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DALLA.

FREQUENZA ALLE, LEGCI MUSICALI 37

l-
IF
\u-
Il grado di precisione di questi strumenti, pur
essendo assoluto, si rivela sufficiente nell'uso pratico,
non
q-i
dato che l'eventuale scarto di 2-3 cent (peraltro
dichiarato dal fabbricante) è al di sotto della soglia
differenziale propria di un orecchio musicalmente
L'ossemazione di questi valori riproduce esattamente il nostro educato e posto in condizioni d'ascolto ideali.
concetto <<psicouditiyo>, di consonanza e dissonanza: per esempio
le dissonanze della quinta giusta sono molto meno ospre che quelle
della seconda maggiore. La graduotoria di riferimento nella
pratica musicale è questa: Unisono l/1, Ottava 2/1, Quinta giusta
3/2, Quorto giusta 4/3, Terza maggiore 5/4, Sesta minore 8/5,
Terza minore 6/5, Sesta maggiore 5/3, Settima minore 9/5,
Seconda maggiore 9/8, Settima maggiore I5/8, Seconda minore
16/15.

L'intonazione e l'accordatore elettronico


Chissà quante volte ci è capitato di riascoltare una
registrazione fatta il giorno prima e di decidere di
rifare tutto per la cattiva intonazione degli strumenti.
In realtà stare per ore a registrare e riprodurre in
cuffia determina inevitabilmente una specie di «satu-
razione» uditiva legata proprio alla sensazione d'al-
tezza dei suoni, una progressiva incapacità di selezio-
nare con precisione le frequenze.
Se a questo poi aggiungiamo che non raramente ANDAMENTO DELLA SENSAZIONE DELL'ALTEZZA IN
FUNZIONE DELLA FREQUENZA. Le curve mostrano le diffe-
abbiamo a che fare anche con cambi di scala dovuti a renze tra b frequenza effettiva di un suono (in Hz) e la p*cezione
necessità tecnico-musicali (particolari accordature dell'ahezzp melodica in soggettì musicalmente educati 6) e non
sulla chitarra, uso del variatore di velocità) o con (b). 1M0 Mel rappresentano l'altez4a di un suono sinusoidale di
fluttuazioni dell'intonazione di alcuni strumenti, pos- frequenza lilN Hz e di ìntensità 40 dB al di sopra della soglìa di
udibilità. An'ottava melodica corrisponde alla differenza soggetti-
siamo credere che non sarebbe superfluo dotare il va di alteq,4a pai al numero di Mel moltìplìcato o diviso per due.
nostro studio di uno strumento di riferimento ogget-
tivo, il quale soprattutto non deleghi alla nostra
lucidità uditiva la responsabilità dell'accordatura: È molto utile che il tuner (si chiama così in...
parliamo dell' accordat ore e let t ronico, dispositivo or- giapponese) che decidiamo di acquistare fornisca
mai popolare, dotato in genere sia di un input diretto anche in uscita le frequenze selezionate, che potremo
fiack) nel quale entrare con lo strumento da control- registrare all'inizio di ogni brano (come nota di
lare, isolandoci così completamente da eventuali altri tonalità, per esempio): avremo un riferimento sicuro
suoni presenti nel locale, sia di un microfono incor- per modificare senza problemi il pitch del registrato-
porato, atto a trasdurre la frequenza ad un visualiz- re; inoltre questa frequenza registrata su ogni nastro
zatore a led mobili o ad ago, che ci comunica ttilizzato nella registrazione (matrice, master, copia
immediatamente quanto siamo vicini alla giusta into- cassetta) ci fornirà lo 0 dB di riferimento per le copie
nazione. L'unità di misura adottata è il cent (100 cent e le tarature e, non meno importante, la possibilità di
formano un semitono nel sistema temperato) e in verificare eventuali starature della velocità di scorri-
genere sono presenti alcune frequenze di riferimento, mento di tutti gli altri registratori riproduttori.
che insieme con il La 440H2 rappresentano i sistemi
convenzionali di accordatura.

La cuma mostra la tollerunza per la fluttuazione dell'intonazione


ùoante la pratica musicale. Si vede chiaramente come per le
fu:rrc frequenze essa aumenti notevohnente.

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