Le caratteristiche fisiche La sfinge è una figura mitologica raffigurata come un mostro con il corpo di leone e testa umana, di falco o di capra, talvolta dotato di ali.
Generalmente il ruolo delle sfingi è
associato a strutture architettoniche come le tombe reali o i templi religiosi; la più antica conosciuta viene datata al 9.500 a.C. Enigma della Sfinge Giunone, moglie di Giove, ha inviato il mostro nella città di Tebe come punizione di un’offesa ricevuta dal re Creonte. Secondo la leggenda, la Sfinge si è insediata su un’alta rupe che domina la strada e di là ferma i passanti, ai quali proponeva questo enigma: «Qual è l’animale che di mattina cammina a quattro zampe, a mezzogiorno con due e alla sera con tre?». Quelli che non sanno risolvere l’enigma sono immediatamente divorati dalla Sfinge sanguinaria. Un giorno Edipo, giovane intraprendente, si trova a passare di là e risolve il terribile indovinello: «L’animale è l’uomo che da bambino procede con quattro zampe, da adulto cammina sulle due gambe; da vecchio usa un bastone come sostegno». La Sfinge, battuta da quel giovane dalla risposta pronta e furiosa per la sconfitta, si lancia giù dalla rupe e muore. Edipo, che ha liberato il paese dal mostro, è accolto a Tebe come un trionfatore. LA SFINGE Nella cultura egizia... Era un monumento che veniva costruito vicino alle piramidi come simbolo protettivo, per augurare una serena vita nell'aldilà al faraone. Ha corpo canino (o leonino) e testa umana maschile che si crede raffigurasse il faraone che doveva proteggere. La sfinge egizia più grande e famosa è la Grande Sfinge di Giza, adiacente alle Grandi Piramidi. ... e nella cultura greca Al contrario della Sfinge egizia, la cui funzione era quella di proteggere, la Sfinge greca era una figura terrorizzante, inquietante e tragica. La parola sfinge deriva dal termine in greco antico che viene messo in relazione col verbo σφίγγω (sfingo) che significa strangolare e quindi col senso di strangolatrice. La sua prima comparsa a noi pervenuta è nel mito di Edipo come descritto da Esiodo. Da un punto di vista scultorio la Sfinge risulta presente sia nel periodo miceneo che in quello minoico; in entrambi questi periodi le rappresentazioni sono sia maschili che femminili. Solo successivamente la figura femminile prese il sopravvento.