Sei sulla pagina 1di 2

LINEE GUIDA

NEOPLASIE DEL POLMONE


2020

sopravvivenza globale dello studio ADAURA non sono ancora maturi, e la percentuale di maturità stessa dei

dati in sopravvivenza libera da recidiva è 29%. Inoltre, nello studio ADAURA, il trattamento con osimertinib

non è stato confrontato con la chemioterapia adiuvante e solo il 55% dei pazienti arruolati hanno ricevuto

chemioterapia adiuvante a base di platino [186].

Complessivamente, i risultati di questi studi suggeriscono che, anche negli stadi precoci, il trattamento

adiuvante con farmaci inibitori tirosino-chinasici di EGFR potrebbe essere efficace esclusivamente in quei

pazienti il cui tumore esprime una mutazione attivante il gene EGFR, ed ad integrazione (più che in

sostituzione) del trattamento chemioterapico adiuvante. Tuttavia, in mancanza di dati maturi di efficacia in

termini di sopravvivenza globale, allo stato attuale, i farmaci a bersaglio molecolare non possono essere

raccomandati nel trattamento adiuvante del NSCLC in stadio precoce al di fuori degli studi clinici.

Limiti: Complessivamente per la raccomandazione sul ruolo della chemioterapia adiuvante con regimi a

base di cisplatino nei pazienti affetti da NSCLC radicalmente operato in stadio II-IIIA, la qualità

dell’evidenza è stata reputata alta. Infatti, la metanalisi LACE ha incluso studi a basso rischio di bias (il

performance bias, dovuto all’assenza di blinding, non influenza l’outcome primario di sopravvivenza

globale). Inoltre, non sono stati rilevati limiti per quanto riguarda la precisione (numero di pazienti elevato),

la directness e la consistency (risultati concordanti tra metanalisi LACE [162] e altre metanalisi come quella

di Burdett et al. [163]).

Per quanto riguarda la raccomandazione sul ruolo della chemioterapia adiuvante nello stadio I, la qualità

delle evidenze è stata valutata moderata, per la scarsa precisione (ridotto numero di pazienti ed ampi

intervalli di confidenza) e la bassa consistenza dei risultati (dati discordanti tra metanalisi LACE [162] e

metanalisi di Burdett et al [163]).

In merito alla raccomandazione sul ruolo della chemioterapia adiuvante per tumori in stadio II con

dimensione >4 cm la qualità dell’evidenza è stata valutata moderata per il rischio di imprecisione dovuto al

ridotto numero di pazienti e il rischio di bias dovuto al fatto che in molti studi i risultati sullo stadio II sono

stati ottenuti da analisi per sottogruppi non pianificate.

59
LINEE GUIDA
NEOPLASIE DEL POLMONE
2020

In maniera simile, anche per la raccomandazione sul ruolo della chemioterapia adiuvante con regimi a base

di cisplatino nei pazienti anziani (età 70-75 anni), la qualità dell’evidenza è stata valutata come moderata a

causa del ridotto numero di pazienti inclusi negli studi clinici (imprecisione).

La qualità dell’evidenza in merito alla raccomandazione sulla chemioterapia a base di carboplatino nella

NSCLC radicalmente operato con stadio II-IIIA è stata giudicata moderata per il rischio di bias di selezione o

la bassa potenza statistica di alcuni studi (Ou et al. [172] ad esempio è stato chiuso prematuramente).

Per quanto riguarda la raccomandazione sull’uso della chemioterapia adiuvante con cisplatino e vinorelbina

in pazienti affetti da NSCLC radicalmente operato allo stadio II-IIIA la qualità dell’evidenza è stata valutata

alta, per il basso rischio di bias e la buona precisione, consistenza e directness degli studi che hanno valutato

il quesito (Winton et al. [174]; Douillard et al. [175]).

In merito alla raccomandazione sul ruolo degli inibitori di EGFR come trattamento adiuvante nei pazienti

affetti da NSCLC radicalmente operato allo stadio II-IIIA, la qualità dell’evidenza è stata considerata

moderata a causa dell’alto rischio di bias di alcuni studi (ad esempio il detection bias per l’assenza di dati

maturi su outcome secondari come la sopravvivenza globale nello studio ADAURA [186], o il performance

bias dovuto all’assenza di blinding nello studio CTONG 1104 [183]).

Bilancio beneficio/danno: Complessivamente il rapporto è stato valutato a favore del trattamento

chemioterapico adiuvante a base di cisplatino per gli stadi II-IIIA e per i pazienti di età <75 anni. Per lo

stadio I, il rapporto è a favore dell’osservazione, mentre per la popolazione di età >75 anni i dati sono esigui.

Qualità globale Forza della


Raccomandazione clinica
delle evidenze raccomandazione
Nei pazienti affetti da NSCLC radicalmente operato in
stadio II-IIIA e ben selezionati (buon performance status,
senza patologie concomitanti maggiori, con una buona e
Alta Positiva forte
rapida ripresa post-operatoria) la chemioterapia adiuvante
con regimi a base di cisplatino dovrebbe essere presa in
considerazione come opzione terapeutica di prima scelta.
Nei pazienti affetti da NSCLC radicalmente operato allo
stadio I la chemioterapia adiuvante non deve essere presa
Moderata Negativa forte
in considerazione come opzione terapeutica di prima
intenzione.
Moderata Nei pazienti affetti da NSCLC radicalmente operato allo Positiva debole

60

Potrebbero piacerti anche