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Corso: AbouTEV – SPUNTI DI PRATICA CLINICA SULLA GESTIONE DEL TEV IN DIVERSI SETTING CLINICI
42 crediti ECM
Accreditato per: Medico chirurgo (tutte le specializzazioni, compresa Scienza dell’alimentazione e dietetica),
Farmacista e Odontoiatra
DAL 06/06/23 AL 05/06/24
Ore formative 28

Modulo1: 100%
Il sistema venoso superficiale dell’arto superiore non include questo vaso:
Vena brachiale
In un sondaggio nel Regno Unito quanti intervistati pensavano fosse utile eseguire screening trombofilico
nel paziente con TVS:
15%
Il trattamento di prima scelta di prevenzione secondaria della TVS recidive è:
Non esiste attualmente nessun trattamento farmacologico validato per questi pazienti
Il dosaggio di fondaparinux da utilizzare nel trattamento della tromboflebite superficiale validato dallo
studio CALISTO è:
2,5mg
Il termine “flebite” si riferisce a tutti questi elementi tranne uno, quale?
Trombosi della vena interessata
Il farmaco che ha in scheda tecnica l’indicazione esclusiva al trattamento della trombosi venosa
superficiale è:
Solo il fondaparinux
Il periodo ottimale di trattamento con farmaci antitrombotici di una trombosi venosa superficiale
raccomandata dalle Linee Guida è:
45gg
Approfondimento1: 92%
Qual è la sede più frequente di trombosi venosa superficiale:
Vena grande Safena
Quali di queste condizioni è stata associata a TVS:
Mutazione del Fattore V R506Q Leiden
Quali di questi non è un fattore di rischio per TVS:
L’età < 40anni
La classificazione CEAP il grado di severità maggiore è:
6
Nello studio STEPH in che percentuale una TVS si associava a TVP:
20-25%
Quale è l’incidenza della TVS riportata da alcuni studi:
0,3-0,6 per 1000 persone-anno nei pazienti più giovani
Quale di queste è una vena duplice (due vene omonime nello stesso arto):
Vena grande Safena
Quale di queste condizioni suggerisce una possibile propagazione del trombo nel sistema venoso
profondo:
TVS prossima alla giunzione safeno-femorale
Nella triade di Virchow quale di queste condizioni non è presente:
Aumento della velocità di flusso venoso
Il sistema venoso profondo dell’arto inferiore non include questo vaso:
Vena grande Safena
Il tasso di presenza di cancro nei pazienti con TVS riportato negli studi è:
5-10%
Nello studio POST quanti pazienti avevano trombosi venosa profonda nell’arto controlaterale:
17%
Approfondimento2: 100%
L’incidenza di embolia polmonare asintomatica in pazienti con trombosi venosa superficiale di coscia è:
Fino al 33%
Nei pazienti con TVS e cancro, il farmaco di prima scelta è:
Fondaparinux
Nelle Linee Guida dell’ACCP, l’elastocompressione nel percorso terapeutico di un paziente con TVS è:
Suggerita con grado di raccomandazione 2B
Per la terapia delle TVS degli arti superiori, le Linee Guida indicano:
Non vi sono Linee Guida per il trattamento di queste forme di TVS
L’incidenza di sanguinamenti maggiori in corso di terapia anticoagulante con fondaparinux per la TVS è:
< 1%
Nello studio INSIGHTS-SVT, l’incidenza minore di eventi tromboembolici venosi sintomatici durante
trattamento con fondaparinux si è ottenuta:
Dopo un periodo > 38gg di terapia
Nello studio INSIGHTS-SVT, rispetto all’eparina a basso peso molecolare o non-frazionata e agli
anticoagulanti orali, fondaparinux si è dimostrato:
Equivalente in termini di sicurezza ma superiore in termini di efficacia
L’Eco Color Doppler con studio completo dell’asse venoso superficiale e profondo nei pazienti con
sospetta trombosi venosa superficiale si fa:
Sempre
La TVS estesa fino a meno di 3cm dalla giunzione safeno-femorale o safeno-poplitea si cura:
Come una TVP ma non ci sono Linee Guida certe
Nelle pazienti in gravidanza e concomitante TVS degli arti inferiori:
Si usa l’eparina a basso peso molecolare a dose piena per 10gg e poi a dose intermedia per i restanti 35gg
Per le TVS di estensione <5cm, le Linee Guida prevedono un trattamento con:
Non esistono Linee Guida certe per il trattamento di queste forme di TVS

Modulo2:
Una recente inchiesta internazionale rivolta a pazienti oncologici, ha mostrato:
Che una piccola quota di pazienti, circa un terzo, è stata informata del rischio di tromboembolismo venoso e
dellle sue modalità di presentazione; di questi la maggior parte ha ricevuto informazioni sul rischio di
tromboembolismo venoso al momento della diagnosi dell’evento trombotico o quando già in trattamento
antitumorale
Nei pazienti con neoplasia l’incidenza di TEV negli ultimi anni:
È aumentata
Tra i modelli di rischio per lo sviluppo di TEV abbiamo:
Khorana score
Lo sviluppo di TEV nel paziente con cancro:
È associata ad un peggioramento della qualità di vita e ad un aumento della mortalità
Nei pazienti oncologici con tromboembolismo venoso, le eparine a basso peso molecolare sono associate
a:
Minor rischio di trombosi ricorrente con un rischio simile di emorragie maggiori rispetto agli antagonisti
della vitamina K
La maggior parte delle Linee Guida raccomanda nei pazienti oncologici con tromboembolismo venoso,
terapia anticoagulante:
Per almeno 3-6mesi
Nel paziente con cancro, il rischio di TEV è:
Aumentato di circa 15 volte
Metanalisi di studi che hanno confrontato gli inibitori diretti del fattore Xa (apixaban, edoxaban e
rivaroxaban) vs eparine a basso peso molecolare in pazienti oncologici con tromboembolismo venoso,
hanno mostrato come i primi siano associati a:
Sia a un minor rischio di trombosi ricorrente che ad un rischio simile di emorragie maggiori
L’incidenza di TEV ricorrente:
È maggiore nel paziente con cancro
Approfondimento1:
Lo stadio della neoplasia:
L’incidenza di TEV è più alto nel cancro metastatico
Nei pazienti con cancro:
La chirurgia è un fattore di rischio per lo sviluppo di TEV
Quali tipi di TeV possono sviluppare i pazienti con cancro?
Sia trombosi venosa in sede atipiche che in sede tipica
La presenza di un catetere venoso centrale:
Aumenta il rischio di TEV
Tra i tumori a maggior rischio di TEV abbiamo:
Sistema nervoso centrale
La somministrazione di farmaci antineoplastici analoghi del platino:
Aumentano l’incidenza di TEV
La somministrazione di eritropoietina:
Aumenta il rischio di TEV
I principali score di rischio di TEV nel paziente con cancro:
Nessuna delle risposte
Il rischio di TEV:
Non è inficiato dal tempo trascorso dalla diagnosi di cancro
Nel paziente con Mieloma Multiplo:
L’IMPEDE VTE e il SAVED sono due utili scores di rischio di TEV
Approfondimento2: 82%
In pazienti oncologici con tromboembolismo venoso ricorrente durante terapia con eparine a basso peso
molecolare, quale tra le seguenti opzioni viene suggerita dagli esperti:
In caso di dosi epariniche subterapeutiche al momento della ricorrenza, aumentare a dosi
terapeutichementre in caso di dosi epariniche terapeutiche al momento della ricorrenza, aumentare la dose
di eparina di circa il 20-25%
Da un’analisi dello studio CLOT, il rischio di emorragie maggiori in pazienti con insufficienza renale
moderata sembrava, rispetto a quelli con funzione renale nella norma:
Aumentato con inibitori della vitamina K
Indicare quale tra gli anticoagulanti diretti orali (DOAC/NOAC) sembra risentire meno del metabolismo da
parte dell’enzima CYP3A4:
Dabigatran
In pazienti oncologici con embolia polmonare acuta ad elevato rischio di progressione trombotica, le
Linee Guida della Società Internazionale di Trmbosi ed Emostasi in generale suggeriscono per la prima
fase di terapia l’uso di:
Dosi terapeutiche di eparina a basso peso molecolare con supporto trasfusionale piastrinico
Da un’analisi dello studio Caravaggio, nei pazienti oncologici con tromboembolismo venoso ed
insufficienza renale, apixaban sembrava associato rispetto a dalteparina:
Ad un simile rischio di tromboembolismo ricorrente e di emorragie maggiori
Quale tra i seguenti fattori potrebbe far propendere per un’interruzione della terapia anticoagulante in
pazienti oncologici con tromboembolismo venoso dopo 3-6mesi di trattamento:
Alto rischio di sanguinamento
Dati provenienti da metà-analisi di studi prevalentemente di tipo osservazionale sembrano suggerire che
il rischio di emorragia intracranica in pazienti con metastasi cerebrale sia:
Simile in quelli trattati con anticoagulanti rispetto ai pazienti non trattati
In pazienti oncologici con embolia polmonare subacuta (oltre 30 giorni dalla diagnosi), le Linee Guida
della Società Internazionale di Trmbosi ed Emostasi suggeriscono di sospendere la terapia anticoagulante
per valori di conta piastrinica pari o inferiori a:
25,000/microL
Negli studi randomizzati che hanno confrontato un anticoagulante diretto orale (DOAC/NOAC) con
eparina a basso peso molecolare, quale tra i seguenti non ha mostrato un aumento delle emorragie
gastrointestinali:
Apixaban
In pazienti oncologici con trmboembolismo venoso ricorrente durante terapia con antagonisti della
vitamina K (AVK), quale delle seguenti opzioni viene suggerita dagli esperti:
Di sostituire AVK con eparine a basso peso molecolare e/o con un inibitore diretto orale del fattore Xa
Dati provenienti da metà-analisi di studi prevalentemente di tipo osservazionale sembrano suggerire che
il rischio di emorragia intracranica in pazienti con tumore cerebrale primitivo trattati con un
anticoagulante diretto orale (DOAC/NOAC) sia:
Più basso rispetto a quello del trattamento con eparine a basso peso molecolare

Modulo3: 100%
La trombosi si nella trombosi venosa splancnica:
Deve essere attentamente valutata in centri specializzati e in pazienti selezionati
Quali sono i principali fattori di rischio persistenti per trombosi venosa splancnica?
Tutte le risposte
I pazienti con TVC hanno:
Un rischio di recidiva di TEVe TVC tendenzialmente basso
Nella terapia della TVC, i DOAC hanno dimostrato:
Una simile efficacia e sicurezza rispetto al warfarin in dati preliminari
Quale è la trombosi venosa splancnica più frequente?
La trombosi venosa portale
La trombosi venosa splancnica acuta:
Deve essere trattata per almeno 3-6mesi, poi la necessità della terapia anticoagulante a lungo termine deve
essere rivalutata
Nel paziente con trombosi venosa cerebrale e concomitante emorragia cerebrale l’EBPM:
Può essere utilizzata
Nei pazienti con TVC la trombolisi:
Dovrebbe essere utilizzata in casi molto selezionati
La trombosi della vena cava può originare:
Tutte le risposte
Approfondimento1: 84%
Fra i fattori di rischio per OVR:
Tutte le risposte
In caso di utilizzo di EBPM nei pazienti con OVR il rischio emorragico:
È generalmente contenuto
Nei pazienti con OVR l’utilizzo di Eparina:
Va suggerito nella fase acuta
Fra i fattori di rischio per TVC:
Tutte le risposte
Nei pazienti con OVR l’utilizzo intravitreale di anti-VEGF:
È sempre associato ad un miglioramento dell’acuità visiva
Nei pazienti con OVR l’utilizzo di ASA:
Non sembra essere associato ad un miglioramento dell’acuità visiva
Approfondimento2:
Nella sindrome di Budd-Chiari:
L’utilizzo della terapia anticoagulante a lungo termine deve essere associata ad una valutazione della
necessità di procedure interventistiche
La trombosi della vena renale:
La terapia iniziale va fatta con terapia anticoagulante parentale
Quali anticoagulanti sono stati valutati in almeno uno studio sulla trombosi venosa splancnica?
Tutte le risposte sono corrette
L’obiettivo della terapia anticoagulante nella trombosi venosa splancnica è:
Aumentare la ricanalizzazione e ridurre la progressione o la recidiva della trombosi
Quando sarebbe meglio iniziare la terapia anticoagulante nella trombosi venosa splancnica?
Il prima possibile (entro i primi 14 giorni) in assenza di sanguinamento attivo
La trombosi della vena ovarica:
Generalmente è associata a periodo post-partum
Per trasformazione cavernomatosa si intende:
Formazione di collaterali porto-portali con distorsione dell’originale vena porta
Nella tombosi della vena cava:
Nessuna delle risposte
La maggior parte delle evidenze disponibili sulla trombosi venosa splancnica riguardano:
I pazienti con trombosi portale e con cirrosi epatica
La trombosi venosa splancnica si definisce:
Recente se non sono presenti sintomi e la trombosi è presente da <6 mesi

Modulo4:
Quale di queste non è una definizione accettabile di sanguinamento maggiore?
Sanguinamento gengivale autolimitantesi
Il paziente traumatizzato ha un rischio trombotico:
Almeno moderato
La profilassi del tromboembolismo venoso nel paziente con emorragia cerebrale:
Prevede l’uso di Warfarin
Dopo un sanguinamento del tratto gastrointestinale la ripresa di una terapia anticoagulante può:
Ridurre mortalita’ ed eventi trombotici
La profilassi del tromboembolismo venoso nel paziente con emorragia cerebrale:
Può prevedere calze a compressione intermittente
Approfondimento1: 90%
Il filtro cavale è raccomandato in prevenzione del tromboembolismo venoso nel paziente traumatizzato?
Non vi sono chiare prove di efficacia nella maggior parte dei casi
La terapia del tromboembolismo venoso nel paziente con emorragia cerebrale:
Nella prima fase può essere solo il filtro cavale e dosi profilattiche di anticoagulante
La terapia del tromboembolismo venoso (dose e tempistica di inizio) nel paziente con emorragia
cerebrale:
È influenzata dalla stabilità della quota ematica cerebrale e dalla distanza dall’evento
Dopo un evento emorragico maggiore quale di queste condizioni dovrebbe far considerare alla
sospensione della terapia anticoagulante?
Primo episodio di VTE provocato dopo i 3 mesi
Il posizionamento del filtro cavale:
È gravato da complicanze quali trombosi del filtro
Qual è un prendittore di ri-sanguinamento dal tratto gastrointestinale dopo la ripresa di una terapia
anticoagulante:
Insufficienza renale
Il filtro cavale nel paziente con tromboembolismo venoso acuto ad elevato rischio emorragico:
È di supporto nel paziente che non tollera dosi terapeutiche di anticoagulante
Le calze a compressione pneumatica intermittente:
Non hanno ruolo nel paziente emorragico
In merito alla presenza di un sanguinamento dal tratto gastrointestinale, per stabilire la ripresa di una
terapia anticoagulante:
Va stabilito se il sito di sanguinamento è stato trattato o meno
Quale delle seguenti affermazioni è corretta?
Gli anticoagulanti sono a volte controindicati dopo un sanguinamento
Approfondimento2: 80%
Nel paziente ad alto rischio TEV sottoposto a chirurgia bariatrica il dosaggio di eparina è:
4000-6000 UI ogni 12 ore
Negli studi aristotele e engage il rischio trombotico era maggiore nei pazienti:
Di basso peso corporeo
L’utilizzo di enoxaparina 4000 UI ogni 24 ore nel paziente di peso inferiore si 55kg:
Determina nel 60% dei casi un’attività anti-Xa superiore al range della profilassi
Quale delle seguenti affermazioni è vera:
Nei pazienti di peso inferiore a 50kg l’efficacia e la sicurezza dei DOACs sono risultate non inferiori al
warfarin nel trattamento del TEV
Le Linee Guida ASH 2018 sulla profilassi del TEV nel paziente medico:
Indicano di variare il dosaggio sulla base del peso corporeo
In un reparto medico mediamente la popolazione obesa corrisponde a circa il:
10-20%
Quale dei seguenti DOACs necessita di una riduzione di dosaggio in caso di peso < 60kg nella terapia del
TEV?
Edoxaban
Nel paziente obeso l’ISTH:
Raccomanda l’uso routinario del dosaggio dell’attività anticoagulante
Si definisce sottopeso un soggetto con BMI inferiore a:
18,5
L’attuale orientamento sul range di peso corporeo sull’utilizzo dei DOACs è:
35 kg-150 kg

Modulo5: 80%
Nei pazienti con trombocitopenia e cancro si preferisce utilizzo di:
LMWH
Nel paziente con cirrosi avanzata:
È alterata sia la produzione di fattori procoagulanti che anticoagulanti
Il livello di conta piastrinica considerato a significativo aumentato rischio emorragico per l’impiego di
farmaci anticoagulanti è:
< 50000
Per ESRD (end stage renal disease) si intende un filtrato glomerulare:
< 15ml/min
Nei pazienti con età superiore a 75 anni i DOACs:
Sono risultati più efficaci rispetto al warfarin nella prevenzione delle ricorrenze di TEV con riduzione del
rischio emorragico
Il paziente a rischio di cadute ha una controindicazione assoluta alla terapia anticoagulante:
No
L’assunzione di enoxaparina nell’insufficienza renale richiede:
Dimezzamento della dose con CrCl < 30 ml/min
Nei pazienti con trombocitopenia e cancro, se la conta piastrinica è tra 25000 e 50000:
Nessuna delle risposte
L’assunzione di warfarin promuove:
Calcificazione vasi
Quale di questi farmaci può essere utilizzato con classe A di Child-Pugh:
Rivaroxaban, Apixaban, Dabigatran, Edoxaban
Approfondimento1: 89%
La terapia della HIT prevede:
Danaparoide e argatroban
I pazienti in dialisi hanno un aumento significativo, in tutte le fasce di età, di:
Embolia polmonare
I pazienti con CrCl < 30 ml/min in terapia con warfarin hanno un rischio di sanguinamento aumentato di
circa:
5 volte
La piastrinopenia della HIT compare tipicamente:
Dopo almeno 5 gg dalla somministrazione di eparina
Il VTE Bleed score comprende:
CrCl tra 30 e 60 ml/min
Il RIETE bleeding score comprende:
Valori di creatinina > 1,2 mg/dl
Il meccanismo fisiopatologico della HIT è legato alla presenza di:
Anticorpi anti PF4/eparina
I pazienti in warfarin con ridotta funzione renale hanno una probabilità maggiore di:
INR maggiore di 6
Nei pazienti con HIT, la diagnosi clinica prevede l’utilizzo del:
4T score
Approfondimento2: 91%
In uno studio:
Il fondaparinux è risultato più efficace rispetto a eparina a basso peso molecolare nella ricanalizzazione della
trombosi portale
I pazienti affetti da cirrosi epatica e trombosi portale trattati con terapia anticoagulante hanno:
Un aumentato tasso di ricanalizzazione o di riduzione della progressione della trombosi
Dati pubblicati dagli studi MEDENOX, PREVENT e ARTEMISIA dimostrano:
Una riduzione statisticamente significativa del TEV per “tutte le età” e per i soggetti di età >75 anni con l’uso
di anticoagulante
L’utilizzo di DOAC nei pazienti in classe Child C:
Non è raccomandato
Quale di questi farmaci non può essere utilizzato con classe B di Child-Pugh:
Rivaroxaban
I DOAC si sono dimostrati:
Più efficaci rispetto agli AVK nella ricanalizzazione e nella riduzione nel rischio di progressione della
trombosi portale
L’utilizzo di anticoagulanti nel paziente fibrillante con cirrosi epatica rispetto a chi non assumeva
anticoagulante ha portato a:
Nessun effetto su mortalità
Il rischio di sanguinamento conseguente alla terapia anticoagulante nel paziente anziano rispetto al
paziente giovane:
È aumentato
Nella terapia a lungo termine per TEV nel paziente anziano:
La sospensione della terapia anticoagulante rispetto al paziente giovane ha portato ad un sovrapponibile
tasso di recidive trombotiche
Nel paziente con epatopatia avanzata e fibrillazione atriale:
I pazienti in terapia con Warfarin hanno avuto più eventi emorragici rispetto ai pazienti in DOAC
Gli score gravità/mortalità della insufficienza epatica sono:
Child-Pugh e MELD

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