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LANCIOTTI

CAPITOLO 1 La lingua cinese


Letteratura cinese: più di 3000 anni di produzione ininterrotta, permeata sempre dal contrasto tra
LETTERATURA UFFICIALE e SPONTANEAMENTE ARTISTICA. A testionianza:

- 213 a.C. il Primo Augusto imperatore Shi Huangdi perseguitò i confuciani e ne bruciò i libri.

- 814 d.C. i confuciani attuano la persecuzione antibuddusta.

La letteratura ha uno scopo sociale o individuale?

Per i CONFUCIANI ERA SOCIALE: letteratura mezzo per l’educazione dell’uomo in funzione di tutta la società. La
letteratura aveva uno scopo EDUCATIVO.

La LINGUA CINESE appartiene al gruppo sino-thai. No flessioni nominali e verbali, caratterizzati dal
monosillabismo.

CAPITOLO 2 I primi documenti epigrafici


I più remoti documenti epigrafico-letterari della Cina risalgono al periodo della seconda dinastia, gli Shang
[XIV-XII a.C.]. Sono incisi e disegnati su ossa o scaglie di gusti di tartaruga usati per pratiche divinatorie. Questa
tradizione era diffusa già dall'età neolitica, soprattutto a Nord.

Tuttavia le ossa, usate in età precedenti agli Shang, non presentano tracce dell'esistenza della scrittura, perciò
c'è un vuoto tra l'età degli Shang e l'età della pietra.

Con gli Shang si introduce il bronzo ed il carro da guerra, gli indovini assumono una posizione predominante a
corte, in quanto depositari di un sistema di notazione grafica. La scrittura cinese non fu comune a tutti ma
riservata alle élite.

I primi segni grafici che ci appaiono nelle iscrizioni del periodo Shang sono proto-ideorammi o pittogrammi. Ad
ognuno di essi corrispondeva un suono che non aveva però corrispondenza con il segno grafico. La maggior
parte degli ideogrammi fu creata alla fine della prima seconda Shang e la terza Zhou [XII-III a.C.].

Vennero ritrovati circa 200.000 ossa oracolari, in media 1 su 10 presentano iscrizioni. In totale 3000
pittogrammi.

In pochi che erano in grado di interpretare la lingua potevano giungere a posizioni di potere. Il periodo Shang è
il periodo formativo di una scrittura inizialmente usata solo per scopi sacrali, le iscrizioni appaiono anche sui
bronzi e hanno anche carattere religioso. Portavano il nome del sovrano o quello del fonditore.

Pochi elementi ci restano per ricostruire la società e la religione del periodo Shang. I cinesi indicano con il
termine Jiagu Wen, la letteratura su gusci di tartaruga ed ossa, tale produzione epigrafica.

Temi fondamentali delle iscrizioni: sacrifici, a quali divinità farli e in quale maniera. Viaggi, pesca, caccia, guerre,
raccolto, fenomeni atmosferici, malattie, guarigioni, richiesta se la decade "settimana" sarebbe stata fausta
oppure no, informazioni di difficoltà, soggetti vari. Andava posta una domanda ben precisa all’oracolo, che
rispondeva con un affermazione o una negazione.

Parallelamente a queste iscrizioni, dette oracolari, abbiamo le prime iscrizioni su oggetti di bronzo, che però
non hanno alcun interesse letterario.

Le iscrizioni della dinastia Zhou (XII-IX secolo) invece, sono di maggior lunghezza e sono importanti per il
contenuto e lo stile. Non solo gli indovini ora possedevano i segreti della scrittura, si assiste al sorgere di una
letteratura storica. Nasce la figura del “compilatore di tavolette”.

Nella prima metà del VII d.C. furono trovate iscrizioni su pietre a forma di tamburo, con ideogrammi di tipo
arcaico. Queste iscrizioni sono chiamate Shigu Wen, comprendono 10 odi per invocare le divinità affinché
concedano fortuna nella caccia ed in altri campi, sono databili all'epoca Mu Gong, che va dal 659 al 621 a.C.

CAPITOLO 3 I primi testi letterari


Confucio (551a.C. 479a.C.) detto il primo maestro (o Zi) dava estrema importanza all'antichità, cioè alla
tradizione letterario filosofica degli antichi. Le più importanti opere preconfuciane sono tre, e nella versione
attuale sono state revisionate dal Maestro.

Yijing: manuale divinatorio.

Shijing: antologia poetica.

Shujing: raccolta di documenti e testi storici.

Sono scritti in cinese arcaico, che deriva da quello oracolare, quello usato per i gusci. Il cinese arcaico si divide
in arcaico primitivo, medio e tardo.

YIJING

Classico delle mutazioni, serviva ad aiutare gli indovini a comporre gli esagrammi, formati da sei linee intere o
spezzate. Questo manuale era attribuito al mitico re Wen, fondatore degli Zhou.

Lo Yijing è diviso in due: JING o classico e ZHUAN o commentario. La porzione JING è composta da 64 capitoli,
ognuna basata su un ESAGRAMMA, composto da 6 linee che sono o continue o discontinue. Per ogni
esagramma vi è una spiegazione, accompagnata dalla spiegazione delle singole linee costituenti un triagramma.

Libro utilizzato a scopo DIVINATORIO. La divinazione poteva avvenire tramite il lancio di tre monete o
utilizzando steli di ACHILLEA. Si lanciavano i bastoncini di achillea, ogni calcolo poi dava luogo o a una linea
continua o discontinua. Veniva fatto sei volte fino a costruire un esagramma. Questo tipo di divinazione non
dava informazioni tanto sul futuro quanto su come stanno mutando gli eventi nel presente.

La versione che abbiamo noi è quella rivisitata da Confucio, per i confuciani era l'unico testo per chi cercava
una via metafisica.

SHIJING
*305 poemi/canzoni (1000-600 a.C.). Classico delle poesie, molto legato alla figura di Confucio, nella forma
conservata comprende 305 poesie. Fu dato alle fiamme nel famoso incendio del 213a.C., ma fu ricostruito
durante la dinastia successiva.
Diviso in quattro sezioni:
-arie degli stati (guofeng) 160
-odi auliche minori (xiaoya) 74
-odi auliche maggiori (daya) 31
-inni (Song) 40
Verso tetra sillabico, con rima (finale o interna); il verso è stato utilizzato ampiamente in questa raccolta, ma
non sarà più utilizzato. (Tetrasillabico : 4 sillabe per verso). Riscontriamo soprattutto nelle aree degli stati e
delle odi, la ripetizione di versi, la presenza di doppie rime in ogni verso, lettura multipla di alcuni caratteri
cinesi. Quest'opera e importante per motivi letterari ma anche storici. Troviamo molti protagonisti dell'epoca,
inoltre queste composizioni ci aiutano a ricostruire i strati sociali. Lo SHIJING da voce a quelle che oggi vengono
chiamate storie minori, quelle che danno voce al popolo. Per confucio lo SHIJING era alla base di tutto, tutti i
suoi successori dovevano saperle a memoria.
Quella degli inni sembra essere la più antica e quella delle guofeng la più nuova. Sembra che queste 305 poesie
al principio fossero molte di più. Sembra che confucio parti da 3000 poemi fino ad arrivare a 305. Lo SHIJING
era l'opera preferita da confucio.
Una delle interpretazioni dello shijing che è rimasta nella storia è quella di un erudito del II sec a.C. un certo
Mao, che fece un Interpretazione postuma in termini allegorici e politici (che è stata completamente
rigettata)
Alla base del a poesia classica cinese. Nei secoli il verso "shi" sarà il tipo di componimento preferito dai cinesi

1) Le aree degli stati


carattere folkloristico e popolare, componenti brevi, suddivisi per principato. Semplicità del verso, ripetuto più
volte. Semplicità delle parole e del lessico.
Temi: amore (quasi sempre giovanile), usi e costumi, vita agreste (semina, raccolto, riti di fertilità)
Secondo la tradizione erano raccolti dalla corte per "sondare" l'opinione pubblica. Ci servono informazioni su
usi e constumi dei paesi sotto i Zhou. Costituiscono la parte più "recente".
Utilizzate molte figure retoriche molto usate nell'usanza cinese (per esempio: ad un elemento naturale viene
accostato un sentimento umano)
Il governo dei zhou chiese di raccogliere tutte queste canzoni per sondare, capire quale fosse l'umore del
popolo. (Non si attesta la veridicità del fatto)

2) Odi auliche minori / 3) Odi auliche maggiori


Composte presumibilmente da aristocratici, più lunghe delle "aree degli stati" (nelle aree parlava il popolo,
nelle odi gli aristocratici)
Le odi sono più lunghe delle aree.
Temi: vita della nobiltà, sentimenti verso il popolo, esaltazione delle gesta dei sovrani Zhou
Quelle minori venivano spesso cantate nelle corti dei signori feudali, mentre quelle maggiori erano cantate
presso la corte imperiale dei Zhou.
In quelle maggiori, la poesia 256 era una poesia lunga, ricca di contenuti filosofici, rimostranza contro i sovrani,
fece da modello al Laozi (taoista)

4)Inni
Cantati o recitati durante riti e sacrifici (culti ancestrali, per propiziarsi il raccolto..)
Comprendono anche inni cantati nel principato di Lu ( dove nacque Confucio) e di Song.
Assenza di rime. Costituiscono la parte più antica.
Di ogni poesia la parte musicale d'accompagnamento è andata perduta.
SHUJING

SHUJING: oppure Shangshu (classico dei documenti - documenti dell'antichità).

Classico dei documenti, è una raccolta di testi storici di cui Confucio ha curato le riedizioni. Nella forma attuale
è formato da 58 sezioni, ma solo la metà sono considerate autentiche, antiche e risalenti al periodo degli Zhou.
Lo Shujing fu vittima dell'incendio dei libri del 213a.C., in seguito ne circolarono diverse edizioni, chiamate
TESTO ANTICO (GUWEN) E TESTO MODERNO (JINWEN)

-58 capitoli eterogenee, cioè che trattano argomenti vari ( ordinate cronologicamente dal mitico imperatore
Yao al 626 a.C.)
-18 sono certamente falsificazioni (ricostruzioni redatte circa durante il IV sec a.C.)
- 4 testi sono probabilmente postumi
Lingua usata molto più difficile e alta. Cinese arcaico di difficile interpretazione. Raccolta di documenti storici
cronologicamente ordinati che comprende discorsi di sovrani, resoconti, narrazioni, mozioni di diritto e vari
elementi di letteratura, è considerato il primo esempio di letteratura storica, primo testo geografico, giuridico e
sull'arte del governo.

Due tipologie di testi:


-testi che si riferiscono alla storia degli inizi della dinastia Zhou, nei quali viene esposta, la dottrina del mandato
celeste, fatto per legittimare la nuova dinastia imperiale dei Zhou
- (parte postuma e falsa) testi associati ai sacri sovrani delle remota antichità (databili tra il III e il IV sec "età
dell'oro")
Sono documenti di varia natura, molti storici, in cui possiamo leggere di istruzioni reali, documenti che
riportano i discorsi degli stessi sovrano ai funzionari dell'epoca, resoconti di battaglie, di incontri ufficiali del Re.
Accanto ai documenti storici troviamo anche altri tipi di testo, trattati di musica, geografia, teoria politica e
anche le prime nozioni di diritto. I più caratteristici sono:
- gli archivi di Yao e Shun (ultimi due dei 5 imperatori) parlavano dell'origine del mondo civile
-Tributo di Yu "yugong" è la prima descrizione geografica e amministrativa della Cina antica, in questo testo, il
fondatore della prima dinastia cinese Xia, che tratta della divisione della Cina in 9 provincie.
-grande piano "hongfang" risale probabilmente al VII sec. (Il più antico) primo trattato di politica, tratta nei
particolari la sovranità, la politica e i riporti che intercorrono tra l'uomo e il cielo, in particolare tra sovrano e
cielo. Il Tian (cielo) da al sovrano in mandato celeste (tianmian) per governare il paese (tianxia). Tale delega
dipende dal comportamento del sovrano e può essere revocata.
- il codice di Lu che è il primo esempio di testo giuridico.
Dunque lo Shujing è molto importante per comprendere le idee politiche della Cina antica.

CAPITOLO 4 Confucio
Confucio Kongfu Zi (551a.C. 479a.C.) detto il primo maestro (o Zi) dava estrema importanza all'antichità, cioè
alla tradizione letterario filosofica degli antichi. Nato nello stato di Lu (Shangdong) vive durante l'epoca della
terza dinastia Zhou (XII-III secolo a.C.) in questo periodo il sistema feudale era in disfacimento e i feudatari
aspirano al dominio del Tianxia. Attorno ai 50 anni Confucio fu nominato ministro della giustizia del feudatario
di Lu, tuttavia in seguito alla corruzione del signore lasciò la carica ed iniziò una peregrinazione in tutta la Cina.
Mori convinto dell'inutilità dei suoi sforzi. Il rispetto e lo studio dell’antichità erano alla base della sua
dottrina. Secondo Confucio bisognava tornare alla antica età dell'oro e per farlo bisognava imitare la vita e le
opere dei saggi sovrani dell'antichità.
Le virtù fondamentali erano benevolenza Ren, giustizia Yi, pietà filiale Xiao. Bisognava evitare di agire per
tornaconto personale Li. A ciò andavano accostati gli antichi testi letterari come lo Yijing, lo Shijing e lo Shujing.
Per quanto riguarda la religione cinese, bisognava eliminare gli elementi irrazionali.

Con Confucio sorge la prima concezione estetica, cioè una concezione didattico didascalica delle lettere e
dell'arte, ogni testo quindi aveva un determinato valore e portava all'elevazione morale dell'individuo come ad
esempio la storia, la poesia, la filosofia, la saggistica e la prosa, che furono ritenuti educativi. I testi delle scuole
rivali furono ovviamente avversati. Confucio può essere definito un pensatore, che caratterizzò un
atteggiamento letterario.

Fra i testi della sua scuola l'unico a lui vicino è il Lunyu (dialoghi).

CONFUCIO E CONFUCIANESIMO, PAROLE CHIAVE (appunti barbara lez. 8/04)

TESTI CONFUCIANI:

4 LIBRI – SISHU: Lunyu, Mengzi, Zhongyong, Daxue

5 LIBRI – WUJING: Yijing, Shijing, Shujing, Chunqiu (annali), Liji (memorie sui riti).

LUNYU

Raccolta in 20 libri di aforismi ed aneddoti su Confucio, molto frammentaria, iniziano con la formula canonica Zi
Ye (il maestro disse). La lingua è il medio cinese arcaico. Redatto dai discepoli dopo la morte di Confucio. I
Lunyu sono compresi nella raccolta Sishu (quattro libri) di cui fa parte anche: il Mengzi, due piccoli trattati
(presi dal LIji di cui si parlerà dopo) intitolati Zhongyong (il giusto mezzo) di Zi Si e Daxue (la granyode scienza)
di Zengzi. [fanno entrambe parte dello stadio successivo del pensiero confuciano; il Zhongyong è composto da
33 sezioni in cui viene indicata la “Via”, il Dao. Daxue è + importante dal punto di vista filosofico e politico ed è
una speculazione sulla relazione tra sfera umana e sfera celeste; è un breve testo composto da 9 sezioni con
commenti dei discepoli].

CHUNQIU

Una cronaca molto arida e secca dei principali avvenimenti del principato di Lu dal 722 al 481 a.C. Furono
distrutti dall'incendio del 213a.C.

Opere simili, esistenti in tutta la Cina, andarono parimenti distrutte, e ci sono rimasti solo una parte degli annali
dello stato di Wei. L’importanza del testo è solo nell’essere, dopo il classico dei documenti, la seconda opera
storica con dati abbastanza attendibili.

L'interesse dei Confuciani per questa cronaca si dimostrò con tre commentari:

Zuozhuan, Zhongyangzhuan, Guliangzhuang. [gli ultimi due sono interpretazioni di oscuri discepoli confuciani
della fine del periodo Zhou a carattere moralisteggiante.

Zuozhuan: IV secolo a.C., tardo cinese acraico, molto importante sotto il punto di vista storico/letterario, ed è
più esteso del testo che commenta (Chunqiu). È la più antica forma di opera narrativa, è composta da due
parti: l’esegesi (spiegazione) degli annali; e dalle brevi e vivaci discussioni sugli avvenimenti (arricchimento del
Chunqiu).

LIJI

E' il più complesso dei testi rituali della Cina antica. Formato da 49 capitoli, composti fra la fine della dinastica
Zhou e l'inizio degli Han anteriori. Regola le cerimonie religiose, il culto degli antenati (pietà filiale), i sacrifici, le
norme da seguire per i funerali e per il lutto. Solo mediante l’osservazione del Li si può ottenere l’armonia tra il
microcosmo individuale e il macrocosmo sociale. Lo stile è eterogeneo, attribuito ai discepoli di Confucio.

LI : NORME RITUALl: è l'etichetta, comportamento di ogni singolo individuo in ogni circostanza della vita
sociale, che doveva essere regolato da minuziose cerimonie. L’osservazione del Li doveva condurre, assieme
allo studio e all’esercizio delle virtù confuciane al miglioramento dell’individuo. Il Li era più importante della
legge stessa, la norma morale aveva più valore di quella giuridica.

Il Liji contiene il Zhongyong, il Daxue (poi estratti e compresi nel Sishu), il Yueling (calendario mensile delle
cose da fare e da evitare), lo Yili “ cerimoniale dei riti” [descrive dettagliatamente norme e prescrizioni da
seguire nei cerimoniali principalmente della classe feudale] e lo Zhouli “riti dei zhou” [ricostruzione utopistica
dell’amministrazione burocratica dei Zhou].

CAPITOLO 5 Le scuole filosofiche


La filosofia cinese nasce durante la dinastia Zhou, in questo periodo nascono le principali correnti di pensiero,
dirette dai vari Zi (filosofo/maestro).

Durante la dinastia Han in Cina si iniziano a catalogare tutte le opere e i testi filosofici vengono inclusi in una
sezione che sarà prima chiamata Zhuzi (i vari maestri) e successivamente solo Zi. Caratteristica comune di
questi testi è quella di essere sotto forma di dialoghi e di esempi, quindi hanno anche grande importanza in
campo letterario per stile e contenuto. I maestri si occupano soprattutto del problema del buon governo,
proponendo ognuno una propria idea. Le scuole filosofiche appaiono in Cina durante l’età feudale (zhou)

Nel periodo di crisi dell'impero (VI-III a.C.) i maestri diventano spesso consiglieri dei feudatari. Anche
l’atteggiamento delle scuole nei confronti delle lettere e delle arti dipende dall’impostazione politica.

RUJIA [confuciani – Mencio]

Dopo Confucio, la sua scuola (Rujia) ebbe molti seguaci il cui principale lavoro fu la revisione e la pubblicazione
dei testi degli insegnamenti del maestro. La prima grande figura fu Mengzi (IV-III a.C.). Egli fu sostenitore della
natura buona dell'uomo, guastata dalla società, sosteneva che l'individuo dovesse perfezionarsi per migliorare
tutta la società, attraverso la pratica delle virtù confuciane e con lo studio delle lettere.

MENCIO O MENGZI: formatosi nella scuola confuciana, si dedicò alla vita pubblica per 20 anni. Mencio sviluppò
il pensiero di confucio e contribuì alla diffusione e al successo del confucianesimo. Il suo interesse va verso i
problemi della natura umana. Secondo mencio, l’uomo nasceva buono, e che se rieducato nel modo giusto,
egli può essere valido e in grado di assicurare l’armonia del mondo circostante. Mencio, inoltre, a differenza di
confucio mette in discussione il potere dei governatori, il popolo infatti può rovesciare le dinastie e il governo.

MENGZI (OPERA) facente parte del Sishu. Diviso in 7 libri è scritto in stile vivace, brillante, in forma dialogata
(quasi tutto) scritto in tardo cinese arcaico. Può essere considerato un trattato di scienza politica; egli raccoglie
i saggi e le conversazioni con i feudatari e pensatori di altre scuole dell’epoca; suggerisce un sistema di
coltivazione dei campi. La scuola contrapposta a quella di confucio era quella detta taoista Daojia.

DAOJIA

Il Daoismo
È opinione diffusa che il Daoismo rappresenti la parte più genuina della cultura e della spiritualità cinese.
La popolazione cinese si è sempre attenuta alle norme confucianesimo nella sfera pubblica e alle discipline
daoiste nel privato.
Si distingue in sistema di pensiero e religioso, che i studiosi occidentali hanno opposto al confucianesimo.
Ma in realtà non sono in opposizione, ma vengono solo usate in sfere diverse, una in quella pubblica e una in
quella privata.
Quando si parla di Daoismo è utili distinguere:
DAOJIA (scuola daoista, espressione filosofica)
DAOJIAO (religione daoista) ha come fondamento il Canone Daosita o DAOZANG, una raccolta di circa 5000
testi, filosofici e religiosi, collezionati a partire dal V secolo dopo Cristo
DAOJIA:

Il pensiero filosofico daoista poggia su tre testi:


1) Zhuangzi
2)Laozi (daodejing - libro della vita e delle virtù)
3) Liezi
Prendono il nome dal maestro a cui fanno riferimento.
Mentre Zhuangzi è storicamente accertato, la figura di Laozi è avvolta nel mito. (Mai attestata la storicità)
I testi sono molto diversi sia nel contenuto e nella forma; Nonostante il Zhuangzi sia con ogni probabilità stato
redatto prima del Laozi, esso è indicato come il successore di Laozi, che viene ritenuto padre del taoismo.

Il Zhuangzi ruota intorno al paradosso, all'ironia, e al senso dell'assurdo.


Il Laozi invece si presenta come una serie di versi ritmati e rimati (spesso imparati a memoria dagli adepti) ha
carattere più mistico e si presta a molteplici interpretazioni.

LAOZI 600-470 a.C.


Su Laozi (vecchio maestro), non si sa nulla di certo. Secondo la leggenda, era del paese di Chu ed il suo
cognome era Li (prugno, susino), albero sotto il quale Laozi venne dato alla luce da una vergine dopo 81 anni di
gestazione. Da qui il nome di Vecchio Maestro o vecchio bambino.
Sempre secondo la tradizione egli lavorava presso la biblioteca imperiale, incontro Confucio, che si era recato a
fargli visita e dal quale sarebbe stato illuminato. Dopo aver lasciato il suo posto, si narra che Laozi si diresse a
Occidente a cavallo del suo bufalo. Arrivato alla frontiera, un ufficiale gli chiese di lasciare qualcosa per iscritto.
Laozi allora compose il Daodejing prima di scomparire per sempre. Per alcune tradizioni il Laozi, fuggito in India
avrebbe dato vita al buddismo, e che lui quindi, incarnì il Buddha.

DAODEJING -il libro della via e della virtù, conosciuto come Laozi, è sicuramente più tardo di Zhuangzi
Composto nel IV sec o nel III sec avanti Cristo
Anticamente indicato con Laozi
In 81 brevi capitoli o sezioni in prosa ritmata o in versi (il 9 ha una funzione importante nella cultura cinese in
quanto nucleo dello Yang)
Stile oscuro, allusivo ed estremamente conciso, ricco di immagini
Generalizzando, i temi affrontati possono essere così raggruppati: concezioni cosmologiche e descrizioni del
carattere e degli aspetti del Dao (aspetto metafisico); brani che illustrano il comportamento del saggio (aspetto
etico);principi da seguire per il governante (filosofia politica).

Secondo lo Shiji, ZHUANGZI (il maestro Zhuang) visse nel regno di Chu (fiume azzurro) tra i IV e il III secolo. Il
suo nome personale sarebbe Zhou. Dopo aver occupato un posto amministrativo subalterno, si sarebbe
deliberatamente ritirato dal mondo. Entrambi i Maestri, provenivano dal sud, dal fiume azzurro. Confucio e la
scuola confuciana furono i suoi bersagli, in quanto l’atteggiamento taoista di non collaborazione alla vita
pubblica si opponeva alla concezione confuciana.

ZHUANGZI (opera) diviso in 33 capitoli, è una raccolta di saggi, di capitoli in cui si distinguono:
I primi sette: capitoli interni
I successivi 15: capitoli esterni
I rimanenti 11: capitoli "misti"

Stile brillante, scritto in tardo cinese arcaico, in cui si alternano dissertazioni su argomenti specifici, trattati,
apologhi, favole, detti..ecc..
Rispetto agli altri testi filosofici (che si rivolgono ai governanti) questo testo invece si rivolge all'eremita. (Un
elogio dalla fuga dal mondo che caratterizza i maestri daoista). Zhuangzi insiste sul lasciar libera la natura del
singolo individuo, perché solo chi insegue le proprie inclinazioni può ottenere la felicità, mentre le leggi e gli
ordinamenti sociali sono cose innaturali. La conoscenza umana è considerata come un fatto soggettivo

LIEZI attribuito a Lie Yukou,composti tra il III sec e il IV d.c la maggior parte dei capitoli risale al II sec
È diviso in 8 capitoli. Simile al Zhuangzi ma meno profondo e con minor valore letterario. Interessante dal
punto di vista filosofico religioso, sono narrate molte leggende, mirabilia e fatti magici.

DAOJIAO:
Si fonda sul canone DAOISTA, una raccolta di 5000 testi filosofici ed religiosi, collezionati dal V sec D.C.
Questo canone è suddiviso o in tre sezioni (rispecchia molto la divisione dei tre canoni buddisti) che
corrispondono ai tre livelli del' iniziazione del monaco daoista. I testi sono divisi in : tecniche meditative,
rituali ed esorcismi. All'interno delle pratiche daoiste, donne e uomini vivevano in una condizione di parità
(cosa che non successe mai nel confucianesimo) e negli strati del Daoismo nasceranno poi i nuclei più
importanti di rivolte.
Con la repubblica popolare la libertà di religione venne soppressa. Negli ultimi anni gli studi sono ripresi e nella
Cina continentale sono riprese le credenze daoiste.
Tra le pratiche che i fedeli devono seguire,una lunga tradizione riguarda PRATICHE CORPORALI (respiratorie,
ginniche, sessuali, dietetiche e alchemiche) e SPIRITUALI (condurre una vita virtuosa, compiere opere di bene,
esercizi di meditazione). Particolare importanza assunsero le pratiche di 'alchimia esterna' (formule chimiche
per metalli) e quelle dette 'alchimia interna'(coltivazione del se).
A partire dal I/II sec nascono e si evolvono diverse correnti religiose. Tra le più importanti c'è quella dei cinque
Moggi di riso, più tardi conosciuto come Tianshi Dao, La quale ha nel 'papà daoista' o maestro celeste, la
massima carica in fatto di liturgia (sono liberi di sposarsi e di avere figli)
Oggi esistono diverse 'associazioni daoiste' in particolare a Taiwan e Pechino

Nel Daoismo religioso distinguiamo tre periodi:


1) I/XIII sec dagli Han ai Song
2) dal XIII al 1911 dai Song alla fine dell'impero.
3) dal 1911 ad oggi

=>Punto di partenza della riflessione daoista è la concezione del Dao, come corso naturale e spontaneo delle
cose: esso è ciò che esiste prima di tutto e da cui tutto ha origine. È descritto in molti modi.
Il Dao si manifesta con il pluralismo Yin e Yang, che sono parte del tutto e da cui tutto parte. L'immagine di Yin
e Yang è sferica perché rimanda alla realtà ciclica. L'essenza del Dao è ampia è al di sopra del bene e del male
terrestre. Perché ci sia armonia è necessario non sovrapposi al Dao, cioè allo spontaneo fluire della realtà:
l'uomo dovrebbe astenersi, con il linguaggio o le proprie azioni, dal frapporre ostacoli a questa immutabile
legge di natura.
La metafora dell'acqua è la più adatta per esprimere il corso del Dao: nonostante gli ostacoli, l'acqua continua il
suo corso verso il basso. Al contrario il Confucianesimo tende ad ordinare la realtà tramite pratiche umane e
strutture sociali.
il Daoismo delle origini si contrappone in modo netto allo spirito di confucio (frequentemente messo in ridicolo
dal Zhuangzi) secondo il quale l'uomo ha il dovere di ordinare e controllare il mondo intorno al se.
Il fine è entrare in comunione con il Dao, il mezzo è abbandonarsi al suo corso naturale che, sin dall'antichità, si
manifesta come fughe dal mondo, da parte degli individui che nella vita eremitica cercano la pace dello spirito
e la salute del corpo. La preservazione della vita e la ricerca dell'immortalità andranno più tardi a confluire nel
Daoismo popolare.

Il Dao di Laozi e Zhuangzi. Inafferrabile, innominabile e indescrivibile, soprattutto in riferimento alla limitatezza
della razionalità umana, punto sul quale Zhuangzi focalizza il suo discorso, teso a dimostrare la relatività del
linguaggio e della conoscenza umana.
Zhuangzi si scaglia contro la relatività del linguaggio e della conoscenza umana, strumento troppo limìtato e
soggettivo per conoscere la realtà. Alla relatività del linguaggio di somma la relatività dello spazio e del tempo.
La sua opera punta proprio a illustrare il paradosso.
"La conoscenza deve avere qualcosa su cui appoggiare per poter quadrare, ma ciò su cui essa poggia non è
propriamente fisso."
ZHUANGZI E LA CONOSCENZA : egli rinuncia all'apprendimento confuciano (studio sui libri) per volgerai invece
ad un saper fare, istintivo ed acquisito insieme, che si raggiungere con l'esercizio quotidiano.
Apprendere i Dao è pertanto un'esperienza, che non può essere trasmessa a parole ma che si assorbe
impercettibilmente giorno dopo giorno.
A questo percorso di assorbimento del Dao, paragonato al l'apprendimento di una tecnica, va ricondotta
all'idea che in Cina viene associata ad ogni pratica fisica e spirituale: KONGFU (tempo, spazio, abilità e
maestria) designa il tempo e l'energia che si dedicano ad una pratica allo scopo di raggiungere un dato livello.
Il raggiungimento del livello più alto presuppone una perfetta identità di mano e spirito, quest'ultimo indicato
con il termine: SHEN, (divino, spirituale) che nell'ambito della disciplina taoista indica lo spirito al colmo della
verità, spontaneità, naturalezza senza l'ostacolo rappresentato dalla riflessione (-> oblio della coscienza). Lo
ZEN ha fatto proprie tutte queste mozioni.

MOISMO

Il primo rappresentante è Modi (479a.C. 381a.C.), il suo testo è il Mozi (polemica anticonfuciana). Modi,
esponente classe popolare, teorizzò l’amore universale e il pacifismo. Non anarchico e asociale come i taoisti,
ipotizzò uno stato autocratico, gerarchizzato, con reciproco rispetto tra gli uomini. Considerò dannosi
l’etichetta e il Li dei confuciani che accusava di ateismo e inerzia. Predicò una vita quasi ascetica, condannando
il lusso. Fu il primo a fare un collegamento tra economia e demografia (auspicò all’aumento demografico per
aumentare la produzione agricola. Le sue idee polemiche fecero presa sulla popolazione ma la sua scuola ebbe
poca influenza letteraria e scomparì all’inizi dell’era volgare.

FAJIA

Scuola legalista di Xunqing, (298a.C. 238.a.C.) la sua opera è un trattato chiamato Xunzi. Si oppose a Mengzi ( la
natura umana è fondamentalmente buona), secondo Xunzi la natura umana era cattiva e solo lo studio poteva
migliorarla. Dava molta importanza ai Riti ed al miglioramento interiore dell'individuo. Ebbe cariche politiche.

Suo allievo fu Han Feizi, scrisse un testo omonimo in 20 capitoli dove le teorie legaliste sono espresse con
chiarezza di idee e stile. Questi pensatori basavano la propria dottrina su una concezione totalitaria dello stato
e l'unica norma su cui il sovrano doveva basarsi era la legge Fa=> il sovrano non poteva deliberare a suo
piacimento, ma aveva l’obbligo di controllare se la legge era rispettata o meno.

La Rujia portò all'abolizione del sistema feudale e all'instaurazione del primo impero nel 221a.C..

SCUOLA DEI DIALETTICI – MINGJIA / XIAOSHUOJIA – SCUOLA DEI NARRATORI / SCUOLA DEI POLITICI –
ZONGHENGJIA/ SCUOLA DELL’AGRICOLTURA – NONGJIA/ SCUOLA DEGLI ECLETTICI – ZAJIA: rappresentanti
della scuola degli eclettici o sofisti: Gongsun Long, scrisse il Gongsun Longzi, la sua opera è ricca di
argomentazioni sofistiche.

CAPITOLO 6 Letteratura in prosa


Negli ultimi secoli dei Zhou compare la letteratura in prosa, redatta per puro piacere. Una di tali opere è la
“Biografia del figlio del cielo Mu”, Mu Tianzi Zhuan, di 6 capitoli. Ci sono rimasti soltanto dei frammenti, parla
di caccia e del viaggio del protagonista, uno dei primi sovrani Zhou. L'opera fu scritta nel V o IV a.C., primo
esempio di opera romanzata.

Può essere considerato un romanzo d'avventura, mischia dati storici autentici ed immaginari. In questo periodo
nascono le prime opere di carettere filosofico, dove gli eroi protagonisti esprimevano le loro idee. Ad esempio
gli annali del mestro Yanzi Chunqiu ed il Suzi, il Wuzi, e il Guanzi. Opere di poco valore letterario ma che
rivelano il gusto del pubblico dell’epoca.

In questo periodo i cinesi entrarono in contatto con il mondo occidentale, fra il V ed il III a.C. ci fu uno scambio
culturale e scientifico con l'occidente. I cinesi presero sempre più coscienza del fatto che esistevano molte altre
popolazioni e iniziarono a catalogarle, come pur fecero con i corsi d’acqua ed i monti; questo portò a una
rivoluzione in campo geografico di cui l'opera più importante è il “classico dei monti e dei mari o Shanhai
Jing”, un trattato scritto fra la fine dei Zhou e l'inizio degli Han, è un insieme di dati geografici ed etnografici per
buona parte inventati. L'autore è anonimo, l'opera è contaminata da leggende greche ed indiane.

CAPITOLO 7 La poesia della cina meridionale


“Chuci”: grande antologia del II d.C. di Wang Yi. Chu era uno degli stati meridionali della CIna feudale, dove
erano molto forti le idee di Confucio. A partire da questo periodo arriva il taoismo. La religione era nelle mani
dei Wu, stregoni, sciamani ed esorcisti. “I testi poetici di Chu”, a differenza dello Shijing non sono composizioni
rivisitate da un interpretazione o da una revisione dottrinale. Con essi appare il primo nome di poeta cinese:
Qu Yuan: nato tra V-III a.C, periodo dei “principati combattenti”,di famiglia principesca, servi il il sovrano Huai
di Chu come ministro. Cadde poi in disgrazia e si siucidò. Ricordato per millenni da i cinesi e non solo con la
festa delle “barche-drago”.A lui sono attribuiti molti Chuci. La sezione bibliografica dello Hanshu (storia degli
Han) gli attribuisce 25 composizioni, mentre Wang Yi gli attribuice 8 delle 17 sezioni in cui è suddivisa la Chuci.

La critica moderna gli attribuisce solo 2 sezioni, il Lisao ed il Tianwen.

Lisao: composizone poetica in 374 versi, autobiografica, dove Chu Yuan narra allegoricamente le sue sventure
politiche. La forma è molto oscura, sono scritte in prima persona, con schema metrico con base di 7 sillabe con
una particella lo “Xi” usata un verso si e un verso no ( o in mezzo o alla fine), con valore di censura.

Tianwen: si ricollega allo Shijing per la metrica di 4 sillabe, ha linguaggio arcaico e di difficile interpretazione.
Probabilmente fu ispirato da dipinti murali che aveva visto nei tempi di Chu. Parla di problemi cosmogonici e
cosmologici, e le domande principali che si pone sono quattro, denominati quesiti celesti:

1-in quale modo ci sono luce e ombra. 2-come si uniscono lo ying e lo yang. 3-come si originano tutte le cose.
4-come le cambiano.

Una possibile risposta è che l'individuo acquista coscienza di se, manifesta la sua autonomia nel dolore e nel
porsi di fronte alla natura dominata da forse magiche.

CAPITOLO 8 Shi Huangdi, fondatore del primo impero – dinastia Qin


Nel 221 a.C. scompare il sistema feudale cinese. Il sovrano che unifica la Cina assume per se il titolo di Primo
augusto imperatore, Shi Huangdi.

La dinastia Qin dura fino al 207 a.C., sopravvivendo solo 3 anni alla scomparsa di Shi Huangdi. Prima
dell'unificazione c'erano state numerose guerre, e riorganizzazioni dello stato. Scomparvero vecchi stati,
nacquero nuove divisioni amministrative. Il potere centrale non fu nominale come sotto ai Zhou, ma
autoritario. I più importanti ministri di Shi Huangdi furono due: Li Si e Han Feizi, entrambe legalisti.

Li Si si occupò dell'unificazione etnica della Cina; si unificarono le leggi,i regolamenti, i pesi, le misure. Fu
modificato anche il modo di scrivere sostituendo gli antichi pittogrammi con un sistema moderno di
ideogrammi. Furono attuate riforme anti-confuciane. Nel 219 a.C. Li Si viene nominato grande consigliere di
sinistra, nel 213 presenta un memoriale che sarà riportato da Sima Qian nel suo Shiji.

Grazie a questo memoriale, con l'approvazione di Shi Huangdi, portò ad una repressione anti-confuciana ed alla
distruzione di molti testi. Tutti i testi pre-Qin e pre-Han che abbiamo sono tutte ricostruzioni successive. Il
contributo della dinastia Qin alle lettere fu del tutto negativo, e non solo per il rogo dei libri del 213, ma perché
dovuta alla sua brevità come regno, non riuscì a creare testi letterari degni di nota.

CAPITOLO 9: Il periodo Han (206 a.C. 220 d.C.)


Gli Han furono una dinastia restauratrice, molto legata alla concezione imperiale unitaria e alle ideologie
filosofiche (ereditarono dai Qin). Gli Han abbandonarono la concezione statale Legalista dei Qin e posero il
confucinesimo alla base dello stato. Abbiamo un periodo di espansione politica e commerciale verso l'Asia
Centrale. Con gli han si manifesto nella sua forma organizzata il Taoismo, ma in questo periodo in Cina arrivano
le influenze del Buddhismo.

I generi letterari più diffusi sono la storia e l'esegesi (ricerca e critica dei testi antichi). Vista la stabilità politica ci
si potè dedicare alla cultura, infatti fiori una nuova poesia, lavori di erudizione, di critica e di bibliografia. Gli
Han fecero di tutto per ricostruire le opere distrutte dai Qin. Tuttavia solo nel 191 a.C. fu permesso ai sudditi di
possedere i libri. Gli Han comunque continuarono ad utilizzare i caratteri introdotti dai Qin. Nel 124 a.C. fu
escogitato un sistema per selezionare i futuri funzionari statali=> istituzione ESAMI IMPERIALI.

Con gli Han abbiamo, per la prima volta per certo, la compilazione di una grandiosa opera storica, lo Shiji di
SiMa Qian 145-86 a.C.. Utilizza un nuovo metodo storiografico che si basa su una grande quantità di materiale
storico, può essere paragonato alle opere storiche greche e romane.

SIMA QIAN

SiMa Qian ereditò dal padre Sima Tan la carica di astrologo alla corte dell'imperatore Wu e quindi poteva
accedere agli archivi imperiali. Nel 98 a.C. difese il generale Luo Lin e la sua presa di posizione lo portò alla
condanna all'evirazione. Egli accetta la punizione e continua il suo lavoro affidatogli dal padre che aveva
raccolto materiale storico e biografico su uomini dell’antichità. Egli viene considerato il primo storico per aver
distribuito e rielaborato il materiale a sua disposizione.

SHIJI

Lo Shiji sono 130 capitoli, narrano gli avvenimenti storici dalla più remota antichità fino al 90 a.C. I primi 12
capitoli Benji (annali basilari) sono l'introduzione all'opera, ove sono narrate le imprese dei sovrani e le varie
dinastie sono illustrate con uno schema annalistico. Seguono dieci tavole cronologiche Biao, che illustrano le
date fondamentali sia per le dinastie che per gli stati della Cina feudale.

La terza parte è formata da otto trattati Shu, di vari argomenti, per esempio l'arte di governare, i riti, la musica,
astronomia, sacrifici, commercio. La quarta sezione è formata da trenta capitoli, dedicati alle principali famiglie
della Cina feudale e del periodo Han, ed è nota come Shijia.

La quinta sezione è formata da 70 capitoli, Liezhuan, ed è una delle parti più importanti perché ci fornisce molti
dati su personaggi storici, filosofi, letterati ed anche sulla popolazione.
In questa suddivisione è presente un ordine gerarchico degli argomenti. Sima Qian usò anche molte fonti orali,
raccolte nel corso dei suoi lunghi viaggi. Quest'opera servi da modello per quasi tutta la successiva letteratura
storica cinese. Lo stile era semplice ma elegante.

FAMIGLIA BAN

Ci fu anche una famiglia di storici che si dedicò alla raccolta ed alla rielaborazione del materiale del periodo
Han, la famiglia Ban, Ban Biao e Ban Gu.

Ban Gu scrisse lo Han Shu, la storia degli Han anteriori, dal 209 a.C. al 25 d.C., era la prima delle storie
dinastiche ed ha lo stesso schema dello Shiji. Con lo Han Shu inizia la tradizione di pubblicare la storia dinastica
della precedente dinastia. Ban gu non la terminò e lo fece Ban Zhao, la prima scrittrice della letteratura cinese.

LU XIANG – sorgere della scienza bibliografica.

Visse fra il 77 a.C. ed il 6 a.C., erudito, il suo compito era riordinare gli archivi del palazzo. Grazie a lui venne
fatto il primo inventario bibliografico di tutto il materiale presente a corte. Il suo lavoro fu terminato dal figlio
Liu Xin; furono redatti i sette sommari “Qi Lve” una bibliografia articolata in sette categorie:

Sommario generale di tutte le opere.

Sommario dei sei libri canonici.

Sommario delle opere filosofiche.

Sommario delle poesie.

Sommario delle opere militari.

Sommario delle opere di matematica e d'arti diverse.

Sommario delle opere di medicina e di igiene.

Questo repertorio bibliografico è andato perduto, ma ispirò il trattato “Yiwen zhi”, contenuto nella “Storia degli
han” suddiviso anch’esso in 7 categorie che a sua volta si articolavano in sezioni.

FILOSOFIA HAN

Ci fu un'opera di restaurazione, soprattutto in campo filosofico, e si riprese il confucianesimo. Ci fu un opera di


ricostruzione e di commento e interpretazione dei testi e dell’antica tradizione confuciana. Fra i personaggi più
importanti del confucianesimo Han: Dong Zhong Shu, dette molta importanza ai rapporti tra cosmologia e
politica, basandosi sulla dottrina dei 5 elementi (wu xing: legno,fuoco,metallo,acqua e terra). Per opera della
sua scuola il Confucianesimo parve diventare religione. Grande importanza al confucianesimo. Altri nomi
importanti Ma Rong e Zheng Xuan, importanti per aver commentato libri canonici.

Per il taoismo abbiamo un'operetta intitolata Huainan Zi (I maestri Huainan), fu composta da un gruppo di
autori che lavorarono alla corte di Liu Han, principe di Huai Nan. Si tratta di una raccolta di opere taoiste, con
valore per lo più cosmologico e religioso.
Altra opera importante è quella di Wang Chong, autore del Lun Heng (discussioni). Sono 85 capitoli dove
l'autore cerca di combattere la falsità e la superstizione. Considerato insieme a Zhuangzi uno dei più originali
pensatori della storia del pensiero cinese.

POESIA HAN – IL “FU”

La poesia caratteristica del periodo Han è il “FU”, un particolare genere che si caratterizza per la sua lunghezza
ed il contenuto descrittivo. Può contenere anche brani in prosa, per questo è stato definito rima-prosa. Era
usato per celebrare l'autorità imperiale, la vita di corte e scene di caccia. Ricorre ad uno stile aulico e pomposo.
E' ricco di metafore e figure retoriche. Subi l'influenza della poesia di Qu Yuan per quanto riguarda la metrica. A
causa del suo carattere aulico divenne una mera esercitazione letteraria. Gli autori più importanti sono Sima
Xianru [miglior poeta della dinastia Han, ricordiamo due poesie: Zixu fu e Shanglin fu ] e Jia Yi. Il fu venne dalla
critica contemporanea molto criticato perché eccessivamente erudito; da quella odierna cinese è criticata in
quanto troppo spesso uguale a se stessa, nei temi e nella forma.

Prima c’era il metro tetrasillabico dello SHIJING

Seguito dal FU, che si era ricollegato allo schema metrico irregolare dei “testi poetici dei CHU”.

Intorno al II sec a.C. nasce lo SHI o HAN SHI (poesia degli Han) con metro “pentasillabico” (5 sillabe) che finirà
con l’essere il metro caratteristico della poesia cinese posteriore.

Nel II a.C. nasce lo Yuefu, ufficio della musica, che doveva raccogliere i canti popolari e le musiche che li
accompagnavano, per conservarli. Lo Yuefu oltre ad essere un ufficio fu anche il nome di molte composizioni
poetiche, prevalentemente a metro pentasillabico e diverse dai FU.

LA NOVELLISTICA HAN – “XIAOSHUO”

XIAOSHUO, discorso breve o volgare. CI resta molto poco, sono ricordati nel trattato bibliografico della storia
degli Han. Più che opere narrative vere e proprie dovevano essere raccolte di aneddoti e leggende, scritti di
magia, narrazioni su spiriti e cose fantastiche.

CAPITOLO 10 La letteratura del periodo delle Sei Dinastie (220-381)


Con al caduta della dinastia Han inizia un periodo di divisione politica del paese, chiamato “Medioevo cinese”.
Il potere non fu unito ma cadde nelle mani di dinastie barbariche, che si concentrarono a nord, mentre il sud
nazionale ambiva alla riconquista del paese.

In questo periodo, denominato delle “sei dinastie”, si afferma il buddhismo e rinasce la scuola filosofica taoista.

Buddhismo: nato in India, arriva in Cina durante gli Han, il principale centro fu Luoyang, allora capitale dove
confluirono molti monaci buddisti che oltre all’opera di apostolato tradussero in cinese i principali testi
buddhisti.

Dato che ormai il confucianesimo era caduto insieme agli Han, (dinastia caduta durante la rivolta taoista dei
turbanti gialli), le altre scuole filosofiche rifiorirono. A nord le corti barbariche accettarono il buddhismo e al
sud prevalse il Buddismo filosofico. Alla concezione confuciana dell’individuo operante in funzione della
società, si preferiva in questo momento di disordini, il rifugio e la quiete dei monasteri buddisti o la non
collaborazione con lo stato, praticata dai Taoisti.

I testi buddisti, tradotti dal Sanscrito al cinese dai missionari buddisti, non utilizzava la prosa letteraria aulica,
anzi preferiva una forma di lingua parlata per essere più largamente compresa dalla popolazione.

Il vocabolario tecnico-filosofico Taoista venne preso in prestito dai buddisti. Anche il Taoismo popolare si
riorganizzò nel III d.C. nella sua chiesa e nel suo clero imitando quelli buddisti e raccolse in un corpus di
scritture tutta la sua vasta produzione religiosa, filosofica e letteraria analogamente a quanto fatto dai buddisti
con il loro canone dei testi canonici.

Vanno ricordati come importante lavoro di esegesi quello di Xian Xiu sul Zhuangzi. Egli apparteneva alla scuola
dei “sette saggi della foresta dei bambù”, ed il più noto della stessa scuola, ovvero Xi Kang, autore di varie
poesie dove celebrava il vino.

TAO QIAN

Il più grande poeta delle sei dinastie fu Tao Qian, accostato al gruppo dei sette saggi, per il sentimento della
natura ed l'amore per il vino. Il suo stile poetico era facile e spontaneo, la sua opera più importante è
“Memoria della sorgente dei fiori di pesco”, uno dei più antichi esempi di novellistica.

E' un'allegoria politica in prosa che esprime il desiderio dell'uomo di poter trovare rifugio nella vita agiata,
un'opera di pura fantasia.

Il questo periodo nasce anche la poesia popolare, che si sviluppò soprattutto a sud; il tema prediletto era
l’amore. Ad esempio,”la ballata di Mulan”, una lunga composizione poetica nata quando le popolazione
barbariche invasero il nord. Mulan (magnolia) è un'eroina popolare che andò a combattere gli invasori al posto
di suo padre.

=>Abbiamo anche opere apocrife dette Wei o Wei Shu, sec III e VI, che trattano di eventi soprannaturali. Le
due più importanti sono del poeta Dong Fang Shuo, lo Shenyi Jing (classico delle meraviglie e degli spiriti) che
per stile e contenuto si rifà allo Shanhai Jing (classico dei monti e dei mari), e lo Shi Zhou JI, (memorie sui dieci
continenti).

I temi preferiti di questo periodo sono biografie romanzate e descrizioni fantastiche di paesi lontani.

Un altro esempio di biografia romanzata è lo Yan Dan Zi (Principe Dan di Yan), un'opera probabilmente
appartenente all’epoca delle Sei dinastie, anonima e semi-storica.

La presenza di elementi fantastici è dovuta all'influenza di Buddhismo e Taoismo, che ammettevano la rinascita
e l'immortalità.

ALTRE OPERE DEL PERIODO DELLE SEI DINASTIE: contenute nella Storia dei Sui: 1) Lieyi zhuan, attribuito
all’imperatore Wei, restano pochi frammenti che trattano di spiriti e cose miracolose; 2)Bowu zhi, notizie su
terre lontane e narrazioni di mirabilia; 3)Shoushen ji di Gan Bao, sono racconti di magia. Lo Shoushenji ebbe un
seguito. Nasce in questo periodo la moda delle “continuazioni dei libri” quasi sempre inferiori all’originale, tale
moda dura sino all’epoca moderna.
PROSA FILOSOFICA TAOISTA

Per quanto riguarda la prosa filosofica taoista, molto importante è Ge Hong 250-330, la cui opera è il Bao Pu Zi
(il maestro che abbraccia la natura), ovvero un insieme di descrizioni di formule alchemiche e prescrizioni di
igiene respiratoria e sessuale.

Considerato un innovatore, e la sua opera è fondamentale per la scienza cinese. Infatti in questo periodo molti
studiosi cercarono di produrre la droga dell'immortalità.

PIAN WEN PROSA PARALLELA

Per quanto riguarda la prosa letteraria aulica, ebbe uno stile particolare che prende il nome di Pian Wen
(prosa parallela), cioè una struttura simmetrica delle frasi, formate ognuna da 4/6 caratteri. Ne deriva una
prosa erudita che fa ricorso di citazioni dotte. Nata da un bisogno di equilibrio e simmetria(anche per
sopprimere all’assenza della punteggiatura) finì col diventare un’esercitazione formale.

Un'opera particolarmente importante di questo periodo è il Wen Xin Diao Long (lo spirito letterario e lo
scolpire i draghi) di Liu Xie 465-522. Lo scolpire i draghi sta ad indicare uno stile molto ornato dell'opera, Liu Xie
scrisse quest'opera prima di convertirsi al Buddhismo. Un altro testo, intitolato Shi Shuo Xin Yu (nuove
conversioni ricavate dai discorsi contemporanei), è un insieme di aneddoti che ha uno scopo didattico.

Un altro trattato importante di questo periodo è lo Shipin (critica poetica) di Zhong Rong, che si distacca molto
dalle idee di Liu Xie.

Nello stesso periodo Xiao Tong raccoglie nel Wen Xuan (antologia letteraria) una serie di composizioni
letterarie in versi ed in prosa, appartenenti a 37 diversi generi. (non fu la prima antologia cinese, perche prima
ci furono lo SHIJING e i CHUCI)

CAPITOLO 11 - I TANG (618-907)


I Sui nel 589 d.C. riunificarono il paese (furono importanti per il ristabilimento dell’unità imperiale, per la
politica non molto fortunata di espansione verso l’Asia, per aver gettato le basi della scelta dei funzionari
mediante gli esami). Regnarono fino al 618, quando una breve guerra civile passò il potere ai Tang. In questo
periodo emersero solo pochi autori, come Yangsu e Xue Daoheng.

Con la dinastia Tang la Cina conobbe il massimo splendore politico, con vittorie militari e la conquista di nuovi
territori. I commerci si svilupparono, anche marittimi, e nuove religioni giunsero in Cina, come lo Zoroastrismo,
i primi ebrei e successivamente l’Isam. Ciò portò ad un forte cosmopolitismo nelle città Tang. Si sviluppò il
“mecenatismo” verso artisti e letterari che permise alla letteratura di attraversare un’età aurea.

Il buddismo conobbe la sua massima diffusione, seguita poi da una violentissima persecuzione 841 d.C. che ne
determinò il declino nei secoli futuri.

Periodo dal 618 al 755 ( scoppio ribellione di An Lushan) caratterizzato da tranquillità e prosperità interna, arte
e lettere fiorirono, la poesia raggiunse le più alte vette, la prosa letteraria con il movimento del GUWEN
assunse molta sobrietà ed eleganza.
LA POESIA

La raccolta più importante è la Tangshi Sanbai Shuo (300 poesie Tang) edita nel XVIII secolo, ovviamente con
alcune poesie andate perdute. Comprende 80 autori e le opere sono divise in tre gruppi:

Poesie di stile antico (Guti Shi) o Poesie all'antica (Gushi) di varia lunghezza; Poesie di stile moderno Jinti Shi o
poesie codificateo Lvshi di otto versi quinari o settenari. Questa fu un nuovo tipo di poesia, molto regolare,
basato su un parallelismo grammaticale e di senso all'interno della poesia. I versi 2, 4, 6 e 8 dovevano avere la
stessa rima. Questo tipo di poesia continuo ad essere usato fino all'età moderna.

Terzo erano i Versi troncati o Jue Zhu di quattro versi quinari o settenari.

L’importanza del LVSHI la ritroviamo anche negli esami statali. Nella prova di composizione poetica si doveva
comporre poesie di tipo descrittivo, i FU e poesie regolate da specifiche regole metriche i LVSHI.

Altra raccolta è il Chuan Tangshi (poesie complete dei Tang) con 48.900 composizioni e 2.200 autori.

Il periodo più prospero della poesia Tang è quello dell'imperatore Xuanzong 712-756, anche noto come
augusto illuminato.

LI BAI 701-762

Il più importante dei poeti di questo periodo. Ricopri varie cariche a corte, era un taoista innamorato della
natura e del vino, della poesia e delle donne. Nelle poesie infatti egli celebra il vino, la luna, gli amici. Li Bai
rappresenta l'ideale del letterato taoista.

Era amico di Du Fu, confuciano. La poesia di Du Fu era più realista, mentre quella di Li Bai era più romantica. Du
Fu era molto sensibile ai problemi sociali e alle condizioni povere del popolo cinese.

Altro personaggio è Wang Wei 699-759. Ricopri importanti cariche alla corte di Xuan Zong, fu protagonista
della rivoltà di An Lushan, era un buddhista, nelle sue poesie descrive soprattutto i paesaggi, l'isolamento e la
meditazione,

Un amico di Wang Wei era Meng Haoran, 691-740. Bocciato agli esami imperiali, era molto isolato, amava la
natura e soprattutto i paesaggi notturni, che rappresentò nei suoi versi.

Dal 772 in poi ci sono 4 grandi poeti:

Bai Juyi 772-846, poeta molto precoce, ottenne varie cariche imperiali, scrive poesie di contenuto satirico e
godette di enorme popolarità.

Du Mu, cantore delle donne.

Li Shangyin, erudito.

Han Yu, prosatore.

LA NARRATIVA
Durante il periodo Tang si sviluppa un periodo particolare di narrativa, i Chuanqi (trasmettere i mirabilia o
narrazioni meravigliose).

L'elemento fondamentale è quello magico, accompagnato da una trama avventurosa o erotica.

Il loro contenuto deriva dai racconti delle sei dinastie. Questi racconti sono svincolati dalla realtà storica, e
nascono dal bisogno di narrare. I chuanqi influenzeranno la produzione narrativa e drammatica posteriore.

Sotto i Tang si darà molta importanza alla letteratura, soprattutto alla poesia, che era fondamentale
perl'accesso agli esami imperiali.

Per la prima ed unica volta nella storia cinese abbiamo un'imperatrice, Wu Hou 684-705, con cui ebbe inizio il
cosidetto movimento femminista cinese, con una maggiore libertà delle donne ed una raffinatezza dei costumi.
Tutto ciò si ripercosse nei Chuangqi, che narravano di imprese cavalleresche lontane, avventure d'amore o fatti
fantastici.

Nelle storie d'amore le figure femminili, di cui si innamorano i protagonisti, in realtà sono animali, fiori o essere
immortali. Uno dei più antichi esempi di Chuanqi è il Gujing Ji (Il ricordo di uno specchio antico), che parla di
uno specchio fatato capace di dominare gli spiriti.

Molti di questi Chuanqi sono andati perduti, ed alcuni sono stati recuperati grazie ai giapponesi. La maggior
parte dei Chuanqi appare dopo la rivoltà di An Lushan.

Uno degli autori più importanti è Shen Jiji 750-800, noto per Zhen Zhong Ji (i ricordi del cuscino), una novella
dove si racconta la storia di un giovane che si addormenta su un cuscino prestatogli da un taoista.

Chen Hong scrisse Changhen ge Zhuan (canto dell'eterno rimorso) che è un'eccezione alla regola, e tratta il
tema di un amore tragico.

Un racconto molto popolare di Bai Xingjian è LI Wa Zhuan (storia di Li Wan) dove si mette in giusta luce
l'importanza delle cortigiane cinesi.

Li Gongzuo 770-850 ha scritto 4 Chuanqi, di cui il più popolare è Nanke Taishuo Zhuan (storia del prefetto del
ramo meridionale) che racconta di un uomo dedito al vino e alle amicizie allegre che grazie ad un sogno cambia
vita. Il finale è moralistico. Dello stesso autore abbiamo Xie XiaoE Zhuan (storia di Xie XiaoE). Si parla anche qui
di un sogno, nel quale sono rivelate le frasi che permetteranno di scoprire i nomi degli assassini del suocero del
protagonista.

I Chuanqi ci sono arrivati in varie raccolte, molto fedeli agli originali.

I BIANWEN

Letteratura di trasformazione o testi di scene, un altro tipo di letteratura della dinastia Tang, molto diffuso, ed
erano di carattere profano. La maggior parte di questi testi fu scoperta a Dun Huang nelle grotte dei mille
buddha fra il 1907 ed il 1908.

Erano un mezzo di propaganda buddhista, avevano lo scopo di influenzare la popolazione.


Il genere più noto dei Bian Wen è il Bian Wen del Sutra Vimalakirti, una specie di commento romanzato di
questo sutra.

La narrativa, sia in lingua classica che in lingua volgare, non si rivolgeva solo alle classi popolari ma anche a
quelle borghesi.

LA PROSA TANG

Il più importante prosatore fu Han Yu 768-824, fu importante in campo letterario e politico, confuciano, non
sopportava il buddhismo, perciò l'imperatore lo fece trasferire. Nell'845 fu emanato un editto di proscrizione
contro il buddhismo, cosi potè tornare.

Ha Yu fu uno degli esponenti principali del moviemento della prosa antica (Guwen), fu un movimento di
reazione alla prosa parallela (Pianwen), reazione stilistica e di contenuto. Le sue prose sono in stile chiaro ed
arcaico. Egli si rifà all'ortodossia confuciana. Anti-buddhista ed anti-taoista.

Liu Zongyuan era amico di Han Yu, era buddhista, altro oppositore del Pianwen.

L'ESEGESI E LA FILOLOGIA TANG

Il buddhismo contribui agli studi filologici ed alla bibliografia. Durante il periodo Tang la lingua che noi
chiamiamo cinese antico era diffusa in buona parte della Cina, ed era parlata soprattutto nei circoli colti. Nel
601 viene pubblicato da Lv Fayan un dizionario, chiamato Qieyun, oggi perduto.

In campo bibliografico lo stato era preoccupato dall'avanzata del buddhismo e dei suoi testi, che furono
soggetti a censura. L'imperatore Taizong, dei Tang, fece pubblicare Sui Shu, la storia dei Sui. La sezione
bibliografica dell'opera adotta il metodo delle 4 categorie, o Sibu. Tutte le opere erano classificate in 4 grandi
classi:

Jing o libri canonici, Shi o libri storici, Zi o libri filosofici, Ji o raccolte di letteratura.

SCRITTORI RELIGIOSI BUDDHISTI

I più famosi furono Xuan Zang 602-664 e Yi Jing 635-713. Xuan Zang era un monaco che rappresentò la corrente
idealistica del buddhismo cinese, che fece un viaggio in India ed Asia centrale. Yi Jing si recò anch'esso in India,
ma via mare.

Nel VI d.C. nasce una nuova setta buddhista, che prende parti delle idee taoiste, che si basa sulla meditazione
(quella che sarebbe divenuta lo Zen in Giappone).

L'opera più importante è Tan Jing (le prediche del giardino), redatta in lingua volgare.

CAPITOLO 12 Le cinque dinastie 907-960


L'unità imperiale si disintegrò di nuovo agli inizi del decimo secolo, e si susseguirono 5 dinastie nel nord della
Cina. Questo ebbe ripercussioni nel campo letterario, con la diffusione rapida della stampa (Juan), mentre
prima si usavano strisce di bambu o di legno per creare documenti manoscritti (Pian).
Dopo l'868, quando fu stampato il primo libro, cominciarono ad apparire le prime edizioni a stampa. Il genere
letterario più diffuso in questo periodo fu la poesia, sia di tipo Shi che Ci.

Ci significa testo o espressione, e veniva cantato su arie musicali. I più importanti poeti che usarono lo Ci sono
Wei Zhuang, Feng Yanji, Li Yu (un imperatore di cui ci restano circa 40 ci, ispirati all'amore, alla malinconia ed
alla felicità perduta.

CAPITOLO 13 I Song 960-1279


Dal 960 al 1127 la Cina attraversa un periodo di unità politica con I Song Settentrionali, distinti dai Song
Meridionali che governarono dopo la caduta dei primi. Alle frontiere del nord premevano popoli non cinesi,
come i Qidan e i Ruzhen, popolazione nomadi.

Il periodo fu di relativa pace, finché non arrivarono i Mongoli. I commerci si svilupparono, nacquero le classi
agiate che si interessavano di letteratura.

La narrativa

La diffusione della stampa contribui allo sviluppo della narrativa, vennero pubblicati vasti repertori, come per
esempio il Taiping Guangji, cioè i vasti ricordi dell'era Taiping, una raccolta che comprende materiali e fatti
sovrannaturali, ricavati dalle opere antiche. E' suddiviso in varie sezioni relative a: immortali, spiriti, draghi,
volpi e sogni. Nell'ultima parte troviamo i Chuanqi del periodo Tang. Il Taiping Guangji è stato redatto da Li
Fang 925-996.

Con i Song nasce un nuovo genere detto Huaben testi da recitare, che fa uso della lingua parlata e si ricollega
agli Bianwen dei Tang. Gli Huaben in origine erano narrazioni di cantastorie. Altre opere dei Song sono il
Dongjing Menghua Lu di Meng Yuan Lao e il Wulin Jiushi di Zhoumi, che descrivono i divertimenti nelle capitali
dei Song e forniscono nomi importanti. Dagli spettacoli che si svolgevano nelle piazze, molti elementi
confluirono nel teatro classico cinese. La popolarità degli Huaben era molto vasta, e le narrazioni in lingua
letteraria vennero tradotte in lingua volgare.

In seguito vi furono molte imitazioni di questo genere, ad esempio il Da Tang Sancang Fashi Qujing Ji Il ricordo
del maestro della legge Sancang dei grandi Tang che cercava i sutra. Narra in forma romanzata in viaggio di un
pellegrino buddhista che si inoltra nei paesi occidentali. accompagnato da una scimmia. E' un misto di versi e
prosa ove prevale la lingua volgare. Esso può essere considerato un romanzo vero e proprio.

Gli Huaben dei periodo Song hanno un valore letterario molto inferiore rispetto alle opere del periodo Tang.

Gli studi storici

Continuarono ad essere compilate le storie dinastiche ufficiali, ma furono pubblicate anche storie redatte da
autori privati. L'opera più importante di questo genere è lo Zizhi Tongjian Specchio storico per l'arte di
governare, di Sima Guang 1019-1086. Ci sono 294 capitoli in cui viene narrata tutta la storia della Cina, dal 403
a.C. fino al 959 d.C., è la più vasta opera storica mai scritta in Cina.

Quest'opera fu riassunta un secolo dopo da Zhu Xi, nel Sommario dello specchio storico generale, ovvero il
Tongjian Gangmu, in 59 volumi, reinterpretato secondo l'ideologia neoconfuciana con grande obiettività storica
ed un'interpretazione moralistica degli eventi.

Un altro personaggio importante è Ouyang Xiu 1007-1072. Fu uno dei più importanti rappresentanti della prosa
antica Guwen, il suo modello era di opposizione alla prosa parallela Pianwen, la sua produzione fu molto vasta,
ma la sua opera più importante è Xin Tangshu La nuova storia dei Tang, cioè una revisione personale della
storia dei Tang.

In questo periodo abbiamo anche i primi studi cinesi di storia dell'arte e di archeologia.

Gli studi filosofici

Nel periodo Song abbiamo la storia neoconfuciana, il cui massimo rappresentante è Zhu Xi, si ha il trionfo del
confucianesimo che fu sistematizzato e divenne l'unica ideologia su cui si basava il potere amministrativo,
mentre Buddhismo e Taoismo non furono più accettati a corte. A partire dall'undicesimo secolo molti pensatori
portarono avanti questo moviemento. Fra i più importanti ne abbiamo due, due fratelli, Cheng Hao e Cheng Yi,
detti i due Cheng. Hao fu l'autore di Il libro per fissare la mente Dingxin Shu, mentre Yi si dedicò allo studio dei
classici confuciani e scrisse un commento allo Yijing.

Essi diedero vita a due correnti neoconfuciane, quella Monistica di Hao e quella Dualistica di Yi. Essi parlano del
Li, che è un principio cosmico immateriale, distinto dal Ji, che è l'etere di cui sono fatti gli esseri materiali. Il
concetto del Li fu il loro principale contributo alle idee di Confucio.

ZHU XI

Era un filologo, dette un'interpretazione dei libri canonici confuciani che venne seguita per secoli. Egli estrae
dal Liji due capitoli, il Daxue e il Zhongyong, e li pone insieme al Lun Yu e al Meng Zi e crea la raccolta dei famosi
quattro libri Sishu.

La prosa letteraria

Con i Song continua la disputa fra prosa parallela Pianwen e prosa antica Guwen. Il Guwen ebbe come
principali autori Ouyang Xiu e Su Shi, Zeng Gong e Wang Anshi. Quest ultimo scrive un memoriale intitolato
Wanyan Shu Memoriale di 10000 parole, dove proponeva delle riforme in ambito politico, amministrativo,
militare e fiscale. Furono fatti dei grandi lavori enciclopedici, per esempio Li Fang compila il Taiping Yulan La
lettura imperiale dell'era Taiping, che èun repertorio encicloopedico in 55 sezioni.

Le enciclopedie cinesi, a differenza di quelle occidentali, sono raccolte di citazioni di varia lunghezza desunte da
opere precedenti, con lo scopo di informare. La loro importanza è quella di aver conservato frammenti di
opere.

Altra opera enciclopedica importante del periodo Song è il Tongkao o Wenxian Tongkao L'esame generale di
Ma Duanlin, una raccolta di carattere storico amminstrativo, dove sono elencati vari argomenti. La sezione più
importante è quella riguardante i paesi stranieri.

La poesia

I poeti Song scrivevano i loro versi sia nel genere Shi che in quello Ci e Fu. Nello Shi imitarono i grandi maestri,
nel Ci espressero sentimenti più delicati, e usarono regole prosodice.

CI

Lo Ci è una composizione poetica che deve essere cantata su una determinata aria musicale. La sua origine non
è chiara, si pensa che derivi dallo Yuefu. Le regole prosodiche erano complesse, ogni tipo di Ci aveva le sue
norme, il suo numero di versi e le sue opposizioni di toni. Esistono 865 tipi diversi di Ci, di cui però si ignorano
le arie musicali.

Il contenuto principale era l'amore ma anche temi politici e filosofici, il poeta più noto dei Song settentrionali
era Su Shi, 1036-1101, noto anche come Su Dongpo. La sua vita fu molto tormentata, in quanto era ora favorito
ora esiliato.

Altro poeta era Lu You 1125-1209, era il più famoso poeta dei Song meridionali. Il tema centrale della sua
poesia era quello di recuperare i territori settentrionali in mano ai mongoli.

Abbiamo anche una poetessa, Li Qingzhao, la più famosa poetessa della letteratura cinese. Dopo la morte del
marito, scrisse molti Ci dove descriveva i suoi sentimenti per il defunto marito.

FU

Il Fu o Wenfu, Fu in prosa, era uno dei generi più usati da Ouyang Xiu e Su Dongpo. Il primo aveva maggiore
libertà metrica e la sua poesia somigliava ad una prosa ritmata, quasi una prosa descrittiva.

Un altro genere di questo periodo furono le sequenze modali o Zhugongdiao, ovvero un canto narrativo che fa
ricorso ad arie musicali diverse. Uno dei nomi più importanti di tale genere è Kong Sanchuan, ma ci sono
pervenuti pochissimi esempi di questo genere. Uno di questi è Xixiang Ji Zhugongdiao il Zhugongdiao dell'ala
occidentale del palazzo, redatto da Dong Jieyuan nel 1200.

CAPITOLO 14 La dominazione mongola 1215-1367


Nel 1279 il dominio mongolo si estese sul tutto il territorio cinese grazie al successo di Qubilai Kan, nipote di
Gengis. Si proclamò imperatore e diede alla dinastia il nome di Yuan, stabilendo la capitale a Qanbaliq, odierna
Pechino. Si era costituito un grande impero Panasiatico, con missionari e mercanti. A questo periodo risale
l'avventura di Marco Polo. Qubilai Kan abolisce gli esami imperiali ed accetta la collaborazione dei
neoconfuciani, la lingua letteraria si avviò a lenta morte, e i suoi cultori imitarono i generi Tang e Song e si
sviluppò la letteratura in lingua volgare. Solo pochi continuarono ad usare il guwen e il pianwen.

In campo religioso i mongoli furono estremamente tolleranti. Per quanto rigurda le relazioni con i missionari ed
i mercanti occidentali, uno dei documenti più preziosi è il Milione di Marco Polo.

Il Teatro

Nell'epoca Yuan il teatro divenne un genere letterario, proprio in questo periodo abbiamo i primi testi teatrali,
anche se comunque il teatro esisteva già da prima. Con gli Yuan compaiono sulla scena più attori, e questo
genere letterario era molto apprezzato dai dominatori perché era di facile comprensione. Nonostante l'origine
del teatro fu popolare, i testi degli Yuan furono opera di letterati.
Gli autori del periodo si possono dividere in due scuole, il teatro mongolo del nord ed il teatro meridionale. Il
nome con cui si indicava il testo teatrale era Zaju Giochi diversi.

Ogni Zaju era diviso in 4 atti, detti Zhe, preceduti a volte da un prologo, i ruole potevano essere cantati o
recitati, si usava la lingua parlata ricca di espressioni dialettali.

Il teatro mongolo del nord si sviluppò soprattutto a Pechino tra il secolo XIII e il XIV, ed in questi Zaju solo il
protagonista canta, mentre tutti gli altri recitano parti dialogate, e non ci sono duetti. Ogni attore canta o recita
in prima persona.

Il teatro meridionale invece nasce verso la fine della dinastica nel secolo XIV, nela regione di Hangzhou, le
opere teatrali del sul erano più lunghe, e tutti gli attori cantavano. Appaiono cosi i primi duetti. I ruoli degli
attori erano fissati, ognuno aveva il proprio costume ed un trucco particolare, per esempio l'oro e l'argento
indicavano la nobiltà e la santità, il bianco i traditori, il rosso i personaggi coraggiosi.

Molto importanti erano ad esempio i gesti, che erano convenzionali.

Il più importante autore del teatro del nord è Guan Hanqing 1220-1307, autore di 63 libretti, e che trattò i temi
più disparati, dalle opere d'amore a quelle storiche e poliziesche.

Questo autore è spesso opposto o confrontato a Wang Shifu, autore di 22 opere teatrali di cui ne conserviamo
solo 2. La più importante è il Xixiang Ji La storia del padiglione occidentale. E' la storia di un amore contrastano
fra uno studente ed una ragazza chiamata Yingying, e solo dopo molte peripezzie si potranno concludere le
nozze. Altro autore del nord fu Ma Zhiyuan, 1265-1325, che scrisse 14 opere di cui ne abbiamo 8. La più
importante è Hangong Qiu L'autunno nel palazzo degli Han, dove si parla delle tragiche vicende di una donna
contesa fra un imperatore Han e un capo Unno.

Infine, abbiao Bai Pu, egli scrisse 13 opere di cui ce ne sonopervenute 3, di cui la più importante è Wutong Yu
Pioggia sulle sterculie. Narra degli amori dell'imperatore Shuang Zong per la sua concubila prediletta.

La poesia

Il genere poetico che domina in questo periodo fu il Ju, che significa aria musicale, e tali poesia erano cantate
su arie musicali. Gli Ju andarono sostituendo gli Ci. Il Ju fu usato con molta frequenza per le parti poetiche.
Abbiamo anche le San Ju, le arie staccate. Il Ju è considerato l'ultimo genere poetico originale della letteratura
cinese, perché i poeti delle dinastie Ming e Qing si limitarono a rielaborare le forme precedenti.

I Ju si distinguono per la loro lunghezza: abbiamo gli Xiaoling, che sono composti da pochi versi, e i Taoshu, che
possono arrivare fino a 10 strofe.

Fra i poeti più importanti ricordiamo Ma Zheyuan, che raccolse 121 composizioni nel Tongli Laofu I canti di
Tongli, ed influenzò moltissimo sia i poeti a lui contemporanei sia quelli successivi.

La narrativa

Con gli Yuan si afferma il romanzo in lingua volgare. A quest'epoca risale il Zhanghui Xiaoshu Romanzo ad
episodi, che deriva dagli Huaben e dagli Bianwen. Ha orgini dalla tradizione orale e si rifà alle narrazioni dei
cantastorie. Ogni episodio inizia con la frase "huashuo" "la narrazione dice" e termina con la frase "se si vorrà
conoscere che cosa avvenne in seguito, si ascolti la tornata o l'episodio Hui seguente".

I romanzi del periodo Yuan eano anonimi e questo favori rimaneggiamenti, ampliamenti e trasformazioni del
contenuto.

CAPITOLO 15 LA LETTERATURA DEL PERIODO MING (1368-1644)


Nel 1368 cadde la dinastia mongola, che non era mai riuscita a sinizzarsi completamente.

Con gli Yuan c'era stata una grave crisi culturale, avevano abolito gli esami e non avevano mai collaborato conl
burocrazia cinese. Le riforme Yuan furono abolite, gli studi e l'uso della lingua letteraria ripresero. Ma i lavori di
esegesi dei testi canonici non furono altro che esercitazioni. Gli Yuan avevano interrotto una tradizione difficile
da restaurare.

Il nome più rappresentativo della prosa e del pensiero Ming fu Wang Yang Ming, l'ultimo pensatore cinese
originale. Sul finire della dinastia Ming tornarono i missionari cattolici con le nuove cognizioni scientifiche
occidentali. Nonostante la restaurazione letteraria, i generi popolari continuarono ad essere la narrativa ed il
teatro.

LA PROSA LETTERARIA E FILOSOFICA

Wang Yang Ming è il più famoso, conobbe alti e bassi nella sua carriera burocratica, reinterpretò la dottrina di
Zhi Xi.

Sul finire del XV secolo gli esami furono regolamentati, la lunghezza delle prove ad otto gambe Ba Gu, fu dai
450 ai 600 caratteri. Poichè il saggio a 8 gambe riguardava sempre i libri canonici confuciani
nell'interpretazione di Zhu Xi, il loro studio divenne essenziale.

Verso la fine della dinastia vi furono delle reazioni a questo sistema. La scuola Han (HanXue) fu uno dei
principali gruppi critici.

I modelli a cui si ispirarono gli scrittori Ming furono, in prosa, gli scrittori Han e , in poesia, quelli della dinastia
Tang. A tale moda reagirono i tre frateli Yuan, di cui Yuan Zhong Lang disse che "ogni epoca ha il suo stile "e che
"ogni scrittore deve sguire il suo istinto". Questo movimento ei tre fratelli Yuan si chiamò Gong Han.

LA POESIA

Non vide nuove forme metriche, vennero imitati schemi e metri già usati, ma vanno ricordati comunque alcuni
poeti:

Gaoqi usò lo Shi e lo Ci con eguale abilità. Fu anche imitato da Giosuè Carducci

He Jing Ming fu assertore della necessità di imitar la poesia Tang.

I LAVORI DI ERUDIZIONE

Tutto il periodo Ming fu pervaso dalla moda di pubblicare e raccogliere quanto era stato prodotto durante le
dinastie precedenti. Gli eruditi cinesi curano grandi raccolte letterarie. L'imperatore Yong Le 1403-1424 ordina
di comporre una enorme enciclopedia, nota come Yong Le Da Dian. Importante per il numero di opere che
grazie ad essa vennero ricostrute durante il regno di Qianlong .

LA NARRATIVA: ROMANZO E NOVELLA

Il periodo Ming può essere considerato come la vera Età D'oro della narrativa conese in lingua volgare.
Cinonostante continua ad essere considerato un genere di secondo ordn. Quindi quasi tutte le opere sono
anonime. Sul finire della dianstia Ming appaiono tre raccolte di narrativa o Sanyan:

- Yu Shi Ming Yan, Parole chiare per illuminare il mondo

- Jing Shi Tong Yan, Parole ordinarie pr ammonire il mondo

- Sing Shi Heng Yan, Parole costanti per svegliare il mondo

Ne esamineremo brevemente alcuni fra i più popolari romanzi.

Il primo è il San Guo Zhi Yan Yi, Snso esteso della storia dei tre regni. E' il primo grande romanzo ad aepisodi di
caratter storico. Narra la storia dei tre regni, Wu, Xu Han e Wei . La tradizione ne vuole autore Luo Guan Zhong.
La trama è molto complessa, ciò che colisce è l'assenza di un protagonista. Un sacco di figure secondarie. Si
tratta del romanzo cinese più letto ed amato.

Altro romanzo è I Briganti conosciuto anche come -Tutti gli uomini sono fratelli. Si svolge attorno alla palude di
Liangshan, nello Shandong. Parzialmente storicamente accertato, poichè nell'area all'epoca erano state inviate
truppe imperiali contro dei banditi. Nel romanzo i capi dei banditi si trasformano in eroi. Si tratta di una critica
violenta contro la burocrazia e il governo. Questo suo carattere critico attirò le atenzioni della censura che
ordinò perquisizioni nelle librerie e nelle biblioteche.

Ma il romanzo più poplare in occidente è il Jin Ping Mei, Romanzo Erotico che appartiene al genere del
romanzo erotico o di costume. E' ambientato nel periodo Song , ma la società descritta sembra quella Ming. Il
romanzo circolò rapidamente ma nel XVII secolo intervenne la censura mancese. La trama ha uno svolgimento
molto più unitario di quella di altri romanzi, svolgendosi attorno alla figura principale di un tizio chiamato
Ximen Qing che è il protagonista. Ricco commerciante, trascorre la sua vita inmezzo ai piaceri. Vedovo, ha tre
concubine a cui se ne aggiungono presto altre due. I personaggi femminili vengono analizzati con molta
efficacia. Il personaggio muore per un'eccessiva dose di droga. Questo finale moraleggiante era d'obbligo, per
giustificare le parti più spinte ed essere definito "erotico-morale". E' un romanzo che esalta la giUoia di vivere,
indulgendo alla descrizione di ogni godimento.

Tornando ale opere narrative vere e proprie, occorrerà ora esaminare due famosi romanzi:

- Xi You Ji, Memoria del viaggio in Occidente.

- Il romanzo storico mitologico, Feng Shen Yan Yi.

Xi You Ji

Si ispira al pellegrinaggio in India e in Asia centrale del monaco buddhista Tang, Xuan Zhang.
E' accompagnato da 4 discepoli animali, una scimmia, un cinghiale, un leone e una cavallo. Alla verità storica si
aggiunsero fantasie: demoni, stregoni, scimmie.

Feng Shen Yan Yi

Parla dell'ultimo sovrano Shang che manca di rispetto alla dea del tempio Nu Gua. La dea ssi vendica
trasformando in donne una volpe, uno scorpione e la femmina di un faggiano, come gli faranno commettere
tante crudeltà. Alla fine il tiranno è sgominato dal re Wu. Finisce con il re che diventa un sovrano buono e
redistribuisce le terre. Godette di enorme popolarià fra i giovani.

Tipico esempio della mania per l'esotico è rappresentato da Sanbao Taijian Xiyangzi, ovvero Ricordo del
viaggio nell'oceano occidentale delgrande eunuco dei tra gioielli. Grande eunuco musulmano, fu inviato
dall'imperatore Yongle nel sudest asiatico, in Rrabia e in Africa orientale. Influenza buddiste e taoiste. Una vera
e propria miniera di informazioni sul folklore cinese.

IL TEATRO

Il teatro del sud era ormai molto diverso da quello del nord, aveva una grande importanza l'accompagnamento
musicale. I soggetti furono presi dalla storia e dal fondo popolare, come anche dalle opere di narrativa. Spesso
si ritrovavano sulla scena, scene di racconti o romanzi ben noti. Il linguaggio è un po' più raffinato di quello
mongolo, pur essendo lingua parlata. Fra le prime opere, va ricordata per popolarità Baiyue Ting cioè Il
padiglione dell'adorazione della Luna di Shi Zhunmei, un mercante. La trama si basa su separazioni e
ritrovamenti fra personaggi. La bellezza dell'opera deriva dalle poesie e dai dialoghi.

Il più popolare lavoro teatrale fu però Pipa Ji - Ricordo di Pipa. Il poeta Cai Yong Lasci ala moglie per andare a
Pechino per gli esami. Il suo successo lo obbliga a risposarsi. La figlia di un primo ministro si sposa col
protagonista, che quindi lascia la moglie. Un lieto fine allieta il dramma: le due donne divengono amiche. La
bigamia non era malvista. Possono tutti tornare al villaggio natio ad onorare i genitori del protagonista.
Sposandosi e dovendo rimanere a Pechino non aveva potuto rendere onore ai genitori appena morti.

Un altro lavoro tipico del teatro meridionale fu lo Shagou Ji, Memoria dell'uccisione di un cane. Due fratelli,
uno beone e l'altro virtuoso si separano da giovani, la mogle del beone fa in modo di farli rincontrare e con il
sacrificio di un cane fa cambiare il carattere del marito. Il dramma presenta alcune belle poesie.

Un'altra opera ancora è il Padiglione delle Peonie, Huan Hun Ji. Una ragazza sogna d'incontrare un giovane di
cui s'innamora. Al risveglio si strugge per il dolore e lentamente muore. La protagonista si chiama Du Li Niang.
Un giovane,Liou Chun Qing, tre anni dopo riconosce l'immagine su una tomba della donna che anche egli aveva
sognato. Una droga vegetale la fa resuscitare. Si sposano lui passa gli esami. Affermazione libertà di sentimenti.

IL CONTATTO CULTURALE CON L'OCCIDENTE

Con i Ming la Cina ha i primi contai diretti con l'Occidente. Uno dei più famosi europei in Cina fu Matteo Ricci,la
cui opera di evangelizzione lo portò negli ambienti dirigenti della cultura e della politica. E contribuì
notevolemente alla diffusione del pensiero europeo in Cina. SOprattutto fece conoscere le scuenze come la
geografia, l'astronomia e la matematica. A lui si può far risalire l'inizio dell asinologia occidentale.
CAPITOLO 16 LA DINASTIA MANCESE 1644-1912
Ci fu un ricorso storico, quello di cadere di nuovo sotto la dominazione straniera. Ma in mongoli erano
consapevoli di appartenere ad un più vasto impero e preservarono la loro cultura, mentre i Qing erano già
completamente sinizzati quando s'impadronirono del potere. Parte dei letterati si oppose, all'inizio, a questa
dinastie straniera. Finquando ilgrande sovrano letterato Kangxi fece loro cambiare idea. I Qing mantennero
l'amministrazione precedente, affiancando un funzionario cinese ad ogni funzionario mancese. Venne imposo
l'uso del codino e nonostante l'apparenza furono a tutti gli effetti una dinastia confuciana ortodossa. Per tutto
l'800 ci fu il declino e la Cina divenne una semi colonia a cui farà seguito la rivoluzione politica e letteraria di
inizio 900.

LA FILOLOGIA E LA PROSA LETTERARIA

Gu Yan Wu fu uno di quei letterati che, nato sul finire della dinastia Ming, non volle collaborare. Preferì
continuare gli stdi e non assumersi incarichi. Incolpava della caduta Zhu Xi e Wang Yang Ming. Pe rirnascere
occorreva risalire ai primi commenti dei testi canonici.

Sorge la scuola degli Han in opposizione alla neoconfuciana scuola dei Song.

Fra le opere più importanti abbiamo Riji Lu "Note quotidiane", una raccolta di osservazioni quotidiane di vario
argomento. Governo, economia, storia, etica, geografia, fonetica, questi gli argomenti principali trattati.
Grande poeta e pensatore.

Fra il 773 e il 782, l'imperatore Qianlong fece preparare in varie copie manoscritte una grande raccolta di opere
di letteratura, storia e filosofia, Si Hu Quan Shu, Opere complete dei Quattro depositi, duvuso in libri classici,
storici, filosofici e raccolti.

Fu pubblicata la più grande enciclopedia dal titolo Gujin Tushu Jicheng per ordine dell'imperatore Kangxi.
Opera imponente divisa in 11995 sezioni. Ma anche opere enciclopdiche di carattere particolare furono
propriedi quell'epoca,come il Kangxi Zidian

e il Peiwen Yunfu.

Kai Youwei autore di un'opera critica sull'autenticità dei libri canonici, cercò di presentare la figura di Confucio
come quella di un riformatore politico. Teorizzò un'utopistica cominità mondiale, suo libro intitolato Datong
Shi. Suo allievo fu Liang Qichao anch'egli letterato ed uomo politico, protagonista dei 100 giorni e del
movimento del 1916,contro la restaurazione imperiale. Compose nuove parole per tecnicismi occidentali.

La poesia

Il poeta più rappresentativo dei Qing fu Nalan Xingde 1655-1685. Tipico esempio della classe dirigente militare
cinese, era rattristato dalla scomparsa della moglie, e il suo dolore è espresso nelle poesie di tipo Ci. Fu amico
di molti letterati cinesi, un esempio di mecenatismo. Il resto della poesia Qing fu caratterizzato da imitazioni, i
nomi più importanti sono Qian Qianyi e Wu Weiye, Wang Shizhen.

Yuan Mei fu un importante poeta e prosatore, ammirò gli esempi antichi, ai quali si ispirava. Fu tra i primi ad
affermare che le donne potevano dedicarsi alle lettere.
La novellistica

Pu Songling

La narrativa fu il genere letterario che raggiunse il genere più alto, sia nelle novelle sia nel romanzo. Il più
importante scrittore fu Pu Songling 1640-1711, che usò sia la lingua classica che quella volgare. Passò gli esami
imperiali solo a 72 anni, per questo egli provava molto sdegno verso la classe dei mandarini. Usava la sua arte
per rifugiarsi dai dolori del mondo. Era buddhista e attribuiva l'infelicità al karma. Per 20 anni raccolse
materiale per i suoi racconti e attinse al folklore cinese studiando le novelle Tang e Song. La sua opera più
importante è il Liaozhai Zhi Racconti strani dello studio Liao. Risale al 1679, pubblicato nel 1776. Sono 431
racconti in sedici libri. Usa la lingua scritta.

Scrive anche un lungo romanzo intitolato Xinshi Yingyuan Zhuan Storia di un'unione coniugale per squotere il
mondo, pubblicata con uno pseudonimo.

Alcuni suoi racconti appaiono abbastanza licenziosi, ma c'è sempre un elemento moralizzante o di satira. I suoi
racconti sono stati divisi in due grandi categorie, i racconti di critica alla società dominante e avventure
piccanti. I primi sono dovuti al fallimento negli esami. Nei secondi i protagonisti sono volpi, che assumono
sembianze femminili.

Prosa autobiografica

L'autore principale fu Shen Fu 1763-1810, autore del Fu Sheng Liuji Sei racconti di vita irreale. La sua vita non fu
facile, ma seppe narrare le sue esperienze in un piccolo libro, dove il tema principale è la tragedia della vita.
Questi sei racconti sono un testo autobiografico e parlano di:

1-gioia della camera nuziale. 2-gioia dei momenti di ozio. 3-malinconia delle difficoltà della vita. 4-gioia del
viaggiatore. 5-viaggio alle isole Ryukyu. 6-metodo per curare la propria vita. Essi non sono in ordine
cronologico, e sono una sorta di guida filosofica alla vita.

Primo capitolo: prevale la figura di Yun, una donna, cugina del protagonista con cui si sposa.

Secondo capitolo: descrive l'ozio, coltivare fiori, potare gli alberi.

Terzo capitolo: drammatico, disperazione dell'autore.

Quarto capitolo: viaggi e peregrinazioni.

Le ultime due parti sono andate perdute.

Mao Xiang

Scrive lo Yingmeian yiyu dove parla degli amori con la sua concubina.

Il romanzo

Il più noto romanzo di questo periodo è Il sogno della camera rossa Honglou Meng.

La narrazione si basa su un sogno. L'autore è Cao Xueqin 1715 1763. Scrive i primi 80 capitoli, mentre gli ultimi
40 sono stati scritti da Gao E. Questo romanzo andò letteralmente a ruba. Trama: nel prologo, ambientato in
un sogno, Nvgua fabbrica la pietra per la volta celeste, che rinasce in una famiglia del mondo. Baoyu è il
protagonista, nasce con un pezzo di giada in bocca e si innamora della cugina Dai Yu e di un'altra parente Bao
Chai. In tutto ci sono 448 personaggi, molti dei quali si suicidano o muoiono.

La storia narra della decadenza e della grandezza della famiglia Jia. Secondo alcuni è un'opera autobiografica,
secondo altri è la storia della vita del poeta Nalan Xingde, secondo altri ancora è la storia degli amori
dell'imperatore Shunzhi.

Altro romanzo importante composto poco prima di questo è il Rulin Waishi Storia privata del mondo dei
letterati di Wu Jingzi. E' un'opera satirica che prende di mira gli esami, il concubinaggio, la superstizione e il
Fengshui. E' una critica al sistema politico e burocratico.

Altro romanzo è il Lao Can Youji Il racconto di viaggio del vecchio rifiuto di Liu E, critica amara alla politica
mancese. Liu E aveva una personalità molto complessa ed odiava la classe dirigente. Il suo romanzo satirico
ebbe molto successo. Altro romanzo Jing Huayuan il destino dei fiori nello specchio, scritto da Li
Ruzhenparagonao ai vigaagi di Gulliver. Si svolge in luoghi lontani ed immaginari. Femminista.

Romanzi visti come forma di opposizione.

La censura

Durante la dinastia Qing vennero proibite alcune opere di narrativa, misure simili non erano mai state prese
prima. Kangxi ordinò ai funzionari provinciali di proibire romanzi licenziosi e droghe segrete. Chi era sorpreso a
leggere tale opere rischiava fino a 100 frustate.

Nel 1753 Qianlong emana il divieto di tradurre in lingua mancese le opere di narrativa licenziose. In un editto
del 1789 si ha un elenco delle opere proibite. Comunque i romanzi proibiti continuarono a circolare
ugualmente, fra loro c'erano Il Jin ping mei ed Il sogno della camera rossa.

Il teatro

Il teatro no ebbe granzi sviluppi, anche se molti scrittori vi si dedicarono. I nomi principali sono tre: Li Yu
1611-1659, Hong Sheng 1646-1704, Kong Shangren 1648-1718.

Li Yu il realtà appartiene più al periodo Ming, aveva uno stile vivace, viaggiò molto e trattò argomenti amorosi.

Hong Sheng scrisse delle belle poesie e 10 opere teatrali, la più famosa è Chang Shengdian Il palazzo della lunga
vita, dove tratta il tema dell'amore dell'imperatore Xuan Zong per la concubina Yang Guifei.

I critici moderni lo considerano uno degli autori di drammi più importante degli ultimi secoli.

Kong Shangren, discendente di confucio della 64° generazione. Il suo capolavoro teatrale è il Taohuashan Il
ventaglio dei fiori di pesco, di soggetto storico che narra gli anni 1644-45, cioè la conquista di Nanchino la parte
dei mancesi. Quest'opera ebbe un'enorme fama.

Verso la fino del 1700 il Kunqu, tatro sorto all'inizio del secolo precedente, cominciò a decadere, ed al suo
posto si sviluppò il teatro di Pechino Jingxi, più popolare con parti acrobatiche e musica.
L'apporto dell'occidente

Il contatto con l'occidente era già avvenuto con i Ming e continuò in questo periodo. Abbiamo figure come
Giuseppe Castiglione che lavorò a corte e fece conoscere la tecnina della pittura europea. Tuttavia, verso la fine
del 1700, a causa dei contrasti con i gesuiti la Cina si chiuse ancora una volta al mondo occidentale, che vi fece
ritorno solo a metà del 1800. In quel periodo tornarono i missionari i mercanti e i militari, oltre a diplomatici e
avventurieri. Tuttavia il malcontento contro il governo mancese aumentava il sentimento xenofobo contro gli
invasori europei e mancesi. Anche quando sulla fino del 1800 si intensific il lavoro di traduzione delle opere
occidentali, l'occidente era visto come una scuola da cui apprendere discipline scientifiche, e non cultura
letteraria.

Nello stesso periodo abbiamo il movimento riformista di Kang Youwei e Liang Qichao, che cercarono modificare
il sistema degli esami e di aumentare il numero delle scuole.

Nel 1898 nasce l'università di Pechino, durante il periodo dei 100 giorni. Tuttavia con la reazione dei
conservatori mancesi i riformisti furono costretti a fuggire. Tuttavia il movimento venne portato avanti e nel
1905 gli esami vennero aboliti.

Due letterati molto importanti per la traduzione dei testi occidentale sono Lin Shu e Yan Fu.

Lin Shu 1852-1924, pittore e poeta, tradusse in cinese 156 opere di narrativa e teatro, soprattutto inglesi, come
Shakespeare, Dumas, Dickens, Scott e Hugo. Si serviva dell'aiuto di traduttori. Si oppose alla riforma della
lingua (all'uso del Baihua).

Yan Fu 1853-1921 andò in UK a studiare, le sue più importanti traduzioni sono Adam Smith, Spencer, Nill,
Montesquieu, Rousseau. Queste traduzioni influenzarono il pensiero cinese.

Negli anni successivi molti filosofi occidentali tennero conferenze alle università di Pechino. Le scelte di
traduzione fatte Yan Fu furono molto soggettive.

CAPITOLO 17 L'epoca moderna 1912-1949


Il campo di questo periodo è molto vasto, abbiamo una nuova fase della letteratura. Il 10 ottobre 1911 inizia la
rivoluzione antimancese, ed il 12 febbraio 1912 viene instaurata la repubblica con Yuan Shikai a capo. Fino al
1916, anno della morte di Yuan, abbiamo un periodo di incertezze per la Cina, che conobbe vari decenni di lotte
interne, finché dopo la morte di Sun Yatsen il potere andò a Chang Kaishek (nazionalisti), che dovettero
spartirlo con i comunisti. Dal 1941 abbiamo il conflitto sino-giapponese, interrotto poi dalla sconfitta del
Giappone. Il 1° ottobre del 1949 Mao Zedong proclama dal RPC, mentre le forze del KMT si rifugiano a Taiwan.

In questo periodo nascono moltissime scuole letterarie, che si preoccupavano dei problemi letterari.

La rivoluzione letteraria

Nel gennaio 1917 sulla rivista Xin Qingnian Nuova Gioventù di Chen Duxiu compari un articolo sui suggerimenti
per una riforma letteraria di Hushi. L'articolo proponeva di usare espressioni della lingua parlata ed
abbandonare la lingua letteraria, cioè parlare per voler dire qualcosa.
Nonostante la forte opposizione dei letterati conservatori, la campagna per l'adozione della lingua volgare
ebbe moltissimo successo. I principali oppositori erano Lin Shu, grande traduttore di Guwen che arrivò a
scrivere una lettera al rettore dell'università di Pechino, Cai Yuan Pei. Nel 1920 un decreto del ministero
nazionale accetta le proposte di Hushi e perciò il Baihua viene introdotto in tutte le scuole e prende il posto
dela lingua classica.

La lingua volgare cinese non era artificiale, ma era usata da secoli. Hushi scrive la storia della letteratura in
lingua volgare, cioè Baihua Wenxue Shi, Shanghai 1928. Tuttavia la polemica contro Hushi continuava, ma egli
era appoggiato da Chen Dixiu. In questo periodo nasce anche una critica nei confronti di Confucio, tuttavia una
minoranza di scrittori restava fedele alla cultura tradizionale ed al Wenyan, la lingua letteraria.

Tuttavia il progresso del Baihua era inarrestabile, anche grazie all'ispirazione ai modelli occientali. Da qui inizia
la letteratura cinese contemporanea.

Movimento del 4 maggio 1919

A Pechino e nelle città maggiori del paese avvennero manifestazioni studentesche che accusavano il governo di
non aver saputo difendere gli interessi nazionali alla conferenza di pace di Parigi. Per la prima volta idee
marxiste iniziarono a circolare fra studenti ed intellettuali, e questo movimento contribui alla rivoluzione
letteraria. La lingua volgare era il principale mezzo.

Poco dopo si ha la separazione fra Hu Shi e Chen Duxiu, il primo più liberale, il secondo vicino al marxismo. Nel
1920 sarà uno dei fondatori del PCC. Tuttavia Chen Duxiu nel 1927 viene destituito dalla carica di Gensec e non
avrà più alcun potere di tipo politico o letterario.

Hu Shi, invece, continuò la ricerca di nuovi mezzi di espressione, propose una riforma del teatro e fu
ambasciatore della Cina negli USA. Lascia la Cina dopo l'instaurazione della RPC e trascorre gli ultimi anni di vita
fra Taiwan e gli USA.

Le associazioni letterarie

Il numero di traduzioni aumentò sempre di più, spesso anche grazie alla mediazione di versioni giapponesi.
Nacquero gradualmente molte associazioni letterarie, fra le prime abbiamo la Wenxue Yanjiu Hui società di
ricerche letterarie, nata nel 1920 a Pechino.

Essa affermava che era tramontato il tempo in cui la letteratura era un divertimento, essa doveva essere invece
espressione di sangue e lacrime. La più grande casa editrice cinese, conosciuta con il nome inglese di
Commercial Press of Shanghai, concesse a questa società una testata sulla Xiaoshuo YueBao Rivista mensile di
narrativa, che usci rinnovata sotto la direzione di Mao Dun nel 1921 e comprendeva opere di narrativa, poesie,
teatro, saggi e traduzioni.

Nell'autunno del 1921 nasce a Pechino la Chuang Zaoshi La società creazione, creata da un gruppo di studenti
ch si erano formati in Giappone. Erano in contrasto con la Wenxue Yanjiu Hui, esaltavano il romanticismo e
l'arte. Dopo il 1925 diventa filo-marxista.

Nel 1928 Hu Shi, Xu Zhimo e Liang Shiqiu costituiscono la Xinyue She La società della luna nuova, contraria a
ogni letteratura di propaganda, ispirata ai modelli anglofoni.
Sempre nel 1928 nasce la Taiyang She La società del sole, il cui principale esponente fu Jiang Guangci
1901-1931. Si era formato in URSS.

Nel 1930 a Shanghai nasce la Zhongguo Zuoyi Zuojia Lianmeng La lega degli scrittori cinesi di sinistra, di cui
fanno parte si intellettuali provenienti dalla Wenxue Yanjiu Hui che proveniente dalla Chuang Zaoshi. Essi erano
ostili al nazionalismo anti-marxista, per la prima volta c'è una scissione degli intellettuali in due campi. Il
presidente della lega era Lu Xun.

Gli scrittori non di sinistra si trovarono in minoranza. Sempre nel 1930 il governo di Nanchino cercò di
contrapporre al gruppo degli autori di sinistra una nuova associazione, chiamata Minzu Zhuyi Wenxue
Letteratura nazionalista.

Fra il 1931 ed il 1937 ci sono vivaci polemiche fra scrittori i destra e di sinistra, molti intellettuali furono
condannati a morte, arrestati o esiliati. Lu Xun muore nel 1936 a Shanghai e la sua figura iniziò ad essere
mitizzata. La lega si scioglie nel 1937 con l'avanzata dei giapponesi e nasce la federazione nazionale degli
scrittori per la resistenza all'aggressione, con lo scopo di promuovere una letteratura di propaganda
anti-giapponese.

La nuova poesia 1918-1949

Le prime composizioni poetiche in lingua volgare Baihua apparvero sulla rivista gioventù nuova, fra i principali
compositori abbiamo Hu Shi, Lu Xun, Yu Pingbo, Fu Sinian.

Viene abbandonata la metrica tradizionale, i temi trattati non sono più i tradizionali ma avvenimenti politici e
sociali. Una delle prime raccolte fu Nv Shen Le idee di Guo Morou del 1921. L'autore viveva in Giappone. Sono
poesie molti importanti nella storia cinese perché segnano una rottura con la tradizione e la nascita di una
nuova forma espressiva. Spesso si ripetono le stesse identiche parole che sono la base della composizione (io
adoro, io adoro...).

Nel 1922 esce il primo numero della rivista Shi Poesie, la prima in Cina dedicata a tale genere. Tuttavia solo 4
anni dopo, nel 1926, il quotidiano pechinese Chendan L'aurora iniziò la pubblicazione di una pagina poetica.

XU ZHIMO

1895-1931 si dedicò agli studi all'estero. Era uno dei promotori della società della luna e scrisse dele poesie
dedicate all'amore. Egli contribui alla perfezione formale dei versi ed influenzò molti poeti.

WEN YIDUO

1898-1946 era stato negli USA e tornato in patria diresse la pagina poetica di Chendan. Dopo il 1937 si
interessò di politica, nel 1946 venne assassinato. Conosceva a fondo la poesia occidentale ed era un
nazionalista. Le sue poesie sono raccolte in due volumi, Hongzhu Candela rossa e Sishui Acqua morta.

Nel 1932 a Shanghai nasce una nuova rivista letteraria, intitolata Xiandai Il contemporaneo, che pubblicava
opere di narrativa e poesie, per esempio quelle di Dai Wangshu.

AI QING
Un altro importante poeta è Ai Qing nato nel 1910. Studia letteratura e filosofia in Francia, ma appena torna
torna in patria nel 1936 viene imprigionato per le sue idee. Il suo stile è semplice e libero da ogni rima o metro,
Ziyou Shi Poesia libera. I temi principali sono i paesaggi e le disgrazie.

LU XUN

Studiò all'accademia ferroviaria e mineraria di Nanchino, studia medicina in Giappone ed impara il tedesco, per
questo si avvicinò al romanticismo. In seguito però scopri che quello che lo appassionava davvero era la
letteratura e la creazione artistica.

Nel 1918 pubblica il suo primo racconto, Kuangren riji Il diario di un pazzo, su Nuova Gioventù, prima novella
moderna in Baihua.

Altri racconti sono per esempio Ah Q Zhengzhuan La vera storia di Ah Q, un individuo talmente miserabile che
nessuno sa come scriverne il nome, scambiato per un sovversivo viene condotto al patibolo, la folla si aspetta
dei canti patriottici ma lui rimane in silenzio, la metafora della Cina in mano alle grandi potenze.

Nel 1923 viene pubblicato il volume Na Han Grida di battaglia, che raccoglie vari racconti. Fra il 20 ed il 24 Lu
Xun insegna all'università di Pechino, porta avanti importanti ricerche e fu il primo a dare il giusto valore alle
opere confuciane. Fu anche un importante traduttore.

Fra il 1927 ed il 1929 diventa marxista in seguito agli avvenimenti di Canton del 1927, cioè l'arresto di molti
studenti dell'università di Zhong Shan Sun Yat Sen di Canton, dove lo stesso Lu Xun era preside della facoltà di
lettere.

Muore a Shanghai a 55 anni minato dalla tubercolosi e poverissimo.

GUO MORUO

Nasce nel Sichuan nel 1892, studia in patria e si reca in Giappone a studiare medicina, ma presto anche lui
comprende di preferire l'attività letteraria. Nel 1921 pubblica la raccolta di poesie Nushen, ricca di versi
rivoluzionari. Era contro i sistemi e le concezioni politiche e letterarie tradizionali, ma al tempo stesso nessuno
più di lui sarà legato alle origini della società cinese. Nel 1921 torna in Cina e fonda la Chuan Zaoshe, dopo il
1925 diventa sostenitore convinto della letteratura rivoluzionaria e si proclama marxista. Ricompre importanti
incarichi politici nell'esercito rivoluzionario.

Nel 1928 appare una sua opera narrativa, intitolata Luo Ye Foglie cadenti. Nel 1932 pubblica Hei Mao Il gatto
nero e nel 1926 Gan Lan.

Quando inizia ad essere in contrasto con il governo nazionalista fugge di nuovo in Giappone, dal 1930 al 1936,
dove studia storia della Cina. Nel 1937 alla vigilia della guerra sino-giapponese torna in patria. In questo
periodo scrive opere teatrali, soprattutto drammi, come quello di Qu Yuan nel 1942, un poeta suicida.

La narrativa moderna

Kuangren riji Il diario di un pazzo di Lu Xun rappresentò il primo passo della narrativa moderna.

YU DAFU 1896-1945
Fonda insieme a Guo Morou la Chuan Zuoshe e studia in Giappone. Nel 1921 pubblica la novella Chen Lun La
caduta, dove affronta il problema del sesso, non più come narrativa erotica ma come problematica moderna.
La novella narra di uno studente cinese in Giappone e della sua delusione sessuale che si trasforma
nell'avvilimento di una nazione. Yu Dafu è considerato uno scrittore decadentista, era di sinistra e viene
assassinato nel 1945 a Singapore dalla polizia giapponese.

MAO DUN

Esponente della società di ricerche letterarie, dal 1921 al 1923 diresse il Xiaoshuo Yuebao Il mensile di
narrativa. Era un rivoluzionario, fra il 1927 ed il 1928 pubblicò la trilogia intitolata Zhi Eclissi, che comprendeva
tre opere, Huan Mie Disillusione, Dongyao Agitazione, e Zhuiqiu Ricerca, dove parlava dei problemi della
gioventù irrequieta.

Nel 1929 pubblica Hong Arcobaleno, la cui protagonista, Mei, ha una serie di esperienze sentimentali e
politiche. Nel 1933 pubblica Ziye Mezzanotte, considerata l'opera più significativa di tutta la letteratura
rivoluzionaria cinese, dove si rispecchiano le idee marxiste dell'autore e i problemi della crisi economica.

BA JIN

Anarchista, nel 1927 scrive Mie Wang Distruzione che appare sullo Xiaoshuo Yuebao. Tradusse molti scritti di
Bakunin e Kropotkin, nel 1929 torna in patria e si accorge di essere diventato famoso per il suo romanzo
Distruzione, che narra le vicende di un giovane rivoluzionario che ama una ragazza ma considera il suo amore
contrario alla sua idea politica. Nel 1931 compone una trilogia chiamata Jiliu Sanbuqu La trilogia del torrente,
Jia Famiglia, Chun Primavera e Qiu Autunno. Jia è l'opera più popolare, che parla del contrasto fra vecchi e
giovani e di una vecchia famiglia in rovina.

Egli scrive soprattutto trilogie, la prima è Geming Sanbuqu, la trilogia della rivoluzione, Aiqing Sanbuqu, la
trilogia dell'amore, e Huo Sanbuqiu, La trilogia del fuoco.

LAO SHE

Insegna cinese in UK, inizia a scrivere romanzi ispirandosi a Dickens, al sua prima opera è Laozhang de Zhexue
La filosofia del vecchio Zhang. Nel 1928 scrive Zhaozi Yue Il maestro Zhao disse, un'opera satirica. Nel 1930
rientra in patria e si dedica all'insegnamento universitario. Nel 1938 scrive un romanzo, Luotuo Xiangzi Il
cammello Xiangzi, che narra la storia di un giovane portatore di Rickshaw, analizzato nei suoi sentimenti, dove
condanna ogni individualismo.

Le due donne più importanti che si dedicarono alla narrativa furono Bing Xin e Ding Ling.

BING XIN

Uno pseudonimo, Cuore di Ghiaccio. Nasce nel 1902, collabora allo Xiaoshuo Yuebao, ha vissuto negli USA e ha
scritto molte novelle, dove parlava dei problemi dei giovani, per esempio una serie di Ji xiao duzhe Lettere ai
piccoli lettori. Si è occupata di letteratura per l'infanzia.

DING LING
Nasce nel 1907, è una femminista, collabora allo Xiaoshuo Yuebao, scrive racconti che narrano le passioni di
varie eroine con atteggiamenti romantici ed idee rivoluzionarie.

Nel 1930 scrisse un romanzo, Weihu, dal nome del protagonista, un giovane rivoluzionario innamorato di una
studentessa. E' un dramma, lui abbandona l'amante e segue la sua vocazione rivoluzionaria. Altro romanzo,
Muqin Mamma, del 1940 ambientato nel periodo dell'invasione giapponese, narra la vita nei campi.

QIAN ZHONGSHU

1910-1998, ha vissuto in UK e in Francia, ha scritto opere di letteratura comparata, nel 1946 ha pubblicato un
romanzo, Wei Cheng La fortezza assediata, che ebbe molto successo.

Il teatro moderno 1918-1949

Il teatro tradizionale continua per tutto il 900 e l'antica opera di Pechino non è stata sostituita dalle nuove
rappresentazioni, ma ha subito una trasformazione radicale grazie all'attore lirico Mei Lanfang, che cercò di
produrre nuove opere e riportò sulle scene i capolavori del passato.

Dopo il movimento del 4 Maggio, il teatro tradizionale fu molto criticato. Il teatro cinese moderno va
considerato come un genere ancora sperimentale, che ebbe Hu Shi come principale esponente, con l'opera
Zhong Shen Dashi Il grande affare della vita (il matromonio). Fu una delle prime opere teatrali in Baihua.

I più importanti autori del teatro in prosa del 900 sono Tian Han, Hong Shen e Cao Yu.

Tian Han all'inizio è un romantico e fa parte della società creazione. Scrive Hu Shang Di Beiju Tragedia sul lago,
dove si parla del tema della libera scelta in amore.

Hong Shen, autore progressista, aveva studiato negli USA, scrisse Wukui Qiao Il ponte di Wukui, e Xiang Daomi
Riso profumato, dove si parla dei problemi sociali e della lotta di classe. Scrisse anche Nvren Nvren Donne
Donne, dove si parla del divorzio, dell'aborto e delle ragazze madri.

Cao Yu è il più celebre dei tre e ha scritto Leiyu Tempesta e Richu Aurora, Yuan Ye Solitudine. Le sue opere sono
ricche di eroi drammatici. Ha anche scritto Beijing Ren L'uomo di Pechino., Shuipian Metamorfosi e Jia Famiglia.

La conferenza sull'arte e la letteratura di Yan'An.

Nel 1942 a Yan'An, quartier generale delle forze comuniste, si tenne questa conferenza, alla quale
parteciparono diversi intellettuali. Mao Zedong affrontò diverse questioni.

La prima: al servizio di chi devono essere messe la letteratura e l'arte? Mao afferma che letteratura ed arte
devono essere intese su posizione proletarie e non borghesi.

La seconda: come raggiungere lo scopo prefisso dal quella precedente? Bisogna decidere se elevare la
letteratura e l'arte o renderla accessibile a tutti, Mao afferma che bisogna trovare il giusto rapporto.

La terza: fronte unico dei lavoratori e degli artisti, Mao dice che la letteratura e l'arte sono subordinate alla
politica, ma che esercitano su di essa una forte influenza.
La quarta: critica artistica e letteraria, che ha due criteri: uno politico ed uno artistico. Mao dice che va negato il
criterio politico ma anche quello artistico, e che entrambi sono immutabili. Afferma anche l'esigenza dell'unità
fra politica ed arte.

In questa data, 1942, si ha uno dei punti fondamentali della letteratura contemporanea cinese, dal momento
che tutte le opere successive saranno scritte su queste direttive, che perseguivano gli obiettivi del realismo
socialista.

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