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storia del diritto romano pubblico e privato

appunti 5 ottobre

Il diritto romano è il diritto collocato nell'epoca dei romani, dagli Etruschi fino alla morte di
Giustiniano (VI secolo D.C.).

Dei popoli antichi abbiamo solo degli spot, dei romani, invece, possiamo definire un cammino
ben preciso. In questi secoli c'è un po' di tutto, dalla monarchia alla repubblica, i principati e i
dominati (imperatore assoluto). è un'evoluzione che gli studiosi possono seguire, ed è un
avvenimento raro perche, ad esempio, se volessimo studiare la sotria di atene, studiremmo solo
un periodo ben determinato e non un'intera epoca. A roma abbiamo, invece, la possibilità di
seguire tutti i percorsi con le diverse forme costituzionali. Le diverse forme costituzionali sono
proprio una particolarità di roma che influiscono sulle varie forme del diritto.

la iurisprudentia è la parte più importante del diritto romano perchè porta alla creazione di un
pensiero giuridico. Nel piccolo villaggio che era Roma, i sacerdoti detengono il sapere tecnico,
tra cui il diritto. Le prime nozioni di diritto riguardavano la coltivazione dei campi, la vendetta, le
questioni della successione. Il primo sapere tecnico del diritto lo hanno i pontefici, che sono i
primi giuristi.

Le tavole di Mosè, le tavole di hammurabi sono accumunate dal fatto che la legge arriva dalla
divinità, questo ci fa capire che nel mondo antico le leggi provengono da una divinità. tutti
questi sono racconti mitologici propri di ogni popolo.

All'origine del diritto umano, invece, ci sono gli uomini che hanno una visione oracolare e che
spiegano agli uomini le fasi lunari, come fare il raccolto ecc...

platone e aristotele affermavano che non c'era bisogno delle leggi scritte in quanto il nomos è
dentro di noi, in quanto l'uomo è gia orientato verso il bene perchè è dentro di sè.

l'uomo romano, invece, è molto pratico, in quanto c'è una propensione verso il diritto. è vero
che il sacro è alla base del diritto, ma poi questo sacro viene elaborato dai pontefici e spiegato
agli uomini. questa è la caratteristica della nascita della scienza giuridica.

Comincia quindi ad apparire la figura del giurista durante la roma repubblicana. Il giurista è un
uomo politico e un soldato, è aristocratico in quanto non tutti studiavano. La società romana
non è egualitaria, ci sono gli schiavi, c'era il pater familias. A quel tempo non esistevano studi
giuridici specifici, ma visto che questa figura era colta, dato che aveva avuto l'occasione di poter
studiare in Grecia, le persone gli chiedevano consiglio. Sono uomini di grande cultura ma anche
di saggezza. Il diritto non era tecnico, ma conteneva la filosofia greca, la retorica, la cultura
personale e la propria esperienza politica, di un uomo che vive calato nel suo tempo.
I giuristi diventano ben presto professori, insegnano e cominciano a scrivere dei libri, ad
esempio Quinti Mucio Scevola.

Ad un certo punto vi è la figura dell'imperatore e il giurista comincia a rapportarsi con il


princeps. Il princeps poi diventa un imperatore assoluto, e in particolare giustiniano afferma "io
sono il vicario di Cristo". la figura dell'imperatore influenza il diritto.

La storia romana inizia a conoscere i codici nell'età tardo antica (del dominato), prima dei codici
privati e poi il codice di teodosio, molto simile a quello moderno, e poi quello di giustiniano.

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