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Perossidazione Lipidica

Viene definita come il deterioramento ossidativo dei lipidi


contenenti doppi legami C=C
Si verifica a seguito di reazione enzimatiche e non-
enzimatiche che coinvolgono specie chimiche attivate note
come “Specie reattive dell’ossigeno” (ROS) oggi
ricomprese nel termine più generale di “radicali liberi”:
ogni specie molecolare dotata di esistenza propria che
contiene uno o più elettroni spaiati su un orbitale atomico o
molecolare
Risultano dotati di tossicità sia nei confronti delle cellule
animali sia vegetali, sia procariote sia eucariote.

Si formano sia per perdita sia per acquisizione di


un elettrone, molto comunemente si formano
quando un -C=C- si rompe e ciascun atomo
ritiene un elettrone dei due precedentemente
condivisi (scissione omolitica).
Negli eucarioti, ROS sono generati durante il
normale processo di respirazione cellulare
mitocondriale, in reazioni che coinvolgono ossidasi
e nelle catene di trasporto di elettroni
microsomiali.

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Esempi di radicali liberi
Nome Formula Commenti
Idrogeno atomico Il radicale libero più semplice
H•
Superossido Un radicale centrato sull’ossigeno
O2•-
Idrossile Un radicale libero centrato sull’ossigeno
HO• molto reattivo, attacca tutte le molecole del
corpo umano
Radicali centrati sull’ossigeno che si
Perossile, alcossile RO2•, RO• formano durante la rottura dei perossidi
organici

Ossidi dell’azoto L’ossido nitrico si forma in vivo dall’amino


NO, NO2• acido L-arginina. Il diossido di azoto si
forma quando NO reagisce con l’ossigeno
e si trova nell’aria inquinata e nel fumo di
sigaretta
Un gruppo di radicali liberi con un elettrone
Tiile RS• spaiato su uno zolfo

Perché si formano i ROS?


L’ossigeno, quando ossida le altre sostanze, viene
sottoposto ad una serie di riduzioni in cui sottrae
elettroni da altre molecole e può produrre una serie
di intermedi radicalici.
La formazione di questi composti altamente reattivi è
legata all’impossibilità dell’ossigeno, di acquisire
contemporaneamente i quattro elettroni necessari
per la riduzione ad acqua, questo accade quando la
velocità del flusso elettronico è >>> della velocità
della reazione di riduzione

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L’ossigeno contiene due elettroni con spin parallelo
che risiedono ognuno in un proprio orbitale. La
maggior parte delle molecole contiene coppie di
elettroni con spin opposto che si trovano in orbitali
molecolari distinti e che potrebbero, o meno,
partecipare alla formazione di legami.

L’ossigeno ha la tendenza ad acquisire elettroni per


produrre molecole di acqua che hanno minore
energia, quindi per ottenere maggiore stabilità dal
punto di vista termodinamico.

Tuttavia la particolare distribuzione degli elettroni


nella molecola di ossigeno, gli impedisce di
accettare una coppia di elettroni con spin opposto
fino a quando uno dei due elettroni spaiati non
subisce un’inversione spontanea.

Alle ordinarie frequenze di collisione il periodo di


contatto è troppo breve affinchè avvenga questo
cambiamento di spin, imponendo così alla maggior
parte delle reazioni ossidative una barriera cinetica
intesa come grande energia di attivazione
necessaria per innescare la reazione.

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Quasi il 98% dell’ossigeno che metabolizziamo è il
substrato di un singolo enzima, la citocromo ossidasi
nei mitocondri, che trasferisce quattro elettroni
all’ossigeno in una reazione concertata per produrre
due molecole d’acqua come prodotto. L’enzima è
abbastanza complesso da un punto di vista
strutturale, contiene infatti quattro centri redox (due
gruppi eme e due ioni rame) in grado di accettare un
elettrone alla volta. Quando tutti i centri sono ridotti,
si ha il trasferimento contemporaneo dei quattro
elettroni ad una molecola di ossigeno.

L’ossigeno è una
molecola
paramagnetica

L’ossigeno non può acquisire


contemporaneamente i 4 e-
per la sua riduzione ad acqua

4
Riduzione di O2 ad H20

e- e- e- e-
O2 O2- H2O2 OH H2O
H2O
Ossigeno Anione Perossido Radicale Acqua
superossido di idrogeno idrossile
Valenza:
0 -0.5 -1 -1.5 -2

H2O
O2

ROS
DNA LIPIDS Protein

genetic membrane enzyme


mutation function inactivation

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Cause esogene di formazione di
radicali liberi
Diete sbilanciate

Stress Fumo

Alcool
Esercizio fisico
intenso

Raggi solari
Inquinamento

Formazione di radicali liberi in


vivo
Un adulto di 70 kg, a riposo, consuma
352.8 l/die di ossigeno.
Se l’1% di questo ossigeno si trasforma
in superossido, questo comporta una
produzione di 1.72 kg di O2-. all’anno!
Durante l’esercizio fisico, tutto questo si
incrementa di più di 10 volte

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Concentrazione in vivo dei radicali
liberi
Conc T 1/2

M sec

O2.- 10-10 10-6

H2O2 10-8 10-5


.
OH 10-15 10-9

Stress ossidativo
In un organismo aerobico sano, la produzione di ROS/RNS è
bilanciata dai sistemi di difesa antiossidanti anche se non
perfettamente, cosicché danni mediati da ROS/RSN
avvengono continuamente e le molecole danneggiate devono
essere riparate (DNA) o sostituite (proteine).

Stress ossidativo:
situazione di grave squilibrio tra produzione di
ROS/RNS e difese antiossidanti; squilibrio della
bilancia proossidanti/antiossidanti in favore dei primi,
che porta ad un danno potenziale,

il “danno ossidativo”

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Lo stress ossidativo può derivare da:
Diminuzione degli antiossidanti per diminuita sintesi
di enzimi detossificanti e/o diminuita introduzione
dietetica
Incremento di produzione di ROS/RNS, per
esposizione a eccessive concentrazioni di O2 o
eccessiva produzione di ROS/RSN “naturali”
(inappropriata attivazione cellule fagocitarie in
patologie infiammatorie croniche, artrite
reumatoide e colite ulcerosa).
Cause esogene (stress, fumo, esposizione a raggi
UVA, …)1.

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I danni determinati sono irreversibili e
potenzialmente letali per la cellula se i
processi di riparazione non precedono
la trascrizione e la traduzione.
Questa maggiore suscettibilità del
DNA all’insulto ossidativi spiega
perché nel corso dell’evoluzione è stato
compartimentato nel nucleo delle
cellule eucariote.

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