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Con la morte di Shunzhi nel 1661 salì al trono il giovane imperatore Kangxi, di soli sette anni, sotto al tutela di quattro reggenti. Con la presa di potere di Kangxi riprese il processo di sinizzazione
del governo Qing, interrottosi con Oboi, uno dei suoi reggenti. Kangxi si rese conto che, per ridurre definitivamente il potere della nobiltà mancese, era necessario il superamento del suo tradizionale
sistema aristocratico-collegiale, ricorrendo così ad un ulteriore rafforzamento del sistema burocratico-amministrativo proprio della storia imperiale cinese. Perciò si fece egli stesso promotore
dell’ideologia neoconfuciana, cercando di guadagnarsi le simpatie degli alti funzionari. Inoltre, per riportare a corte tutti i letterati che avevano rifiutato incarichi
nella nuova dinastia per lealtà verso i Ming, indisse nel 1679 una sessione di esami straordinari e invitò numerosi studiosi ai lavori per la compilazione della storia ufficiale della Ming. Kangxi si
contraddistinse anche per la sua posizione di obiettività nelle contese fra mancesi e cinesi, preoccupandosi principalmente di colpire la corruzione e la slealtà. Volle anche rendersi personalmente conto
delle condizioni delle popolazioni locali, intraprendendo fra il 1684 e il 1705, cinque viaggi d’ispezione nel meridione dell’Impero.
Inoltre, gli ebbe un costante interesse per il miglioramento delle condizioni economiche del paese e grandi lavori furono svolti per la regolazione delle acque del Fiume Giallo e per la sistemazione del
Gran Canale.
Notevole fu anche il suo zelo nel patrocinare le lettere e le arti, e nel promuovere la cultura. Nel complesso, quindi, il regno di Kangxi fu un periodo di buon governo, che incarnò alla perfezione gli
ideali confuciani di
benevolenza e di autorità, di equità e di cultura.
IMPERATORE YONGLE Siamo durante la Dinastia Ming (1368-1644 d.C.). Dopo la morte di Hongwu (1398 d.C.) successe per un breve periodo il nipote Jianwen finché non fu sopraffatto dalla
ribellione dello zio, principe di Yan (noto poi come Yongle). L’imperatore Yongle privò tutti i principi imperiali di ogni potere militare, riducendoli a pensionati dello stato che vivevano
sontuosamente nei loro palazzi. A Yongle è attribuita la degenerazione degli esami di stato con l’introduzione di manuali e del sistema dei “saggi a otto gambe” in canone confuciano. Inoltre, prese
l’importante decisione di trasferire la capitale a Beijing (Pechino), “Capitale del Nord”, con lo scopo di avere più controllo sulle forze militari settentrionali. Yongle guidò delle spedizioni verso ovest
che furono estremamente costose e non riuscirono a eliminare completamente la minaccia di Gengis Khan. Inoltre, vennero consolidati rapporti di tipo tributario con molti regni vicino e confinanti.
Nel 1406 d.C. sottomise l’area del Vietnam settentrionale annettendola nell’impero come provincia. Il regno di Yongle fu l’unico periodo in cui la potenza cinese venne affermata anche oltremare.
Quest’impresa èattribuita in parte al grande eunuco Zheng He che compì sette spedizioni marittime nell’Oceano Indiano non soltanto per aumentare il tesoro imperiale, ma anche per accrescere il
numero di sovrani stranieri che riconoscevano Yongle come imperatore.
GENGIS KHAN
Erano pastori nomadi che vivevano come società tribale nell’attuale Mongolia, valorosi guerrieri a cavallo, spesso in conflitto con i tartari.
Temujin era figlio di un capo tribale, creò un’armata e nuove tattiche militari, unendo così le tribù Mongole. Nel 1206 venne proclamato
Gengis Khan, sovrano universale del popolo delle steppe.
Intraprese una serie di conquiste, invase il regno degli Xi Xia, nel 1215 conquistò la capitale dei Jin, Yaijing e altre 2 città più ad ovest.
Alla sua morte gli successe il terzo figlio, Ogodei.
WANG MANG
Nel 9 D.C. WANG MANG USURPò il trono al successore di Aidi, e si autoproclamò imperatore della dinastia xix. ah tuo una serie di riforme,
abolì la proprietà privata proibendo la compravendita di questa e degli schiavi , reintrodusse il monopolio del sale e del ferro, mentre la
moneta venne svalutata.nel 23 d.c. wang mang.
DINASTIA QIN 221-206 a.c.
Durante il periodo degli Stato Combattenti, il più dinamico tra i 7 principali era Qin che alla fine prevalse
sugli altri. Shang Yang diresse un importante programma di riforme che aveva fra gli obiettivi quello di
abolire il feudalesimo per colpire l'aristocrazia. A questo proposito , per governare creò una classe
burocratica. Il successivo re, sotto il titolo di Qin Shi Huangdi, riunificò gli stati in un unico regno,
incaricando come primo ministro Li Si. Sotto il suo consiglio, il re divise l'impero in 36 comandi militari e
prefetture, sotto l'autorità di funzionari nominati dal governo centrale. Inoltre, per centralizzare il potere,
venne imposta la moneta di forma circolare, venne tracciata una rete di strade su tutta la Cina e venne
introdotto il principio di responsabilità collettiva.
Nuovo stato rappresentava la realizzazione delle teorie della scuola regista . Venne anche unificata la scrittura chiamata piccolo sigillo. Ma ti
ho detto che abbiamo tipo la colla quell'altro beton chissà cosa verrà fuori A lui si devono la costruzione a partire dal 215 della muraglia
cinese e l'esercito di terracotta di XI’AN.
In ambito militare si iniziò un'impresa territoriale verso
sud (Vietnam) e nord (popolazioni barbariche). La fine della dinastia avenne con la morte dell'imperatore
tenuta però nascosta Per manipolare la successione.
La dinastia Termino con la Fondazione della dinastia degli Han anteriori, ha seguito della rivolta di Liu Bang.
RIVOLTA DI AN LUSHAN
La rivolta di AN LUSHAN avvenne durante il periodo tang, inizio nel 7555 dopo Cristo e fino al 763.
le cause partono dalla situazione a Corte e dagli accordi militari sulle frontiere.
L'imperatore xuanzong lasciò sempre più il governo nelle mani del cancelliere Li Linfu, mentre la sua attenzione era concentrata sulla ricerca
dell illuminazione yang eh su yang guifei, la quale riuscì ad ottenere cariche a Corte per i parenti tra cui yang guozhong, che alla morte di lì
linfu prese il suo posto.
quest'ultimo prima di morire non mi no governatori militari non cinesi a comando dei settori della frontiera punto
an lushan, soldato mezzo turco, divenne governatore militare della prefettura di pinglu.alla morte di li linfu,temendo di essere deposto dal
nuovo consigliere, marciò su luoyang,capitale temporanea, prendendo la e controllando così tutta la Cina settentrionale.
L'imperatore xuanzong abbandonòla capitale chang’an,scappando al sud nello sichuan, prese il controllo suo figlio, principe ereditario,
suzong.
Yang guozhong venne ucciso e anche e anche guifei.
Nel 757 morì anche an lushan, Ma la rivolta continuo dopò la sua morte. I ribelli furono sconfitti solo dopoché il nipote di xuanzong, daizong,
salì al trono punto
le conseguenze furono lo spopolamento di alcune parti del paese, crollo finanziario dello Stato, il nord est divenne quasi indipendente e
alcune province caddero in mano ai governatori militari, l'impero tang non era +1 potenza in grado di difendere i le proprie le proprie
frontiere.
SISTEMA DELLE BANDIERE
il nome derivava dalla bandiera con disegni contraddistingueva ogni gruppo. Questo sistema venne mantenuto per tutta la dinastia qing.
le bandiere erano unità militari, economiche, politiche e sociali introdotte da Nurachi nel 1601 al fine di riunire sotto il proprio comando
tutti i mancesi.
Ogni manciù, uomo oh donna era appartenente ad una bandiera. 300 nuclei familiari che formavano una compagnia e 50 compagnie una
bandiera , per il totale di 8 bandiere.
Ogni compagnia doveva fornire 300 uomini come contributo alla bandiera a cui apparteneva.
GUERRE DELL’OPPIO
Due conflitti, svoltisi rispettivamente dal 1835 al 1842 e dal 1856 al 1860, che contrapposero l'impero cinese,
sotto la dinastia Qing, al Regno Unito di Gran Bretagna e all'Irlanda. In risposta alla penetrazione
commerciale britannica che aveva aperto il mercato cinese all'oppio proveniente dall'india, la Cina inasprì i
propri divieti sulla droga scatenando il conflitto. Sconfitto in entrambe le guerre, l'impero cinese fu costretto
a tollerare il commercio dell'oppio e a firmare con i britannici i trattati di Nanchino e di Tientsi, i quali
prevedevano l'apertura di nuovi porti al commercio e la cessione dell’isola di Hong Kong al Regno Unito.
Ebbe così inizio l'era dell'imperialismo europeo in Cina, con le successive firme di altri numerosi trattati
commerciali. Ciò alimentò un sentimento nazionalista tra il popolo cinese, che si sarebbe poi espresso nella
rivolta Taiping e dei Boxer.
DINASTIA LIAO QIDAN (907-1125)
Nelle tribù Qidan si afferma il leader Abaoji, il quale favorì dei mutamenti nello stile di vita nomade,
cominciarono a praticare l'agricoltura, produrre tessuti, ferro e sale.
Nel 907 Abaoji si proclama imperatore fondando la dinastia LIAO, che regnò in Mongolia, Manchuria
e una parte della Cina settentrionale fino al 1125. Modellò il suo regno in base al prototipo cinese.
Il metodo dei Qidan di governare è stato definito dualistico, al nord era in vigore la legge tradizionale
dei Qidan, mentre nel sud la popolazione cinese era assoggettata alla legge dei Tang.
Nel 114 il capo dei Jurchen selvaggi, Aguda, si autoproclama primo imperatore della dinastia Jin.
I rapporti tra Jurchen e Qidan si ruppero quando questi ultimi i rifiutarono di sottomettersi.
I Song provarono ad invadere la capitale dei Qidan nel sud, vanamente, dando la possibilità ai
Jurchen di occupare l’intero territorio Qidan, L’imperatore Tianzuo venne catturato e fatto abdicare;
i sopravvissuti si spostarono verso ovest.
DINASTIA SONG (960-1279 d. C)
Fu fondata dall'imperatore Song Taizu che usurpò il trono dei Zhou posteriori, (mettendo fine al
periodo di divisione politica, noto come periodo delle cinque dinastie e dieci regni, emerso con la
caduta della dinastia Tang nel 907).
Dopo l’unificazione del Nord, Taizu passò alla conquista del sud. Alla sua morte, tutta la Cina a parte
le regioni governate da altri stati, ricevevano tributi dai Xi Xia, era sotto il regno dei Song, Il fratello
conquistò le due regioni indipendenti e scese a compromessi con i Qidan, stipulando un trattato
come forze pari.
Il governo centrale era stabilito a Kaifeng, composto da una segreteria e una cancelleria, le quali
controllavano le proposte politiche prima dell’approvazione dell’imperatore e poi passate al
ministero degli affari di stato.
Mentre nel governo provinciale l’unità amministrativa di base era la prefettura (prima chiamata
comando militare).
L’economia si sviluppò sotto 5 aspetti, l’agricoltura, vi fu un aumento nella produzione dei generi
alimentari, rivoluzione nei trasporti per vie d’acqua con l’introduzione anche della bussola, aumentò
la disponibilità di credito e l’uso della carta moneta, espansione del commercio e la comparsa di un
industria su larga scala.
La minaccia più grave per la dinastia era l’ascesa dei Jurchen nel nord, dopo l’instaurazione della
dinastia Jin, i Song strinsero un’alleanza per potersi riappropriare delle sedici prefetture, ma
entrando nella capitale sud dei Qidan non riuscirono a conquistarla.
Nel 1125 i Jurchen invasero la Cina assediando Kaifeng e prendendo prigioniero L’imperatore.
La pressione dei Jurchen costrinse i Song a ritirarsi al sud dello Yangzi, e nel 1141 i Jin e i Song
concordano che i primi governavano su una parte della Cina settentrionale, mentre i secondi sul sud
del paese, pagando anche un tributo annuo.
La storia dell’impero si può dividere in tre fasi, periodo di dualismo (emulando i Qidan) , periodo di
sinizzazione crescente e il periodo di declino a partire dal 1215.
A nord della muraglia venne conservata la struttura tribale. Nel 1150 il nuovo imperatore (Hailing)
stabilì la capitale nell’attuale Beijing.
Avviò la politica di sinizzazione, studiò il cinese e adottò alcuni usi. Ma il suo successore tentò di
fermare questo processo, promuovendo lo studio della lingua Jurchen e vietando di indossare abiti
cinesi.
Dopo la sua morte però si tornò alla sinizzazione, venne abrogato Il divieto di matrimonio tra
Jurchen e cinesi.
Il crollo della dinastia Jin fu causato per motivi interni ed esterni. Il fiume giallo tornò al suo corso
meridionale, causando grandi danni e colpendo L’economia.
(Nel 1206 il ministro dei Song meridionali gli dichiarò guerra, l’attacco venne respinto facilmente.)
Ma la minaccia più importante era quella di Gengis Khan e le invasioni Mongole, insieme alla rivolta
popolare delle giubbe rosse.
Dopo un assedio alla nuova capitale Kaifeng da parte del nuovo Khan (ogodei) l’ultimo imperatore
Jin fuggì e chiese aiuto ai Song meridionali per impedirne la vittoria. Ma i Song si allearono con i
mongoli e nel 1234 la dinastia si estinse.
Assetto politico: Il potere era tutto in mano al primo ministro che lo esercitava in nome
dell’imperatore e rimase così fino alla fine della dinastia.
#* pezzo mancante*#
Aumentò la produzione agricola, introduzione del riso champa, c’era il mercato libero della terra, si
usava la cartamoneta per il commercio, la regione di Hangzhou era la più importante per la
produzione della seta, ed era anche un porto per il commercio con l’estero. Ci fu la diffusione della
stampa.
CONQUISTA MONGOLA
I mongoli esercitarono discriminazioni razziali ed economiche contro i cinesi, non seppero sfruttare
le conquiste tecnologiche ed economiche del periodo Song e istituirono alcune usanze che
favorirono il dispotismo.
Erano pastori nomadi che vivevano come società tribale nell’attuale Mongolia, valorosi guerrieri a
cavallo, spesso in conflitto con i tartari.
Temujin era figlio di un capo tribale, creò un’armata e nuove tattiche militari, unendo così le tribù
Mongole. Nel 1206 venne proclamato Gengis Khan, sovrano universale del popolo delle steppe.
Intraprese una serie di conquiste, invase il regno degli Xi Xia, nel 1215 conquistò la capitale dei Jin,
Yaijing e altre 2 città più ad ovest.
Alla sua morte gli successe il terzo figlio, Ogodei. L’impero mongolo venne spartito tra i 3 figli e il
nipote.
Ogodei continuò con le conquiste, ivase la Corea, annientò i Jin e inflisse sconfitte all’Europa
orientale.
Khubilai fu il primo khaghan ad erigere una capitale in stile cinese, a Kaiping, nella Mongolia interna.
Sotto il suo governo vennero sconfitti i Song meridionali nel 1279.
Khubilai trionfò in Cina, ma le altre imprese militari non ebbero successo. Tentò di conquistare il
Giappone per due volte ma in entrambe le occasioni fallì.
(La successione politica poteva spettare ad un qualsiasi parente del khaghan che venisse acclamato
da un consiglio di notabili).
Khubilai volle seguire l’usanza cinese per la decisione del suo successore.
Khubilai conservò molte caratteristiche del governo Song, la segreteria e i 6 ministeri, la divisione tra
il ramo civile, militare e quello censorio del governo. Adottò i riti Confuciani.
Non restaurò però il sistema degli esami, i funzionari venivano prescelti in base alla nascita e al
privilegio yin. (venne instaurato più tardi da un altro imperatore)
Divise il popolo in 4 gruppi, i mongoli, gli stranieri DELL’ASIA occidentale e centrale, i quali erano il
gruppo maggiore di funzionari, gli abitanti della Cina settentrionale e gli abitanti della Cina
meridionale.
I musulmani rivestivano importanti cariche In Cina, godevano di privilegi speciali, svolgevano compiti
soprattutto di tipo finanziario.
Il commercio per vie di terra era finanziato da associazioni mercantili, era proficuo poiché i mercanti
appena arrivati in Cina dovevano scambiare metalli preziosi con cartamoneta.
Si ebbe un incremento del commercio sulla via della seta, che permise contatti tra Cina e occidente.
Durante l’invasione mongola vi fu una riduzione importante della popolazione cinese, dovuta alla
confisca delle terre e alle tasse.
Il sistema giuridico era diverso per mongoli e cinesi, mentre i primi venivano processati secondo le
leggi Mongole promulgate da Gengis Khan, i cinesi erano processati secondo la legge cinese.
Nei casi in cui erano coinvolti cinesi e mongoli questi ultimi godevano di vantaggi (nelle dispute
maritali di una coppi mista, valeva La legge del marito, a meno che la moglie fosse mongola).
Gli imperatori mongoli mantennero la loro religione, ovvero una forma di sciamanismo, inoltre non
vi fu nessun tentativo di imporre la religione mongola ai cinesi.
Khubilai riconobbe l’importanza del Confucianesimo e promosse la traduzione dei classici Confuciani
nella loro lingua.