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Storia e civilt del Giappone

Storia e civilt del Giappone

Storia e civilt del Giappone Periodizzazione. Periodo Jmon Periodo Yayoi Periodo Yamato Periodo Asuka Periodo Nara Periodo Heian Periodo Knin Periodo Fujiwara Periodo Kamakura Periodo Ashikaga Periodo Nanbokuch Periodo Muromachi Periodo Sengoku Periodo Azuchi-Momoyama Periodo Edo III millennio a.C. III-II secolo a.C. 300 d.C. - 538 d.C. 538 d.C. - 710 d.C. 710 d.C. - 794 d.C. 794 d.C. - 1185 d.C. 794 d.C. - 866 d.C. 866 d.C. - 1185 d.C. 1185 d.C. - 1333 d.C. 1336 d.C. - 1578 d.C. 1333 d.C. - 1392 d.C. 1392 d.C. - 1568 d.C. 1478 d.C. - 1578 d.C. 1578 d.C. - 1603 d.C. 1603 d.C. - 1868 d.C.

Storia e civilt del Giappone Periodo Jmon . I popoli jmon erano popoli di cacciatori, pescatori, agricoltori e raccoglitori di molluschi che vivevano in capanne seminterrate con tetti di paglia. Non conoscevano i metalli, ma lavoravano la terracotta producendo il vasellame con motivo a corda che gli ha donato il nome. Probabilmente, ma non ancora accertato, i popoli jmon nacquero con l'arrivo dei primi popoli migratori dalla Cina o dalla Corea. Periodo Yayoi . Fu una civilt pi evoluta di quella jmon della quale fu contemporanea senza cancellarla. Si svilupp nel Kysh suggerendo un'origine coreana e conoscevano l'agricoltura (soprattutto del riso), la ceramica, la tessitura e lavoravano simultaneamente sia bronzo che ferro. A differenza dei popoli jmon, quelli yayoi denotano un'organizzazione sociale rigida con la nascita di clan estesi chiamati uji, che si inglobarono ed estesero fino a formare dei piccoli staterelli indipendenti. Secondo le cronache cinesi sui wa, il Giappone era diviso in un centinaio di stati e il pi influente fu quello di Yamatai, descritto dal Wei Zhi, comandato dalla regina e sacerdotessa Himiko. Purtroppo luoghi e date delle cronache cinesi non sono esatte e non si conosce la locazione di Yamatai, tanto che si pensa sia da attribuire al successivo stato di Yamato, il pi potente
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Storia e civilt del Giappone a quei tempi. I resoconti cinesi parlano di un governo femminile in Giappone sin dagli albori e si pensa che il fatto che l'uomo abbia poi preso il sopravvento sia da attribuire all'adozione del modello amministrativo cinese. Periodo Yamato . Struttura politica e sociale. Alla fine del periodo Yayoi il Giappone era diviso in decine di piccoli stati indipendenti, ma durante il IV secolo d.C. uno di essi, situato in una regione nell'Honsh centrale, estese gradualmente la propria influenza alle zone vicine. questa l'origine di un regno, quello di Yamato, la cui struttura fu inizialmente pi simile ad una confederazione di piccoli stati o clan (uji) che riconoscevano la supremazia del dai (grande re) di Yamato (solo nel VII secolo avrebbe assunto il nome di tenn, sovrano celeste). Il primo documento scritto riguardo a questi eventi che sia giunto in nostro possesso il Kojiki, un'opera storica del 712. In esso si riferisce di campagne militari e spedizioni punitive intraprese dagli imperatori yamato, ma le descrizioni sono generalmente molto sommarie ed intrecciate di mitologia per cui difficile farsi un'idea precisa degli eventi storici a cui esse si riferiscono. In esso si allude anche ad una donazione di territori effettuata da parte di quello che doveva essere il clan
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Storia e civilt del Giappone pi potente oltre a quello di Yamato: quello di Izumo. Anche in questo caso non facile capire se la narrazione del Kojiki si riferisca ad un'alleanza o non nasconda piuttosto una conquista militare. L'importanza del contributo di Izumo alla nascita del Giappone pu comunque essere misurato dal ruolo che la sua mitologia riveste all'interno del Kojiki: leggendolo risulta chiaramente come una delle principali preoccupazioni del compilatore sia stata quella di creare una mitologia nazionale unitaria amalgamando e conciliando i due cicli narrativi indipendenti di Amaterasu (da cui la dinastia Yamato asseriva di discendere) e Susan (la divinit principale della mitologia di Izumo). In questo periodo l'agricoltura, la metallurgia e la tecnica di fabbricazione delle ceramiche e dei tessuti hanno un notevole progresso. Ci sicuramente legato allo sviluppo di una struttura sociale organizzata, in cui ad esempio artigiani ed artisti erano suddivisi in corporazioni specializzate (chiamate be) in cui le diverse tecniche venivano conservate e tramandate per via ereditaria. I kofun. Dal punto di vista archeologico i reperti pi importanti sono i kofun, tombe a tumulo che si trovano a migliaia in tutto l'Honsh e nella parte settentrionale del Kysh. Essi sono costituiti da una camera funeraria in pietra ricoperta da un tumulo di terra riportata di forma
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Storia e civilt del Giappone rotonda, quadrata o a forma di buco della serratura. I pi grandi tra essi risalgono al IV-V secolo e sono situati nella regione di Yamato. L'esistenza dei kofun testimonia l'elevato grado di organizzazione sociale dello stato di Yamato. In particolare sono molto importanti gli haniwa, oggetti di terracotta che sono stati trovati a migliaia nelle immediate vicinanze dei kofun. Gli haniwa pi antichi sono semplici cilindri di terracotta, ma in epoca posteriore assumono la forma di piccole statue che ritraggono personaggi, animali di vario tipo ed oggetti dell'epoca. Contatti con l'estero. Siamo forse abituati a pensare al Giappone come ad una nazione chiusa su se stessa. Quest'immagine di isolamento descrive adeguatamente alcuni periodo della storia giapponese (ed in particolare il periodo Edo), ma risulta del tutto falsa per quel che riguarda i suoi inizi. In realt il Giappone ebbe intensi contatti con il continente, almeno dal periodo Yayoi; tali contatti sono stati molto importanti nel determinare l'evoluzione culturale, sociale, politica, tecnologica e religiosa della nazione. Durante il periodo Yamato sono stati molto importanti i contatti con la Corea ed in particolare con i regni di Paekche e Silla. A partire dal IV secolo d.C. gli scambi con Paekche sono stati uno dei canali preferenziali per l'importazione in Giappone della cultura di altri paesi asiatici ed in particolare della Cina.
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Storia e civilt del Giappone Sembra che nel IV secolo la dinastia Yamato intraprendesse una penetrazione in Corea, sconfiggendo Silla e fondando la colonia di Mimana (coreano Kaya) nella Corea del sud (eventi per smentiti dalle cronache coreane suggerendo un'interpretazione trionfalistica dei fatti storici). Successivamente per Silla pass al contrattacco conquistando Mimana nel 562 e assoggettando Paekche nel 663 grazie anche all'aiuto dei cinesi Tang. Periodo Asuka . Il periodo Asuka caratterizzato dall'assimilazione del buddhismo e della cultura cinese oltre che dall'adozione sistematiche del modello di stato e dell'ordinamento legislativo della Cina. Il periodo prende il nome dalla valle di Asuka (poco a nord dell'attuale Nara) in cui venivano costruiti i palazzi imperiali; infatti in questo periodo la residenza imperiale veniva abbandonata e ricostruita alla morte di ogni imperatore a causa della credenza shintoista secondo la quale un luogo reso impuro dalla morte di chi vi ha abitato. Introduzione del buddhismo. Secondo il Nihonshoki (opera storica del 720) il buddhismo fu introdotto ufficialmente in Giappone nel 552 quando Sangmyong, re di Paekche, invi un'ambasceria all'imperatore yamato per chiedere aiuto militare contro i regni di Silla e Kogury; l'ambasceria era accompagnata da alcuni doni tra cui
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Storia e civilt del Giappone una statua del Buddha e le copie di alcuni stra e da una lettera che magnificava le innumerevoli benedizioni e fortune arrecate da questa nuova dottrina giunta dall'India. Oltre che a motivi di ordine religioso, l'introduzione del buddhismo in Giappone fu certamente legata ad un tentativo di rafforzare il potere imperiale nei confronti delle famiglie che detenevano ereditariamente le cariche di dignitari di corte e che condizionavano fortemente le decisioni dell'imperatore. Tali posizioni erano giustificate ideologicamente sulla base dello shintoismo in quanto le cariche pi importanti (omi) erano privilegio delle famiglie che erano ritenute le dirette discendenti di Amaterasu, mentre le cariche minori (muraji) erano detenute dalle famiglie discendenti da kami minori. Perci il buddhismo fu lungamente avversato dai clan muraji come i Nakatomi (incaricati del culto shintoista) e i Mononobe (responsabili militari) che temevano che la sua adozione avrebbe diminuito il proprio peso politico, mentre fu appoggiato dai clan omi e soprattutto dai Soga, che speravano di accrescere in tal modo la propria influenza sull'imperatore. La lotta tra le due fazioni dur circa cinquanta anni e sfoci in una sanguinosa guerra civile: nel 587 i Soga sconfissero definitivamente i Mononobe nella battaglia del monte Shigi e conquistarono il potere: Soga no Umako fece uccidere l'imperatore regnante e mise sul trono sua nipote Suiko, assumendo egli stesso la carica di primo ministro.
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Storia e civilt del Giappone L'importante carica di reggente dell'imperatrice Suiko fu affidata al nipote di lei, il principe Umayado, soprannominato Shtoku Taishi (principe santo e virtuoso): fervente buddhista, egli diede un forte impulso alla diffusione della nuova religione e fece edificare parecchi templi tra cui lo Shitennji a saka, lo Hkji ad Asuka (ora distrutto) e lo Hryji a Nara. In questo periodo il buddhismo fu un fenomeno elitario e si diffuse soprattutto nella corte imperiale e tra la nobilt. Esso non sostitu il culto shint, ma si affianc ad esso: i kami continuarono ad essere venerati assieme alle divinit buddhiste e si svilupp un dualismo religioso tipicamente giapponese che in seguito ricevette anche giustificazioni teoriche. Le grandi riforme. A Shtoku Taishi anche dovuto l'inizio di un processo di modernizzazione dello stato giapponese in gran parte basato sull'introduzione del sistema giuridico ed amministrativo cinese. Il primo passo in questo senso fu l'adozione del complesso sistema burocratico cinese basato su docici gradi di funzionari (introdotto nel 603) seguito nel 604 da una Costituzione in diciassette articoli che regolava i compiti ed i doveri di tali funzionari ed i loro rapporti con il governo centrale. Al fine di rendere stabili i rapporti con la Cina, Shtoku Taishi inizi la consuetudine di inviare regolarmente ambascerie ufficiali presso la corte Sui e Tang; tali ambascerie avevano principalmente scopi diplomatici e commerciali, ma contribuirono anche alla diffusione
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Storia e civilt del Giappone della cultura cinese in Giappone in quanto spesso comprendevano anche persone che si fermavano in Cina per studiarne il sistema legislativo, le tecniche produttive ed artistiche, la letteratura, la religione, la filosofia, il sistema di scrittura e l'arte. Queste persone costituirono di fatto un'lite di intellettuali che erano favorevoli alla politica di riforme e di centralizzazione iniziata da Shtoku Taishi. La politica riformatrice di Shtoku Taishi era appoggiata anche da Umako, capo del clan dei Soga; per dopo la morte di questi nel 626 i Soga cambiarono indirizzo cercando di accrescere la propria influenza ai danni dell'autorit imperiale. Nel 643 Soga no Iruka fece addirittura uccidere il principe Yamashiro (figlio di Shtoku Taishi). Lo strapotere dei Soga suscit per la reazione della famiglia imperiale: nel 645 il principe imperiale Naka no e si alle con Kamatari, capo del clan dei Nakatomi (avverso, quindi, ai Soga), ed oper un colpo di stato uccidendo Soga no Iruka e facendo salire al trono l'imperatore Ktoku. Ci pose fine al potere dei Soga ponendo le basi invece per l'ascesa dei Nakatomi, il cui nome verr cambiato in Fujiwara dal nome del possedimento, nei pressi di Nara, concesso a Nakatomi dall'imperatore Tenji nel 669. Il nuovo periodo inaugurato dall'imperatore Ktoku fu battezzato Taika (grande cambiamento) e fu segnato da una serie di riforme (riforme Taika, 646) che operarono un'ulteriore burocratizzazione e centralizzazione dello stato. Da un punto di vista
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Storia e civilt del Giappone politico e amministrativo vennero aboliti gli uji e sostituiti con i kuni (province amministrate da funzionari statali). Tutte le terre furono dichiarate di propriet dell'imperatore: esse venivano date in concessione per un tempo limitato alle famiglie di contadini, operando una ridistribuzione sulla base del numero di componenti dei nuclei familiari dopo un periodo di sei anni (successivamente portato a dodici). In cambio i contadini dovevano corrispondere ai funzionari imperiali una tassa in natura sul raccolto e prestare la propria opera per la realizzazione di opere pubbliche e per il servizio militare obbligatorio. Le riforme Taika furono definitivamente confermate dal Codice Taih ritsu-ry (703), che sanc l'autorit dell'imperatore, le funzioni del Consiglio di Stato e dei ministri. Il Codice Taih divise il territorio nazionale in sessantasei kuni, a loro volta divisi in gun (distretti) e gruppi di villaggi. Questa triplice serie di riforme (Costituzione in diciassette articoli, Riforme Taika e Codice Taih ritsury) sancisce la nascita di uno stato moderno e unitario in cui i capi dei diversi territori perdono ogni potere politico autonomo diventando funzionari dell'imperatore e la vecchia nobilt terriera si trasforma in nobilt di corte (kuge) Amministrazione. Il sistema amministrativo adottato ricalca in gran parte modelli cinesi, ma conserva un elemento tipicamente
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Storia e civilt del Giappone giapponese nell'attribuire molta importanza al principio di ereditariet. Infatti in Cina il reclutamento dei funzionari avveniva tramite un sistema di esaminazione, mentre in Giappone le cariche pubbliche rimasero privilegio dei membri delle famiglie aristocratiche. L'autorit stessa dell'imperatore era basata sulla sua discendenza da Amaterasu ed era quindi inalienabile, mentre in Cina il tien ming (il mandato celeste che ogni dinastia riteneva di ricevere per giustificare la propria ascesa e il diritto a governare) poteva essere revocato se la dinastia si dimostrava indegna del proprio compito nei riguardi della nazione. Per quanto riguarda la successione imperiale, la regola adottata in Giappone prevedeva che l'imperatore scegliesse il proprio successore all'interno della famiglia imperiale, ma non imponeva che esso fosse il figlio primogenito; poich in pratica in tale scelta l'imperatore doveva tenere conto anche delle pressioni delle famiglie nobili pi influenti, tale sistema stato spesso la causa di accese lotte. La guerra di Corea. Durante il periodo Asuka il Giappone intervenne militarmente in Corea per protegge lo stato di Paekche contro l'aggressione di Silla, alleato con la Cina Tang. La spedizione si concluse per con una disfatta totale e nel 663 la flotta giapponese fu sconfitta nella battaglia navale di Hakusukinoe: il Giappone perse e si ritir

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Storia e civilt del Giappone definitivamente dalla Corea rinunciando per secoli ad ogni mira espansionistica verso il continente. In seguito a questa sconfitta ed alla conquista dello stato di Paekche da parte di Silla si verific un intenso flusso migratorio di coreani che introdurranno in Giappone molti elementi della cultura continentale. Periodo Nara . Durante il periodo Nara la cultura importata dal continente si consolida definitivamente, diventando uno degli elementi essenziali che costituiranno la cultura giapponese nei secoli a venire fino al giorno d'oggi. In particolare il buddhismo ha una grande diffusione negli ambienti aristocratici e nella corte imperiale ed acquista una straordinaria influenza politica. Da un punto di vista politico ed amministrativo viene continuata la linea di imitazione del modello cinese iniziata dalle grande riforme del periodo Asuka, anche se questa comincia a mostrare i segni della crisi che si svilupper pienamente durante il successivo periodo Heian. La prima capitale stabile. Il grande sviluppo della burocrazia statale che era avvenuto durante il periodo Asuka rendeva ormai impossibile continuare la pratica tradizionale di ricostruire il palazzo imperiale alla morte di ogni imperatore. Perci gi alla fine del periodo Asuka era

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Storia e civilt del Giappone stata creata la prima capitale stabile (Fujiwara-ky) che era stata utilizzata nel periodo 694-710. Proseguendo in questa direzione all'inizio dell'VIII secolo fu deciso di costruire una nuova grande capitale che rispondesse alle esigenze della corte e che nello stesso tempo con la sua ricchezza ed estensione fosse segno visibile del potere imperiale. La nuova citt, battezzata Heij-ky (in seguito Nara) fu progettata sul modello della capitale cinese Tang, Chang'an. Similmente a Chang'an, Nara fu costruita sulla base di una pianta rettangolare, solcata da un reticolo di strade ortogonali in direzioni nord-sud e est-ovest che la dividevano in isolati di dimensioni uniformi. Il palazzo imperiale si trovava al centro della zona settentrionale in modo che il suo ingresso fosse rivolto a sud (direzione considerata propizia secondo la geomanzia cinese). I quartieri immediatamente a sud del palazzo imperiale erano occupati dalle residenze della nobilt di corte; ancora pi a sud si trovavano le zone pi popolari, abitate da artigiani e mercanti. La citt divenne residenza imperiale a partire dal 710 ed ebbe un rapido sviluppo. Lo sviluppo del buddhismo. Durante il periodo Nara la corte imperiale non solo appoggi il buddhismo, ma arriv quasi a considerarlo una religione di stato e ben presto Nara si popol di una cinquantina di templi buddhisti appartenenti alle

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Storia e civilt del Giappone cosiddette sei scuole di Nara: Jjitsu, Sanron, Hoss, Kusha, Kegon e Ritsu. Il maggior impulso alla diffusione del buddhismo fu dato dall'imperatore Shmu che fece costruire in ogni provincia del Giappone un tempio provinciale (Kokubunji) e un convento femminile (Kokubunniji): come tempio provinciale fece edificare a Nara il Tdaiji (Grande Tempio Orientale) dove venivano istruiti ed ordinati tutti i monaci che poi sarebbero destinati agli altri templi provinciali. La costruzione del Tdaiji (terminata nel 752) fu un'impresa ciclopica: la sala principale del tempio (Daibutsuden) conteneva una statua di bronzo del Buddha universale alta diciotto metri. Il potere del clero buddhista. In breve il potere politico del clero buddhista divenne cos forte da suscitare le preoccupazioni delle famiglie nobili (e in particolare della famiglia Fujiwara) che temevano di vedere indebolita la propria influenza sull'imperatore. Significativo di questo contrasto fu l'episodio del monaco Dky che riusc ad entrare nelle grazie dell'ex-imperatrice Kken convincendola ad adottare il nome di Shtoku. Il monaco si fece nominare primo ministro e si preparava a succederle sul trono imperiale, ma la morte dell'imperatrice pose fine alle sue ambizioni ed egli fu mandato in esilio nel 770.

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Storia e civilt del Giappone Periodo Heian . Da un punto di vista politico il periodo Heian pu essere diviso in due fasi distinte: una prima fase, dal 794 all'866, chiamata periodo Knin, in cui continua la linea politica in direzione di uno stato centralizzato e burocratico sul modello cinese e una seconda fase, dall'866 al 1185, chiamata periodo Fujiwara, in cui il potere centrale si indebolisce progressivamente, nascono domini (shen) sempre pi indipendenti e ci si avvia verso un regime feudale. La nuova capitale. Verso la fine del periodo Nara l'imperatore decise di spostare la capitale; in un primo momento la nuova sede scelta Nagaoka (a nord di Nara), ma poco dopo il progetto viene modificato e la capitale viene costruita poco pi a nord. Similmente a Nara, anche la nuova capitale costruita sul modello di Chang'an (capitale della Cina Tang) di cui ricalca anche il nome: Heian-ky, infatti, significa capitale della pace e della tranquillit) e Chang'an in cinese significa lunga pace. Successivamente la citt verr chiamata semplicemente Kyto (capitale). La residenza imperiale viene trasferita a Heian nel 794: tra i motivi del trasferimento pare ci fosse il desiderio di limitare le ingerenze del clero buddhista, al quale infatti fu proibito di spostare i templi da Nara o di aprire sedi distaccate nella nuova capitale. Ci provocher la progressiva decadenza delle sei scuole di Nara anche se presto due nuove scuole verranno
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Storia e civilt del Giappone importate dalla Cina ed avranno un grande sviluppo: le scuole Tendai e Shingon. Il fallimento delle grandi riforme. Il periodo Heian caratterizzato dal progressivo fallimento del sistema burocratico centralizzato introdotto dalle grandi riforme del periodo Asuka. Fin dall'inizio l'applicazione della periodica ridistribuzione di terre coltivabili tra i contadini era stata problematica: infatti essa richiedeva una notevole organizzazione da parte dei funzionari che dovevano mantenere aggiornato il censimento delle famiglie ed effettuare la ripartizione. Per tale motivo questo sistema non venne mai adottato nelle zone pi periferiche ed anche nelle province vicine alla capitale incontr crescenti difficolt. Parallelamente potenti famiglie nobili, templi buddhisti e santuari shintoisti andavano accumulando grandi appezzamenti di terreno privato (shen). Il nucleo di tali possedimenti derivava da concessioni effettuate dagli imperatori per ottenere il favore delle famiglie e dei templi pi potenti. Inoltre, a partire dall'VIII secolo, il Giappone era stato colpito da una serie di epidemie (soprattutto di vaiolo) che erano probabilmente dovute all'intensificarsi degli scambi con l'estero e dell'immigrazione dal continente. Il governo si trovava quindi a dover fronteggiare un notevole calo demografico e il conseguente abbandono di molte zone coltivate. Per incentivare il recupero di questi appezzamenti ormai incolti e la
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Storia e civilt del Giappone bonifica di nuove terre era stata introdotta la regola per cui i territori vergini bonificati rimanessero nelle mani di chi li aveva dissodati. D'altra parte anche i territori che formalmente erano amministrati direttamente dallo stato erano spesso lasciati a se stessi in quando i nobili di Heian che ne erano nominati governatori spesso preferivano rimanere nella capitale ed inviare nelle province loro vicari. Progressivamente molti di questi shen andavano acquisendo privilegi particolari come l'esenzione dal pagamento delle tasse o addirittura il privilegio dell'extraterritorialit. D'altra parte gli shen si ingrandivano anche per l'afflusso di contadini e piccoli proprietari terrieri che fuggivano dai possedimenti statali e cercavano protezione in cambio del proprio servizio per evitare le tasse e il servizio di leva. L'effetto di questi cambiamenti fu che gli introiti del governo centrale si ridussero sempre pi ed esso non fu pi in grado di mantenere il sistema di coscrizione obbligatoria: gi dalla fine dell'VIII secolo la leva militare fu abolita e venne introdotto un esercito formato da volontari. Nel contempo molti shen, tra i pi potenti, si andavano dotando di eserciti privati con lo scopo di difendersi dagli attacchi dei vicini, dei briganti e dei pirati. A partire dall'inizio del periodo Heian ci fu un intensificarsi dei tentativi di espansione dello stato giapponese in direzione nord-est attraverso una serie di campagne militari contro gli Ainu, che a quell'epoca
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Storia e civilt del Giappone costituivano ancora una notevole potenza militare ed occupavano i territori a nord-est del Kant e l'Hokkaido. Nel 789 una spedizione di Yamato fu ripetutamente sconfitta dagli Ainu che saranno definitivamente debellati solo nell'876 da Fujiwara no Yasunori. In definitiva si pu dire che per tutto il periodo Heian lo stato centrale si andato progressivamente indebolendo mentre nelle province periferiche si andavano formando nuovi centri di potere sia economico che militare e si andava costituendo una nuova classe: la classe dei guerrieri (bushi o samurai) e dell'aristocrazia militare ad essa collegata. Inizialmente la corte imperiale cerc di rimanere padrona della situazione concedendo benefici e assicurandosi i servigi di una parte delle famiglie pi potenti per proteggersi dalle ambizioni delle altre, ma alla fine questo stesso sistema le si ritorse contro, perch essa si trov a dipendere sempre pi dall'aiuto di tali famiglie senza avere la possibilit di controllarle. L'ascesa dei Fujiwara. A partire dal IX secolo la corte imperiale si rinchiude sempre di pi in se stessa allontanandosi dalla situazione e dai problemi del paese; la nobilt di corte vive rinchiusa nel palazzo imperiale o nei quartieri nobili di Heian; la corruzione domina e gli imperatori perdono sempre pi autorit e potere. Durante il IX secolo la famiglia Fujiwara (discendenti dei Nakatomi) divenne cos potente da controllare
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Storia e civilt del Giappone completamente l'operato degli imperatori. Questo obiettivo fu raggiunto soprattutto attraverso un'oculata politica matrimoniale, cio costringendo l'imperatore a prendere come moglie le figlie dei personaggi pi importanti della famiglia Fujiwara: in questo modo i principi imperiali e futuri imperatori erano parenti dei Fujiwara e poteva facilmente essere influenzati da essi. Il potere dei Fujiwara fu ulteriormente accresciuto da un colpo di stato incruento effettuato da Fujiwara no Yoshifusa che nell'858 riusc a far salire sul trono imperiale un suo nipote di nove anni proclamandosene reggente (sessh) e non abbandon tale carica neppure quando l'imperatore ebbe raggiunto la maggior et. Il suo successore come capo del clan Fujiwara, Mototsune, legalizz tale prassi istituendo la carica di kanpaku (reggente di un imperatore maggiorenne), carica che i Fujiwara detennero ininterrottamente per due secoli. L'apice del potere dei Fujiwara si ebbe attorno all'anno 1000 con Fujiwara no Michinaga; questo periodo fu contemporaneamente l'apice del rammollimento, ma anche della raffinatezza della vita di corte, gli anni in cui nacquero capolavori letterari come il Genji monogatari e il Makura no sshi. Il declino dei Fujiwara. Il potere dei Fujiwara si fondava non solo sulla diplomazia, ma anche su una potenza economica e militare che era basata sul possesso di grandi shen.
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Storia e civilt del Giappone Contemporaneamente nella provincia si stavano affermando nuovi clan come i Taira e i Minamoto. Queste famiglie erano nate come rami cadetti della famiglia imperiale, cio erano formate dai secondogeniti degli imperatori a cui veniva cambiato il cognome al fine di escluderli dalla successione dinastica ed a cui venivano assegnati possedimenti nelle province; per questo motivo erano animate da sentimenti di rivalsa nei confronti della corte di Heian. Nella seconda met del periodo queste famiglie vennero a possedere una notevole potenza economica e militare e cominciarono a ribellarsi. In molti casi la corte imperiale ed i Fujiwara per domare queste rivolte dovevano fare ricorso all'aiuto militare di altre famiglie con cui contraevano crescenti debiti. Nell'ultima parte del periodo Heian il potere dei Fujiwara fu minato anche dalla creazione dell'istituzione dell'insei (governo claustrale). Gi dall'inizio del periodo gli imperatori avevano preso l'abitudine di ritirarsi in un convento buddhista dopo aver abdicato: dato il potere detenuto dai monasteri, questa era una posizione molto favorevole per sottrarsi agli intrighi di corte pur continuando ad esercitare una forte influenza sugli ambienti politici. Nel 1086 questa consuetudine fu formalizzata istituendo l'insei, un vero e proprio governo presieduto dall'imperatore abdicatario con una sua corte, suoi ministri e suoi decreti. Per un periodo di circa settant'anni questa istituzione protesse importanti shen ed ebbe un potere
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Storia e civilt del Giappone maggiore di quello della corte imperiale. A lungo andare per le continue lotte tra imperatore regnante e imperatore abdicatario finirono per accrescere il potere delle famiglie Taira e Minamoto, che venivano ripetutamente chiamate in causa a sostengo dell'uno o dell'altro. La dittatura Taira e la guerra Genpei. Nel 1156 l'imperatore regnante Goshirakawa sconfisse l'imperatore abdicatario Sotoku ponendo fine all'istituto dell'insei; la vittoria fu riportata grazie all'appoggio militare delle famiglie Taira e Minamoto. In seguito a questo aiuto Taira Kiyomori ricevette alte cariche nella corte imperiale diventando primo ministro ed esercitando per venticinque anni un controllo completo sull'imperatore. Tra l'altro egli adott la stessa politica matrimoniale che era stata usata dai Fujiwara dando una propria figlia come sposa all'imperatore. Il periodo 1160-1185 chiamato anche periodo Rokuhara, dal nome della residenza di Kiyomori a Heian. Alla vittoria su Sotoku aveva contribuito anche Minamoto no Yoshitomo, il quale per era stato ripagato con benefici minori, perci nel 1160 egli si ribell all'imperatore, ma venne sconfitto ed ucciso da Taira Kiyomori (guerra note col nome di guerra Hgen). Anche dopo questo episodio Kiyomori cerc di rafforzare la propria posizione nella capitale senza preoccuparsi di mantenere alleanze nella provincia e non fece neppure uccidere i due figli di Yoshitomo
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Storia e civilt del Giappone ancora ragazzi, Yoritomo e Yoshitsune, limitandosi ad esiliarsi nella regione di Izu. Questa debolezza gli fu per fatale in quanto Yoritomo e Yoshitsune si allearono con potenti famiglie della provincia (inclusi molti Taira stanchi della dittatura di Kiyomori); nel 1180 stabilirono un quartieri generale a Kamakura nel Kant e da l mossero guerra a Kiyomori. Il conflitto noto come guerra Genpei dur cinque anni e, grazie all'abilit diplomatica di Yoritomo ed alla grande capacit come condottieri di Yoshitsune, si concluse con la totale sconfitta dei Taria. Nella battaglia navale di Dan no ura l'esercito Taira fu sbaragliato e persero la vita tutti i capi della famiglia. La guerra Genpei segn un punto di svolta nella storia del Giappone: essa costituisce lo scontro che segna la fine del primo mondo e l'inizio dell'epoca medievale. Le nuove scuole buddhiste. Durante il periodo Heian le tradizionali sei scuole di Nara perdono importanza, mentre vengono importate dalla Cina due nuove scuole: la scuola Tendai e la scuola Shingon. Nella seconda parte del periodo diminuisce l'influenza del buddhismo sulla nobilt di corte, mentre esso comincia a diffondersi anche tra i guerrieri della provincia e tra la gente comune. In questo periodo e per tutto il periodo medievale i monasteri buddhisti avranno un importante ruolo di preservazione e diffusione della cultura e della civilt, di promozione del progresso tecnico e di assistenza alla popolazione.
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Storia e civilt del Giappone La scuola Tendai. Il fondatore della scuola Tendai il monaco Saich; egli si era recato in Cina con l'ambasceria dell'anno 804 e vi aveva studiato la religione buddhista alla scuola fondata da Zhi Yi, che si basava soprattutto sulla dottrina della diffusione della natura del Buddha in tutto l'universo contenuta nel stra del loto. Al suo ritorno in Giappone Saich fond il monastero Enryakuji sul monte Hiei nell'anno 805. La scuola Shingon. La scuola Shingon fu fondata dal monaco Kkai che si era recato in Cina con la stessa ambasceria di Saich, ma aveva studiato presso Huiguo che lo aveva nominato suo successore. La scuola Shingon aveva un'impronta fortemente esoterica e dava una grande importanza a pratiche ascetiche ed esercizi spirituali che avevano lo scopo di far raggiungere lo stato di illuminazione nel corso di una sola vita; i suoi riti erano basati sull'uso di mandala (immagini che rappresentano in forma simbolica la dottrina buddhista), mudra (gesti simbolici delle mani) e mantra (invocazioni). Nell'816 Kkai fond sul monte Kya il monastero Kongbuji. La dottrina della Terra Pura. Verso il X secolo cominci ad avere larga diffusione in Giappone la dottrina della Terra Pura (Jdo); questa dottrina faceva parte del buddhismo tradizionale importato dalla Cina e rientrava come un
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Storia e civilt del Giappone insegnamento secondario nelle dottrine di diverse scuole buddhiste. Gli elementi centrali della dottrina della Terra Pura erano: totale fiducia nella capacit salvifica del Buddha Amida; il rigetto del mondo come luogo di corruzione e lo spostamento delle proprie speranze in una vita futura con il parallelo timore dell'inferno; l'accentuazione di forme semplici di meditazione e devozione che gradualmente si ridussero alla ripetizione ossessiva della formula Namu Amida Butsu (Sia Lode al Buddha Amida). Da molti punti di vista questa dottrina in completa antitesi col buddhismo di origine cinese e con gli insegnamenti originari della stessa scuola Tendai da cui deriva; in particolare in essa si assiste al passaggio da una visione essenzialmente ottimista a una pessimista in cui l'uomo assolutamente incapace di salvarsi poich tale salvezza pu provenire solo da un misericordioso aiuto esterno e realizzarsi solo in una vita futura. Periodo Kamakura . Il periodo Kamakura caratterizzato dallo sdoppiamento del potere politico tra la corte imperiale di Heian e il nuovo governo militare dello shgun. La nascita del governo shogunale. Nel 1180 Minamoto no Yoritomo aveva scelto Kamakura come base militare da cui dirigere la guerra contro i Taira; anche dopo la sua vittoria egli scelse di
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Storia e civilt del Giappone non trasferirsi nella capitale, ma di rimanere a Kamakura per non perdere il contatto con le famiglie militari alleate. A differenza dei suoi predecessori, Yoritomo non aspirava a cariche ufficiali a corte; nel 1192 si fece invece nominare shgun con il privilegio di poter trasmettere tale carica ereditariamente ai propri discendenti. Egli confisc le terre che erano state dei Taira e le distribu ai propri alleati; inoltre si assicur il controllo anche sui rimanenti shen istituendo la nuova figura dei jit, funzionari militari che erano nominati direttamente da Kamakura e che avevano il compito di amministrare i territori per conto dei proprietari lontani. A loro volta i jit erano controllati da sovrintendenti provinciali (shugo) che avevano compiti di mantenimento dell'ordine pubblico e di polizia e che riferivano direttamente allo shgun. Inizia cos quello che viene solitamente considerato come il periodo medievale del Giappone; in effetti il rapporto esistente tra lo shgun e i suoi sottoposti era molto simile a quello tra i signori feudali e i loro vassalli nel medioevo europeo. Il governo shogunale giapponese costituisce quindi il compromesso tra un'idea di stato centrale e burocratico (incarnata dall'imperatore) e una gestione del potere locale basata sui rapporti personali e sui vincoli familiari che deriva da tradizioni tribali. A differenza di quanto avvenne in Europa per, in Giappone, almeno inizialmente, la struttura feudale non sostitu completamente la struttura burocratica
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Storia e civilt del Giappone del governo centrale, ma si affianc ad essa. Si venne quindi a creare in Giappone un doppio sistema di potere che aveva due centri distinti nella corte imperiale di Heian e nel nuovo bakufu (letteralmente governo della tenda) di Kamakura; ciascuno dei due governi aveva un proprio sistema amministrativo, legislativo e fiscale. Questo sistema misto continu per tutto il periodo Kamakura, formalmente senza attriti in quanto le due strutture avevano in teoria ambiti di potere ben distinti; in pratica per il governo shogunale andava diventando sempre pi importante e quello imperiale diventava puramente nominale. All'inizio del periodo Kamakura la frazione di tasse assorbite dai jit era di poco superiore al 10%, ma essa crebbe progressivamente fino a diventare del 50% verso l'inizio del periodo Ashikaga. Naturalmente ci provoc un progressivo impoverimento della corte imperiale ed una parallela perdita di potere economico e militare. Durante il periodo Kamakura questo fenomeno fu comunque parziale: l'imperatore e la nobilt di corte mantennero possedimenti terrieri e quindi godettero di un certo potere economico che tra l'altro consentiva loro di condurre un'esistenza agiata e di proseguire il modo di vivere raffinato del periodo Heian. In seguito, a partire dal periodo Ashikaga, tutto il potere politico effettivo pass nelle mani dello shgun e la figura dell'imperatore fu relegata ad un ruolo puramente nominale.
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Storia e civilt del Giappone La reggenza degli Hj. Il potere dei Minamoto non sopravvisse al suo fondatore, Yoritomo, per timore di rivalit familiari, aveva fatto uccidere molti dei suoi parenti pi stretti tra cui lo stesso Yoshitsune, il fratello minore a cui doveva in buona parte la sua vittoria sui Taira alla morte di Yoritomo, nel 1199, gli successe come shgun il figlio Yoriie ancora minorenne; di questo fatto ne approfitt suo zio Hj Tokimasa che si fece nominare reggente (shikken) del ragazzino. Nel 1219 mor Minamoto no Sanetomo, l'ultimo discendente di Yoritomo, ma la famiglia Hj continu a detenere la carica di shikken e di fatto esercit il potere effettivo in Giappone per circa centotrenta anni. Nel 1221 l'imperatore in ritiro Gotoba organizz una rivolta contro il bakufu e la famiglia Hj nel tentativo di ristabilire il potere imperiale, ma venne sconfitto dall'esercito dello shgun che in questo modo estese il proprio potere anche alla parte occidentale del Giappone, stabilendo una sede del bakufu anche all'interno di Kyto per poter avere un maggior controllo sulla corte imperiale. Nel 1232 il regime shogunale fu istituzionalizzato con la promulgazione del codice jei, che regolamentava i doveri dei feudatari nei confronti dello shgun e fissava semplici norme di diritto amministrativo e penale. Le invasioni mongole. Nel XIII secolo i mongoli avevano esteso il proprio impero fino a comprendere quasi l'intera Asia
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Storia e civilt del Giappone continentale; nel 1215 avevano conquistato Pechino e nel 1271 riunificato sotto il proprio dominio tutta la Cina, fondando la dinastia Yuan. Nel 1266 Kubilai Khan cerc di annettere al suo impero anche il Giappone e vi invi un'ambasceria per chiederne la sottomissione, ma questa fu respinta. I mongoli prepararono allora un'invasione: nel 1274 cerc di sbarcare nel Kysh settentrionale, ma la flotta fu quasi completamente distrutta da un uragano e l'esercito decimato dovette ritornare in Cina. Dopo una nuova ambasceria (anch'essa respinta dai giapponesi), i mongoli prepararono un nuovo colossale attacco: nel 1281, dopo due mesi di strenua resistenza l'esercito giapponese stava per soccombere quando un nuovo uragano disperse e annient la flotta mongola. I mongoli stavano progettando una terza spedizione, ma i preparativi furono interrotti dalla morte di Kubilai Khan nel 1294. La fine degli Hj e la restaurazione Kenmu. Con il passare delle generazioni i legami di fedelt personale tra i feudatari e lo shgun si erano progressivamente allentati. Per di pi la difesa dalle invasioni mongole aveva prostrato il paese: lo sforzo eccezionale per fornire l'esercito di uomini, armi e vettovaglie era ricaduto soprattutto sulle popolazioni contadine e sulle province occidentali. Anche se il risultato finale era stato positivo, la guerra (solamente difensiva) non aveva prodotto nessun bottino o territorio da spartire e lo shgun non poteva
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Storia e civilt del Giappone in alcun modo ricompensare i propri alleati. Quindi all'inizio del XIV secolo crebbe il malcontento dei vassalli verso il bafuku e la famiglia Hj. A questo si aggiunge anche il malcontento del clero che sosteneva di aver avuto una parte determinante nella vittoria suscitando contro i barbari il kamikaze (vento divino) che aveva distrutto le flotte mongole. Perci quando l'imperatore Godaigo si muove contro lo shgun cercando di ristabilire il governo imperiale, riesce a trovare un grande seguito tra i vassalli; in un primo momento l'esercito imperiale viene sconfitto (1324) e l'imperatore stesso viene catturato e confinato nell'isola di Oki (1331). Nel 1332 per Godaigo riesce a tornare in Giappone e a radunare ingenti forze: quasi tutti i vassalli del Kant si ribellano ai reggenti. Ashikaga Takauji, uno dei vassalli dello shgun passati dalla parte dell'imperatore, entra in Kyto e rimette sul trono Godaigo nel 1333 mentre un altro grande feudatario, Nitta Yoshisada, distrugge Kamakura e stermina la famiglia Hj. L'imperatore Godaigo cerca di ristabilire il prestigio e il potere della corte di Heian limitando l'influenza dello shgun, ma tale restaurazione del governo imperiale (nota come restaurazione kenmu) ha breve durata (1333-36), infatti Takauji una persona estremamente risoluta e non esita a conquistare Kamakura autoproclamandosi shgun e mettendosi apertamente in guerra con Godaigo.

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Storia e civilt del Giappone Dopo alterne vicende Takauji riesce a sconfiggere l'esercito imperiale guidato da Nitta Yoshisada, entra vittorioso in Kyto, depone Godaigo facendosi consegnare i tre sacri simboli del potere imperiale (la spada di Susan, lo specchio di Amaterasu e la collana di oggetti ricurvi) e fa salire sul trono l'imperatore Kmy, che gli era favorevole e che lo conferm nella carica di shgun. Godaigo fugge da Kyto e si rifugia nell'impervia regione di Yoshino dove fonda una corte imperiale in esilio sostenendo di aver consegnato al nemico solo una copia delle insegne imperiali e di essere quindi ancora il legittimo imperatore. Poich naturalmente anche Kmy pretendeva di essere il vero sovrano, ne nacque uno scisma imperiale che dur quasi sessanta anni (periodo Nanbokuch, 1336-1392). La rinascita economica. A partire dal XIII secolo il Giappone conobbe una forte rinascita economica; l'eccedenza di prodotti messi a disposizione dell'agricoltura determin la crescita della popolazione e permise l'accumulo di ricchezze e un graduale passaggio da un'economia di sussistenza ad una maggiore differenziazione e specializzazione nella produzione. Si svilupparono cos attivit artigianali, inizialmente legate alla trasformazione delle materie prime prodotte dall'agricoltura e che in seguito si allargarono alla lavorazione dei metalli e della ceramica. Lo sviluppo produttivo favor lo sviluppo dell'attivit commerciale: i principali villaggi e templi
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Storia e civilt del Giappone ospitarono mercati e fiere e cominciarono ad essere popolati da una nuova classe di artigiani e mercanti, diventando i nuclei da cui nasceranno le prime citt. Al fine di superare le barriere doganali, artigiani e mercanti si riunirono in corporazioni (za) che andarono acquisendo sempre maggior potere a livello nazionale. Gli scambi con la Cina divennero pi frequenti soprattutto per opera di mercanti e monaci buddhisti; attraverso questi contatti vennero introdotte in Giappone nuove tecniche produttive e nuove tendenze culturali e religiose. Le scuole buddhiste popolari. Durante l'et medievale continu la diffusione del buddhismo tra le classi popolari che era gi iniziata nella seconda met del periodo Heian. In particolare ebbe una forte presa sui ceti pi umili la dottrina della Terra Pura a causa dell'estrema semplicit e della speranza in un futuro migliore con cui si presentava. La scuola Jdo fu fondata nel 1185 da Hnen, un monaco Tendai. Egli port alle estreme conseguenze la dottrina della Terra Pura: l'uomo non ha nessuna possibilit di salvarsi da solo, ma deve unicamente affidarsi al potere benefico del Buddha Amida. In questa visione radicale l'unica cosa importante una fede sincera e l'invocazione ripetuta e ossessiva del nome di Amida: non c' quindi nessun bisogno di chiese, dogmi, sacerdoti o culti particolari, come del resto non ha senso la distinzione tra nobili e popolo. Per queste sue idee rivoluzionarie, Hnen fu
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Storia e civilt del Giappone aspramente avversato dalla nobilt ed esiliato. Ancora pi radicale fu il suo discepolo Shinran che fond la scuola Shin (vera scuola), abolendo ogni distinzione tra monaci e laici. I seguaci di Shinaran formarono comunit secolari molto attive sia sul piano culturale che economico. Progressivamente tali comunit, chiamate ikk (unica direzione), andarono acquisendo grande potere economico e militare fino ad avere il controllo di intere regioni. Un'altra importante scuola buddhista sorta in periodo Kamakura fu la scuola Hokke (detta anche setta del Loto o setta Nichiren) fondata dal monaco Nichiren nel 1253. La dottrina della scuola Hokke si basava sull'insegnamento del stra del loto ed era caratterizzata da una forte intransigenza verso tutte le altre dottrine e scuole buddhiste, che venivano considerate false e menzognere e, come tali, da abolire. Il buddhismo zen. Il termine zen la lettura giapponese del vocabolo cinese chan, che significa letteralmente meditazione; come altre dottrine buddhiste essa fu importata in Giappone gi durante il periodo Heian, ma solo a partire dal periodo Kamakura essa diede origine a due scuole indipendenti: la scuola Rinzai, fondata dal maestro Eisai, e la scuola St, fondata da Dgen, discepolo di Eisai.

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Storia e civilt del Giappone La dottrina zen d grande importanza ad un cammino di illuminazione personale che ha come meta il raggiungimento di una comprensione intuitiva della realt non mediata dalla ragione (satori), che viene raggiunta attraverso lunghe sedute di meditazione (zazen). Lo zen diffidente nei confronti della cultura e dei libri come mezzo di trasmissione della dottrina; questa pu essere appresa solamente dall'insegnamento diretto di un maestro. Il buddhismo zen ha avuto una grande importanza nello sviluppo della cultura giapponese. La sua semplicit dottrinale, il suo richiamo ad una morale semplice e austera, alla meditazione e all'autocontrollo ben si addicevano con i valori ed il modo di vivere della classe dei guerrieri al potere. Periodo Ashikaga . Durante il periodo Ashikaga il potere politico centrale (sia quello imperiale che quello militare dello shgun) si indebolisce progressivamente fino a diventare solamente nominale. Nell'ultimo secolo del periodo Muromachi il Giappone dilaniato da continue guerre tra un numero di piccoli stati indipendenti. Periodo Nanbokuch . Nel 1338, poco dopo che Godaigo si era rifugiato tra i monti di Yoshino dando inizio alla dinastia del sud, Ashikaga Takauji trasfer la sede del bakufu a Kyto per poter avere un pi immediato controllo sulla corte imperiale del nord. La famiglia Ashikaga non aveva
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Storia e civilt del Giappone grandi possedimenti terrieri ed eserciti propri e quindi fin dall'inizio il loro shogunato fu basato su un delicato equilibrio di forze e su una serie di alleanze, mantenute con un abile lavoro di diplomazia. Con Ashikaga Takauji gli shugo acquistano sempre maggior importanza nella conduzione degli shen, privando di ogni autorit e soprattutto di ogni rendita sia la nobilt di corte che i jit e trasformandosi gradualmente da funzionari del governo centrale a proprietari e signori (daimy), anche se riconosciuti dallo shgun e a lui legati da un vincolo di fedelt personale; in altre parole si assiste alla nascita di un vero e proprio regime feudale. Nell'arte della politica si distinse soprattutto il terzo shgun Ashikaga, Yoshimitsu, che seppe mantenere il controllo sui vari shugo e assicurare la pace al paese affidando i feudi pi importanti a membri della propria famiglia, esercitando uno stretto controllo e calibrando i rapporti di forze tra gli shugo dei feudi vicini alla capitale che non gli erano imparentati e lasciando una certa autonomia a quelli pi periferici. L'abile diplomazia di Yoshimitsu riusc anche a convincere l'imperatore di Yoshino a rendere le insegne imperiali alla corte di Kyto, ponendo cos fine allo scisma, nel 1392; nonostante ci, la linea dinastica che la storiografia ufficiale considerer legittima sar quella di Yoshino. Yoshimitsu fu anche un raffinato cultore d'arte e un protettore di artisti; nel 1378 egli si fece costruire nel quartiere Muromachi di Kyto una sontuosa residenza
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Storia e civilt del Giappone che verr utilizzata come sede del bakufu anche dai suoi successori, dando il nome al secondo periodo dello shogunato Ashikaga. La sua opera pi famosa per il Kinkakuji (Padiglione d'oro), una villa che egli fece edificare sulla collina di Kitayama e in cui si ritir nel 1394 abbandonando la vita politica attiva. Periodo Muromachi . Gli shgun Ashikaga posteriori a Yoshimitsu dimostrarono un crescente grado di raffinatezza e di cultura, ma una sempre minore capacit nella conduzione del paese, per cui il periodo Muromachi caratterizzato da una disgregazione del potere centrale e da un accentuarsi di spinte centripete che presto porteranno allo smembramento dello stato. L'apice di questa evoluzione raggiunta con Yoshimasa, ottavo shgun Ashikaga, raffinato esteta ma mediocre uomo politico, che mantenne il lusso della propria corte imponendo forti tasse al paese; Yoshimasa ricordato anche per aver voluto imitare i fasti del suo predecessore Yoshimitsu facendosi costruire il Ginkakuji (Padiglione d'argento) sulla collina di Higashiyama alla periferia di Kyto. La guerra nin. Nel 1467 una disputa per la successione di Yoshimasa per la carica di shgun fece esplodere una serie di rivalit e di mire espansionistiche che covavano da lungo tempo tra diversi feudatari. La guerra civile che ne deriv conosciuta col nome di tumulti dell'era
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Storia e civilt del Giappone nin e copre un periodo che va dal 1467 al 1478; la guerra ebbe effetti devastanti sul potere centrale e Kyto fu praticamente rasa al suolo. Periodo Sengoku . Alla fine dell'era nin il Giappone non possedeva alcun potere centrale; formalmente lo shogunato Ashikaga continu fino alla seconda met del XVI secolo, ma non aveva pi nessun potere indipendente. All'inizio del XVI secolo esistono in Giappone circa duecentocinquanta staterelli indipendenti, di cui una trentina sono relativamente potenti. questo uno dei periodi pi bui della storia giapponese, che viene significativamente indicato con il nome di periodo Sengoku (degli stati in guerra). Contemporaneamente la corte imperiale aveva raggiunto uno stato di decadenza estrema; alla morte dell'imperatore Gotsuchimikado, nel 1500, la sua salma rimase senza sepoltura per un mese perch la famiglia imperiale non aveva abbastanza soldi per provvedere alle esequie. Periodo Azuchi-Momoyama . Dopo un secolo di continue guerre in poco pi di trenta anni il Giappone riunificato da Oda Nobunaga, Toyotomi Hideyoshi e Tokugawa Ieyasu. Verso la met del XVI secolo gli europei arrivano in Giappone portando la religione cristiana, ma all'inizio del XVII secolo i contatti con l'Occidente vengono bruscamente interrotti dalla politica isolazionista di Tokugawa
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Storia e civilt del Giappone Ieyasu. La disgregazione politica del Giappone tocc il suo apice nei primi decenni del XVI secolo; successivamente la lotta incessante tra i vari feudatari provoc gradualmente la scomparsa degli stati pi piccoli che venivano assorbiti da quelli pi grandi. Oda Nobunaga. Oda Nobunaga dipinto dalla tradizione come un uomo crudele e spietato molto abile come condottiero. Gli Oda erano padroni di un piccolo feudo nella regione di Owari e Nobunaga durante la giovinezza aveva temprato il proprio carattere in continui combattimenti per proteggere il territorio della famiglia dalle mire espansionistiche dei vicini. Tra i nemici esterni era particolarmente pericoloso il clan degli Imagawa, che erano riusciti ad attirare nella propria sfera d'influenza il vicino clan dei Matsudaira e cercavano di occupare progressivamente anche il territorio degli Oda. Nel 1560 Imagawa Yoshimoto penetr nel territorio di Owari assediando il castello degli Oda a Washizu, con l'intenzione di spingersi fino a Kyto e di occuparla. Bench in forte inferiorit numerica, Nobunaga con uno stratagemma riusc ad attaccare di sorpresa le forze degli Imagawa che erano accampate nei pressi del castello, disperdendo l'esercito e uccidendo lo stesso Yoshimoto nella battaglia navale di Okehazama del 1560. In seguito a questa vittoria il prestigio di Nobunaga crebbe considerevolmente; eliminati gli Imagawa, i
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Storia e civilt del Giappone Matsudaira passarono dalla sua parte, presto seguiti dai Takeda. In pochi anni Nobunaga sottomise anche i Sait e concluse un'alleanza con la potente famiglia Asai. Nel 1567 Nobunaga fu raggiunto nella propria roccaforte di Gifu da Ashikaga Yoshiaki, il fratello di Yoshiteru, uno degli shgun Ashikaga. Nel 1565 i clan Miyoshi e Matsudaira avevano fatto uccidere Yoshiteru e messo al suo posto come shgun Ashikaga Yoshiide, un bambino di due anni. Yoshiaki chiedeva quindi aiuto militare agli Oda per far valere i propri diritti come successore legittimo di Yoshiteru. Era l'occasione che Nobunaga attendeva: nel 1568 egli avanz verso Kyto con il suo esercito, respingendo i Miyoshi e costringendo alla sottomissione i Matsunaga. Senza troppi sforzi occup Kyto e fece insediare Yoshiaki come quindicesino shgun Ashikaga. Nobunaga approfitt della situazione imponendo a Yoshiaki una serie di limitazioni che lo rendevano, in pratica, un burattino nelle sue mani. La rapida ascesa di Nobunaga dest la preoccupazione di molti daimy e nel periodo 1570-73 egli si trov a dover affrontare l'opposizione di potenti feudatari come Asakura Yoshikage, i Miyoshi e i Takeda, a cui si unirono i monaci guerrieri del tempio Enryakuji e gruppi di seguaci della setta Ikk. Per tre anni l'esito della guerra fu incerto, ma alla fine Nobunaga ne usc vittorioso grazia alla determinazione e al tempismo dei suoi attacchi, all'abilit come condottiero del suo alleato Tokugawa Ieyasu e alla
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Storia e civilt del Giappone morte prematura del suo principale nemico, Takeda Shingen. La rivolta contro Nobunaga era stata in parte ordita anche da Ashikaga Yoshiaki che evidentemente trovava il proprio protettore troppo ingombrante e cercava di liberarsene. Nel 1573 Yoshiaki, inseguito da Nobunaga, si rifugi con un piccolo esercito in un forte sul fiume Uji ma dovette capitolare e fu mandato in esilio. In questo modo finiva lo shogunato Ashikaga; da quel momento Nobunaga, pur senza assumere formalmente il titolo di shgun, fu di fatto il padrone del paese. Nel 1595 Takeda Katsuyori, il successore di Shingen nella guida del clan Takeda, cerc di riprendere la guerra contro Nobunaga ponendo l'assedio al castello di Nagashino; le truppe assedianti furono per attaccate e completamente distrutte dalle forze congiunte di Oda Nobunaga e Tokugawa Ieyasu. Ormai padrone dell'Honsh centrale, Nobunaga cerc di estendere la propria influenza a nord-est e a ovest. Tra il 1576 e il 1578 egli condusse una campagna militare contro Uesugi Kenshin che era padrone di buona parte dello Hokuriku ed era stato alleato di Nobunaga contro i Takeda. Kenshin era un abile condottieri e disponeva di un esercito ben preparato e inflisse diverse sconfitte alle truppe di Nobunaga, ma mor nel 1578; alla sua morte il clan Uesugi fu dilaniato da lotte intestine e divenne facile preda dei generali di Nobunaga. Verso ovest i pi potenti nemici di Nobunaga erano i Mri, che erano padroni di gran parte del Chgoku e si
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Storia e civilt del Giappone erano alleati con i monaci guerrieri del tempio Honganji di Ishiyama. Dopo aver tentato senza successo di conquistare la roccaforte dello Honganji, Nobunaga cerc di isolarla tagliandole i rifornimenti sia per via di terra, sia attraverso un blocco navale. In un primo momento la flotta di Nobunaga fu sconfitta da Kkai Yoshitaka, un pirata che era stato assunto come ammiraglio dai Mri, ma Nobunaga potenzi la propria flotta e alla fine riusc ad avere la meglio. Nel frattempo i generali di Nobunaga stavano avanzando nel Chgoku via terra e allo Honganji, accerchiato, non rest altra scelta che la resa, nell'anno 1580. Tra il 1581 e il 1582 Nobunaga represse le due ultime sacche di resistenza alla sua egemonia, i clan guerrieri della provincia di Iga e i residui delle forze dei Takeda nello Shinano e nel Kai. Quando nel 1582 fece ritorno nel castello di Azuchi egli era padrone di buona parte dell'Honsh, tanto che la corte imperiale gli offr la carica di shgun. Due mesi dopo per egli veniva ucciso: Akechi Mitsuhide, uno dei generali che egli aveva inviato per continuare la guerra contro i Mri, gli si rivolt contro e torn di sorpresa a Kyto con le sue truppe, sorprendendo Nobunaga mentre si trovava nel tempio Honnji. Mitsuhide ebbe facilmente la meglio sulla piccola scorta di Nobunaga e diede fuoco al tempio; non si sa se Nobunaga per tra le fiamme o si suicid, poich il suo corpo non fu mai ritrovato.

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Storia e civilt del Giappone Toyotomi Hideyoshi. Toyotomi Hideyoshi era figlio di un semplice soldatocontadino della provincia di Owari; i primi anni della sua vita sono sconosciuti, anche perch lui stesso non amava parlare delle sue umili origini; il nome Toyotomi in realt un soprannome (che significa generoso ministro) che egli stesso si diede nel 1685. Ancora giovane si arruol come soldato nell'esercito di Oda Nobunaga e partecip alle prime campagne di questi contro gli Asai e gli Asakura. Sembra che egli si distinguesse da subito per abilit e coraggio perch Oda Nobunaga cominci ad affidargli missioni di sempre maggior responsabilit, finch nel 1576 egli fu mandato alla testa di un esercito alla conquista del San'y, la costa meridionale della regione del Chgoku, che era territorio dei Mri. La penetrazione di Hideyoshi nel Chgoku fu lenta e difficile: egli era in inferiorit numerica rispetto ai Mri, ciononostante egli riusc ad avanzare, espugnando alcuni castelli e riuscendo a convincere alcuni degli alleati dei Mri ad arrendersi. Nel 1582 Hideyoshi pose l'assedio alla roccaforte di Takamatsu, l'ultimo baluardo che lo separava dal cuore del territorio dei Mri. Mentre Hideyoshi era occupato nell'assedio di Takamatsu, a Kyto Akechi Mitsuhide uccise Oda Nobunaga e sped un messaggio a Terumoto, il capo del clan dei Mri, per informarlo dell'accaduto. Il messaggero fu per intercettato dagli uomini di Hideyoshi, che si trov cos nella situazione di poter
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Storia e civilt del Giappone sfruttare l'occasione. Per liberarsi rapidamente dalla posizione attuale, Hideyoshi offr alla guarnigione di Takamatsu la possibilit di arrendersi con la promessa che avrebbe risparmiato la vita a soldati e famiglie; stremati dal lungo assedio gli uomini di Takamatsu furono ben lieti di accettare. Dopo la caduta del forte, Hideyoshi riusc facilmente a concludere la pace coi Mri, che acconsentirono a lasciagli i territori che egli aveva gi conquistato. Terminati in pochi giorni questi negoziati, Hideyoshi si diresse verso Kyto, cogliendo di sorpresa Akechi Mitsuhide e sbaragliando facilmente le sue forze; egli pot quindi presentarsi ai funerali di Oda Nobunaga con la testa del suo uccisore. La vittoria su Mitsuhide aveva improvvisamente messo Hideyoshi allo stesso livello dei grandi feudatari di Nobunaga e gli aveva fornito buone credenziali per partecipare alla discussione sulla scelta del suo successore. Su questo punto i generali di Nobunaga si divisero in due fazioni: un gruppo, capeggiato da Hideyoshi, sosteneva Oda Sanboshi (nipote di allora neonato di Nobunaga); ad essi si opponeva Oda Nobutaka, terzo figlio di Nobunaga, che aveva dalla sua parte Shibata Katsuie, uno dei generali pi anziani di Nobunaga. Shibata Katsuie, tornato al proprio feudo di Echizen, cominci a raccogliere truppe ed assicurarsi l'appoggio di alcuni alleati. Nel dicembre del 1582 Nobutaka attacc Hideyoshi, ma fu rapidamente sconfitto e costretto alla resa. Nel frattempo Oda Nobuo, il secondo figlio di Nobunaga e allora signore di Owari, avanzava a sua
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Storia e civilt del Giappone volta pretese alla successione del padre, accusando Hideyoshi di tradimento e raccogliendo truppe contro di lui. Con Nobuo si alle Tokugawa Ieyasu che raccolse le sue truppe nella fortezza di Komaki a Owari. Hideyoshi invi contro Komaki un gruppo di cinquemila uomini che fu facilmente sconfitto dalle forze di Ieyasu. Nel 1584 Hideyoshi invase Owari alla testa di un forte esercito; Hideyoshi si rivolse quindi contro Oda Nobuo, le cui forze erano inferiori a quelle di Ieyasu, e lo costrinse alla resa in pochi mesi; a questo punto anche Ieyasu accett la pace. Hideyoshi approfitt del periodo di tregua per consolidare i propri domini, tenendo per s il cuore dei possedimenti degli Oda distribuendo ai vecchi vassalli di Nobunaga e ai propri generali i territori circostanti e stringendo alleanze con i clan dei Mri e dei Uesugi. La sua supremazia fu sancita anche dalla corte imperiale che nell'aprile del 1584 gli confer il titolo di naidaijin (ministro degli interni). Verso la fine del 1585 Hideyoshi invase il Kysh con un esercito imponente che comprendeva anche contingenti inviati dai Mri e dai Chkosabe. Anche in questo caso ottenne velocemente una resa dopo pochi combattimenti. Nel frattempo Hideyoshi era stato nominato kanpaku: in questa veste egli emise una serie di provvedimenti che erano rivolti a ristabilire l'ordine nel paese e a consolidare il proprio potere, prevenendo la possibilit di rivolte. Nel 1590 Hideyoshi si mosse alla conquista dell'ultima provincia importante che non era ancora nelle sue
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Storia e civilt del Giappone mani e cio il Kant, che era da tempo propriet degli Hj; infatti il Thoku (regione a nord-est oltre il Kant) era diviso tra piccoli feudatari che non erano certamente in grado di opporre alcuna resistenza a Hideyoshi. In questa occasione anche Tokugawa Ieyasu si un a Hideyoshi e marci alla testa di un suo esercito contro gli Hj che, circondati, si ritirarono nella loro fortezza di Odawara dove resistettero per tre mesi; quindi, visto inutile ogni tentativo di opposizione, si arresero. Ormai tutto il Giappone era nelle mani di Hideyoshi; il Kant fu assegnato a Ieyasu che si trasfer dal suo feudo originario di Mikawa a Edo, nel Musashi, ma Hideyoshi non era ancora soddisfatto e tent un'impresa che a posteriori sembra quantomeno temeraria: la conquista dell'Impero cinese. Dopo aver inutilmente cercato di ottenere la collaborazione della Corea per il passaggio delle truppe, nell'aprile del 1592 Hideyoshi la invase; egli non partecip direttamente alla spedizione, ma si ferm nel Kysh. Da principio l'esercito giapponese sbaragli la resistenza coreana e in due mesi occup Seoul e Pyongyang e arriv fino ai confini della Manciuria. Questa prima fase dell'aggressione giapponese dovette essere particolarmente brutale, tanto che oggi non esiste in Corea quasi nessun edificio anteriore al 1592 a sud di Pyongyang. Intanto l'ammiraglio coreano Yi Sun Shin infliggeva una serie di cocenti sconfitte alla marina giapponese tagliando gli approvvigionamenti all'esercito
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Storia e civilt del Giappone d'invasione; perci Hideyoshi tratt la pace con la Cina e fece ritirare l'esercito nella provincia di Kyongsang, all'estremit meridionale della penisola coreana. L'imperatore cinese si rifiut per di accettare le condizioni di pace che Hideyoshi voleva imporgli e questi nel 1597 ordin una nuova invasione: fin dall'inizio della seconda spedizione ebbe molto meno successo della prima. La successione di Hideyoshi fu piuttosto tormentata; egli era molto preoccupato di assicurare la guida del Giappone ai propri discendenti e alla morte del suo unico figlio aveva adottato il nipote Hidetsugu passandogli il titolo di kanpaku. Nel 1593 Hideyoshi aveva per avuto un secondo figlio, Hideyori, e forse per assicurargli una successione senza opposizioni, aveva fatto uccidere Hidetsugu con tutta la sua famiglia. Nel 1598, malato e prossimo alla morte, Hideyoshi fece convocare cinque suoi feudatari (tra cui Tokugawa Ieyasu) e fece loro giurare fedelt a Hideyori, nominandoli reggenti del bambino fino a quando questo non avesse raggiunto la maggior et; tuttavia poco dopo la morte di Hideyoshi il consiglio si sciolse a causa delle ambizioni di Ieyasu e i piani di Hideyoshi furono vanificati. Tokugawa Ieyasu. Il nome originario di Tokugawa Ieyasu era Matsudaira Takechiyo; suo padre, Matsudaira Hirotada, era signore di un piccolo feudo nella provincia di Mikawa,
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Storia e civilt del Giappone che egli riusciva a mantenere in precario equilibrio tra le mire espansionistiche di due potenti vicini: gli Oda e gli Imagawa. Fin da giovanissimo Takechiyo si era trovato direttamente coinvolto nelle vicende politiche del suo feudo; infatti quando gli Oda avevano attaccato Mikawa, il padre Hirotada aveva chiesto aiuto a Imagawa Yoshimoto, il quale gli aveva chiesto il figlio come ostaggio per assicurarsene la fedelt. Hirotada acconsent: all'et di cinque anni Takechiyo fu inviato presso gli Imagawa, ma la spedizione fu intercettata dagli uomini di Owari ed egli fu fatto prigioniero da Oda Nobuhide (il padre di Oda Nobunaga) che sperava di poterlo utilizzare per ottenere la sottomissione dei Matsudaira. Tuttavia l'anno seguente gli Oda avevano dovuto cedere Takechiyo agli Imagawa in seguito ad una sconfitta militare.. Cos il giovane Takechiyo era cresciuto presso gli Imagawa di cui, volente o nolente, era diventato alleato, ed aveva iniziato a combattere nel loro esercito contro gli Oda. Quando, nel 1560, Imagawa Yoshimoto aveva tentato di occupare Kyto, all'impresa aveva partecipato anche Takechiyo alla testa di un contingente di guerrieri di Mikawa, ma poich gli era stato assegnato il compito di effettuare una missione di supporto laterale, egli non partecip alla battaglia di Okehazama ed evit quindi la disfatta che travolse Yoshimoto; in seguito a questa esperienza Takechiyo abbandon gli Imagawa e si alle con Oda Nobunaga fornendogli il proprio aiuto militare.
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Storia e civilt del Giappone Nel frattempo Takechiyo cercava di estendere il proprio dominio verso est, principalmente a spese del potente clan Takeda. Dopo alterne vicende tali tentativi ebbero successo nella primavera del 1582 quando le truppe congiunte di Ieyasu e di Nobunaga distrussero definitivamente il potere dei Takeda e Ieyasu ricevette la provincia di Suruga. Dopo l'uccisione di Oda Nobunaga nel 1582, Ieyasu evit di intervenire direttamente nella lotta tra Toyotomi Hideyoshi e Shiraba Katsuie; tuttavia nel 1584 egli sfid apertamente Hideyoshi prendendo le parti di Oda Nobuo come successore di Nobunaga e invase Owari con le sue truppe stabilendosi al castello di Komaki. Hideyoshi si mosse contro di lui e non riusc a sconfiggerlo direttamente, ma costrinse alla resa il debole Nobuo non lasciando a Ieyasu alcuna ragione per continuare la lotta. Quindi Ieyasu concluse la pace con Hideyoshi diventando formalmente suo alleato; Hideyoshi per dovette considerarlo un alleato piuttosto infido perch evit per quanto possibile di utilizzare il suo aiuto militare, accontentandosi della sua neutralit. Tuttavia quando nel 1590 Hideyoshi mosse contro gli Hj che erano padroni del Kant, direttamente confinante a oriente con i territori di Ieyasu, questi non pot esimersi dal dare un aiuto e partecip all'assedio di Odawara. Dopo la resa degli Hj, Hideyoshi ricompens Ieyasu assegnandogli le otto province del Kant appena conquistate; anche se si
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Storia e civilt del Giappone trattava di un territorio molto ricco, lo scopo di Hideyoshi era anche quello di indebolire la posizione di Ieyasu allontanandolo da Kyto. Nel 1598 Hideyoshi aveva nominato Ieyasu tra i cinque reggenti che dovevano assicurare la successione al figlio Hideyori; tuttavia, poco dopo la morte di Hideyoshi, Ieyasu cominci a minacciare gli altri reggenti cercando di ingrandire i propri possedimenti a loro spese e stringendo una serie di alleanze militari con diversi daimy delle province orientali. Contro di lui si form rapidamente una coalizione guidata da Ishida Mitsunari che comprendeva parecchi feudatari del giappone occidentale e gli Uesugi. Nell'estate del 1600 Uesugi Kagekatsu attacc Ieyasu da est cercando di sconfiggerlo prima che diventasse troppo forte e sperando che comunque questo diversivo avrebbe dato il tempo ai suoi alleati occidentali di rafforzare le proprie posizioni e di raccogliere un forte esercito. I due eserciti si scontrarono il 21 ottobre del 1600 a Sekigahara; la battaglia ebbe a lungo un esito incerto, ma fu decisa dal voltafaccia di Kobayakawa Hideaki che a met del combattimento trad Mitsunari e si un a Ieyasu. Ieyasu era di fatto il padrone del Giappone. Egli non perse tempo a rafforzare la propria posizione spodestando alcuni daimy che gli erano stati ostili, riducendo grandemente i possedimenti di altri che erano rimasti neutrali nel conflitto e che vennero considerati tozama daimy (vassalli esterni) e ingrandendo invece i territori di quelli che lo aveva
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Storia e civilt del Giappone sostenuto. Nel 1603 la sua supremazia fu riconosciuta dalla corte imperiale che gli confer il titolo di shgun; Ieyasu mantenne il titolo solo per due anni prima di passarlo al figlio Hidetada. Tuttavia non si ritir dalla vita politica e negli anni successivi, oltre a far ampliare il suo castello a Edo, fece firmare ai daimy occidentali un atto di fedelt ed emise una serie di regolamenti per consolidare il potere del bakufu Tokugawa. Durante tutto questo periodo Hideyori, il figlio di Toyotomi Hideyoshi, era vissuto segregato nel castello di saka e non aveva cercato di ostacolare Ieyasu; tuttavia Ieyasu doveva considerarlo una minaccia alla propria supremazia e nel 1614 trov un pretesto per attaccare il castello. L'assedio dur tutto l'inverno, ma non ottenne alcun risultato. Ieyasu offr allora a Hideyori una pace dalle condizioni apparentemente magnanime ma, quando questi accett, egli fece occupare il castello dal suo esercito, revocando l'offerta di pace. Le truppe di Hideyori furono sconfitte nella battaglia Den Tennji del 1615 ed egli si suicid assieme alla madre. L'anno seguente Ieyasu mor di malattia, lasciando al figlio una nazione unificata e facilmente governabile grazie alla rete di alleanze che Ieyasu aveva predisposto ed alla serie di disposizioni che controllavano il possesso di armi e le attivit militari. Grazie a queste solide basi il bakufu Tokugawa dur pi di due secoli.
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Storia e civilt del Giappone L'arrivo degli europei. Il primo contatto diretto degli europei con il Giappone avvenne casualmente nel 1542 quando una nave portoghese fece naufragio al largo delle coste del Kysh. Negli anni successivi i portoghesi trassero rapidamente vantaggio dalla scoperta fortuita: il commercio con il Giappone costituiva un'impresa particolarmente remunerativa, tanto che nel 1550 esso venne dichiarato monopolio del re di Portogallo. Da parte loro anche i giapponesi erano molto interessati alle merci e alle nuove tecnologie importate dagli stranieri: tra queste, nel clima delle continue guerre che si svolgevano nel Giappone del tempo, furono particolarmente apprezzate le armi da fuoco che erano ancora sconosciute nell'arcipelago. Ci provoc una rapida evoluzione delle tecniche militari ed un passaggio da eserciti formati da un numero relativamente limitato di cavalieri a formazioni sempre pi grandi basate su reparti di fanti. La diffusione dei cannoni produsse una rapida evoluzione della tecnica costruttiva dei castelli, che si trasformarono da costituzioni alte e situate preferenzialmente sulla sommit di colline a costruzione massicce, circondate da pi ordini di spesse mura e fossati. Con i primi europei arriv in Giappone anche la religione cristiana, portata soprattutto dai missionari della compagnia di Ges, l'organizzazione fondata da Ignazio di Loyola per l'evangelizzazione dell'Oriente. Inizialmente la predicazione cattolica ebbe un notevole
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Storia e civilt del Giappone successo in Giappone e il numero dei convertiti crebbe fino ad arrivare a circa trecentomila persone, pari al 2% della popolazione. Il numero di cristiani fu notevole soprattutto nel Kysh, dove anche alcuni daimy abbracciarono la nuova religione che quindi nei loro feudi venne quasi ad assumere il ruolo di una nuova religione ufficiale. Probabilmente il successo del cristianesimo fu dovuto sia a motivi strettamente religiosi che a considerazioni di convenienza politica. Nel XVI secolo il buddhismo attraversava un periodo di forte decadenza; molto spesso i monaci buddhisti si dedicavano unicamente alla ricerca del potere e della ricchezza ed erano invisi alla popolazione. Al confronto la dedizione e il coraggio dei primi missionari cristiani dovette sembrare ai giapponesi un esempio di virt morali. Il desiderio di ostacolare il buddhismo e di procurarsi armi da fuoco fu probabilmente il motivo per cui i gesuiti furono favoriti da Oda Nobunaga e inizialmente anche da Toyotomi Hideyoshi. In seguito per la politica di hideyoshi nei confronti dei missionari e pi in generale degli europei cambi ed egli gradualmente arriv a limitarne l'attivit e ad espellerli dal pese. Probabilmente questo cambiamento di indirizzo fu dovuto al fatto che Hideyoshi si rese conto che per gli europei la diffusione della religione cristiana era legata ad un tentativo di espansione della propria influenza politica o addirittura di colonializzazione. In questo senso Hideyoshi fu forse impressionato dal caso del vicino arcipelago delle Filippine, che erano state
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Storia e civilt del Giappone cristianizzate e nel 1571 erano divenute colonia spagnola. Anche le rivalit che sorsero tra gesuiti e francescani per ottenere l'esclusiva nell'evangelizzazione del Giappone dovette sembrare a Hideyoshi una gara tra conquistadores. Un primo editto di espulsione dei gesuiti fu emanato nel 1578, ma rimase lettera morta, forse in seguito a una dichiarazione di sottomissione da parte dei missionari; un secondo editto del 1596 fu per applicato e dette inizio alla prima persecuzione contro i cristiani. La politica di esclusione degli stranieri fu continuata ed inasprita da Tokugawa Ieyasu fino a portare ad una chiusura totale del paese che durer pi di due secoli. Periodo Edo . Il regime Tokugawa. Tokugawa Ieyasu non fu solo un abile condottiero, ma anche un uomo politico accorto e lungimirante; nel periodo che va dalla battaglia di Sekigahara (1600) alla sua morte (1616) egli riusc a porre le basi di uno stato solido e ben organizzato che si manterr stabile ed essenzialmente immutato per pi di due secoli. Dal 1603 al 1868 il Giappone sar governato da shgun appartenenti alla famiglia Tokugawa che eserciteranno il loro potere attraverso un governo militare (bakufu) residente a Edo; per tale motivo questo periodo viene indicato sia col nome di periodo Edo sia con quello di periodo Tokugawa.
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Storia e civilt del Giappone Il rafforzamento del potere shogunale. Il primo obiettivo di Ieyasu fu quello di accrescere il potere del bakufu e di limitare quello dei daimy in modo da dare una netta supremazia militare ed economica al governo centrale ed escludere definitivamente la possibilit di rivolte. Da un punto di vista militare egli esercit uno stretto controllo sulla classe dei bushi. Confermando e facendo applicare rigidamente la netta separazione tra la classe dei samurai e quella dei contadini introdotta da Toyotomi Hideyoshi nel 1591 egli si assicur che la popolazione civile non possedesse armi e non fosse addestrata nel loro uso. Sicuramente quest'opera di accentramento e controllo fu favorita da un lato dal grandissimo ascendente che egli aveva acquistato dopo la vittoria di Sekigahara, dall'altro dal fatto che i vari signori locali erano sfiniti dal lungo periodo di guerra precedente e quindi vedevano di buon occhio un ritorno all'ordine, anche al prezzo della perdita dell'autonomia. Ad ogni buon conto Ieyasu si premur di eliminare ogni possibile opposizione politica procedendo allo sterminio sistematico della famiglia di Hideyori, figlio di Hideyoshi. Analogamente egli cerc di acquistare anche una supremazia economica. Poich a quell'epoca l'economia del Giappone era basata essenzialmente sulla produzione di riso, egli confisc e pose sotto la diretta amministrazione del bakufu una quantit di territori tale da assicurargli circa un quarto della
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Storia e civilt del Giappone produzione di riso dell'intera nazione. Egli favor anche l'attivit industriale e commerciale, ma si assicur il monopolio dei settori pi redditizi. Nello stesso tempo cerc di limitare il potere economico dei daimy imponendo loro, in cambio della concessione dei feudi, il finanziamento di attivit onerose come il mantenimento di un esercito e l'esecuzione di opere di interesse pubblico. Un'analoga politica di contenimento esercit anche nei confronti delle maggiori citt commerciali su cui esercit uno stretto controllo. Organizzazione dello stato feudale. Tokugawa Ieyasu organizz lo stato finalmente riunificato su una base strettamente feudale. L'intero territorio nazionale venne diviso in numerosi feudi che furono affidati ad altrettanti feudatari; questi avevano verso il bakufu un obbligo di obbedienza e fedelt che normalmente comprendeva il dovere di mantenere un esercito da mettere a disposizione dello shgun in caso di necessit, di versare una certa percentuale del raccolto come tasse, di partecipare con manodopera e risorse economiche a opere pubbliche di interesse nazionale, di rispettare alcune leggi nazionali che riguardavano soprattutto questioni di ordine pubblico. Per tutto il resto, e in particolare per quanto riguardava l'amministrazione interna dei feudi, ogni daimy era libero di regolarsi come meglio credeva. Ieyasu divise i propri feudatari in due grandi categorie: i fudai daimy e i tozama daimy; i primi erano i
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Storia e civilt del Giappone feudatari pi fedeli, suoi alleati prima della battaglia di Sekigahara e a cui egli affid le cariche di maggior responsabilit e prestigio nel governo militare, mentre i secondi erano invece feudatari che gli si erano sottomessi dopo Sekigahara. Tutti i feudatari (sia fudai che tozama) avevano l'obbligo di risiedere a Edo ad anni alterni per un certo periodo di tempo. Questa pratica era iniziata come un atto di omaggio spontaneo allo shgun, ma in seguito venne resa obbligatoria per legge nel 1635. Ieyasu tenne sotto il diretto controllo del bakufu una vasta legione attorno al Kant e al Kinki; questa zona non fu divisa tra feudatari, ma veniva amministrata dagli hatamoto, funzionari alle dirette dipendenze dello shgun. La struttura della societ feudale. La societ feudale del regime Tokugawa era basata su una rigida divisione della popolazione in quattro classi: militari, contadini, artigiani e mercanti. Chi era nato in una classe non poteva passare a un'altra, anche se aveva possibilit di migliorare la propria posizione all'interno della stessa; questo sistema estremamente conservatore era dettato dalla preoccupazione di mantenere rigidamente l'ordine costituito: ogni novit era considerata dalla classe dirigente come potenzialmente pericolosa e quindi era scoraggiata. I militari o samurai costituivano la classe pi elevata ed erano gli unici che potevano accedere a cariche politiche o amministrative. Questo fatto era naturale per un governo militare ed era la conseguenza
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Storia e civilt del Giappone dell'importanza che l'esercito aveva avuto nel precedente periodo, segnato da instabilit politica e continui conflitti, ma divenne rapidamente anacronistico in un'epoca di ordine e pace come quella Tokugawa. I samurai erano sottoposti a un severo codice di comportamento: in teoria non potevano intraprendere attivit commerciali e soprattutto non potevano passare alle dipendenze di un nuovo signore. Quando il feudo a cui appartenevano passava a un altro daimy essi perdevano il posto ed erano esclusi per sempre da ogni incarico militare; essi diventavano cos rnin (uomini ronda) ed erano costretti a vivere di espedienti. Bench i contadini fossero in teoria la classe pi rispettata dopo i militari e la principale fonte di ricchezza della nazione, le loro condizioni di vita e di lavoro erano estremamente dure; essi non potevano abbandonare l'appezzamento di terra su cui erano nati ed erano soggetti a forti tasse in natura. A ci si devono aggiungere le difficolt dovute a cause naturali e per questi motivi tra i contadini serpeggiava un malcontento che spesso sfoci in violente insurrezioni. Subito dopo nella scala sociale venivano gli artigiani che solitamente vivevano nelle citt o nei borghi attorno ai castelli ed erano in generale alquanto poveri. Tuttavia gli artigiani pi abili e soprattutto quelli che producevano articoli necessari ai militari (armaioli e fabbri) godevano di un'alta considerazione. Da ultimi veniva i mercanti; nella visione economica piuttosto arretrata del bakufu essi non producevano
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Storia e civilt del Giappone beni e quindi erano considerati quasi alla stregua di parassiti che si arricchivano sfruttando il lavoro altrui. Al di sotto delle quattro classi c'erano persona che erano considerate al di fuori della comunit, non godevano di diritti civili ed erano costrette a risiedere in quartieri separati o a condurre una vita nomade. Questi emarginati, chiamati eta (letteralmente molta sporcizia) oppure hinin (non uomini), erano inizialmente persone considerate impure per delitti commessi o per il loro mestiere (macellai, conciatori, mendicanti, prostitute e intrattenitori di strada); tuttavia questa condizione era ereditaria e con il passare del tempo si andarono formando comunit soggette a discriminazione solo in ragione della loro discendenza. Questo tipo di emarginazione sociale non scomparso neppure nel Giappone odierno dove sussistono comunit (chiamate burakumin) tuttora soggette a discriminazione. Il bando del cristianesimo e la chiusura della nazione. La politica di Tokugawa Ieyasu nei confronti del cristianesimo e dei rapporti con l'Occidente sub una brusca inversione di tendenza nel giro di pochi anni. Inizialmente gli incoraggi il commercio con l'estero che considerava come un mezzo per arricchire il paese e le casse del bakufu; a tal fine egli cerc di regolamentare soprattutto i traffici con la Cina imponendo a tutte le navi mercantili di operare solamente sotto sua licenza.

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Storia e civilt del Giappone Analogamente Ieyasu diede inizialmente un moderato sostegno al cristianesimo. In realt pare che egli personalmente fosse agnostico e che anzi considerasse qualsiasi religione come un potenziale intralcio e pericolo per lo stato; forse la sua posizione nei confronti del cristianesimo era solamente dettata dal desiderio di mantenere buoni rapporti con i mercanti portoghesi e di ostacolare il buddhismo. Le ragioni della sua svolta in politica estera non sono chiare; probabilmente egli vide che il cristianesimo si stava diffondendo troppo nel Kysh e nelle regioni occidentali (della cui fedelt egli non si fidava troppo) e temeva che ci potesse facilitare la nascita di una coalizione contro di lui. Analogamente egli si rese forse conto che erano quelle stesse regioni occidentali a trarre i maggiori guadagni dal commercio con l'Occidente. L'avanzata del cristianesimo appariva comunque strettamente legata alla politica di espansione coloniale di Portogallo e Spagna. I timori nei confronti della religione cristiana parvero confermati dalla rivolta scoppiata nel 1637 a Shimabara (nei pressi di Nagasaki); in realt la sommossa non aveva un movente religioso, ma era causata dalle pessime condizioni in cui si trovavano i contadini. Tuttavia ad essa parteciparono anche parecchi cristiani e il bakufu ne approfitt per attuare una politica di chiusura quasi totale del paese. A partire dal 1639 fu severamente vietato sia l'attracco di navi occidentali, sia l'espatrio di cittadini giapponesi, sia il rientro in patria di giapponesi residenti all'estero.
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Storia e civilt del Giappone Solo agli olandesi fu consentito di mantenere un'attivit commerciale tra Cina e Giappone: ad essi era stato permesso di mantenere in Giappone una base permanente a Deshima, una piccola isola artificiale nella baia di Nagasaki che era sotto stretto controllo del bakufu. Lo sviluppo economico e la crescita delle citt. Per il Giappone il periodo Tokugawa costituisce un lungo periodo di pace e di relativo ordine in cui si assiste a un graduale sviluppo dell'economia e all'espansione delle citt. All'inizio del periodo Edo l'economia del Giappone era basata soprattutto sull'agricoltura e in particolare sulla cultura intensiva del riso e dei cereali. I contadini vivevano in piccoli villaggi e coltivavano piccoli appezzamenti a terra. I villaggi avevano una struttura gerarchica al cui vertice stava il capo-villaggio e le famiglie contadine pi ricche (honbyakush) che erano titolari degli appezzamenti; sotto di essi erano i contadini salariati. Durante il XVIII secolo la produzione agricola ebbe un forte incremento a causa del miglioramento delle tecniche di coltivazione, della bonifica di nuovi terreni e dell'ampliamento della rete di canali di irrigazione. L'aumento del tenore di vita della popolazione e la crescita delle citt fecero sorgere la domanda di generi alimentari pi raffinati e l'agricoltura cominci a diversificarsi, producendo non solo alimenti di base ma anche cotone, tabacco, semi da olio, foglie di gelso per sericoltura e frutta (arance, uva, meloni ecc.).
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Storia e civilt del Giappone Tuttavia lo sviluppo economico fu accompagnato da una crescita dei prezzi dei generi di prima necessit che ebbe effetti negativi sulle condizioni di vita dei ceti pi bassi: come spesso accade nelle fasi iniziali della crescita economica di una nazione, il divario tra le classi sociali si ampli. Il malcontento e il risentimento dei contadini verso i daimy e il bakufu si manifest in ricorrenti rivolte. Nel periodo Edo il Giappone ebbe un forte sviluppo urbano; mentre alla met del XVI secolo la quasi totalit della popolazione risiedeva nelle campagne, verso l'inizio del XVIII secolo il paese aveva un tasso di urbanizzazione tra i pi alti nel mondo di allora. I nuclei delle citt erano costituiti dai grandi castelli che i vari daimy avevano iniziato a costruire a partire dal periodo Azuchi-Momoyama. All'interno e nelle immediate vicinanze di questi castelli vivevano molti samurai, le cui esigenze logistiche avevano attirato commercianti e artigiani. La citt di Edo, che nel 1590 era un piccolo villaggio di appena un migliaio di abitanti, ebbe una rapida crescita legata soprattutto al suo ruolo di sede del bakufu; essa quindi fu rapidamente popolata da un gran numero di militari e funzionari amministrativi, oltre a divenire la sede delle sontuose residenze dei daimy. Edo era il punto d'arrivo delle tasse raccolte dai funzionari dello shgun ed era quindi una citt ricca, un centro di consumo pi che di produzione. L'apice di questo periodo di prosperit materiale e di sviluppo artistico e intellettuale l'era Genroku in cui
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Storia e civilt del Giappone forse per la prima volta nella storia del Giappone si assiste alla nascita di una cultura guidata dai gusti non della nobilt o della classe militare, ma di una borghesia cittadina ricca e colta. Anche la citt di saka ebbe un grande sviluppo; fin dall'et medievale la sua posizione centrale e la sua vicinanza al mare e alla capitale di Heian ne avevano fatto uno dei principali centri commerciali del Giappone. Nonostante il miglioramento della rete stradale, anche durante il periodo Edo il trasporto marittimo rimase il sistema pi economico per spedire le merci e saka si conferm come il pi importante centro mercantile e finanziario del paese; dopo la decadenza del periodo Sengoku anche la citt di Kyto ebbe una veloce ripresa. Le tre maggiori citt del Giappone assunsero ben presto la dimensione di metropoli: nel 1720 Edo aveva circa un milione di abitanti, Kyto e saka circa mezzo milione ciascuna. La diffusione del neoconfucianesimo. Il periodo Edo fu un periodo di crisi del buddhismo che perse quasi completamente l'appoggio della gerarchia politica, anche a causa del sostegno che alcuni potenti monasteri avevano fornito ai nemici di Oda Nobunaga e Toyotomi Hideyoshi. A livello popolare le cerimonie buddhiste e la devozione amidista della scuola jdo continuavano ad avere seguito, ma si pu dire che in generale il buddhismo avesse perso la funzionare di guida morale del paese che aveva svolto nei secoli passati, anche perch alcuni suoi aspetti dottrinali
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Storia e civilt del Giappone erano in contrasto con il codice di comportamento della classe militare. Il cosiddetto neoconfucianesimo era una scuola di pensiero nata in Cina ad opera del filosofo Zhu Xi e sottolineava soprattutto agli aspetti pratici e razionalistici della dottrina confuciana; da un punto di vista morale esso dava una grande importanza alle relazioni umane, alla tradizione, all'obbedienza assoluta ai genitori e alle autorit come mezzo per mantenere l'armonia sociale. Il neoconfucianesimo fu importato in Giappone fin dal XIV secolo ed era oggetto di studio come uno degli elementi della cultura cinese, ma aveva avuto scarso seguito; tuttavia, a partire dall'inizio del XVII secolo, esso ebbe una rapida diffusione in tutto il paese e divenne in breve l'ideologia di riferimento degli ambienti intellettuali e della classe politica. Alla sua diffusione contribu notevolmente il fatto che uno dei consiglieri pi fidati di Tokugawa Ieyasu fosse Hayashi Razan, un erudito neoconfuciano. L'aspetto pi importante del neoconfucianesimo, per, fu il suo influsso sugli ideali e sui codici di comportamento della popolazione. La decadenza del bakufu. La spinta inizia degli ordinamenti istituiti da Tokugawa Ieyasu e dai suoi primi successori Hidetada e Iemitsu assicur al governo shogunale un lungo periodo di stabilit e di efficace controllo sulla nazione. Tuttavia gi a partire dagli inizi del XVIII secolo cominciano a
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Storia e civilt del Giappone manifestarsi i sintomi di una crisi che alla lunga determiner il crollo del bakufu. Le ragioni di questa crisi sono numerose e complesse; in termini molto generali si pu dire che il bakufu non fu ingrado di adattarsi a quei profondi cambiamenti che esso stesso aveva contribuito a generare ed gradualmente divenuto un'istituzione obsoleta e in arretrato rispetto allo sviluppo di base. La crisi economica. La crisi visibile prima di tutto in campo economico: mentre il Giappone si stava decisamente avviando verso un'economia di tipo proto-industriale e mercantile, la politica del bakufu rimase sostanzialmente legata all'economia rurale degli inizi del XVII secolo. Il governo centrale ha sempre considerato l'agricoltura come la pi importante fonte di ricchezza e le sue misure nei confronti del commercio e dell'industria furono sempre parziali e contraddittorie; in particolare il commercio stato considerato al pi come un male necessario. A partire dai primi anni del 1700 il bakufu si trov in crescenti difficolt economiche; infatti da un lato il prezzo del riso continuava a calare mentre le spese aumentavano a causa della crescente inefficienza delle strutture amministrative e della dilagante corruzione dei funzionari. La situazione fu ulteriormente aggravata da una serie di calamit naturali che colpirono il Giappone durante il XVIII secolo; il dissesto economico del bakufu operava anche pesantemente
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Storia e civilt del Giappone sui samurai di rango inferiore, che vedevano il potere d'acquisto dei loro stipendi ridursi costantemente e tra cui quindi cresceva il malcontento. Un temporaneo miglioramento delle condizioni finanziarie del governo si ebbe sotto Yoshimune, l'ottavo shgun Tokugawa. Egli era un uomo risoluto e dotato di senso pratico e var una serie di provvedimenti per il risanamento delle finanze: istituzione di un contributo annuale da parte dei daimy, ampliamento delle arse coltivabili con conseguente aumento dell'introito fiscale, riduzione delle spese attraverso una politica di economia e la moralizzazione della classe dirigente. Queste misure (conosciute col nome di riforme Kyh) ottennero il pareggio del bilancio ed ebbero sulle finanze del bakufu un effetto benefico che si prolung per parecchi decenni; tuttavia, l'impronta conservatrice della linea politica del governo non cambi e le difficolt di fondo che essa comportava rimasero. Pi o meno nelle stesse situazioni erano anche i feudi, che spesso avevano bilanci in passivo e si trovavano nella necessit di contrarre forti debiti con i banchieri per poter sopravvivere. Mentre i domini pi piccoli avevano ben poche possibilit di cambiare questa situazione, i daimy di alcuni feudi pi potenti intrapresero con successo una politica di razionalizzazione dell'amministrazione e di modernizzazione dell'economia, stimolando attraverso finanziamenti e opere pubbliche lo sviluppo di produzioni in settori particolari (cotone, seta, carta,
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Storia e civilt del Giappone porcellana, sake ecc.) che erano molto richiesti a livello nazionale . La crisi della politica di isolamento. La politica di isolamento del bakufu non era mai stata assoluta. Fermo restando il bando totale del cristianesimo, gli shgun avevano sempre permesso un commercio molto limitato con la Cina, la Corea, le isole Ryky, gli ainu e gli olandesi. Tuttavia questi scambi erano insufficienti per un'economia che si stava avviando verso l'industrializzazione; tra l'altro la produzione agricola del Giappone era soggetta a drastiche variazioni annuali causate dall'instabilit del clima e l'impossibilit di importare generi di prima necessit rendeva molto gravi le conseguenze dei periodi di carestia. A partire dal XVII secolo in alcuni ambienti intellettuali si era quindi andata formando la convinzione che la politica di isolamento fosse nociva e che il Giappone avesse tutto da guadagnare da scambi sia commerciali che culturali con l'estero. Sulla scia di questa parziale apertura si form un piccolo gruppo di eruditi che impararono la lingua olandese e cominciarono a studiare i testi occidentali, soprattutto al fine di ricavarne notizie utili nei campi della botanica, medicina, astronomia, tecniche agricole e industriali. Questo nuovo ramo del sapere venne chiamato rengaku (studi olandesi) ed ebbe come esponenti principali Aoki Kon'y e Hiraga Genna. Tuttavia gli shgun successivi a Yoshimune avevano su questo
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Storia e civilt del Giappone punto idee molto meno evolute questa tendenza non fu pi incoraggiata. L'arrivo delle navi nere. Tra la fine del XVIII secolo e l'inizio del XIX secolo la politica di isolamento del Giappone si scontr con le crescenti pressioni da parte dei paesi occidentali. Da una parte la Russia era avanzata nella Siberia orientali e si stava ulteriormente espandendo in direzione dell'Alaska, della Kamchakta, delle isole Sahalin e Curili e perfino nell'Hokkaid. Dall'altra parte le maggiori nazioni europee, soprattutto l'Inghilterra, e gli Stati Uniti avevano crescenti interessi commerciali e politici in Estremo Oriente. Il Pacifico orientale era quindi solcato da un numero crescente di navi che conducevano esplorazioni geografiche, cercavano nuovi mercati per il proprio commercio o semplicemente avevano bisogno di scali per rifornimenti; il Giappone cominci quindi a essere raggiunto da richieste di aprire relazioni diplomatiche e commerciali da parte di diverse nazioni. La risposta del bakufu a queste richieste fu spesso incerta e contraddittoria; gli shgun erano forse combattuti tra il desiderio di proseguire la politica tradizionale di isolamento e i vantaggi che un'apertura all'Occidente avrebbero procurato, in alcuni casi lo shgun si limit a rifiutarsi di ricevere gli emissari occidentali, ma nel 1825 un editto ribadiva l'ordine di sparare a vista su ogni nave straniera che si fosse avvicinata alle coste. Tuttavia la sconfitta della Cina da
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Storia e civilt del Giappone parte dell'Inghilterra nella guerra dell'Oppio del 1838 indusse il bakufu a tenere una condotta pi conciliante e nel 1842 l'editto fu revocato. La fine della politica di isolamento del Giappone fu tuttavia dovuta alla determinazione degli Stati Uniti; dopo un tentativo fallito nel 1845 da parte del commodoro Biddle, nel 1853 il commodoro Matthew Perry chiese nuovamente facilitazioni per la navigazione e il commercio . Egli era accompagnato da quattro navi da guerra; questa volta lo shgun non se la sent di opporre un nuovo rifiuto e nel 1854 firm un trattato che concedeva agli americani il permesso di commerciare con il Giappone attraverso l'accesso a due porti; l'accordo con gli Stati Uniti fu presto seguito da trattati analoghi con Inghilterra, Russia e Olanda. La fine del governo shogunale. Il brusco cambiamento di linea politica del bakufu apparve come un vile cedimento a pressioni esterne e suscit aspre polemiche nel paese e una spaccatura all'interno dello stesso governo shogunale. Tra l'altro in quella occasione lo shgun ritenne opporturno chiedere consiglio ai tozama daimy e alla corte imperiale, che da secoli erano stati esclusi da qualsiasi decisione in materia di politica estera; naturalmente anche questo fatto venne interpretato come un segno di debolezza del governo. Gi nel XVIII secolo si era sviluppata in Giappone una corrente di pensiero che era favorevole al ritorno di un governo imperiale diretto; gli esponenti di queste idee
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Storia e civilt del Giappone erano ideologicamente collegati con il movimento del kokugaku (studi nazionali), un gruppo di intellettuali che aveva come esponente di spicco Motoori Norinaga che era giunto a posizioni politiche contrarie allo shgun. Verso l'inizio del XIX secolo queste posizioni erano comunemente indicate con lo slogan sonn (onore all'imperatore) e si erano rafforzate a causa della crescente incapacit degli ultimi shgun Tokugawa e della crescente insubordinazione di alcuni potenti tozama daimy. Dopo la met del XIX secolo in questo movimento era anche confluita la protesta di quanti erano contrari alla firma dei trattati con i paesi occidentali. La fazione cosiddetta sonn ji (onore all'imperatore, espulsione dei barbari) era sempre pi forte e aveva organizzato una serie di rivolte e attentati contro gli stranieri. Nel 1863 le batterie costiere di Satsuma e Chsh bombardarono navi americane; in realt sembra che l'opposizione agli stranieri non fosse dettata da un sentimento xenofobo, ma semplicemente dal desiderio di mettere in difficolt il bakufu. Ormai il paese era in uno stato di guerra civile: nel 1864 le forze di Chsh attaccarono l'esercito dello shgun a Kyto. Il bakufu cerc di inviare rinforzi, ma gli manc l'appoggio militare di molti alleati e fu sconfitto; gli scontri continuarono fino al 1867, quando l'ultimo shgun si dimise, e nel 1868 l'intero paese si sottomise nuovamente all'autorit dell'imperatore.

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Storia e civilt del Giappone INDICE Periodo Jmon..................................................... Periodo Yayoi....................................................... Periodo Yamato................................................... Periodo Asuka...................................................... Periodo Nara........................................................ Periodo Heian...................................................... Periodo Kamakura............................................... Periodo Ashikaga................................................. Periodo Azuchi-Momoyama................................ Periodo Edo......................................................... 3 3 4 7 13 16 25 34 37 53

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