Obiettivo: determinare cosa avviene quando delle lamine metalliche vengono a contatto
con soluzioni degli stessi ioni e di ioni diversi.
Richiami teorici: In chimica, con il termine ossidoriduzione o redox si descrivono tutte
quelle reazioni chimiche in cui cambia il numero di ossidazione degli atomi, cioè tutte le
reazioni in cui si ha uno scambio di elettroni da una specie chimica ad un'altra. Una reazione
redox può essere pensata come lo svolgersi contemporaneo di due distinte "semireazioni":
• ossidazione: si manifesta come aumento del numero di ossidazione di una specie chimica
(ad esempio molecola, atomo o ione), in genere dovuto ad una cessione di elettroni da parte
della specie considerata. La specie chimica perde elettroni ed è detta "riducente".
• riduzione: si manifesta come una diminuzione del numero di ossidazione di una specie
chimica, in genere dovuta ad un'acquisizione di elettroni da parte della specie. La specie
chimica acquista elettroni ed è detta "ossidante".
Si definisce potenziale standard di riduzione la tendenza di una coppia redox a subire il
processo di riduzione. Tale valore viene calcolato scegliendo come elettrodo di riferimento
elettrodo standard ad idrogeno a cui è stato attribuito convenzionalmente il potenziale zero.
Viene attribuito un potenziale standard di riduzione positivo a tutte le coppie redox che
subiscono riduzione rispetto all'elettrodo standard ad idrogeno; viene attribuito un potenziale
standard di riduzione negativo a tutte le coppie redox che subiscono ossidazione rispetto
all'elettrodo standard ad idrogeno.
I metalli s ono cristalli, cioè strutture regolari basate sulla ripetizione di cosiddette "celle
elementari", cioè particolari strutture geometriche. Le più comuni celle sono la CCC (Cubica a
Corpo Centrato). Raffreddandolo, un metallo allo stato liquido si solidifica in grani, le cui
dimensioni sono immagine della temperatura a cui avviene il processo di raffreddamento e i cui
bordi rappresentano un'importante zona di discontinuità della struttura metallica. Sono duttili (si
possono ridurre in fili sottili) e malleabili (si possono ridurre in lamine). I metalli, situati a sinistra
della tavola periodica, sono gli elementi chimici più numerosi (più di 80) e a temperatura
ambiente e pressione ambiente sono tutti quanti solidi tranne il mercurio che è un liquido.
Materiale utilizzato: backer da 100 ml, bacchette di vetro, spruzzino, matraccio.
Laminette utilizzate: 1) Rame (Cu), 2) Magnesio (Mg), 3) Zinco
(Zn), 4) Piombo (Pb).
Osservazioni e conclusione: Secondo la parte teorica le laminette di rame a contatto con
le soluzioni di Pb(NO3)2 e HCl sono avvenute delle reazioni redox spontanee, in quanto il
potenziale di riduzione standard risulta maggiore di zero. Mentre non è avvenuta nessuna
reazione a contatto con la soluzione CuSO4. A contatto con la soluzione MgCl2 e FeSO4 la
reazione redox risulta non spontanea. Sperimentalmente parlando, quando la laminetta di
rame entra in contatto con la soluzione FeSO4, la soluzione presenta una variazione di colore.
La parte teorica non è confermata con quella sperimentale
Secondo la parte teorica le laminette di piombo a contatto con le soluzioni CuSO4 e HCl è
avvenuta una reazione redox spontanea in quanto il potenziale di riduzione standard risulta
maggiore di zero. La reazione redox risulta non spontanea a contatto con le soluzioni MgCl2 e
FeSO4. Mentre non è avvenuta nessuna reazione a contatto con la soluzione Pb(NO3)2 in
quanto il potenziale standard di riduzione risulta zero. Osservando l’immagine e dall’esperienza
in laboratorio la parte teorica è confermata con quella sperimentale.