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Cadenze

Cadenza autentica

 È la cadenza V-I o, nelle sue formule più allargate, IV-V-


I, II-V-I oppure ancora II6-I64-V-I e IV-I64-V-I. Più
elementi preparatori possiede, più è armonicamente
forte.
Cadenza perfetta e imperfetta

 L’uso della cadenza autentica non si limita alle frasi


finali. Spesso, utilizzata in punti diversi, presenta un
minore senso conclusivo. Si verificano due casi:

• Cadenza perfetta: si trova sostanzialmente nelle conclusioni,


con gli accordi di tonica e dominante in stato fondamentale e la
tonica affidata al soprano;

• Cadenza imperfetta: tutte le altre forme di cadenza autentica,


dove con imperfetta si intende “meno conclusiva”.
Cadenza sospesa

 È definita cadenza sospesa qualsiasi cadenza che termini


sull’accordo di dominante.

 Può essere preceduta dalla quarta e sesta di cadenza:


Cadenza plagale

 La cadenza plagale (I-IV-I) viene usata solitamente


dopo una cadenza autentica, come specie di conclusione
aggiuntiva di un movimento.

 Può altresì concludere frasi anche senza essere


preceduta da una cadenza autentica.
Cadenze in battere e cadenze in
levare

 La cadenza in battere corrisponde a una formula cadenzale


il cui ultimo accordo si trovi sul primo movimento della
battuta.

 La cadenza in levare è una cadenza in cui l’accordo


risolutivo, forte, è posto su un movimento debole della
battuta.
Cadenza d’inganno

 La cadenza d’inganno è la formula cadenzale simile alla


cadenza autentica, ma la tonica finale è sostituita da un
altro accordo. Quella per eccellenza è la successione V-
VI. Entrambi gli accordi devono essere in stato
fondamentale, la dominante può avere la settima, e il VI
deve necessariamente raddoppiare la terza dell’accordo.
Cadenza frigia

 La cadenza frigia consiste in una successione


accordale IV6-V, usata prevalentemente nel
barocco, nel modo minore e alla fine di un
movimento lento.
Tipi eccezionali di cadenza

 Soprattutto dal XIX secolo si iniziano a ricercare


nuove basi armoniche per variare le formule in
uso da due secoli. Queste cadenze non sono
“catalogate” come le precedenti, ma presenti
nella letteratura musicale. Di seguito due esempi
da Chopin e due da Schumann.

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