Essa è uno dei momenti più importanti di una composizione in quanto permette di
stabilire pienamente la tonalità, dà coerenza alla struttura formale del brano e
costituisce un momento di alta espressività. Può essere paragonata al punto che
conclude una frase ma bisogna ricordare che esistono cadenze che possono essere più
o meno incisive e possono venir usate per creare un effetto di pausa temporanea o
definitiva.
Con l'affermarsi del sistema tonale la cadenza acquistò la funzione a ribadire la
tonalità, attraverso precise successioni accordali.
Cadenza imperfetta
La cadenza imperfetta è caratterizzata dalla presenza della progressione V-I in cui il I
grado è allo stato di primo rivolto. Ciò determina la perdita di parte del carattere
conclusivo della cadenza autentica indicando una pausa solo transitoria. In questi
casi, in effetti, la conclusione arriva successivamente.
Cadenza sospesa
La cadenza sospesa è quella che termina sull'accordo di dominante allo stato
fondamentale.
Rispetto alla precedente indica una pausa debole, temporanea.
Il più delle volte il V grado viene preceduto dal IV o dal II ma anche dal I (utile l'uso
della quarta e sesta di cadenza come elemento sottolineativo) o dal VI.
Cadenza plagale
Consiste nell'uso della successione IV-I e viene spesso usata dopo una cadenza
autentica per marcarne ancora di più il ruolo conclusivo ma può anche essere inserita
da sola. Può essere preceduta dal VI o dal I grado.
Cadenza d'inganno
Si basa sulla cadenza perfetta ma al posto del I grado ne viene utilizzato un altro. In
base a ciò possono esister molte cadenze d'inganno con differente efficacia. La
tonalità non viene smarrita in quanto è sufficiente l'accordo di dominante per definirla
appieno (ed anzi, nella cadenza plagale la definizione tonale è assai incisiva). La
progressione più nota è quella V-VI che conferisce un forte senso di sorpresa.
Cadenza frigia
Si tratta di una cadenza tipicamente barocca che consiste nella progressione, in un
brano di tonalità minore, VI (in primo rivolto) -V ove quest'ultimo è nella forma
maggiore. In genere è usata come conclusione di un movimento lento.
Cadenza evitata
Si costruisce come una cadenza perfetta tranne per il fatto che il V grado viene poi
seguito da un accordo modulante ad altra tonalità (ad esempio una settima di
dominante che modula alla sottodominante). Le possibilità di modulazione possono
essere, ovviamente, molteplici.