Suffragio femminile
Il suffragio è il diritto di voto; con l’espressione “suffragio femminile” si indica quindi
l’estensione di tale diritto alle donne.
Esso fu l’obiettivo del movimento politico delle “suffragiste” (o “suffragette”), nato in
Francia nel XVIII secolo, tra le cui protagoniste ci fu Olympe de Gouges, promotrice
dell’uguaglianza politica e sociale tra uomo e donna durante la rivoluzione francese e
autrice della Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina (1791).
Molto più tardi nel Regno Unito i movimenti femminili ripresero vigore quando Emmeline
Pankhurst fondò l'Unione sociale e politica delle donne (1903): con il medesimo obiettivo
di ottenere il diritto di voto, le donne aderenti all’Unione diedero vita ad azioni dimostrative
come incatenarsi a ringhiere, incendiare cassette postali, attuare scioperi della fame.
Il movimento delle suffragette si sviluppò in forme simili in vari paesi. Il primo paese ad
introdurre il suffragio universale fu la Nuova Zelanda nel 1893, in seguito la Finlandia e la
Norvegia, rispettivamente nel 1906 e 1907. In Russia durante la rivoluzione bolscevica le
prime elezioni a suffragio universale si tennero nel 1917, in Germania nel 1919.
In molti altri paesi la conquista del suffragio universale fu più tortuosa e tarda: in Francia
nel 1945; in Svizzera in alcuni cantoni nel 1959, nei restanti nel 1971.
In Italia le donne votarono per la prima volta nelle elezioni amministrative nel 1946 e nel
successivo referendum del 2 giugno (quello per l'elezione dell'Assemblea costituente e per
il Referendum sulla scelta monarchia-repubblica). Il suffragio universale fu infine
definitivamente accolto dalla Costituzione italiana, entrata in vigore nel 1948.
Legge sul divorzio - 1970
Entrata in vigore nel 1970, causa fin dal principio controversie e opposizioni, in particolare
da parte di molti cattolici (secondo la dottrina cattolica quello matrimoniale è un vincolo
indissolubile). La legge è sottoposta a referendum abrogativo* nel 1974, il cui esito è la
vittoria dei “no”.
* Referendum abrogativo
- referendum: strumento giuridico col quale si chiede all’elettorato di esprimersi
direttamente con il voto al fine di approvare o respingere, nei limiti e nei modi previsti dalla
legge, determinati provvedimenti sottoposti dallo Stato al giudizio dei cittadini.
Il termine deriva dal verbo latino refero «riporto», «riferisco; la locuzione ad referendum
(ad + gerundivo) significa «[convocazione] per riferire».
- abrogativo: che ha lo scopo di abrogare, ovvero revocare, abolire (da ab «da» e rogare
«chiedere»).
** Riforma
modifica finalizzata a conferire un nuovo e migliore assetto a qualcosa, in particolare in
ambito politico, sociale, economico, attuata con metodi non violenti.
Abrogazione “delitto d’onore” e “matrimonio riparatore” (1981)
In Italia fino al 1981 la legge contemplava il caso del cosiddetto “delitto d’onore”, ovvero
l’uccisione della coniuge adultera o dell’amante di questa o di entrambi (ma anche della
figlia o della sorella adultere). Esso era sanzionato con pene molto più lievi rispetto a
quelle previste per delitti analoghi ma con diverso movente: in sostanza si ravvisava che
l’offesa “all’onore” arrecata equivaleva ad una forma di provocazione, che dava al reo il
diritto al riconoscimento di attenuanti in sede di giudizio. La legge recitava infatti:
“Chiunque cagiona la morte del coniuge, della figlia o della sorella, nell'atto in cui ne
scopre la illegittima relazione carnale e nello stato d'ira determinato dall'offesa recata
all'onor suo o della famiglia, è punito con la reclusione da tre a sette anni. Alla stessa pena
soggiace chi, nelle dette circostanze, cagiona la morte della persona che sia in illegittima
relazione carnale col coniuge, con la figlia o con la sorella”.
All’epoca vigeva anche l'istituto del "matrimonio riparatore”, che prevedeva l’estinzione del
reato di violenza carnale nel caso che lo stupratore di una minorenne acconsentisse a
sposarla, “salvando l'onore” della famiglia.
Dopo l'abrogazione del reato di adulterio nel 1968, le disposizioni su “delitto d'onore” e
“matrimonio riparatore” sono state abrogate nel 1981.
Alcuni casi di cronaca segnarono con particolare forza il dibattito pubblico in Italia ed
ebbero un peso notevole nell’affermazione dei provvedimenti sopra menzionati; tra questi
il caso di Franca Viola (1965) e il cosiddetto “massacro del Circeo” (1975).
Franca Viola era una ragazza di 17 anni di Alcamo, in Sicilia, che nel 1965 venne
sequestrata e violentata per più giorni da un uomo che lei aveva in precedenza respinto e
che probabilmente contava di fare in seguito ricorso al matrimonio riparatore. Una volta
liberata, grazie all’appoggio della famiglia, la ragazza non accettò il matrimonio e anzi
denunciò il suo aggressore. Il processo che ne seguì fu lungo e doloroso: la famiglia Viola
fu oggetto di pesanti intimidazioni e nel corso del processo gli avvocati della difesa
tentarono di screditare Franca. L’uomo fu infine condannato.
Quote rosa
Si intende con “quote rosa” il numero di posti riservati alle donne nell’organico di
determinate strutture pubbliche e private: imprese, istituzioni educative, organismi
decisionali. Sono misure finalizzate a garantire la rappresentatività femminile in ogni
settore della società. In Italia il dibattito politico attorno al tema è molto acceso e a partire
dal 2011 una serie di leggi ha introdotto il principio delle quote rosa in organi di
amministrazione e nel sistema elettorale.
Sessismo s. m. [der. di sesso, sul modello di razzismo e per influsso del fr. sexisme e ingl.
sexism]. – Termine coniato nell’ambito dei movimenti femministi degli anni Sessanta del
Novecento per indicare l’atteggiamento di chi (uomo o donna) tende a giustificare,
promuovere o difendere l’idea dell’inferiorità del sesso femminile rispetto a quello maschile
e la conseguente discriminazione operata nei confronti delle donne in campo sociopolitico,
culturale, professionale, o semplicemente interpersonale; anche, con sign. più generale,
tendenza a discriminare qualcuno in base al sesso di appartenenza.
(fonte: https://www.treccani.it/vocabolario/sessismo/)