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sopravvivenza globale dello studio ADAURA non sono ancora maturi, e la percentuale di maturità stessa dei
dati in sopravvivenza libera da recidiva è 29%. Inoltre, nello studio ADAURA, il trattamento con osimertinib
non è stato confrontato con la chemioterapia adiuvante e solo il 55% dei pazienti arruolati hanno ricevuto
Complessivamente, i risultati di questi studi suggeriscono che, anche negli stadi precoci, il trattamento
adiuvante con farmaci inibitori tirosino-chinasici di EGFR potrebbe essere efficace esclusivamente in quei
pazienti il cui tumore esprime una mutazione attivante il gene EGFR, ed ad integrazione (più che in
sostituzione) del trattamento chemioterapico adiuvante. Tuttavia, in mancanza di dati maturi di efficacia in
termini di sopravvivenza globale, allo stato attuale, i farmaci a bersaglio molecolare non possono essere
raccomandati nel trattamento adiuvante del NSCLC in stadio precoce al di fuori degli studi clinici.
Limiti: Complessivamente per la raccomandazione sul ruolo della chemioterapia adiuvante con regimi a
base di cisplatino nei pazienti affetti da NSCLC radicalmente operato in stadio II-IIIA, la qualità
dell’evidenza è stata reputata alta. Infatti, la metanalisi LACE ha incluso studi a basso rischio di bias (il
performance bias, dovuto all’assenza di blinding, non influenza l’outcome primario di sopravvivenza
globale). Inoltre, non sono stati rilevati limiti per quanto riguarda la precisione (numero di pazienti elevato),
la directness e la consistency (risultati concordanti tra metanalisi LACE [162] e altre metanalisi come quella
Per quanto riguarda la raccomandazione sul ruolo della chemioterapia adiuvante nello stadio I, la qualità
delle evidenze è stata valutata moderata, per la scarsa precisione (ridotto numero di pazienti ed ampi
intervalli di confidenza) e la bassa consistenza dei risultati (dati discordanti tra metanalisi LACE [162] e
In merito alla raccomandazione sul ruolo della chemioterapia adiuvante per tumori in stadio II con
dimensione >4 cm la qualità dell’evidenza è stata valutata moderata per il rischio di imprecisione dovuto al
ridotto numero di pazienti e il rischio di bias dovuto al fatto che in molti studi i risultati sullo stadio II sono
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LINEE GUIDA
NEOPLASIE DEL POLMONE
2020
In maniera simile, anche per la raccomandazione sul ruolo della chemioterapia adiuvante con regimi a base
di cisplatino nei pazienti anziani (età 70-75 anni), la qualità dell’evidenza è stata valutata come moderata a
causa del ridotto numero di pazienti inclusi negli studi clinici (imprecisione).
La qualità dell’evidenza in merito alla raccomandazione sulla chemioterapia a base di carboplatino nella
NSCLC radicalmente operato con stadio II-IIIA è stata giudicata moderata per il rischio di bias di selezione o
la bassa potenza statistica di alcuni studi (Ou et al. [172] ad esempio è stato chiuso prematuramente).
Per quanto riguarda la raccomandazione sull’uso della chemioterapia adiuvante con cisplatino e vinorelbina
in pazienti affetti da NSCLC radicalmente operato allo stadio II-IIIA la qualità dell’evidenza è stata valutata
alta, per il basso rischio di bias e la buona precisione, consistenza e directness degli studi che hanno valutato
In merito alla raccomandazione sul ruolo degli inibitori di EGFR come trattamento adiuvante nei pazienti
affetti da NSCLC radicalmente operato allo stadio II-IIIA, la qualità dell’evidenza è stata considerata
moderata a causa dell’alto rischio di bias di alcuni studi (ad esempio il detection bias per l’assenza di dati
maturi su outcome secondari come la sopravvivenza globale nello studio ADAURA [186], o il performance
chemioterapico adiuvante a base di cisplatino per gli stadi II-IIIA e per i pazienti di età <75 anni. Per lo
stadio I, il rapporto è a favore dell’osservazione, mentre per la popolazione di età >75 anni i dati sono esigui.
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