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Analisi

NOTE
p p

1 Da: C. M. SCHMIDT, Brahms, EDT, Torino, 1990 app. v

app.
v
2 Ibidem.
V I
3 D. DE LA MOTTE, Manuale di Armonia, Nuova Italia,
Firenze, 1989. Per quanto riguarda l’accordo della II battuta, Brahms ne
4 L’interpretazione in La maggiore deriva dalla cadenza in fa a meno nelle variaz. I/IV/V/IX/X/XI.
Simili procedimenti sono sparsi naturalmente anche nel
questo tono delle batt. 7-8, dalla ripetizione dello stesso resto della composizione. Per i particolari si rimanda alla
accordo in battere nelle successive battute 11/13/14. In trattazione delle singole variazioni.
questo caso l’accordo di Do diesis minore (che ha in
comune con il La i suoni Do diesis-Mi) può essere inteso 6 Qualche delucidazione per comprendere meglio i criteri
come derivato dalla nota di volta Sol diesis. L’interpreta- grafici e metodologici di questo esempio. In questo e nei
zione in Do diesis minore deriva dalla conclusione del successivi schemi analitici riporterò sempre il canto schu-
periodo in tale tono. In questo caso è il suono La che manniano nel rigo ridotto sottostante. Lo schema armoni-
viene ad essere interpretato come nota di volta del Sol co è descritto facendo uso della simbologia funzionale di
diesis. derivazione riemaniana descritta da D. De La Motte nel
Manuale di Armonia (Nuova Italia, 1989). Il lettore che
5 Nel corso delle variazioni molto spesso Brahms sostitui- non dovesse avere dimestichezza con tale simbologia tro-
sce l’accordo di tonica con quello di dominante e vice- verà in appendice nel n. 6 di Diastema un breve glossario
versa. Il motivo risiede evidentemente nel suono perno sul significato delle sigle funzionali. Questo metodo di
della melodia Do diesis, che può essere variamente con- notazione armonica descrive bene lo sviluppo del proces-
siderato quinta o fondamentale dei due accordi. L’esem- so armonico all’interno di un saldo, globale predominio
pio seguente, relativo per brevità alla prima frase (batt. 1- della tonalità di Fa diesis minore. Qualche innovazione
4), mostra come una riduzione di tipo schenkeriano — nella simbologia è stato apportata in alcune variazioni:
che bene evidenzia i collegamenti orizzontali quali gene- questa analisi vuole anche essere un momento di discus-
ratori dell’armonia — aiuti a capire che è possibile sosti- sione e riflessione sull’applicazione della metodologia
tuire certe armonie senza intaccare il piano strutturale e armonica funzionale, ancora molto poco utilizzata in
la chiarezza tonale. Italia.

7 Si è quindi privilegiato nella scelta dei nomi il fattore


armonico. Ed è evidente il motivo di tale scelta, dato che
la situazione compositiva è di sostanziale tenuta
dell’aspetto ritmico-diastematico. Il termine “scavalcamen-
to” vuole metaforicamente richiamare l’idea del supera-
mento in verticale (verso l’alto o verso il basso) del
suono dato attraverso le possibilità offerte dell’armonia
p app.
v triadica tonale; “sostituzione” richiama alla mente il ruolo
decisivo dell’armonia come supporto climatico per la
v
creazione dell’atmosfera sentimentale ed espressiva in cui
v vive la melodia. La sostituzione di un’armonia con
V
un’altra ad una stessa melodia, o parte di essa, avviene
I comunque attraverso un processo che da un lato la colle-
ga con la messa in evidenza di fattori spesso nell’origina-
le del tutto secondari, dall’altro con le autonome esigenze
L’accordo di dominante sul secondo quarto della prima espressive della variazione. Infine “trasformazione” indica
battuta risulta generato dalla concomitanza di uno scam- allo stesso tempo la consumazione di un trauma (l’abban-
bio al basso (F-5a) con due note di volta (l’esempio dono degli elementi percettivi primari) e riproposizione
mostra tre sole parti, essendo la parte del tenore un sem- sotto diverse spoglie di un elemento tematico.
plice rinforzo inferiore di sesta), mentre la sottodominan-
te nella II battuta è generata da una nota di passaggio 8 Il simbolo qui utilizzato non è tra quelli conosciuti. Era
(canto) su una nota di volta (basso). Brahms sopprime il possibile indicare Fa minore anche in altri modi, ma la
prim o di ques ti due accordi nelle vari azioni scelta privilegia l’immediatezza del senso che traspare
III/VI/VII/XIV/XV e ne indebolisce la percezione nelle credo abbastanza evidentemente; cioè l’oscillazione della
variaz. II/IV/V/XIII/XVI. Nelle variazioni I/V/XI invece si tonica Fa diesis.
rovesciano i ruoli nell’interpretazione del primo accordo
di tonica come abbellimento del V grado, come mostra il 9 Data la non risoluzione di questa dominante, sarebbe
seguente esempio improponibile come analisi della com- forse più giusto segnarla come triade maggiore (T) con
posizione schumanniana, ma coerente e logico nel ribal- settima minore aggiunta (T7>).
tare i nessi gerarchici dei collegamenti a tutto vantaggio
del processo di variazione.
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Tema nota per nota, evidenziando una contrazione con questa variazione ritorna al genere liederistisco
— in senso assoluto (cioè a prescindere dal diverso (vedi, variaz. I e III). La regolare scansione metrica
metronomo, e dal ritornello che riequilibra la durata delle frasi nel Tema (lì incidente a livello formale),
della variazione al tempo del Tema) — pari a 3/4 diviene qui, nelle ripetizioni delle semifrasi, ele-
rispetto al primo periodo dell’Albumblatt, una dila- mento espressivo di inquietudine e di ‘attesa’ (il
tazione pari a 21/16 rispetto al secondo periodo e a breve, ma incisivo impulso ritmico con cui iniziano
65/32 rispetto al terzo. le frasi viene subito bloccato da valori dilatati). Lo
La seconda frase del primo periodo interpreta anco- schema analitico mostra come, nonostante il cam-
ra la ripetizione delle batt. 1-4 nelle batt. 5-8 del bio di metro, il rapporto di durata in senso assoluto
Tema, come progressione, e trasporta i suoni della rimanga nel primo periodo inalterato.
prima frase una quarta inferiore. Contrariamente al solito, però, il processo che qui
Più complessi i restanti due periodi. Nel secondo avviene è più complesso dell’evidenza uditiva e
periodo ciò che viene mantenuto del Tema è sem- anche visiva. Pur lasciando che la durata delle
plicemente la silhouette e la sostanziale proporzio- semifrasi e delle frasi sia la medesima dell’originale,
ne della melodia schumanniana che gradatamente Brahms utilizza simultaneamente la contrazione e la
ascende verso il climax, per poi ricadere sulla toni- dilatazione dei suoni della melodia schumanniana
ca attraverso un percorso più diretto e meno pur citandola pedissequamente. Ma poiché nella
discontinuo. Per mimare la successione ascendente variazione i valori più larghi incidono maggiormen-
del Tema, Brahms polarizza un inciso ritmico-dire- te rispetto alla melodia originale, ne consegue una
zionale (“x” nell’esempio) della melodia schuman- discrepanza che deve essere in qualche modo rime-
niana e si lascia trascinare da esso nell’ossessiva diata. Ecco quindi il ricorrere all’elisione di una bat-
ripetizione variata nell’ampiezza e t r a s c o l o r a t a tuta (la n. 4 del Tema), o all’elisione di un suono
nell’armonia, fino al raggiungimento del climax del Tema (il La 4 appoggiatura di batt. 7). Nel secon-
(Fa5 bequadro). L’interpretazione armonica del pas- do periodo la seconda frase originale viene dimez-
saggio evidenzia un’impostazione del periodo in zata di valore, ma tale processo passa in secondo
Do diesis minore, poi trascolorato in Do maggiore piano rispetto alla sostituzione e alla trasformazione
(come nelle precedente III variazione). Questo pro- dei suoni della melodia, che riducono il periodo
cesso rappresenta un’estensione al versante armoni- centrale dell’Albumblatt quasi a un bozzetto.
co del motivo melodico di semitono (nota di volta) Nel terzo periodo si ripristina il rapporto tra i suoni
Si diesis-Do diesis della melodia dell'Albumblatt, della melodia della variazione e quelli del Tema,
procedimento che trova maggior incidenza epressi- senza mantenere l’identità di durata con le due frasi
va nella seconda frase del terzo periodo, dove l’ela- di Schumnann (6/8 e 7/8). L’omissione di batt. 20
borazione Do5 bequadro (Si diesis) - Do5 diesis, del Tema diventa quindi più necessaria dell’elisione
dilata la composizione di ben cinque battute. di batt. 4.

Variazione VII (Segue nel N. 6)


Con un repentino cambiamento d'umore, Brahms

8 = (8 ) 8 = (8 ) 8 = (8 )
1 2 3 4 5 So.
app.
Tr.
Var. VII

6 7
t1 (D/)7 s3 D t3 D5 ((D)/[S]- S - D) tP tp ← (D -
7< (omissione) 7
rit. v v

Tema 6 7
6 4 7 7
5
t D s D t t D s (DD- D) tP ← (T - Dp5 - T-
5
(sP - t
5 - sP-

Contrazione
6 = (8 ) 7 = (8 )
4 (8 )
app.
6 Tr. 7 app. 8 9 10 11
Tr. app. rit. rit.

7 7 6 7
6
d) (D)/ 5 S D) [ D] D4< s5 (D)/ S nap. D t
5 (omissione) 7
+.ssap (omissione) rit. rit. ant.

6 7
6 7 s 7 7 6 4
5 v 6 5
Dp3 T) t( - s - D) - d D
() s s D
(D - D) tP t D s D t
5
56 7
t3 - sP - t - s - D)
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————————————————— 6 (8 ) ——————————————————
Sc. a So.
So. sf. Sc. Tr.
So.
app.

3
3
Var. VI D t s
7 7
D t d
rit. rit .

6 6 7
4 6
t D s5 D t t D s5

a Polarizzazione
x x x x
x
Tr.
prg 4 ↓
sf. app.

(sP - s - D) D (Tp) D ← (Tp) = (sS - S sS - S -


x
v

7 7
D
(D - D) tP ← (T - -D
p5
5
(sP - 5
t-

x x
x x

D)
v

6
5
T - Dp3 - T) t( - -s(
56
sP - t3 sP - t - s-

————————————————— 6 (8 ) ——————————————————
app.
Sc.
sf. app.

3
9 7
7
D D t s D t
+sspa rit.

7 7
56 7
D) d D
() s D
(D5 - D) tP
7
D)

[Sc.]
S
Sc. app. Aggiunta

(t - sP) [d] (T - 7 S) [sP] D ←(D - T - D -


(D) -

6 6
4
t D s5 D

Elaborazione semitono Do(Si —


) Do Sc.
app.

sv s t
T) (D) S D t Dv t DD v D t
3 3
an.t

7
D t

Florestano schumanniano). All’inizio i suoni della anche se trasferiti in un contesto totalmente diver-
melodia tematica sono comunque riconoscibili, so. Lo schema analitico ricostruisce il rapporto col
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A batt. 22, come nelle precedenti variazioni, dal La3 di batt. 33, anche se esso è armonicante
Brahms considera le batt. 16 e 17 (fine e inizio estraneo all’armonia di D di Fa diesis, perché come
rispettivamente del II e III periodo) come coinci- risoluzione melodica del Si3 della battuta preceden-
denti, con conseguente elisione di una battuta. te, si è considerato il La come un incompleto rap-
A batt. 24 un nuovo processo che denomino di ela- presentante del La 3 di batt. 24 del Tema, suono che
borazione. Comprensivo dei processi di prolunga- nella variazione lentamente ritrova la sua esatta cor-
mento e dilatazione, l’elaborazione mostra lo svi- rispondenza nel La4 di batt. 41.
luppo di una concatenazione melodico-tematica
mediante l’inserimento di eventi sonori nell’articola-
zione tra due diversi suoni. Variazione VI
Il prolungamento di batt. 33-41 è stato fatto iniziare Ancora una variazione di carattere irruento (il

(Dilatazione)
(So.) DD ————2:1—————
1 2 3 4 5 6 7
Tr.
Variaz. V

7 p
(?)D t B D 7
5 1 5
app.
. tir . tir

Tema
6 7
6 4 6
5 5
t D s D t t D s

———————— 4 (1 ) ————————
(progressione)
—2 (1 ) —
Tr. st. ↓
8 9 S 10 11 12 13 14 15
S

B t B
v
t3 (Prolungamento) (DD D) tP arpeggio triade dim.
3 1

7 7
D
(D 5 - D) tP ← (T - Dp T Dp
3
5

(sP¨ - t5 sP - t3
(Dilatazione)
(Dilatazione)
—————————— 4 (2 ) ——————————
Tr. —————————————————— 6 (2 ) ——————————————————
Sc.
16 17 18 19 20 21
Sc.

7 5 7
/ )[sP]
(D d3 (s6 D)

6 7
T) (t - s5 - D)
6 7
5
sP t s D)

Elaborazione
Contrazione(elisione) (Dilatazione)
———————————— 6 (2 ) —————————————
——— 2 (6 ) ———
Tr.
22 23 24 25 26
So. 27 28 29 app.
30
Tr.

7 nap.
D3 t S D t T3

s 6
v 6 7 7 5
d D
() s D
(D 5 - D) tP t D s

8 = (2 ) 18 (2 )
Sc.
31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43

t 3>
7 [DD ]
= (D 3) s (Prolungamento) t D t T

6
7
4
s D t
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Sc.
Sc. Sc.
1
So.
5
So. So.

Var. IV
s s t s s
t Dv t Dv DDv Dv t t Dv t s6 (T
7
D) - tP

1 . tir .pa 5 . tir

Tema
7
6 6 5 6
4 7 7
5 3 5
tt D t t t t D s D
(D - D) tP
5

(progressione) A A'
A
a' b' a' b' a' b' b'
b'
[So.] Tr. Sc. app.
9 Tr. app. 13 app. So. app. So.
So. app. app. app. app. app.

7 tv
9
D[sP] (D )[s] (D)[dP] (D)[tP] (D)
a b
b'
9 13 +.sap (battutaelisa)
v v v

6
7
5
← (T - Dp - T - Dp - T) (t - s - D) d
5 3 6

(sP - 5
t - sP - 3
t - sP - t - s
5
- 7
D) d

Tr. Sc.
17 21
So. 3

t
7 DD T (D) S s D DD v s t
D D t
17 . tna 21 .pa . tna
. tir . tir

7
6 6 5
s 6
7 7
5
4 3
v
(D ) s D
(D - D) tP tt D s D t
5

ripetizione (b’-b’) nelle battute 14-15 della variazio- partire dal periodo iniziale. A batt. 6-7 un aggrava-
ne è la causa diretta dell’elisione della battuta 16 mento di tipo proporzionale (2:1); nelle battute 8-10
dell’originale, così come era successo nella variazio- un aggravamento che utilizza un processo che chia-
ne precedente; ma la motivazione teorica risiede mo di prolungamento. Intendo con questo termine
nella sovrapposizione della batt. 16 con la 17 del — derivato dalla tecnica schenkeriana, ma qui uti-
Tema le quali, nonostante rappresentino il punto di lizzato con diversa accezione — lo sviluppo di un
articolazione tra gli ultimi due periodi, sono melodi- suono della melodia tematica (i cui estremi possono
camente identiche. Probabilmente anche Schumann supportare anche una diversa armonia) attraverso il
si era accorto di questo piccolo “inconveniente”, il riempimento di eventi sonori, in genere progressio-
che forse motiva l'uso della settima diminuita con la ni, che aumentano la dinamicità del passaggio anzi-
quale egli armonizza il Do diesis di batt. 17. Tale ché dilatarne semplicemente la pulsazione (come
accordo, nell’economia della composizione, rappre- avviene nelle battute precedenti e successivamente
senta certo il gesto più sorprendente dell’intero nelle battute 29-32). La complessità del passaggio è
breve brano, unico evento sonoro ad apparire accresciuta dallo scambio di parti e dal trasporto di
improvviso (per assenza di segnali premonitori), quindicesima che avviene nel prolungamento del
creando quella interpunzione richiesta dall’articola- suono La2 di batt. 8 fino al La4 di batt. 9.
zione metrica che non poteva essere adempiuta Le battute 16-17 (corrispondenti alla batt. 13 del
dalla ripetizione melodica. Tema) sono un'espansione del Sol bequadro
L’ultima frase vede la somma del procedimento (Fa doppio diesis) di batt. 15, a sua volta prima tra-
ornamentale con quello dello scavalcamento (tra- scoloramento, poi sensibile del Sol diesis di batt. 12
sporto della melodia, su un sostanziale manteni- del Tema. L’interpretazione del Sol come appoggia-
mento dello sfondo armonico) secondo un proces- tura inferiore del Sol diesis (climax) è corrispon-
so variativo già sperimentato nel finale della I varia- dende al ‘balzo’ ascendente utilizzato da Schumann
zione. nel Tema per raggiungere l’apice di batt. 14. La
dilatazione di batt. 18-20 della variazione (corri-
Variazione V spondente a batt. 14 del Tema) corrisponde ad un
La quinta variazione (genere ‘Scherzo’, ‘Capriccio’) processo di espansione di una durata importante
presenta interessanti procedimenti variativi. Lo con conseguente accrescimento tensivo. Lo schema
schema analitico mostra la relazione con il Tema inoltre evidenzia un rapporto di s c a v a l c a m e n t o
che, per la prima volta, diviene complessa già a rispetto alla melodia tematica.
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(Si =Do )
I 1st. ↓
S So. I 5
So.
9 B
rit. S So. S So.
Var. III
5 — 6
6
6 —5 6 6 — 5
3 — 4
5 4 —3 5 4 — 3 7 9>7 7
D s D t D s (D ) tP (D D )[sP] (D

5 9
.pa
. tir . tir v v

Tema
7
6 6 5 6
5 4 3 5 7 7

t D s D t t D s D
(D - D) tP ← (T - Dp 5
- T - D
-p 3
5
(sP - t
5
- sP - 3
t-

1st. ↓
B I
13
I 17 21 So.
Sc. rit. Tr. rit. app.
I
S

7
6 —5 6 —5
v t 7 4 —3 s 4 — 3
DD 5>
7
D D t - D ) t (Sp - D ) tP DD 7 D 3 (D) s3 D t
7 s 5 3 5

13 17 21
+ .sap . tna .pa
v . tir . tir .nta

7
6 6 — 5
5 7 sv 6 7 7
6
5 4 — 3
T) t( - s - D) d (D ) s D
(D - D) tP t D s D t
6 7 5
5
sP t - s - D) d

zione bilanciatrice dell’asse armonico. La plasticità interpreta in La maggiore le battute 9-15


di questo tragitto oscillatorio denota una concezio- dell’Albumblatt; tale tonica, per via della settima
ne della tonalità che, senza mettere in discussione minore aggiunta, viene però trasformata in pedale
la sua funzione strutturale e architettonico-formale, di D. 9 Si noti comunque come Brahms interpreti
si identifica come percorso armonico accidentato e l’ambiguità tonale La maggiore - Do diesis minore:
contaminato da processi di chiara derivazione linea- l’accordo di La maggiore tenuto per le batt. 9-13 si
re. Brahms, insomma, trasferisce sul piano armoni- pone comunque quale tonica, potrebbe dirsi, per
co-tonale il processo di fluttuazione generalmente “autoconservazione” (per come è così determinata
applicato alla variazione della parte melodica. Il dal finale della frase precedente, e per la mancata
F a minore è quindi allo stesso tempo un saldo risoluzione come settima di dominante), ma un per-
sostituto della tonica a livello strutturale e — a livel- corso armonico in Do diesis minore è allo stesso
lo contrappuntistico — un abbellimento del Fa die- tempo evocato e reso intuibile dalla successione
sis (nota di volta inferiore). delle quattro dominanti secondarie confluenti sulla
Infine la discrepanza delle batt. 15-16 rispetto D di Do diesis minore, dominanti ausiliarie che si
all’originale, come mostra il grafico analitico, è solo riferiscono alla successione Snap-dP-tP-sP.
un fenomeno di scavalcamento se si considera che: Dal punto di vista melodico la discrepanza con
a) lo slittamento di semitono inferiore va inquadrato l’originale si spiega come una interpolazione tra le
come sopra discusso, b) l'accordo di batt. 15 e metà note situate sui tempi forti delle semifrasi, con quel-
della 16 è funzionalmente equivalente a quello di la della seconda battuta di ogni semifrase sistemati-
batt. 15 del Tema. camente trasformata armonicamente e melodica-
mente; la prima invece è stata considerata nella
Variazione IV relazione con la prima nota della battuta successiva
Questa variazione (genere ‘Romanza senza parole’) del Tema. Lo scavalcamento dell’apice (come nella
è l’unica ad essere in gran parte (I e III sezione) I variazione) e la sua anticipazione di una battuta,
basata sulla fioritura del tracciato melodico origina- non alterano a livello percettivo la coerenza delle
rio mantenuto comunque intatto nella sua evidenza. trasformazioni tematiche rispetto al decorso
Il grafico analitico segue e descrive il rapporto con dell'Albumblatt.
il Tema, evidenziando, attraverso le note piccole, le Il passaggio (sufficientemente complesso, visto il
fioriture melodiche ornamentali. Il basso, sintetiz- numero di variabili modificate) è senz’altro esempli-
zando il percorso armonico essenziale del- ficativo del ruolo fondamentale del ritmo e della
l’Albumblatt (t-tP-D-tP-t) è ridotto per la maggior sua rilevanza gerarchica per la riconoscibilità per-
parte del brano a un essenziale pedale di tonica cettiva dei connotati principali di una melodia. Si
delle tre tonalità. noti infatti come l’alternanza dei motivi ritmici nel
La sezione centrale si stacca dal proposta tematica Tema (a-b a-b a-b’ b’’-c — batt. 9-16), sia mantenu-
sia armonicamente che melodicamente. Brahms ora to anche nella variazione (a’-b’ a’-b’ a’-b’ b’-b’) La
Analisi

9 = (8 ) (1 batt. = 4 batt.)
Canto
Basso 2 3
a
rit. pas.

Var. II

Canto a'
Basso 5 .pa 9
a

Tema

a'
4 5 Basso 6
2 Sc.

a'
pas.
13 .pa 17 __ Basso .pa 21

Ciò è diretta conseguenza del nuovo assetto metri- riormente accresciuta dalla dissociazione tonale che si
co di questa composizione (9/8), per cui il rapporto viene a creare dalla non concomitanza dei due ritmi
tra ogni frase della variazione (una battuta) rispetto armonici.
a quelle dell’originale (quattro battute) è di 9 crome
contro 16. La contrazione complessiva di battute
che ne deriva (6 misure di 9/8 contro 24 di 2/4) viene Variazione III
compensata dalla ripetizione dell’intera variazione. Questa variazione può essere intesa come una
Nella parte centrale (batt. 3-4) la linea conduttrice ripresa variata della prima, sia per le evidenti somi-
passa alla voce superiore che riprende la melodia glianze nella testura (corale + controcanto armonico),
acuta del Tema; infine nell’ultima parte si torna alla sia per il ritorno all’utilizzazione del tema acuto.
disposizione iniziale. Al posto della diminuzione Particolare interesse rivestono le varianti armoniche
disuguale precedente, Brahms elabora la frase cen- della seconda e terza frase.
trale tramite un diverso processo di diminuzione. La Nella battuta 11 il Do diesis viene enarmonicamente
sottrazione di un piccolo valore viene accompagna- considerato Re bemolle (settima diminuita) e fatto
to dall’elisione di qualche suono o gruppi di suoni scivolare al Do naturale, producendo uno slittamen-
interpretati come ripetizione (batt. 11-12), o come to dell’intero asse armonico di semitono inferiore.
abbellimenti (il Fa diesis e Mi a batt. 14-15). La ripresa avviene di conseguenza nel tono di
L’assetto sonoro di questa variazione è particolar- Fa minore.8
mente interessante, poiché deriva dalla sovrapposi- La tonalità di Fa minore, strutturalmente lontana dal
zione di due diversi moduli ritmo-armonici. (Vedi tono originale a causa della scarsezza di suoni
esempio sottostante). Gli accordi di ripieno affidati comuni e dalla vicinanza delle relative toniche,
alla mano destra (allungati nel valore rispetto al viene utilizzata per creare un effetto di trascolora-
basso corrispondente) a causa sia del movimento zione (nella metafora visiva) o di accartocciamento
sincopato sia della mancata armonizzazione di (nella metafora fisiognomica) della tonalità di
qualche nota del canto dovuta dall’aggravamento, Fa diesis minore. Il successivo rientro alla tonalità
creano un decorso armonico che non coincide rit- di partenza (tramite l’identità enarmonica tra il III
micamente con l’amonia richiamata dal basso. grado (tP) di Fa minore e la DD di Fa diesis minore
L’opposizione nell’articolazione delle due linee — batt. 20) in accordo con il rilievo precedente non
(tema=staccato, armonia=legato), viene perciò ulte- va considerata una modulazione, ma una deforma-

m.d.

Var. II t D t D t (S - D) tP (D t D)[d] (D) s (D)[tP] t s D

m.s.

t D s D t t s (D) tP tP (D t - D) d (D) s (D) tP t s D t


Analisi

ancor più intimistico ed espressivo. stessa parte (incroci). I suoni estranei all’armonia
Nella seconda parte — batt. 14 — Brahms “correg- sono stati evidenziati con un sigla (pass.= nota di
ge” Schumman, il quale nell'Albumblatt mostra di passaggio, v. = nota di volta, app. = appoggiatura o
contenere lo slancio espressivo, continuando la nota di passaggio in battere, ant. = anticipazione),
progressione ascendente di terza (“bloccata” da per mostrare meglio come un suono estraneo nel
Schumann) della melodia (Do diesis-Mi–Sol diesis- Tema possa diventare reale nella variazione e/o
Si, al posto di Do diesis-Mi–Sol diesis-Sol diesis), col viceversa. I punti di interesse ai fini del rinvenimen-
risultato di raggiungere con maggior enfasi il punto to dei processi variativi sono:
culminante del pezzo (nei grafici analitici rappre- — batt. 1-4, la sostituzione del primo accordo di t
sentato dal segno ). La sostituzione del Sol diesis con D non è solo un automatismo causato dalla
con il Si risulta essere motivata: a) dall’espansione collocazione al basso del tema: c’è un aspetto
di un accordo da triade a settima; b) dalla sostitu- dell’Albumblatt che forse ci era sfuggito, ma che
zione di un inciso ripetuto con un nuovo modello bisogna considerare specie in sede esecutiva: cioè
della precedente progressione (Do diesis—Mi a che il primo accordo pur essendo un I grado non
batt. 9-10 e Do diesis—Sol diesis a batt. 11-12). La ha la stabilità di tonica, (per il carattere di “apertu-
ripetizione che si fa progressione, un processo ra” della terza posizione), ma tende verso il I grado di
molto utilizzato da Brahms, problematizza il ruolo batt. 4, assumendo quindi un connotato dominantico;
funzionale della ripetizione. Schumann ne fa uso, — batt. 15, il cambio di modo (dal minore al mag-
ma non per marcare la staticità del brano, e in que- giore) è qui usato allo scopo di tonicizzare la D, su
sto senso la maggior dinamicità della progressione cui avviene la ripresa della prima fase; questo proces-
non rappresenta un’interpretazione contrastante del so subirà presto interessanti estensioni (vedi Var. III);
pensiero originale. Le ripetizioni — ampiamente — batt. 16, qui la ripetizione ritmicamente variata
impiegate nell’Albumblatt – servono infatti a “spin- (contrattempo), mista all’incrocio, giustifica la disso-
gere” la melodia verso il raggiungimento di un pre- ciazione rispetto all’originale. Di fatto Brahms elide
destinato suono: il La3 nel primo periodo (tramite il Do diesis dell’originale perché lo considera ripeti-
cui si realizza un primo stadio di instabilità), il Sol4 zione di quello di batt. 17;
diesis del secondo periodo (punto estremo della — batt. 19-20, la sostituzione dell’armonia crea qui
spinta centrifuga), il Fa3 diesis del terzo (riequili- un imprevisto. La simbologia funzionale mostra
brio, ristabilizzazione). Brahms, sostituendo la ripe- come Brahms in questo punto parafrasi la tonalità
tizione con la progressione, non fa altro che esplici- di La maggiore (su cui modula momentaneamente
tare e dare maggiore evidenza ad uno stesso principio. l’originale) attraverso la sostituzione della cadenza
Più complessa l’evoluzione del tracciato tematico autentica con una cadenza alla sottodominante;
nel periodo conclusivo, (batt. 17-22), a causa della — batt. 21-22, la trasformazione armonico e melodi-
concomitanza di tre processi compositivi: trasporto, ca è causata dall’interpretazione della ripetizione
incrocio delle parti, trasformazione melodica causa- melodica dell’originale (batt. 17-18 e 21-22), come
ta da una progressione. Per capirne di più si osservi ripetizione variamente trasportata (progressione).
lo schema anatitico di questa variazione.6 Questo passaggio va quindi considerato un’esten-
sione del processo avvenuto a battuta 16, che chia-
In generale, nelle variazioni in cui il il canto — più meremo trasformazione da progressione.
o meno riconoscibile — si pone a fondamento
dello sviluppo melodico (è questo il caso di tutte e Variazione II
16 le variazioni dell’opera in esame) è possibile Rinunciando a scostarsi progressivamente e gra-
identificare tre processi applicabili a tale situazione: dualmente dalla riconoscibilità del Tema, con la
a) la melodia rimane alla stessa altezza dell’origina- seconda variazione Brahms sperimenta subito diver-
le (o viene trasportata sopra o sotto di ottava o si e più complessi procedimenti compositivi. Si noti
multipli), ma l’armonia cambia (si distingua però tra però che c’è un nesso che fa di questa variazione
cambio di grado e cambio di funzione); un ponte tra la I e la III; la parte del basso, alla
b) l’armonia rimane la stessa, ma la melodia tocca maniera antica, può infatti essere considerata un II
un suono diverso dell’accordo; tema: si ottiene quindi: I variazione = I tema al
c) entrambi i fattori cambiano. basso, II variazione = II tema ancora al basso, III
Nei grafici analitici il primo caso viene denominato variazione ripresa I tema in interscambio canto-
sostituzione (So.), il secondo scavalcamento (Sc.), il basso. L’utilizzo del basso del Tema come canto
terzo, situazione che — date le premesse — non della variazione si trova anche nelle variaz. X e XVI.
può che essere momentanea ed eccezionale, tra- Il nuovo tema subisce una trasformazione ritmica
sformazione (Tr.).7 che lo rende più incisivo e saltellante. Si tratta di un
Le sigle nei riquadri (B= voce inferiore; I= voce processo di diminuzione disuguale, viene cioè sot-
interna; S= voce superiore) indicano come in questa tratta ad ogni suono del tema originale una quota
variazione il canto non sia sempre mantenuto nella liberamente variabile di valore ritmico.
Analisi

Nella sua seppur semplice e ben definita concezio- fattore reiterativo, ulteriore elemento di coesione in
ne armonica, è latente nel brano schumanniano una questo brano. Schumann organizza le frasi in due
certa ubiquità tonale, talvolta determinante per le semifrasi di due battute ciascuna, la seconda delle
scelte armoniche nelle variazioni. Si noti, per esem- quali è sempre la ripetizione ritmica della prima
pio, il modo in cui Schumann definisce la zona cen- (unica eccezione le batt. 13-14 e 15-16). Ne conse-
trale contrastante; le batt. 9-14 oscillano tra la tona- guono dal punto di vista melodico la ripetizione
lità del III grado (La maggiore) e quella del V grado degli incisi o la loro progressione trasportata.
(Do diesis minore). L’esempio del Tema mostra le Brahms amplierà sapientemente questa tecnica ela-
possibili interpretazioni di questo passaggio. La sen- borando processi di variazione assai più complessi.
sazione di ‘bitonalità’ è qui dovuta all’ambiguità
della successione di terza ascendente dei fonda-
mentali, e dalla compresenza di fattori che sono nel LE VARIAZIONI
contempo favorevoli e contrari all’interpretazione
che fa di ogni accordo una tonica.4 In questo genere compositivo è spesso possibile
C'è un altro aspetto che dà la possibilità al compo- raggruppare più variazioni, come se fossero parti di
sitore di operare nelle variazioni cambi armonici, un unico blocco formale. È il caso delle prime tre
mantenendo una certa coerenza tonale con l'im- variazioni che condividono:
pianto originale. Come si è notato nell’esempio del a) il mantenimento del tema intatto negli intervalli e
Tema, l’uso delle cadenze è esclusivamente riserva- la sua collocazione alla mano sinistra (con differen-
to alla tonicizzazione dei suoni rappresentanti la ze spiegate più avanti), b) la conservazione tra il
triade di tonica di Fa diesis minore. Tutta la melodia Tema e la variazione del rapporto battuta per battu-
fa perno sul suono Do4 diesis: nella prima parte ta; c) la testura estremamente simile tra la prima
(batt. 1-8) il canto scende di quinta giusta (dal variazione e la terza (con la seconda che fa da
Do4 diesis al Fa3 diesis); nella seconda parte (batt. parte contrastante). Ma vediamo i dettagli:
9-15) il percorso si inverte attraverso una quinta
giusta ascendente (dal Do 4 diesis al Sol4 diesis); Variazione I
nella terza parte il canto si ripropone come nella In questa prima variazione la melodia viene ripro-
prima. Questo modo di procedere melodico virtual- posta all’ottava inferiore senza modifiche ritmico-
mente galleggia fra tre tonalità: il Do diesis è infatti diastematiche (salvo l’ultimo periodo che Brahms
suono comune oltre che alla triade di Fa diesis non considera mai, come Schumann, una ripresa
minore, anche a quelle di La maggiore e Do diesis sostanzialmente integrale del primo). Le modifiche
minore. Lo squilibrio a favore del La maggiore nella armoniche iniziali, rispetto all’originale, sono quindi
prima parte è compensato da quello a favore del attribuibili al nuovo ruolo di basso assunto dal
Do diesis minore nella seconda parte. Vedremo tema. In tutta la serie di variazioni dell’op. 9
nella trattazione delle singole variazioni come le Brahms mantiene sostanzialmente inalterata la
sostituzioni armoniche siano direttamente collegate melodia schumanniana solo tre volte (variaz. I-III-
a questa intrinseca ambiguità melodica.5 VIII). La parte di controcanto affidata alla parte
Un’ultima considerazione investe l’uso nel Tema del superiore caratterizza questa variazione in senso

Tema ↓ So.
So. So. So. So.
pas. So. 5
So. pas. ant. 9
v
Var. I
B
D t D t (D) tP (t (D) - s

.pa 5 9
. tir . tir v v

Tema
7
6 6 5 6
5 4 3 5 7 7
t D s D t t D s D
(D - D) tP ← (T - Dp - T - D
-p
5 3
5
(sP - t
5
- sP - t-
3

So. b b
Tr. 3↑ ← (progressione) →
a Tr. (ripetizione)
a So. Tr.
S pas. ant. 4↓ 8↓
13 17
15↓
21
14↓ ant.
B
— 6 5 I 6 —5
I
D —
4
D t (T - D - 3
D (S - D - S) [tP] DD D 4— 3 t
So. . tna
B
13 +.sap 17 21 .pa . tna
v . tir . tir

7
6 7
s 6
6
— 5
5 6 7 7 5 4 — 3
T) (t - s - D) d (Dv ) s D
(D - D) tP t D s D t
6 7 5
5
sP - t - s - D) d So.
Analisi

lito dalla caratterizzazione espressiva del Tema, ma sem- senso di un’indagine a posteriori ispirata dalle
plicemente spostato sullo sfondo della composizione. visuali compositive dell'autore amburghese.
La concezione brahmsiana della variazione ‘forma- L’estrema coerenza compositiva, ripetto al Tema
le’, ispirata su modelli barocchi e classici, appare dato, che Brahms superbamente dimostra di saper
quindi sotto questo aspetto molto meno differenzia- realizzare, ribalta il rapporto tra il Tema e le sue
ta rispetto al tipo di variazione ‘di carattere’ delle variazioni. Quest’ultime, più che libere interpreta-
composizioni della prima maturità. zioni di una altrui composizione, si pongono come
sapiente utilizzo di elementi testuali rinvenuti da
Un secondo aspetto del presente saggio è rappre- una attenta lettura (analisi) del Tema dato. La coe-
sentato dall’utilizzo di schemi analitici, abbinati ad sione compositiva rispetto al Tema fa sì che le
ogni singola variazione, i quali offrono diversi variazioni siano di fatto una sua più che completa
spunti di riflessione sia dal punto di vista del loro analisi. All’analista il compito di esplicitare il pen-
uso in sede didattica, sia dal punto di vista analitico- siero del compositore, pensiero interiorizzato e
metodologico. nascosto tra le maglie dell’opera musicale.
L’uso in essi della simbologia funzionale (derivata
dal manuale di De la Motte),3 permette di fotografa- Il brano schumanniano (genere Corale) è strutturato
re meglio il decorso armonico delle composizioni in tre periodi di otto battute, a loro volta regolar-
evidenziandone la coesione tonale e alcuni risvolti mente scomponibili in due elementi fraseologici di
che altrimenti rimarrebbero nascosti. Tuttavia tale quattro battute ciascuno. L’estrema regolarità di
simbologia, particolarmente pertinente ed efficace questa composizione non è però solo un fatto
nell’analisi armonica della musica del Sei- metrico: un forte senso di unità è raggiunto sul
Settecento, nella complessità dell’armonia brahmsia- piano armonico-tonale dal dispiegamento, nel corso
na dimostra alcune debolezze. Per questo motivo, del brano, della triade minore di tonica (I grado a
in casi particolari, si è preferito risolvere i conflitti batt. 1, III grado a batt. 8, V grado a batt. 16, III
teorici che talvolta si sono determinati con l’invenzio- grado a batt. 19, I grado a batt. 24 — vedi esempio
ne di qualche variante nei simboli, non prevista dalla a fondo pagina), e sul piano ritmico dall’utilizzo di
teoria funzionale derivata dal testo di De la Motte. un unico motivo composto di due cellule (la secon-
da delle quali è già una variante della prima) presen-
Infine l’impiego negli schemi di segni talvolta con- tate anche con leggere modifiche:
venzionali, ma il più possibile intuitivi, ha lo scopo
di trasferire, un po’ come nei grafici schenkeriani, i (5 occorrenze)
A
concetti tecnici più importanti dal ragionamento a a'

logico al disegno, permettendo una visuale sintetica (8 occorrenze) (8 occorrenze)


dei vari processi compositivi ben maggiore rispetto
all’espressione verbale.
(10 occorrenze) (3 occorrenze)

IL TEMA
(1 occorrenza) (1 occorrenza)

La seguente breve analisi del 1° Albumblatt dell’op. A (Diminuzione 2:1)


99 di R. Schumann mira ad evidenziare in questa
composizione gli spunti messi in luce dalla succes- (6 occorrenze)

siva serie di variazioni brahmsiane, ed ha quindi il

1 app. 5
rit. rit.

Tema
6 6 — 57 6
5 4 — 3 5 7 7
t D s D t t D s (DD - D)
5
I
9 13 pas.+
v v v

6 7
5
tP ← (T - Dp - T - Dp - T) (t - s - D)
5 3 56 7
(sP - t5 - sP - t3 - sP - t - s - D)
III

17 ant. 21 app. ant.


rit. rit.

7
6 6— 5
s 6 7 7 5 4— 3
d (Dv ) s (DD - D) tP t D s D t
5
d
III I
v
Analisi

J. Brahms: le 16 variazioni per pianoforte op. 9


su tema di R. Schumann (I parte)

Paolo Troncon

Le 16 Variazioni op. 9 per pianoforte “su un tema E in una lettera all’amico Joachim:2
di Lui, dedicate a Lei” — come recita l'intestazione
— sono tratte dal 1° Albumblatt dell’op. 99 di Talora rifletto sulla forma delle variazioni e
penso che esse dovrebbero permanere su
Robert Schumann e sono dedicate a Clara. È bene un piano di maggior rigore e purezza.
ricordare che quest'opera non viene considerata, Gli antichi si attennero sempre rigorosa-
per l’evidente e dichiarata influenza schumanniana, mente al basso del tema, loro autentico
tema. In Beethoven, ben variati sono la
tra le più rappresentative della concezione che il melodia, l’armonia ed il ritmo.
compositore amburghese aveva di questo tipo di Devo però talvolta constatare che gli inno-
composizione, concezione che meglio si esprime vatori (noi due!) piuttosto si affannano
(non trovo espressioni migliori) attorno al
nei cicli per pianoforte sui temi di Händel (op. 24, tema. Noialtri ci atteniamo scrupolosamen-
1861), Paganini (op. 35, 1862-63), e — per due pia- te alla melodia ma non la trattiamo libera-
noforti — Haydn (op. 56b, 1873). mente, non ne traiamo nulla di veramente
nuovo, bensì ci limitiamo a gravarla. Ma la
L'op. 9 — così come l’op. 23 (1861, dal “Geister- melodia in questo modo non si riconosce più.
Thema” anch'esso di Schumann) — è una composi-
zione ancora pervasa dallo spirito dello Sturm und
D r a n g, e rappresenta la tipologia della serie di Tale pensiero si richiama quindi al modo di com-
variazioni dette “di carattere”, tipiche dello stile porre che era stato di Beethoven e anche J. S. Bach.
schumanniano. Le Variazioni sui temi di Handel e di Paganini
A differenza di quella “formale” o “figurata”, la osservano la loro struttura armonico-metrica, accor-
variazione di carattere si realizza nell’invenzione di dando soprattutto al basso la funzione di sostegno
nuovi elementi ritmici, armonici o melodici, volti a e di richiamo tematico. Inoltre, al fine di ottenere
determinare sempre nuove tipologie, combinando una maggiore unità, ogni variazione viene connota-
nelle variazioni diversi generi compositivi ed ta e caratterizzata mediante l’invenzione di quello
espressivi. Le conseguenze più immediate consisto- che Schönberg chiama “motivo della variazione”:
no in un tipo di svolgimento riccamente articolato un nuovo tema, derivato da sempre nuove angola-
in base alle esigenze espressive del brano (da cui la ture e visuali del Tema originale, il quale, dopo
successiva esigenza da parte di Brahms di ricondur- essere stato esposto all’inizio del pezzo, trasferisce
re le variazioni ad una maggiore linearità e saldezza in seguito la propria impronta a tutto lo sviluppo
formale), e sul piano strutturale una ricorrente non della variazione.
concomitanza tra il numero di battute del Tema
con quella delle singole variazioni. Anche la pro- L’analisi delle Variazioni op. 9 mette in luce come
porzione tra frasi e periodi, oltre all’assetto armoni- la maggiore libertà formale rispetto agli assunti
co, sono conseguentemente spesso alterati. Il pen- della variazione figurata sia conseguente all'esten-
siero di Brahms nel 1869 è così espresso in questa sione concettuale, operata da Brahms a livello di
lettera a Adolf Schubring:1 tecnica compositiva, di alcuni parametri armonico-
contrappuntistici presenti nel Tema. La tecnica
[…] in un tema con variazioni, quasi sol- impiegata in tali processi di ‘estensione’ risulta spes-
tanto il basso mi rappresenta veramente
qualcosa. Ma esso è sacro per me, è il soli- so essere complicata dalla presenza simultanea di
do terreno su cui costruisco poi le mie più di un processo di variazione. Inoltre, lo si con-
cose. Ciò che faccio con la melodia è solo staterà nel corso della trattazione analitica, Brahms,
un trastullo — o un gioco spiritoso […] Se
vario la melodia, non riesco più tanto facil- quando elabora in una variazione un certo proces-
mente ad essere pieno di spirito o d’ele- so, spesso lo ripropone — in maniera più estensiva
ganza o ad approfondire un bel pensiero, o più riduttiva — nella variazione o nelle variazioni
e farlo con il giusto stato d’animo. Su un
basso dato faccio veramente nuove inven- successive, anche se queste ultime sono impostate
zioni, gl’invento nuove melodie, creo. su generi differenti dalla prima. L’assetto formale
complessivo delle variazioni non viene quindi indebo-

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