Sei sulla pagina 1di 2

1)L'inizio del Novecento segnò una svolta nella politica italiana, che permise di superare

un
periodo di grave crisi.
gravi tensioni sociali,prezzi dei generi alimentari aumentarono vertiginosamente.
repressione violenta delle manifestazioni

2. Gaetano Bresci era un anarchico, tornato appositamente dagli Usa dove era
emigrato, assassinò a Monza il re Umberto I per vendicare le vittime delle repressioni
del 1898.

3)Gli scioperi vennero così consentiti , nel convincimento che, migliorando le condizioni di
vita dei lavoratori, il mercato e la produzione sarebbero stati favoriti.

4)c'è chi gli


riconosce un'idea pragmatica della funzione del governo, • ma anche chi lo accusa di
opportunismo.

5)Nel 1904, però, i massimalisti riconquistarono la guida del Partito socialista, posero
termine ad ogni dialogo con il governo e appoggiarono uno sciopero indetto dai
sindacalisti rivoluzionari.

6)venne regolamentato il lavoro festivo e notturno, tutelata la salute dei lavoratori delle
risaie e delle industrie più a rischio, definizione contrattuale del lavoro salariato,
nazionalizzazione delle ferrovie (1905) e dei telefoni, Stimolo della produzione industriale
emanando provvedimenti protezionistici. In questo modo si rafforzò la tendenza, già in
atto, all'intervento statale nell'economia, in una sempre più spiccata ottica antiliberista.

7)Il dramma dell'emigrazione ripropose la "questione meridionale"


Giolitti intervenne con provvedimenti tesi al rilancio economico del Sud attraverso sgravi
fiscali per i ceti agricoli (favorì l'industrializzazione nell'area partenopea e la costruzione
dell'Acquedotto pugliese.)Non era però intenzione del governo affrontare il nodo della
riforma agraria del Mezzogiorno, che avrebbe intaccato i privilegi dei grandi latifondisti.

8)la ripresa dell'iniziativa coloniale con l'occupazione della Libia; • l'introduzione del
suffragio universale maschile.

9)la riconferma della Triplice Alleanza; •l'avvicinamento alla Francia, in previsione di


un'espansione nel Mediterraneo; •l'attenzione alla situazione balcanica, in vista di una
possibile espansione nell'area.

10)Fu il cancelliere tedesco von Bulow a parlare di "giri di valzer" a proposito


dell'atteggiamento diplomatico italiano: una definizione che ebbe notevole successo.

11)Nel 1902 l'Italia aveva iniziato un sistematico riavvicinamento alla Francia,


impegnandosi
a non interferire in eventuali azioni francesi in Marocco. In cambio, la Francia si dichiarò
disposta a fare altrettanto in caso di un intervento italiano in Libia.

12)La guerra si concluse con l'accettazione, da parte della Turchia, della sovranità italiana
sulla Libia - trattato di Losanna, 18 ottobre 1912 - e l'impegno dell'Italia a lasciare le isole
del Dodecaneso, un arcipelago al largo della costa turca occupato nel corso del conflitto.
13)un accordo elettorale in base al quale i cattolici avrebbero votato per i candidati
giolittiani in cambio dell'emanazione di leggi favorevoli alla Chiesa nel campo
dell'istruzione e della famiglia. Il
"patto Gentiloni" costituì un'importante novità: i cattolici italiani tornarono

14)«Il primo gruppo è costituito da giovinetti del proletariato superiore e della più minuta
borghesia, i quali possono rimanere improduttivi fino ai tredici o quattordici anni, e che
chiedono che la scuola media li metta in grado di applicarsi, appena usciti da essa, ad
occupazioni immediatamente lucrative. • L'altro gruppo è dato dagli alunni di famiglie
benestanti, che possono rimanere a scuola fino ai ventidue o ventiquattro anni, e perciò
sono destinati dai genitori alle professioni superiori. • Il terzo gruppo di alunni è intermedio
fra i primi due: sono giovanetti del ceto medio, che non possono rimanere improduttivi al di
là dei diciotto o diciannove anni, e si destinano a professioni minori e alle carriere
d'ordine».

Potrebbero piacerti anche