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LEZIONE

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Le civiltà fluviali della Mesopotamia e dell’Egitto 2

4 L’EGITTO, LA TERRA DEL NILO


Un fiume che porta la vita
La storia della civiltà egizia è legata al fiume Nilo. Infatti, mentre
nella preistoria l’Egitto era ricco di vegetazione, dal 3500 a.C. i
cambiamenti climatici lo trasformano per buona parte in deserto. l Pagina 33
del Volume 1
Fa eccezione una sottile striscia di terra lungo le rive del Nilo,
inondata periodicamente dalle acque del fiume, che la ricoprono
di uno strato di terriccio, il limo, molto fertile e adatto alle
coltivazioni.

L’Egitto è guidato dal faraone


Come in Mesopotamia, le prime città nascono proprio lungo il
corso di un fiume. Si costruiscono mura difensive e opere di
canalizzazione delle acque.
In questo periodo, detto predinastico (3900-3000 a.C.), il territorio
egizio è diviso in due regni: il Basso Egitto a Nord, vicino al delta
del Nilo, e l’Alto Egitto più a Sud.
Verso il 3000 a.C. l’Egitto è unificato in un solo regno e ha una
struttura sociale rigida e gerarchica. A comandare è un re, detto
faraone, che è considerato figlio del dio del Sole e quindi adorato
come una divinità. Le tappe
del viaggio
Gli scribi sono al servizio del faraone
In Egitto il faraone
Il faraone è assistito nella gestione del suo regno da un ceto di regna su un territorio
funzionari, gli scribi, che sono fondamentali reso ricco dal Nilo.

al governo perché conoscono l’arte della


scrittura. Gli scribi infatti rappresentano
il faraone in tutto il regno: ricevono e
applicano i suoi ordini e riscuotono le
tasse.
Il resto della società egiziana, come
in Mesopotamia, è composto da
guerrieri, mercanti, artigiani e Gli scribi conoscono
contadini. Al livello più basso ci la scrittura geroglifica.
sono gli schiavi.

Si occupano di applicare gli ordini


del faraone e di riscuotere le tasse.
UNITÀ
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Le prime civiltà urbane 2

5 CULTURA E RELIGIONE IN EGITTO


Gli Egizi usano i geroglifici
I caratteri usati dagli Egizi per scrivere sono chiamati geroglifici
(“lettere sacre incise”), in cui ogni carattere riproduce una parola o l Pagine 34-35
un’azione. del Volume 1

Per scrivere gli Egiziani usavano dei rotoli ottenuti lavorando


le fibre del papiro, una pianta palustre che in Egitto cresce
rigogliosa.

L’imbalsamazione permette all’anima di


sopravvivere
Gli Egizi sono politeisti [a]. La divinità più importante è Ra, a Politeismo
dio del Sole, ma esistono per esempio Osiride (dio dei raccolti) e Le religioni
Anubi, custode del regno dei morti. politeiste venerano
Gli Egizi credono in una vita dopo la morte: l’anima del defunto più dèi.
viene giudicata da Anubi e, se risulta pura, può ricongiungersi
al corpo. Questo può avvenire però solo se anche il corpo si è
conservato intatto grazie all’imbalsamazione.

Se il cuore del defunto è più leggero di


una piuma (simbolo di purezza) l’anima
può ricongiungersi al corpo.

Anubi, il dio sciacallo, si


occupa della cerimonia
l Guarda la mappa
della pesatura dell’anima.
a p. 35 del Volume 1
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Le civiltà fluviali della Mesopotamia e dell’Egitto 2

La costruzione delle piramidi


Gli Egizi hanno anche conoscenze approfondite di astronomia,
medicina, matematica e tecniche di costruzione. Lo dimostrano
le opere per il controllo delle acque del Nilo e le piramidi (le
tombe dei faraoni). A differenza di quanto si crede di solito, le
piramidi sono state costruite per lo più da artigiani e contadini,
obbligati a partecipare ai lavori durante le piene del Nilo, e non da
schiavi.

6 TRE MILLENNI DI STORIA


La storia dell’Egitto
La storia egiziana, che dura circa 3000 anni, si divide in tre epoche
principali, con periodi intermedi di guerre:
l Pagine 36-37 del
• Antico Regno (2700-2200 a.C.): la capitale è Menfi, a Nord, Volume 1
vicino al delta del Nilo; ai faraoni Cheope, Chefren e Micerino
si deve la costruzione a Giza delle piramidi che portano il loro
nome e della Sfinge. In questo periodo l’Egitto attraversa una
fase di espansione militare e commerciale. Verso il 2200 a.C. l Guarda la carta a
alcuni funzionari si ribellano e l’Egitto si divide. p. 36 del Volume 1

• Medio Regno (2055-1790 a.C.): ristabilita l’unità i faraoni


possono conquistare la Nubia, una regione ricca di miniere
d’oro lungo il Nilo meridionale. Verso il 1790 a.C. il popolo
nomade degli Hyksos invade l’Egitto del Nord e segna l’inizio
di un nuovo periodo di crisi. La guerra di liberazione contro gli
Hyksos dura oltre due secoli ed è guidata dalla città di Tebe.
• Nuovo Regno (1540-1070 a.C.): con la sconfitta degli Hyksos
inizia il periodo di massimo splendore della civiltà egizia.
Tebe diventa la nuova capitale, abbellita da palazzi, giardini e
templi. Il faraone Amenofi IV prova a sostituire il politeismo
con il culto di una sola divinità per indebolire il potere dei
sacerdoti, ma non ha successo: il figlio Tutankhamon ripristina
la situazione iniziale. Un altro faraone, Ramesse II, si scontra
con gli Hittiti nella battaglia di Qadesh.
Attorno al 1200 a.C. gli Egizi respingono l’attacco dei Popoli
del Mare, ma ciò indebolisce comunque l’Egitto che inizia una
fase di decadenza, la cosiddetta epoca tarda. Dal VII secolo si
susseguono le invasioni di Assiri, Persiani e infine la conquista da
parte di Alessandro Magno nel 332 a.C.

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