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CONTORNI

Caponata
Difficoltà: Preparazione: Cottura: Dosi per: Costo:
Facile 40 min 40 min 6 persone Basso

NOTA: + il tempo di riposo in frigorifero

INGREDIENTI
Melanzane 1 kg
Sedano 400 g
Cipolle bianche 250 g
Pomodori ramati 200 g
Olive verdi in salamoia da denocciolare 200 g
Capperi sotto sale dissalati 50 g
Pinoli 50 g
Zucchero 60 g
Aceto di vino bianco 60 g
Basilico q.b.
Concentrato di pomodoro 40 g
Olio extravergine d'oliva q.b.
Sale fino q.b.

PER FRIGGERE LE MELANZANE


Olio extravergine d'oliva q.b.

La cucina siciliana affonda le proprie radici nella tradizione povera, basata soprattutto su alcuni ingredienti
tipici come le melanzane, protagoniste indiscusse della caponata, il ghiotto contorno che vi presentiamo
oggi. Già comuni ad altre ricette tipiche, come la pasta alla norma e la parmigiana di melanzane, insieme a
basilico e pomodoro creano un mix di profumi, colori e sapori che richiama le suggestioni di una terra
splendida. L’estensione della superficie della Sicilia consente di avere numerose declinazioni della
caponata. Di provincia in provincia ma anche di famiglia in famiglia ognuno ha la sua ricetta perfetta: con o
senza uva passa, con o senza concentrato... basta spostarsi di qualche metro per scoprire una caponata
sempre diversa, ma tutte con un'inconfondibile denominatore comune: l’uso del condimento agrodolce,
che regala alle verdure un sapore unico. Il nostro consiglio? Provare con tutte le versioni possibili fino a
trovare la vostra preferita, da tramandare anche nella vostra famiglia!

Scoprite come utilizzare la caponata per le vostre ricette:

Mpanate ripiene di caponata


Millefoglie di caponata
Bicchierini di caponata
Orata alle erbe con caponata

PREPARAZIONE

Per realizzare la caponata per prima cosa mondate la cipolla e affettatela finemente (1). Spuntate il sedano
e tagliatelo a rondelle (2). Dividete a metà le olive verdi ed eliminate il nocciolo interno (3).

Lavate e asciugate le melanzane, spuntatele e poi tagliatele a pezzetti di circa 2,5 cm (4). Fate lo stesso con i
pomodori (5). Scaldate una padella e tostate qui i pinoli per pochi minuti (6)
finché non saranno dorati (7). Ora riprendete le vostre melanzane: ponete l’olio di oliva in un tegame dal
bordo alto e scaldatelo, versate quindi poche melanzane per volta e friggetele per qualche minuto (8). Una
volta che saranno dorate, scolate con la schiumarola e adagiatele su un vassoio rivestito con carta
assorbente per eliminare l’olio in eccesso (9), poi tenete da parte.

In un tegame ampio versate un generoso giro di olio di oliva, scaldatelo e poi versate la cipolla (10).
Soffriggete per bene finché la cipolla non sarà appassita, quindi aggiungete il sedano (11); lasciate rosolare
bene anche questo e poi unite i capperi (12),

le olive (13), i pinoli tostati (14) e i pomodori (15).

Fate rosolare qualche istante, poi coprite con il coperchio (16) e cuocete a fiamma dolce per 15-20 minuti.
Intanto preparate la salsa agrodolce: in un bricchetto versate l’aceto, il concentrato di pomodoro (17) e lo
zucchero (18).
Mescolate per bene con un cucchiaino (19) e, una volta trascorsi i 15-20 minuti di cottura, salate e versate la
salsa nel tegame (20). Mescolate, alzate la fiamma e rimestate fino a quando non sarà evaporato il sentoredi
aceto. Spegnete la fiamma, aggiungete le melanzane fritte (21)

e profumate con abbondante basilico (22). Mescolate per bene il tutto (23), trasferite la caponata in una
pirofila e riponete in frigo poiché la particolarità della caponata è che va servita fredda oppure a
temperatura ambiente: il giorno dopo sarà ancora più buona (24)!

CONSERVAZIONE
La caponata può essere conservata per 2-3 giorni al massimo avendo cura di porla in frigorifero in un
contenitore di vetro coperto con pellicola. Prima di servirla però riportatela a temperatura ambiente,
tenendola fuori dal frigo per un paio di ore!

CONSIGLIO
A Palermo vi capiterà di mangiare la caponata insieme a dei moscardini infarinati e fritti; un'altra comune
variante consiste nell'aggiungere dei filetti di peperone dolce, che friggerete insieme alle melanzane.
Provate anche voi!

CURIOSITÀ
Sulla caponata c’è una gran disputa a proposito del nome: alcuni lo fanno derivare dalla parolaCapone che
nel dialetto siciliano indica il pesce lampuga, un pesce dalle carni magre e pregiate servito sulle tavole
aristocratiche e condito in agrodolce. Il popolo, che non aveva a disposizione questo pesce o non poteva
permetterselo, trovò che le melanzane fossero un ottimo sostituto, dando così vita alla ricetta della
caponata. Altri riconducono il termine Caponata alla parola latina Caupona – Cauponium che significa osteria.
L’osteria in effetti si può ricondurre al luogo di ritrovo di tutti i marinai che, al rientro dal lavoro, andavano a
rifocillarsi con un bicchiere di vino accompagnato da cibo povero ma saporito, che ricorda questa
preparazione. Questo piatto antico è diffuso in tutto il Mediterraneo e conosce numerose varianti; pensate
che solo in Sicilia si contano almeno 37 versioni!

DOMANDE FREQUENTI

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