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Gli elementi chimici hanno la tendenza a reagire per raggiungere una maggiore stabilità, che può essere
raggiunta tramite il trasferimento parziale o totale degli elettroni e di conseguenza con una variazione del n.o.
Un atomo o uno ione se perde elettroni si ossida, comportando un aumento del n.o., e viene chiamato riducente;
se invece acquista elettroni si riduce, comportando una diminuzione del n.o., e lo ione viene chiamato ossidante.
I riducenti sono elementi con tendenza a perdere elettroni come i metalli, H, C e CO; gli ossidanti sono elementi
con tendenza ad acquistare elettroni come O, N, Cr e Mn.
Una reazione in cui si ha trasferimento (parziale o totale) di elettroni tra due atomi o ioni, è una reazione di
ossido-riduzione.
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METODO DELLA VARIAZIONE DEL NUMERO DI OSSIDAZIONE
Questo metodo è preferibile quando i reagenti non sono in soluzione acquosa o non si possono rappresentare
in forma ionica.
1. Attribuiamo i numeri di ossidazione solo agli atomi in cui si ha una variazione del n.o.;
2. Identifichiamo l’ossidante e il riducente;
3. Indichiamo il numero degli elettroni acquistati dall'ossidante e ceduti dal riducente;
4. Scriviamo le due semireazioni;
5. Rendiamo uguale il numero degli elettroni acquistati e ceduti assegnando opportuni coefficienti,
facendo il m.c.m;
6. Assegniamo i coefficienti stechiometrici per completare il bilanciamento degli atomi.
Le reazioni possono essere condotte in ambiente acido (nella soluzione sono presenti ioni idrogeno H) o in
ambiente basico (sono presenti ioni idrossido OH).
SERIE DI REATTIVITÀ
Mediante degli esperimenti, che consistono nell’immergere lamine di metalli diversi in soluzioni di sali o acidi, si
è rilevato che la tendenza di un metallo ad accettare o cedere elettroni dipende dal tipo di ione presente nella
soluzione. In base ai risultati è stato possibile disporre gli elementi metallici e l’idrogeno in una scala, serie di
reattività, secondo il loro potere ossidante e riducente. Questa ha permesso di prevedere lo svolgimento delle
reazioni di ossido-riduzione, infatti:
1. Un catione acquista più facilmente elettroni dei cationi che lo precedono;
2. Un metallo cede più facilmente elettroni rispetto ai metalli che lo seguono;
3. I metalli nella scala sopra l’idrogeno, possono spostare H da un acido o dall’acqua, al contrario di
quelli che si trovano sotto;
4. I metalli spostano dai loro sali i metalli che nella serie occupano una posizione sottostante.