Appunti di Orchestrazione
Contemporanea
01- Legni
}
P. Citera
2021
Conservatorio Santa Cecilia di Roma
1
0.1. Introduzione Questi appunti sono scritti per integrare le lezioni di Com-
posizione Elettroacustica, nel percorso di Orchestrazio-
ne Contemporanea. Pertanto non tratteranno tecniche o caratteristiche "tradi-
zionali" e "storicizzate", note e reperibili su qualsiasi manuale d’orchestrazio-
ne. Questi appunti, infatti, sono ad integrazione di tali manuali; servono sem-
plicemente per studiare il comportamento musicale degli strumenti acustici in
alcune tecniche estese, per fornire agli studenti, dei materiali di riflessione e
speculazione sonora ed infine, per riuscire ad avere più mezzi possibili nella
ri-orchestrazione del fenomeno elettronico.
Pertanto, gli argomenti trattati non avranno nessuna pretesa di comple-
tezza; al contrario, saranno accenni che spero servano come punto di partenza
per una indagine sempre più dettagliata sullo strumento acustico e sul rappor-
to dello stesso, con l’universo elettronico.
Flauti
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CAPITOLO 1. FLAUTI 3
Scrittura :
- File audio: fl_keyclicks.wav
• Cantato-Suonato
Scrittura : Non c’è accordo sulla scrittura di questa tecnica. Spesso si usano
note con teste diverse per differenziare il canto dal suono.
Cfr. B. Ferneyhough - Unity Capsule
• Tongue ram
pizz.
Scrittura : - File audio: fl_tonguepizz.wav
• Slap
Anche detto lip pizzicato (per differenziarlo dal tongue pizzicato), è di facile ese-
cuzione sul flauto ma non troppo efficace, se paragonato alla stessa tecnica su
altri legni.
Scrittura :
- in altri casi (cfr. Grisey - Anoubis) :
File audio: fl_slap.wav
CAPITOLO 1. FLAUTI 6
• Flutter Tongue
Scrittura :
• Whistle Tone
Suono molto flebile, soffiato, quasi fischiato, che oscilla tra armonici molto
acuti. Essendo difficile da controllare, può esser pensato individuando un ran-
ge nel quale oscillare, oppure come altezze aleatorie.
w.t.
Scrittura :
• Jet Whistle
Con un flusso molto forte d’aria, si ottiene invece il Jet whistle, quasi solo soffio
intonato dalla canna. Simile all’arpeggio veloce tra armonici, in questo caso la
partecipazione del suono del soffio è molto più alta.
j.w.
Scrittura :
• Suoni Armonici
Scrittura :
File audio: fl_armonici.wav
Con una forte pressione d’aria, si riescono a produrre in successione gli stessi
armonici della tecnica precedente, in un tempo brevissimo e con una maggio-
re intensità. A differenza del jet whistle, l’intensità delle parziali armoniche è
superiore al suono del soffio.
Scrittura :
File audio: fl_arpeggio_arm.wav
CAPITOLO 1. FLAUTI 9
• Tremolo di Armonici
Scrittura :
File audio: fl_tremolo_armonici.wav
• Multifonici
♮ ♮
C♯
............................
▼ ▽ ▼
D♯
T9
C
Fl.
O/3 p pp
O/3
♮
♮ ♮
♮
D♯
C♯ C♮ C♮
C♮
Fl.
Scrittura :
mf
File audio: fl_multi_01-04.wav
6
Schema per l’ottavino: Schema per il flauto soprano:
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Clarinetti
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CAPITOLO 2. CLARINETTI 13
Buona parte delle tecniche indicate nella parte per i flauti, è comune anche agli
altri legni, con efficacia e difficoltà diverse. Qui si evidenzieranno solo alcune
differenze. Per le tecniche simili, ci si limita a fornire spettrogrammi e file au-
dio. Qualora non specificato, la scrittura è equivalente a quella già indicata per
i flauti.
• Timbro
TECNICHE PERCUSSIVE
• Slap
Lo Slap, sui clarinetti è molto sonoro ed incisivo. Nella parte acuta del cla-
rinetto soprano, il timbro diventa ancora più secco, quasi un woodblock. Non
è possibile fare slap ribattuti a grande velocità.
Osservando lo spettro di una scala di slap si evidenzia un curioso effetto di di-
stribuzione degli armonici che per alcuni tratti è simile allo Shepard Tone. Il
cambio di intensità d’alcune zone di armonici è dato dal cambio di registro.
Nel clarinetto soprano lo stacco tra registri, durante la scala slap, è molto pro-
nunciato. Nel clarinetto basso è più sfumato e si avvicina parecchio ad uno
Shepard Tone. Di seguito, clarinetto soprano e clarinetto basso.
CAPITOLO 2. CLARINETTI 15
SOFFI
I clarinetti possono far risuonare il corpo dello strumento con il solo soffio,
senza far vibrare l’ancia. In alcuni casi staccando l’imboccatura e soffiando di-
rettamente nel tubo. Le chiavi cambiano la lunghezza della colonna vibrante
quindi si comportano come un filtro passa alto. Il soffio modificato da varie po-
sizioni delle chiavi prende il carattere di un simil-rumore bianco medio acuto
che può venir filtrato in modo dinamico. Di seguito alcuni esempi:
• Soffio "filtrato" con cutoff variabile
• Fluttertongue
Molto efficace e sonoro su tutti i tagli di clarinetti in vari livelli di dinamica. Di
seguito fluttertongue del clarinetto soprano e di quello basso.
CAPITOLO 2. CLARINETTI 17
• Growl
Si ottiene con la partecipazione del suono gutturale assieme al fiato. Si segna
come il fluttertongue specificando growl sulle note.
• Cluster
È la forma più complessa di multifonico. Con una pressione d’aria decisamen-
te alta, da una posizione di nota molto grave, si riesce ad evidenziare gruppi
di armoniche che producono un suono aspro e molto incisivo. È ovviamente
più efficace con note fondamentali molto gravi, quindi perfette sul clarinetto
basso, anche se si riescono a produrre agevolmente anche sugli altri tagli di
clarinetto.
Scrittura :
File audio: cla_cluster.wav, clab_cluster.wav
• Cluster glissando
È possibile anche creare dei glissando sui cluster.
CAPITOLO 2. CLARINETTI 19
Scrittura :
TECNICHE SU ARMONICI
I clarinetti (e ancor più i fagotti e gli oboi) avendo una composizione ar-
monica molto ricca, hanno molteplici varietà di tecniche riguardanti i suoni
armonici. Hanno però, a differenza degli altri legni, una grande flessibilità di-
namica, che può andare facilmente da niente ad un fortissimo. In questo range,
si riescono ad ottenere varietà sonore che vanno da suoni quasi sinusoidali a
multifonici molto complessi. Di seguito un rapido sguardo.
• Armonici acuti
Sono gli equivalenti dei whistle tone dei flauti. La tecnica di emissione sonora è,
ovviamente, completamente diversa. Ma il range, l’instabilità, la difficoltà nel
controllarli e la purezza dei suoni risultanti sono abbastanza analoghi a quelli
per flauto. Si scrivono spesso nello stesso modo.
• Trilli di armonici
Analoghi sono anche i trilli di armonici, anche se, nei clarinetti si creano più
trame simultanee percepibili.
Per il clarinetto soprano:
CAPITOLO 2. CLARINETTI 20
• Canto e Suono
Come per il flauto, anche per i clarinetti c’è la possibilità di cantare e suonare
simultaneamente linee melodiche. Esempi di diversi segni grafici interessanti
per questa tecnica, li fornisce Salvatore Sciarrino nella composizione Let Me
Die Before I Wake.
• Ecotoni
Controllando l’emissione del fiato, sul clarinetto si possono produrre dei suo-
ni - a dinamica molto bassa - quasi sinusoidali. Vengono chiamati ecotoni.
Non prevedono nessuna tecnica particolare, solo un ottimo controllo del fiato
e della vibrazione sonora. Per la scrittura non vi sono segni codificati, basta
specificare Ecotono sulla nota interessata.
CAPITOLO 2. CLARINETTI 21
• Multifonici
Infine, i multifonici. Teoricamente identici a quelli per flauto - e a qualsia-
si strumento a fiato - in questo caso abbiamo una varietà maggiore data dalla
maggiore ricchezza armonica di questa famiglia di strumenti. La vastità delle
possibili posizioni impone una lettura approfondita dei manuali. Qui ne se-
gnamo solo qualcuno a mo’ di esempio.
Del clarinetto soprano:
CAPITOLO 2. CLARINETTI 23
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CAPITOLO 3. FAGOTTO (ED OBOE) 26
• Timbro
Gli strumenti ad ancia doppia sono generalmente quelli, tra i legni, ad avere
il contenuto armonico più ricco. Nel caso dell’oboe, lo scarso range dinamico
possibile porta come conseguenza un contenuto armonico pressoché identico
sul piano e sul forte (ad eccezione del superamento della soglia di distorsione);
è sicuramente una caratteristica di suono pieno ma anche una difficoltà nel
bilanciare timbricamente questo strumento con gli altri della famiglia dei legni.
Il fagotto invece ha più escursione dinamica e più variazione armonica, anche
se sempre molto ricca. Non ha la flessibilità del clarinetto ma conserva delle
caratteristiche molto interessanti, specialmente nei suoni distorti o in quelli
percussivi. Ecco la composizione di una nota grave di fagotto:
• Fluttertongue
Come sugli altri legni, anche sul fagotto è possibile il fluttertongue, ma me-
no efficace acusticamente rispetto agli altri strumenti a fiato. La "modulazio-
ne" è più accennata, come possiamo anche intuire dalla minore ampiezza delle
"bande laterali" che vengono a crearsi:
CAPITOLO 3. FAGOTTO (ED OBOE) 27
• Posizioni alternative
Le note possono esser prese con le posizioni tradizionali ed alcune posizioni
alternative che ne alterano lo spettro sono. Anche in questo caso si possono
fare dei ribattuti alternando le posizioni per avere dei "tremoli" di armonici.
• Sforzato - distorsione
Sforzando oltremodo il suono con una forte pressione d’aria, si aggiungono, al
timbro originale dello strumento, parecchie frequenze inarmoniche che pro-
ducono una distorsione notevole.
• Slap
Sul fagotto ci sono due possibilità di slap. Una, molto incisiva, precisa nel-
l’attacco ma che ha una velocità di ribattuto modesta. Si ottiene occludendo
con la lingua l’ancia. L’altra possibilità, ottenuta facendo sbattere la lingua
sotto l’ancia, è meno precisa nell’attacco ma molto più veloce in un eventuale
ribattuto. Entrambe le possibilità sono intonabili. Mostriamo esempi di slap
ripetuti visti allo spettrogramma. I primi, più lenti ma incisivi, i secondi molto
più veloci ma meno precisi.