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DALLA FREQUENZA ALLE LEGCI MUSICALI

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de vibranti e delle canne sonore, un po' come maggiore di Sol, che fornisce alla nostra scala ancora
abbiamo fatto noi introducendo il capitolo sulle due note, Re e Si:
armoniche (la corda divisa per sottomultipli della sua
lunghezza).
Utilizziamo ancora il procedimento delle armoniche e
vediamo di costruire una scala naturale, chiamando I
il valore della fondamentale e 2 quello dell'estremo
superiore (cioè l'ottava); traducendo le frequenze
interne a questo intervallo in rapporti frazionari, essi
dovranno essere contenuti tra I e 2 (cioè compresi
nella stessa ottava), per cui si tratterà di dividere o Per completare la scalo, così come prima aveyamo
moltiplicare per numeri interi i valori che otterremo scelto il Sol in rapporto di 3/2 con la fondamentale,
calcolando le armoniche. prendiamo ora lo frequenza in rapporto inverso, cioè
2/3; vediamo subito che il suo posto è tra il Mi e il
Sol già trovati: ripetendo gli stessi calcoli delle due
triadi precedenti costruiamo I'accordo maggiore di
Fa, che completa con due nuove note la scalu.

Chiamando f la fondamentale, la 3o armonico è 3f,


valore chiaramente superiore al rapporto di ottava:
dividiamola per 2, ottenendo così 3/2, compreso tra l
e 2. Procediamo allo stesso modo per la 5o armonica: Vista fin qui, la costruzione della scala naturale
5f, divisa per lo stesso motivo due volte per 2 (cioè sembra in un senso logico ineccepibile, tanto più che
per 4), ci dà 5/4. Usando la notazione musicale a noi l'estremo rigore numerico (i numeri, al contrario
familiare vediamo su pentagramma i rapporti finora delle opinioni, ci hanno sempre rassicurato) è accom-
trovati (notiamo intanto che, sovrapponendo queste pagnato da un riscontro <<musicale>> particolarmen-
note, obbiamo esattamente I'accordo maggiore di te... gratificante: sono le tre triadi maggiori sulle
Do): quali la scala è stata costruita (non sono gli accordi
maggiori ad esprimere il massimo grado di fusione e
consonanza armonica?). Vedremo dopo più da vicino
_-__F i rapportindi dissonanza e consonanza legati proprio
alle componenti armoniche.
--
ral+--) tI D'altra parte, benché questa perfezione sonora si sia
r--sl2
lgl
I

I
finora estrinsecata senza eccezioni, stiamo per scopri-
re un vero e proprio limite della scala naturale, una
contraddizione interna che storicamente ha sentenzia-
Continuiamo allo stesso modo, ma partendo dal Sol, to il declino e il superamento di tale sistema di
in rapporto di 3/2 con la fondamentale; effettuando rapporti. Vediamolo da vicino, dando una rappresen-
gli stessi calcoli orriviamo a costruire I'accordo tazione completa delle relazioni numeriche:

5ls rsfs
rapporti con b tondatnentale

rapportì di frequenza tra i toni


della scah r- -rurofs -.rurofrr:uefs -rurofe
ofe -rlsfs -rr-rolrs -t

Come si vede, sono comparsi tre diversi rapporti: come si è solito dire: modulando)? Alcuni strumenti
9/8, l0/9 e 16/15. particolarmente flessibili, come gli archi o la voce
Non ci sarebbe problema alcuno se lo sviluppo umana, riuscirebbero ad «inseguire>> i rapporti natu-
melodico e armonico si limitasse alla scala di Do, o rali in qualunque tonalità, ma altri ad accordatura
comunque ad un'unica scala i cui suoni fosserofiìssa/i prestobilito, come le tastiere, denuncerebbero ben
da questi rapporti; ma cosa succederebbe passando presto i limiti della propria intonazione fissata su
ad altre fondamentali, cioè cambiando di tonalità (o un'unica tonalità.

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