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quando parliamo di antichità facciamo riferimento alle dinastie pre-imperiali xia (terzo millennio -

18 sec aC, shang (18 sec - 11 sec) e zhou (11 sec - 4sec)

LA CULTURA SHANG
 Dominio: parti delle attuali province di Henan, Anhui, Shandong, Hebei e Shanxi.
 complessa cultura dell'Età del Bronzo (scrittura, Lavorazione dei metalli, allevamento di
cavalli, distinzioni di classe, gerarchia politico-religiosa stabile).
 insediamenti scavati avevano grandi palazzi, templi, altari, laboratori (forni di bronzo),
abitazioni e cimiteri.

Iscrizioni oracolari 甲骨⽂


• Sottoposta all'azione del fuoco, la parte ventrale della corazza genera delle fessure
• vengono interpretato dall'augure-scriba, custode della scienza divinatoria
• dopo l’augure scrive anche la domanda e l'interpretazione sulla corazza
• principali temi oggetto di divinazione … le campagne militari, le spedizioni di caccia, le escursioni,
il tempo, i raccolti, le malattie, le nascite, i sogni, la costruzione di edifici etc.
-> danno una idea del pensiero dei Shang

Elementi iscrizioni ossa oracolari:


1) Xuci, preambolo: datazione e nome augure-scriba
2) Mingci, domanda o questione (sempre presente)
3) Zhanci, pronostico esclusivamente fatto dal sovrano
4) Yanci, verifica dell’attendibilità del pronostico

esempi domande 3 : domande rivolte alle entità naturali


vengono fatte domande in particolare al fiume giallo, che in Cina ha un'importanza fondamentale,
una sua esondazione poteva portare catastrofi capaci di mettere fine a un regno.

Della dinastia Shang si può sapere molto. il loro pensiero si può così riassumere
• culto degli antenati
• culto del dio supremo, il di, che comandava gli eventi e mandava le calamità naturali o segni di
approvazione in risposta al comportamento dei sudditi terreni.
• la regalità è fondata sulla religione e sulla dimensione spirituale. Il re è un collegamento diretto
con Di in quanto si consulta con lui ed è fortemente influenzato dalle sue azioni (catastrofi o no).
• persone e antenati/divinità sono strettamente collegati. Le azioni terrene hanno conseguenze
divine

DOMANDE DA RICORDARE PER ESAME


• Indicare le date approssimative della dinastia Shang: 1 sec -11 sec ac
• quali fonti ci forniscono informazioni sul pensiero della dinastia Shang: le ossa oracolari
• quali temi si trovano in queste fonti? campagne militari, caccia, escursioni, il tempo, i raccolti ecc.
• chi era la divinità suprema degli Shang? Il di
• Che ruolo avevano i sovrani Shang nella divinazione? Il sovrano è il collegamento con di, in
quanto è lui stesso a consultare la divinità

I ZHOU OCCIDENTALI 1054-771 ac 西周 e il cielo


PENSIERO
i zhou non sono una sola dinastia, bensì una 50. Sono considerati un'età d'oro. In futuro verranno
utilizzati come riferimento per costruire un regno prospero e pacifico. L’Origine degli Zhou si trova
nella Cina occidentale, nell'attuale Shaanxi, in un'area chiamata Guanzhong 關中 ("In mezzo
aipassi“)
I zhou coesistono con gli shang per un secolo, e vivono al confine con il loro regno. Questo finchè i
zhou non sottomettono gli Shang dop aver sconfitto il loro ‘dispotico’ sovrano Zhouxin

I sovrani più importanti sono i re Wen, Wu e il duca di Zhou. Re Wen e re Wu sono i fondatori dei
zhou occidentali. Wen combatte gli shang e muore prima della presa del potere. Suo figlio, il re
Wu, conduce una campagna contro gli Shang, pone fine alla loro dinastia e fonda la dinastia Zhou.
Muore poco dopo. Suo fratello, il duca di Zhou, assume la reggenza, perchè il figlio di re Wu è
troppo giovane per salire al trono, e consolida la dinastia. consegna infine il potere al figlio del re
Wu.

Dal punto di vista culturale i zhou erano meno sviluppati degli Shang. Ciò che successe fu che i
Zhou surclassarono i Shang militarmente, e adottarono molti elementi della cultura shang ex.
Scrittura, lavorazione del bronzo e costruzioni di cinta murarie. Ne aggiunsero anche alcuni della
propria, ad esempio, la divinazione funzionava in modo diverso. L'oracolo dell'achillea sostituisce
l'osso dell'oracolo -> esagrammi, Yijing 易
la figura del Di scompare, è viene sostituita dal 天. Il cielo 天 ha la posizione più alta in assoluto. Il
cielo dà il mandato celeste 天命 ai sovrani, che li legittima a governare. è il cielo a decidere chi
governa. Senza il mandato non si può governare. Questa ideologia persiste per tutta la Cina
imperiale.

I zhou conquistano un territorio molto grande, quello shang, ma non erano abbastanza potenti per
governarlo tutto. Quindi introducono un sistema feudale. Un sistema decentralizzato oggi chiamato
封建制度。Sotto i zhou, il sovrano si chiama 王, titolo riservato esclusivamente alla famiglia reale e
i parenti del sovrano diventano huohou, i signori feudali. Questo sistema non funzionerà affatto con
i zhou orientali.

Fonti importanti per i zhou sono i bronzi (già presenti durante gli shang)
I bronzi avevano funzione rituale soprattutto nei funerali, venivano utilizzati per fare offerte al cielo
e riportavano iscrizioni sul fondo. Nell'iscrizione più famosa troviamo il primo riferimento a 中国
come Cina ( che significa gli stati al centro) in un (何尊 un tipo di vaso destinato al contenimento di
liquidi)

Le iscrizioni nei bronzi attestano che i re Wen e Wu hanno ricevuto il mandato celeste.
Le iscrizioni recitano che gli Yin (nome de con cui ci si riferisce agli Shang) hanno perso il mandato
perché invece che governare hanno indugiato nei piaceri della carne: il vino e il lusso.

Yu il grande è n altro personaggio molto importante, trovato su un altro bronzo, si dice sia il
fondatore della dinastia Xia, e che abbia fermato le calamità.
Le iscrizioni recitano 天命与德, questo DE noi lo traduciamo con virtù, anche se in realtà non è ben
chiaro che cosa sia. Si tratta di una certa qualità che deve avere un sovrano e che porta i sudditi a
seguirlo. tipo carisma.

Caratteristiche
 il cielo è la divinità più importante 天
 il cielo da il mandato celeste 天命
 Wen e wu sono i fondatori della dinastia, e i re più saggi, che verranno idealizzati in futuro
 il sovrano è figlio del cielo
 il de 德 è attributo del governo di un sovrano legittimo
 il popolo idealmente si comporta in un modo xiao 孝 (filiale)

Il declino dell’ordine: Il periodo Primavere e Autunni (770-454 a.C.) e Confucio 孔⼦ (551-


479)
Il declino dei zhou inizia nel 770 ac. Iniziano ad esserci problemi a causa di un popolo barbaro
(xuanrong) che attacca i confini zhou. Questi ultimi Sono quindi costretti a spostare la capitale ad
est, nell'odierna Luoyang (al tempo chengzhou). questo è segnale del fatto che i zhou occidentali
non sono più forti come prima.
Inizia il periodo detto delle primavere e degli autunni 春秋,che sarà seguito dal periodo degli stati
combattenti.
In questo periodo i sovrani perdono potere e carisma, e i governatori acquisiscono sempre più
potere. Vengono a fermarsi un centinaio di unità statali semi-indipendenti che poi prenderanno il
sppravvento durante il periodo degli stati combattenti, i più potenti ora sono: jin, chu, qi, song, qin.
Si ricorda lo stato di Lu per confucio.
Il nome 春秋 viene dal nome di un tipo di annale scritti nello stato di Lu (si crede siano stati redatti
da confucio) un opera storiografica che parla del periodo dal 722a.C. al 481a.C. Registri in cui si
riportava cioè che succedeva nei regni durante l'anno in ogni regno.

CONFUCIO 孔子 551-479 ac
confucio è la versione latinizzata di 孔夫子 (maestro Kong) viene originariamente dallo stato di Lu
(famiglia di origine stato di song). Originariamente pare fosse imparentato con la casa reale dei
zhou, ma egli stesso testimonia un’appartenenza piuttosto modesta, faceva parte del ceto degli 士
- letterati funzionari o nobili di basso rango. Il suo impegno politico inizia presto. Lui vuole riportare
il governo idealizzato della dinastia zhou occidentale.
Confucio elabora delle idee su come governare in maniera giusta e virtuosa, ma non trova mai
sovrano che sia disposto a governare come dice lui. Quando infine riesce a trovare un incarico
come ministro della giustizia nello stato di Lu, viene subito dimesso. Fa ritorno a Lu solo all'età di
sessant’anni, e qui trascorre i suoi ultimi anni dedicandosi all'insegnamento e apre una scuola.

Il patrimonio di confucio è dato però dai suoi studenti. si contano all'incirca 100 scuole di pensiero
derivate dai suoi insegnamenti. Per confucio l’apprendimento ha un ruolo centrale. questo in virtù
della sua convinzione che la natura umana sia perfettibile, che l’uomo sia in grado di migliorarsi
all’infinito. L’educazione però non è intesa strettamente come libresca (nonostante confucio dia
particolare importanza allo studio dei testi antichi), bensì come educazione pratica e concreta:
bisogna apprendere e sfruttare insegnamenti nella vita di tutti i giorni. La conoscenza non è solo
per contenuti individuali, ma per lo sviluppo di un’attitudine.

Quale è il fine dell’educazione? formare uomini nobili di valore, in grado di servire la comunità sul
piano politico. Questa figura è riconosciuta nei dialoghi come junzi 君子, che originariamente indica
un uomo nobile di famiglia, ma a cui confucio attribuisce il significato di uomo nobile nei valori. è il
contrario del xiaoren 小人.

caratteristiche del junzi:


1. studiato (xue 學)
2. agisce con benevolenza (ren 仁)
3. osserva le antiche norme rituali (li 禮)
4. ha un senso di giustizia (yi 義)
5. conferisce importanza a lealtà e fedeltà (zhong xin 忠信)
6. amore filiale (xiao 孝)
7. reciprocità (shu 恕)

Le fonti più importanti sulla sua vita sono 4:


1. il lunyu (i dialoghi) detti e aneddoti sulla sua vita. sono una raccolta fatta dai suoi discepoli
o dai discepoli dei discepoli.
2. 左转 zuozhuan, raccolti di doc storici tra il 4 e il 3 secolo
3. 孔⼦家語 kongzi jiayu - wang su 3 secolo
4. 史记 Il capitolo 47 (Kongzi shijia 孔⼦世家) contiene una biografia di Confucio, mentre il
capitolo 67 è una biografia collettiva dei suoi discepoli (Zhongni dizi liezhuan 仲尼弟⼦列傳)

La missione di confucio descritta nel Lunyu


Confucio era molto legato alla dinastia Zhou. La prima cosa che voleva fare confucio è la
restaurazione dell'ordine zhou.
Confucio è un'insegnante che tiene a educare il popolo, e le cose che insegna non sono sue
invenzioni, ma è tutto ispirato dalla dinastia zhou.
confucio capisce il mandato del cielo studiando l'antichità.

Che cosa è un junzi? che cosa significa originariamente e come lo intende confucio? junzi 君子
originariamente indica un uomo nobile di famiglia, ma a cui confucio attribuisce il significato di
uomo nobile nei valori
Differenza tra uomo nobile di sangue e di animo.
Quale è il tema principale di Confucio? Di cosa parla di più nel Lunyu? : Il comportamento nella
società umana, la responsabilità del singolo nei confronti degli altri e di se stesso
Cosa significa REN? Significa Benevolenza. La traduzione però non è al 100 percento precisa.
Quali elementi del pensiero di confucio erano rivoluzionari per la sua epoca? La volontà di
insegnare a tutti.

LE VIRTÙ CONFUCIANE
 Xue 学: lo studio è alla base dell’auto coltivazione (xiu shen 修身). È necessario studiare gli
scritti e le pratiche dell'antichità. In particolare: le Odi (shi) e i Documenti (shu). Ma lo studio
da solo non è sufficiente. Il discepolo deve comprendere e riflettere su ciò che studia.
 Ren 仁 umanità o benevolenza → shu 恕 (la reciprocità): con ren intendiamo il senso
dell’umanità, ciò che costituisce l’uomo nel suo vivere con gli altri, disposizione verso il
prossimo. Confucio colloca questa virtù molto in alto, tanto da non attribuirla a nessuno,
nemmeno a sé stesso. NB: non si parla di uno standard di perfezione da raggiungere, ma
di un moto che dovrebbe venire dall’interno, qualcosa a cui l’uomo dovrebbe tendere.
Comunque, confucio non da mai una definizione chiara di ren.
Il ren è strettamente legato al concetto di Shu, su cui si può dire che si basi. Shu è la
reciprocità, e si può riassumere nell’espressione: considerare gli altri come si considera se
stessi. Di non fare quello che non si vorrebbe diventi legge. Viene menzionata solo 2 volte
nel lunyu e non si capisce bene cosa intenda confrucio.
 Li 礼(i riti) e yue (musica): Se si esercita il ren, allora si devono rispettare i riti. le due cose
sono indissociabili. L'osservanza delle norme rituali è fondamentale a forgiare un uomo
dall'animo nobile. Per rito però non si parla dell’aspetto religioso di questo, bensì
l’atteggiamento rituale, di un’etichetta, di chi lo compie, che deve essere genuino, etico e
sincero. Ai riti viene poi associata automaticamente la musica in quanto espressione
dell’armonia. Ren e Li sono legati tra loro. Perché un uomo privo di Benevolenza non può
avere relazioni con i rituali (i riti sono mezzo per esprimere la Benevolenza in un contesto
rituale).
 Yi 義 (il senso di ciò che è giusto e di ciò che è sbagliato, ma non solo, anche il senso di
giustezza, ovvero ciò che è appropriato in una particolare circostanza) Possiamo chiamarlo
anello di congiunzione tra i riti e il senso che devono rivestire per chi li compie. non è il
risultato di una legge, è un senso di giustizia innato appartenente all'uomo nobile di animo.
Di contro, l'uomo ignobile considera solo il profitto e i propri guadagni. Il Junzi valuta il
senso di giustizia come importantissimo.
 zhong 忠 (lealtà) rapporto sovrano-suddito, xin 信 (fedeltà/sincerità) superiori-subordinati,
fedeltà e lealtà
 xiao 孝 (pietà/amore filiale) padre-figlio (Un comportamento di reverenza per fare stare
bene i genitori e renderlo contenti, soddisfarli quando sono vivi e anche dopo la morte)
IL LUNYU (i dialoghi)
Il Lunyu 論語 è una raccolta di conversazioni, aforismi e aneddoti del maestro.
E’ la fonte più dettagliata sul pensiero di Confucio riguardo alla società, alla politica, alla filosofia e
alle relazioni umane. L’autore/gli autori sono sconosciuto, probabilmente discepoli e grandi
discepoli di Confucio.
In epoca pre imperiale non ci sono menzioni al Lunyu, non si sa che nome portasse in epoca degli
stati combattenti. Ai tempi dell’imperatore Wu della dinastia Han ne circolavano 3 edizioni: Lu Lun
魯論 (20 pian), Qi Lun 齊論 (22 pian) e Gu Lun 古論 (21 pian). A noi giunge una versione delle 3
messe insieme da un certo zhangyu che risale al 5 a.c.
Il lunyu è divisio in 20 capitoli, ciascuno con circa 20 o 30 detti del maestro o aneddoti su di lui. I
capitoli sono intitolati come i primi 2 caratteri di apertura.
Il tema centrale: Il comportamento nella società umana, la responsabilità del singolo nei confronti
degli altri, della società e di se stesso. Non bisogna aspettare il sovrano per cambiare le cose,
bisogna partire da se stessi. Confucio parte dell'individuo e dal comportamento personale. il lunyu
è quasi esclusivamente dedicato al comportamento dell'individuo. Tutti nello stato devono
coltivare se stessi, anche il sovrano. il sovrano deve essere fedele, deferente e amare il popolo.

LA SCUOLA CONFUCIANA DOPO CONFUCIO


Confucio muore nel 479 a.C. Dopo la sua morte la sua scuola vive un periodo difficile, perché
c'erano tanti discepoli. Non è chiaro se fu trovato un nuovo maestro o se ci fu un frazionamento in
base a diversi modi in cui gli studenti avevano interpretato il suo pensiero. Alcuni continuarono
l'opera di Confucio, approfondendo l'uno o l'altro aspetto del suo insegnamento. questo è
dimostrato dai ritrovamenti di manoscritti nelle tombe.
I discepoli sono noti come ru 儒 o rujia 儒家. Continuò quindi a crescere ma si divise in sotto
scuole. In ru o ru volgari a seconda se si differenziano esponenzialmente o meno delle idee di
Confucio.

 Da dove prende il nome il periodo delle Primavere e Autunni? Quando Era? dagli annali
dello stato di Lu. 722 a.C. - 481 a.C.
 Quali sono le fonti testuali più importanti per la dinastia Zhou occidentale?Shijing e shujing
e shiji
 Di che natura era il rapporto tra i re (wang 王) della dinastia Zhou e il Cielo (Tian 天)?
Qual’è la differenza con quello tra i re della dinastia Shang e il sovrano celeste (Di
帝)? Uno poteva e l’altro no comunicare direttamente
 Quali sono le circostanze politiche durante la vita di Confucio?
 Come descrive la sua missione Confucio? Ripristinare l’ordine Zhou per tornare all’epoca
da lui ritenuta la più prospera.
 Cosa vol dire „Io seguo i Zhou“ 吾從周? Cosa intendeva Confucio quando ha detto,
tramando senza aggiungere nulla“ (shu er bu zuo 述⽽不作). Ripristinare gli ideali zhou, ciò
che insegna non è stato inventato da lui ma si tratta di concetti ripresi dai zhou.
 Chi è l'autore del Lunyu? I discepoli di confucio
 Cosa sono „Lu Lunyu“ 魯論語 e „Qi Lunyu“ 齊論語? 2 diverse edizioni del Lunyu risalenti
all’epoca han
 Cos'è un junzi? Che cosa significa originariamente il termine, come lo usa Confucio?
Originariamente il termine si utilizzava per riferirsi ai nobili, Confucio lo utilizza per parlare
dell’uomo nobile d’animo
 Qual è il tema principale di Confucio? Di cosa parla di più nel Lunyu? I riti, il senso di
umanità, la benevolenza. Il comportamento nella società umana, la responsabilità del
singolo nei confronti degli altri e di sé stesso (sovrano incluso)
 Cosa significa ren? Senso di umanità, benevolenza
 Quale elementi del pensiero di Confucio erano rivoluzionarie per la sua epoca? La volontà
di insegnare a tutti indipendentemente dalla provenienza sociale. E il fatto che non ci
fossero prerequisiti sociali per diventare un junzi.

yi 義 senso del giusto


zhong 忠 lealtà
shu 恕 reciprocità
ren 仁 senso di umanità
xiao 孝 pietà filiale
Lunyu 論語
li 禮 i riti
yue 樂
chunqiu 春秋

 Che cos'è la pietà filiale/l'amore filiale? Perché Confucio vi attribuisce tanta importanza? La
pietà filiale è il comportamento di reverenza del figlio nei confronti dei genitori. È la prima
esperienza di reciprocità che fa l’uomo nella sua vita. è importante perché Confucio ritiene
la benevolenza si sviluppi a partire dalla famiglia, per poi estendersi allo stato. Fa parte dei
5 rapporti.
 Di cosa parla Confucio quando parla di li 禮? Com’è collegato con yue 樂? Li sono i riti, yue
è la musica, e fa parte dei riti.
 Secondo Confucio, qual è "una parola solo che uno può seguire per tutta la vita”? Shu
reciprocità, questo perché è alla base della benevolenza e regola i rapporti con gli altri. Si
sintetizza in non fare agli altri ciò che non vorresti fatto a te stesso
 Per i Confuciani, qual è il legame tra l'auto coltivazione e lo stato? Tutti dovrebbero auto
coltivarsi tramite lo studio, soprattutto il sovrano per regnare con benevolenza
 Come si sviluppò la scuola confuciana dopo la morte di Confucio? Da dove lo sappiamo?
Inizialmente cercano di riorganizzarsi con un nuovo maestro, ma infine si divide in diversi
correnti, a loro volta differenziate tra ru e ru volgari in base alla posizione presa rispetto alle
idee del maestro
 Quanto sappiamo? Le fonti sono poche.
 Di cosa non parla il libro Lunyu? Cosmologia.

MOZI
abbiamo poche informazioni su di lui poiché già durante la dinastia han è un personaggio
marginalizzato. La tradizione vuole che provenisse dallo stato di Song, e che sia vissuto tra la
morte di Confucio e la nascita di Mencio, quindi tra il 479 e il 372. Diventa importante durante il
periodo degli stati combattenti solo perché i moisti erano anche specialisti nelle tecniche difensive.
era un discepolo della scuola confuciana, ma non è d'accordo sui alcuni attributi del junzi. Ritiene
che molti riti siano uno spreco di tempo, inutili, si vuole riportare alla dinastia Xia.
il suo nome originale si pensa sia Mo Di. Mo può significare tatuaggio, indicazione che potrebbe
essere stato in carcere (o che la famiglia fosse di origine criminale). Ma Anche linea di inchiostro,
legandolo quindi al lavoro di scriba. Infine c'è chi sostiene che lui e i suoi seguaci fossero artigiani
(tutte speculazioni) per molte metafore che fa sull’ambito.

La scuola di Mozi era costituita dai suoi discepoli (300 max.), il moismo era un movimento
filosofico, sociale e religioso. Si trattava di una organizzazione semi militare. Avevano un capo, il
juzi 巨⼦ (gran maestro).

Il libro di Mozi è un testo di una scuola, scritto e compilato da discepoli databile tra il 5 e il 3 sec
aC. Fu inserito nel canone Daozang 道藏 dai daoisti perché Mo Di è stato canonizzato come una
sorta di semi-dio taoista (maestro alchimista e immortale) anche per questo ha una storia
complicata e giunge a noi scarno di contenuto. Si pensava che all’inizio avesse 70 capitoli. Dopo
esser stato preso in mano dai taoisti ne aveva solo 50, e dopo l’epoca medievale giunge a noi con
solo 14 capitoli. i contenuti del libro non sono solo idee di filosofia dello stato e di filosofia morale,
ma anche approcci alla logica. In queste pagine si vedono anche le sue idee contro a quelle di altri
pensatori ex Confucio. Materiale molto vario in forma di trattati e dialoghi, fa riferimenti spesso a
saggi/trattati filosofici/ il Lunyu, lo shijing, con argomentazioni, esempi, ecc., le unità tematiche
sono varie e chiaramente separate. Importante notare che è a differenza del Lunyu scritto per un
pubblico non solo di discepoli, ma anche a esterni.

IL PERIODO DEGLI STATI COMBATTENTI 453-221


Si tratta di una continuazione del periodo Chunqiu (diversi stati combattono per la supremazia e le
risorse, i re Zhou governavano solo nominalmente)
Il modo di fare la guerra cambia, introduzione nuove armi → la balestra, le spade, la cavalleria, gli
eserciti diventano più numerosi

DOTTRINE FONDAMENTALI DEL LIBRO DEL MOISMO


1. innalzamento dei meritevoli Shang xian 尚賢) promuovere i più capaci
2. esaltare l'unità (se tutti seguono la stessa idea, c'è ordine) Shang tong 尚同
3. sollecitudine per ognuno (amore universale): bisogna trattare tutti come vorremmo essere
trattati noi Jian'ai 兼愛
4. rifiuto dell'aggressione, rifiuto della guerra, dell’attacco Fei gong 非攻
5. frugalità nell'utilizzo Jie yong 節⽤
6. frugalità nelle esequie (qua va contro Confucio, che invece esalta i riti) Jie zang 節葬
7. intento del cielo Tian zhi 天志
8. chiarimento sugli spiriti 明鬼 Ming gui
9. rifiuto della musica Fei yue 非樂
10. rifiuto del destino Fei Ming 非命

Molti di questi punti sono direttamente in contrapposizione con il confucianesimo.

MOZI E LE SUE IDEE


1. Promuovere i più capaci: è una delle idee centrali del suo pensiero. Vanno scelti i più
bravi e talentuosi per ricoprire cariche nello stato. i più capaci. la parola chiave è xian 賢,
„essere capace“, e non ha a che fare con la provenienza sociale.
mozi descrive una meritocrazia, che non ha niente a che fare con il sangue. Quindi anche
chi proveniva dai più bassi strati della società avrebbe potuto fare il funzionario, se avesse
avuto il talento per farlo (qui somiglia a confucio, che insegnava a chiunque
2. Esaltare l'unità: la causa del disordine originario è l’assenza di un unico principio di
moralità (yi 義) e la ragion d’essere dell’ordine politico è “unificare il senso del giusto in tutto
l’universo.“ ciò che il superiore ritiene giusto, tutti devono ritenere giusto. Cosa è giusto e
sbagliato deve essere la stessa cose per tutti. Per unità si intende conformità ai superiori.
tutti seguono il sovrano.
3. Intento del cielo: è distante ma attraverso spiriti reagisce in base al comportamento
umano. Nonostante tutto da il mandato del cielo quindi non esattamente impassibile.
4. chiarimento sugli spiriti: mozi afferma l'esistenza degli spiriti, e che questi possano
intervenire nel mondo degli umani e siano inoltre in grado di premiare i meritevoli e punire i
gli immeritevoli. il cielo deve essere rispettato ma è visto come qualcosa di distante.
Confucio invece non si curava particolarmente degli spiriti, tanto che i defunti andavano
trattati come vivi nei rituali. L’uomo si deve concentrare sulla sfera umana.
5. Amore universale: il concetto è simile al ren di Confucio, ma mentre confucio crea un
ordine di gerarchie (io, la famiglia, il paese) Mozi non fa più distinzione tra familiari e
sconosciuti, tutti godono dello stesso rispetto. Mozi pone l’accento sull’assimilazione, in
contrapposizione alla distinzione. ritiene che non dovrebbe esservi differenza tra l'amore
nei confronti di un familiare o di uno sconosciuto. Diff. con confucio → il disordine nasce
dalla mancanza di amore per gli altri. Il ren/xiao di Confucio, secondo Mozi è troppo
restrittivo, perché crea una gerarchia sbagliata.
6. rifiuto dell'aggressione: è un risultato diretto dell'amore universale. I moisti sono contro la
guerra offensiva, sostengono solo quella difensiva. Mozi fa riferimento ai re del passato,
dice che loro non attaccavano gli altri popoli ( questa cosa non ha fondamento, è un
espediente utilizzato spesso, quello di costruire modelli su popolazioni antiche, perché si
portava grande rispetto per l'antichità)

7. economia nelle spese (frugalità utilizzo e esequie e avversione musica) Jie yong 節⽤, Jie
zang 節葬 e Fei yue 非樂: Mozi pensa che nell'antichità la gente fosse più frugale e questo
dovrebbe essere preso ad esempio. Esempi presi sono I re mitologici Yao e Shun. Con
frugale si intende: mangiare a sazietà, senza andare alla ricerca di cibi rari, vestire in
maniera modesta, senza impiegare tessuti pregiati e colori sgargianti. Perfino i riti funebri si
sarebbero dovuti svolgere in maniera più modesta, avendo parsimonia delle risorse
utilizzate. Anche la musica è considerata uno spreco, in quanto toglie manodopera a settori
più utili. La parola chiave è quindi utilità 利

Utilità 利 in mozi e lunyu


L'attenzione al profitto o Utilità è un concetto difeso da Mozi, che si oppone totalmente al
confucianesimo. Mentre per mozi il concetto Li si traduce in utilità e si collega direttamente al
senso del giusto (yi), per Confucio prende la forma di attenzione al profitto, ricerca del proprio
interesse, e viene duramente condannata, diventa un attributo dell’uomo da poco. Mozi pensa che
l’interesse individuale debba allinearsi con quello sociale, e che quindi l’individuo possa arrivare a
trovare piacere individuale nel bene comune.

Il pensiero moista rispecchia una risposta a quello confuciano. Ci sono infatti molti parallelismi
 va alla ricerca di esempi nell'antichità (re mitologici pre imperiali)
 testi come lo shijing sono utilizzati per rafforzare le argomentazioni
 alcune idee sono simili: ren Benevolenza, yi senso di giustizia, l'uomo nobile di animo junzi.
Ci sono alcune differenze nell'interpretazione però:
o rifiuto di li e yue (musica e riti) che sono visti come un inutile spreco di risorse e di
xiao, pietà filiale, che viene scalzato in favore dell’amore universale, un amore che
non fa distinzioni di tipo gerarchico e che si impegna ad amare tutti nello stesso
modo
 Cosa sappiamo dalla vita di Mozi? Quali sono le fonti principali? Si sa poco della sua vita,
la tradizione lo colloca tra morte di confucio nel 479 e nascita di mencio nel 331. il suo vero
nome sembra fosse Modi, ci sono 2 ipotesi riguardo al significato del nome: 1 teoria
tatuaggio e 2 teoria linea di inchiostro. Lui e i suoi discepoli forse erano artigiani. Le fonti
sono lo huainanzi e lo shiji.
 Si caratterizza l’organizzazione della scuola moista organizzazione semi militare in cui i
discepoli seguivano un granmaestro detto junzi.
 Cosa significa „promuovere i più capaci“? riconoscere coloro che erano capaci e metterli in
posizioni di comando, indipendentemente dalla provenienza sociale
 Cosa significa yi 義 per Mozi? Cosa centra con „esaltare unita“ (shang tong 尚同) Yi è il
principio di moralità, che deve essere uguale per tutti, tutti devono seguire ciò che il
superiore ritiene giusto, fino ad arrivare al volere del cielo.
 Qual è la differenza tra amore universale (jian’ai 兼愛) e benevolenza confuciana (ren 仁)/
l’amore filiale (xiao 孝)?L’amore universale di mozi non fa distinzioni, la benevolenza di
confucio fa una divisione gerarchica in base alla quale praticare la benevolenza, mentre
mozi esalta l’assimilazione, ovvero la non distinzione, trattare tutti nello stesso modo.
 Come intendono i Moisti il cielo (tian 天) e gli spiriti (shen gui 神鬼)? Mozi sostiene
l’esistenza degli spiriti, i quali avrebbero la capacità di interferire con il mondo umano e
premiare i meritevoli e punire gli immeritevoli. Gli spiriti riflettono il volere del cielo.
jian’ai 兼愛, Mozi 墨⼦, tian 天, zhanguo 戰國, shang xian 尚賢, shang tong 尚同

il declino del moismo


già nella dinastia han il moismo inizia a perdere molto di importanza. Oggi conosciamo mozi solo
tramite la polemica che altri pensatori più recenti fanno di lui.
la ragioni per la dispersione del pensiero moista possono essere
 il moismo richiedeva troppa fiducia
 le tecniche di difesa che proponeva diventano antiquate e inutili una volta finito il periodo
degli stati combattenti
 viene assorbito nella tradizione confuciana, per via dei punti in comune che le due dottrine
hanno

ZHUANGZI
Zhuangzi, originariamente Zhuang Zhou 莊周 è il primo daoista, ne è considerato uno dei primi
fondatori insieme a Laozi. ha vissuto tra il 4 e il 3 sec aC. sotto 2 sovrani: huiliang e xuan di qi. È
contemporaneo di Mengzi (anche se quest’ultimo non sembra conoscerlo). Si sa poco della sua
biografia. Lavorò per lo stato ricoprendo un incarico minore e condusse una vita molto privata
offrendo di sé l’immagine di un personaggio eccentrico. Scrisse il suo libro come attacco al
pensiero confuciano e moista. Zhuangzi non ebbe una scuola, il suo pensiero verrà inserito nei
classici daoisti dopo la sua morte. Il suo libro è molto diverso dal daodejing : il zhuangzi è un libro
su come si ritira lo stato, il daodejing su come si governa.

il libro: zhuangzi
si tratta di un’opera molto eterogenea, un insieme di scritti che vengono attribuiti a Zhuangzi e ai
suoi discepoli. la prosa è esuberante, la qualità letteraria alta. Gli scritti esaltano la conduzione di
una vita in ritiro. A noi giunge il commentario di guoxiang.
il testo è diviso in 33 capitoli:
 i primi 7 sono detti interni (neipian 內篇) e sono attribuiti a Zhuangzi stesso
 i successivi 15 sono detti esterni (waipian 外篇) e la loro autenticità è dubbia
 gli ultimi 11 sono detti misti e la loro natura è ancora più dubbia, più composita (zapian 雜
篇)
l'elemento centrale è la parabola, caratterizzata da discussioni tra personaggi dell'antichità, tra cui
anche confucio, animali, divinità o persino elementi naturali.

La dimensione politica del Zhuangzi: contro confuciani e moisti


innanzitutto Zhuangzi tratta moisti e confuciani come un unico gruppo.
entrambi i gruppi credono che ci siano regole sociali che vanno seguire per raggiungere l'armonia.
Questo non funziona secondo Zhuangzi, perché tutto diventa artificiale e l'uomo viene privato e
allontanato dal suo stato originario.
contro li e yue, yi e xue: pensa che i riti siano contro la natura dell'uomo, una forzatura e che lo
studio non è poi così utile, perché ci sono cose che i libri non possono insegnare
Contro xue 學 → apprendere il dao è un ‘esperienza che non si può esprimere o trasmettere a
parole. L’intelletto non può mai conoscere nulla con certezza, la mano invece agisce con sicurezza
e fa ciò che il linguaggio non sa dire. Utilizzo della metafora artigiana. Il dao è un saper fare che
non può essere trasmesso a parole: metafora del macellaio e del principe wen-hui. il dao è come
l’acqua, segue un corso naturale e aderisce ai rilievi invece di cercare di modificarli (imp per
mengzi)

Confucio nel Zhuangzi


• Confucio è frequentemente citato nello Zhuangzi, viene a volte deriso, a volte descritto come un
saggio daoista discepolo di laozi, soprattutto viene descritto come ‘colui che crede di conoscere
qualcosa’, quando nella visione di zhuangzi ciò non è possibile. è tutto relativo. (metafora confucio
e pescatore)

Contro jian’ai 兼愛 • L'idea dell'amore universale viene criticata come innaturale

Zhuangzi e le sue idee


1. bisogna preservare la propria natura: Zhuangzi parla di una natura umana (xing 性)
originaria che tutti gli esseri viventi hanno e che bisogna conoscere e preservare. Quindi
critica Confucio e Mozi che cercano di regolamentare troppo questa natura portandola ad
agire contro sè stessa. Zhuangzi decise di ritirarsi dalla vita di corte per preservare la sua
natura (metafora tartaruga nel fango).
2. bisogna conoscere la relatività del linguaggio e della percezione: il nostro linguaggio è
limitato ed è solo uno strumento imperfetto (una convenzione, in realtà tutto potrebbe
essere chiamato tutto). La saggezza del dao non può essere tramandata a parole
(contrasto a confucio e mozi che attribuiscono moltissima importanza allo studio dei
classici). Come il linguaggio anche la nostra percezione è limitata in quanto soggettiva
(esempio della rana nel pozzo: La rana conosce solo il suo pozzo e su questa base fa
affermazioni false sul mondo intero senza accùorgersene) Come il linguaggio e la
percezione anche i sensi, i sensi non ci permettono di vedere la realtà così com’è (metafora
farfalla)
3. bisogna riconciliarsi col cielo 天: La più ostinata delle dicotomie che Zhuangzi si sforza
di eliminare è quella tra Cielo (tian 天) e uomo (ren ⼈). I moti del saggio taoista non
provengono da lui stesso in quanto uomo, ma dal Cielo che opera attraverso di lui.
Zhuangzi è convinto che ci sia un rapporto tra cielo e uomo, o meglio, che non sia possibile
fare una distinzione netta tra la sfera dell’uomo o la sfera del cielo. L’’uomo non è in grado
di capire quando le sue azioni sono volontà sua o del cielo.
4. L’ideale di Zhuangzi: l’uomo perfetto, il zhenren 真人. di cui lui però non dà una
definizione, rimane infatti abbastanza ambiguo. Sappiamo solo che secondo Zhuangzi
esisteva già nel passato, e una delle sue caratteristiche principali è essere estremamente
in contatto con sé stesso e il dao, senza farsi influenzare dall'esterno. Fonde la propria
umanità con il dao. Essendo in contatto con il dao, l’uomo perfetto gode di una pienezza 全,
che gli conferisce grande potenza, la quale è infallibile, in quanto è la potenza stessa del
dao, o virtù, 德。Questa potenza è di natura spirituale, è la quintessenza del qi 气, che è
insieme energia vitale e influsso spirituale. Ma attenzione: l’uomo perfetto non pratica una
totale indifferenza nei confronti delle cose, ma le considera come farebbe uno specchio,
invece che far presa su di esse, se ne distacca. Non viene negato un rapporto con il
mondo, ma il santo, il zhenren, è colui che riesce a intrattenere tale rapporto senza lasciarsi
reificare dalle cose. Fondendosi con il dao l’uomo trova il suo centro e non è più ferito dalle
cose che lo spirito umano considera normalmente sofferenza. Per arrivare a questo
risultato non può venire meno la meditazione e l’autocoltivazione.

Ziran 自然 = essere noi stessi. Il concetto moista e confuciano che c'è qualcosa da fuori che ci
aiuta a migliorarsi non è accettato da Zhuangzi. la spontaneità non è intesa romanticamente come
libertà , ma viene associata all’inevitabile 不得已
Wuwei 无为 agire in accordo con la propria natura, agire che non impone nessuna costrizione.
Tema centrale di Zhuangzi. (opposto al wei che è l’agire che forza la natura).

Yang Zhu 楊朱
probabilmente 4° sec. a.C. Nulla di certo si conosce sull’identità (Opera non tramandata, fonte
principale: Liezi, un testo di difficile datazione, presumibilmente del III/IV secolo d.C.)
• criticata da numerosi filosofi per le sue idee; questa critica è la nostra principale fonte • Lüshi
chunqiu 呂氏春秋: "Confucius valued benevolence, Mo Ti valued being for everyone, ... Yang Chu
valued self.
-> Similmente a Zhuangzi, anche Yang Zhu sostiene il rifiuto dell’incarico e il rispetto della propria
integrità
-> conosciamo tre specifiche dottrine:
1. mantenere integra la propria natura (quan xing 全性),
2. preservare la propria autenticità (bao zhen 保真),
3. evitare che il corpo dipenda da cose terrene (bu yi wu lei xing 不以物累形)

Quale dubbio esprime Zhuangzi sul linguaggio? La sua capacità di esprimere la vera natura delle
cose, Il linguaggio è uno strumento imperfetto che non può darci verità assolute sulla realtà in
quanto soggettivo a ognuno di noi. È un artificio dell’uomo creato al solo scopo di fare delle
distinzioni nella realtà
Qual è il problema della prospettiva/della relatività? Che limita la nostra visione e può portarci a
cadere nel pregiudizio.
Secondo Zhuangzi, da dove viene la natura umana (xing 性)? Dal cielo
Qual è il rapporto tra questa e le virtù Confuciane/moisti? La natura umana secondo zhuangzi
viene forzata a essere ciò che non è dalle virtù dei confuciani e dei moisti, i riti, la musica, l’amore
reciproco, lo studio, sono tutte pratiche che portano la natura umana a snaturarsi
Come capisce Zhuangzi il rapporto tra Cielo (tian) e Uomo (ren) Zhuangzi rifiuta una divisione tra
la sfera del cielo e la sfera dell’uomo. Infatti il cielo spesso influisce sull’uomo e le sue azioni. Nel
caso del saggio, del zhenren di Zhuangzi, in quanto lui agisce seguendo il dao, il cielo opera
attraverso di lui
Qual è l'ideale di Zhuangzi? il zhenren, il saggio, un uomo che sovrapponga la propria umanità al
dao e segua il principio del non agire. Colui che facendo propria l’energia del dao ne possa
sfruttare la potenza, una potenza alla cui essenza è il qi, il misto di energia vitale e flusso spirituale
alla base del dao. QUesto saggio grazie al dao sarebbe in grado di trovare il proprio centro e non
lasciarsi influenzare dalle cose intorno a lui, agirebbe invece come uno specchio, senza lasciarsi
scalfire. Allora non soffrirebbe più davanti a quelle che lo spirito umano normalmente considera
sofferenze, come la morte.
Cosa significa ziran ⾃然? Significa spontaneità, non intesa come libertà ma come adeguamento
a ciò che è inevitabile, l’accettazione del corso delle cose, non l’opposizione a esse.
Cosa significa wuwei 無為? Il non agire, tema fondamentale per zhuangzi e caratteristica
fondamentale per l’uomo ideale, il zhenren. Non si intende non agire con non fare nulla, ma con
agire in accordo con la propria natura, senza attuare nessuna costrizione. Il suo opposto è wei,
ovvero l’agire che forza la natura

ziran ⾃然, wuwei 無為, xing 性, xin ⼼, zheng ming 正名, zhenren 真⼈

MENGZI
Mengzi 孟子 (380-289 aC) era contemporaneo di Zhuangzi, lo attesta sima qian. Era originario di
un paesino vicino lo stato di Lu (patria di confucio). Lui non fu diretto discepolo di confucio ma
studiò presso un suo allievo, Zisi. Si può definire un discepolo di quarta o quinta generazione.
Nella sua carriera fu attivo negli stati di Qi e Wei. La sua vita politica fu simile a quella di confucio,
viaggiò di corte in corte e offri il suo consiglio ai re.
A lui si attribuisce il Mengzi, che però con molta probabilità fu messo insieme dai suoi discepoli e
redatto infine da Zhao Qi, motivo per cui ad oggi mancano 4 capitoli. Il mengzi si compone di 7
libri, ognuno dei quali diviso in una parte A e una parte B.
Conversazioni/dialoghi con : sovrani (1A-B, 3A-B, Hui di Liang, Wen di Teng) discepoli (2A,
Gongsun Chou, 5 A-B Wan Zhang) avversari (6 A-B, Gaozi) Cap. 7: detti brevi.
La missione che si pone Mengzi, è difendere gli insegnamenti del maestro dagli altri pensatori,
dotando di giustificazioni le obiezioni agli interrogativi delle altre correnti di pensieri.
Era convinto che le principali correnti di pensiero del momento: Yangzhu e Mozi, avrebbero portato
al caos della società. Solo il pensiero di Kongzi avrebbe potuto riportare l'ordine.

MENGZI VS MOZI
Al centro dell'insegnamento di mengzi c'è ren 仁
l'utilità (利)dei moisti è considerata pericolosa e conduce all'egoismo. l'amore universale 兼爱 non
porta all'ordine.
L'ordine può essere portato dalla benevolenza, portata dall'aderenza ai riti. Ren e Yi sono alla
base dell'ordine, questo si vede nella famiglia, da lì si ripercuote sullo Stato; jian'ai invece
abbandona la famiglia come nucleo, portando a una società senza struttura, come nel mondo
animale.

ULTERIORE SVILUPPO DELLE IDEE CONFUCIANE

1. Le virtù confuciane non vanno contro la natura umana: (vs gaozi e zhuangzi) Nel
Lunyu raramente si parla della natura umana. Mengzi sostiene che ren (benevolenza) e yi
(giustizia) siano insite nella natura umana. Un saggio considera le virtù parte integrante
della sua natura, non li considera uno snaturamento. Per esempio, la benevolenza ren è
intrinseca, non esterna come sostengono Mozi e Gaozi. Neanche le antiche norme rituali
sono contro natura, in quanto di origine naturale. per es. seppellire i genitori non è un
rituale fatto per la reputazione, ma è la cosa naturale da fare.
2. La natura umana 人之性 tende alla bontà. Nel Lunyu Confucio parla raramente della
natura umana. e le parti che ne parlano potrebbero essere state aggiunte più
recentemente. Secondo mengzi la natura umana tende alla bontà, come l'acqua tende a
scorrere verso il basso. Ovviamente si può deviare l'uomo e farlo diventare cattivo, ma la
sua natura tende comunque alla bontà. Utilizza anche un esempio molto noto: il bambino
che cade nel pozzo. ovvero che se vedessimo succedere qualcosa di brutto a un bambino,
tutti saremmo allarmati e proveremo compassione. Questo dimostra la buona natura
dell'uomo.
a. I quattro germogli di moralità: se non si prova compassione non si è umani. I
quattro germogli di moralità sono ciò che rende l'uomo tale, e sono: un cuore che
compatisce, che prova vergogna, improntato a modestia e deferenza, che
distingue il vero dal falso.
b. l'origine del male. Se l'uomo tende al bene, come può esserci il male nel mondo?
Per mengzi, il male è il risultato della mancata coltivazione dei quattro germogli. è il
risultato di violenza alla natura umana.
c. Autocoltivazione: per non cadere nel male, è necessario coltivare e nutrire la
natura umana, i 4 germogli. Mengzi è dell'idea che colui che sa coltivare la propria
natura, può addirittura diventare un Yao o un Shun (re mitologici super idealizzati),
possiamo diventare re saggi
3. Governo benevolo 仁政: il governo ideale confuciano ha alla base la benvolenza. il Ren fa
distinzione tra via regale 王 e via egemonica ba 霸. La differenza tra un re e un egemone è
che il primo utilizza la Benevolenza per governare e convince il popolo a seguirlo, mentre il
secondo utilizza il potere per assoggettare il popolo, ma non avrà mai la sua fiducia.
a. concetto di popolo 民: mengzi da tantissima importanza al popolo. il rapporto col
popolo è la vera espressione del cielo. il benessere del popolo è la contentezza del
cielo. La sofferenza del popolo è l'insoddisfazione del cielo.
b. Riprende anche le 5 relazioni confuciane: necessarie per mantenere l’ordine
Quale tipi di critica a Confucio cerca di respingere Mencio? La critica che viene mossa da
zhuangzi riguardo alle virtù confuciane, in particolare i riti e il senso di giustizia, e che per zhuangzi
devierebbero la natura dell’uomo.
Da quali attacchi difende Confucio?
Secondo Mencio, in cosa si differenziano i veri re dagli egemoni? I re guidano con la benevolenza
e conquistano la fiducia del popolo, che è disposto poi a seguirli, gli egemoni assoggettano il
popolo tramite la violenza, senza mai conquistarne la fiducia
Come può essere caratterizzato il governo benevolo (renzheng 仁政)? Dalla benevolenza, dal
consenso del popolo, il quale per mengzi ricopre un ruolo importantissimo in quanto espressione
della volontà del cielo. Un re benvoluto dal popolo esprime approvazione del cielo, un re odiato la
sua disapprovazione.
Secondo Mencio, cosa dimostra che la natura umana è buona? a dimostrare la buona natura
dell’uomo secondo mengzi è l’esempio del bambino caduto nel pozzo. Egli ritiene infatti che di
fronte a una disgrazia successa a un bambino, ogni persona se ne preoccuperebbe e vorrebbe
aiutarlo, non per profitto personale, ma per bontà d’animo
Perché allora esistono persone cattive/malvagie? per mancata autocoltivazione, in particolare dei
4 germogli (che reppresentano benevolenza, senso del giusto, rito e discernimento). Mengzi
sostiene che l’uomo malvagio non lo sia per via di mancanza di bontà d’animo, ma perchè non
pratica la benevolenza
Cosa significa che "chiunque può diventare un Yao o un Shun"? che attraverso l'auto coltivazione
chiunque può diventare un saggio, come i leggendari re Yao e Shun
Quali sono le Cinque Relazioni (wulun 五倫)? padre e figlio, moglie e marito, re e ministro, anziano
e giovane, e amico e amico.

tianming 天命, wulun 五倫, min 民, ba dao 霸道, wang dao 王道,
xing 性: natura umana, originariamente generata dal cielo. Preservare il xing è fare un servizio al
cielo. La natura umana contiene i 4 germogli, la sua parte celeste, ma è compito dell’uomo
svilupparla.
ming 命 è ciò che è decretato dal cielo, ma come xing ha natura descrittiva e prescrittiva (è obbligo
morale, ma non necessariamente rappresenta la sanzione della condotta umana)
renzheng 仁政

LAOZI
Laozi ⽼⼦, il «Vecchio Maestro», nome Er ⽿, noto anche come Lao Dan ⽼聃
(Vecchio Dan); Dan 聃 sarebbe stato il suo nome di cortesia (Andreini: „le grandi orecchie
esprimono un tratto fisico peculiare degli immortali“). probabilmente uno pseudonimo. Non
si sa infatti nulla di sicuro sulla sua vita, è possibile sia un personaggio immaginario
 sarebbe stato originario del paese di Chu 楚
 fonti principale: Shiji 史記 (biografia), Zhuangzi 莊⼦ (aneddoti)
 Il Zhuangzi 莊⼦ è la fonte piú antica.

Laozi compose un testo di oltre cinquemila parole, diviso in due sezioni, che trattava dei principî
del Dao e della [Sua] potenza (De).
La versione tramandata (in totale 81 zhang 章, „stanze o capitoli“) è divisa in due sezioni principali;
37 zhang nel Daojing 道經 („Classico della Via“) e 44 zhang in Dejing 德經 (Classico della
virtù/potenza del dao), da questa suddivisione deriva il titolo Daodejing 道德經, „Classico della Via
e della Virtù“. È chiamato anche il Laozi (titolo originale)

Per quanto riguarda la struttura è molto breve ma molto difficile da leggere. Era probabilmente
destinato ad esser cantato e memorizzato.
I Temi centrali sono cosmologia, cura di sé e azione di governo. È fortemente anti-confuciano.
La forma è completamente diversa da tutte le opere che l’hanno preceduta: una serie di versi, in
parte rimata, prosa ricca di metafore e di suggestive immagini
Laozi è dell’idea che ogni dottrina, essendo fondata sul linguaggio, non potrà che essere parziale e
fallace. Il linguaggio convenzionale è più un ostacolo che un aiuto.

Argomenti contro altre scuole


Come il Zhuangzi anche il daodejing è fortemente anti-confuciano. Le virtù confuciane vengono
interpretate come segni di decadimento ((ren 仁), giustizia (yi 義) e rituale (li 禮)) è anche contro lo
studio, perché studiare (xue) non è il modo per tornare al Dao.
Nel Laozi c'è anche una critica alle idee moiste, come il profitto e la promozione dei più capaci; in
generale, si schiera contro qualsiasi conformismo, con l’argomentazione che è innaturale.

Alcune Idee di Laozi


1. il dao: Il Daodejing propone una risposta alla domanda da dove proviene il mondo: il Dao è
l’origine („la madre“) di tutto: madre della prima cosa che poi genera la seconda ecc…
2. cura di sé: il Daodejing propone tecniche/percorsi di auto-coltivazione per ricongiungersi
con il Dao e il rinunciare allo studio. Comprende anche esercizi fisici, tipo meditazione.
3. sovrano e dao: Il Daodejing non nega/non è contro l'esistenza di uno stato, offre le linee
guida per un sovrano che voglia governare in unità con il Dao. Un sovrano che agisce in
unità con il Dao è in grado di trasformare e stabilizzare il regno e il popolo. Il governo in
unità con il dao è caratterizzato dal non agire 无为 e dalla spontaneità 自然. Inoltre, il
sovrano daoista aiuta il suo popolo a unirsi con il Dao e, come lui, a dimenticare desideri e
volontà, così il popolo si autogestisce.
Cosa si sa dell'autore del Daodejing? Non molto, Laozi è considerato fondatore del daoismo, ma
la sua figura è avvolta nel mistero e non è confermata la sua esistenza. Lo shiji riporta che fosse
originario dello stato di Chu.
Cosa significa Laozi ⽼⼦? Quali leggende ci sono su di lui? vecchio maestro, o vecchio bambino,
in quanto leggenda narra sia nato dopo 62 anni di gestazione, e di conseguenza nato già vecchio.
Altri nomi che gli vengono dati infatti sono dai e er, entrambi riferiti alle sue orecchie, che si dice
fossero molto lunghe, segno di longevitàe saggezza.
Da dove viene il nome Daodejing 道德經? Dalle 2 parti in cui è diviso il laozi, la prima il classico
del dao, detta daojing, e la seconda il classico della virtù/potenza del dao, ovvero dejing. Insieme
le 2 parti portano al nome completo daodejing
Che forma ha il Daodejing? Perché? Ha forma più concisa e prosastica, probabilmente perchè a
differenza dei dialoghi confuciani o del mengzi, era destinato a essere memorizzato e cantato.
Qual è la posizione di Laozi nei confronti delle virtù confuciane e moiste? Il laozi può essere
definito un libro anticonfuciano e antimoista. Laozi vede decadimento negli ideali confuciani di ren,
yi e li. Inoltre è contro l’utilità e la promozione dei più capaci, che trova innaturali, come anche lo
studio
Come deve governare un sovrano daoista? Cosa significa wuwei 無為? Un sovrano daoista deve
governare allineandosi con il dao, e aiuta il popolo a fare altrettanto. Deve praticare la spontaneità
ziran e il wuwei, ovvero il non agire. Ossia l’agire che non interferisce con il corso naturale delle
cose, che non impone. Il non agire rappresenta l’allineamento con il dao e il ritorno al nostro stato
di origine. Politicamente, il re non dovrebbe interferire con gli affari di stato. Se il regno prospera
non bisogna interferire.
Cosa significa "svuotare i loro cuori e riempire le loro pance"? più la vita del popolo sarà semplice
e soddisfacente, più sarà facile governare nel non agire, vale a dire senza che il sovrano debba
intervenire negli affari di un paese in cui tutto segue il suo corso naturale
Qual’è la differenza nel uso del concetto dao 道 in Daodejing e Lunyu? che ruolo ha nella
cosmologia presentato nel Daodejing? Nel lunyu il dao ha il solo significato di retta via, mentre il
daodejing vede il dao come origine di tutto. Nella cosmologia è l’origine di tutto, il mondo si origina
dal mutamento del dao.
Perchè si usa „Tao“ e „Dao“ nella letteratura per il carattere 道?
dao 道, Daodejing 道德經, Laozi ⽼⼦, wuwei 無為, ziran ⾃然, shengren 聖⼈ il santo, saggio
daoista

XUNZI
L’erede realistico di confucio.
viene dopo mengzi e lo critica fortemente. spesso viene ridotto alla sua visione negativa della
natura umana. Cercò invece di creare anche un sistema di governo basato sulle idee di confucio,
con alcuni aspetti più realistici però.
Si possono leggere molte delle dottrine di xunzi come risposta a quelle di mengzi.

VITA E LIBRO
nasce nel 3. sec aC, il suo nome era xun kuang ed era nativo dello stato di zhao. Aveva studiato
all’accademia di jixia di qi, nel 255 ottiene un incarico presso lo stato di chu. Lo shiji ci dice che
Xunzi odiava il governo dell’era degli stati combattenti

Il suo libro, il Xunzi 荀⼦ è diviso in 32 sezioni, pian. Fu composto da xunzi e dai suoi seguaci (liu
xiang). Probabilmente l’idea dietro alla struttura del libro è quella di poterlo leggere senza avere la
presenza di un maestro che possa spiegarlo. Ogni capitolo è un trattato teorico su un argomento
specifico. La forma non assume più quella del dialogo come nei dialoghi o nel mengzi.

nella dinastia han occidentale xunzi aveva più influenza di mengzi, era venerato come "il più
anziano dei maestri" 最為⽼師 (zuiweiShiji), mentre a partire dagli han orientali è mengzi ad essere
più influente, e xunzi perde influenza, tanto che durante la dinastia song il xunzi non è tra i classici
confuciani. Questo perchè la filosofia di xunzi assomigliava a quella di altri confuciani, inoltre
essendo stato insegnante di due legisti (lisi e Han feizi), alcuni dei suoi insegnamenti vengono
identificati come legisti. Di conseguenza viene associato alla dinastia Qin e ai suoi difetti.
Il libro si può definire confuciano. Ci sono alcuni capitoli riguardanti lo stato e metodi di
rafforzamento di questo. C’è un forte focus sui riti.

MISSIONE
La missione di xunzi era quella di combattere le ‘vili dottrine’ (jianyan). Cosa sono le vili dottrine?
è contro laozi (wu wei) e mozi (illude che basti studiare i saggi per risolvere i problemi), le loro
dottrine distruggono la gerarchia e mandano in confusione il mondo.
di mengzi e zisi pensa che non sappiano interpretare le idee confuciane, ma che grazie alla loro
abilità di scolari confuciani siano riusciti a convincere le persone che le loro idee abbiano qualche
tipo di validità.

SVILUPPO DEL PENSIERO CONFUCIANO

NATURA UMANA ren zhi xing 人之性


xunzi aveva un’idea della natura umana molto pessimistica. sosteneva in sostanza che l’uomo
fosse malvagio, e che ciò di buono che si vede è artificialmente acquisito. sono innati nell’uomo la
brama di guadagno, odio e invidia, il desiderio di appagare i sensi, il sesso.
nonostante la natura umana tenda alla malvagità, ci sono persone che fanno le cose in modo
giusto e vanno contro la natura umana. Xunzi quindi si chiede come si può fare in modo che le
persone vadano contro la natura malvagia.

RITI/ANTICHE NORME RITUALI E LA MUSICA


Xunzi è dell’idea che i riti sono esterni, l’origine dei riti è che l’uomo ha desideri e cerca la
soddisfazione di questi attraverso i riti. è necessario trasformare le persone, e la musica e i riti
sono necessari per questo scopo. fabbricazione (wei) vs. natura umana (xing). I riti sono creati
dagli antichi sovrani/saggi (xian wang 先王 e sheng ren 聖⼈) per insegnare/migliorare le persone.
le persone devono essere „trasformate“ (hua 化) attraverso i riti (li 禮).

STUDIO E AUTOCOLTIVAZIONE
L’uomo nasce deviato, per aiutarlo le vie sono 2: una è lo studio e l’autocoltivazione che lo aiutino
ad allontanarsi da questa natura malvagia, l’altra è un sistema di punizioni e premi che lo dissuada
dall’agire secondo la propria natura (un sistema però che non può sostituire l’autocoltivazione)
Il mezzo per l’autocoltivazione sono i riti.

IL POPOLO

Durante gli stati combattenti il popolo acquisisce una nuova importanza perchè non costituisce più
solo forza lavoro, ma anche l’esercito. il popolo si divide da sè in strati sociali, e l’espressione di
questa divisione sono i riti: dividere il popolo è un punto centrale per xunzi e fa parte dei riti.
il popolo va governato tramite il sistema di premi e punizioni. Il cielo non reagisce al
comportamento degli uomini percè ordine e disordine derivano esclusivamente dall’uomo.

Come è strutturato il libro Xunzi? composto da 32 capitoli, ogni capitolo è un trattato su un tema
diverso
In quale accademia ha lavorato Xunzi? L’accademia Jixia di Qi
Come interpreta Xunzi la natura umana? Xunzi concepisce la natura umana come
fondamentalmente malvagia. L’uomo infatti sarebbe naturalmente portato a soddisfare i suoi
bisogni primari. Tutto ciò che c’è di buono nella natura umana è artificialmente acquisito.
Quali sono i mezzi per creare ordine? Attraverso i riti, l’autocoltivazione e il sistema di premi e
punizioni
Su quali due punti differiscono le opinioni di Mencio e Xunzi in modo particolarmente evidente?
Perché sono comunque entrambi „confuciani“? Il primo è la natura umana. Mengzi sostiene che la
naturaq umana tenda alla bontà, come l’acqua tende a scorrere verso il basso. Xunzi invece
sostiene che la natura dell’uomo sia malvagia, e che ciò che fa di buono è artificiale, se l’uomo fa
qualcosa di buono è perche si costringe a farlo. Il secondo punto è il governo. Mengzi infatti
supporta il governo benevolo, ovvero guidato da un sovrano che esercita la benevolenza, ren. Un
sovrano che cerca il consenso del popolo e non attua tirannia o violenza, anche perchè il cielo si
esprime attraverso il popolo. Xunzi invece è a favore di un governo in grado di conciliare ren e
punizioni (che sono un modo in cui si dissuade la popolazione dall’agire in base alla propria natura
malvagia). entrambi restano confuciani perchè innanzitutto entrambi pensano che il governo alla
cui base c’è benevolenza sia l’unico efficace, e poi per quanto riguarda la natura umana, entrambi
danno grande importanza ai riti. mengzi li ritiene insiti nella buona natura umana. Xunzi li vede
come necessari, questo perché la natura malvagia dell’uomo va forzata in atti buoni. Inoltre
mencio ritiene che i riti siano interni alla natura umana, Xunzi che siano esterni, creati dagli antichi
saggi. Inoltre hanno diverse opinioni sul ruolo del cielo. Per Xunzi il cielo è distante, non influisce
sul mondo umano volontariamente, il disordine è causato dall’uomo stesso. Per Mengzi invece il
cielo si esprime attraverso il popolo.
Quali tecniche di controllo della popolazione descrive Xunzi? Punizioni e premi
Perché Xunzi ha perso rapidamente la sua importanza? Per l’acquisizione di importanza di
mengzi, e poi perché essendo stato maestro di quelli che divennero 2 legisti, li si e han feizi, la sua
dottrina fu associata al legismo, e quindi anche alla disnatia qin e alle sue mancanze.
Che posizione assume Xunzi nei confronti delle punizioni e delle ricompense? Pensa siano un
buon modo di governare la popolazione.
fen 分: separare, dividere. Per xunzi ciò che garantisce il successo dell’uomo. La sua capacità di
discernere la realtà e dividere la società in strati sociali, il che porta alla creazione dei riti.
corrisponde all’idea che attribuire nomi sognifica dividere, demarcare
hua 化: trasformazione dell’uomo che va fatta tramite i riti

IL LEGISMO

pratica politica o filosofica?


la maggior parte delle opere classificate come legiste („scuola della legge “, fajia 法家) nel periodo
Han hanno come titoli i nomi di celebri ministri: Guan Zhong 管仲; (7. secolo), Shen Buhai 申不害
(ca. 385-337), Shen Dao 慎到 (c. 350 – c. 275 BC), Shang Yang 商鞅 (ca. 390 - 338);
 si occupano quasi esclusivamente di politica (zhi 治), cercano innanzitutto il modo più
efficace di preservare e rafforzare uno stato.
 Idea di base: accentramento del potere nelle mani di un sovrano
 contengono la quintessenza intellettuale della pratica politica degli Stati Combattenti, non la
descrizione di un ideale
 Metodi di governo pragmatici invece di nostalgie per l’antichità
 l legismo inizialmente non propone una riflessione filosofica, ma una teoria politica
derivante da un insieme di pratiche.

spesso nella teoria legista si trovano descrizioni di tecniche di governo e amministrazione,


i pensatori hanno posto enfasi diverse e sviluppato concetti diversi
 shen buhai → shu 術 (tecniche)
 shen dao → shi 勢 (posizione di potere)
 shang yang → fa 法 (legge)

A fare una sintesi di queste teorie è Han Feizi, il quale però muore prima dell’unificazione
dell’impero. Mischia questi 3 pensieri con la filosofia taoista.

vita e libri di Shang Yang e Han Feizi

SHANG YANG (390-338)


Nome vero Gongsun Yang, ma sarà chiamato anche Wei Yang e Shang Jun a seguito
dell’acquisizione di un feudo. Fu ministro di Qin ed è grazie a lui che furono attuate molte riforme
che resero possibile l’unificazione dell’impero. Lo shiji riporta che governò in modo duro, con un
rigido sistema di premi e punizioni, che non lasciava esente nessuno, nemmeno i principi.

Il libro: Shangjun shu


si traduce in ‘libro del signor Shang’ scritto da Shang Yang e discepoli.
la versione tramandata si compone di 24 capitoli e i contenuti girano intorno ai temi della legge e il
governo, il sistema di punizioni e premi per controllare il popolo, l’agricoltura e la guerra. quasi la
metà del libro sviluppa una teoria di legge.

HAN FEIZI (280-233 AC)


discendente della casa regnante dello stato Han.
Fu discepolo di Xunzi. Lo shiji cita diversi capitoli dall’Han Feizi. Il libro è una sintesi del pensiero
legista, combina tutti i pensatori legisti e dà una giustificazione filosofica alle loro misure politiche.
Han Feizi interpreta il Daodejing in chiave legista (primo commentario cap. 20-21), in particolare il
concetto di Wuwei legato alla legge: questo perché con un codice di leggi precise e chiare, che
abbiano una soluzione a tutte le situazioni, il re non avrebbe più bisogno di agire.

Il libro Han feizi


è composto di 55 capitoli ed è una somma del pensiero legista Infatti mette insieme tutti i pensatori
legisti, e da giustificazioni alle loro tesi. La maggior parte dei suoi capitoli è rivolta ai re; almeno
uno, "Le difficoltà della persuasione" (shuinan), è rivolto ai ministri; e per molti capitoli possiamo
solo indovinare il pubblico a cui erano destinati. I temi centrali sono la legge e il governo, il
controllo della popolazione, l’agricoltura e la guerra, virtù chiave di altri filosofi, il Tao.

CONTRO I VALORI CONFUCIANI E MOISTI (di pari passo)


Il shangjun shu esprime avversione verso le virtù confuciane (riti, musica considerati sintomi di
eccesso e indolenza; benevolenza e senso del giusto considerati alla base della trasgressione) e
lo studio. Shang yang sostiene in particolare che le virtù e lo studio indeboliscano lo stato e diano
alla popolazione il potere di ribellarsi al governo
Han Feizi è delle stesse idee ed è convinto che l'apprendimento classico e le virtù etiche
costituiscono una minaccia per l'unità della legge e diminuiscono il potere del sovrano.
Entrambi poi sono contro l’antichità (fei gu)e l’imitazione di essa. I tempi cambiano e questo rende
necessario adattare le tecniche di governo alla situazione. motivo ricorrente: l'idea della crescita
della popolazione Le virtù confuciane e moiste hanno avuto un'epoca in cui erano efficaci, ma ora
non lo sono più.
Han feizi inoltre aggiunge critiche a altre virtù confuciane: xiao (pietà filiare) perché per lui non può
esistere con il concetto di governo centrale: se si va in guerra e uno preferisce a stare a casa a
prendersi cura della famiglia allora il governo è debole.  per lui studio e xiao vanno contro al
concetto di shi: posizione di forza e potere. È quello che permette al sovrano di governare, ovvero
la ricerca di equilibrio tra sovrano e sudditi e permette al re di governare (potere assoluto in mano
al sovrano e gli altri non lo devono avere).

HAN FEIZI E XUNZI


Essendo discepolo di xunzi, han feizi ovviamente fa riferimento alla natura umana, e dice come
xunzi che che natura umana non è buona, poiché l’uomo ha sempre dei desideri (sono cattivi). Per
xunzi però bastava studiare e autocoltivarsi per diventare saggi. Han feizi invece è estremamente
contrario allo studio; anzi, sfrutta i desideri per controllare la popolazione attraverso il sistema di
premi e punizioni. (sistema delle due leve)

ruolo di han feizi: fa la sintesi della dottrina (legismo + daoismo)


Quali pensatori sono classificati come legisti nel periodo Han? cosa hanno in comune tutti i legisti?
cercano tutti di trovare soluzioni politiche
cosa è il concetto di shi (posizione di potere)? la posizione di potere è ciò che permette al sovrano
di svolgere il suo ruolo, per fare in modo che il re abbia il potere, gli altri non devono averlo.
Bisogna trovare l’equilibrio che permette al re di governare
è giustificato parlare di filosofia legista? sì, anche se inizialmente i legisti teorizzano delle pratiche
esistenti, finiscono poi per costituire una metodologia, una vera e propria concezione del mondo,
assumono come punto di partenza l’uomo e la società per come sono e non per come dovrebbero
essere
pensiero nei confronti dell’antichità? le idee dell’antichità non sono applicabili alla
contemporaneità, ognuna fu efficace a suo tempo, ma tempi diversi e popolazione diversa
richiedono idee diverse.
shang yang e han feizi sulla natura umana? la natura umana è malvagia, segue i desideri. per
dissuadere la gente dal seguire questa natura serve ideare sistema di premi e punizioni.
In che modo le idee di Xunzi e Han Feizi sono simili? il pessimismo rispetto alla natura umana

Le 2 sfere
una delle idee della scuola legista è l’esistenza di 2 sfere: una privata 私 e una pubblica 公.
il compito del sovrano è quello di demonizzare la sfera privata. Secondo shangyang queste due
potevano coesistere fino a quando la sfera privata e quella pubblica erano ben separate, perché
così il regno prospera. Quando tutti, anche il re, privilegiano la sfera privata (segue i suoi
individuali interessi) il potere sarà instabile e soprattutto ci saranno conflitti di interessi.
Per han feizi invece la sfera privata non dovrebbe proprio esistere ed è il motivo per cui sorgono
problemi.

Sia per far si che la sfera pubblica > sfera privata e che le persone si possano controllare tramite i
loro sentimenti e desideri nasce il sistema delle due leve:

Le due leve 二柄
cosa sono le 2 leve? ricompense e punizioni. Sono il modo in cui il sovrano deve governare, l’unico
incitamento in grado di esercitare una qualche influenza sulla natura umana, che sarà portata a
bramare i premi e temere i castighi.
Per shangyang era necessario essere molto duri con le punizioni per far si che le persone
temessero anche i più piccoli crimini, mentre han feizi pensava che così facendo le persone non
avrebbero più seguito nessuna legge e perciò bisognava calmierare tutto.

La legge 法
il carattere utilizzato per legge ha molti significati, nel buddhismo viene utilizzato per esprimere
l’idea di dharma (insegnamento).
a cosa serve la legge? prendersi cura della popolazione, assicurare il benessere del popolo. la
legge è necessaria per esprimere l’amore per la popolazione (爱民) . Non serve quindi a
sottomettere la popolazione, ma creare obiettivi, standard per tutti, per proteggerla. Punire
qualcuno è per il suo bene, non per farlo soffrire.
a differenza dei confuciani che credono che la legge da sola non basti e vada affiancata un
governo benevolo, I legisti sono dell’idea che la forza della legge basti a se stessa

Le tecniche
Con tecniche si intende fondamentalmente l’apparato burocratico dello stato. Alla base dello stato
legista c’è la legge, la posizione di potere e le tecniche. Le tecniche sono indispensabili pezhao qir
fare in modo che le cose funzionino. L’idea di tecnica ha origine dall’idea moista di promozione dei
più capaci. Entriamo poi nel merito del rapporto tra nomi e cose dei legisti. Il nome ming designa il
titolo e le competenze necessarie per esercitarlo, mentre la forma xing è la modalità effettiva con
cui viene svolto. Compito del sovrano è assicurarsi che ci sia adeguatezza tra forme e nomi.
Metafora di marchese zhao. Questi nomi devono collegarsi al dao.

IL DAO DI HAN FEI


se si parla di filosofia del legismo il centro è sempre filosofia politica, i temi sono la natura umana, il
dao, la legge. Han Fei utilizza applica la dottrina daoista a quella legista, identificando la legge con
il dao. La legge proprio come il dao, agisce da sé seguendo il proprio corso e non ha bisogno
dell’intervento umano. Il re legista che si affida alla legge è come il saggio daoista.

LA CORRENTE HUANG LAO 黄老


questa corrente non è più presente nelle fonti, 黄老 è la corrente del pensiero dell’imperatore giallo
e di laozi 黄帝+老子
huangdi sijing : i quattro classici dell’imperatore giallo nome non ufficiali dato a quattro testi scritti
sul retro di una pergamena risalente al 180 circa nella tomba di ma wang dui. Sima qian classifica
anche han feizi e shen buhai come della corrente huanglao. Sostiene che il dao faccia nascere la
legge e il sovrano e il popolo entrambi devono praticare wu wei, non devono avere intenzioni se
non seguire le leggi.

Che cosa significa l'opposizione privato (si) - pubblico/comune (gong) negli scritti dei pensatori
legisti? esistono 2 sfere, una è quella privata si, rappresentata dagli interessi personali, l’altra è
quella pubblica, gong, rappresentata dagli interessi della comunità. Il compito del sovrano è
assicurarsi che tutti, lui compreso, tengano separate le 2 sfere e soprattutto privilegino la
seconda. Se tutti privilegiano la sfera pubblica il regno prospera, se tutti privilegiano la sfera
privata (il sovrano incluso), il regno cade nei disordini e nei conflitti di interessi.
cosa sono le due leve e a che cosa servono? Servono a controllare il popolo, attraverso
punzioni e premi. servono a dissuadere dall’agire secondo la propria natura malvagia, e
premiarli quando si comportano bene (secondo il volere dei superiori)
cosa significa il concetto di forme e nome xingming e quale è il corrispettivo confuciano? Nel
pensiero legista i nomi ming corrispondono al titolo o alla denominazione della carica e alle
competenze richieste per svolgerla, mentre la forma xing è la modalità effettiva con cui viene
svolta. tra nomi e forme deve esserci congruenza assoluta ed è compito del sovrano
assicurarsene. Il concetto confuciano corrispondente è Zhengming, la rettificazione dei nomi,
ovvero l’espressione, attraverso il nome, della funzione delle cose.
quale è il rapporto del sovrano con i suoi sudditi e ministri. un rapporto regolato dalla posizione
di forza che esercita il sovrano su di essi. Il sovrano deve mantenere l’ordine tra i ministri
esercitando le tecniche, i ministri mantengono l’ordine tra i sudditi esercitando la legge
Che cos’è huang lao? da dove deriva il nome? Corrente di pensiero diffusasi all’inizio della
dinastia Han che combina il pensiero legista a quello daoista (Han fei, Shen Buhai, laozi e
zhuangzi) prende ispirazione dall’imperatore giallo (mitico sovrano esaltato dalla trad daoista)
e di laozi, da cui prende il nome.
quali fonti abbiamo su huang lao? Quale era il contenuto della corrente intellettuale? non è più
presente nelle fonti.sembra abbia avuto origine nel 4 sec nelllo paese di Qi e che la si debba
ricollegare all’accademia Jixia Sappiamo che rimase l'ideologia guida dello stato Han fino ai
tempi di Han Wudi (r. 141-87 a.C.). Combianva il pensiero legista a quello daoista
per approfondire: si/gong 私公, er bing ⼆柄, fa 法, chen 臣, xing ming 形名, Huang-Lao ⿈⽼

IL PENSIERO DELLA DINASTIA HAN OCCIDENTALE

I CONFUCIANI LU JIA E JIA YI

Lu Jia
Lu Jia era nativo dello stato di chu, fu compatriota di liu bang, e fu alto funzionario della dinastia
Han. forse fu discepolo dell'allievo di Xunzi, Fuqiu Bo 浮丘伯
Scrive il Xin Yu, secondo sima qian opera commissionatagli dal liubang, probabilmente scritta tra
196 e il 195a.c.
Qui Liubang chiede a Lu Jia di esporre le ragioni per cui Qin aveva perso il potere e lui lo aveva
conquistato. E Lu Jia lo fece nel Xin yu 新語. La versione tramandata contiene 12 capitoli (7
antichi, 5 ricostruzioni della dinastia ming). Lo Hanshu lo classifica sotto la categoria dei Ru 儒
(„confuciani“/"classicisti"). Il testo cita spesso testi come Lunyu 論語 (Dialoghi), Zhongyong 中庸
(Applicazione dell'equilibrio), Shi 詩 (Odi), Shu 書 (Documenti) e Gongyang zhuan 公⽺傳
(Commento di Gongyang). Ma Xinyu fa riferimento anche a Laozi ⽼⼦ (dedica un intero capitolo a
wuwei 無為)
L’obiettivo era porre le basi dell’ideologia han. Paragonando il recente progetto Qin a quello degli
antichi e allineando implicitamente il monarca Han con i famosi Ex Re, Lu Jia ha aperto la strada
alla legittimazione del sistema imperiale

Jia Yi 賈誼 (200-169)
Veniva da Luoyang. è stato nominato erudito (boshi 博⼠), all'epoca il più giovane di questa
professione (19 anni). L'imperatore Wen degli Han 漢⽂帝 lo apprezzava molto e lo promosse a
Gran Maestro di Palazzo (taizhong dafu 太中⼤夫) dopo solo un anno anche se si fece molti nemici
perché proponeva riforme ambiziose. Muore perché si sente in colpa dopo che il suo re muore a
cavallo a soli 30 anni.

scrive il xinshu diviso in 10 libri e alcune poesie e fortemente ispirato da Lu Jia. i primi 2 o 3
capitoli dello xinshu contengono riflessioni sulle colpe dei Qin è classificato con i confuciani ma
combinava il pensiero taoista e confuciano

Quali furono gli errori dello stato di Qin?


Lu Jia dice che l’errore più grande che hanno fatto è che dopo l’unificazione non si sono fermati e
sono andati avanti, facendo più guerra, infliggendo più punizioni e creando così un clima di
oppressione. Ritiene inoltre che il governo si sarebbe potuto salvare mettendo in pratica le virtù
confuciane. In sintesi: punizioni eccessive, troppi progetti costosi, linee guida sbagliate e selezione
errata dei funzionari.
Jia Yi dice che il re mancava di benevolenza e che non fosse in grado di governare, questo perchè
mantenere il potere è molto diverso dal prenderlo. Anche lui segue il pensiero di Lu Jia e sostiene
che i prob principali fossero: punzioni eccessive, troppi progetti costosi, errata selezione dei
funzionari

Il ruolo del sovrano

Lu Jia è dell’idea che la morale del sovrano rifletta quella del popolo. Un re giusto e benevolo
porterà pace e armonia, tirerà fuori la bontà dei propri soggetti. Al contrario un re meschino darà la
possibilità ai malintenzionati di agire. Anche per Jia yi è la morale del re a decidere l’armonia del
regno.
Per Lu Jia e Jia Yi il compito del sovrano è quello di trasformare il popolo. il suo carattere è
essenziale per la pace e la prosperità, deve possedere e coltivare le virtù confuciane per riformare
la popolazione e attirare i funzionari degni.

I riti rivestono particolare importanza per Lu Jia. sostiene che i riti sono stati creati dai saggi per
rettificare il popolo. sono superiori alle leggi e alle punizioni. Anche per Jia Yi, i riti sono fatti
dall'uomo per ordinare il mondo. Sono creati e non innati. Entrambi i pensatori seguono quindi
Xunzi.

IL CIELO
Lu jia fa un lungo discorso sulla cosmologia. Sostiene che le calamità non sono colpa del cielo, ma
colpa del sovrano. Il cielo risponde a ciò che avviene sulla terra
Jia Yi segue il pensiero di Lu Jia, il cielo torna a interagire con le persone. non crea calamità
casualmente, ma punisce il comportamento sbagliato dei governanti e del governo. le benedizioni
del cielo sono risultato tangibile di un buon governo, motivo per cui il sovrano confuciano ha una
grandissima responsabilità.

LA SCUOLA YIN-YANG E IL PENSIERO COSMOLOGICO


Nel quarto e terzo secolo c’è un notevole interesse per le questioni di cosmologia e la discussione
di concetti come Dao, Yin e Yang, Qi.
La scuola yin e yang 陰陽家 era una delle scuole di pensiero nel periodo Zhanguo.
E’ famosa per l’osservazione della natura e il tentativo di capire come questa funzioni.
Il suo fondatore è Zou Yan 鄒衍 (scritto anche 騶衍, ca. 305-240 BCE), originario dello stato di Qi,
membro dell’accademia Jixia, autore del libro Zouzi (che è andata perduta)

Yin e Yang, I due termini cinesi sono usati per indicare ogni sorta di relazione dialettica fra due
cose, risultante dalla natura mutevole del tutto e di ogni singola entità. Il cosmo intero si rigenera
continuamente grazie alla loro dinamica relazione, che si esprime in ogni rapporto di
complementarità̀ , come quello fra cielo e terra, giorno e notte, vita e morte, uomo e donna, ministro
e suddito.
Concetti chiave che verranno ripresi da tutti i pensatori della dinastia Han:
 qi 氣: L'origine della parola qi resta misteriosa, in quanto nessuna grafia corrispondente al
suo significato attuale ha potuto esser identificata con certezza nelle iscrizioni Shang o
Zhou. Il carattere oggi in uso sembra simboleggiare il vapore che si leva al di sopra del riso
durante la cottura. Come in altre civiltà', il qi fondamentalmente appare come il soffio della
vita … Ma, piú ancora del soffio che anima gli esseri viventi, il qi è il principio di realtà uno
ed unico che dà forma ad ogni cosa e ad ogni essere nell'universo; ciò implica l'inesistenza
di demarcazioni fra gli esseri umani e il resto del mondo
 yin-yang 陰陽: soltanto sotto gli Stati Combattenti, nel IV-III secolo a.C., che Yin e Yang
iniziano ad esser percepiti come i due soffi primordiali o principi cosmici che, con il loro
alternarsi e la loro interazione, presiedono all'insorgenza e all'evoluzione dell'universo. …
La coppia Yin/Yang, divenuta così prototipo di ogni dualità, può valere da paradigma per
tutte le coppie (Cielo-Terra, sopra-sotto, davanti-dietro, maschile-femminile ecc.). Benché
di opposta natura, Yin e Yang sono al contempo solidali e complementari: l'uno non può
operare senza l'altro, e il declino dell'uno implica al contempo lo sviluppo dell'altro
 • le cinque fasi 五⾏: acqua, fuoco, legno, metallo, terra

quali critiche muovono jia yi e lu jia alla dinastia qin? erano stati in grado di conquistare
l’impero ma non di amminstrarlo, non avevano saputo utilizzare i principi confuciani per
instaurare un buon governo, e invece avevano agito con la forza e la violenza. Più ministri
incompetenti
che ruolo hanno le punizioni e le ricompense nella loro filosofia? qual è la posizione sulle virtù
confuciane? Nella loro filosofia le punizioni e ricompense sono criticate e utilizzate per
sminuire i qin e legittimare gli han. le virtù confuciane vanno seguite, il sistema qin di
ricompense e punizioni funziona ma non fa capire al popolo perché tenere un certo
comportamento, induce solo la paura della punizione.
che ruolo ha il cielo nel pensiero Lu jia e Jia Yi? il cielo recupera il suo ruolo centrale. reagisce
alle azioni umane e manifesta sè stesso nelle calamità e altri fenomeni. C’è un collegamento
tra moralità e il volere del cielo.
qual è la differenza tra legge 法 della fajia 法家 e i riti li 礼 della rujia 儒家? i riti sono
regolamento del comportamento, mentre la legge ha molti significati. la legge viene concepita
come innovazione, i riti invece sono regole prese dal passato. Un’altra differenza è che i riti
stabiliscono i rapporti tra gli individui (sovrano suddito, moglie marito, padre figlio ecc.)
stabiliscono quindi una gerarchia e diverso trattamento in base al ruolo; la legge è uguale per
tutti.

HAN WUDI 141-87 aC


Han wu di istituisce il confucianesimo come ideologia di stato.

LO HUAINANZI
Difficile da classificare, viene interpretato come un libro daoista. Huainan è una località, uno stato
del sud. Gli han occidentali erano troppo deboli per un governo centralizzato e la loro
amministrazione è un ibrido tra quella qin e quella zhou.
Il libro huainanzi è stato compilato sotto (e con la partecipazione di) Liu An, uno zio dell’imperatore
Wu, che governava il regno di Huainan.
Liu An riuni una grande biblioteca e molti studiosi a Huainan durante il regno dell’imperatore Jing.
Presentò lo huainanzi all’imperatore Wu, forse nella speranza di divenirne consigliere, ma non ne
ottenne nulla. Nel 122 a.C. si suicidò dopo l'accusa di nutrire ambizioni imperiali.

Il libro è composto da 21 capitoli, la cui missione è discernere ed esplicitare il rapporto tra il dao e
le concrete vicende umane e le questioni pratiche di governo. È una sintesi di tutte le dottrine della
cina antica (confuciana, daoista, legista)

il libro esprime un profondo interesse per l’origine del mondo e sintetizza i testi precedenti per
stabilire una cosmologia, i cui elementi sono Dao, Yin e Yang.
Esplora anche il tema della natura umana rivisitando le idee di Laozi e zhuangzi, ovvero che la
natura umana è tranquilla ma disturbata dai desideri.
lo huainanzi sostiene anche l'auto coltivazione yang shen 養身, ma in modo diverso da confucio
(per cui l’autocoltivazione si attua attraverso lo studio dei classici e l’osservazione dei riti), e
zhuangzi/laozi (per cui non ha senso studiare i classici, perchè lo studio porta via dalla spontaneità
e dalla natura umana). Il huainanzi definisce autocoltivazione chiudersi nel proprio mondo interno
senza farsi influenzare dall’esterno. E praticando il wuwei.
per quanto riguarda la legge richiama le idee di Han feizi e il sistema delle 2 leve
Infine ritiene che le virtù confuciane possano aiutare il governo ma che in presenza della via e
della sua potenza (virtù), siano superflue.

DONG ZHONGSHU E IL CONFUCIANESIMO IMPERIALE


Dong zhongshu 179-104, anche lui scrive un libro, classificato come confuciano. I libri scritti da lui
contribuirono molto all’istituzione del confucianesimo come filosofia di stato sotto Han Wudi.

Il libro chunqiu fanlu 春秋繁露


scritto sul modello del chunqiu. è una complicata storia testuale (la versione tramandata ha 82
capitoli, ma diverse fonti ne contano di più), che contiene trattati su singoli argomenti, ma tutta la
conoscenza che contiene si basa sul chunqiu. E’ un’opera che unisce il pensiero Yin e Yang agli
insegnamenti confuciani

il sovrano e il cielo
dong zhongshu si esprime riguardo al ruolo del sovrano legittimandolo (cosa molto conveniente a
Han Wudi). Il sovrano era la linea di collegamento tra le sfere del cielo, terra e uomo. Il cielo era
riconosciuto come luogo supremo e il sovrano era indispensabile per assicurarsi una benedizione
e per governare (fa un’etimologia del carattere 王 → sostiene che i tre tratti orizzontali
rappresentino il cielo, la terra e il genere umano, e che il tratto verticale che li collega rappresenti il
sovrano). Il cielo ha creato gli esseri viventi e ha installato il sovrano per governare secondo il
volere del cielo (esercitando la benevolenza). Il sovrano quindi è il rappresentante del cielo, il
quale reagisce alla politica del sovrano con ammonimenti e punizioni. Questo collegamento al cielo
limita però il sovrano nel suo potere assoluto, in quanto il sovrano deve agire secondo il volere del
cielo. Il modello che deve seguire è il dao.
Per quanto riguarda il popolo il lavoro principale del sovrano umano è quello di trasformare il
popolo. Per questo deve coltivare sé stesso e controllare le proprie emozioni.
li 禮 I riti invece, sono stati creati dagli antichi saggi e hanno funzione ordinatrice
⼈之性 la natura umana è neutra alla nascita e deve essere coltivata per diventare buona
le due leve (er bing) e la legge (fa) non sono necessarie grazie ai poteri trasformativi del
sovrano, inferiore alle virtù confuciane.

ALTRE IDEE
 Dong Zhongshu descrive un cerchio, cercando di integrare l’abdicazione nel sistema
cosmico generale dei grandi sviluppi storici.
 le Cinque relazioni wu lun 五倫(padre figlio, sovrano ministro, moglie e marito, fratello
maggiore e minore, amico e amico) sono una manifestazione dei principi dello Yin e dello
Yang

Si confrontino le idee di Dong Zhongshu sul cielo con quelle di Xunzi, Mengzi e Confucio. Dong
zhongshu sostiene che il cielo sia generatore dell’ordine naturale, sociale e politico ee che tutto gli
obbedisca, a partire dal re. Il sovrano è la linea di collegamento tra il cielo e la terra. E’
rappresentante del cielo e ha il compito di agire secondo il suo volere. Il cielo quindi risponde al
governo del sovrano. Xunzi separa la sfera del cielo da quella umana. Tra le 2 non c’è nessun tipo
di rapporto. Per xunzi il cielo agisce indipendentemente da ciò che fa l’uomo. E i riti non hanno
utilità se non per preservare la cultura. Mengzi invece ha idee più simili a Dong zhongshu, e ritiene
che il cielo si esprima attraverso il popolo. La scontentezza del popolo significa scontentezza del
cielo e viceversa. Confucio invece boh, penso anche lui pensiero simile. Il cielo Tian designa il
sovrano concedendogli il mandato tianming, quindi il sovrano deve comportarsi in accordanza con
il volere del cielo, esercitando le virtù confuciane. Un sovrano virtuoso sarà benvoluto dal cielo e
rimarrà al governo. un sovrano non virtuoso si vedrà il mandato revocato.
Cosa distingue il Chunqiu fanlu dalle opere filosofiche viste finora? Si basa su un’altra opera, il
chunqiu di confucio.
Che ruolo ha il pensiero della scuola yin e yang per Dong Zhongshu? Yin e Yang si manifestano
attraverso i cinque legami wulun
Chi è l'autore dello Huainanzi? Gli autori sono diversi, ma è stato redatto sotto Liu An, parente
dell’imperatore Wu degli Han. Liu An probabilmente partecipò anche alla scrittura di alcune parti.
A quale scuola viene solitamente attribuito lo Huainanzi? Confuciana, daoista e legista
Come vengono valutate le virtù confuciane nello Huainanzi? Utili ma non quanto la via e la sua
potenza, in presenza delle quali sono superflue

Il pensiero della dinastia Han Orientale (25-220) e il rinnovamento


intellettuale del III e IV secolo

IL CONFUCIANESIMO DELLA DINASTIA HAN


Che il confucianesimo divenne ideologia dello stato in realtà è stato un processo che ha
attraversato l'intera dinastia e le altre correnti di pensiero non sono mai scomparse, però grazie
alla sua istituzionalizzazione durante il regno di Han Wudi, il confucianesimo è diventato l'ideologia
dell'élite al potere

L’accademia imperiale (taixue⼤學)


Nel 136 a.C. l'imperatore Wu istituì degli eruditi specializzati in ciascuno dei cinque classici
confuciani. Nominò diverse centinaia di confuciani e degradò i taoisti. Dong Zhongshu e Gongsun
Hong sostennero la necessità di istituire un'accademia governativa nella capitale. Tra il 124 e il
121 a.C. Han Wudi approvò e istituì l'Università imperiale (Tai Xue 太学).
I maestri erano gli eruditi dei classici; essi o i loro discepoli si occupavano dell'insegnamento. I
giovani più promettenti venivano selezionati e inviati all'accademia per studiarvi, ed erano esentati
dalle tasse e dal lavoro di base. Lo shiji attesta che da questo momento in poi la maggior parte
degli ufficiali minori e dei ministri erano letterati confuciani.
I seguenti imperatori alzarono il numero di discepoli e eruditi.

i cinque classici (wujing 五經)


1. Chunqiu 春秋 (Annali delle primavere e degli autunni): una cronaca dello Stato di Lu relativa
agli anni 772—481 a.C.
2. Shijing 詩經 (Odi, Classico delle odi): un manuale di oltre trecento canti popolari che
descrivono la vita di corte durante l’epoca Zhou, comprendono sia arie popolari di diverse parti
del regno sia odi di corte che evocano gli eventi ufficiali o il culto ancestrale.
3. Shujing 書經/Shangshu 尚書 (Documenti, Classico dei documenti): una raccolta di testi, e
memoriali sul tema del governo attribuiti ai sovrani dell’antichità e ai loro ministri, era
considerato importante per la conoscenza della storia e le lezioni morali
4. Liji 禮記 (Memorie sui riti): un manuale di regole di condotta etica e rituale, forniva esempi di un
governo ideale e aneddoti sulle virtù.
5. Yijing 易經 (Classico dei mutamenti): un testo di divinazione e speculazioni cosmologiche

All'inizio della dinastia Han non esistevano ancora edizioni standard dei classici.
Una particolare fonte di problemi era anche l'esistenza di "Classici del Vecchio Testo" (古⽂ 經),
scritti pre-imperiale, e "Classici del Nuovo Testo" (今⽂經), scritti della dinastia Han occidentale. Si
creano 2 fazioni rivali: Gli studiosi del Nuovo Testo, che vedevano Confucio come una figura quasi
profetica e incorporavano anche i testi apocrifi (Chenwei); la fazione del Vecchio Testo, più
tradizionale. Per la dinastia Han le versioni nuove rimangono più importanti.

Le diverse opinioni sui classici confuciani sono state discusse in due conferenze imperiali in cui gli
intellettuali più importanti discutevano del significato dei classici:
 La conferenza di Shiquge ⽯渠閣 durante il regno dell’imperatore Xuan 宣帝 , ca. 53 a.C.
 La conferenza di Baihu tong ⽩虎通 tenutasi nel 79 d.C. durante il regno del'imperatore
Zhang 章帝. La sintesi della conferenza, composta dopo la sua conclusione, è il Baihu
tongyi ⽩虎通義 , si tratta di una compilazione contenente centinaia di brevi voci in formato
domanda e risposta relative all'apprendimento classico.

tradizione commentariale
la conoscenza dei classici diventa una delle categorie per la nomina alla carica alimentò
ulteriormente l'impegno intellettuale nei confronti dei classici così gli studiosi iniziarono a
interpretare e commentare i testi. La dinastia Han Orientale è anche l'epoca dei commenti ai
classici che offrono una lettura, spiegazioni e interpretazioni al loro lettore. I più famosi
commentatori dei classici confuciani sono Ma Rong ⾺融 (79-166) e Zheng Xuan 鄭玄 (127-200

classici in pietra
Nella biblioteca imperiale furono compilate edizioni che combinavano i manoscritti esistenti. Questi
sforzi hanno creato le basi dei testi oggi disponibili. Durante il regno di Han Lingdi (r. 168-189) i
classici confuciani furono scolpiti in pietra ed eretti all'esterno dell'Accademia Imperiale, i cosiddetti
classici in pietra di Xiping 熹平⽯經

Alcuni pensatori importanti: scrissero non solo commentari ma anche libri di filosofia
si tratta di Yang Xiong e Wang Chong
 Yang Xiong (53 a.C. - 18 d.C.): fu originario di Chengdu, ricoprì un incarico negli Archivi
imperiali. Scrive Fayan e Taixuangjing
 Wang Chong (27-100 circa): letterato al margine dell'ambito del potere centrale. Wang
Chong sostiene che il cielo non intervenga nel mondo umano, in quanto occupa una
posizione troppo alta nell’universo per poter vedere la terra e curarsi degli uomini.
Similmente, non agisce attraverso gli spiriti. Infatti per Wang Chong gli uomini alla morte
non diventano spiriti. Da vivi sono caratterizzati dal soffio vitale, che li abbandona alla
morte lasciando il corpo alla decomposizione.
Per quanto riguarda lo studio lo ritiene molto importante. La natura umana per lui è
condizionata dallo studio: se l’educazione di un uomo è buona, anche lui è buono. Se è
cattiva l’uomo sarà malvagio.
IL RINNOVAMENTO INTELLETTUALE DEL III E IV SECOLO

lo studio del mistero (xuanxue 玄學)


Dopo il crollo della dinastia Han, nel 220 d.C., l'interesse dell’élite iniziò ad allargarsi dai classici
confuciani anche ai testi del Daoismo. Inizia così lo «studio del Mistero» (xuanxue 玄學), che si
distacca radicalmente dal confucianesimo cosmologico-politico degli Han (xuan 玄)
I testi Laozi, Zhuangzi e il Classico dei Mutamenti costituiscono le principali fonti d'ispirazione per
la Xuanxue. Questi tre testi classici erano ritenuti in grado di offrire una profonda comprensione del
cosmo e della condizione umana e venivano indicati collettivamente come le "Tre (Grandi Opere
sul) Profondo" (sanxuan).
Xuanxue a volte viene chiamato “Neodaoismo”, però i suoi pensatori si consideravano
Ru(confuciani). non si tratta tanto di una risorgenza del taoismo filosofico degli Stati Combattenti,
quanto piuttosto di un riorientamento dei maggiori interessi che ha luogo in pensatori di formazione
confuciana. Convinti dell'unità dei classici, i filosofi neodaoisti hanno cercato di fornire un
resoconto integrale dell'unica tradizione "daoista".
I pensatori xuanxue sono: He Yan, Wang Bi, Ji Kang, Ruan Ji, Guo Xiang

WANG BI
Studente di He Yan (He Yan’s texts are mostly lost). Ha vissuto e lavorato nel periodo successivo
al crollo della dinastia Han nel 220 d.C., muore di malattia a ventitré anni.
si appassiona dall'età di dieci anni al Zhuangzi e al Laozi, pur dilettandosi anche a dissertare sul
„Dao confuciano “. Si autodefiniva confuciano
Scrive: commenti al Laozi (Daodejing), al Classico dei Mutamenti (Yijing), ed ai Dialoghi di
Confucio (Lunyu).
le sue interpretazioni del materiale daoista non hanno minato il confucianesimo, rendendole
appetibili ai pensatori confuciani successivi. Wang Bi voleva creare una comprensione del
Daoismo che fosse coerente con il confucianesimo, ma che non cadesse in quelli che considerava
gli errori dei gruppi settari taoisti allora popolari

tema centrale per lui è il wu 無, ovvero il non c’è


Wang Bi si interessa per i rapporti fra la realtà manifesta (il «c'è», you 有) e il fondo indifferenziato
(il «non c'è», wu 無). Il nulla (wu): Il "nulla" (wu) o "non-essere" è ciò da cui nascono le diecimila
cose (ad esempio, tutti i fenomeni). Wang considera il "nulla" come il Dao: il "Dao" serve solo
come "designazione di wu" (commento al Lunyu 7.6, cfr. commento al Laozi 25).

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