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LINEE GUIDA

NEOPLASIE DEL POLMONE


2020

chirurgia non ha visto nessuna differenza in sopravvivenza nei pazienti che avevano recidivato entro 2

anni, mentre una differenza significativa in sopravvivenza a favore del follow-up “massimale” era

evidente nei pazienti che non avevano recidivato a 2 anni, fatto che, secondo gli autori, era dovuto ad una

maggiore capacità da parte della TC di diagnosticare tumori secondi primitivi (più frequenti a partire dai 2

anni dall’intervento) potenzialmente suscettibili di un trattamento curativo locale se rilevati in fase

precoce. Attualmente, in assenza di dati definitivi con un più lungo follow-up, e in accordo con altre linee

guida internazionali [196], un follow-up con TC dopo trattamento primario rimane l’opzione

raccomandata.

6.2 Survivorship care

Dopo il termine del trattamento primario, specie se questo include la radioterapia e/o la chemioterapia, si

raccomanda uno stretto controllo clinico del paziente fino alla remissione delle tossicità acute.

Non sono disponibili studi controllati relativi all’utilizzo della spirometria per la valutazione del danno

funzionale indotto dai trattamenti. Tuttavia, alcune linee guida suggeriscono l’esecuzione di una

spirometria completa con la valutazione della diffusione del CO a distanza di 4-8 settimane dal termine

del trattamento primario.

I pazienti trattati con radioterapia come parte della strategia terapeutica hanno una incidenza di tossicità

tardive dell’ordine del 25-40% [197]. Nella maggior parte dei casi, i reperti sono prevalentemente

radiologici, in termini di vari quadri di pneumopatia post-attinica (polmonite in fase acuta, fibrosi in fase

cronica, talvolta con aspetto “mass-like” o “scar-like”), senza una sintomatologia clinica significativa.

Molto rare sono le complicanze tardive a livello esofageo.

L’imaging del torace, ed in particolare la TC, rappresenta l’indagine più adeguata per la valutazione

iniziale delle problematiche respiratorie. Ad oggi non sono disponibili studi che consentano di fornire

raccomandazioni sull’esecuzione di esami nei pazienti asintomatici. Si consiglia pertanto di utilizzare la

visita periodica come strumento per indicare successivi accertamenti.

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NEOPLASIE DEL POLMONE
2020

L’incidenza di secondi tumori polmonari è di circa 2% l’anno ed è identica dopo trattamento chirurgico o

SBRT [198]. Hanno incidenza aumentata le neoplasie del distretto cervico-cefalico, della vescica e

dell’esofago, le quali condividono con le neoplasie polmonari l’abitudine al fumo come fattore di rischio

principale. Non ci sono studi di confronto tra diverse strategie di screening e prevenzione delle seconde

neoplasie e non sono pertanto suggeriti esami routinari.

La misura preventiva più efficace per prevenire i secondi tumori polmonari e i tumori primitivi di altre

sedi fumo-correlati è l’astensione dal fumo. Dovrebbe quindi essere messa in atto ogni strategia possibile

per incoraggiare la cessazione e suggerire gli strumenti più efficaci per l’interruzione del fumo [199].

Anche l’adozione di stili di vita salutari (dieta equilibrata e attività fisica) dovrebbe essere caldamente

proposta.

Va inoltre suggerita la vaccinazione anti-influenzale annuale e la vaccinazione anti-pneumococcica come

prevenzione del rischio di complicanze.

6.3 Durata del follow-up

Non vi sono dati relativi all’efficacia della prosecuzione della sorveglianza TC oltre il 5° anno dal

trattamento primario. Alcune linee guida suggeriscono un comportamento simile a quello utilizzato per lo

screening radiologico, considerando il livello di rischio non dissimile rispetto a quello della popolazione

inserita negli studi di screening. Altre linee guida invece non ritengono ci sia un’evidenza sufficiente che i

benefici della prosecuzione di un follow-up TC oltre il quinto anno superino i rischi (in particolare

esposizione prolungata alle radiazioni e procedure diagnostiche per falsi positivi). Si ritiene quindi di

suggerire l’interruzione del follow-up radiologico al quinto anno. Qualora, nel singolo centro o per

pazienti a rischio si decida di proseguire il follow-up con la TC, si consiglia l’utilizzo della TC a bassa

dose senza mdc.

6.4 Organizzazione

La durata del periodo di follow-up specialistico può essere variabile a seconda delle condizioni del

paziente e di specifici accordi tra specialisti e medici di assistenza primaria. Nella maggior parte delle

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