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CARATTERISTICHE E STRUTTURA
• struttura del nucleo
• fase luminosa fotosintesi
• frutto con classificazione
• fusto
• fillotassi
• seme
• tessuti conduttori
• plastidi
• fiore
• struttura foglie
• parenchima
• vacuolo
• sviluppo fiorale
• parete primaria
• radice
SISTEMATICA E TASSONOMIA
• Briofite ed il passaggio alla vita terrestre
• Orchidee, tipi di simbiosi
• differenza tra mono e dicotiledoni
• brassicaceae
• conifere
• cianobatteri
• pteridofite
• graminacee
• alghe
• rosaceae
• leguminose
• monocotiledoni
• Alghe
• alghe rosse
• asteraceae
• ranuncolacee
• sistematica ginmno e principali caratteristiche
• Differenza di fusto foglia radice fra gimno e angio
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***CLASSIFICAZIONE***
Dominio → Regno → Phylum/Divisione → Classe → Ordine → Famiglia → Genere → Specie
TASSONOMIA e SISTEMATICA
• SISTEMATICA: studia la biodiversità in un contesto evolutivo stabilendo i criteri di classificazione in gruppi gerarchici
• TASSONOMIA: identifica, denomina e classifica gli individui in categorie tassonomiche dove ogni individuo ne possiede
una sola
• DOMINI: Bacteria, Archaea, Eukarya
• REGNI: Monera, Protista, Plantae, Fungi, Animali
Biodiversità
Note oltre 1,5 milioni di specie di viventi (molte conosciute), di cui oltre 400.000 sono vegetali
• La maggior parte delle specie oggi conosciute sono state definite in base alle loro caratteristiche, cioè sono specie fenetiche
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• In molti casi ci sono esemplari tipo che fanno da riferimento per stabilire se un individuo appartiene alla stessa specie
• In alcuni campi di studio può essere utile un test di incrocio generando una specie biologica (due individui appartengono alla
stessa specie quando possono accoppiarsi e originare una progenie fertile). Non è sempre praticabile
Distinzione delle specie in base al DNA: se due individui hanno similitudine nel DNA del 97% si possono considerare della
stessa specie; il 3% è quella porzione di variabilità intraspecifica
Teoria dell’evoluzione
• L’evoluzione è la causa della biodiversità
• Formulata da Charles Darwin e Alfred Wallace secondo i seguenti punti
Teoria di Malthus
Le popolazioni di viventi producono una progenie più numerosa di quella che può essere sostenuta dall’ambiente
La progenie meglio adattata alle caratteristiche dell’ambiente si riprodurrà in maniera più abbondante
• Darwin parla di selezione naturale.
• In natura, molti agenti selettivi possono operare contemporaneamente, agendo sullo stesso carattere in modi diversi
• Diverse modalità di azione della selezione:
➢ Selezione direzionale
➢ Selezione stabilizzante
➢ Selezione diversificante/ divergente
• La ripetizione nel tempo (e per tempi molto lunghi) dei tre fattori di selezione può portare a cambiamenti molto grandi dei
caratteri ereditari e, quindi, nelle caratteristiche dei viventi, risultando:
➢ Evoluzione divergente
➢ Convergenza evolutiva
➢ Coevoluzione
In una popolazione la progenie di alcuni individui può presentare caratteri modificati rispetto ai genitori.
• La genetica di popolazione rivela l’evoluzione e le sue cause
• Quasi contemporaneamente a Darwin, Mendel, incrociando piante di pisello con caratteristiche differenti gli permettono di
comprendere che i caratteri sono ereditati con proporzioni matematiche precise
• La genetica è una scienza quantitativa.
• Se le condizioni sono rispettate si ha L’equilibrio H-W, dove due alleli di uno stesso gene manterranno proporzioni costanti
di una popolazione
Deriva genetica
• In popolazioni piccole
• Eliminazione di tutti gli individui che portano un certo allele
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Efetto del fondatore
• Quando una popolazione viene fondata partendo da una popolazione più grande
• Il piccolo gruppo può avere caratteristiche particolari, che non sono quelle medie della popolazione originaria di partenza.
\Sistema linneano\
• Sistema tassonomico gerarchico
• Un nome, nella comunità scientifica, è costituito di due nomi
1. il primo indica il genere
2. il secondo è l’epiteto specifico
• Il nome è scritto in latino o scritto in corsivo o sottolineato e per essere completo dovrebbe essere accompagnato dal nome
di chi ha fatto la descrizione
• L’epiteto di solito riflette una caratteristica specifica o particolarmente evidente di quell’organismo
• Di uno stesso genere possono essere presenti più specie.
gradi di parentela
dominio, regno, phylum, classe, genere e specie
1. Quando le informazioni sono dettagliatamente sufficienti per discriminare bene da un nodo dovrebbero partire solo ed
esclusivamente due rami
2. Intorno ad un nodo, i due rami possono essere ruotati a piacimento;
3. I cladogrammi radicati presentano un segmento che scende verso il basso che segnala la successione temporale; chi sta più
verso il basso è arrivato cronologicamente prima, LUCA (Last Universal Common Ancestor). Se tutti gli organismi
originano da un antenato comune, possiamo pensare di costruire uno schema in cui questo antenato sta alla base e da questo
punto diparte un “fusto” che si suddivide in rami, ognuno dei quali rappresenta una specie (o un gruppo di specie). Questa è
la sistematica filogenetica;
4. Ogni nodo rappresenta un evento di speciazione;
5. L’antenato si trova alla radice dell’albero;
6. Il numero di nodi che separano due rami rappresenta la vicinanza (lontananza) dei due taxa considerati;
7. Il triangolo vuol dire che ci sono ulteriori ramificazioni ma per rendere l’albero più semplice vengono raggruppate;
8. Per radicare un albero è sufficiente prendere un gruppo esterno rispetto a quello che sto considerando, chiamato outgroup;
9. In un albero possiamo trovare anche dei segni che ci indicano l’ingresso di una caratteristica che ci permette di “fare un
salto” al gruppo successivo;
10. Distinguiamo poi caratteri derivati, caratteri nuovi, o ancestrali, che stanno a monte di quelli derivati;
11. Tutti i taxa scelti formalmente dovrebbero essere monofiletici;
12. In qualche modo tutti i ranghi sono arbitrari, tranne il livello di specie.
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Le tecniche statistiche e cladistiche ci permettono di individuare l’albero filogenetico migliore. Spesso sono possibili più
cladogrammi alternativi: il principio di parsimonia serve a scegliere quello corretto cioè valutiamo come migliore lo schema che
prevede il minor numero di cambiamenti possibili (individuabili in caratteristiche morfologiche o in sequenze di DNA).
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\Embriofite\
Piante tra le alghe e le piante terrestri che cominciano a sviluppare degli embrioni
\Tracheofite\
• Piante che presentano di xilemi lignificati
• permettono di identificare le piante con sistemi di conduzione\
\Conifere\
Piante che presentano semi rispetto ai muschi e alle felci
\Piante crittogame\
• Categorizzazione per le piante che non hanno fiori, semi o complesse specializzazioni
• Hanno tutte ciclo riproduttivo simile
• Comprende alghe, funghi, licheni, muschi, felci, ecc
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Piante con fiore\
Piante rappresentate dalla presenza di carpelli
• I cladogrammi rivelano la convergenza evolutiva e risolvono quei problemi legati al fatto che due specie di piante possono
essere morfologicamente simili ma evolutivamente lontane
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Cianobatteri
\Cianobatteri (alghe azzurre)\
• Piccoli organismi unicell (0,2- 5 µm) di colore azzurro
• Solitari o riuniti in colonie
• Categorizzati tra i batteri Gram negativi
• Possiedono clorofilla e fotosistema II
• Si adatto facilmente alle condizioni ambientali
• tra un tilacoide e l’altro hanno l’amido delle cianoficee
• Fossili risalenti a 2,5 miliardi di anni fa
\Funzioni cianobatteri\
• Organismi capaci di:
- fotosintesi ossigenica (produzione O2)
- fotosintesi anossigenica e respirazione anaerobica mediante S
- fissare l’azoto atmosferico (importanza ecologica)
\Fotosintesi ossigenica\
• utilizzando l’acqua come fonte di e-
• rilasciano O2 nell’atmosfera con un processo metabolico
1. parete cellulare
2. cromatoplasma: parte periferica pigmentata
3. centroplasma: parte centrale
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Mureina
Glicopetide formato da
• acido N-acetil-muramico
• N-acetil-glucosammina
• tre AA assenti nella composizione delle proteine
• acido D- glutammico
• D-alanina
• acido diamminopimelico
\Mucillagine\
• Sostanza che forma una guaina all’esterno della parete
• 40-60% formata da polisaccaridi complessi
• ha funzione protettiva contro la disidratazione
• partecipa all’adesione al substrato
• In alcuni specie agisce nel movimento
\Pili\
• fibrille proteiche disposte perpendicolarmente alla parete e con proprietà contrattili
• Sono corti e robusti, probabilmente per la motilità
• Di due tipi: lunghi e sottili
• Sembrano partecipare ai meccanismi di riconoscimento del substrato e dell’adesione
\Ficobiliproteine\
• Pigmenti fotosintetici presenti in:
➢ cianobatteri
➢ alcuni gruppi di alghe eucariote (Glaucocystophyta, Rhodophyta, Criptophyta)
• Formate da ficobillisomi affiancati sullo strato esterno delle membrane dei tilacoidi
• La C-ficocianina (azzurra) abbonda nelle Cyanophyceae
• In alcune specie prevale la C- ficoeritrina (rossa)
\Ficobillisoma\
• Struttura costituita da più subunità:
1. Alloficocianina: centrale
2. Ficocianina: intermedia
3. Ficoeritrina: esterna
\Trichodesmium erythraeum\
• Cellule che abbondano di ficoeritrina
• Di colore rosso-violaceo
• Responsabile della colorazione del Mar Rosso
\Divinil-clorofille A e B\
Molecole del regno Plantae note come precursori delle clorofille
Vacuoli gassosi minuscoli corpi rifrangenti che rimpiccioliscono e scompaiono se sottoposti a pressioni di qualche atmosfera.
Sono larghi circa 70 nm e hanno estremità arrotondate o coniche. Ogni cilindretto è una vescicola piena di gas; la membrana che
la delimita è costituita da uno strato di particelle proteiche e risulta permeabile ai gas, ma non ai liquidi. Questi conferiscono alle
cellule una spinta di galleggiamento che permette di occupare nella colonna d’acqua, la posizione ottimale sia rispetto alla luce
che all’assorbimento dei nutrienti. È stata ipotizzata anche una funzione protettiva del DNA contro l’eccessivo irraggiamento.
\Eterocisti\
• Cellule arrotondate specializzate che perdono la capacità di dividersi
• Fissano l’N atmosferico (attive negli scambi con cell vicine)
• Hanno parete irrobustita e pluristratificata con 3 strati aggiuntivi: laminato, omogeneo e fibroso
• Parete ricca impermeabile a O2 per via dei glicolipidi
• Mancano del fotosistema II, ma hanno il fotosistema I
• Presenti in alcune specie di Cyanophyceae filamentos
• Se posizionati basalmente nel filamento ancorano anche il substrato
\Tricoma (filamento)\
• Tipo di colonia di cianobatteri (+ comune)
• Considerato come organismo pluricell con 2 tipi di cellule distinte per:
➢ forma
➢ struttura
➢ funzioni
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\Microplasmodesmi\
Strutture che permettono gli scambi di N e nutrienti della fotosintesi tra gli eterocisti e le cell vicine
\Propaguli vegetativi\
• Strutture deputate alla moltiplicazione
• Non fanno ricombinazione genica
• Abbondano di sostanze di riserva
• Se ne possono formare di 2 tipi: orgomogoni e acineti
\Orgomogoni\
• Tipi di propaguli vegetativi
• segmenti del tricoma che possono separarsi dalla colonia madre e generarne una nuova
\Acineti\
• Tipi di propaguli vegetativi
• capaci di superare condizioni ambientali avverse
• possono restare a lungo quiescenti, dividensi quando le condizioni diventano favorevoli
• Possono causare improvvise fioriture
\Nitrogenasi\
• complesso enzimatico per la fissazione dell’N2
• Inattivato dalla presenza di O2
• Riduzione: N2 → NH3+ → radicale amminico
• potere riducente fornito dal NADPH e energia dall’ATP
\Fissazione dell’azoto\
• Processo che avviene solo in ambiente microaerobico (bassa O2)
• funziona solo in assenza di composti azotati nei substrati
\Sistematica cianobatteri\
• Classificati come phylum Cyanobacteria
• noti 140 generi e circa 2000 specie.
\Prochlorophyceae\
• Batteri facenti parte dei picoplancton difficili da identificare e isolare
• Si conoscono solo quattro generi.
\Stromatoliti\
• Rocce calcaree sedimentarie finemente stratificate
• Formate da cianobatteri e altri batteri, formarono le, rocce calcaree
• Quelle “viventi” sono poco diffuse
• Si formano in ambienti marini di clima caldo, spesso a bassa profondità e salinità elevata
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\Tipi di simbiosi dei cianobatteri\
Possono avere simbiosi con altri organismi di vario tipo:
Molti batteri del genere Nostoc sono coinvolti nella formazione di licheni
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Alghe
\Cosa sono le alghe?\
• Organismi acquatici fotoautotrofi
• Complesso polifiletico che comprende anche gruppi molto distanti da un punto di vista filogenetico
• Si trovano in vari spazi: acque dolci e marine, ambienti terrestri (superficie dei tronchi, superfici nel suolo, licheni)
• Variano di dimensione da pochi µm a decine di m
• Possono vivere come cellule solitarie oppure in colonie
• Accumulano sostanze d riserva fuori dai cloroplasti, eccetto quelle verdi
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➢ Rizoidi: radici
• può essere:
➢ Filamentosa
➢ Parenchimatica
➢ Cenocitica
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\Classificazione dei flagelli\
• Classificazione basata sui tipi di peli:
- anematico: senza peli
- acronematico: ciuffo di peli apicale
- sticonematico: peli solo da un lato
- pleuronematico: due file di peli simmetriche su entrambi i lati
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\Ciclo Aploide nelle alghe\
• Ciclo che forma una singola generazione aploide che produce i gameti
• caratteristica delle alghe verdi
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***ARCHAEPLASTIDA***
\Archaeplastida\
• Organismi in grado di svolgere la fotosintesi (dotati di clorofilla A)
• Quattro phylum importanti sono:
1. Glaucocystophyta
2. Rhodophyta
3. Cyanidiophyceae
4. Rhodophytina
GLAUCOCYSTOPHYTA
RHODOPHYTA
\Cos’è il Caropogonio?\
• Gameti F a forma di fiasco nelle Rhodophytina
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• nelle Florideophyceae hanno il tricogino (lungo filamento) al quale si attaccano gli spermazi (gameti M)
\Cos’è la Cortex?\
• Pseudotessuto di rivestimento costituito da proteine e polisaccaridi
• Dona compattezza, robustezza e resistenza alla struttura
• Porzioni terminali del tallo che tramite ramificazioni, si fondono e formano punteggiature secondarie
\Cos’è la Medulla?\
• Parte più interna del tallo
• può essere compatta, lassa o cava
\Cos’è il Procarpo?\
• Apparato riproduttore F delle Alghe Floridee
• Costituito da un rametto pluricellulare del tallo
\Cos’è il Tetrasporofito?\
• Produzione di un tallo diploide dalla germinazione delle carpospore produce un tallo diploide
• forma degli sporangi che, dopo meiosi, producono 4 aplanospore aploidi, le tetraspore.
• La disposizione delle spore e la loro forma possono avere valore sistematico
• Germinando originano una nuova generazione gametofitica
CHLOROPHYTA
\Cos’è il fragmoplasto?\
• sistema di fibrille che si forma tra due nuclei figli durante la telofase
• Mantiene separati i nuclei delle cell durante la mitosi
\Cos’è l’Ipnozigote?\
zigote con parete ispessita, talvolta spinosa, e attraversa una fase di dormienza
\Cos’è il Volvox?\
• Formano colonie in cui le cell flagellate sono riunite in uno strato periferico formando una struttura cava
• le diverse cellule della colonia mantengono dei ponti citoplasmatici di collegamento
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\Cosa sono le Charophyta?\
• Secondo phylum dei Chloroplastida
• organismi di acqua dolce o salata che comprende tutte le “piante”, incluse le embriofite
• Hanno la parte fibrillare della parete è formata da cellulosa
• Hanno un fragmoplasto che anticipa la citodieresi dando un ciclo biologico aploide
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***CHROMALVEOLATA***
\Cosa sono le Chromalveolata e quali phylum comprende?\
• Supergruppo di euK con plastidi sono circondati da più di due membrane
• Possiese 4 phylum importanti sono:
CHRYPTOPHYTA
HAPTOPHYTA
\Cos’è l’Aptonema?\
• Filamento esterno alle cell caratteristico delle Haptophyta
• Posto tra i flagelli per l’ancoraggio al substrato o per la cattura di prede
• Formato da:
➢ 6 microtubuli circondati da una matrice
➢ 3 membrane concentriche
STRAMENOPILI
\Stramenopili (heterokonta)\
• Gruppo numeroso di organismi
• per la maggior parte eterotrofi
• Caratterizzati da due flagelli differenti (grande e piccolo)
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• Riserva: crisolaminarina e mannitolo
\Bacillariophyceae (Diatomee)\
• Microalghe unicell diploidi giallo-brune, non flagellate (~300K specie)
• Importanti per la produzione di O2 (~25% emesso nell’atmosfera)
• Ubiquitarie (trovate in acque dolci, marine, salmastre e sul terreno)
• Esistono planctoniche, bentoniche e alcune specie possono formare colonie
• Riproduzione ASEX o SEX (se quella ASEX non è possibile)
\Cos’è il Frustulo?\
• complesso periplasto siliceo
• Formato da 2 valve: ipovalva ed epivalva
• può presentare simmetria radiale oppure pennata
ALVEOLATA
\Cos’è il Paramylon?\
• polisaccaride (β-1-3-glucano)
• si deposita nel citoplasma in forma di granuli o dischetti agendo da sostanza di riserva
\Cos’è il Citostoma?\
invaginazione per catturare e ingerire piccole particelle
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\Cosa sono le Rhizaria?\
• organismi ameboidi dotati di filopodi semplici o ramificati
• Le specie algali di questo supergruppo sono riunite nella classe Chlorarachniophyceae
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EMERSIONE DALL’ACQUA
\Cosa ha portato l’emersione dall’acqua delle piante?\
La necessità di modificare alcune strutture in modo da adattarle alla vita terrestre
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EMBRIOFITE
***BRIOFITE***
\Cosa sono le Briofite?\
• gruppo di embriofite con embrione quiescente
• Assorbono le sostanze per capillarità (senza tex vascolare lignificato)
• Dimensioni ridotte
• crescono orizzontalmente
• circa 24K specie
• Cicli aplodiplonti con generazione aploide dominante
• gametofito che nutre lo sporofito (diploide)
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\Quante specie ci sono di embriofite nella flora italiana?\
• Muschi: 866 specie
• Epatiche: 289 specie
• Antocerote: 6 specie
esse sono prive di protoplasto per digestione lisosomiale. Le pareti laterali sono prive di ispessimenti e, soprattutto, non sono
lignificate ma presentano invece polifenoli che hanno la funzione di proteggerle dagli enzimi idrolitici.
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\Cosa succede quando le embriofite scendono d’acqua inferiore scende al 30% del loro peso?\
Entrano in uno stato di vita latente limitando al massimo le funzioni vitali, che verranno ripristinate in pochi minuti al ritorno
delle condizioni ambientali favorevoli
\Gametangi\
anteridi e archegoni pluricell delimitati da cellule sterili
\Anteridi\
• Gametangi pluricell a forma clavata o sferica
• contengono numerosi gameti biflagellati (anterozoidi o spermatozoidi) che necessitano H2O per spostarsi
\Archegoni\
• Gametangi pluricell a forma di fiasco
• la parte basale racchiude il gamete F (oosfera)
• privi di flagelli
• Gamia porta alla formazione di uno zigote che genera un embrione molto semplice, che non entra mai in quiescenza e porta
alla formazione dello sporofito. Questo produrrà con la meiosi dei genomi aploidi ancora differenti.
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\Secondo il sistema di conduzione idrica come vengono classificate le Briofite?\
• Endoidriche: conduzione interna basata su idroidi
• Ectoidriche: senza elementi conduttori, solo canali per assorbire/distribuire H2O
• Micoidriche: cond. INT e EXT
\Specie endoidriche\
• Specie con conduzione interna tramite idroidi
• circondanti da un cordone di leptoidi
• Trasporto di H2O attraverso cell morte/impermeabilizzate
\Specie ectoidriche\
• Specie che mancano di elementi di conduzione
• Assorbono, distribuiscono e accumulano H2O tramite capillari
• Trasporto H2O attraverso cell morte/impermeabilizzate
\Specie mixoidriche\
• Specie con conduzione
➢ INT: cordone conduttore
➢ EXT: capillari
MUSCHI (BRYOPHYTA)
\Cos’è la Perina?\
• Strato esterno all’esina nei muschi
• Protegge dalla disidratazione
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\Cosa sono i Sfagni (Sphagnopsida)\
• Piante tipiche di ambienti umidi e freddi dell’emisfero boreale
• la loro lenta degradazione genera vasti depositi di torba con forte acidità del suolo
• In Italia sono diffuse lungo l’arco alpino e nell’Appennino settentrionale
HEPATICAE
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ANTHOCEROTAE
\Anthocerotophyta (antocerote)\
• Piante non vascolari con unico ordine
• 200-250 specie
• Possiedono un pirenoide all’interno del cloroplasto
• Tallo pluristratificato
• Cell con pareti sottili e un vacuolo grosso
• Superficie ventrale con pori e rizoidi
• Sporofito indipendente
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***TRACHEOPHYTE***
\Tracheophyta\
• Gruppo monofiletico di piante vascolari
• Hanno sistemi di conduzione avanzati con pareti lignificate
• Ciclo biologico aplo-diplonte con generazioni eteromorfiche
• Organizzare in 3 organi: radice, fusto e foglie
• A seconda se producono il seme sono divise in:
➢ Pteridofite (4 gruppi)
➢ Spermatofite (5 gruppi)
\Monilofite\
• Clade delle Eufillofite
• corrispondono a tutte le crittogame vascolare tranne le licofite
• comprendono quattro classi: (Psilotopsida, Equisetopsida, Marattiopsida e Polipodiopsida) per un totale di 11 ordini e 37
famiglie.
\Caratteristiche Monilofite\
• caratterizzate da:
➢ sporificazione libera
➢ mancanza di semi
➢ protoxilema confinato nei lobi dei fasci xilematici
PTERIDOFITE
\Cosa sono le Pteridofite?\
• Piante vascolari che NON producono semi
• ~15000 specie di cui 180 in Europa, maggioranza in aree tropicali
• Principalmente isosporee (producono spore tutte uguali)
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\Come possono essere i gametofiti?\
• verdi, laminari e fotosintetici (protalli)
• ipogei, incolori e micorrizzati
• endosporici (ridotti e contenuti all’interno delle pareti delle spore che li hanno generati
LICOFITE
\Cos’è l’Eterosporia?\
formazione di spore diverse
\Tipi di spore\
• Distinte in 2 tipi da una cicatrice che origina dal distacco dalla cell madre:
➢ Monolete: presentano una cicatrice ad un raggio
➢ Trilete: presentano una cicatrice a tre raggi
\Licofite o licopodiofite\
• Specie cormofite piccole che ricordano nell’aspetto i muschi
• Le forme fossili avevano portamento arboreo e potevano raggiungere i trenta metri di altezza
• Estinte ~250 milioni di anni fa
• Hanno grandemente contribuito alla formazione dei depositi di carbone
\Licofite viventi\
• Le specie viventi hanno:
➢ sporofiti formati da piccoli fusti ramificati dicotomicamente
➢ microfilli a varia disposizione
➢ Gametofito è piccolo e con forme diverse
\Ophioglossaceae\
• Hanno radici semplici, non ramificate, prive di peli radicali
• Comprendono quattro generi di cui 2 in italia (Ophioglossum e Botrychium)
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EQUISETOPSIDA
POLYPODIOPSIDA (FELCI)
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SPERMATOFITE
\Spermatofite\
• Clade delle Eufillofite con presenza di semi
• Dette anche piante complesse
• Hanno megasporangi circondati da tegumenti
• legno prodotto dall’attività del cambio
• ramificazione ascellare
\Cos’è la nucella?\
Macrosporangio delle spermatofite nel quale vengono prodotte le macrospore
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\Quali vantaggi ha il seme?\
• permette di proteggere il giovane sporofito fino a quando le condizioni ambientali non sono favorevoli al suo sviluppo.
• La quiescenza ha permesso alle spermatofite di colonizzare la maggior parte degli ambienti terrestri
• Le esigenze del gametofito non condizionano il tipo di ambienti nei quali le spermatofite possono crescere
GIMNOSPERME
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\Come sono gli sporangi nlle gimnosperme\
• Sono portati su strutture separate
• Microsporofilli (sacche polliniche) riuniti in strobili semplici.
• Macrosporangi (ovuli) variano a seconda della specie:
➢ Pinales: squame riunite in strobili complessi
➢ Gingko e Taxaceae: su corti peduncoli
➢ Cicadee: al margine di macrosporofilli fogliosi riuniti in strobili semplici
SISTEMATICA
La sistematica delle gimnosperme è ancora in evoluzione.
• Sistematica di Cronquist:
Divisione delle Pinophyta → suddivisa in tre sottodivisioni, Cycadicae, Pinicae e Gneticae.
Cicadee
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\Cosa sono i Coralloidi?\
• Radici delle cicadee con aspetto particolare
• Possiedono cianobatteri azoto-fissatori
Ginkgo
\Cos’è il Ginkgo?\
• Specie GimnoS arborea dioica
• media grandezza (fino a 30-40m)
• solo una specie vivente
• sopravvissuta probabilmente solo grazie all’uomo via coltivazione
Conifere
\Quali specie sono più presenti per via de valore ornamentale o del pregio del legname?\
➢ Chamaecyparis
➢ Thuja
➢ Araucaria
➢ Cedrus
➢ Sequoia
➢ Sequoiadendron
➢ Pinus
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\Strobili maschili\
• Semplici in posizione ascellare o terminale
• su rami brevi
• Cadono dopo la dispersione del polline mediata dal vento
\Pinaceae\
• Principale famiglia di conifere in Italia e in tutto l’emisfero boreale.
• Molto longeve (Pinus longaeva età stimata di 5K anni)
• 10 generi e 220 specie (di cui 100 del genere Pinus)
• Alberi con chioma di varia forma (raramente arbusti)
• Principali fonti di legname da costruzione, produzione della carta, falegnameria, estrazione resine e trementina.
Cupressaceae
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\Quali Cupressaceae ci sono in Italia?\
5 specie del genere Juniperus ed il cipresso comune (Cupressus sempervirens)
Gnetofite
\Cos’è Ephedra?\
• Genere di Gnetofita con poche (6) specie italiane
• Presenti per lo più nelle regioni meridionali e nelle isole.
• Specie dioiche prive di canali resiniferi.
• Costituiscono dei cespugli con fusti divisi in articoli e foglie squamiformi.
• Numerose ramificazioni a verticilli.
\Gnetum\
• Genere di Gnetofita che comprende ~40 specie tropicali, quasi tutte lianose
• Piante dioiche con foglie larghe e opposte
• Producono semi racchiusi in un involucro carnoso e colorato
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ANGIOSPERME
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\Come si sono evolute le foglie nelle angiosperme?\
Hanno sviluppato strutture di conduzione piccole e ramificate per migliorare la capillarità
\Come si sono evoluti i caratteri fiorali dalle piante “antiche” a quelle più recenti?\
• numerosi elementi → elementi in numero ridotto
• numero variabile → numero costante
• disposizione spiralata → disposizione verticillata
• elementi liberi → elementi fusi
• attinomorfi → zigomorfi
• Completi → mancanti di uno o più verticilli
SISTEMATICA
• In passato le angiosperme erano considerati un phylum diviso in due classi: Magnoliopsida (dicotiledoni; fanno riferimento
alle magnolie) e Liliopsida (monocotiledoni; fanno riferimento ai gigli). Nel corso del ‘900 alcuni studiosi hanno cercato di
elaborare alberi filogenetici basati su questo schema, importanti le teorie sviluppate da Engler e da Cronquist.
• Questa divisione viene utilizzata lo stesso ma non è corretta da un punto di vista filogenetico: una buona parte delle
dicotiledoni non fanno parte di questo gruppo. Vi è una classificazione più moderna, avvalorata da un gruppo di studiosi
Angiosperm Phylogeny Group, che si occupa di dare una suddivisione più corretta alle dicotiledoni.
• In quello che noi accettiamo come schema valido una parte delle vecchie dicotiledoni (eucodicotiledoni caratterizzate dalla
presenza di polline con tre solchi, chiamati anche colpi ed il polline viene definito tricolpato). Poi abbiamo le monocotiledoni
rimasto abbastanza integro rispetto al passato (è stata tolta la famiglia delle Ninfeaceae) affiancate dalle Magnolidi (tutte
quelle che prima erano considerate dicotiledoni ma con polline monocolpato, presenza di un solo solco). Poi ci sono le
cosiddette famiglie basali che
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POACEAE
\Cos’è lo Scutello\
• Unico cotiledone disposto in modo da avere:
➢ un lato rivolto vero l’embrione
➢ un lato a contatto con l’endosperma e lo strato aleuronico
ORCHIDEE
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\Quali caratteristiche hanno le orchidee del genere Ophyrus?\
• Fiori senza sperone e senza nettare
• Tepalo modificato in labello a simulare la forma dell’addome F di un insetto per attira gli M e lasciargli il pollice
• 2 gruppi:
➢ Euophrys: insetto pone il capo verso l’alto
➢ Pseudophrys: insetto pone il capo verso il basso
\Cos’è il Protocormo?\
embrione germinante delle orchidee che presenta al suo interno delle ife fungine (pelotons) che trasferiscono nutrienti alla pianta
ASTERACEAE
\Cos’è il pappo?\
Organo piumoso per la dispersione anemocora dei frutti
48
\Quali sono alcune Tubuliflore di interesse agragio?\
• Girasole (Heliantuhs annuus)
• Carciofo (Cynara scolymus)
• Camomilla (Chamomilla recutita)
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FABACEAE
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\Iomento\
Baccello suddiviso in camere che separano i semi
\Fabaceae in Italia\
• Acacia (mimosa)
• Arachis (arachide)
• Astragalus (astragalo)
• Pisum Sativum (pisello)
RANUNCOLACEAE
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ROSACEE
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BRASSICACEAE
\Cos’è il Tetradinamo\
Composizione dell’androceno nelle Brassicaceae con 4 stami a croce e 2 stami EXT
SOLANACEAE
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TAX ONLY!
Cianobatteri
\Classi del Phylum Cyanophyceae\
• Cyanophyceae
• Prochlorophyceae
\Ordini Cyanophyceae\
• Chroococcales
• Pleurocapsales
• Oscillatoriales (es. Spirulina)
• Nostocales
• Stigonematales
ALGHE
\Regno Eukarya\
Supergruppi:
• Amebozoa
• Opisthokonta
• Archaeplastida (alghe con clorofilla)
• Chromalveolata (alghe)
• Excavata (alghe monocell)
• Rhizaria (alghe ameboidi)
\Plylum Rhodophyta\
Sub phylum
• Cyanidiophytina
• Rodophytina
\Gruppo Chloroplastida\
Phylum:
• Chlorophyta
• Charopyta
\Phylum Charophyta\
Classe:
• Charophyceae
• Zygnemophyceae
\Supergruppo Chromalveolata\
Phylum
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