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LA STORIA EGIZIA

UNIFICAZIONE DELL’EGITTO

L’unico sovrano che si distinse fra tutti fu il re Narmer che intorno al


3100 a.C. riunificò l’ Alto e il Basso Egitto e fondò la I dinastia.
Il figlio del re Narmer, Menes spostò la residenza ai confini tra l’Alto e
il Basso Egitto, dove in seguito nacque la città di Menfi.
Alla sua morte fu sepolto ad Abydos assieme ai suoi cani, ai suoi
servitori e alle sue donne secondo un’usanza che prevedeva la morte
obbligatoria di coloro che avrebbero dovuto servire il sovrano nella
vita dopo la morte. Questa usanza fu abolita alla
fine della I dinastia.
L’ ANTICO REGNO

Dalla III dinastia in poi, la storiografia moderna suddivide la


storia egiziana in quattro periodi: Antico Regno (III-VI dinastia),
Medio Regno (IX-XII dinastia), Nuovo Regno (XVIII dinastia),
Epoca tarda o della decadenza. Tra l’Antico e il Medio
Regno e tra quest’ultimo e il Nuovo Regno vi furono secoli di
disordini e decadenza, denominati periodi intermedi.
L’Antico Regno fu un periodo glorioso, caratterizzato da
un’intensa attività culturale e architettonica, ed è proprio in
questo periodo infatti che si assiste all’innalzamento delle
splendide tombe monumentali, fatte edificare dai faraoni come
simbolo della loro potenza e della loro natura divina: le
piramidi.
In particolare, risalgono all’Antico Regno le piramidi di Giza,
costruite sotto i faraoni Cheope, Chefren e Micerino
IL MEDIO REGNO E
IL NUOVO REGNO

Durante il Medio Regno l’Egitto ebbe un grande sviluppo, in


questo periodo conquistò la Nubia, si promosse
l’architettura, la letteratura e la narrativa ed infine si rese
fertile il terreno dell’oasi del Fayyum.
Nel corso del Nuovo Regno il re Ahmosi cacciò gli Hyksos
che avevano occupato il territorio egizio.
Inoltre i traffici commerciali divennero sempre più intensi e
Tebe diventò la capitale.
Sempre in questo periodo i sovrani decisero di farsi inumare
in una valle nel deserto, la Valle dei Re.
LA FINE
DEL NUOVO REGNO
Con l’incoronazione di Amenhotep IV si ebbero diversi
cambiamenti a livello religioso, egli tentò di creare una
nuova religione monoteista incentrata su Atòn, e il
sovrano prese il nome di Akenaton “figlio di Atòn”.
L’ obiettivo di Akenaton, oltre a quello di fondare una
religione monoteista, era quello di dare vita ad uno
Stato teocratico ovvero dove il potere politico emanato
da Dio era nelle mani del sovrano; a questo punto i
sacerdoti si sentirono minacciati a causa
dell’indebolimento del loro potere, incominciando così
ad opporsi ad Atòn mentre il popolo, in preda al panico,
bruciò i templi del Dio che il faraone fece costruire e la
classe sacerdotale riprese il potere.
Dopo la morte di Akenatòn salì al trono Tutankhamon
che ristabilì gli antichi culti politeistici ma morì molto
presto alla sola età di 18 anni dando spazio alla salita al
trono di Ramses I, soldato proveniente da una famiglia
di ufficiali, che fondò la dinastia dei rammesidi, nella
discendenza si differenziò Ramses II che venne
ricordato come colui che fermò l’estensione degli Ittiti
nella battaglia di Qadesh.
Nonostante nella lotta non ci furono né vincitori né vinti
il faraone rientrato in patria ricevette l’onore di essere
DALL’ EPOCA TARDA
ALLA CONQUISTA ROMANA

Dal 1292 a.C. iniziò un graduale indebolimento del potere


centrale e verso il 1200 a.C. i popoli del mare attaccarono
l’Egitto. Nel 900 a.C. una dinastia
straniera si insediò nella Valle del Nilo e nel 671 a.C. l’Egitto
cadde nelle mani degli Assiri, fino a quando una nuova
dinastia egizia non li cacciò, restituendo una breve rinascita
che durò fino al 525 a.C., anno in cui ci fu il declino definitivo.
In quell’anno infatti l’Egitto fu conquistato dai Persiani e nel
332 a.C., Alessandro di Macedonia, detto Magno, oltrepassò il
confine egiziano e venne incoronato faraone d’Egitto a Menfi.
Infine nel 31 a.C. la regione divenne una provincia romana.

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