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La piena era dovuto allo scioglimento della neve e alle piogge torrenziali
sugli altopiani vulcanici dell'Etiopia, dove ha origine il Nilo Azzurro. Le
acque crescevano di livello e ricoprivano i campi. A novembre le acque
iniziavano a ritirarsi lasciando sul terreno il limo che rendeva il suolo
fertile e adatto ad essere coltivato.
Nella valle del Nilo si coltivava soprattutto grano, orzo e lino. C'erano
anche alberi da frutta e ortaggi. Si allevavano inoltre bovini, maiali e
asini. Caratteristico dell'Egitto era il papiro.
Il Nilo è un fiume navigabile e ha sempre rappresentato la principale via
di comunicazione dell'Egitto. La valle del Nilo era una regione omogenea
e ben delimitata. Anche lungo il Nilo, come in Mesopotamia, si sviluppò
una civiltà urbana, con città cinte da mura, all'interno delle quali sorgeva
il tempio della divinità protettrice. Si formarono però due regni: uno nel
Basso Egitto e l'altro nell'Alto Egitto. Verso il 3000 a.C venne istituito un
unico regno che comprendeva i due precedenti regni. Ad unificare il
paese fu probabilmente Menes, il primo sovrano ad essere citato dalle
fonti come faraone. Egli inaugurò la prima delle dinastie faraoniche in
cui si suddivide l'antica storia egiziana.