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IL SUONO

Il sistema temperato
La scala temperata, così chiamata perché opera un le note.
vero compromesso nei rapporti interni alle ottave, Non si parla più di rapporti frazionari, ma di numeri
annulla ogni differenzatra toni grondi e toni piccoli, reali, e l'ottava viene divisa in dodici parti uguali,
dividendo l'ottava in dodici parti uguali. Di conse- semitoni temperoti.^o equalizzati. Il semitono, perciò,
gtJenza, le inevitabili (e problematiche, come si è diventa uguale a'fl2 : 1,05946 : 100 cents.
visto) stonature dei rapporti naturali, sempre in Confrontiamo le due scale (naturale e temperatt) e
agguato nelle modulazioni o nelle armonizzazioni valutiamo quanto siano in cents le differenze tra i
strumentali, vengono... disperse, distribuite su tutte valori corrispondenti.

SCALA TEMPERATA SCALA. NATURALE Differenza in cent


rispetto alla
INTERYALLI
valori decimali valori in cent valori in cent scalr nrturale

unisono 1,00000 0
2' minore 1,0s946 100 *
0
;
2' maggiore 1,12246 200 204
3'minore 1,1E921 300
-4
3' maggiore 1,25993 400 3E6
4, giusta 1,334E5 500 498
-16
+2
# eccedente 1,41422 600
5" giusta l,49E3l 700 702
6" minore 1,587& E00
-2
*
6' maggiore 1,6E180 900 E84 +16
7" minore 1,7E1El 1000 *
7" maggiore I,E8776 1100 1088
ottrva 2,00000 1200 tzw -12

LA SCALA NATURALE E LA SCALA TEMPERATA. Non vengono considerati gli intervalli con note alterate Cil o D: per essi, come
noto, il sistema naturale diitingue due dìverse grandezze.

A questo punto, chiaramente, viene semplificata la possiamo non ayer considerato, il sistema equalizzato
formulazione di qualunque tipo di scala: basta rispet- è stato la proposta di un <<compromesso>>, legittimo e
tare la legge interna che la governa. inarrestubile, ma compromesso, tanto meno ignora-
bile quanto più si apprezza del sistema zarliniano
l'effettiva corrispondenzo con le leggi dei suoni
SCALA DIATONICA MAGGIORE DI DO complessi (parliomo naturalmente delle armoniche).
E qui non ci interessa solo evidenziare aspetti musi-
calmente irrilevanti (come il fatto, per esempio, che
tro l'& e la 9 e tro la g e la IU armonica effet-
tivamente intercorrono gli stessi 204 e 182 cents del
tono grande e del tono piccolo, presenze <<inquietan.
ti>> nella scala naturale), ma soprottutto che la
SCALA DIATONICA MAGGIORE DI REb stragrande maggioranza degli strumenti acustici (ar-
chi, fioti, voce umana) costruisce i propri suoni sulla
scala naturale: sono i rapporti armonici e non gli
intervalli temperati a condizionare l'esecuzione del
cantonte, la generazione di tutte le note di una
tromba, la divisione delle corde di un violino.
Sfuggono alle leggi dello natura il pianoforte, le
tastiere di ogni genere, gli strumenti cioè ad accorda-
Come si vede, le alterazioni in chiave consentono che tura fissa (o meglio, imposta), nei quali il compro-
la scala di Reb maggiore riproponga gli stessi rappor- messo di cui parlavamo si attua nelle mani dell'accor-
ti presenti in quella di Do maggiore. datore, cauto mediotore dei due sistemi.

Insomma il sistema temperato è un po' I'uovo di Consigliamo vivamente di leggere <<Accordature e


Colombo: quella soluzione semplice e geniale che accordatori>> di Pietro Righini, un libro che, al di là
risolve un problema e mette fine a dispute e disserta- della circoscritta destinazione di copertino, può di-
zioni su ciò che è lecito e ciò che non lo è, su ciò che ventare un importante ausilio per chi, arrangiatore,
si può e non si può fare. Teorizzato da Andrea orchestratore, ha a che fare con strumenti diversi.
Werckmeister, fu difeso e divulgato da J.S. Bach (<Il In realtù (lo abbiamo tante volte intuito) la musica
clavicembalo ben temperato>>) e nessun'altra paterni- d'insieme ottuata partendo dall'accordutura fissa è,
tà avrebbe offerto più outorevole garanzia di poten- da parte dei suoi esecutori, una continua <<ricerca>> di
ziolilà e sviluppi musicali; d'altra parte, come non intonazione collettiva: da questo punto di vista, per

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