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CONSERVATORIO DI CAMPOBASSO
CARATTERISTICHE SONORE
La principale caratteristica del vibrafono è l’effetto “vibrato” che si
ottiene per mezzo di dischi posti nella parte inferiore dei tasti e fatti roteare da un
perno azionato per mezzo di un motore elettrico.
L'aria così mossa (i dischi alternativamente aprono e chiudono le
canne) dopo la percussione del tasto produce una fluttuazione
dell'ampiezza del suono piuttosto considerevole.
La variazione dell’ampiezza del suono provoca una variazione di
intensità, infatti vibrazioni più ampie (dischi posti verticalmente al
tasto) danno la sensazione di un suono più forte.
Il timbro del vibrafono è caratterizzato da un suono metallico, tuttavia
esso varia notevolmente in base alla tecnica percussiva e all’utilizzo del
pedale di risonanza: se il pedale viene lasciato libero, smorza tutte le note
e perciò le barre emetteranno suoni freddi e nitidi, se invece il pedale
viene abbassato, e quindi le barre sono libere di vibrare, i suoni
acquistano il timbro caldo e dolce caratteristico dello strumento.
Inoltre per ottenere un ampia gamma di timbri è possibile utilizzare
bacchette con teste di materiali e durezza differenti che modificano
notevolmente la percezione del suono dello strumento.
L’utilizzo di mazzuole differenti, infatti, modifica il "transitorio
d’attacco", che consiste nell’insieme di fenomeni acustici che si
verificano nei primi istanti di produzione del suono: il suono d’attacco
della percussione della bacchetta sul metallo può essere accentuato se
si utilizzano bacchette più dure con anima di legno, oppure smorzato
se si usano bacchette più morbide con anima di sughero.
CASSE DI RISONANZA