Chimica Analitica II
2012-2013
Orario laboratorio:
Inizio previsto:
Fine prevista:
22-Novembre 2011
26-Gennaio 2012
Titolazione Argentometrica
Determinazione della quantit di NaCl (PM=58.4) in mg assegnati
Preparazione soluzione Standard (allegare grafici):
NaCl pesato =
Punto equivalente titolazione AgNO3=
Titolo AgNO3=
conc sol.stand=
Titolazione potenziometrica
Punto equivalente
ml di AgNO3 aggiunti
Metodo grafico
Metodo derivata prima
Calcoli
Risultati
Cognome
n. campione
mg NaCl
Errore
Esperienze di laboratorio
X Titolazione acido-base con indicatore
Titolazione acido-base potenziometrica(elettrodo a vetro)
Titolazione Argentometrica, Metodo potenziometrico
Titolazione redox (permanganometria)
Potenziometria diretta dello ione fluoruro
Titolazione Conduttometrica di una base debole
Esperienza di Spettrofotometria
Esperienza di analisi dati
Calcoli Stechiometrici 1
Calcoli Stechiometrici 2
Tecniche Elettroanalitiche
Sono metodi quantitativi basati sulle propriet elettriche che presenta
una soluzione dellanalita quando essa parte di una cella elettrochimica
CELLE ELETTROCHIMICHE
Una cella elettrochimica costituita da due conduttori metallici
(ELETTRODI) immersi in unopportuna soluzione elettrolitica.
Nel caso in cui si sfrutti una reazione chimica SPONTANEA per produrre
elettricit, la cella elettrochimica viene detta GALVANICA (Pila Daniell).
Perch si sviluppi corrente elettrica in una cella, un reagente deve essere
ossidato e un altro ridotto; i due reagenti vengono fisicamente separati (in
due semicelle) in modo che non possa avvenire la reazione redox diretta e
gli elettroni debbano attraversare un circuito esterno per passare da un
reagente allaltro.
Il contatto elettrico tra i due elettrodi stabilito tramite un conduttore
metallico: le cariche sono trasportate da un flusso di elettroni.
Il contatto elettrico tra le due soluzioni ottenuto tramite un setto
poroso: la carica viene trasportata da un flusso di ioni.
Supponiamo di avere un elettrodo di un metallo M immerso in H 2O: esso
tender a passare in soluzione secondo la reazione:
M
Mn+ + ne-
Cd
+ 2Ag+
Cd2+ + 2Ag
Si definiscono:
ANODO elettrodo a cui avvengono i processi di ossidazione
CATODO elettrodo a cui avvengono i processi di riduzione
In questo esempio:
catodo elettrodo di Ag
anodo elettrodo di Cd
La definizione di anodo e catodo non legata alla carica + o che si instaura
sugli elettrodi. Infatti, nel caso di reazioni spontanee come la Pila Daniell
del nostro esempio, lanodo (Cd) il polo negativo della cella mentre il
catodo (Ag) il polo positivo della cella.
La ddp che si instaura, in un processo spontaneo, tra i due elettrodi delle
due semicelle in contatto tra loro, la misura della differente tendenza
che hanno i due metalli ad andare in soluzione.
Se applichiamo una ddp maggiore e opposta a quella ora considerata (cella
ELETTROLITICA) si pu avere inversione delle reazioni elettrodiche:
Cd2+ + 2eCd0
catodo (in questo caso polo negativo)
Ag0
Ag+ + eanodo (in questo caso polo positivo)
Cella Galvanica
CATODO
riduzione
+
ANODO
Ossidazione
-
Cella Elettrolitica
CATODO
riduzione
-
ANODO
Ossidazione
+
Riduzione
Ox + neR
Ossidazione
R- neOx
EQUAZIONE DI NERNST
Il potenziale standard una misura della forza motrice intrinseca di una
reazione chimica in condizioni standard.
Variando la concentrazione di reagenti e prodotti si influenza la variazione
di energia libera della reazione.
Principio di Le Chatelier
laumento della concentrazione dei
reagenti fa spostare una reazione verso destra, mentre laumento della
concentrazione dei prodotti la fa spostare verso sinistra.
Linterazione tra la forza intrinseca di una reazione e leffetto della
concentrazione espressa dallEQUAZIONE DI NERNST.
Per la semireazione:
aA + nebB
il potenziale di riduzione dipende dallattivit del reagente e del prodotto
secondo lequazione:
RT a red
EE
ln
nF
a ox
O
ared
Q
aox
Q ha la stessa forma della costante di equilibrio ma le attivit non avranno
in genere i loro valori di equilibrio Q K.
Quando tutte le attivit sono unitarie si ha: Q = 1 E = E0
Trasformando il logaritmo naturale dellequazione di Nernst nel logaritmo
decimale e considerando T = 298.15 K, si ottiene la forma pi comunemente
usata di tale equazione.
ared
0.059(V )
EE
log
n
aox
O