istituzioni. Quindi interpreta il confucianesimo sostendendo il movimento del nuovo testo in cui
Confucio appare come un riformatore. Questa concezione avrebbe permesso un cambiamento in nome di
confucio, legittimato la modernizzazione e quindi prendere le tecniche occidentali.

Dopo la guerra

Nel 1897,dopo Shimonoseki, inizia la corsa della potenze occidentali per accaparrarsi la Cina. La Germania
occupa la balia di Jiaozhou. Anche la Francia si interessa alla Cina, in particolare ha interessi sullo Yunnan.
L'Inghilterra sullo Shandong occupa l'aerea di Weihaiwei e ottiene per 99 anni la possibilità di controllare
l'aerea dei nuovi territori --> penisola di fronte a Hong Kong. La Russia ottiene la gestione per 99 anni della
penisola di Liaodong.

Si assiste quindi ad uno smebramento della Cina. Dopo l'occupazione della Germania, Kang Youwei si
preoccupa e invia il quinto memoriale all'imperatore. Lui è fedele alla tradizione--> una riforma può
realizzarsi solo tramite l'imperatore. Questa volta viene ascoltato e grazie a Tang Sitong (un altro
riformatore che seguiva le idee di Kang youwei) facilita l'incontro tra Kan Youwei e l'imperatore Guangxu
che decide di appoggiarlo. In questo memoriale sosteneva una riforma dell'amministrazione interna e
quindi l'introduzione di parlamento, ministeri, personale esperto con preparazione moderna. Sostiene la
riforma del sistema degli esami con introduzione di scuole moderne. C'è anche la modernizzazione
dell'esercito. Tra i sui seguaci c'è chi invece propone elementi piu estremisti come la parità dei sessi -->
queste idee andavano oltre l'idea di modernizzazione. Si tratta quindi di idee più radicali. Guangxu
promulgherà questo programma di riforme in quella che prende il nome di ''Riforma dei cento giorni''
poichè sarà in vigore per un periodo di 100 giorni --> 11 giugno-28 settembre 1898.

Riforma dei cento giorni

Questa riforma consisteva in alcuni cambiamenti come l'abolizione del saggio a otto gambe --> riforma degli
esami --> coloro che facevano gli esami erano costretti a scrivere un testo composto da 8 sezioni che
partiva da una citazione fornita dai classici --> struttura rigida e complessa, infatti richiedeva regole
prestabilite. Troviamo anche riforme militari, nuove scuole etc... A questa riforma si opposero le bandiere,
i mancesi, l'armata dello Stendardo Verde perchè questa riforma andava a eliminare lo Status Quo che c'era
fino a quel momento. I monaci pure si opponevano nel trasformare i monasteri in scuole. I diplomati,
coloro che aspiravano a essere funzionari, si opposero perchè stava cambiando il sistema degli esami a cui
si stavano preparando. Anche l'alta borghesia si oppone (i mancesi). I funzionari si misero in una posizione
di attesa attendendo la risposta di Cisi che era in ritiro nel Palazzo d'Estate dal 1889 lasciando Guangxu al
potere. Questo programma di riforma non viene ancora messo in atto. Cisi riteneva questo programma
troppo radicale e quindi era inaccettabile. Organizza un colpo di stato e viene fatto arrestare Guangxu e
rinchiuso in un palazzo in totale isolamento. Lei assume nuovamente le redini del potere. Il colpo di stato
viene fuori perchè i riformatori avevano chiesto aiuto a Yuan Shikai per organizzare un complotto contro
Cisi ma li tradì e quindi Cisi fu in grado di organizzare un colpo di stato che pose fine alle riforme.

Dopo 60 anni dall'incontro col mondo occidentale, la tradizione cinese era ancora capace di resistere ai
tentativi di modernizzazione.

Movimento dei Boxer

C'erano problemi tra agentri locale e missionari perchè questi ultimi stavano prendendo le loro funzioni. Si
trattava quindi di un movimento anticristiano e contro gli stranieri. Nasce in un momento in cui la presenza
degli stranieri inizia a preoccupare l'agentri locale e ad infastidirlo. Nasce quindi per la ostilità che i cinesi
nutrono per le altre potenze.

I boxer iniziarono ad agirire contro gli stranieri ottenendo il sostegno di alcuni principi Qing. Il movimento
dei boxer viene chiamato così perchè praticavano il pugilato cinese. Hanno origine dalla Società degli 8
trigrammi che era affiliata alla Società del loto bianco e si era diffusa nella Cina settentrionale. Questa
organizzazione era sopravvissuta soprattutto nello Shangdong e nel Zheli nonostante i divieti da parte della
corte che ne avevano ordinato la soppressione. Loro credevano in divinità buddiste, personaggi leggendari,
semistorici, immaginari etc.. Se inizialmente il loro motto era rovesciare i Qing e distruggere lo straniero, in
un secondo momento identificarono il nemico soltanto negli stranieri occidentali. Il nuovo motto sarà
quindi appoggiare i Qing e distruggere lo straniero. Questo perchè in quegli anni c'era un rapido aumento
dei missionari. La rivolta dei boxer è una risposta alla crisi del popolo cinese soprattutto nello Shangdong. E'
un movimento a base contadina ma comprende anche gruppi di emarginati, piccoli mercanti, monaci etc..
La corte nel 1900 promulga un editto imperiale con il quale si dava mano libera ai boxer --> si permetteva di
sfidare le potenze occidentali e Cisi appoggia il movimento. Dopo tutti questi anni in cui aveva sostenuto i
privilegi degli stranieri, stabiliti dopo i trattati, adesso decide di appoggiare il movimento dei boxer anche se
non tutti i funzionari la appoggiano. Il 21 Giugno del 1900 dichiara guerra alle potenze straniere e inizia
quindi l'assedio alle negazioni straniere a Pechino da parte dei boxer e dell'esercito imperiale. Durerà per
55 giorni fino al 14 agosto, quando un esercito internazionale, composto da 8 paesi (Italia, Francia,
Germania, Russia, Giappone, Austria, Ungheria, America, Gran Bretagna) entra all'interno delle mura di
Pechino, saccheggerà la città e distruggerà il movimento dei boxer e l'esercito imperiale. Il 15 agoto Cisi e
Guangxu scappano da Pechino e si rifugiano in segreto a Xian (nello Shamsi --> nord-ovest della Cina). Nel
1901 viene firmato il protocollo dei boxer che verrà mandato a Li Hongzhang che verrà chiamato a mediare.
Questo protocollo sarà una forte umiliazione per la Cina perchè dovrà fornire delle scuse formali alle
potenze straniere ma sarà anche costretta a pagare una pesante indennità di guerra --> saranno anche
sospesi gli esami. Con la sconfitta del movimento dei boxer si arriva in un periodo molto complesso per la
Cina.

Ultimo Decennio dinastia Qing (1901-1910)

Periodo di metamorfosi --> dopo il 1901 Cisi decide che per salvare il proprio regime è necessario attuare
una serie di riforme che riprendono il programma di Kang Youwei ovvero quelle dei 100 giorni che erano
state precedentemente respinte. Cisi, che si trova ancora a Xian, parla della necessità di adottare una
politica di adozione dei punti di forza dei paesi stranieri per eliminare i problemi della Cina. Per questo si
rende necessario attuare un programma di riforme. Vengono accettate le proposte di due governatori
generali nella zona del Fiume Azzurro e sono Zhang Zhidong e LiuHunyi. Le riforme che propongono
ricordano quelle dei 100 giorni ma sempre dietro la facciata di quelle che erano le giustificazioni usate
durante l'autorafforzamento (per esempio le conoscenze matematiche portate dai gesuiti --> i cinesi
dicevano che erano conoscenze di origine cinese che avevano perso --> per giustificare il superamento della
tradizione). Somigliano quindi molto a queste riforme. Le troviamo su diversi piani:

 l'educazione: viene nel 1901 abolito il saggio a otto gambe --> è un evento molto importante.
Vengono introdotte una serie di scuole a tutti i vari livelli territoriali e amministrativi per la
preparazione agli esami. Per un certo periodo abbiamo quindi 2 sistemi paralleli --> 1_preparazione
classica (ovvero quella privata) 2_ preparazione in queste scuole. Gli esami che erano stati
introdotti in epoca Han vengono aboliti nel 1905 (le prove duravano 3 giorni e 2 notti --> sistema
complesso e rigido --> era una prova che si basava sulla memoria e sullo studio). Nel 1906 viene
creato un ministero dell'educazione. Con l'abolizione degli esami si crea un sistema scolastico
moderno modellato su quello del Giappone con un curriculum misto (materie tradizionali e
occidentali). Ci fu l'Istituzione di una scuola elementare ( 4 anni), media (5 anni), superiore ( 3 anni),
università imperiale (3 anni). L'esame della scuola superiore permetteva di ottenere un titolo. Molti
studenti andranno in Giappone a studiare e quindi entreranno in contatto con nuove idee e si
trasformano --> tagliano il codino etc.. Nello stesso periodo vengono tradotte opere di autori
occidentali.

 l'esercito: Fino a questo momento abbiamo le bandiere mancesi e l'armata dello Stendardo verde
che ormai era inefficace per questo abbiamo anche le altre due armate. A causa della delusione
della sconfitta della guerra sino giapponese, vengono introdotte due nuove armate --> Armata
dell'autorafforzamento e L'esercito di nuova costituzione, chiamato Armata del Nord che verrà
posta sotto il comando di Yuan Shikai. Nel frattempo l'Armata dello Stendardo Verde verrà ridotta
di dimensioni e vengono aboliti gli esami per accedere alla carriera militare. Viene introdotto nel
1906 un ministero dell'esercito.

 amministrazione: Fino a quel momento l'amministrazione era quella ereditata dai Ming --> Gran
Consiglio come organo superiore per le decisioni più importante e poi ci sono i 6 ministeri. Questa
amministrazione era molto articolata. Adesso è necessario rendere il sistema più dinamico. I 6 uffici
vengono trasformati in 11 ministeri --> il ministero degli affari esteri sostituisce lo Zongli Yamen che
non era un organismo ufficiale. La cosa più importante è che la corte Qing annuncia l'introduzione
di un Monarchia Costituzionale --> 1908 annuncio del programma che avrebbe portato
all'istituzione di una monarchia costituzionale. Vengono inviate delle missioni all'estero (Giappone
e Germania) per studiarne le forme di governo e la costituzione. Nel 1909 vengono introdotte le
prime assemblee provinciali che avevano una funzione consultiva ma i loro poteri erano piuttosto
limitati --> era comunque un'introduzione molto importante --> per la prima volta in Cina degli
organismi eletti avevano la possibilità di discutere dei problemi della Cina e di argomenti di
pubblico interesse. Anche l'assemblea Nazionale, introdotta nel 1910, aveva funzione consultiva.
Metà dei suoi membri venivano eletti dalle assemblee provinciali e metà facevano parte della corte.
Nel 1917 è prevista l'elezione di un parlamento con poteri legislativi, ma non se ne fece niente.

 sistema giuridico: come l'introduzione del codice penale.

Queste riforme hanno la funzione di accellerare il cambiamento sociale. L'agentri locale, che assumeva
questo titolo con gli esami, con l'abolizione di questi esami, finisce di esistere. Emerge una nuova classe.
Questa alta borghesia si dedica sempre più alle attività commerciali --> diventano agentri mercantili.
Iniziano ad investire nelle imprese commerciali e industriali --> conseguenza dell'abolizione degli esami
voluta dei Qing nell'ultimo decennio. In questo periodo c'è anche il diffondersi di un sentimenti
antidinastico, antimancese, di una spirito nazionalista. Ci sono una serie di attività rivoluzionarie in funzione
antimancese. C'è anche l'emergere di nuovi eserciti tra cui l'Armata del Beiyang. Un altro fattore molto
importante è la controversia sulle ferrovie che porta alla rivoluzione del 1911 che pone fine alla dinastia
Qing e vede nascere la Prima Repubblica Cinese. --> Geming (cambiare destino) --> rivoluzione del doppio
dieci perchè scoppia il 10 ottobre del 1911. Vediamo che in questo periodo la dinastia Qing più tenta di
salvarsi più sprofonda. --> finisce la dinastia.

Controversia sulle ferrovie

In questo periodo nasce il movimento patriottico per il riacquisto dei diritti. Molte delle ferrovie cinesi
venivano finanziate e gestite da potenze straniere, quindi nacque questo movimento perchè l'agentri
mercantile disposta a investire nelle imprese vorrebbe riacquisire i diritti delle ferrovie in mano agli
stranieri per occuparsene da solo e per poter investire. Crea quindi delle compagnie per la costruzione delle
ferrovie in Cina. In modo particolare Zhang Zhidong riuscì a riscattare, con un prestito, il controllo sulla linea
Hancou- Sichuan il cui contratto era stato affidato ad una compagnia americana. Ma l'agentri mercantile
cercò delle risorse economiche per finanziarla non riuscendo a ottenere dei capitali e dei fondi necessari a
livello provinciale. Dopo la morte di Zhang Zhidong prese le redini un altro funzionaro, Shen Xuan Quai, che
era favorevole alla centralizzazione delle ferrovie --> favorì un accordo attraverso cui la costruzione delle
ferrovie provinciali sarebbe stata nazionalizzata, ovvero posta sotto il controllo della corte. (non più sotto il
controllo dell'agentri mercantile). Ecco che nasce il movimento per la protezione delle ferrovie. Vengono
fatti comizi,petizioni etc... però la corte reprime queste dimostrazioni e arresta i capi dell'agentri che aveva
messo su queste manifestazioni. Per questo motivo l'agentri inizia a provare sentimenti sempre più
antimancesi. C'è anche l'emergere di un'attività rivoluzionaria antimancese, sostenuta dagli studenti
mancesi che erano stati mandati in Giappone--> emergono associazioni rivoluzionarie. E' molto attivo Sun
Yat-sen , uno dei primi rivoluzionari. Era nato nel 1866 vicino a Canton, figlio di contadini, trascorre la sua
infanzia alle Hawaii, si converte al cristianesimo e si laurea in Medicina a Hong Kong lavorando inizialmente
come medico in una missione inglese. Sarà lui a costruire la struttura del primo movimento rivoluzionario in
Cina. Fondato nel 1894, si chiama Xingzhonghui --> Associazione per la rinascita della Cina. Aveva
ramificazioni anche alle Hawaii. Organizza una serie di complotti per impadronirsi degli uffici governativi a
Canton. Questi complotti verrano scoperti e molti suoi compagni verranno giustiziati costringendolo a
rifugiarsi in Giappone (diventerà un giapponese assumendo anche un nome giapponese ZhouShan -->
monte centrale). Successivamente, dal Giappone va a Londra dopo verrà poi arrestato. Si salverà grazie
all'intervento di un vecchio maestro che si trovava a Londra. In tutto il mondo sarà quindi conosciuto come
capo rivoluzionario anti mancese. Il suo scopo era quello di porre fine alla dinastia Qing e istituire una
repubblica attraverso il suo programma ideologico che si basa sui 3 principi del popolo:

 Nazionalismo --> (mingzu) In un primo momento è soprattutto repubblicano e anti mancese. In una
seconda fase sarà anche anti imperialista, quindi sarà contro gli stranieri.

 Democrazia --> (mingzhuan) diritti del popolo. Sarebbe stata garantita attraverso una costituzione
con cinque poteri: tre poteri classici (esecutivo, legislativo, giudiziario), due poteri della tradizione
cinese ( potere censorio e della sovraintendenza agli esami).

 Socialismo --> (mingshen) metodi di sussistenza del popolo.

Nel 1905 viene fondata a Tokyo la Tong Menghui. E' un movimento rivoluzionario che si può tradurre come
Lega Unita. Nasce dall'associazioe di Sun Yat-sen ( Xingzhonghui) con un'altra associazione rivoluzionaria
che è la Huaxinhui --> società per la rinascita della Cina. Fu fondata da Huanxin. La Tongmenghui è quindi
l'unione di queste due. Huanxin aveva come collaboratore Song Jiaoren. Sun Yat-sen viene nominato capo
della Tong. Quest'associazione aveva anche un giornale e degli obiettivi politici che si possono dividere in
tre punti:

 istituire 3 anni di governo militare

 6 anni con una costituzione provvisoria (periodo di tutela)

 istituzione di una repubblica (parlamento etc..)

La Tongmenghui tenterà di sovvertire le truppe imperiali però questi tentativi falliranno. Quest'associazione
nasce a Tokyo --> l'influenza del Giappone è molto importante. Era stato il modello dei riformatori dei 100
giorni, oltre che a essere la meta di molti studenti cinesi. Il ruolo del Giappone però cambia nel corso del
tempo: se inizialmente era amico, successivamente si trasformerà in aggressore. Nel 1898, quando i 100
giorni finirono con il colpo di stato di Cisi, molti riformatori furono giustiziati però altri come Kang Youwei
troveranno rifugio in Giappone. I giapponesi favorirono anche l'incontro tra i riformatori radicali (Kang
Youwei e ) e lo stesso Sun Yat-sen. --> cercheranno di favorire un incontro tra questi due gruppi di
riformatori. Kang Youwei però si rifiuta --> è disposto a incontrarlo solo se Sun Yat-sen diventa suo
discepolo, ma soprattutto perchè, mentre Sun Yat-sen era pro repubblicano, Kang Youwei era dalla parte
della monarchia costituzionale e rimase fedele a Guangxu. Il Giappone però sarà molto importante in
questa fase ma anche durante la prima guerra mondiale.

La rivoluzione del 1911 scoppia nello Hugei ( a Wuchang) perchè qui esisteva un'associazione (Società per
l'avanzamento comune) --> società rivoluzionaria che aveva dei contatti con la Tongmenghui e con l'istituto
letterario --> gruppo di rivoluzionari all'interno dell'esercito imperiale. Questi 2 gruppi collaborano per
organizzare un complotto che verrà scoperto nel 1911 e a quel punto i rivoluzionari decidono di passare
all'azione. Il governatore generale mancese fuggì e il paese cadde nelle mani dei ribelli. Nessun capo
rivoluzionario era presente, di conseguenza, la direzione del movimento fu assunta da un comandante del
nuovo esercito che si chiama Li Yuanhong. I rivoluzionari ottennero anche l'appoggio da parte della
popolazione locale. L'assemblea provinciale proclamò la costituzione di una Repubblica. Anche altre
province della Cina seguirono l'esempio dello Hugei e si dichiararono indipendenti. Con quest'azione si
pone fine alla storia dinastica della Cina. A questo punto la corte Qing richiama Yuan Shikai, che era stato
precedentemente allontanato. E' un personaggio importante perchè forma l'Armata del Beiyang, le truppe
gli erano ancora fedeli, aveva una grande esperienza e reputazione. Quindi anche i rivoluzionari gli
chiedono di assumere un ruolo guida. Nel frattempo Sun Yat-sen diventa il presidente provvisorio (nel
primo gennaio 1912) della repubblica cinese e propone a Yuan Shikai la presidenza della nuova repubblica a
condizione di abbondonare l'appoggio alla dinastia Qing. Yuan Shikai decide di passare dalla parte dei
rivoluzionari e nel marzo 1912 sostituisce Sun Yat-sen nella presidenza della neonata repubblica. Yuan
Shikai a questo punto avrà il compito di negoziare la fine della dinastia Qing attraverso gli articoli
trattamento favorevole --> farà in modo che l'imperatore continui a vivere nel Palazzo d'Estate, che possa
ricevere un sussidio annuale, che i principi possano conservare i propri diritti --> la fine della dinastia Qing è
quindi abbastanza ''morbida''. Ma la rivoluzione del 1911 vide anche la partecipazione di movimenti dal
basso. Infatti con il declino dello standard di vita dei contadini etc.. avevano favorito le proteste da parte di
classi più deboli e quindi tutto il popolo era solidale nei confronti dei rivoluzionari.

Presidenza di Yuan Shikai

Autorizza nel 1912 le prime elezioni nazionali per la costituzione di un senato e di una camera (parlamento).
La Tongmenghui si unirà insieme ad altri partiti e parteciperà a queste elezioni formando un altro partito
che si chiama Guomindan ( Partito nazionalista del popolo oppure Partito Nazionalista) con a capo Song
Jiaoren. Questo partito ottiene la maggioranza sia per camera che per senato. Successivamente Song
Jiaoren inizia a criticare l'amministrazione di Yuan Shikai: voleva che il potere del parlamento fosse
accresciuto rispetto a quello della presidenza ma soprattutto perchè nel 1913 Yuan Shikai contrarrà il
cosiddetto Prestito per la riorganizzazione. --> consiste in un prestito per riorganizzare il sistema
amministrativo della Cina. E' il prestito piu grande che la Cina abbia mai chiesto, ha un consorzio di 5
potenze straniere. Questo accordo non ssarà sottoposto all'approvazione del parlamento e quindi Song
Jiaoren contesta questa cosa poichè Yuan Shikai fa di testa sua. Questo prestito serviva in realtà per
soffocare l'opposizione, infatti Song Jiaoren verrà assassinato. Yuan Shikai destituisce tutti i governatori
militari che appoggiavano il Guomindan e inviò delle truppe contro di loro. --> Yuan Shikai passa all'azione
per eliminare i nemici. Nel luglio del 1913 scoppia la Seconda rivoluzione. 7 governi provinciali si ribellano e
proclamano la loro indipendenza da Pechino. Il primo sarà Li. Questo tentativo verrà represso nel giro di
pochi mesi. Questa seconda rivoluzione verrà appoggiata anche da alcuni capi rivoluzionari che saranno
costretti a fuggire in Giappone. Non ebbe successo perchè mancò dell'appoggio popolare e straniero.
Questo perchè le potenze straniere (soprattutto l'Inghilterra) sostenevano che Yuan Shikai fosse più capace
di mantenere l'ordine in Cina. A quel punt Yuan Shikai ordinò lo scioglimento dei Guomindan e che i suoi
membri vengano espulsi dal parlamento. --> divenne quindi il nuovo dittatore della Cina. Le potenze
straniere però si opposero a questo perchè c'era l'idea che la Cina da sempre ha avuto un uomo forte al
potere e Yuan Shikai sta facendo esattamente la stessa cosa. Nel frattempo scoppia la prima guerra
mondiale e nel 1914 la Cina si dichiara neutrale. Successivamente, a partire dal 1917, darà il suo appoggio
alla Triplice Intesa (Inghilterra, Francia e Russia). Questo appoggio però non fu militare, ma riguardava la
manodopera(Kuli). Il Giappone a partire da questa fase si farà sempre più aggressivo. Dichiara guerra alla
Germania perchè il Giappone era interessato ai territori della Cina nello Shangdong che erano già stati
occupati dalla Germania. Il 18 gennaio del 1915 il Giappone farà le cosiddette 21 richieste alla Cina.
Vengono suddivise in 5 gruppi: 1_far accettare alla Cina gli interessi giapponesi nello Shangdong; 2_far
riconoscere il predominio giapponese sulla Manciuria e sulla Mongolia interna (rivendicazioni territoriali);
3_far riconoscere gli interessi giapponesi verso la base industriale della Hanyeping --> serie di fabbriche di
carbone e acciaio che, se la Cina le cedeva, sarebbero diventate associazioni a partecipazione
sinogiapponese; 4_la Cina non avrebbe dovuto cedere o affittare alcun porto o baia a nessun altra potenza;
5_ assumere dei consiglieri politici, finanziari e militari giapponesi--> richiesta molto grave perchè
significava dare al Giappone il controllo della Cina. Infatti molte richieste verranno assecondate tranne
l'ultimo gruppo che non verrà approvato. L'accettazione da parte di Yuan Shikai di queste richieste porta al
sorgere di un movimento nazionalista da parte della popolazione cinese --> manifestazioni, scioperi etc.. Si
arriva ad un nuovo sentimento nazionalista. --> Quindi possiamo vedere che l'atteggiamento del Giappone
nei confronti della Cina cambia radicalmente --> non dichiara guerra esplicita alla Cina per poter prendere i
suoi territori. Nel gennaio del 1916 Yuan Shikai viene nominato imperatore ma questo suo tentativo di
assumere il potere sarà un fallimento perchè c'era l'opposizione militare appoggiata da YanChicaho -->
ministro della giustizia che ritiene che dopo la rivoluzione la monarchia costituzionale muore e quindi non
sosteneva più Yuan Shikai. Già il 25 dicembre 1915, però, il malcontento e l'ostilità verso la monarchia si
fecero sentire anche contro Yuan: diverse province, sotto la guida del governatore dello Yunnan, Cai E, si
ribellarono al nuovo imperatore. Il Giappone ritirò il proprio sostegno a Yuan una volta constatata la sua
debolezza e la sua scarsissima popolarità. Yuan ritardò la cerimonia d'insediamento nel tentativo di
raggiungere un accordo con gli insorti; la cerimonia fu definitivamente annullata il 1º marzo 1916 e Yuan
stesso abbandonò l'incarico di imperatore il 22 marzo 1916. Muore nel giugno del 1916.

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