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IMPERATORE KANGXI

Con la morte di Shunzhi nel 1661 salì al trono il giovane imperatore Kangxi, di soli sette anni, sotto al tutela di quattro reggenti. Con la presa di potere di Kangxi riprese il processo di sinizzazione
del governo Qing, interrottosi con Oboi, uno dei suoi reggenti. Kangxi si rese conto che, per ridurre definitivamente il potere della nobiltà mancese, era necessario il superamento del suo tradizionale
sistema aristocratico-collegiale, ricorrendo così ad un ulteriore rafforzamento del sistema burocratico-amministrativo proprio della storia imperiale cinese. Perciò si fece egli stesso promotore
dell’ideologia neoconfuciana, cercando di guadagnarsi le simpatie degli alti funzionari. Inoltre, per riportare a corte tutti i letterati che avevano rifiutato incarichi
nella nuova dinastia per lealtà verso i Ming, indisse nel 1679 una sessione di esami straordinari e invitò numerosi studiosi ai lavori per la compilazione della storia ufficiale della Ming. Kangxi si
contraddistinse anche per la sua posizione di obiettività nelle contese fra mancesi e cinesi, preoccupandosi principalmente di colpire la corruzione e la slealtà. Volle anche rendersi personalmente conto
delle condizioni delle popolazioni locali, intraprendendo fra il 1684 e il 1705, cinque viaggi d’ispezione nel meridione dell’Impero.
Inoltre, gli ebbe un costante interesse per il miglioramento delle condizioni economiche del paese e grandi lavori furono svolti per la regolazione delle acque del Fiume Giallo e per la sistemazione del
Gran Canale.
Notevole fu anche il suo zelo nel patrocinare le lettere e le arti, e nel promuovere la cultura. Nel complesso, quindi, il regno di Kangxi fu un periodo di buon governo, che incarnò alla perfezione gli
ideali confuciani di
benevolenza e di autorità, di equità e di cultura.
IMPERATORE YONGLE Siamo durante la Dinastia Ming (1368-1644 d.C.). Dopo la morte di Hongwu (1398 d.C.) successe per un breve periodo il nipote Jianwen finché non fu sopraffatto dalla
ribellione dello zio, principe di Yan (noto poi come Yongle). L’imperatore Yongle privò tutti i principi imperiali di ogni potere militare, riducendoli a pensionati dello stato che vivevano
sontuosamente nei loro palazzi. A Yongle è attribuita la degenerazione degli esami di stato con l’introduzione di manuali e del sistema dei “saggi a otto gambe” in canone confuciano. Inoltre, prese
l’importante decisione di trasferire la capitale a Beijing (Pechino), “Capitale del Nord”, con lo scopo di avere più controllo sulle forze militari settentrionali. Yongle guidò delle spedizioni verso ovest
che furono estremamente costose e non riuscirono a eliminare completamente la minaccia di Gengis Khan. Inoltre, vennero consolidati rapporti di tipo tributario con molti regni vicino e confinanti.
Nel 1406 d.C. sottomise l’area del Vietnam settentrionale annettendola nell’impero come provincia. Il regno di Yongle fu l’unico periodo in cui la potenza cinese venne affermata anche oltremare.
Quest’impresa èattribuita in parte al grande eunuco Zheng He che compì sette spedizioni marittime nell’Oceano Indiano non soltanto per aumentare il tesoro imperiale, ma anche per accrescere il
numero di sovrani stranieri che riconoscevano Yongle come imperatore.

RIFORME DI WANG ANSHI


Wang Anshi, primo ministro dell'imperatore Shenzong (1068-1085), intraprese un programma di riforme che
prende il nome di "Nuove leggi" e che riguardva l'economia e la tassazione, la sicurezza e gli affari militari,
l'amministrazione. 1)Per aumentare le entrate propose l'acquisto di prodotti in eccedenza in una regione e la
loro rivendita in un'altra, allo scopo di stabilire i prezzi e di realizzare entrate per lo Stato. 2)Creò l'ente del té
e dei cavalli, che stabilì un monopolio sull'industria del té del Sichuan e servì per acquistare i cavalli da guerra
del Tibet. 3)Ai contadini vennero offerti presiti a basso tasso di interesse per permettere loro di uscire dalle
grinfie degli usurai. 4) Per ridurre gli alti costi dell'esercito, restaurò il sistema Baoja, un sistema di sicurezza
collettiva che consisteva in gruppi di 10 famiglie, tenuti ad assumersi le responsabilità della sicurezza e anche
a fornire uomini da addestrare militarmente.
VIA DELLA SETA 3P.
Il primo contatto che la Cina ebbe con il mondo occidentale fu attraverso la via della seta, chiamata così per
il prodotto che la Cina maggiormente commercializzava durante 2° secolo a.C. Le vie
carovaniere attraversavano l'Asia centrale e il Medio Oriente, collegando Chang'an (oggi Xi'an), in Cina,
all'Asia Minore e al Mediterraneo attraverso il Medio Oriente e il Vicino Oriente. Le diramazioni si
estendevano poi a est alla Corea e al Giappone e, a Sud, all'India. La destinazione finale della seta era Roma,
dove per altro non si sapeva con precisione quale ne fosse l'origine (se animale o vegetale) e da dove
provenisse. Altre merci altrettanto preziose viaggiavano in senso inverso, e insieme alle merci viaggiavano
grandi idee e religioni (concetti fondamentali di matematica, geometria, astronomia). Sulla via della seta
compì un complesso giro quasi in tondo anche il buddhismo, dall'India all'Asia Centrale alla Cina e infine al Tibet. Questi scambi commerciali e culturali furono determinanti per lo sviluppo e il
fiorire delle antiche
civiltà dell'Egitto, della Cina, dell'India e di Roma.
RIFORME WEI SETTENTRIONALI
I Toba, una tribù prototurca, fondarono nel 386 la dinastia dei Wei Settentrionali, aviando un processo di
sinizzazione. Stabilirono un'aministrazione modellata su quella tradizionale cinese abbandonando il sistema
tribale. Il potere venne spartito tra i barbari, ai quali spettavano diverti militari, e tra cinesi, che svolgevano
compiuti nell'amministrazione civile e finanziaria che permise la riunificazione del Nord.
Nel 490 si stbilirono a Luoyang.
La lingua ufficiale divenne il cinese, ai nobili toba fu imposto l'uso di abiti, costumi e cognomi cinesi. Inoltre venne
reintrodotto il culto di Confucio che dava stabilità all'organizzazione statale e il Buddhismo religione
divenne religione di stato. La sinizzazione dell'impero portò però ad una rottura all'interno poiché soltanto i
nobili roba aderivano alle riforme; il resto dei barbari, esclusi dall'amministrazione, ancota nomadi e
allivatori, si ritrovarono impoverito e vollero far rivivere le antiche tradizioni barbariche. Cosi nel 523
esplose la rivolta delle Sei Guarnigioni e nel 534 avenne una scissione in Wei Occidentali (stato sinizzato con capitale a Luoyang) e Wei
Orientali, dove verrà poi fondata la diansira dei Qi Settentrionali.

GENGIS KHAN
Erano pastori nomadi che vivevano come società tribale nell’attuale Mongolia, valorosi guerrieri a cavallo, spesso in conflitto con i tartari.
Temujin era figlio di un capo tribale, creò un’armata e nuove tattiche militari, unendo così le tribù Mongole. Nel 1206 venne proclamato
Gengis Khan, sovrano universale del popolo delle steppe.
Intraprese una serie di conquiste, invase il regno degli Xi Xia, nel 1215 conquistò la capitale dei Jin, Yaijing e altre 2 città più ad ovest.
Alla sua morte gli successe il terzo figlio, Ogodei.

WANG MANG
Nel 9 D.C. WANG MANG USURPò il trono al successore di Aidi, e si autoproclamò imperatore della dinastia xix. ah tuo una serie di riforme,
abolì la proprietà privata proibendo la compravendita di questa e degli schiavi , reintrodusse il monopolio del sale e del ferro, mentre la
moneta venne svalutata.nel 23 d.c. wang mang.
DINASTIA QIN 221-206 a.c.
Durante il periodo degli Stato Combattenti, il più dinamico tra i 7 principali era Qin che alla fine prevalse
sugli altri. Shang Yang diresse un importante programma di riforme che aveva fra gli obiettivi quello di
abolire il feudalesimo per colpire l'aristocrazia. A questo proposito , per governare creò una classe
burocratica. Il successivo re, sotto il titolo di Qin Shi Huangdi, riunificò gli stati in un unico regno,
incaricando come primo ministro Li Si. Sotto il suo consiglio, il re divise l'impero in 36 comandi militari e
prefetture, sotto l'autorità di funzionari nominati dal governo centrale. Inoltre, per centralizzare il potere,
venne imposta la moneta di forma circolare, venne tracciata una rete di strade su tutta la Cina e venne
introdotto il principio di responsabilità collettiva.
Nuovo stato rappresentava la realizzazione delle teorie della scuola regista . Venne anche unificata la scrittura chiamata piccolo sigillo. Ma ti
ho detto che abbiamo tipo la colla quell'altro beton chissà cosa verrà fuori A lui si devono la costruzione a partire dal 215 della muraglia
cinese e l'esercito di terracotta di XI’AN.
In ambito militare si iniziò un'impresa territoriale verso
sud (Vietnam) e nord (popolazioni barbariche). La fine della dinastia avenne con la morte dell'imperatore
tenuta però nascosta Per manipolare la successione.
La dinastia Termino con la Fondazione della dinastia degli Han anteriori, ha seguito della rivolta di Liu Bang.

DA DOVE VENGONO I QING E COME MANTENGONO IL POtere


I mancesi appartenevano alla stirpe dei Nuzhen, la stessa che nel 1100 aveva fondato l’Impero sino-
barbarico dei Jin, sui territori della Cina settentrionale e della Manciuria meridionale. Dopo la conquista
mongola quindi, le tribù Nuzhen erano cadute sotto la giurisdizione dell’Impero cinese degli Yuan prima, e
poi sotto il dominio dei Ming. Fu all’inizio del regno del nuovo imperatore Shunzhi, sotto la tutela di due
reggenti per via della sua giovane età, che i mancesi si trovarono a governare sull’intera Cina più i loro
precedenti territori. La piccola potenza mancese riuscì a conquistare il grande Impero cinese poiché, in
realtà, la dinastia Ming fu vittima di se stessa e non dell’esercito straniero. I continui contrasti interni fra gli
eunuchi e la gentry, fra il governo imperiale e i grandi mercanti che reclamavano maggior libertà di
commercio, il grave fenomeno dell’evasione fiscale.
In quest’ottica l’abilità dei mancesi fu solo quella
di saper abilmente sfruttare la congiuntura favorevole e saper impostare, una volta saliti al potere una
politica saggia, coinvolgendo i cinesi nell’amministrazione e dimostrandosi clementi con coloro che si
arrendevano.
Avvenne la sincronizzazione dello Stato per forzare il sistema burocratico, il grande consiglio era composto in egual numero di funzionare i
cinesi e MANCIù, vennero incluse le minoranze etniche nel sistema amministrativo provinciale, nessuna etnia era considerata superiore.
Inoltre, l’indifferenza con cui la popolazione, stanca delle continue sommosse che avevano
caratterizzato il tardo periodo Ming, accettò i nuovi conquistatori, rappresentò un fattore importante nella
conquista di questi ultimi dell’impero cinese.
NEOLITICO
Va dal 8000 al 2000 Avanti Cristo punto il clima dell'asia orientale era caldo e umido appunto la Cina settentrionale era coperta di fitte
foreste, la fauna comprendeva coccodrilli ed elefanti. Venivano coltivate piante a scopo alimentare e allevavano gli animali.
Si distinguono diverse culture. La cultura di dawenkow nello shandong, dapenkeng insediata nella costa meridionale e in taiwan, La cultura
majiabang insediata nel bacino del fiume yangzi, apparsa nel sesto millennio avanti Cristo ed era caratterizzata dalla coltivazione del riso e
dall'uso di ceramica con motivi incisi.
Infine la cultura Yangshao, la quale deve la sua denominazione al nome di un villaggio nello henan settentrionale , il sito archeologico più
famoso di questa cultura si trova a bampo appunto si tratta di un villaggio di circa 40 5 abitazioni, nel quale si coltivava il meglio si allevavano
maiali e cani e si produceva ceramica rossa e presentava raffigurazioni dipinte e stilizzati di uccelli e fiori.
DINASTIA SHANG
La dinastia shang si divide in due periodi, il primo va dal 1600 al 1300 a.c.ed era caratterizzato dalla cultura Erligang, organizzata in vari strati
sociali, la capitale Zhengzhou; mentre il periodo successivo si estende dal 1300 al 1046 a.c. e la capitale diventa Anyang.
A Xiaotun sono stati ritrovati i resti di quello che era il centro cerimoniale e amministrativo dello stato Shang.
L’autorità politica e religiosa confluiva nel Wang, re, il quale svolgeva funzioni amministrative. Al servizio dei Wang vi erano funzionari con
mansioni specialistiche ed erano sostenuti da clan aristocratici con i quali avevano rapporti di parentela o di matrimonio.
Lo stato shang va visto come una Confederazione di feudi e tribù. Si credeva che il re avesse diretto contatto con le anime dei suoi antenat,i
la comunicazione avveniva tramite la divinazione operata dagli sciamani.
Per la divinazione usavano oggetti chiamati ossa di drago ovvero scapole di bovini e gusci di testuggini , chiamate poi ossa oracolari, sulle
quali venivano incisi messaggi e domande.
la divinità principale era shangdi, che decideva il destino degli uomini.
L'economia era basata sull'agricoltura soprattutto del meglio e sericoltura. Usavano un calendario per decidere le stagioni in cui si poteva
coltivare meglio , praticavano la tecnica Del Debbio appunto le scoperte più importanti del periodo shang sono i vasi e gli strumenti in
bronzo.
DINASTIA SUI 589-618 D.C.
L'imperatore fondatore della dinastia sui , 581 -618, riunificò la cena dopo quasi quattro secoli di divisioni politiche e dinastiche.
YONG JIAN, Chiamato poi Wendi, faceva parte dello Stato dei zhou settentrionali , i quali riuscì ad annettere le altre principali unità politiche
(qi settentrionali, liang e cheng ultima Delle sei dinastie )alla propria, così instaurò questa nuova dinastia.
Con le sue riforme le pene del sistema giudiziario vengono ammorbidite e viene instaurato un metodo che prevedeva una serie di esami per
la scelta dei funzionari imperiali inserisci un sistema gestito da tre ministeri e sei dipartimenti.
Nel 590 fioriscono alcune rivolte domate dal figlio, yangdi yang guang. nel 604 quest'ultimo diventa imperatore e fa scavare il gran canale
per creare vie di comunicazioni.la campagna che fece in Corea fu disastrosa. nel 613 iniziò l'ultima grande rivolta e 5 anni dopo nel 618
venne ucciso e ci fu la conseguente fine della dinastia sui.
IMPERATRICE WU 690 -705 Dopo Cristo
L'imperatrice Wu all'inizio era una concubina , strinse una relazione con guazong dei tang e gli diede un figlio maschio.
tramò alle spalle dell imperatrice consorte di gao zong , liberandosi di lei e dei suoi nemici , si assicurò una posizione facendo dichiarare
erede il proprio figlio.
A causa della salute cagionevole del marito governò lei dal 660.
fece stabilire come capitale luoyang, dopo chang’an, per la sua posizione favorevole.
fece realizzare numerose state buddiste scavate nella pietra, tra cui quella del Buddha vairo Cana con le sue fattezze.
nel 683 morì gaozong, al quale successe il terzo figlio, che fu però costretto ad abdicare in favore del fratello, il quale rimase al trono per sei
anni. Nel 690 infatti l'imperatrice madre usurpò il trono e instaurò la dinastia degli zhou.
il clero buddista da lei appoggiato l’acclamò come incarnazione del Buddha Mei treia.
fu l'unica imperatrice nella storia della Cina.
instaurò un regime di terrore, ma godeva dell' appoggio del popolo.
Concluse un'alleanza matrimoniale con i turchi che invasero il gansu e sconfisse il popolo dei qidan In battaglia.
nel 705 un complotto organizzato dai suoi funzionari la feccia di gare e salì al trono il terzo figlio , lei morì in quello stesso anno.

RIVOLTA DI AN LUSHAN
La rivolta di AN LUSHAN avvenne durante il periodo tang, inizio nel 7555 dopo Cristo e fino al 763.
le cause partono dalla situazione a Corte e dagli accordi militari sulle frontiere.
L'imperatore xuanzong lasciò sempre più il governo nelle mani del cancelliere Li Linfu, mentre la sua attenzione era concentrata sulla ricerca
dell illuminazione yang eh su yang guifei, la quale riuscì ad ottenere cariche a Corte per i parenti tra cui yang guozhong, che alla morte di lì
linfu prese il suo posto.
quest'ultimo prima di morire non mi no governatori militari non cinesi a comando dei settori della frontiera punto
an lushan, soldato mezzo turco, divenne governatore militare della prefettura di pinglu.alla morte di li linfu,temendo di essere deposto dal
nuovo consigliere, marciò su luoyang,capitale temporanea, prendendo la e controllando così tutta la Cina settentrionale.
L'imperatore xuanzong abbandonòla capitale chang’an,scappando al sud nello sichuan, prese il controllo suo figlio, principe ereditario,
suzong.
Yang guozhong venne ucciso e anche e anche guifei.
Nel 757 morì anche an lushan, Ma la rivolta continuo dopò la sua morte. I ribelli furono sconfitti solo dopoché il nipote di xuanzong, daizong,
salì al trono punto
le conseguenze furono lo spopolamento di alcune parti del paese, crollo finanziario dello Stato, il nord est divenne quasi indipendente e
alcune province caddero in mano ai governatori militari, l'impero tang non era +1 potenza in grado di difendere i le proprie le proprie
frontiere.
SISTEMA DELLE BANDIERE
il nome derivava dalla bandiera con disegni contraddistingueva ogni gruppo. Questo sistema venne mantenuto per tutta la dinastia qing.
le bandiere erano unità militari, economiche, politiche e sociali introdotte da Nurachi nel 1601 al fine di riunire sotto il proprio comando
tutti i mancesi.
Ogni manciù, uomo oh donna era appartenente ad una bandiera. 300 nuclei familiari che formavano una compagnia e 50 compagnie una
bandiera , per il totale di 8 bandiere.
Ogni compagnia doveva fornire 300 uomini come contributo alla bandiera a cui apparteneva.
GUERRE DELL’OPPIO
Due conflitti, svoltisi rispettivamente dal 1835 al 1842 e dal 1856 al 1860, che contrapposero l'impero cinese,
sotto la dinastia Qing, al Regno Unito di Gran Bretagna e all'Irlanda. In risposta alla penetrazione
commerciale britannica che aveva aperto il mercato cinese all'oppio proveniente dall'india, la Cina inasprì i
propri divieti sulla droga scatenando il conflitto. Sconfitto in entrambe le guerre, l'impero cinese fu costretto
a tollerare il commercio dell'oppio e a firmare con i britannici i trattati di Nanchino e di Tientsi, i quali
prevedevano l'apertura di nuovi porti al commercio e la cessione dell’isola di Hong Kong al Regno Unito.
Ebbe così inizio l'era dell'imperialismo europeo in Cina, con le successive firme di altri numerosi trattati
commerciali. Ciò alimentò un sentimento nazionalista tra il popolo cinese, che si sarebbe poi espresso nella
rivolta Taiping e dei Boxer.
DINASTIA LIAO QIDAN (907-1125)

Nelle tribù Qidan si afferma il leader Abaoji, il quale favorì dei mutamenti nello stile di vita nomade,
cominciarono a praticare l'agricoltura, produrre tessuti, ferro e sale.

Nel 907 Abaoji si proclama imperatore fondando la dinastia LIAO, che regnò in Mongolia, Manchuria
e una parte della Cina settentrionale fino al 1125. Modellò il suo regno in base al prototipo cinese.

Strapparono alla dinastia Song le sedici prefetture.

Il metodo dei Qidan di governare è stato definito dualistico, al nord era in vigore la legge tradizionale
dei Qidan, mentre nel sud la popolazione cinese era assoggettata alla legge dei Tang.

Nel 114 il capo dei Jurchen selvaggi, Aguda, si autoproclama primo imperatore della dinastia Jin.

I rapporti tra Jurchen e Qidan si ruppero quando questi ultimi i rifiutarono di sottomettersi.

I Song provarono ad invadere la capitale dei Qidan nel sud, vanamente, dando la possibilità ai
Jurchen di occupare l’intero territorio Qidan, L’imperatore Tianzuo venne catturato e fatto abdicare;
i sopravvissuti si spostarono verso ovest.
DINASTIA SONG (960-1279 d. C)

Fu fondata dall'imperatore Song Taizu che usurpò il trono dei Zhou posteriori, (mettendo fine al
periodo di divisione politica, noto come periodo delle cinque dinastie e dieci regni, emerso con la
caduta della dinastia Tang nel 907).

Dopo l’unificazione del Nord, Taizu passò alla conquista del sud. Alla sua morte, tutta la Cina a parte
le regioni governate da altri stati, ricevevano tributi dai Xi Xia, era sotto il regno dei Song, Il fratello
conquistò le due regioni indipendenti e scese a compromessi con i Qidan, stipulando un trattato
come forze pari.

La capitale era Kaifeng, sul Grande canale.

Il governo centrale era stabilito a Kaifeng, composto da una segreteria e una cancelleria, le quali
controllavano le proposte politiche prima dell’approvazione dell’imperatore e poi passate al
ministero degli affari di stato.

Mentre nel governo provinciale l’unità amministrativa di base era la prefettura (prima chiamata
comando militare).

L’assunzione del personale nella burocrazia era un elemento importante. Vi fu perciò un


miglioramento del sistema degli esami, vennero inclusi esami di prefettura e l’anonimato dei
candidati, delle strutture scolastiche, fornite di classici Confuciani, e l’istituzione di un sistema di
garanzia. (le cariche più alte rimanevano a coloro che superavano gli esami).

L’economia si sviluppò sotto 5 aspetti, l’agricoltura, vi fu un aumento nella produzione dei generi
alimentari, rivoluzione nei trasporti per vie d’acqua con l’introduzione anche della bussola, aumentò
la disponibilità di credito e l’uso della carta moneta, espansione del commercio e la comparsa di un
industria su larga scala.

La minaccia più grave per la dinastia era l’ascesa dei Jurchen nel nord, dopo l’instaurazione della
dinastia Jin, i Song strinsero un’alleanza per potersi riappropriare delle sedici prefetture, ma
entrando nella capitale sud dei Qidan non riuscirono a conquistarla.

Nel 1125 i Jurchen invasero la Cina assediando Kaifeng e prendendo prigioniero L’imperatore.

La pressione dei Jurchen costrinse i Song a ritirarsi al sud dello Yangzi, e nel 1141 i Jin e i Song
concordano che i primi governavano su una parte della Cina settentrionale, mentre i secondi sul sud
del paese, pagando anche un tributo annuo.

DINASTIA JIN JURCHEN

All’apice dell’espansione i Jin controllavano la Cina settentrionale, la Manciuria e la Mongolia


interna.

La storia dell’impero si può dividere in tre fasi, periodo di dualismo (emulando i Qidan) , periodo di
sinizzazione crescente e il periodo di declino a partire dal 1215.

A nord della muraglia venne conservata la struttura tribale. Nel 1150 il nuovo imperatore (Hailing)
stabilì la capitale nell’attuale Beijing.
Avviò la politica di sinizzazione, studiò il cinese e adottò alcuni usi. Ma il suo successore tentò di
fermare questo processo, promuovendo lo studio della lingua Jurchen e vietando di indossare abiti
cinesi.

Dopo la sua morte però si tornò alla sinizzazione, venne abrogato Il divieto di matrimonio tra
Jurchen e cinesi.

Il crollo della dinastia Jin fu causato per motivi interni ed esterni. Il fiume giallo tornò al suo corso
meridionale, causando grandi danni e colpendo L’economia.

(Nel 1206 il ministro dei Song meridionali gli dichiarò guerra, l’attacco venne respinto facilmente.)

Ma la minaccia più importante era quella di Gengis Khan e le invasioni Mongole, insieme alla rivolta
popolare delle giubbe rosse.

Dopo un assedio alla nuova capitale Kaifeng da parte del nuovo Khan (ogodei) l’ultimo imperatore
Jin fuggì e chiese aiuto ai Song meridionali per impedirne la vittoria. Ma i Song si allearono con i
mongoli e nel 1234 la dinastia si estinse.

SONG MERIDIONALI (1127-1279)

La capitale dei Song meridionali era Hangzhou.

Assetto politico: Il potere era tutto in mano al primo ministro che lo esercitava in nome
dell’imperatore e rimase così fino alla fine della dinastia.

Durante questa dinastia ci fu la comparsa del neoconfucianesimo, lo sviluppo della pittura di


paesaggio e della ceramica.

#* pezzo mancante*#

Aumentò la produzione agricola, introduzione del riso champa, c’era il mercato libero della terra, si
usava la cartamoneta per il commercio, la regione di Hangzhou era la più importante per la
produzione della seta, ed era anche un porto per il commercio con l’estero. Ci fu la diffusione della
stampa.

CONQUISTA MONGOLA

I mongoli esercitarono discriminazioni razziali ed economiche contro i cinesi, non seppero sfruttare
le conquiste tecnologiche ed economiche del periodo Song e istituirono alcune usanze che
favorirono il dispotismo.

I mongoli riunificarono la Cina sotto il nome della dinastia Yuan.

Erano pastori nomadi che vivevano come società tribale nell’attuale Mongolia, valorosi guerrieri a
cavallo, spesso in conflitto con i tartari.

Temujin era figlio di un capo tribale, creò un’armata e nuove tattiche militari, unendo così le tribù
Mongole. Nel 1206 venne proclamato Gengis Khan, sovrano universale del popolo delle steppe.

Intraprese una serie di conquiste, invase il regno degli Xi Xia, nel 1215 conquistò la capitale dei Jin,
Yaijing e altre 2 città più ad ovest.

Alla sua morte gli successe il terzo figlio, Ogodei. L’impero mongolo venne spartito tra i 3 figli e il
nipote.
Ogodei continuò con le conquiste, ivase la Corea, annientò i Jin e inflisse sconfitte all’Europa
orientale.

Khubilai fu il primo khaghan ad erigere una capitale in stile cinese, a Kaiping, nella Mongolia interna.
Sotto il suo governo vennero sconfitti i Song meridionali nel 1279.

La Cina sotto la dominazione mongola

Khubilai trionfò in Cina, ma le altre imprese militari non ebbero successo. Tentò di conquistare il
Giappone per due volte ma in entrambe le occasioni fallì.

(La successione politica poteva spettare ad un qualsiasi parente del khaghan che venisse acclamato
da un consiglio di notabili).

Khubilai volle seguire l’usanza cinese per la decisione del suo successore.

Khubilai conservò molte caratteristiche del governo Song, la segreteria e i 6 ministeri, la divisione tra
il ramo civile, militare e quello censorio del governo. Adottò i riti Confuciani.

Non restaurò però il sistema degli esami, i funzionari venivano prescelti in base alla nascita e al
privilegio yin. (venne instaurato più tardi da un altro imperatore)

Divise il popolo in 4 gruppi, i mongoli, gli stranieri DELL’ASIA occidentale e centrale, i quali erano il
gruppo maggiore di funzionari, gli abitanti della Cina settentrionale e gli abitanti della Cina
meridionale.

Svolsero un ruolo importante i buddhisti tibetani.

I musulmani rivestivano importanti cariche In Cina, godevano di privilegi speciali, svolgevano compiti
soprattutto di tipo finanziario.

Il commercio per vie di terra era finanziato da associazioni mercantili, era proficuo poiché i mercanti
appena arrivati in Cina dovevano scambiare metalli preziosi con cartamoneta.

Si ebbe un incremento del commercio sulla via della seta, che permise contatti tra Cina e occidente.

Durante l’invasione mongola vi fu una riduzione importante della popolazione cinese, dovuta alla
confisca delle terre e alle tasse.

Ci fu un crollo dell’economia a seguito della conquista del sud.

Venne istituita una nuova capitale da Khubilai, a Dadu.

Il sistema giuridico era diverso per mongoli e cinesi, mentre i primi venivano processati secondo le
leggi Mongole promulgate da Gengis Khan, i cinesi erano processati secondo la legge cinese.

Nei casi in cui erano coinvolti cinesi e mongoli questi ultimi godevano di vantaggi (nelle dispute
maritali di una coppi mista, valeva La legge del marito, a meno che la moglie fosse mongola).

Gli imperatori mongoli mantennero la loro religione, ovvero una forma di sciamanismo, inoltre non
vi fu nessun tentativo di imporre la religione mongola ai cinesi.

Khubilai riconobbe l’importanza del Confucianesimo e promosse la traduzione dei classici Confuciani
nella loro lingua.

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