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Sintesi
Introduzione
La sintesi sonora è il processo grazie al quale possiamo generare suoni invece che , come
nel campionamento, registrarli e riprodurli.
Esistono diversi tipi di sintesi, alcuni di essi sono vere e proprie tecniche “universali” ,
utilizzate in svariati sintetizzatori sia hardware che software mentre altri tipi sono specifici
di marche o modelli definiti. Ci soffermeremo sui più utilizzati. Per quanto riguarda la
terminologia utilizzata rimando al Piccolo Glossario.
Sintesi Sottrattiva
La più diffusa e utilizzata tecnica di sintesi è la sottrattiva. Consiste nellʼuso di forme
dʼonda complesse generate da oscillatori che vengono poi manipolate nel proprio
contenuto armonico grazie ad alcuni elementi che ora analizzeremo. Per usare una
metafora è assimilabile a uno scultore che parte da un blocco di marmo grezzo e tramite
utensili lo scolpisce sottraendo materiale per arrivare alla forma desiderata.
Dal diagramma qui sopra si evince che il suono viene generato dagli oscillatori, modificato
nel suo contenuto armonico attraverso il filtro , modificato in ampiezza dallʼ amplificatore
ed inviato allʼuscita audio. Sia il filtro che lʼamplificatore vengono modulati nel tempo da un
elemento chiamato generatore di inviluppo (envelope). Un ulteriore oscillatore con
frequenze tanto basse da essere inudibili (lʼ LFO ) viene usato per manipolare
ulteriormente nel tempo vari parametri delle varie sezioni del synth, questa volta però in
modo periodico, cioè ciclico.
Quello che succede in parole povere è questo:
Quando premo un tasto della tastiera vengono inviate due informazioni, GATE (un tasto è
premuto) e NOTE (lʼintonazione del tasto premuto, la nota).
Lʼinformazione di nota viene comunicata agli oscillatori che si intonano di conseguenza,
lʼinformazione di gate viene comunicata ai generatori di inviluppo che fanno “aprire” e
“chiudere” sia il filtro che lʼamplificatore in base ai valori impostati. lʼ LFO manda
informazioni oscillatorie alle destinazioni selezionate, generando, per esempio, effetti di
tremolo, vibrato, o autowah.
Analizziamo ora le varie componenti di un synth sottrattivo.
Forme dʼonda
Per forma dʼonda si intende la figura generata dalla funzione dellʼampiezza di un segnale
nel tempo. La forma dʼonda semplice (detta anche TONO PURO) è quella sinusoidale.
Non è solitamente contemplata nella sintesi sottrattiva in quanto non ha armoniche o
parziali bensì solo la fondamentale.
Per forma dʼonda complessa intendiamo una forma dʼonda ricca di armoniche (o parziali).
Esempi di forme dʼonda complesse sono :
• Triangolo -> inglese Triangle
• Dente di sega su (Rampa su) -> inglese Sawtooth , Ramp Up
• Dente di sega giu (Rampa giu) -> inglese Sawtooth , Ramp Down
• Rettangolare (o Pulse , o Quadra) -> inglese Rectangle, Pulse , Square
• Rumore Bianco -> inglese White Noise
• Rumore Rosa -> inglese Pink Noise
Oscillatori
Le forme dʼonda vengono generate da uno o più oscillatori , gli oscillatori presentano
solitamente questo tipo di controlli:
• forma dʼonda -> scelta della forma dʼonda generata dallʼoscillatore
• ottava,registro -> scelta dellʼintonazione dellʼoscillatore per ottave, viene di solito indicata
con la stessa numerazione che si usa negli organi (32”, 16” , 8” , 4” , 2”) , dove più è alto
il numero più è grave (bassa) lʼottava
• pitch -> intonazione regolata solitamente per semitoni
• detune -> intonazione fine, regolata per centesimi di semitono
• pw (pulse width, larghezza di impulso) -> agisce solitmente solo sulle forme dʼonda di
tipo quadra (square, pulse , rect) e definisce il rapporto tra la porzione dellʼimpulso con
fase positiva e quella con fase negativa (vedi Piccolo Glossario )
A parte rari casi lʼoscillatore segue, considerando tutte le modificazioni introdotte dai
controlli di ottava, pitch e detune, le note in arrivo dalla propria tastiera o da un ingresso
midi. Il pitch o altri elementi quali la PW, possono subire lʼinfluenza di un modificatore
come lʼLFO.
Filtro
Il filtro è forse la componente più importante di un sintetizzatore sottrattivo in quanto le sue
caratteristiche determineranno in modo drastico le caratteristiche timbriche del suono
creato. Un filtro agisce sul contenuto in frequenza di un segnale , tagliandone una parte e
lasciando passare il resto dello spettro.
I filtri si dividono per tipologia e per pendenza.
Le tipologie principali sono:
• Passa basso (LP, LowPass) - rimuove tutte le frequenze superiori alla frequenza di taglio
con lʼeffetto pratico di scurire il suono.
• Passa alto (HP, HighPass) - rimuove tutte le frequenze inferiori alla frequenza di taglio
con lʼeffetto pratico di svuotare il suono del suo “corpo”, cioè le basse frequenze.
•
Electronic Music Fundamentals - Giona Vinti - Ableton Live 8 Certified Trainer
Electronic Music Fundamentals
a cura di Giona Vinti , Ableton Live 8 Certified Trainer
• Passa banda (BP, BandPass) - rimuove tutte le frequenze tranne quelle attorno alla
frequenza di taglio con lʼeffetto pratico di isolare una componente del suono.
Graficamente come si può vedere negli snapshot un filtro è rappresentato su due assi
dove x rappresenta la frequenza e y lʼampiezza. Per pendenza di un filtro si intende la sua
capacità di incidere più o meno chirurgicamente intorno alla frequenza di taglio. Con una
pendenza bassa intorno alla frequenza di taglio ci saranno una serie di frequenze ancora
udibili che decrementeranno gradatamente allʼallontanarsi dalla frequenza di taglio fino ad
arrivare ad ampiezza zero. Viceversa con una pendenza molto alta le frequenze
immediatamente successive a quella di taglio saranno eliminate in modo drastico.
La pendenza si esprime in db per ottava (di quanti decibel diminuisce lʼampiezza del
segnale allontanandoci di unʼottava dalla frequenza di taglio) o per ordini.
Inviluppo
c'è da premettere subito una cosa importantissima che a molti sfugge: di questi quattro
elementi, tre sono tempi (quindi espressi in millisecondi, ms), mentre uno è un LIVELLO
(quindi espresso in decibel, db)
esistono altri tipi di inviluppo, per eempio AR (più semplice, permette di settare solo
ATTACK e RELEASE), o ADHSR (che prevede una fase di HOLD in cui il segnale è
congelato su un'ampiezza dopo il decay prima del sustain) o anche varianti di ADSR in cui
è possibile settare l'ampiezza iniziale prima dell'attack (il segnale parte da un livello
impostato e non da 0 db) o del segnale dopo il release, come anche la possibilità di
variare la curva (slope) del grafico tra una sezione e l'altra, generando transienti ancora
più secchi o più morbidi a seconda dei casi, lo slope sull'inviluppo lo trovate per esempio
su OPERATOR...
Insieme agli altri elementi che hanno effetto sul timbro, lʼinviluppo serve a caratterizzare un
suono. Per esempio un organo ha un inviluppo molto semplice , cioè un attacco quasi
immediato, un sustain completamente aperto e nientʼaltro, mentre una tromba avrà
caratteristiche totalmente diverse, un attacco più lento e un tempo di decadimento
marcato, un sustain non completamente aperto e un pelo di rilascio dovuto alla risonanza
dellʼottone.
Electronic Music Fundamentals - Giona Vinti - Ableton Live 8 Certified Trainer
Electronic Music Fundamentals
a cura di Giona Vinti , Ableton Live 8 Certified Trainer
LFO
LʼLFO come abbiamo visto è un particolare tipo di oscillatore che opera su frequenze al di
sotto dellʼudibile. Quindi non ci serve a generare suoni bensì a modulare parametri in
modo ciclico\periodico.
LʼLFO può essere indirizzato a varie destinazioni , generando effetti di tipo differente:
• Lfo->pitch : effetto noto come VIBRATO , lʼlfo fa oscillare il pitch intorno alla nota suonata
• Lfo->ampiezza : effetto noto come TREMOLO , lʼlfo fa oscillare il volume intorno al
volume settato sullʼamplificatore
• Lfo->cutoff : effetto noto come AUTOWAH quando lʼlfo non lavora in sync con il tempo
metronomico, fa oscillare la frequenza di taglio del filtro intorno a quella settata dal
parametro cutoff. Se usato in sync con il tempo metronomico, variando il Synced Rate
possiamo creare il famoso effetto WOBBLE molto utilizzato sui bassi in vari generi
contemporanei, in particolare nel Dubstep.
• Lfo->pan : effetto noto come AUTOPAN , lʼlfo fa oscillare il segnale da destra a sinistra
nel panorama stereo.
Altri parametri
in alcuni sintetizzatori possiamo trovare altri parametri interessanti quali per esempio:
• hard sync:in sintetizzatori con più di un oscillatore, uno di essi può essere “syncato”
allʼaltro nel senso che ad ogni inizio di ciclo dʼonda dellʼoscillatore master, lʼoscillatore
slave verrà forzato a far ripartire da zero la propria forma dʼonda. Se i due oscillatori
sono perfettamente intonati ciò non crea alcun effetto. Ma variando la frequenza (e di
conseguenza la lunghezza dʼonda) dellʼoscillatore slave, invece che ottenere una
“stonatura” otterremo una variazione di timbro, questo perchè la forma dʼonda
dellʼoscillatore slave verrà troncata al ripartire del ciclo master, cambiandone quindi la
forma.